Elettronica Industriale

Download Report

Transcript Elettronica Industriale

Slide 1

I.T.I.S. SPOLETO
MODULO DIDATTICO:
ELETTRONICA INDUSTRIALE DI
POTENZA
E
AZIONAMENTI ELETTRICI
A cura del Prof. Angelo Vitale


Slide 2

Unità N° 1:
Generalità sui dispositivi elettronici di
potenza
• I moderni sistemi di controllo e comando delle
macchine
elettriche
impiegano
diffusamente
dispositivi elettronici di potenza, grazie ai quali è
possibile, ad esempio automatizzare e ottimizzare la
regolazione della velocità


Slide 3

I dispositivi a semiconduttore sono utilizzati come
interruttori
I
OFF

I=0

V

I
ON

I>0


Slide 4

Ordine di grandezza dei parametri
elettrici
Tensioni: kV
Applicazioni di potenza

Correnti: A - kA
Potenze: kW - MW


Slide 5

Dispositivi elettronici di potenza
• DIODI
• SCR (Raddrizzatori Controllati al Si)*
• SWITCH CONTROLLATI:
- BJT
- MOSFET
- IGBT
- GTO* (Gate Turn-Off)
* SCR e GTO = TIRISTORI


Slide 6

Applicazioni
• CONVERSIONE
DELLA CORRENTE
DA ALTERNATA A
CONTINUA:
CONVERTITORI ACDC (Alimentazione e
controllo dei motori a
corrente continua)

• CONVERSIONE
DELLA CORRENTE
DA CONTINUA AD
ALTERNATA:
CONVERSIONE DI
FREQUENZA
(INVERTER)
(Variazione della
velocità dei motori a
corrente alternata)

Conversione statica dell’energia elettrica


Slide 7

REQUISITI GENERALI DI UN
INTERRUTTORE CONTROLLATO
• Basse perdite in stato di conduzione;
• Alta tensione di blocco (cioè capacità di mantenere in
stato di OFF la corrente a valori molto bassi anche con alte
tensioni applicate all’SCR ).

• Rapidità di commutazione;
• Bassa potenza di controllo;
• Capacità di sopportare rapide variazioni di “V”
e “I”


Slide 8

TIRISTORI
• SCR : Dispositivo usato nella conversione
della potenza
A = Anodo;
K = Catodo;

A

K

G

G = Gate (morsetto di controllo)


Slide 9

ALCUNE CARATTERISTICHE
E' l’elemento fondamentale su cui si basa la
moderna conversione energetica.
Dal 1960, anno della sua comparsa sul mercato,
la tensione di funzionamento è passata da
poche centinaia di volt a 3000-4000 V, e la
corrente da 25 A a 3000 A. In configurazione
serie/parallelo è quindi possibile operare un
controllo di potenze dell'ordine dei MW.


Slide 10

Vantaggi della conversione statica dell’energia
elettrica
• Possibilità di evitare tutte le perdite dovute al
movimento: per esempio in passato la conversione
della corrente alternata in continua si otteneva
utilizzando il sistema rotante generatore – dinamo;
• Riduzione del peso e dell’ingombro dei dispositivi;
• Semplice installazione e manutenzione;
• Eliminazione delle vibrazioni e dei rumori, con
conseguente aumento del rendimento;
• L’applicazione dei convertitori statici ha avuto un
rapido incremento grazie alla possibilità di impiegare i
microprocessori nel sistema di controllo


Slide 11

Inconvenienti:

• 1. Elevata sensibilità alle sovratensioni;
• 2. Elevata sensibilità alle sovracorrenti.


Slide 12

Struttura del SCR
E’ caratterizzato da una struttura p-n-p-n che può essere assimilata
ad una coppia di BJT. L’interazione con il circuito esterno avviene
attraverso i due morsetti di potenza A e K e uno di controllo G.
G

n+

A
n+

p

K

p

n

n-

p

G

p

n

p+

A

K


Slide 13

Connessione dei BJT
SCR:
A

IA

A

T1

p

T1

n

G

p

G

T2

n

T2

K

IG

IK

K


Slide 14

FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO
• Stato di OFF (IG = 0)
• Stato di ON (applicazione di un impulso di corrente
sul Gate, nell’ipotesi che sia VAK > 0)
• Una volta che l’SCR è in ON, il gate non lo controlla
più e in particolare non può causare il Turn-off.
• IG < 0, non è in grado di spegnere il dispositivo (cioè
di eliminare l’accesso di minoritari, perché l’area di K
è >> dell’area di G.
• Il Turn-Off può essere effettuato da un circuito
esterno, riducendo la IA al di sotto di un valore
minimo di tenuta (IAH). Il Turn-off può essere
accelerato applicando VAK < 0 (spegnimento forzato).


Slide 15

Caratteristica V-I
IA
Stato di ON

IG = 0
IAH

I’’G I’G

VAK
Stato di OFF inverso

Stato di OFF diretto
Breakdown

IG< I’G< I’’G


Slide 16

DUE CATEGORIE DI SCR
• SCR RECTIFIER GRADE: usati per
convertitori AC-DC per frequenze fino a
400 Hz
• SCR INVERTER GRADE: usati per
convertitori DC-AC fino a 20 kHz


Slide 17

SPEGNIMENTO (TURN-OFF) DELL’SCR
• Spegnimento naturale di linea (dato
dall’alimentazione);
• Spegnimento naturale di carico (se è
capacitivo o attivo);
• Spegnimento forzato a tensione
impressa;
• Spegnimento forzato a corrente
impressa.


Slide 18

SCR di potenza prodotto da “IR”
(International Rectifier)

Può lavorare con correnti fino a 6,5 A e tensioni fino ad 800 V.
Le lettere indicano i tre elettrodi: K(catodo), A(anodo) e G(gate). Come si
vede, l'aspetto non differisce da quello di un qualsiasi transistor di
potenza.


Slide 19

Esercitazione di laboratorio: esempio di circuito
di prova
•Circuito collegato all'alimentazione:
non passa alcuna corrente;
•Basta premere il pulsante P perché
tiristore SCR passi in conduzione,
facendo accendere il Led.
•Una volta che il led è acceso, l'unico
modo per interrompere il passaggio
di corrente è quello di staccare
l'alimentazione al circuito.


Slide 20

Unità N° 2:
CONVERTITORI AC-DC
CONTROLLATI


Slide 21

Convertitori AC-DC controllati
• Sono sistemi di potenza: IN = grandezza
elettrica alternata (AC) e OUT = grandezza
elettrica continua (DC) il cui livello di potenza è
regolabile mediante una variabile di controllo;
• Dispositivi più utilizzati: SCR (possono essere
spenti naturalmente dall’alimentazione alternata:
“Spegnimento naturale di linea”);
• Per ottenere una corrente continua in OUT, è
necessario o un filtraggio ottimo o una grande
INDUTTANZA di tenuta (nella realtà, l’induttanza
è data dal carico, in quanto esso è costituito da
un motore elettrico)


Slide 22

Proprietà
• Configurazione più usata: a ponte di SCR;
• Per potenze superiori a qualche kW si
utilizzano sistemi trifase: nella conversione
AC-DC consentono di ottenere forme d’onda
più pulite in OUT (con minor contenuto
armonico)
• OSS: carico = Motore Elettrico (si
rappresenta con una induttanza “L”, un
resistore “R” e una f.c.e.m. pari ad “E”).


Slide 23

CONVERTITORI AC-DC TRIFASI
L1
L2
L3
T1

T3

T5
L
R

E
T4

T6
Impulsi ai gate

T2


Slide 24

Per capire il funzionamento, si farà il caso semplice di
un convertitore a ponte di SCR, con carico resistivo

Vs = Vso sin t

id
T1

T2

R

vs

T3

T4

vd


Slide 25

FUNZIONAMENTO
Vs > 0: T1 e T4 sono polarizzati direttamente; si possono
accendere con l’impulso di gate, mentre T3 e T4 sono
polarizzati in inversa
Vs < 0: è il contrario del caso sopra!
vd
t = 

Variando l’angolo di innesco,
la Vd si modifica e varia, di
conseguenza, la tensione
media sul carico ().

 = angolo di innesco
Ig1
Ig2
Ig3
Ig4

= valor medio della Vd

= Vso (1+cos )/


Slide 26

= Vso (1+cos )/

• I valori medi dipendono da ;
• La conduzione è discontinua per 
compreso fra 0 e ;
• Conduzione discontinua = una coppia di
SCR si spegne prima che si accende
l’altra coppia di SCR.


Slide 27

Caratteristica principale dei convertitori
AC-DC realizzati con tiristori

• Poter variare il valor medio della tensione di
uscita agendo sull’istante di innesco del
componente.


Slide 28

Unità N°3
CONVERTITORI DC - AC:
INVERTERS


Slide 29

Principio di funzionamento di un
INVERTER monofase
Vi
Vi

R

B

A
Vi

Vu

t

1

2
Vu

Fig. 1

t
T


Slide 30

OSSERVAZIONI
• La forma d’onda ottenuta non è
sinusoidale;
• Sviluppo in serie di Fourier (somma di
sinusoidi, di cui una a frequenza “f” e
altre frequenze dette armoniche)
• Per ottenere un segnale sinusoidale si
dovranno filtrare le armoniche
indesiderate.
• Il circuito di Fig.1 sarà costituito da
tiristori.


Slide 31

INVERTER
• E’ un convertitore di potenza alimentato in
continua che fornisce in OUT una tensione (o
corrente) alternata, (sin, monofase o trifase);
• Utenze tipiche: motori AC (asincroni o
sincroni);
• Applicazioni: AZIONAMENTI (grazie alla
possibilità di controllare e variare frequenza e
ampiezza dell’alimentazione);


Slide 32

Schema generale di un azionamento con
motore elettrico

Rete di alimentazione
AC

Convertitore AC/DC

INVERTER
MOTORE

M

CONTROLLO
COMANDO


Slide 33

DUE CASI
• Rete di alimentazione in corrente continua
(es. linee ferroviarie): solo INVERTERS (fig.2)
• Rete di alimentazione in alternata:doppia
conversione per avere a monte del motore
l’alternata a frequenza variabile (caso della
pagina precedente - fig. 3)
AC/DC

DC/AC

M

M
Fig. 2

DC/AC

Fig. 3


Slide 34

TIPI DI INVERTERS
• INVERTERS alimentati in tensione;
• INVERTERS alimentati in corrente;


Slide 35

INVERTR alimentato in tensione con logica
di controllo PWM
• PWM: Pulse Width Modulation (modulazione di
larghezza di impulso);
• Funziona con elevata frequenza di commutazione
(decine di kHz);
• Tensione di uscita con forma d’onda più vicina a
quella sinusoidale e, quindi, con minor contenuto di
armoniche.


Slide 36

Schema a blocchi dell’INVERTER con controllo PWM
Oscillatore
Portante
Alimentatore

Oscillatore
Modulante

Vin
Modulatore
PWM

Invertitore

Vout

Oscillatore modulante: fornisce al modulatore il riferimento di tensione sinusoidale con
frequenza pari a quella desiderata in uscita;
Portante: forma d’onda triangolare con fp >> fm;
Modulatore: confronta istante per istante i valori del s.le modulante e di quello portante e
invia il comando di commutazione dell’invertitore;

Alimentatore: tensione costante.


Slide 37

• Si ottiene una tensione di uscita composta da
impulsi, positivi e negativi, di ampiezza costante e
larghezza variabile, il cui valor medio ha un
andamento sinusoidale di frequenza pari a quella
della modulante;
• Ci saranno delle armoniche che dovranno essere
filtrate;
• La regolazione della frequenza di uscita viene fatta
agendo sul segnale modulante, mentre la
regolazione dell’ampiezza dipende dalla frequenza
della portante e dal valore dell’alimentazione;
• Per ottenere una terna trifase occorre usare tre
sistemi di questo tipo, con segnali modulanti sfasati
di 120°


Slide 38

INVERTERS ALIMENTATI IN CORRENTE
Rettificatore

INVERTER
Id

M
3

Alimentazione
(trifase a 50 Hz)

Generatore di impulsi di
GATE

Regolatore

-

+
+

Id*


Slide 39

CONTROLLO SCALARE DEL M.A.T.
CONTROLLO DELLA VELOVITA’ VOLT/HERTZ A CATENA CHIUSA
V/Hz = il rapporto Vs/a, è costante.
Dove: Vs = tensione statorica;

a = pulsazione di alimentazione
a

Cm

Accelerazione


Decelerazione

a


Slide 40

Schema di principio del controllo V/Hz
AC/DC

Alimentazione AC

INVERTER
a

Vs*
Vo

G

+

M
3

* +

+
-

G1

+
-

G2
Tachimetro

Controllo della Is


Dove:  = velocità del motore (il segnale di comando riguarda la velocità del motore)
Vo = compensazione della caduta statorica a basse velocità (ovvero freq. di alimentazione);
C’è anche la misura della corrente statorica per evitare che raggiunga valori eccessivi.


Slide 41

Unità N° 4
Applicazioni


Slide 42

Climatizzatori
• Un INVERTER difficilmente può essere immaginato come parte
integrante di un climatizzatore in quanto esso è già collegato alla
normale rete di distribuzione dell'energia elettrica pertanto per
comprendere bene lo scopo e le funzioni dei climatizzatori
inverter è bene fare una piccola precisazione: nei climatizzatori in
realtà il sistema "INVERTER" è composto da due componenti: un
raddrizzatore di corrente e l'inverter vero e proprio.
• Il raddrizzatore si occupa di trasformare la corrente alternata della
rete elettrica in corrente continua che poi viene nuovamente
trasformata in corrente alternata dall'inverter.
• Ma perché fare questo doppio lavoro per poi tornare al punto
di partenza?


Slide 43

Risposta:
• La frequenza della corrente è la ragione per la quale
viene svolto il doppio lavoro precedentemente
descritto: la corrente alternata proveniente dalla rete
elettrica (frequenza = 50Hz) viene dapprima
trasformata in corrente continua per poi essere
nuovamente trasformata in corrente alternata ma con
una frequenza variabile: variando infatti la frequenza
della corrente che alimenta il compressore è
possibile variarne la velocità di rotazione
modificandone così i consumi e la potenzialità
frigorifera!


Slide 44

Vantaggi







possibilità di installare climatizzatori più piccoli;
stabilità della temperatura ambiente: un climatizzatore
tradizionale quando raggiunge la temperatura desiderata si
ferma bruscamente per poi riprendere a funzionare altrettanto
bruscamente quanto la temperatura torna a variare, un
inverter invece all'approssimarsi della temperatura desiderata
comincia a modulare riducendo la potenza erogata fino ad
arrestarsi dolcemente quando la raggiunge e poi ripartire
altrettanto dolcemente quando torna a variare la temperatura:
in teoria potrebbe non arrestarsi mai, ma continuare ad
erogare quel minimo di potenza per mantenere perfettamente
costante la temperatura;
risparmio energetico: grazie ai due punti sopra esposti il
consumo di energia elettrica di un inverter è fino al 45%
inferiore rispetto ad un climatizzatore tradizionale;
maggior resa in pompa di calore che ne permette l'utilizzo
come riscaldamento primario in assenza di altra fonte di
calore.


Slide 45

Gruppi statici di continuità
• Gli INVERTER vengono usati come alimentatori a corrente
alternata a frequenza e ampiezza variabili, nei gruppi statici di
continuità, con batterie di accumulatori a cui l’inverter attinge in
caso di assenza della rete.
• Un esempio di funzionamento a frequenza fissa si ha quando
l’inverter, a causa di un black-out, deve sostituire l’alimentazione
della rete, e, perciò, fornire una tensione a frequenza di 50 Hz.
• La conversione da tensione continua ad alternata deve avvenire
in maniera quasi istantanea, per non danneggiare le
apparecchiature a causa dell’interruzione dell’energia. Ciò
potrebbe provocare sia l’interruzione delle comunicazioni sia la
perdita dei dati nei processi infornatici.


Slide 46

Gruppi statici di continuità
• Sono comunemente chiamati UPS (Uninterruptible
Power System);
• Schema:

Utilizzatore
Rete di
alimentazione
f = 50 Hz