Mein Berlin - ITC Tannoia

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Il presente progetto “Viaggio tra le Costituzioni”,
delle classi 4° A/Erica e 3° A/Igea,
è stato occasione di riflessione e di confronto interculturale in
relazione ad alcuni principi delle Costituzioni italiana, marocchina,
tedesca e statunitense al fine di:

• favorire un processo di integrazione culturale;
• educare alla cittadinanza attiva, alla tolleranza e al dialogo fra
culture;
• valorizzare la Scuola come centro di promozione culturale e
sociale.
La scelta del tema è stata dettata dalla presenza di una studentessa
marocchina all’interno del nostro gruppo classe.
I principi delle costituzioni analizzate riguardano lingue e culture
fortemente caratterizzanti il nostro percorso di studi.
Il lavoro di confronto è stato guidato dai docenti di lingua straniera
tedesca, francese ed inglese e supportato dai lettori di madrelingua
che ci hanno fornito un prezioso contributo.


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L’ Italia è stata una monarchia fin quando Vittorio
Emanuele III di Savoia nel 1922 diede inizio alla
dittatura fascista con Mussolini. Alla fine del periodo
fascista Vittorio Emanuele III fu accusato di aver
favorito un regime dittatoriale e pertanto i partiti
antifascisti proposero di indire un referendum
riguardo la forma dello stato e la nuova carta
costituzionale. Palmiro Togliatti del partito comunista
italiano, suggerì di rimandare il referendum alla fine
della guerra. Nel frattempo però Vittorio Emanuele III
avrebbe dovuto abdicare a favore del figlio Umberto II
di Savoia che avrebbe rappresentato la corona. Il 2
Giugno del 1946 i cittadini furono chiamati a scegliere
tra repubblica e monarchia e fu indetta una votazione
per eleggere l’assemblea costituente.


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Tale votazione fu svolta per la prima volta a
suffragio universale maschile e femminile per i
cittadini al di sopra dei 21 anni. Le ragioni che
spinsero gli italiani a optare per la repubblica
furono la sfiducia verso Vittorio Emanuele III, i
contrasti all’interno della casata regnante e la
fuga di Vittorio Emanuele III dopo l’armistizio
di
Cassibile che lo portò ad abbandonare
Roma rifugiandosi nel Sud. Coloro che
votarono per la repubblica furono soprattutto i
ceti più istruiti, mentre quelli analfabeti
votarono per la monarchia. Le donne furono
più sensibili alla propaganda politica secondo
la quale la monarchia era causa di guerra e la
repubblica sarebbe stata di aiuto per la
ricostruzione della pace.


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I partiti che si presentarono alla votazione per
l’Assemblea Costituente furono diversi: la
Democrazia Cristiana (proponeva di tutelare i
diritti individuali e i doveri di solidarietà),
Socialisti e Comunisti (si rifacevano ai principi
del
marxismo-leninismo
con
un’economia
pianificata sul modello sovietico). La maggior
parte dei 556 componenti dell’assemblea
appartenevano a quei partiti politici che
avevano combattuto la dittatura. Tra questi
figuravano la Democrazia Cristiana (Giulio
Andreotti, Alcide De Gasperi, Oscar Luigi
Scalfaro), il Partito Socialista di Unità Proletaria
(Pietro Nenni e Giuseppe Saragat) e il Partito
Comunista Italiano (Palmiro Togliatti e Giorgio
Amendola). Il 25 Giugno del 1946 l’Assemblea
Costituente elesse come presidente il socialista
Giuseppe Saragat. Il 27 Dicembre del 1947 fu
promulgata la nuova Costituzione, il 28
Dicembre ci fu la pubblicazione di quest’ultima
sulla Gazzetta Ufficiale e il 1° Gennaio del 1948
entrò in vigore.


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Articolo 1
L'Italia
è
una
Repubblica
democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione.


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Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.


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Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.


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Articolo 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle
norme del diritto internazionale generalmente
riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata
dalla legge in conformità delle norme e dei trattati
internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese
l'effettivo esercizio delle libertà democratiche
garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto
d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le
condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per
reati politici.


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Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità
con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la
pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e
favorisce le organizzazioni internazionali
rivolte a tale scopo.


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Articolo 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore
italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande
verticali di eguali dimensioni.
Inno di Mameli
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma
Ché schiava di Roma
Iddio la creò
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò


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Am 18. Januar 1871 kam es zur
Vereinigung des deutschen Reichs; 1945,
nach dem zweiten Weitkrieg, wurde
Deutschland in 4 Besatzungszonen geteilt:
englische
Zone,
amerikanische
Zone,
Sowjetzone und franzosische Zone.
Am 23. Mai 1949 wurde die Bundesrepublik
Deutschland
(BRD),
Westdeutschland,
ausgerufen,
welche
die
englische,
französische
und amerikanische Zone
zusammenfasste.
Am 7. Oktober 1949 wurde auf dem Gebiet
der
Sowjetzone
die
Deutsche
Demokratische
Republik
(DDR),
Ostdeutschland, ausgerufen.
Am 23.Mai 1949 wurde die Verfassung als
Grundgesetz anerkannt und am 3. Oktober
1949 die Verfassung des wieder vereinten
Deutschen Volkes.


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Es besteht allgemeines Wahlrecht
für die volljährigen Bürger.
Der Bundespräsident wird alle 5
Jahre
von
der
Bundesversammlung und den Abgeordneten
der Länderparlamente gewählt,
während der Bundeskanzler für 4
Jahre von der absoluten Mehrheit
der Bundesversammlung gewählt
wird; die Bundesregierung wird
vom
Bundespräsident
auf
Vorschlage des Bundeskanzlers
erkannt.

Das Parlament setzt sich aus dem
Bundestag, gebildet aus 603 vom
Volk gewählten Mitgliedern (mit
einem System, das eine direkte
und
proportionale
Vertretung
vereint), und dem Bundesrat,
zusammengesetzt aus den Vertretern der Bundesländer, die
direkt vertreten sind durch die
Stimmen. Jedes Bundesland hat
zwischen 3 und 6, je nach
Einwohnerzahl.


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Il
18
gennaio
1871
avviene
l’unificazione dell’Impero Tedesco; nel
1945, dopo la seconda guerra
mondiale, la Germania viene divisa in
quattro zone d’occupazione: Gran
Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica
e Francia. Il 23 maggio 1949 viene
proclamata la Repubblica Federale
Tedesca
(Germania
ovest)
che
includeva le zone di Gran Bretagna,
Stati Uniti, Francia e il 7 ottobre 1949
viene
proclamata
la
Repubblica
Democratica Tedesca ( Germania Est)
che includeva la zona dell’URSS.
Il 23 maggio 1949 la Costituzione,
viene
conosciuta
come
legge
fondamentale e diventa costituzione
del riunificato popolo tedesco il 3
ottobre 1990, anno in cui avviene
l’unificazione delle due Germanie.


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É previsto il suffragio universale per i
cittadini
che
hanno
raggiunto
la
maggiore età. Il Presidente viene eletto
ogni 5 anni da una Convenzione federale
che comprende tutti i membri dell’
Assemblea Federale e i delegati eletti dai
parlamenti
degli
Stati,
mentre
il
Cancelliere viene eletto per quattro anni
dalla
maggioranza
assoluta
dell’Assemblea Federale; il Gabinetto
viene nominato dal Presidente su
proposta del Cancelliere.

Il Parlamento bicamerale è composto
dall’ Assemblea Federale o Bundestag,
composto da 603 membri eletti dal
popolo con un sistema che combina una
rappresentanza diretta e proporzionale,
e il Consiglio Federale o Bundesrat
composto dai governi degli Stati che
sono
direttamente
rappresentati
attraverso i voti e ciascuno stato ne
possiede da 3 a 6, in proporzione alla
popolazione.


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Artikel 1

Articolo 1

Die
Würde
des
Menschen
ist
unantastbar. Sie zu achten und zu
schützen
ist
Verpflichtung
aller
staatlichen Gewalt.
Das Deutsche Vok bekennt sich
darum
zu
unverletzlichen
und
unveräußerlichen
Menschenrechten
als Grundlage jeder menschlichen
Gemeinschaft, des Friedens und der
Gerechtigkeit in der Welt.
Die
nachfolgenden
Grundrechte
binden Gesetzgebung, vollziehende
Gewalt und Rechtsprechung als
unmittelbar geltendes Recht.

La
dignità
dell'uomo
è
intangibile. È dovere di ogni
potere
statale rispettarla
e
proteggerla.
Il popolo tedesco riconosce gli
inviolabili e inalienabili diritti
dell'uomo come fondamento di
ogni comunità umana, della pace
e della giustizia nel mondo.
I seguenti diritti fondamentali
vincolano
la
legislazione,
il
potere
esecutivo
e
la
giurisdizione
come
diritti
direttamente applicabili.


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Artikel 3

Articolo 3

Alle Menschen sind vor dem Gesetz
gleich.
Männer
und
Frauen
sind
gleichberechtigt. Der Staat fördert
die tatsächliche Durchsetzung der
Gleichberechtigung von Frauen und
Männern
und
wirkt
auf
die
Beseitigung bestehender Nachteile
hin.
Niemand
darf
wegen
seines
Geschlechtes, seiner Abstammung,
seiner Rasse, seiner Sprache, seiner
Heimat
und
Herkunft,
seines
Glaubens, seiner religiösen oder
politischen
Anschauungen
benachteiligt
oder
bevorzugt
werden. Niemand darf wegen seiner
Behinderung benachteiligt werden.

Tutti gli uomini sono uguali di fronte
alla legge.
Gli uomini e le donne sono equiparati
nei loro diritti. Lo Stato promuove la
effettiva
attuazione
della
equiparazione di donne e uomini e
agisce
per
l'eliminazione
delle
situazioni esistenti di svantaggio.
Nessuno può essere discriminato o
favorito per il suo sesso, per la sua
nascita, per la sua razza, per la sua
lingua, per la sua nazionalità o
provenienza, per la sua fede, per le
sue opinioni religiose o politiche.
Nessuno può essere discriminato a
causa di un suo handicap.


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Artikel 23
(1) Zur Verwirklichung eines vereinten
Europas
wirkt
die
Bundesrepublik
Deutschland bei der Entwicklung der
Europäischen
Union
mit,
die
demokratischen,
rechtsstaatlichen,
sozialen und föderativen Grundsätzen
und dem Grundsatz der Subsidiarität
verpflichtet ist und einen diesem
Grundgesetz
im
wesentlichen
vergleichbaren
Grundrechtsschutz
gewährleistet. Der Bund kann hierzu
durch Gesetz mit Zustimmung des
Bundesrates Hoheitsrechte übertragen.
Für die Gründung der Europäischen
Union sowie für Änderungen ihrer
vertraglichen
Grundlagen
und
vergleichbaren Regelungen, durch die
dieses Grundgesetz seinem Inhalt nach
geändert oder ergänzt wird oder solche
Änderungen
oder
Ergänzungen
ermöglicht werden, gilt Artikel 79 Abs.2
und 3…

Articolo 23
(1)
Per
la
realizzazione
di
un'Europa unita la Repubblica
federale di Germania collabora allo
sviluppo dell'Unione Europea che è
fedele ai principi federativi, sociali,
dello Stato di diritto e democratico
nonché al principio di sussidiarietà
e che garantisce una tutela dei
diritti
fondamentali
sostanzialmente paragonabile a
quella
della
presente
Legge
fondamentale. La Federazione può
a questo scopo, mediante legge
approvata dal Bundesrat, trasferire
diritti di sovranità. Per l'istituzione
dell'Unione
Europea,
per
le
modifiche delle norme dei trattati e
per
le
regolazioni
analoghe,
mediante le quali la presente
Legge
fondamentale
viene
modificata o integrata nel suo
contenuto oppure mediante le
quali tali modifiche e integrazioni
vengono rese possibili, si applica
l'articolo 79, secondo e terzo
comma…


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Artikel 25

Articolo 5

Die allgemeinen Regeln des
Völkerrechtes sind
Bestandteil des
Bundesrechtes. Sie gehen
den Gesetzen vor und
daraus entstehen Rechte
und Pflichten unmittelbar
für die Bewohner des
Bundesgebietes.

Le regole generali del
diritto internazionale sono
parte integrante del diritto
federale. Esse prevalgono
sulle leggi e fanno sorgere
diritti e doveri immediati
per gli abitanti del territorio
federale.


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Präambel
Im
Bewußtseinseiner
Verantwortung or Gott
und den Menschen, von
dem Willen beseelt, als
gleichberechtigtes Glied in
einem vereinten Europa
dem Frieden der Welt zu
dienen, hat sich das
Deutsche Volk kraft seiner
verfassungsgebenden
Gewalt
dieses
Grundgesetz
gegeben.

Preambolo
Consapevole della propria
responsabilità davanti a Dio
e agli uomini, animato dalla
volontà di servire la pace
nel mondo in qualità di
membro di eguale diritti di
un'Europa unita, il popolo
tedesco ha adottato, in
forza
del
suo
potere
costituente, questa Legge
fondamentale.


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Artikel 22
Die Bundesflagge ist schwarz-rot-gold

Articolo 22
La bandiera federale è nera - rossa - oro


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Die Farbkombination Schwarz, Rot und Gold geht weit in die
Geschichte des Deutschen Reiches zurück. Das Wappen des
Heiligen Römischen Reiches Deutscher Nation zeigte einen
schwarzen Adler auf goldenem Grund. Bereits im Jahre 1184, auf
dem Hoftag zu Mainz, sollen die Farben Schwarz, Rot und Gold als
die "Deutschen Farben" bezeichnet worden sein.Als der Staufer
Friedrich I. "Barbarossa" im Jahre 1152 in Frankfurt zum
Deutschen König gekrönt wurde, soll der Weg zum Ort der
Krönung mit einem Teppich in Schwarz, Rot und Gold ausgelegt
worden sein.Im Jahre 1212 krönte Erzbischof Siegfried III. von
Epstein im Dom zu Mainz den Staufer Friedrich II. zum Deutschen
König. Dabei trug Friedrich einen Krönungsmantel in den Farben
Rot, Schwarz und Gold. Im Deutschen Bauernkrieg versammelte
sich eine Schaar von 800 Bauern zum Kampf unter eine Fahne in
den Farben Schwarz, Rot und Gold.
In den Freiheitskriegen gegen Napoléon machte die Truppe ihre
schwarze Uniform mit den roten Aufschlägen und goldenen
Knöpfen, mit den schwarzen Mützen und der schwarz - rot goldenen Kokarde darauf, sehr populär.


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1816
Fahne der Jenaer Studentischen Lützower Burschenschaft

1817
Deutsche Flagge beim Wartburgfest

1832
Deutsche Flagge beim Hambacher Fest

1848–1850
Nationalflagge des Deutschen Bundes


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La combinazione dei colori nero, rosso e oro
risale al periodo dell’impero Germanico.
Lo stemma del Sacro Romano Impero Germanico
mostrava un’aquila nera su uno sfondo dorato.
Sin dal 1184 in occasione dell’ “Hoftag” a Mainz, i
colori nero, rosso e oro erano ritenuti i “Colori
Tedeschi”.
Quando Federico I il Barbarossa fu coronato nel
1152 a Francoforte dal re tedesco, il cerimoniale
prevedeva la presenza di un tappeto nero, rosso
e oro.
Durante le guerre di liberazione contro Napoleone
l’esercito rese famosa l’uniforme nera con i
risvolti rossi e i bottoni dorati, con il berretto
nero e con sopra la coccarda nera - rossa –
dorata, molto popolare.


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1816
Bandiera della confraternita studentesca di Lützow nella città di Jena

1817
Bandiera tedesca in occasione della festa di Wartburg

1832
Bandiera tedesca in occasione della festa di Hambach

1848–1850
Bandiera nazionale della Confederazione Tedesca


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"Einigkeit und Recht und
Freiheit
Für das deutsche Vaterland!
Danach lasst uns alle streben,
Brüderlich mit Herz und Hand!
Einigkeit und Recht und
Freiheit
Sind des Glückes Unterpfand:
Blüh im Glanze dieses
Glückes,
Blühe, deutsches Vaterland!"

“Unità, giustizia e libertà
per la patria tedesca!
A ciò lasciateci tutti ambire,
fraternamente col cuore e con la
mano!
Unità, giustizia e libertà
sono la garanzia della felicità.
Fiorisci nel fulgore di questa
felicità,
fiorisci, patria tedesca!”


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Ich weiß, daß auf der Straße hier kein
einz'ger Baum mehr stand.
Ruinen in den Himmel ragten, schwarz
und leergebrannt.
Und über Bombenkratern hing ein Duft
von Staub und Ruß.
Ich stolperte in Schuhen, viel zu groß für
meinen Fuß,
neben meiner Mutter her, die Feldmütze
hinter den Ohr'n,
es war Winter '46, ich war vier und hab'
gefror'n,
über Trümmerfelder und durch Wälder
von verglühtem Stahl.
Und wenn ich heut' die Augen schließe,
seh' ich alles noch einmal.

So che sulla strada qui non c’era più
nessun albero.
Le rovine nere e bruciate si ergevano
verso il cielo.
Sopra i crateri delle bombe c’era un odore
di polvere e fuliggine.
Io inciampai nelle scarpe troppo grandi
per il mio piede accanto a mia madre, il
berretto sulle orecchie,
era l’inverno del ’46 avevo 4 anni e molto
freddo.
Attraverso i campi delle macerie e boschi
di acciaio incandescente
E se oggi chiudo gli occhi
rivedo tutto.

Das war mein Berlin.
Den leeren Bollerwagen übers
Kopfsteinpflaster zieh'n.
Das war mein Berlin.

Questa era la mia Berlino.
Tirare il carretto vuoto sul ciottolato.
Questa era la mia Berlino.


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Da war'n Schlagbäume, da waren
Straßensperren über Nacht,
dann das Dröhnen in der Luft, und
da war die ersehnte Fracht
der Dakotas und der Skymasters,
und sie wendeten das Blatt,
und wir ahnten, die Völker der Welt
schauten auf diese Stadt.
Da war'n auch meine Schultage in
dem roten Backsteinbau,
lange Strümpfe, kurze Hosen, und
ich wurd' und wurd' nicht schlau.
Dann der Junitag, als der
Potsdamer Platz in Flammen stand,
ich sah Menschen gegen Panzer
kämpfen mit der bloßen Hand.

Lì c’ erano barre, c’erano blocchi stradali
costruiti durante la notte,
poi il rombo nell’aria e lì c’era il carico
desiderato dei Dakotas e Skymasters e
loro voltarono pagina,
e noi avevamo il presentimento che i
popoli del mondo guardassero questa
città.
C’erano anche le mie giornate a scuola
nell’edificio di mattoni rossi, calze
lunghe, pantaloncini corti, e io non
imparai niente.
Poi la giornata di giugno, quando il
Potsdamer Platz era in fiamme,
vidi uomini combattere contro carrarmati
a mani nude.

Das war mein Berlin.
Menschen, die im Kugelhagel ihrer
Menschenbrüder flieh'n.
Das war mein Berlin.

Questa era la mia Berlino.
Uomini che fuggono sotto la grandine di
pallottole dei loro fratelli.
Questa era la mia Berlino.


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Da war meine Sturm- und Drangzeit,
und ich sah ein Stück der Welt,
und kam heim und fand, die Hälfte
meiner Welt war zugestellt.
Da war'n Fester hastig zugemauert
und bei manchem Haus
wehten zwischen Steinen noch die
Vorhänge zum Westen raus.
Wie oft hab ich mir die Sehnsucht, wie
oft meinen Verstand,
wie oft hab ich mir den Kopf an dieser
Mauer eingerannt.
Wie oft bin ich verzweifelt, wie oft
stand ich sprachlos da,
wie oft hab ich sie geseh'n, bis ich sie
schließlich nicht mehr sah!

Era il mio “Sturm und Drang” e io vidi
una parte del mondo, poi tornai a casa
e trovai metà del mio mondo (Berlino).
Lì c’erano delle finestre murate
velocemente e in qualche casa
sventolavano ancora tra i mattoni le
tende verso ovest.
Quante volte ho sbattuto contro il
muro, la nostalgia, la ragione, la mia
testa.
Quante volte mi sono disperato, quante
volte rimanevo senza parole e quante
volte ho visto il muro finché non l’ho
visto più.

Das war mein Berlin.
Wachtürme, Kreuze, verwelkte Kränze,
die die Stadt durchzieh'n.
Das war mein Berlin.

Questa era la mia Berlino.
Torri di controllo, croci, corone di fiori
appassite che attraversano la città.
Questa era la mia Berlino


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Da war'n die sprachlosen Jahre, dann
kam die Gleichgültigkeit,
alte Narben, neue Wunden, dann kam
die Zerrissenheit.
70er Demos und die 80er Barrikaden,
Kreuzberg brennt!
An den Hauswänden Grafitti: "Steine
sind kein Argument!"
Hab ich nicht die Müdigkeit und die
Enttäuschung selbst gespürt?
Habe ich nicht in Gedanken auch mein
Bündel schon geschnürt?
All die Reden, das Taktieren haben mir
den letzten Nerv geraubt,
und ich hab doch wie ein Besses'ner an
die Zukunft hier geglaubt.

C’erano gli anni senza parole poi arrivò
l’indifferenza,
vecchie cicatrici, nuove ferite, poi
venne il turbamento.
Le manifestazioni degli anni ’70 e le
barricate degli anni ’80, Kreuzberg
brucia!
Sui muri delle case i graffiti: “ le pietre
non sono un argomento”.
Non ho sentito io stesso la stanchezza
e
la
delusione?
Non ho preparato nei miei pensieri la
mia valigia.
Tutti i discorsi, la tattica, mi hanno fatto
perdere la calma e nonostante tutto ho
creduto al futuro qui con caparbietà.

Das war mein Berlin.
Widerstand und Widersprüche,
Wirklichkeit und Utopien.
Das war mein Berlin.

Questa era la mia Berlino.
Resistenza e contraddizioni, realtà e
utopia.
Questa era la mia Berlino


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Ich weiß, daß auf der Straße hier kein
einz'ger
Baum
mehr
stand,
Ruinen in den Himmel ragten, schwarz
und
leergebrannt.
Jetzt steh' ich hier nach all den Jahr'n
und
glaub
es
einfach
nicht,
die Bäume, die hier steh'n sind fast
genauso
alt
wie
ich.
Mein ganzes Leben hab' ich in der
halben
Stadt
gelebt?
Was sag ich jetzt, wo ihr mir auch die
andre
Hälfte
gebt?
Jetzt steh' ich hier und meine Augen
sehen
sich
nicht
satt,
an diesen Bildern, Freiheit, endlich
Freiheit über meiner Stadt!
Das
ist
mein
Berlin.
Gibt's ein schön'res Wort für Hoffnung,
aufrecht gehen, nie mehr knien!?
Das ist mein Berlin.

So che su questa strada qui non c’era
più nemmeno un albero,
le rovine nere e bruciate si ergevano
verso il cielo.
Ora sono qui dopo tutti questi anni e
non riesco a crederci,
gli alberi qui hanno quasi la mia stessa
età.
Ho vissuto la mia intera vita in una metà
della città?
Che dico ora visto che mi date anche
l’altra metà?
Ora sto qui e i miei occhi non riescono
a saziarsi
di queste immagini, libertà, finalmente
libertà sopra la mia città!
Questa è la mia Berlino.
Esiste una parola più bella per la
speranza, camminare eretti, mai più
cadere?
Questa è la mia Berlino.


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Il 26 febbraio 1961, il re Hassan II succedette suo padre al
trono. Nel 1962 , fu adottata una nuova costituzione. Questa
costituzione creò una monarchia costituzionale. Il potere
legislativo fu assegnato ad una assemblea. La metà dei suoi
membri fu eletta a suffragio universale diretto e l’altra metà da
un collegio elettorale composto da rappresentanti del governo, e
dalle organizzazioni professionali e dai lavoratori. Hassan II
decise di sciogliere il potere legislativo perché le elezioni non
permettevano di determinare una maggioranza governativa franca.
Delle nuove elezioni furono annullate fino a che una nuova
costituzione si è adottata a seguito del referendum del 1972.
Questa costituzione allargò le dimensioni della Camera dei
Rappresentanti dandogli vantaggi del potere legislativo. I due
terzi dell’assemblea era eletta a suffragio universale diretto e la
parte restante dal collegio elettorale. I membri erano eletti per
sei anni, in realtà la durata del mandato variava secondo le
successive elezioni. Agli inizi degli anni 90, il governo cominciò a
preoccuparsi a riguardo della mancanza della tutela dei diritti
dell’uomo in Marocco. Nel 1992, fu adottata una nuova
costituzione che garantiva i diritti inalienabili dell’uomo.


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Le 26 février 1961, le roi Hassan II succéda à son père sur le trône. En
1962, une nouvelle constitution fut adoptée. Celle-ci créa une
monarchie constitutionnelle. Le pouvoir législatif fut confié à une
assemblée. La moitié de ses membres fut élue au suffrage universel
direct et l'autre moitié par un collège électoral composé de
représentants du gouvernement, d’ organisations professionnelles et
de travailleurs. Hassan II décida de dissoudre le législatif car les
élections ne permirent pas de déterminer une majorité
gouvernementale franche. De nouvelles élections furent annulées
jusqu'à ce qu'une nouvelle constitution soit adoptée. Une nouvelle
constitution fut adoptée suite au référendum de 1972. Celle-ci élargit
la taille de la Chambre des Représentants et lui donna davantage de
pouvoirs législatifs. Les deux tiers de l'assemblée étaient élus au
suffrage universel direct et le tiers restant par le collège électoral. Les
membres étaient élus pour six ans, bien qu'en réalité la durée du
mandat variait suite au report successif des élections. Au début des
années 90, le gouvernement commença à s'inquiéter des
manquements aux droits de l'homme qui avaient lieu au Maroc. En
1992, une nouvelle constitution fut adoptée. Celle-ci garantissait
notamment des droits inaliénables.


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‫ يعتبر المغرب‬:1 ‫المادة‬
، ‫ملكيه دستورية‬
.‫ديمقراطيه واجتماعية‬

، ‫ السياده لألمة‬: 2 ‫المادة‬
‫التي يمارسها بشكل‬
‫مباشر عن طريق‬
‫االستفتاء وغير مباشرة‬
‫بواسطة المؤسسات‬
.‫الدستورية‬

Art.1: Le Maroc est
une Monarchie
constitutionnelle,
démocratique et
sociale.

Art.2: La souveraineté
appartient à la Nation
qui l'exerce directement
par voie de référendum
et indirectement par
l'intermédiaire des
institutions
constitutionnelles.

Art.1: Il Marocco è una
monarchia costituzionale,
democratica e sociale.

Art.2: La sovranità
appartiene alla nazione
che la esercita
direttamente attraverso il
referendum e
indirettamente attraverso
le istituzioni costituzionali.


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‫الديباجه‬

‫]…[ المملكه المغربيه‬
[…]
‫ن جديد على وتؤكد م‬
' ، ‫التزامها بحقوق االنسان‬
‫رجل كما هي المعترف بها‬
[…] .‫عالميا‬

Preambule:
[…] le Royaume
du Maroc […]
réaffirme son
attachement
aux droits de
l'Homme tels
qu'ils sont
universellement
reconnus. […]

Preambolo:
[…] il Regno
del
Marocco
[…] riafferma la
difesa
dei
diritti
dell’Uomo
universalmente
riconosciuti
[…]


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‫ كل المغاربه‬: 5 ‫المادة‬
‫متساوون امام‬
.‫القانون‬

Art.5:Tous les
Marocains sont
égaux devant la
loi.

Art.5: Tutti i
marocchini sono
uguali davanti alla
legge.


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‫الديباجه‬
[…]
‫واذ تقر بالحاجه‬
‫الفعالها في اطار‬
، ‫المنظمات الدولية‬
‫التي هو نشط‬
‫وديناميه االعضاء‬
‫ المملكه المغربيه‬،
‫تتمسك بالمبادئ‬
‫والحقوق‬
‫والواجبات‬
‫للمواثيق وكاالت‬
‫[قال‬..]

Preambule
[…]
Conscient de la
nécessité d'inscrire son
action dans le cadre
des organismes
internationaux, dont il
est un membre actif et
dynamique, le Royaume
du Maroc souscrit aux
principes, droits et
obligations découlant
des Chartes des dits
organismes […]

Preambolo
[…]
Consapevole della
necessità di agire
nell’ambito degli
organismi
internazionali, di cui
esso è membro
attivo e dinamico, il
Regno del Marocco
adotta i principi, i
diritti e gli obblighi
che risultano dalle
Carte dei suddetti
organismi […]


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‫الديباجه‬
[…]
‫ فان المملكه‬، ‫وبالمثل‬
‫المغربيه يؤكد مجددا عزمه‬
‫على العمل من أجل صون‬
.‫السلم واالمن فى العالم‬

Preambule
[…]
De même, le
Royaume du
Maroc
réaffirme sa
détermination
à oeuvrer
pour le
maintien de la
paix et de la
sécurité dans
le monde.

Preambolo
[…]
Allo
stesso
modo, il Regno
del
Marocco
riafferma la sua
determinazione
ad adoperarsi
per
il
mantenimento
della pace e
della sicurezza
nel mondo.


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‫ شعار‬: 7 ‫المادة‬
‫المملكه هو العلم االحمر‬
‫في دورته ضربت مركز‬
‫للنجمة خضراء وله‬
.‫خمس نقاط‬

Art.7:
L'emblème
du
Royaume est le
drapeau rouge
frappé en son
centre
d'une
étoile verte à
cinq branches.
La devise du
Royaume
est
DIEU,
LA
PATRIE, LE ROI.

Art.7:
L’emblema
del
Regno
è
la
bandiera rossa
con una stella
verde a cinque
punte al centro.
Il
motto
del
regno è DIO, LA
PATRIA, IL RE.


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، ‫مدينة لوس انجلوس دي فونتان‬
‫مصدرا للضوء‬
‫عندما يجتمع وسيادته وامنه‬
‫االمن والسياده ال يمكن الجمع‬
!‫بين لكم من اي وقت مضى‬
‫انت تعيش بين المتحدة مع‬
، ‫عنوان سامية‬
‫ سونغ بها كل‬، ‫ملء كل قلب‬
، ‫لغة‬
‫روز بطلة الخاص بك وبالرد‬
.‫على دعوتكم‬
‫في فمي وفي دمي‬
‫نسائم الخاص بك قد اثارت‬
‫على حد سواء وعلى ضوء‬
.‫النار‬
‫! اخوتي الكفاح من اجل‬
.‫اعلى‬
‫ونطلب من العالم ان نحن هنا‬
.‫على استعداد‬
‫نرحب لنا شعار‬
.‫ الوطن والملك‬، ‫هللا‬

Berceau des hommes libres
Source des lumières
Terre de souveraineté et terre de paix
Puissent souveraineté et paix y être à
jamais réunis
Tu as vécu parmi des nations
Tel un titre sublime
Emplissant chaque cœur
Déclamé par chaque langue
Par son âme, par son corps
Ton champion s'est levé
Et a répondu à ton appel
Et dans ma bouche
Et dans mon sang
Ton amour a secoué lumière et
braises
Mes frères, allons
Vers ce qu'il y a de plus haut
Nous proclamerons au monde
Que c'est ici que nous vivons
Avec pour étendard
Allah, la Patrie, et le Roi.

Culla degli uomini liberi
Sorgente di Luce
Terra di sovranità e terra di pace
Possano la sovranità e la pace
riunirsi qui per sempre
Hai vissuto tra le nazioni
come un titolo sublime
Riempiendo ogni cuore,
cantato in ogni lingua,
Il tuo campione si è levato
e ha risposto alla tua chiamata.
E nella mia bocca
e nel mio sangue
Il tuo amore ha suscitato luce e
fuoco.

Fratelli miei , andiamo verso ciò che
c’è di più alto
Proclameremo al mondo
Che è qui che viviamo
Con il nostro emblema
Allah, la Patria e il Re


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… Testimonianza di un imam di Torino …

APPELLO: Decreto Pisanu – Diritto di Stato o Stato di Diritto?
“Vent’anni fa Bouriqi Bouchta
arrivò a Torino, dal Marocco…
Così divenne extracomunitario.
Come tutti gli altri fece la
“regolare” gavetta. Poi riuscì a
mettersi in proprio aprendo una
macelleria. Si sposò. Ha avuto
4 figli. Il maggiore tredicenne
è cittadino italiano perché
nacque nell’anno in cui Martelli
diede questo privilegio. Ottenne
la carta di soggiorno.
[…]Divenne un imam. Una guida
spirituale. […] Ciò avviene per
una sorta di “acclamazione” e
deriva
dall’influenza di coloro
. lo scelgono.
che
[…] Le sue idee
sono sempre state veramente
severe con chi violava le leggi.
Il corano lo insegna. Nello
stesso tempo cercava di
rilevare, sempre nel rispetto
delle italiane leggi, i diritti dei
musulmani. L’11 settembre
sconvolse, terrorizzò, mutò la
“natura” delle anime e delle
menti. Poiché Torino aveva il
suo proclamato “mediatico”
imam, fu facile entrare nel
merito terroristico. […] Alle 4
del mattino del 6 settembre
2005 […]

Gli Agenti delle Forze
dell’Ordine gli dissero che
doveva seguirli per una
notifica. […] Solo in tarda
serata la sua famiglia, fino
ad allora ignara, capì che
l’avevano espulso. Nei
confronti di Bouchta era
stata adottato dal Ministro
Pisanu il Decreto di
esplusione per “motivi di
ordine pubblico e sicurezza
nazionale”. Il decreto
prevede che l’espulso sia
immediatamente
accompagnato coattivamente
nel Paese d’origine senza
che il provvedimento sia
convalidato dall’Autorità
Giudiziaria. Ha solo il
diritto di opporre
opposizione, dal suo Paese,
al T.A.R. Lazio, ma non può
chiedere la sospensione del
provvedimento. […] Bouchta
è solo un individuo che
conosce – conoscerebbe degli integralisti islamici che
ha – avrebbe –
propagandato la sua fede
con posizioni radicali.



[…] l’espulsione fu annullata
poiché il Giudice ha –
giustamente – affermato,
sulla base di documenti
prodotti dal Ministero, che
Mamoure era stato espulso
solo per aver manifestato il
suo pensiero, corretto o
meno che fosse, in un
Paese ove la Costituzione
tutela la libera
manifestazione del
pensiero.”
[…] L’espulsione di Bouriqi
Bouchta viola la nostra
Costituzione e i diritti
fondamentali di ogni
persona. […] La sindrome
dello scontro di civiltà
cancella i principi
fondamentali dello Stato di
diritto: il “decreto Pisanu”
istituisce una disciplina
eccezionale – un diritto
speciale per stranieri
“scomodi” - , eliminando il
necessario intervento
dell’autorità giudiziaria per
ogni provvedimento
restrittivo della libertà
personale, rendendo vano
ogni diritto di difesa, e
rivelando come, in
sostanza, sia negata agli
stranieri la libertà di
manifestazione del
pensiero.


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La bandiera del Marocco, così come la vediamo
sventolare al giorno d'oggi è rossa con al centro
una stella verde.
E' la bandiera ufficiale del Marocco solo dal
1915.
Il simbolo e i colori non sono casuali.
Quella che a noi sembra una semplice stella è
in realtà il Sigillo di Salomone e rappresenta il
collegamento tra Dio e la nazione. Il colore
verde, invece, indica il colore dell'Islam. Il colore
rosso del fondo sta invece ad indicare la
discendenza della famiglia reale marocchina dal
profeta Maometto.
Le drapeau du Maroc, ainsi que la vague que
nous voyons aujourd'hui est rouge avec une
étoile verte au centre. Il est 'le drapeau officiel
du Maroc seulement partir de 1915.
Le symbole et les couleurs, ne sont pas
casuels.
Ce qui semble une simple étoile est en fait le
Sceau de Salomon, et il est le lien entre Dieu et
la nation. La couleur verte se réfère , à la
couleur de l'islam. La couleur rouge du fonds
indique la descendance de la famille royale
marocaine du prophète Mahomet.


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The American Constitution defines how the
USA is governed. Drawn up in 1787, it is the
oldest written constitution in the world. It
made the USA a democracy governed by and
for its people, at a time when this was a
revolutionary idea.
The first amendments to the constitution
were made in 1791 when ten extra articles,
known as the “Bill of Rights”, were added.
Later amendments included the abolition of
slavery in 1863.


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La costituzione americana definisce in che modo
gli Stati Uniti sono governati. Redatta nel 1787 è
la più vecchia costituzione scritta del mondo.
Essa definisce gli Stati Uniti una democrazia
governata da e per il proprio popolo, in un tempo
in cui questa idea era considerata rivoluzionaria.
I primi emendamenti alla costituzioni furono
emanati nel 1791 quando 10 articoli extra,
conosciuti come la “Carta dei diritti”, furono
aggiunti al testo costituzionale.
I successivi emendamenti inclusero l’abolizione
della schiavitù.


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Sovereignty

1.Repubblica
e Sovranità

PREAMBLE
We the People of the United
States, in Order to form a
more perfect Union,
establish Justice, insure
domestic Tranquility,
provide for the common
defense, promote the
general Welfare, and secure
the Blessings of Liberty to
ourselves and our Posterity,
do ordain and establish this
Constitution for the United
States of America.

PREAMBOLO
Noi, Popolo degli Stati
Uniti, allo Scopo di
realizzare una più perfetta
Unione, stabilire la
Giustizia, garantire la
Tranquillità interna,
provvedere per la difesa
comune, promuovere il
Benessere generale ed
assicurare le Benedizioni
della Libertà a noi stessi
ed alla nostra Posterità,
ordiniamo e stabiliamo
questa Costituzione per gli
Stati Uniti d'America.

1.Republic and


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2.Human Rights

2.Diritti Umani

Art V (1791):
No person shall be held to answer for a capital,
or otherwise infamous crime, unless on a
presentment or indictment of a Grand Jury,
except in cases arising in the land or naval
forces, or in the Militia, when in actual service
in time of War or public danger; nor shall any
person be subject for the same offense to be
twice put in jeopardy of life or limb; nor shall be
compelled in any criminal case to be a witness
against himself, nor be deprived of life, liberty,
or property, without due process of law; nor
shall private property be taken for public use,
without just compensation.

Art. V (1791):
Nessuno sarà tenuto a rispondere per un reato
capitale o altrimenti infamante, se non su denuncia o
accusa di un Gran giurì, salvo che per i casi che si
ponessero presso le forze di terra o di mare o presso
la Milizia, quando si trovino in servizio attivo in
tempo di guerra o di pericolo pubblico; e nessuno
può essere esposto due volte per lo stesso delitto a
rischiare la vita o le membra; né sarà costretto in un
qualsiasi processo penale a testimoniare contro se
stesso, né sarà privato della vita, della libertà o delle
proprietà senza un regolare procedimento legale
[due process of Law]; né la proprietà privata potrà
esser presa per un uso pubblico, senza un giusto
compenso.

XIV Amendment (1868) – sez.1:
All persons born or naturalized in the United
States, and subject to the jurisdiction thereof,
are citizens of the United States and of the
State wherein they reside. No State shall make
or enforce any law which shall abridge the
privileges or immunities of citizens of the
United States; nor shall any State deprive any
person of life, liberty, or property, without due
process of law; nor deny to any person within
its jurisdiction the equal protection of the laws.

XIV Emendamento (1868) - Sez.1:
Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti
e sottoposte alla relativa giurisdizione, sono cittadini
degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono.
Nessuno Stato farà o metterà in esecuzione una
qualsiasi legge che limiti i privilegi o le immunità dei
cittadini degli Stati Uniti; né potrà qualsiasi Stato
privare qualsiasi persona della vita, della libertà o
della proprietà senza un processo nelle dovute
forme di legge [due process of law]; né negare a
qualsiasi persona sotto la sua giurisdizione l'eguale
protezione delle leggi.


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3.Equality

3.Uguaglianza

Article IV - Section 2:
The Citizens of each State shall be entitled to
all Privileges and Immunities of Citizens in the
several States (…).

Articolo IV - Sezione 2:
I cittadini di ciascuno Stato hanno diritto in tutti
gli altri Stati a tutti i privilegi e immunità dei
cittadini (…).

Amendment XIII (1865) – Section 1:
Neither slavery nor involuntary servitude,
except as a punishment for crime whereof the
party shall have been duly convicted, shall
exist within the United States, or any place
subject to their jurisdiction.
Amendment XIV (1868) – Section 1:
All persons born or naturalized in the United
States, and subject to the jurisdiction thereof,
are citizens of the United States and of the
State wherein they reside. No State shall make
or enforce any law which shall abridge the
privileges or immunities of citizens of the
United States; nor shall any State deprive any
person of life, liberty, or property, without due
process of law; nor deny to any person within
its jurisdiction the equal protection of the
laws.

Emendamento XIII (1865) – Sezione 1:
Né schiavitù, né servitù involontaria potranno
sussistere negli Stati Uniti, o in luogo alcuno
soggetto alla loro giurisdizione, se non per
punizione di un crimine per il quale l'imputato
sia stato debitamente condannato.
Emendamento XIV (1868) – Sezione 1:
Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati
Uniti e soggette alla loro giurisdizione sono
cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui
risiedono. Nessuno Stato emanerà o darà
vigore ad alcuna legge che restringa i privilegi
o le immunità dei cittadini degli Stati Uniti; così
pure nessuno Stato priverà alcuna persona
della vita, della libertà, o della proprietà se non
in seguito a regolare procedimento legale
(without due process of law), né rifiuterà a
chicchessia nei limiti della sua giurisdizione
l'eguale protezione delle leggi (the equal
protection of the laws).


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4.Internationalism
No references in the Constitution.
Starting
in
1864
numerous
agreements
dealing
with
International Human rights have
been undersigned: they foresaw
the expansion and completion of
the previous along with the
substitution.
The first agreement was adopted
on August 22 1864 in Geneva,
Switzerland, by 12 governement
representatives,
including
the
USA, the only power represented
outside Europe.

4.Principio
Internazionalista
Nessun
riferimento
Costituzione.

nella

A partire dal 1864 sono state
sottoscritte numerose Convenzioni
di Diritto Internazionale Umanitario:
esse prevedevano l'ampliamento ed
il completamento delle precedenti
ovvero la loro sostituzione.
La prima Convenzione fu adottata il
22 agosto 1864 a Ginevra, in
Svizzera, dai rappresentanti di 12
governi, compresi gli Stati Uniti
d'America,
unica
Potenza
non
europea rappresentata.


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5.Pacifism

5.Principio
Pacifista

PREAMBLE
We, the People of the United
States, in Order to form a
more
perfect
Union,
establish Justice, insure
domestic
Tranquility,
provide for the common
defense,
promote
the
general Welfare, and secure
the Blessings of Liberty to
ourselves and our Posterity,
do ordain and establish this
Constitution for the United
States of America.

PREAMBOLO
Noi, Popolo degli Stati Uniti,
allo Scopo di realizzare una
più
perfetta
Unione,
stabilire
la
Giustizia,
garantire
la
Tranquillità
interna, provvedere per la
difesa comune, promuovere
il Benessere generale ed
assicurare le Benedizioni
della Libertà a noi stessi ed
alla
nostra
Posterità,
ordiniamo
e
stabiliamo
questa Costituzione per gli
Stati Uniti d'America.


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6.National
Identity

6.Identità
Nazionale

The American Flag

La bandiera americana

The flag of the USA is called “The Stars
and Stripes” or “Old Glory”

La bandiera degli Stati Uniti d’America
è chiamata “stelle e strisce” o vecchia
gloria.

It has been adopted in June 14, 1777
(13-stars
version)
and in July 4, 1960 the 50-stars version.
The flag of the United States of America
consists of 13 even horizontal red stripes
(top to bottom) alternating with white,
with a blue rectangle in the corner
bearing 50 small, white, five-pointed
stars arranged in nine offset horizontal
rows of six stars alternating with rows of
five stars. The 50 stars on the flag
represent the 50 U.S. states and the 13
stripes represent the original Thirtieen
Colonies that rebelled against the British
crown and became the first states in the
Union.

Fu adottata il 14 giugno del 1477 (la
versione a 13 strisce) e il 4 luglio del
1960 la versione a 50 strisce.
Il disegno della bandiera consiste in 13
strisce rosse e bianche alternate, con
un
rettangolo
blu
nell’angolo
contenente 50 piccole stelle a cinque
punte sistemate in righe alternate di
cinque e sei stelle.
Le
50
stelle
sulla
bandiera
rappresentano i 50 stati e le 13 strisce
rappresentano le 13 colonie originarie
che si ribellarono contro la corona
inglese e diventarono i primi stati
dell’unione.


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The American Anthem
O say, can you see, by the dawn's early light,
What so proudly we hailed at the twilight's last gleaming,
Whose broad stripes and bright stars, through the perilous fight,
O’er the ramparts we watched, were so gallantly streaming?
And the rockets’ red glare, the bombs bursting in air,
Gave proof through the night that our flag was still there.
O say, does that star spangled banner yet wave
O’er the land of the free, and the home of the brave?

Di’ dunque, puoi vedere nella luce del primo mattino
quel che, fieri, salutammo all’ultimo bagliore del crepuscolo,
le cui larghe strisce e stelle lucenti, nel pericolo della battaglia
fluttuavano valorosamente sui bastioni che osservavamo?
E il rosseggiar dei razzi, e le bombe che scoppiavano in aria
mostrarono, nella notte, che la nostra bandiera era ancora là.
Di’ dunque, lo stendardo lucente di stelle sventola ancora
sul paese degli uomini liberi, e sulla dimora dei coraggiosi?


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James Langston Hughes (1902-1967)
I, too sing America
I am the darker brother
They send me to eat in the
Kitchen
When company comes,
But, I laugh
And eat well,
And grow strong
Tomorrow
I’ll sit at the table

When company comes
Nobody’ll dare
Say to me
“Eat in the kitchen”
Then
Besides,
They’ll see how eautiful I
am
And be ashamed
I, too, am America.


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James Langston Hughes (1902-1967)
Anch’io canto l’America
Io sono il fratello nero
Loro mi mandano a mangiare
in cucina
Quando gli ospiti arrivano,
Ma, io rido
E mangio bene
E cresco forte
Domani
Io siederò al tavolo

Quando gli ospiti
verranno
Nessuno oserà
Dirmi
“Mangia in cucina”
Allora
Inoltre,
Loro vedranno quanto
sono bello
E si vergogneranno
Anche io sono l’America


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Dalai Lama’s message to
President Bush
Here is the text of the message sent by the dalai Lama to the US
president after the attack of 11 September.
Your Excellency,
I am deeply shocked by the terrorist attacks that took place
involving four apparently hijacked aircraft and the immense
devastation these caused. (…)
Our prayers go out to the many who have lost their lives, those
who have been injured and the many more who have been
traumatized by this senseless act of violence. (…)
It may seem presumptuous on my part, but I personally believe
we need to think seriously whether a violent action is the right
thing to do and in the greater interest of the nation and people in
the long run.
I believe violence will only increase the cycle of violence. But
how do we deal with hatred and anger, which are often the root
causes of such senseless violence? This is a very difficult
question, especially when it concerns a nation and we have
certain fixed conceptions of how to deal with such attacks. I am
sure that you will make the right decision.
With My Prayers
And Good Wishes,
the Dalai Lama


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Messaggio del Dalai Lama al
presidente Bush
Ecco il testo del messaggio inviato dal Dalai Lama al presidente degli Stati
Uniti dopo gli attacchi dell'11 settembre.
“Sua Eccellenza,
sono profondamente scioccato dagli attacchi terroristici che hanno preso
luogo coinvolgendo quattro aerei apparentemente dirottati e l'immensa
devastazione che questi ultimi hanno causato. (…)
Le nostre preghiere vanno ai molti che hanno perso le loro vite, coloro che
si sono infortunati e ai molti altri che sono stati traumatizzati da questo atto
di violenza insensato. (…)
Potrebbe sembrare presuntuoso da parte mia, ma personalmente credo
che bisogna pensare seriamente se un'azione violenta è la giusta cosa da
fare nell'interesse della nazione a lungo termine.
Io credo che la violenza incrementerebbe il ciclo della violenza. ma come
trattiamo con astio e rabbia, spesso causa di tali atti di violenza senza
senso? questa è una questione difficile, soprattutto quando concerne una
nazione e noi abbiano determinate concezioni su come trattare con questi
attacchi. Sono sicuro che farà la decisione sicura.”
Con le mie preghiere
e i migliori auguri,
il Dalai Lama


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No Woman No Cry (1975)
No, woman, no cry;
No, woman, no cry;
No, woman, no cry;
No, woman, no cry.

I said, everythings gonna be all right-a!

Said - said - said: I remember when we used to sit
In the government yard in trenchtown,
Oba - obaserving the ypocrites
As they would mingle with the good people we
meet.
Good friends we have, oh, good friends weve lost
Along the way.
In this great future, you cant forget your past;
So dry your tears, I seh.

So, woman, no cry;
No - no, woman - woman, no cry.
Woman, little sister, dont shed no tears;
No, woman, no cry.

No, woman, no cry;
No, woman, no cry.
ere, little darlin, dont shed no tears:
No, woman, no cry.

Said - said - said: I remember when-a we used to sit
In the government yard in trenchtown.
And then georgie would make the fire lights,
As it was logwood burnin through the nights.
Then we would cook cornmeal porridge,
Of which Ill share with you;
My feet is my only carriage,
So Ive got to push on through.
But while Im gone, I mean:
Everythings gonna be all right!
Everythings gonna be all right!
Everythings gonna be all right!
Everythings gonna be all right!
I said, everythings gonna be all right-a!

Everythings gonna be all right!
Everythings gonna be all right, now!
Everythings gonna be all right!

I remember when we used to sit
In the government yard in trenchtown.
And then georgie would make the fire lights,
As it was logwood burnin through the nights.
Then we would cook cornmeal porridge,
Of which Ill share with you;
My feet is my only carriage,
So Ive got to push on through.
But while Im gone:
No, woman, no cry;
No, woman, no cry.
Woman, little darlin, say dont shed no tears;
No, woman, no cry.
Eh! (little darlin, dont shed no tears!
No, woman, no cry.
Little sister, dont shed no tears!
No, woman, no cry.)


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No donna, Non piangere
No donna, non piangere
No donna, non piangere
No donna non piangere
No donna, non piangere
No donna, non piangere
Perché ricordo quando sedevamo
Nel cortile del ministero a
Trenchtown
Osservando gli ipocriti
Mescolarsi alle brave persone che si
incontrano
Abbiamo buoni amici
Oh, e buoni amici abbiamo perso
lungo la strada
Con questo futuro grandioso, non
puoi dimenticare
il tuo passato
Quindi asciugati le lacrime, dico io
No donna, non piangere
No donna, non piangere

Carina, non versare lacrime
No donna, non piangere
Ho detto che mi ricordo quando
sedevamo
Nel cortile del ministero a
Trenchtown
E poi Georgie accendeva il fuoco
Dico io, la legna bruciava nelle notti
Poi preparavamo il pasticcio
d'avena che
dividevo con te
I miei piedi sono il mio solo mezzo
di trasporto,
e quindi devo andare avanti
Oh, ma in mia assenza
Tutto andrà per il verso giusto
Tutto andrà per il verso giusto
No donna, non piangere
No donna, non piangere
Dico io, carina non versare lacrime
No donna, non piangere


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I.T.C. “Padre A.M. Tannoia” – Corato
Tel. 080.872.10.97 – Fax. 080.35.800.35 – mail: [email protected]