ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO CAGLIARI GLI AGRRESSIVI CHIMICI Corso Interno Rivelatori Chimico Biologici Settimo San Pietro 5 marzo – 30 aprile 2013 Presentazione in.

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

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in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
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b e n z al
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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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m a n d o rle
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DM

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p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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durante e
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dopo
P =1A tm
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penetrante

differito
rapido

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p e n e tr a z io n e

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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

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C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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dopo
P = 1 A tm
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p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

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NATO

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T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 3

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
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Sarin

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liquido

liquido
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di frutta, di
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inodore

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(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
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m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

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N A T O T =15°C
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m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
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V ie d i
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P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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P = 1 A tm
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V ie d i
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P r o te z io n e
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(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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V ie d i
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in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

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non
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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

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va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

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rapido

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p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

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T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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P e rs is te n z a

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p ro te ttivo

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Tem po
d ’a z io n e

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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 6

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

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GB

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Am itoni

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liquido

liquido
aerosol
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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

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V ie d i
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

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T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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P = 1 A tm
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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O d o re
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Tem po
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V ie d i
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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

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inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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STARNUTATORI
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P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

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Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 9

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

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GB

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Am itoni

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liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

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P = 1 A tm

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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
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liquido

liquido
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vapori

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m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
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P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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P = 1 A tm
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in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
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l’im p ieg o
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 10

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
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non
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
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d iffe rito

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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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penetrante

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rapido

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p e n e tr a z io n e

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in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

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C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

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T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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P ro te z io n e
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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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s o lid o

Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 12

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

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GB

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Am itoni

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liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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dopo
l’im p ieg o

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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
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O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
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T em po
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aglio,
m ostarda

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HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 13

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
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CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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d ife n ilcia n o
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DC

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m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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C od ice
durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

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C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
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c a r a t t e r i s t ic o

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P e rs is te n z a

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non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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CN

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 15

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

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GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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dopo
l’im p ieg o

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Tem po
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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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C A R B O N IO

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va p o ri)

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c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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m a n d o rle
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V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
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p ro te ttivo

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 16

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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d ife n ilcia n o
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DC

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m a n d o rle
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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

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rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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S t a t o f i s ic o
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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c a r a t t e r i s t ic o

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d ’a z io n e

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P e rs is te n z a

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non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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s o lid o

Tem po
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in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 18

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

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Am itoni

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liquido

liquido
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vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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fis ic a

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Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
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T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

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HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
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m a lo n o n itril
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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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p e n e tra z io n e

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P ro te z io n e
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p ro te ttivo

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 19

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

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VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

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O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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m ostarda

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c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
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m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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liq u id o
CK

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va p o ri

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G AS

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c a r a t t e r is t ic o

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m a n d o rle
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d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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m a n d o rle
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a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 21

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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CK

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SA

CO

G AS

G AS

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c a r a t t e r is t ic o

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m a n d o rle
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d iffe rito

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im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
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a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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g ra n o

Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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HN3

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F O SG E N E

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CX

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aglio,
m ostarda

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A Z O T IP R IT I

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c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

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va p o ri

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CO

G AS

G AS

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c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

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d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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b e n z al
m a lo n o n itril
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s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 24

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

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GD

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VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

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c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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SA

CO

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P r o te z io n e
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in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

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m a n d o rle
a m a re

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DM

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p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 25

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

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va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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m a lo n o n itril
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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
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a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 27

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

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liquido
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vapori

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Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
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vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

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va p o ri

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CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

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P r o te z io n e
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(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 28

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 30

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
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CK

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va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 31

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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DC

a g lio ,
m a n d o rle
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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 33

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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CS

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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DM

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P ro te z io n e
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 34

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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T = 1 5 °C ,
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P = 1 A tm
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d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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O d o re
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

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p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 36

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

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p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 37

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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p e n e tra z io n e

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 39

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
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aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
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d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

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(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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CN

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fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 40

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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l’im p ieg o

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gas

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c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

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m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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CK

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c a r a t t e r is t ic o

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d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 0 °C ,
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P = 1 A tm
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c lo ro a c eto f
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(C A F )

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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p e n e tra z io n e

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P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

m a s c h e ra

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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in a la to ria

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 42

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

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CX

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d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

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c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
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CK

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va p o ri

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G AS

G AS

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c a r a t t e r is t ic o

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d o lc e , a g lio

d iffe rito

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im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
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(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 43

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

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O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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P r o te z io n e
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d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
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L (L H )
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T em po
d ’a zio n e

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m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
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P = 1 A tm
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(C A F )

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P e rs is te n z a

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p ro te ttivo

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Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 45

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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C od ice
durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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penetrante

differito
rapido

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P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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P = 1 A tm
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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 0 °C ,
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 46

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
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liquido
aerosol
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

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(aerosol,
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cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
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In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

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C od ice
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inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
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(a e ro s o l,
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c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

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S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

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T = 0 °C ,
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P = 1 A tm
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(C A F )

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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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P e rs is te n z a

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in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 47

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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durante e
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dopo
P =1A tm
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intenso,
penetrante

differito
rapido

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p e n e tr a z io n e

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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

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CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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dopo
P = 1 A tm
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non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

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BZ

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T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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T = 0 °C ,
dopo
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l’im p ieg o

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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 49

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
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Sarin

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liquido

liquido
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di frutta, di
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inodore

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cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
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m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

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N A T O T =15°C
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vapori

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m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
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P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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P = 1 A tm
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P r o te z io n e
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(a e ro s o l,
va p o ri)

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
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STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 50

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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non
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
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g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

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C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

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rapido

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p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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m a s c h e ra

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m a s c h e ra
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a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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CN

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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 52

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

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GB

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Am itoni

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liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

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P = 1 A tm

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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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in o d o re

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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
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O d o re
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Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 53

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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C od ice
durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
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inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
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per CO ,
a u to re s p ira
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

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T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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STARNUTATORI
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P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 55

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

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GB

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Am itoni

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liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
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inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

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T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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liquido

liquido
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vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
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P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
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l’im p ieg o
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

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m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 56

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

a d a m site

DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
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non
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La lezione la troverete sul sito
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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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g ra n o

Tem po
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V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
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d iffe rito

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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

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C od ice
durante e
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dopo
P =1A tm
l’im piego

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intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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s o lid o

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c a r a t t e r i s t ic o

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P e rs is te n z a

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non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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CN

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STARNUTATORI
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P ro te z io n e
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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 58

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

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Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
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inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
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(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

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dopo
l’im p ieg o

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c a r a t t e r i s t ic o

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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
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O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
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C A R B O N IO

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in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

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m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

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DA

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m a n d o rle
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V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
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P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

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p ro te ttivo

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s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 59

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
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inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
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fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

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O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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V ie d i
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P r o te z io n e
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(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
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d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

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d ife n ilcia n o
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DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
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g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

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geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

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c a r a t t e r i s t ic o

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P e rs is te n z a

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non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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CN

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STARNUTATORI
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P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

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p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

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s o lid o

Tem po
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m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 61

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

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Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

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c a r a t t e r i s t ic o

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Tem po
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V ie d i
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P r o te z io n e
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(g a s )
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(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
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C A R B O N IO

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a g g iu n tivo
per CO ,
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P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
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P = 1 A tm
dopo
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V ie d i
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P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

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(C A F )

CN

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fra g ra n te ,
fio r d i m elo

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V O M IT A T O R I

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V ie d i
p e n e tra z io n e

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m a s c h e ra ,
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p ro te ttivo

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Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com


Slide 62

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI

GLI AGRRESSIVI CHIMICI

Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro

5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI

OdV Protezione Civile SSP

“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”

REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE

OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.

L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.

CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.

ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE

.

TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE

ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.

CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.

LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI

Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS

Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)

G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione

V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente

I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose

siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione

A g g re s .

G gas

V gas

S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego

C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin

GA
GB

Som an

GD

Am itoni

VX

liquido

liquido
aerosol
vapori

O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore

Im m ed.

V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a

P e rs is t.

Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente

AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato

Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento

SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito

SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.

EDEMA POLMONARE

Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi

ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata

TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).

S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o

C o d ic e
NATO

Fosgene

CG

D is fo g e n e

DP

T = 1 0 °C
P = 1 A tm

d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o

gas

gas

liq u id o

va p o ri

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

d iffe rito

in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)

m a s c h e ra

P e r s is te n z a

non
p e rs is ten te

In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.

Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.

Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.

Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.

A g g r e s s iv o

IP R IT E

S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego

HN2
HN3

L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E

L (L H )
CX

T em po
d ’a zio n e

aglio,
m ostarda

HD
HN1

A Z O T IP R IT I

O d ore
c a r a tte r is tic o

liquido

liquido
aerosol
vapori

differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante

differito
rapido

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro tezio n e
in d iv id u a le

inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)

m aschera,
indum ento
protettivo

P e r s is te n z a

persistente

non
persistente

La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.

SINTOMATOLOGIA

Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.

A g g r e s s iv o

A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

AC
liq u id o
CK

a e ro s o l
va p o ri

SA

CO

G AS

G AS

O d o re
c a r a t t e r is t ic o

Tem po
d ’a z io n e

m a n d o rle
a m a re

im m e d ia to

d o lc e , a g lio

d iffe rito

in o d o re

im m e d ia to

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P r o te z io n e
in d iv id u a le

in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)

m a s c h e ra

in a la to ria

m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re

P e rs is te n z a

non
p e rs is ten te

NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA

SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.

IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;

- INCAPACITANTI STIMOLANTI.

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

BZ

BZ

S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o

a e ro s o l

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

Tem po
d ’a z io n e

V ie d i
p e n e tr a z io n e

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

n e s s u no

d iffe rito

in a la to ria

m a s c he ra ,

non
p e rs is ten te

SINTOMATOLOGIA
Depressione.

L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.

SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.

La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.

L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.

Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.

L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).

L A C R IM O G E N I

A g g r e s s iv o

C o d ic e
NATO

S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o

O d o re
c a r a t t e r i s t ic o

c lo ro a c eto f
enone
(C A F )

CN

s o lid o

fra g ra n te ,
fio r d i m elo

o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e

CS

s o lid o o
liq u id o

pepe

STARNUTATORI
V O M IT A T O R I

a e ro s o l
DA

in o d o re

d ife n ilcia n o
a rs in a

DC

a g lio ,
m a n d o rle
a m a re

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DM

V ie d i
p e n e tra z io n e

o c c h i, p e lle

P ro te z io n e
in d iv id u a le

P e rs is te n z a

m a s c h e ra

non
p e rs is ten te

m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo

p e rs is ten te

im m e d ia to

d ife n ilclo ro
a rs in a

s o lid o

Tem po
d ’a z io n e

in o d o re

m a s c h e ra
in a la to ria

non
p e rs is ten te


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La lezione la troverete sul sito
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