CON QUESTO CERCA DI FAVO R I R E EDUCATIVE PREVENENDO SCOLASTICO ED A PRIORITÀ, DAL DA PRESENTA LEGATE HANNO UNA LA ANCHE DIFFICOLTÀ DISAGI AZIONI ALUNNI, DI DISAGIO CONSEGUENZA DIFFICOLTÀ PREVENZIONE È IL DATI 24% DI SOCIO- UNA PUBBLICATI DEGLI ALUNNI APPRENDIMENTO PSICOLOGICI, PROBLEMI FA M I L I A R I , DIFFERENZE GESTIONE PEDAGOGI C O-ED UC ATI VA SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. DI DEL C ONSI DER.

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Transcript CON QUESTO CERCA DI FAVO R I R E EDUCATIVE PREVENENDO SCOLASTICO ED A PRIORITÀ, DAL DA PRESENTA LEGATE HANNO UNA LA ANCHE DIFFICOLTÀ DISAGI AZIONI ALUNNI, DI DISAGIO CONSEGUENZA DIFFICOLTÀ PREVENZIONE È IL DATI 24% DI SOCIO- UNA PUBBLICATI DEGLI ALUNNI APPRENDIMENTO PSICOLOGICI, PROBLEMI FA M I L I A R I , DIFFERENZE GESTIONE PEDAGOGI C O-ED UC ATI VA SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. DI DEL C ONSI DER.

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CON

QUESTO

CERCA

DI

FAVO R I R E

EDUCATIVE
PREVENENDO
SCOLASTICO

ED

A

PRIORITÀ,
DAL

1999

DA

PRESENTA
LEGATE

HANNO

UNA

LA
ANCHE

DIFFICOLTÀ
DISAGI

AZIONI

ALUNNI,

DI

DISAGIO

CONSEGUENZA

DIFFICOLTÀ

PREVENZIONE
È
IL

DATI
24%

DI
SOCIO-

UNA

PUBBLICATI

DEGLI

ALUNNI

APPRENDIMENTO
PSICOLOGICI,

PROBLEMI

FA M I L I A R I ,

DIFFERENZE

GESTIONE

PEDAGOGI C O-ED UC ATI VA

SPECIFICI

DI

APPRENDIMENTO.

DI
DEL

C ONSI DER ATA
I

SI

C RES CITA

DEGLI

COME
A

CORNOLDI:

A

E/O

FORME

SCUOLA
VISTI

AD

ARMONIOSA

ASSOCIATE

APPRENDIMENTO.

FORMAZIONE

INIZIATI VE

QUELLE
CHE

SONO

DISAGIO

DI

FINALIZZATE

EQUILIBR ATA

O

PROGETTO

CULTURALI,
E

DISTURBI


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INTRODUZIONE AI DSA:
CAPIRE, CONOSCERE E RIEDUCARE
L'intervento riabilitativo insieme all’ intervento rieducativo dovrebbe
garantire

possibilità

di

compenso,

portando

ad

una

riduzione

dell'interferenza della codifica, riducendo difficoltà strumentali sul controllo
dei contenuti, favorendo l'espansione delle strategie di compenso e
l'introduzione degli strumenti compensativi. Utilizzando una didattica
metacognitiva si vogliono inoltre favorire i diversi stili di apprendimento e il
mantenimento dell'attenzione, riducendo la difficoltà di comportamento
secondarie ad altre problematiche.


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INTRODUZIONE AI DSA - 2
Obiettivi generali :
Accompagnare ogni studente DSA, anno scolastico per anno scolastico, con
una didattica inclusiva adatta a favorire il cooperative learning e l’uso degli
strumenti tecnologici

nelle diverse discipline. Utilizzare una didattica

metacognitiva che vada a favore sia i diversi stili di apprendimento che

il

mantenimento dell'attenzione, riducendo inoltre le difficoltà di comportamento
secondarie e la dispersione scolastica. Si prenderà consapevolezza ulteriore
degli aspetti emotivi/ relazionali peculiari nei ragazzi DSA che spesso
provengono da esperienze scolastiche difficili.


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INCLUSIVE LEARNING
Secondo Reid (2006) ogni paese sta impegnando le risorse umane e la
ricerca per la creazione di un sistema educativo inclusivo. Nel caso dei
ragazzi dislessici si tende però talvolta a creare esclusione con l’
utilizzo di un supporto specializzato. Per questo motivo si rende ora
necessario includere i ragazzi nella classe fornendo sia a loro che agli

insegnanti una serie di tecniche, materiali e strategie che possano
mettere in luce i punti di forza e non le debolezze di questi alunni. Da
questo percorso collaborativo si potranno elaborare nuovi curricula e
progettare i Piani Educativi Personalizzati in modo sempre più
accurato.


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I DSA E LA L1
La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di
origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di
effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella
scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da
un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso
inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di
un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono
includere problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica

della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e delle
conoscenze generale. ( Usai ,2012)


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I DSA E LA L1
Da un punto di vista didattico si dovrebbe quindi utilizzare una gamma
flessibili di fonti, in modo da attivare un multisensory teaching ( English
BDA 2007). Inoltre si dovrebbero creare mappe o brainstorming che
possano permettere agli alunni di creare inferenze

( Hedge:2005)

attivando schemi mentali e conoscenze pregresse. Altri aspetti di grande
rilievo devono essere monitorati quali le difficoltà nell’ acquisizione del
lessico e, la grammatica e l’ orografia ma soprattutto la produzione scritta.
Una delle tecniche più utilizzate nel mondo anglosassone è la discussione
orale, il dibattito ( Dargie:2011) soprattutto in materie quali la Storia e la
Geografia. Infatti in tali materie si possono usare i punti di forza dei
ragazzi DSA ( quali le abilità nel visual processing )vengano utilizzate
laddove le debolezze quali la memoria a breve termine renderebbero
problematica un approccio ai materiali scritti.


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LE LINGUE STRANIERE
Un campo di ricerca ancora complesso è quello dell’
apprendimento delle lingue straniere e dei DSA in
particolare.

Daloiso

(2010)

sottolinea

che

le

difficoltà maggiori per i DSA riguardano più la forma
che il significato dell’input linguistico, e vanno
pertanto

associati

a

difficoltà

metalinguistiche,

piuttosto che cognitive e non intaccano (se non per
ciò che riguarda l’acquisizione del lessico) le abilità
socio-pragmatiche.


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LE LINGUE STRANIERE -2
Per ovviare a tali difficoltà si può ancora una volta
utilizzare una didattica che si adatti agli stili cognitivi
individuali e che pertanto possa anche utilizzare tutti i
sensi. Al tempo stesso come sottolinea Harmer(2006) il
lavoro sul testo scritto può essere reso strategico così

come l’ ascolto e la produzione attraverso l’ attivazione di
scaffholding
strategie

delle

procedure.Si

metacognitive

che

attiveranno

pertanto

potranno

essere

implementate con il cooperative o peer-learning.


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DSA E MATEMATICA
Key ( 2003)sottolinea che i principali nodi di difficoltà
per i ragazzi DSA in matematica sono:


Problemi

nel

processare

velocemente

le

informazioni



Problemi nel calcolo astratto ed orale



Uso di lessico tecnico difficile da memorizzare



Volume di lavoro mentale eccessivo se non diviso in
blocchi più piccoli


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DSA E MATEMATICA
In particolare poi i ragazzi discalculici fanno errori spesso sia :




nei processi semantici
nel sistema del numero
nel sistema del calcolo
Lucangeli (2012)

A tale proposito si rende necessario evidenziare tali debolezze per
reimpostare il lavoro individuale strategico e potenziare le proprie
capacità.
Vygotskij (1969)


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I DSA E LA TECNOLOGIA
Spesso si parla di tecnologie in relazione agli strumenti compensativi
citati nella legge nazionale. Tali supporti sono utilissimi, vari e spesso
gratuiti e possono aiutare in modo esponenziale i ragazzi aldilà degli stessi
Dsa. Al tempo stesso le sintesi vocali, i software, i Pc dovrebbero essere
strumenti che rendono autonomi i ragazzi ma non dipendenti. Ecco allora
che l’ intervento di un tutor ( insegnante, psicologo o genitore ) risulta
essere una prassi vincente per guidare nell’ apprendimento di un metodo
di lavoro, di abitudini strategiche spendibili in ogni contesto. Feuerstein
(2008) parla di un’ intelligenza educabile che relaziona le sue capacità all’
ambiente .Egli sostiene che per rendere ottimale questa relazione l’ uomo
necessita però di un’ intervento mediato, in quanto «l’Esperienza di
Apprendimento Mediato» diventa lo strumento centrale per l’ attivazione
della Zona di Sviluppo Prossimale di cui parlava Vigotskij.


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CONCLUSIONE: L’ AMBITO SPECIALISTICO E LA
COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA
Per la riuscita di questo progetto di formazione per insegnanti è

indispensabile l’ integrazione collaborativa con pareri specialistici che
illustrino al corpo docente le dimensioni quali:
1.

Psicolpatologia dei DSA

2.

Aspetti emotivi e relazionali dei DSA

3.
Nel

Analisi del cooperative learning su base psicologica e motivazionale.
delineare

i

punti

salienti

di

questo

progetto

si

è

preso

in

considerazione il percorso formativo del Master, il percorso di tirocinio alla
Asl e soprattutto le esperienze in classe. L’osservazione, la riflessione e la
pratica hanno consolidato ed integrato le conoscenze, rivelando un
patrimonio da condividere tra professionalità.