ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO CAGLIARI GLI AGRRESSIVI CHIMICI Corso Interno Rivelatori Chimico Biologici Settimo San Pietro 5 marzo – 30 aprile 2013 Presentazione in.
Download ReportTranscript ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO CAGLIARI GLI AGRRESSIVI CHIMICI Corso Interno Rivelatori Chimico Biologici Settimo San Pietro 5 marzo – 30 aprile 2013 Presentazione in.
Slide 1
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 2
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 3
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 4
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 5
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 6
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 7
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 8
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 9
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 10
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 11
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 12
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 13
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 14
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 15
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 16
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 17
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 18
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 19
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 20
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 21
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 22
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 23
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 24
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 25
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 26
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 27
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 28
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 29
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 30
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 31
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 32
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 33
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 34
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 35
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 36
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 37
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 38
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 39
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 40
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 41
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 42
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 43
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 44
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 45
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 46
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 47
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 48
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 49
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 50
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 51
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 52
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 53
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 54
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 55
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 56
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 57
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 58
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 59
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 60
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 61
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 62
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 2
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 3
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 4
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 5
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 6
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 7
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 8
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 9
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 10
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 11
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 12
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 13
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 14
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 15
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 16
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 17
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 18
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 19
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 20
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 21
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 22
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 23
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 24
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 25
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 26
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 27
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 28
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 29
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 30
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 31
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 32
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 33
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 34
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 35
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 36
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 37
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 38
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 39
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 40
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 41
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 42
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 43
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 44
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 45
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 46
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 47
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 48
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 49
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 50
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 51
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 52
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 53
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 54
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 55
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 56
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 57
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 58
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 59
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 60
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 61
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com
Slide 62
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
PROTEZIONE CIVILE SETTIMO SAN PIETRO
CAGLIARI
GLI AGRRESSIVI CHIMICI
Corso Interno Rivelatori Chimico
Biologici
Settimo San Pietro
5 marzo – 30 aprile 2013
Presentazione in power point
Relatore Lgt. G.FARCI
OdV Protezione Civile SSP
“SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA, GASSOSA
CHE ATTRAVERSO LE SUE CARATTERISTICHE
FISICHE, CHIMICHE E TOSSICOLOGICHE
PRODUCE EFFETTI DANNOSI SUGLI ORGANISMI
ANIMALI, VEGETALI E SUI MATERIALI, CHE
POSSIEDE CARATTERISTICHE CHE LA RENDONO
IDONEA AD ESSERE IMPIEGATA”
REQUISITI CHE DEVE POSSEDRE UN AGGRESSIVO
CHIMICO
- TOSSICITA’ ELEVATA;
- DIFFICILMENTE PERCEPIBILE, IDENTIFICABILE;
- CAPACITA’ DI PENETRAZIONE NEI MATERIALI;
- AGIRE SULL’ORGANISMO UMANO PER INALAZIONE,
INGESTIONE,ASSORBIMENTO CUTANEO;
- IDONEITA’ ALLA DISSEMINAZIONE;
- STABILITA’ CHIMICA;
- IMPIEGO SENZA PARTICOLARI MISURE DI
PRECAUZIONE
OFFESA CHIMICA
“Qualsiasi operazione attuata per………
- PRODURRE UN ELEVATO NUMERO DI PERDITE
NELLA POPOLAZIONE ;
- INTEGRARE GLI EFFETTI DELL’OFFESA
NUCLEARE (op.militari);
- IMPEDIRE O LIMITARE LA PERCORRIBILITA’
DEL TERRENO (op.miltari)”.
L’impiego di sostanze chimiche è caratterizzato dalla
capacità di:
- PENETRARE ALL’INTERNO DI FABBRICATI
SPROVVISTI DI CHIUSURE ERMETICHE;
- CONTAMINARE MATERIALI, ALIMENTI,
ACQUA..;
- COLPIRE LE PERSONE SENZA CAUSARE DANNI
PERMANENTI AI MATERIALI;
- RENDERE DIFFICOLTOSA UNA TEMPESTIVA
RIVELAZIONE;
- INFLUENZARE PSICOLOGICAMENTE LA
POIPOLAZIONE
CARATTERISTICHE FISICHE
“Condizionano l’impiego degli agenti chimici e le misure
difensive attuate…………..
-TENSIONE DI VAPORE;
- VOLATILITA’;
- TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE E DI FUSIONE;
- DENSITA’ DI VAPORE RELATIVA;
- PERSISTENZA.
CARATTERISTICHE CHIMICHE
- STABILITA’ ALL’IMMAGAZZINAMENTO;
- IDROLISI;
- AZIONE SU METALLI, PLASTICHE, TESSUTI,
VERNICI.
ASPETTI FISIOLOGICI
VIE DI PENETRAZIONE
- APPARATO RESPIRATORIO;
- APPARATO TEGUMENTARIO;
- APPARATO DIGERENTE
.
TASSO DI DETOSSIFICAZIONE
TEMPO DI AZIONE
ASPETTI FISIOLOGICI
FATTORI MODIFICANTI
La severità dei sintomi dipende da:
- TEMPO D’ESPOSIZIONE;
- TEMPO DI INDOSSAMENTO DELLA MASCHERA;
- VIA DI PENETRAZIONE;
- FREQUENZA E PROFONDITA’ DELL’ATTO
RESPIRATORIO;
- TIPO DI ATTIVITA’ FISICA;
- TASSO DI DETOSSIFICAZIONE.
CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE
Per gli aggressivi in forma liquida:
- DOSE LETALE MEDIA;
- DOSE DI INABILITAZIONE MEDIA.
Per gli aggressivi in forma di vapore:
- INDICE LETALE MEDIO;
- INDICE DI INABILITAZIONE MEDIO.
LETALI
• NEUROTOSSICI O
ANTICOLINESTERASICI
• SOFFOCANTI
• VESCICANTI
• TOSSICI SISTEMICI
Chimicamente
sono composti organici fosforati
G GAS
Tabun (GA); Sarin (GB); Soman (GD).
Vengono suddivisi in due gruppi:
V
- GGAS
Gas;(Volatili e poco persistenti)
Amitoni
(VX).
- V Gas. (Poco
volatili e persistenti)
G GAS
In genere sono dei liquidi incolori
La loro solubilità varia dalla completa solubilità
(GB) ad una quasi totale insolubilità (GD)
Odorano vagamente di frutta a seconda della
concentrazione
V GAS
In genere sono dei liquidi oleosi
Sono composti eccezionalmente tossici
Sono poco solubili e si idrolizzano molto lentamente
I nervini possono essere diffusi in forma liquida
Il otempo
d’azione
è RAPIDISSIMO
di vapore
ed agiscono
sul sistema nervoso
centrale e periferico
Per proteggersi dall’azione dei medesimi occorre
indossare
la maschera
anti-NBC
e l’IPE
Possono essere
assorbiti
dalla pelle
e dalle mucose
siacaso
che di
si trovino
forma
liquida
che di vapore;
In
contattoincon
i nervini
occorre
i comuni indumenti
non riescono ad arrestarne
decontaminarsi
IMMEDIATAMENTE
l’azione
A g g re s .
G gas
V gas
S t a t o f i s ic o
durante e
T=0°C
dopo
P=1Atm
l’im piego
C o d ic e
NATO
Tabun
Sarin
GA
GB
Som an
GD
Am itoni
VX
liquido
liquido
aerosol
vapori
O d o re
Tem po
c a r a t t e r i s t ic o d ’ a z i o n e
di frutta
inodore
di frutta, di
canfora
inodore
Im m ed.
V ie d i
P e n e tra z .
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
P r o te z io n e
in d iv id u a le
fis ic a
P e rs is t.
Non
m aschera, persistente
indum ento
protettivo
Persistente
AGGRESSIVI CHIMICI BINARI
Sono degli aggressivi costituiti da due sostanze
(moderatamente tossiche), tenute separatamente,
che, non appena miscelate, formeranno l’aggressivo
chimico desiderato
Agiscono prevalentemente sulle vie
respiratorie per effetto dei vapori inalati,
provocando in un primo tempo irritazioni alle
vie respiratorie superiori e successivamente,
dopo un periodo di incubazione di 4-5 ore un
travaso massivo di plasma negli alveoli
polmonari con conseguente morte per
soffocamento
SINTOMATOLOGIA
I sintomi iniziali dell’intossicazione sono
bruciore alla gola ed al petto, dolore
retrosternale, senso di soffocamento, tosse,
vomito
SINTOMATOLOGIA
Dopo alcune ore (da 3 a 12) si manifestano i
primi sintomi a carico dell’apparato
respiratorio causati dall’edema polmonare
che si è andato sviluppando, come estremità
fredde, febbre, fluido schiumoso e
sanguinolento, cianosi, morte per collasso
cardiaco o asfissia.
EDEMA POLMONARE
Per edema polmonare acuto (EPA) si intende un
aumento dei liquidi nello spazio extravascolare
(interstizio e alveoli) a livello del parenchima
polmonare. L'edema polmonare acuto può essere
secondario ad un aumento della pressione
idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza
cardiaca, stenosi mitralica) o ad un'alterazione
delle membrane alveolo capillari (inalazione di
sostanze irritanti, processi infettivi
ALTERAZIONE DELLE MEMBRANE
ALVEOCAPILLARI
Polmonite
Inalazione di sostanze irritanti o tossiche
Inalazione di vapori
Intossicazione sistemica (veleni, tossine batteriche)
Effetto di sostanze endogene come l'istamina
(anafilassi, allergie)
Polmonite da radiazioni (radioterapia)
Pancreatite acuta emorragica
Malattie autoimmuni
Aspirazione del contenuto acido dello stomaco
Sindrome da shock (traumi non toracici)
Coagulazione intravascolare disseminata
TRATTAMENTI SPECIFICI
A seconda della causa scatenante vi sono altre forme di
trattamento. Il cardine del trattamento farmacologico
dell'edema polmonare acuto è rappresentato dai diuretici
dell'ansa (furosemide) somministrati per via endovenosa. Essi,
infatti, agiscono su due versanti, quello renale (aumento della
filtrazione e dunque della diuresi, cui consegue una riduzione
del volume circolante) e quello vascolare (mediando una
riduzione delle resistenze periferiche e migliorando la funzione
eiettiva del cuore. Altro presidio è rappresentato dai nitrati (o
nitroderivati): essi riducono il tono dei vasi di capacitanza in
entrata al cuore (vene di grosso calibro): la conseguente
riduzione del precarico porta ad un miglioramento della
performance del cuore (in termini di contrattilità). I nitrati,
inoltre, hanno anche un effetto di riduzione delle resistenze
totali periferiche (postcarico).
S t a t o f i s ic o
A g g re s s iv o
C o d ic e
NATO
Fosgene
CG
D is fo g e n e
DP
T = 1 0 °C
P = 1 A tm
d u ra n te e
dopo
l’im p ieg o
gas
gas
liq u id o
va p o ri
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
e rb a a p p e n a
ta g lia ta,
g ra n o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
d iffe rito
in a la to ria
(g a s )
in a la to ria
(va p o ri)
m a s c h e ra
P e r s is te n z a
non
p e rs is ten te
In genere i vescicanti sono persistenti e possono
essere impiegati in forma liquida o di vapore.
Nell’organismo umano attaccano in particolare
gli occhi, la pelle, i polmoni, sui quali producono
vescicazioni più o meno estese.
A questo effetto che definiremo primario se ne
associa un altro, definito secondario o sistemico,
caratterizzato da effetti tossici generali.
Le vescicazioni se non hanno una vasta diffusione
non sono in genere mortali.
Gli effetti tossici generali si manifestano qualora
l’estensione delle medesime sulla cute sia maggiore
di 20 cmq.
Di gran lunga più pericolose sono le lesioni sullo
apparato respiratorio.
Questi composti alcune volte hanno un’azione
insidiosa, infatti dopo il contatto potrebbe non
avvertirsi nessun sintomo allarmante; le manifestazioni appariranno poi più tardivamente.
La protezione è resa particolarmente difficoltosa
dal fatto che queste sostanze hanno la capacità
di penetrare la maggior parte dei materiali adoperati all’uopo.
Chimicamente possono essere dei composti a base
di zolfo(HD), azoto (HN) o arsenico (L).
DECONTAMINAZIONE
E’ la stessa dei nervini.
A g g r e s s iv o
IP R IT E
S ta to fis ic o
C od ice
durante e
N A T O T =15°C
dopo
P =1A tm
l’im piego
HN2
HN3
L E W SIT E
O SSIM E D E L
F O SG E N E
L (L H )
CX
T em po
d ’a zio n e
aglio,
m ostarda
HD
HN1
A Z O T IP R IT I
O d ore
c a r a tte r is tic o
liquido
liquido
aerosol
vapori
differito
m uffa, pesce
geranio
intenso,
penetrante
differito
rapido
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro tezio n e
in d iv id u a le
inalatoria
(aerosol,
vapori)
cutanea
(liquido,
aerosol,
vapori)
m aschera,
indum ento
protettivo
P e r s is te n z a
persistente
non
persistente
La maggior parte di questi composti è
a base di cianuro.
Agiscono principalmente per inalazione.
Sono sostanze molto volatili.
SINTOMATOLOGIA
Mal di testa, vertigini, offuscamento della
vista e perdita di conoscenza, convulsioni,
coma, morte.
A g g r e s s iv o
A C ID O
C IA N ID R IC O
CLORURO DI
C IA N O G E N O
A R S IN E
O S S ID O D I
C A R B O N IO
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 1 5 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
AC
liq u id o
CK
a e ro s o l
va p o ri
SA
CO
G AS
G AS
O d o re
c a r a t t e r is t ic o
Tem po
d ’a z io n e
m a n d o rle
a m a re
im m e d ia to
d o lc e , a g lio
d iffe rito
in o d o re
im m e d ia to
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P r o te z io n e
in d iv id u a le
in a la to ria
(a e ro s o l,
va p o ri)
m a s c h e ra
in a la to ria
m a s c h e ra
c o n filtro
a g g iu n tivo
per CO ,
a u to re s p ira
to re
P e rs is te n z a
non
p e rs is ten te
NON LETALI
• INCAPACITANTI
• IRRITANTI
• COMPOSTI ANTIPIANTA
SONO COMPOSTI PSICOATTIVI AVENTI LA
PROPRIETA’DI PRODURRE DISTURBI PSICOFISICI
QUALI:
ALLUCINAZIONE, DEPRESSIONE, CONFUSIONE
MENTALE, OTTUNDIMENTO DELLE PERCEZIONI
SENSORIALI.
DI NORMA, GLI EFFETTI INDOTTI REGREDISCONO
DOPO 24 O 48 ORE.
HANNO UNA DOSE LETALE MOLTE VOLTE PIU’
GRANDE DI QUELLA DI INABILITAZIONE.
IN BASE ALL’EFFETTO CHE PROVOCANO SUL
SISTEMA NERVOSO, QUESTE SOSTANZE VENGONO
SUDDIVISE IN DUE CLASSI:
- INCAPACITANTI DEPRIMENTI;
- INCAPACITANTI STIMOLANTI.
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
BZ
BZ
S t a t o f i s ic o
T = 0 °c ,
d u ra n te e
P = 1 A tm
dopo
l’im p ieg o
s o lid o
a e ro s o l
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
Tem po
d ’a z io n e
V ie d i
p e n e tr a z io n e
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
n e s s u no
d iffe rito
in a la to ria
m a s c he ra ,
non
p e rs is ten te
SINTOMATOLOGIA
Depressione.
L'allucinogeno meglio conosciuto e più potente è
la dietilammide dell'acido lisergico, o LSD. Altri
allucinogeni sono la psilocina e la psilocibina,
estratte da alcune specie di funghi; la mescalina,
estratta dal peyote; la muscarina, derivante dal
fungo Amanita muscaria.
SINTOMATOLOGIA
L'effetto di modificazione della capacità percettiva riguarda soprattutto la sfera visiva, con la comparsa di allucinazioni visive (come
l'illusione di vedere intorno a sé la propria immagine o soggetti immaginari, bagliori, flash di luce, oggetti di colori e proporzioni
alterati); insorgono anche altre manifestazioni che possono avere il carattere di alcune psicosi, come la percezione della dilatazione del
tempo, di voci provenienti dall'esterno o dall'interno del proprio corpo, la depersonalizzazione, il rapido variare dell'umore (ripetuti
passaggi dall'euforia all'ansia), l'incapacità di mantenere la concentrazione e l'attenzione, tremori e tic nervosi.
La cocaina e' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella regione andina.
La cocaina si presenta sotto forma di polvere inodore bianca (se
estratta con la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o in
cristalli (free-base o crack). La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi, solventi
o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone. Nata nella seconda metà dell'800, l'eroina,
come la morfina (anch'essa derivata dall'oppio, ma
con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata
come antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è
uno dei più potenti oppiacei e si può fumare, sniffare
o iniettare in vena.
Il termine marijuana (in origine marihuana identifica
le infiorescenze femminili essiccate delle piante di
Cannabis appartenenti, preferibilmente ma non
necessariamente, al genotipo THCAS (volgarmente
"canapa indiana"). In tutte le varietà di canapa sono
infatti contenute, in concentrazioni e proporzioni
variabili, diverse sostanze psicoattive
stupefacenti che
.
rendono la pianta illegale in molti paesi, tra cui la
principale è il Delta-9-tetraidrocannabinolo.
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente
psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili
della pianta di Cannabis (canapa è il nome comune) i
cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in
essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla
marijuana).
L A C R IM O G E N I
A g g r e s s iv o
C o d ic e
NATO
S t a t o f i s ic o
d u ra n te e
T = 0 °C ,
dopo
P = 1 A tm
l’im p ieg o
O d o re
c a r a t t e r i s t ic o
c lo ro a c eto f
enone
(C A F )
CN
s o lid o
fra g ra n te ,
fio r d i m elo
o rto c lo ro
b e n z al
m a lo n o n itril
e
CS
s o lid o o
liq u id o
pepe
STARNUTATORI
V O M IT A T O R I
a e ro s o l
DA
in o d o re
d ife n ilcia n o
a rs in a
DC
a g lio ,
m a n d o rle
a m a re
a d a m site
DM
V ie d i
p e n e tra z io n e
o c c h i, p e lle
P ro te z io n e
in d iv id u a le
P e rs is te n z a
m a s c h e ra
non
p e rs is ten te
m a s c h e ra ,
in d u m e n to
p ro te ttivo
p e rs is ten te
im m e d ia to
d ife n ilclo ro
a rs in a
s o lid o
Tem po
d ’a z io n e
in o d o re
m a s c h e ra
in a la to ria
non
p e rs is ten te
Grazie per l’attenzione
La lezione la troverete sul sito
www.protezionecivilessp.jimdo.com