POSTIMPRESSIONISMO L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886 Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo.

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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 3

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 4

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 5

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 8

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 10

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 11

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 13

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 14

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 15

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 16

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 17

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 18

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 19

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 20

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 21

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 22

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 23

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 24

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 25

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 28

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


Slide 29

POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE


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POSTIMPRESSIONISMO
L’ultima mostra impressionista si tenne nel 1886

Altri artisti, cresciuti nell’orbita dell’impressionismo, sviluppano nuove ricerche
artistiche e pittoriche, concentrandosi soprattutto sul ruolo fondamentale ma
differente del COLORE, DELLA LUCE e DELLA FORMA.
COLORE
E LUCE
Approfondire le ricerche
sulla luce e sui fenomeni
fisici e percettivi.
GEORGES SEURAT
e il
POINTILLISME

COLORE
E FORMA

COLORE
ESPRESSIVO

“trattare la natura
secondo il cilindro,
la sfera e il cono,
tutto
messo
in
prospettiva”

Il colore per esprimere
emozioni, sensazioni e
stati d’animo.

PAUL CEZANNE

VINCENT VAN GOGH
PAUL GAUGUIN

POINTILLISME
SI SVILUPPA TRA IL 1884 E IL 1890
APPROFONDENDO LE TEORIE
SCIENTIFICHE DI CHEVREL SULLA LUCE, SUI
CONTRASTI CROMATICI E SULLA LEGGE
PERCETTIVA SECONDO LA QUALE OGNI
COLORE INFLUENZA ED E’ INFLUENZATO
DAI COLORI VICINI.

SCOMPOSIZIONE DEI COLORI
I COLORI VENGONO POSTI SULA TELA A
PICCOLE MACCHIE O PUNTI E
ACCOSTANTI TRA LORO
VISTI A DISTANZA SONO MISCHIATI TRA
LORO E CREANO PARTICOLARI EFFETTI
CROMATICI

Bozzetto per la parata del circo (part)
1888, Olio su tela

GEORGE SEURAT

(1859 – 1891)

Le sue opere sono frutto di
molti studi preparatori e
non
rispondono
alla
immediatezza tipica della
pittura impressionista.
Segue regole geometriche
precise per collocare le
figure nello spazio.
Divide i toni cromatici nelle loro componenti,
accostando i colori puri stesi sulla tela in piccole
macchie. L'occhio dell'osservatore ricompone il colore
generato dalla fusione dei colori puri, senza le
impurità dell'impasto sulla tavolozza, che rende meno
brillanti i colori.
Questa tecnica rendeva impossibile definire con
chiarezza le forme e le figure perché si perdevano i
contorni. Per questo motivo Seurat decise di
semplificare le forme e rendere le figure simili a
manichini, immobili e privi di dettagli.

Seurat nono rappresentava la realtà ma
una sua sintesi

La Tour Eiffel

1889, Olio su tela, 24x15,2 cm
San Francisco, Museum of Fine Arts

Una domenica domeriggio alla Grande Jatte
1884-1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute
RITRAE UNA SCENA DI VITA
QUOTIDIANA:
CIRCA
QUARANTA
PERSONE
LUNGO
LA
SENNA
DURANTE
UN
POMERIGGIO ESTIVO.
LA
COMPOSIZIONE
E’
STUDIATA CON RIGORE
GEOMETRICO, BASATO SU
EQUILIBRIO EUN ORDINE
INNATURALI
E
LONTANISSIMI
DALLA
IMMEDIATEZZA
DEGLI
IMPRESSIONISTI.
LA
FIGURA
FRONTALE
DELLA
DONNA
CON
L’OMBRELLO SEGNA IL
CENTRO
DELLA
COMPOSIZIONE
IN
PERFETTO EQUILIBRIO
IL COLORE E’ STESO A
PICCOLI
TOCCHI
CHE
RENDONO LA SUPERFICIE
VIBRANTE.
I
TOCCHI
CAMBIANO
DIMENSIONE E DIREZIONE
IN BASE A CIO’’ CHE
DEVONO RAPPRESENTARE.
L’OPERA
E’
STATA
REALIZZATA IN STUDIO ED E’
STATA PRECEDUTA DA MOLTI
BOZZETTI PREPARATORI

IL PAESAGGIO E LE FIGURE SONO
SEMPLIFICATE:
I VOLUMI SONO RICONDOTTI A
CONI E CILINDRI

NESSUN
DETTAGLIO
CARATTERIZZA LE FIGURE CHE
RESE IMMOBILI APPAIONO
COME MANICHINI

PER DEFINIRE LE OMBRE I
TRATTI SONO PIU’ VICINI E
FITTI.

Studio per La Grande Jatte
1885, olio su tela, 15,2x24,7
Chicago, Art Institute

Ultimo bozzetto della Grande Jatte
1885, olio su tela, 68x104
New York Metropolitan Museum

La parata del circo

1888, olio su tela, 100x150 cm
New York Metropolitan Museum

Studio per modella di profilo
1887, olio su tela, 24x14,6 cm
Parigi, Musée d’Orsay

PAUL CEZANNE

(1839 – 1906)
Questo artista è considerato il “ponte” tra arte
dell’Ottocento e quella del Novecento, poiché i suoi
studi divennero la base di partenza della pittura
cubista.
Pur avendo aderito fin dall’inizio al movimento
impressionista
(espose
alla
prima
mostra
impressionista del 1874), sviluppò fin da subito
ricerche autonome e differenti rispetto al gruppo:
• non incentrate sulla luce ma sulle forme e i volumi
• non immediatezza
rigoroso

ma

ricerca

di

un

metodo

• non il soggetto da raffigurare ma la modalità
pittorica
Dipinge senza un disegno preparatorio e fissa le forme attraverso fasi precise di lavoro:

• analizza il soggetto da ritrarre
• lo scompone
• lo ricostruisce sulla tela secondo schemi geometrici basilari “cono, cilindro e sfera”
• il colore è usato per costruire i volumi e le forme attraverso una stesura a macchie larghe
uniformi.

“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambi devono aiutarsi tra loro”
(P. Cezanne)

È ritratta la governante del pittore seduta
accanto ad un tavolo su cui sono disposte
una caffettiera e una tazzina.
Cezanne si concentra sulla definizione delle
forme e sulla tecnica pittorica.

Sia la figura che gli oggetti sono strutturati
con volumi semplificati e ricondotti a solidi
geometrici: il busto e le braccia della donna
diventano cilindri, come la caffettiera e la
tazzina; la testa diventa una sfera ovoidale.
Il colore è steso sulla tela a larghe
campiture, non con il pennello ma con la
spatola (Manet per questo lo definì “un muratore
che dipinge con la cazzuola”) e Cezanne lo
sovrapponeva
con
passate
successive,
utilizzando una tecnica lenta e meticolosa.

Donna con caffettiera

1895, olio su tela, 130 x97 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Lo spazio dell’ambiente è creato senza
seguire le regole della prospettiva e senza
nette distinzione tra stanza e figura che
sembrano compenetrarsi.
La porta è definita solo da linee di colore
che ne identificano le modanature

Natura morta con frutta
1895-1900
Olio su tela, 73x92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Tutti gli elementi che
compongono la natura
morta possono essere
ricondotti
a
forme
geometriche basilari:
• i frutti alla sfera;
• la fruttiera al cono
rovesciato;
• la brocca al cilindro

Il colore è steso con ampie
pennellate squadrate che
costruiscono i volumi.

La rigidità dei panneggi
dimostra come Cezanne non
ponga
attenzione
alla
rappresentazione
“fotografica” della realtà.

La composizione non
segue le regole della
prospettiva
ed
è
strutturata
secondo
differenti
punti
di
vista:
frontale per la brocca,
la frutta e la fruttiera
dall’alto per il piatto e il
tavolo
che
viene
rappresentato come un
piano ribaltato.

Le grandi Bagnanti

1898-1906
olio su tela 208x251 cm
Philadelphia, Museum of Art

È la tela più grande mai dipinta da
Cézanne, che la elaborò per sette
anni.

I corpi delle donne sono creati
dal colore e sono privi di
dettagli anatomici.
Linee nere marcate definiscono
nettamente i contorni e fanno
risaltare i corpi in modo quasi
scultoreo.
La luce diffusa si fonde con le
“incrostazioni” di colore che,
sovrapposto a strati, diventa
materico ed ricondotto ad una
gamma cromatica limitata.
Il tema dei bagnanti è uno dei preferiti
di Cèzanne, tanto che lo stesso pittore
dedicò a questo soggetto un intero
ciclo, come aveva fatto Renoir. Con
questa tela Cezanne influenzò i
protagonisti delle avanguardie, da
Matisse a Braque, da Picasso a Moore.

La composizione è strutturata secondo regole di
equilibrio ed ordine: in primo piano dominano i due
gruppi di figure. I tronchi degli alberi, diventano quinte
teatrali che incorniciano uno sfondo aperto e ampio
animato dal paesaggio e dalle architetture visibili in
lontananza.

La montagna di Sainte Victoire
1904 - 1906
olio su tela, 63x83 cm
Zurigo, Kunsthaus

Questo monte che domina la
valle di Aix en Povence è uno
dei soggetti preferiti ( sua città
natale) da Cezanne che lo
riprodusse in numerose tele e
acquerelli

I tasselli di colore
frantumano la natura e
creano un mosaico
cromatico

Il colore è posto sulla tela ad ampie zone e senza
sfumature.
È il colore a creare le forme, i volumi e lo spazio

“Cerco di rendere la prospettiva col solo mezzo del colore”

(P. Cezanne)

PAUL GAUGUIN

(1848-1903)
Apprese la pittura da autodidatta e vi si dedica totalmente
dal 1883 avvicinandosi alla corrente impressionista per poi
superarle totalmente:
• elimina le ombre portate “sono inganni del sole”
• usa il colore in modo innaturale, a tinte piatte ed ampie
campiture, assegnandogli un valore simbolico poiché è
espressone dei sentimenti e delle sensazioni del pittore
• le figure sono bidimensionali e definite da una linea
disegnativa netta.
Queste caratteristiche pittoriche determinarono la nascita di
una nuova tecnica pittorica chiamata: prende il nome di
CLOISSONISME (da cloissoneé: smalti medievali delle
vetrate gotiche): stesura a zone cromatiche piatte e definite
da una netta linea di contorno nera.
Un importante
giapponesi

riferimento per Gauguin furono le stampe

Alla base delle sue ricerche c’era la volontà di ricreare un mondo incontaminato dal
progresso dove la Natura regola i ritmi della vita.
Per questo non ama vivere a Parigi ma a Pont-Aven, in Bretagna, per poi, dal 1 compiere
dal 1895 stabilirsi definitivamente nelle isole del Pacifico prima Tahiti poi le Isole
Marchesi.

IL PERIODO BRETONE 1888 - 1889
Girotondo di tre piccole bretoni,
1888

Questi due dipinti sono realizzati nello
stesso, il 1888, e sono lo specchio del
cambiamento e della ricerca pittorica di
Cezanne

Nella “visione dopo il sermone” compaiono
tutti i caratteri tipici della pittura di Cezanne
ed in particolare l’uso simbolico del colore
che sarà il punto di partenza della futura
corrente espressionista

La visione dopo il sermone,

1888
olio su tela, 73x92 cm
Edimburgo, National Art Gallery of Scotland

Cristo verde

Agosto 1889
olio su tela, 92,1x73,4 cm
Bruxelles, Musée Royal des Beaux-Arts

Cristo Giallo

Settembre 1889
olio su tela. 92x73 cm
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery

Cristo nell’orto degli ulivi, 1889

Una particolarità di Gauguin era quella di realizzare molti autoritratti nei quali inseriva le
sue opere e di documentare con molti schizzi o nelle lettere ai conoscenti, tutte le opere
da lui realizzate.

Autoritratto con Cristo Giallo

1890
Olio su tela,
Saint Germaine en Laye, Collezione Denis

Autoritratto con l’idolo,
1893

Schizzi realizzati da Gauguin e riferiti
a La visione dopo il sermone e
Cristo nell’orto degli ulivi

IL PERIODO POLINESIANO Tra Tahiti e le Isole Marchesi (1891-1903)
Donne di Tahiti

1891
olio su tela
63x91 cm
Parigi, Musée d’Orsay

I colori sono stesi
a campiture ampie
e piatte e sono
innaturali perché la
loro funzione è
quella di suscitare
emozioni,
non
riprodurre la realtà.
Il paesaggio di
fondo è ricreato
con semplici fasce
orizzontali create
direttamente con
gradazioni
differenti di verdi.

Al centro dell’interesse di Gauguin c’è la ricerca della più sincera e naturale spiritualità e
del significato dell’esistenza umana.
Per questo fonde realtà e fantasia componenti fondamentali dell’uomo

Paesaggio a Tahiti, 1891

Paesaggio a Tahiti, 1892

Te burao, 1892

Donna con il fiore (Vahine no te tiare), 1891

Gli antenati di Tehamana, 1893

Non si occupò solo di pittura ma anche di scultura realizzando opere in legno raffiguranti
idoli primitivi

Scultura autoritratto

Gauguin condivise ad Arles nel 1888, un periodo artistico molto proficuo con un altro grande
pittore con il quale condivise l’idea della pittura come espressione dell’emozione:

VINCENT VAN GOGH
(1853-1890)

Nacque in Olanda e si dedicò alla
pittura a partire dal 1880, sostenuto
anche dal fratello Theo, mercante
d’arte a Parigi, città in cui Vincent si
trasferì nel 1886.
Importanti punti di riferimento della
sua pittura furono:
• la
pittura
realista
a
lui
contemporanea fondamentale per la
sua prima produzione artistica.
• le stampe giapponesi per la seconda
fase.
Partendo dalla lezione degli impressionisti e del pointillisme avviò un percorso artistico che
lo condusse ad elaborare un nuovo modo di concepire l’arte: immediata, spontanea ed
espressione degli stati d’animo.
“Sto tentando di accentuare l’essenziale, tralasciando tutto ciò che è banale”
La difficile condizione emotiva e le numerose crisi nervose che colpivano il pittore lo
condussero prima a tagliarsi un orecchio dopo una lite con Gauguin e poi ad uccidersi

LA PRIMA FASE OLANDESE – 1880-1886

In una povera stanza,
alcuni
contadini
condividono un unico
piatto di patate.

Alla resa oggettiva
della
realtà
si
sostituisce
una
interpretazione di essa
che ha come fine la
denuncia sociale: “ho

voluto, far capire che
questa povera gente,
che alla luce di una
lampada
mangia
patate servendosi dal
piatto con le mani, ha
zappato essa stessa la
terra
dove
quelle
patate sono cresciute”.

Mangiatori di patate

1885
olio su tela, 82x114 cm
Amsterdam, Museo Van Gogh

La scelta del colore
monocromo ha lo scopo
di evitare che l'occhio sia
appagato dalla bellezza
ma lo spettatore si fermi
ad analizzare il soggetto.

I volti e le mani sono
resi con una forte
espressività
per
marcare la realtà: la
fatica
piega
e
consuma.

La luce, diffusa dalla
lampada ad olio sul
soffitto provoca forti
contrasti chiaroscurali
e
caratterizza
i
lineamenti dei volti, le
mani e degli abiti.

I SOGGETTI RIPETUTI

Girasoli recisi

1887, olio su tela
New York, Metropolitan Museum

1888, olio su tela
Distrutto nel 1945

I Girasoli,

1888
olio su tela, 91x72 cm
Monaco di Baviera, Neue Pinakothek

1888, olio su tela
collezione privata

1889, olio su tela
Philadelphia, Museum of Art

I girasoli sono dipinti in tutte le fasi della
fioritura: dal bocciolo fiore appassito.

IL PERIODO CONDIVISO CON GAUGUIN AD ARLES NEL 1888

Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Van Gogh, 1888

Vincent van Gogh,

Autoritratto dedicato a Paul Gauguin
1888

I pittori realizzarono queste due opere e se le regalarono reciprocamente

Van Gogh fu un apprezzato ritrattista

Ritratto del dottor Gachet
1890, olio su tela,
Collezione privata

Ritratto del dottor Rey
1889, olio su tela,
Mosca, Museo Puskin

Ritratto di Eugene Boch
(studio di “poeta contro cielo stellato)
1888, olio su tela, Parigi Musée d’Orsay

… io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le
colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero …
(V. Van Gogh)

Campo di grano con corvi

1890
Olio su tela, 51x103 cm
Amsterdam, Rijsmuseum Van Gogh

Componente dominante è il senso di
angoscia e di solitudine che governa
l’intera opera: il cielo plumbeo, il
volo basso di corvi neri, l’uso di soli
colori puri e materici , la pennellata
che crea le forme.

NON E’ UN PAESAGGIO REALE
MA
RAPPRESENTAZIONE
DELL’ANIMO
TORMENTATO,
GOVERNATO DAI SENTIMENTI
E NON DALLA RAGIONE