Caritas diocesana Sorrento - Castellammare Percorso di Formazione base per i volontari Caritas - 2015 “Gesù e i volti della povertà” Il Signore lo sosterrà.
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 4
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 6
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 7
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 10
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 11
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 12
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 15
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<> (Papa Francesco).
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <> =
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: < tutto ciò che ho appreso nella vita: Vai avanti!>>.,
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <>, <>,
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <>.
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<>.
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
< cieco,
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <>
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <> (Gv 4,50).
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <> (Mc. 9, 14-29)
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• < alzati>>(Mc 5,41: figlia di Giairo); compassione
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<>(v.
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: < fede>>.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (< tuoi peccati>> v. 5).
• L ‘imperativo <> = rimettersi in piedi, porsi in
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi < e
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <> = lasciare entrare la luce,
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <>
• <> =
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 2
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 3
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 4
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 5
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 6
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 7
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 10
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 13
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 15
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
Slide 16
Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <
• NON rimanere inchiodati a comportamenti autolesivi, non
lasciarsi prendere dal vittimismo, non restare prigionieri del
peccato;
• MA fare pace con il proprio passato, mantenere viva la
memoria delle proprie fragilità, gestire i propri pensieri e
sentimenti, aprirsi alla grazia di Dio, rendere fecondo il
dolore.
• Essere GUARITORE FERITO.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/6
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà verso tutti
i paralitici, gli inermi, i deboli = luoghi delle
<
LE PERIFERIE ESISTENZIALI:
•
•
•
Domicilio (infermi a letto, bambini autistici,
ammalati di Halzheimer)
Ospedali
Centri per anziani, tossicodipendenti, carceri, case –
famiglia, strade e luoghi particolari per devianze,
ammalati cronici e terminali, dipendenze dalle
ludopatie.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/7
3. Missione: portare le persone a Gesù
• L’invito di Gesù per tutti è: <
reagire alle contrarietà. Risorgere a vita nuova, andare
avanti!
• Robert Frost scriveva: <
• La missione di ogni credente è di portare le persone a
Gesù <
trovando modi creativi, perché lo scoprano, lo incontrino,
possano dialogare con Lui, siano trasformati dalla sua
parola e dal suo amore.
Don Luigi di Liegro
(Fondatore della Caritas di Roma)
• Non si può amare a distanza restando fuori dalla
mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto
non si può amare senza condividere.
__________________
Periferie esistenziali – luoghi dove ci sono:
anziani, disabili, quanti vivono la solitudine o
l’infermità del corpo, della mente e dello spirito;
quanti sono infermi negli ospedali, nelle case di
cure, nelle case del nostro quartiere.
Fragilità.
Come definirla?
Come percepirla?
Frangere:
spezzare, ridurre in frammenti
Fragile è ciò che può spezzarsi.
Uno stato o un limite della materia
e degli organismi viventi
… della lacerazione,
della vulnerabilità e
precarietà della vita
In ogni
stagione della
vita l’uomo è
umano, e perciò
anche fragile
La nostra risposta forse sarà
solo un frammento…
…ma è il nostro contributo
di speranza per il mondo
Perché l’immagine di Dio,
scolpita in ogni uomo,
è assolutamente più forte di ogni male
che l’uomo può compiere e di ogni
sofferenza che ci raggiunge
Saper presentare e anticipare,
nella vita personale e sociale,
che cosa significa essere
uomini e donne di speranza.
l’inizio e il termine
dell’esistenza,
la cura delle relazioni
quotidiane,
la sollecitudine
verso
i bisognosi,
il rispetto della dignità di ogni
uomo, in qualunque
situazione esistenziale.
Non ci tiriamo indietro
davanti alle grandi sfide
dell’uomo di oggi:
la
promozione
della vita
e della
dignità di
ogni
persona
il sostegno
promuovente
a chi fa esperienza
di fragilità
Chi sono i volontari?
• Gli angeli del bene che confortano chi sta
male, nella totale GRATUITA’.
• Caratteristiche del Volontario:
•
•
•
•
•
PASSIONE
FORMAZIONE
ESSERE – SAPER ESSERE – SAPER FARE
Fondamento antropologico: solidarietà
Fondamento cristologico: imitare ed
attualizzare l’azione di Cristo verso i sofferenti
IL VOCABOLARIO della MISERICORDIA
• CHE COSA POSSO:
1.
2.
3.
4.
FARE per il malato
COMUNICARE al malato
ESSERE per il malato
IMPARARE dal malato
L’eloquenza dei gesti:
• Gesù libera dal male facendosi prossimo:
• Liberazione dal male e gesto della prossimità
• Bisogno di guarigione e desiderio di salvezza
• Dalla fede che tocca alla fede che incontra
L’eloquenza della croce:
• Gesù redime il male portandone il mistero
• Gli atteggiamenti diffusi nei confronti del
dolore
• La sofferenza: una sfida per la libertà e lo
spirito
• La croce di Gesù: la vulnerabilità del dolore
pro-esistente
L’eloquenza della cura:
• La Chiesa accoglie l’appello dei sofferenti
• I poveri li avete. L’eredità preziosa o i sofferenti
come «appello».
• Li avete sempre. La dedizione interminabile o i
sofferenti come <
• Sempre con voi. La vita ecclesiale o i sofferenti come
<
XXIII Giornata mondiale del Malato
11 febbraio 2015
<
ero i piedi per lo
zoppo>>(Gb 29,15)
Duomo di Monreale, mosaico “Gesù dona la vista ad un cieco”
Sapientia Cordis
«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo» (Gb 29,15)
PREGHIERA
• Donaci, o Signore, la sapienza del cuore!
Padre santo, ogni uomo è prezioso ai tuoi occhi.
Ti preghiamo: benedici i tuoi figli
che fiduciosi ricorrono a Te,
unica fonte di vita e di salvezza.
Tu che in Gesù Cristo, l’uomo nuovo,
sei venuto in mezzo a noi
per portare a tutti la gioia del Vangelo,
sostieni il cammino di quanti sono nella prova.
Amore eterno, dona a quanti hanno l’onore
di stare accanto ai malati, occhi nuovi:
sappiano scorgere il Tuo volto,
e servire con delicata carità, la loro inviolabile dignità.
E tu, o Madre, sede della sapienza,
intercedi per noi tuoi figli
perché possiamo giungere a vedere faccia a faccia
il Volto di Dio, bellezza senza fine. Amen.
Grazie per l’attenzione
e… buon cammino
don Carmine De Angelis
Carmine De Angelis
Recapiti telefonici:
•
•
•
•
Ab.: 081/8080951
Telef—fax 081/5331210 (Cappella H. Sorrento)
Cell.: 360/269655
E-mail: [email protected]
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Caritas diocesana
Sorrento - Castellammare
Percorso di Formazione base per i volontari
Caritas - 2015
“Gesù e i volti della povertà”
Il Signore lo sosterrà sul letto
del dolore (Sal 41,4)
Gesù e i malati: l’eloquenza dei gesti
Relatore: don Carmine De Angelis
Cappellano Ospedale di Sorrento
Castellammare, 13 gennaio 2015
Ore 18,30
«Gesù passava tra la gente facendo del
bene a tutti» (negli Atti degli Apostoli, in part. Cfr. At 10,38)
• Nei Vangeli e nei discorsi di Pietro negli Atti
degli Apostoli, osserviamo:
• Gesù:
• In cammino, in movimento, accanto a…
• sempre attento alle richieste di:
• aiuto – guarigione da malattie – perdono dei
peccati
Gesù e i malati
•
•
•
•
•
•
•
Gesù: quali malati ha incontrato e risanato?
Infermi
Paralitici atrofizzati
Idropici
Febbricitanti
Lebbrosi, storpi, ciechi e sordi
Moribondi e tre morti (di cui uno da 4 giorni)
L’eloquenza dei gesti compiuti da
Gesù verso i malati
• La parola:
• Ragazzo alzati; Distendi la tua mano;
• Cammina; Vedi! Odi! <
(Luca 5,13);
• prendi il tuo lettuccio, cammina; sii sano!
• «Ti sono rimessi i tuoi peccati»; perdonare per
guarire.
• <
Gesti compiuti da Gesù
verso i malati:
• <
• <…spalmò sugli occhio fango con la saliva…>>(Gv9,6)
• <<…Gesù, avvertita una forza uscita da lui,…disse: chi
mi ha toccato il mantello>>? (Mc 5,30).
• <<…Accostatosi, toccò la bara…>> (Lc 7,13):
• <
• Dalla parabola del buon samaritano (Lc10,3035)…<
34); solidarietà. Accarezzare i bambini; le lacrime.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/1
(il mosaico terapeutico)
• Il paralitico: un uomo bloccato nel corpo ed isolato
socialmente; con dipendenza psicologica e pratica dal
prossimo.
• Quattro persone munite di buona volontà e
disponibili ad aiutare = gli angeli della situazione.
• Pastorale incarnata ed azione d’insieme: creatività e
solidarietà.
• L’ostacolo diventa uno stimolo all’immaginazione.
• Marco: i collaboratori del progetto: <
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/2
•
Guarigione fisica e spirituale (<
• L ‘imperativo <
cammino, diventare una persona nuova.
• Questo brano evangelico suggerisce diverse
riflessioni:
1. L’esperienza umana di sentirsi <
riscoperta interiore del dono della resilienza.
2. La Chiesa chiamata alla solidarietà.
3. L’impegno a vivere la missione di portare le persone
a Gesù.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/3
1. Prendere coscienza di ciò che paralizza la
crescita:
LA PARALISI = perdita parziale o totale della mobilità
e sensibilità di una o più parti del corpo a causa di
malattie degenerative con danni alle funzioni
motorie, ai centri del linguaggio, alla mente;
assopimento dello spirito ed appiattimento della
vita.
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/4
• LE PAURE = I tanti volti della paralisi.
• PAURA del buio, di entrare in ascensore, di
ammalarsi o d’invecchiare, di vivere o di morire; degli
altri, di Dio, di sognare, di esporsi e di prendere
rischi, di mostrare il bambino che c’è dentro di me o
di non voler mai diventare adulto, di dire di no, di
non ricevere l’approvazione, di ferire e di essere
ferito, di amare e di essere amato…
• LE MIE PAURE… chiamarle per nome e cognome!
La guarigione del paralitico (Mc 2,1-12)/5
• <
rimuovere ciò che paralizza le proprie potenzialità,
aprirsi alla speranza, sviluppare la <
• <