Caritas diocesana Sorrento - Castellammare Percorso di Formazione base per i volontari Caritas - 2015 “Gesù e i volti della povertà” Il Signore lo sosterrà.

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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 4

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 6

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 10

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 12

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 13

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 14

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 15

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 18

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 21

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 24

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 27

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 32

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 35

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 38

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


Slide 41

Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]


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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015

“Gesù e i volti della povertà”

Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30

«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:

• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati

Gesù e i malati








Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)

L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati

• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);

• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).

Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <fede>>.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2


Guarigione fisica e spirituale (<tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…

• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>

• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:




Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.

La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.

Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)

• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
 Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.

Fragilità.
Come definirla?

Come percepirla?

Frangere:

spezzare, ridurre in frammenti

Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi

… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita

In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile

La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…

…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo

Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,

è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge

Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.

l’inizio e il termine
dell’esistenza,

la cura delle relazioni
quotidiane,

la sollecitudine
verso
i bisognosi,

il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.

Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:

la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona

il sostegno
promuovente

a chi fa esperienza
di fragilità

Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.

• Caratteristiche del Volontario:






PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti

IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA

• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.

FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato

L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra

L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero

• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente

L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.

XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015

<cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)

Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”

Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.

Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis

Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:





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