Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale Università degli Studi di.

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Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Università degli Studi di Napoli
“Federico II”
Regione Campania
Con il contributo della
Comunità Europea
Centro Regionale di Competenza
Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale
Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori
Università di Napoli Federico II
Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale
Dipartimento di Chimica
Dipartimento di Ingegneria Chimica
Dipartimento di Progettazione Urbana
Dipartimento di Scienze Fisiche
Dipartimento di Scienze della Terra
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Geomare Sud – Istituto per l’Ambiente Marino Costiero
Istituto di Ricerche per la Combustione
Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA)
Consorzio Technapoli
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Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori
ENEA
Progetto Speciale Clima Globale (CLIM)
Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM)
Servizio di Gestione Decentrata Campania (S.G.D. Campania)
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Centro di Ingegneria Sismica e Sismologia Applicata (CISSA)
Osservatorio Vesuviano
Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA)
Unità Dispositivi Fotonici Innovativi
Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno
e delle Aree interne della Campania
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Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori
Seconda Università di Napoli
Dipartimento di Ingegneria Civile
Dipartimento di Scienze Ambientali
Stazione Zoologica Anton Dohrn
Università degli Studi del Sannio
Dipartimento di Scienze Geologiche e Ambientali
Università degli Studi di Napoli Parthenope
Istituto di Meteorologia e Oceanografia
Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Ingegneria Civile
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QUADRO FINANZIARIO
IMPORTO DI PROGETTO
25.828.000 Euro
Finanziamento
18.079.000 Euro
Cofinanziamento
7.749.000 Euro
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COSA E’ IL CENTRO NELLA FASE ATTUALE
E’ un progetto per la realizzazione di una struttura permanente di ricerca e
sviluppo di metodologie innovative applicate a problemi ambientali, con
spiccata capacità di autofinanziamento, in una posizione intermedia tra:
• Vocazioni caratteristiche degli Enti di ricerca e delle Agenzie operanti
nel settore;
• Settore Imprenditoriale Industriale;
• Enti di gestione del territorio.
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COSA E’ IL CENTRO NELLA FASE ATTUALE
E’ quindi un Laboratorio (o una rete di Laboratori) ad alta tecnologia, che
offre ad Industrie ed Enti possibilità uniche nell’Italia meridionale (ma
anche nell’intero Paese) di sviluppare ed ingegnerizzare prototipi,
effettuare prove, misure e verificare con modelli analogici e numerici i
risultati ottenuti in campagna.
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COSA NON E’ IL CENTRO
Il Centro non ha come obiettivo il monitoraggio dei parametri ambientali,
che rimane compito precipuo degli Enti di Ricerca e delle Agenzie
esistenti, quali l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Agenzia
Regionale Protezione Ambiente Campana, ecc.
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OBIETTIVI DEL CENTRO
• Creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello, attualmente disperse tra le
diverse strutture operanti in Campania nel campo dell’analisi e della gestione del rischio
ambientale, attraverso un’aggregazione di ricerche strategiche;
• Fornire metodologie avanzate di supporto alle decisioni di agenzie di servizio ed
amministrazioni che operano nel settore della pianificazione e difesa del territorio.
• Attrarre investimenti anche con la partecipazione in maniera competitiva ai programmi
europei e nazionali.
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• Promuovere e sviluppare programmi di formazione specializzata per l’introduzione nel
mercato del lavoro di risorse intellettuali qualificate in grado di garantire soluzioni
metodologiche e tecnologiche per una maggiore competitività in campo ambientale del
sistema produttivo campano;
• Promuovere e sviluppare programmi di formazione di base verso la pianificazione
urbanistica sostenibile, l’insediamento, la costruzione o la ristrutturazione corretti di
strutture convenzionali, e il controllo e l’analisi degli impatti ambientali delle attività
produttive, al fine di sviluppare una capacità diffusa di gestione e dell’uso in sicurezza del
territorio campano da parte degli operatori dei settori pubblici e privati.
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Articolazione del Centro
Sezione
Rischio
ANTROPICO
Sezione
Rischio
SISMICO
Sezione
Rischio
VULCANICO
Sezione
Rischio
Idrogeologico
Sezione vulnerabilita’
sistema
MARINO COSTIERO
Sezione TELERILEVAMENTO
Sezione SVILUPPO SENSORI
Sezione MODELLISTICA
Sezione POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
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Schema organizzativo gestionale
Coordinatore
scientifico
Nucleo di
Valutazione
Vice
Project
coordinatori
manager
Industrial
Board
Consiglio
Scientifico
Consiglio tecnico
amministrativo
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Schema organizzativo gestionale
Consiglio
Scientifico
Consiglio Tecnico
Amministrativo
Consiglio di
Amministrazione
“Federico II”
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SCELTA DEGLI INVESTIMENTI
IN ATTREZZATURE
Il criterio che ha guidato le scelte tecnico-scientifiche delle proposte mira, piuttosto che a
potenziare i laboratori esistenti, ad utilizzare l’occasione offerta dalla Misura 3.16 per
acquisire grandi strumentazioni ad elevato impatto sul mercato della ricerca, non esistenti
attualmente nell’Italia Meridionale. Il finanziamento richiesto, di conseguenza, viene
utilizzato secondo il seguente schema:
•
•
•
70% Grandi attrezzature;
20% Completamento attrezzature esistenti per aggiornamento e integrazione orizzontale
dei laboratori;
10% Attrezzature di base.
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La selezione delle grandi attrezzature su cui concentrare gli investimenti principali è stata
effettuata utilizzando i seguenti criteri:
•
•
•
•
quadro nazionale ed internazionale di riferimento per attrezzature analoghe, con
valutazione del bacino di utenza e della capacità di attrazione;
coerenza con la vocazione del centro orientata all’alta tecnologia ed al trasferimento
tecnologico e non alla gestione di servizi di routine;
esperienza consolidata dei gruppi proponenti in attività sperimentali, sia diretta che in
centri nazionali ed internazionali;
capacità pre-esistente di allocazione, manutenzione e gestione con tecnici specializzati.
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
1
Spettrofotometro a prisma per
tubo a nebbia.
DIC UFII
1.1
90
2
ANALIZZATORE DI MOBILITA’
DIFFERENZIALE
dic ufii
1.1
100
3
Spettrometro di massa TOF-MS
Dic ufii
1.1
200
4
AB
Sistema per la produzione di
fasci molecolari e
nanoparticelle
Sgd campania
infm
1.1
100
5
AB
Sorgente laser Nd: YAP in
continua duplicata in frequenza
e sistema di conversione in
frequenza.
Sorgente laser a Ti: Sa.
SGD Campania
INFM
1.1
200
6
Microcalorimetro a scansione
DIP-CHIM UFII
1.1
120
7*
Laboratorio Gestione Rifiuti
DSASUN
1.2
800
* Unica Gara a 5 Lotti
Gara
Federico ii
INFM
Federico ii
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
Gara
8
Reattore pilota
gassificazione
DSASUN
1.2
540
Federico II
9
Reattore ad alta pressione
IRC-CNR
1.3
350
Federico II
Rete sismica di almeno 30
stazioni
DSF-UFII
INGV-CISSA
2.1
1060
590
Federico II
11
Laboratorio di modellistica
analogica
INGV - CISSA
2.1
40
12
AB
Celle per carichi ciclici (3
celle TXJ e 2 celle RCTS)
DSF UFII
2.2
500
13
Strumentazione per rilievi
geol. E goefis. di costo
inferiore ai 30 kEuro
DSF UFII
2.2
120
14
Tdem-fdem (Tipo Geometrics
Stratagem EH-4)
DSFFII
2.2
80
10
ABCD
EF
Federico II
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo
(Keuro)
Gara
DAPS UF II
2.3
3600
FEDERICO II
15
Tavole vibranti asincrone a 2 gradi di
libertà e completamento tavola
vibrante a 1 grado di libertà.
16
Laboratorio prove
Statiche sui materiali (apparecchiature
per prove fino a rottura, prove di
flessione e piatti di compressione)
UNISN
2.3
100
17
Laboratorio prove dinamiche con
tecniche non distruttive su strutture
al vero.
UNISA
2.3
190
18
Prototipo di Tomografo a micro-onde
(da laboratorio)
DIC SUN
2.4
300
19
Georadar a larga banda
DIC SUN
2.4
150
20
Radar da campagna (800Mhz – 2Ghz)
DIC SUN
2.4
150
INGV – OV
UNISA
3.1
400
650
21
ABC
DEF
Acquisto di sismometri e, dilatometri
da pozzo, di strumenti di registrazione,
e implementazione stazioni in pozzo
nell’area vulcanica napoletana
FEDERICO II
Federico ii
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
Gara
Vibroseis
INGV – OV
3.2
320
FEDERICO II
23
Laboratorio di simulazione
impatti sulle strutture e
strumentazione connessa
DST – UF II
3.3
190
24
Veicolo semiautomatico
attrezzato per survey su bassi
fondali
SZ
5.1
180
25
Radar costiero
SZ
5.1
300
FEDERICO II
26
Camere condizionate
SZ
5.1
200
FEDERICO II
27
Scanner 3D laser e
attrezzature di supporto
Dpufii
6.1
6.2
6.3
300
Federico ii
28
Attrezzature di costo
inferiore ai 50kEuro
Dpufii
6.1
6.2
6.3
30
22
ABC
Tipologia
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
ENEA CLIM
6.1
6.2
6.3
150
29
Sistema informativo WEB oriented
(Area Repository Data, Storage
Server Cluster)
30
Cluster di 64 bi-processori di almeno
2.0 Ghz in rete veloce, storage,
backup, console, front end, 2 gruppi
di continuità.
INFM
7
630
31
AB
Sensori ottico quantistici
INOA
8.1
500
Antenne sismiche
DSFFII
8.2
350
33
Accelerometri VIRGO
DSFFII
8.3
8.4
90
34
Sistema ottico interferometrico
DSFFII
8.3
8.4
400
Prototipo sistema di acquisizione dati
DSFFII
8.3
8.4
160
32 **
35
ABC
D
** Unica voce a più gare
Gara
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Attrezzature ed impianti 7.1 - Legenda attrezzature
N°
Tipologia
Attuatore
WP Interessati
Costo (Keuro)
36
Prototipo di rivelatore
deformazione a fibre ottiche
IREA
9
120
37
Cluster storage e
trattamento dati
IREA
9
420
38
AB
Spettrometro avio
trasportato
IREA
9
200
Gara
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PERSONALE
•
Personale specializzato degli Enti partecipanti (cofinanziamento);
•
Richiesta di finanziamento di un progetto essenzialmente di “formation on the job”
da presentare sulla misura 3.13;
•
Progetti PON Ricerca per attività collaterali al Progetto Dimostratore;
•
Altri eventuali progetti che utilizzano le attrezzature acquisite dal CRdC.
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TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Il Centro può assumere sia il ruolo della sorgente che il ruolo del soggetto che opera il
trasferimento e può quindi svolgere sia un intervento diretto, in quanto ha sviluppato al
proprio interno le tecnologie o il know-how relativo, sia una funzione intermediaria
acquisendo tecnologia e trasferendola all’utente finale.
Infatti il Centro avrà cura di:
• avviare i contatti preliminari con le imprese;
• instaurare un rapporto di fiducia con le imprese e definire le modalità operative del
trasferimento;
• fornire consulenza su forme di finanziamento e agevolazioni disponibili;
• valutare la situazione tecnologica (attività di check-up) e fornire assistenza al
cambiamento;
• facilitare l’accesso ai laboratori e gli scambi informativi;
• svolgere in proprio o collaborare al progetto di implementazione dell’innovazione;
• Spin-off d’impresa.
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Strumenti operativi
per il
trasferimento tecnologico
•
la sezione tematica Politiche Territoriali e Trasferimento Tecnologico, interfaccia
operativa con l’esterno, che ha l’obiettivo di affiancare la Pubblica Amministrazione
nello sviluppo di strumenti di pianificazione e standard normativi e di effettuare le
attività di trasferimento dei prodotti del CRdC;
•
il Project Manager e la Giunta Esecutiva;
•
l’Industrial Board, che ha una funzione di consultazione permanente per interfacciare i
bisogni del mondo della produzione e dei servizi con le attività ed i prodotti del Centro.
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PROGETTO DIMOSTRATORE
TECNOLOGIE INNOVATIVE E STRATEGIE D’INTERVENTO
PER LA RIDUZIONE
DEL RISCHIO AMBIENTALE IN CAMPANIA
WORKPACKAGES:
•
•
•
Tecnologie innovative per il monitoraggio e la gestione di rischi ambientali
derivanti da attività antropiche;
Effetti sismici sulle infrastrutture ubicate nell’Appennino campano-lucano;
Tecnologie innovative per il monitoraggio del rischio vulcanico;
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•
Indirizzi per interventi in aree marine costiere con elevato impatto antropico: le
aree critiche del Golfo di Napoli;
•
Incubazione, comunicazione e analisi delle trasformazioni territoriali con
particolare riferimento all’area orientale di Napoli;
•
Complessità e dinamica in problemi rilevanti per il rischio ambientale;
•
Nuovi sensori per la caratterizzazione di parametri ambientali;
•
Nuove tecnologie di telerilevamento aereo e satellitare per applicazioni di
monitoraggio del Rischio Ambientale.
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PROGETTI IN RIMODULAZIONE
RISCHIO
RISCHIO ANTROPICO
IDROGEOLOGICO
ACQUA-SUOLO
VULNERABILITA’ DEL
SISTEMA MARINO
COSTIERO
(in parte)
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Consiglio Scientifico
PAOLO GASPARINI – COORDINATORE SCIENTIFICO
UMBERTO ARENA - SUN - VICECOORDINATORE
GAETANO MANFREDI - FII - VICECOORDINATORE
MAURO BASILI - ENEA - ESPERTO COOPTATO
LEONARDO CASCINI - UNISA - ST RISCHIO IDROGEOLOGICO
EDOARDO COSENZA - FII - ST RISCHIO SISMICO
ANTONIO D’ALESSIO - FII - ST RISCHIO ANTROPICO
LUCILLA DE ARCANGELIS - INFM - ST MODELLISTICA
PAOLO DE NATALE - INOA - ST SVILUPPO SENSORI
GIANFRANCO FORNARO - CNR - ST TELERILEVAMENTO
UGO LEONE - FII - ST POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
GIOVANNI MACEDONIO - INGV - ST RISCHIO VULCANICO
MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’ - SZN - ST VULNERABILITA’ MARINO COSTIERO
ALDO ZOLLO - FII – ESPERTO COOPTATO
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Consiglio Tecnico amministrativo
PAOLO GASPARINI – COORDINATORE SCIENTIFICO
UMBERTO ARENA – SUN – VICECOORDINATORE
GAETANO MANFREDI – FII – VICECOORDINATORE
ROBERTO MUTI – PROJECT MANAGER
LUCIO AMATO – TECHNAPOLI
MAURO BASILI – ENEA
LEONARDO CASCINI – UNISA
LUCILLA DE ARCANGELIS – INFM
BRUNO D’ARGENIO – CNR
FRANCESCA D’ELIA – PSTSA
PAOLO DE NATALE – INOA
GIOVANNI MACEDONIO – INGV
MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’ – SZN
TULLIO SECONDO PESCATORE – UNISANNIO
GIANCARLO SPEZIE – UNIP
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c/o Dipartimento di Scienze Fisiche
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo
Via Cinthia – Napoli
Ph.Fax. +39 81 676859
e.mail: [email protected]
http://www.amra.unina.it
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Giunta esecutiva
Coordinatore scientifico
Paolo Gasparini
Vice
Project
Coordinatori
Manager
U. Arena (SUN)
Roberto Muti
G. Manfredi (FII)
Coordinamento
L. De Arcangelis
(INFM)