Inquinamento I migliaia di metri cubi d’acqua consumati, i milioni di ettari di foreste distrutte, le migliaia di specie viventi condannate all’estinzione,

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Transcript Inquinamento I migliaia di metri cubi d’acqua consumati, i milioni di ettari di foreste distrutte, le migliaia di specie viventi condannate all’estinzione,

Inquinamento
I migliaia di metri cubi d’acqua consumati, i milioni di ettari di foreste
distrutte, le migliaia di specie viventi condannate all’estinzione, le
percentuali di incremento dei gas serra dannosi per l’ambiente e per la
salute degli uomini sono frammenti di una realtà che si sta facendo sempre
più complicata e difficile da gestire, pezzi di un grande puzzle che racconta
di un meraviglioso e florido pianeta lentamente ucciso dall’egoismo, dalla
sete di ricchezza, dalla stupidità degli esseri umani.
Solo l’artefice di tanta distruzione e desolazione può cercare di porre un
rimedio al suo operato, prima che sia troppo tardi. L’uomo non solo può,
ma deve fare qualcosa: il dovere nasce dalla necessità di salvaguardare non
solo l’ambiente circostante, gli animali, le piante, ma anche se stesso. La
grande lezione che i nostri tempi ci hanno insegnato è che siamo tutti parte
di una stessa natura, oggi più che mai malata e in pericolo, e che prendersi
cura della natura significa CURARE NOI STESSI!
L’inquinamento dell’acqua
L’inquinamento dell’aria
L’inquinamento del suolo
 I rifiuti
Un problema da risolvere
L'inquinamento dell'acqua
è ogni cambiamento chimico, fisico o biologico
nella qualità dell'acqua che ha un effetto nocivo su
chiunque la beve o la usa o vive in essa. Quando gli esseri
umani bevono acqua inquinata ciò ha spesso effetti seri
sulla loro salute. L'inquinamento dell'acqua può anche
renderla inadatta per l'uso voluto.
Cos’è?
Cause
 Detersivi e fosfati
 Liquami da fogna
 Cloruri e diossina
 Metalli pesanti
 Fertilizzanti e
insetticidi
 Petrolio
Liquami da fogna
Questo inquinamento è possibile quando nei centri urbani non ci
sono impianti di depurazione o dove questi non sono perfettamente
funzionanti. Esso avviene anche quando le discariche di raccolta dei rifiuti
urbani si presentano permeabili in questi casi è possibile che i liquidi che si
formano percolino e unendosi al gas metano, formatosi dai processi di
fermentazione,
vadano a inquinare le falde acquifere, a
questo punto l’acqua di falda, dei mari e
dei fiumi per la presenza di liquami ,
risulta non idonea dal punto di vista
chimico e microbiologico come fonte
idrica e per la balneazione.
Diossina e altri composti clorurati
Al degrado delle acque partecipa l’industria con i composti clorurati. Uno di
questi composti che desta allarme e preoccupazione è la diossina. Essa viene
prodotta quando viene bruciato materiale organico in presenza di cloro. È
frequente trovare diossine nei fiumi degli impianti di incenerimento di rifiuti
urbani e rifiuti clinici, e anche in combustioni a bassa temperatura. Un altro
composto clorurato è il PCB (policlorobifenile). Esso è utilizzato in molti
settori industriali, perché possiede proprietà antincendio, e anche nella
produzione di resine e gomme sintetiche.
Le diossine sono tossiche per l’organismo umano. Possono causare
(come è successo in Vietnam) decine di migliaia di nascite di
bambini malformati e disturbi alla salute per circa un milione di
persone. È inoltre dimostrato che l’esposizione alla diossina può
provocare l’endometriosi: malattia cronica dovuta all’alterazione
dell’endometrio, mucosa dell’utero.
Metalli pesanti
Vengono così definiti i metalli con un’alta massa atomica ed elevata
gravità specifica. Sono metalli pesanti inquinanti IL PIOMBO, IL
MERCURIO, IL CROMO E L’URANIO. Una ricerca portata avanti in
Giappone ha messo in luce che l’inquinamento da mercurio è dovuto al
cattivo smaltimento dei materiali che lo contengono, soprattutto pile.
Questo metallo pesante accumulandosi nel suolo e nelle acque viene
assorbito da piante e animali entrando nelle catene alimentari. Si sono
registrati infatti, gravi disturbi al sistema nervoso e circa 300 casi di
morte nelle popolazioni esposte ai rischi di questo inquinanti. Per
questo motivo, negli ultimi anni, in Giappone e in tutte le parti del
mondo si è rivolta particolare attenzione alla raccolta differenziata di
pile usate. Altro metallo pesante responsabile dell’inquinamento delle
falde idriche è il cromo. Il piombo, presente nei carburanti, è stato
negli anni passati responsabile dell’inquinamento ambientale e i
governi per ridurlo hanno messo in commercio la benzina verde.
Detersivi e fosfati
Responsabili del fenomeno dell’EUTROFIZZAZIONE
Essi sono inquinanti delle acque di superficie che derivano dagli
scarichi civili. È, per esempio, la schiuma di un detersivo che,
ricoprendo una superficie d’acqua impedisce lo scambio di ossigeno.
I polifosfati dei detersivi sono la
causa di eutrofizzazione dei bacini
d’acqua, laghi e mari. Infatti
favoriscono la crescita di alghe che,
esaurite le sostanze nutritive, vanno
incontro ad un processo di
putrefazione,
sottraendo
una
notevole quantità di ossigeno
disciolto nell’acqua. In mancanza di
ossigeno, tutte le specie viventi in
quell’ambiente muoiono.
Fertilizzanti e insetticidi
A causa della scelta della monocoltura intensiva un
inquinamento delle acque è dovuto all’uso massiccio
nell’agricoltura di nitrati ( fertilizzanti azotati). I
fitofarmaci invece, in quanto ritenuti cancerogeni, quando
nell’intestino formano le nitrosalmine combinandosi con le
amnine.
I nitrati possono comportare danni alla salute in quanto
nell’intestino, possono essere ridotti in nitriti che con le
ammine formano nitrosammine, ritenute cancerogene.
Petrolio
La maggior parte dei mari del mondo è inquinata da
petrolio. Questo proviene per la maggior parte da attività
che si svolgono a terra, cioè dagli scarichi delle industrie e
dalle raffinerie di petrolio. Altre fonti sono i versamenti
dalle petroliere, che avvengono normalmente durante il
lavaggio dei serbatoi oppure nel caso di incidenti.
Una delle zone marine più inquinate al mondo (per
quanto riguarda il petrolio) è il mediterraneo, ciò è dovuto
al fatto che si tratta di una mare chiuso e le sue acque si
rinnovano molto lentamente (80-100 anni).
Incidenti delle petroliere
Quando una petroliera subisce un incidente nel quale ci siano dei
versamenti di petrolio in mare, si provocano molti danni all’ambiente. Il
petrolio galleggia sull’acqua, formando uno strato che isola l’acqua
dall’aria, impedendo gli scambi di gas. L’impoverimento d’ossigeno
causato fa morire molti organismi marini. Con il passare dei mesi le
sostanze più leggere o evaporano o vengono distrutte lentamente da
microrganismi o reazioni chimiche; quelle più pesanti, invece,
rimangono sotto forma di grumi e poi lentamente affondano e vengono a
poco a poco attaccate da batteri o da reazioni chimiche. Prima di
scomparire, però, distruggono anche gli organismi che vivono sui
fondali.
Affondamento della petroliera Prestige
La petroliera Prestige subì gravi danni a seguito di una tempesta
scatenatasi al largo delle coste della Galizia (Spagna) il 13
novembre 2002. La nave colò a picco sei giorni più tardi,
riversando in mare una quantità di greggio stimata attorno alle
60.000 tonnellate. I danni ambientali furono enormi e
riguardarono il tratto di costa atlantica che va dal Portogallo alla
Francia sudoccidentale.
Come si rileva?
L'inquinamento dell'acqua viene rilevato in laboratori, in cui
piccoli campioni di acqua sono analizzati per differenti agenti
inquinanti. Allo stesso scopo si possono anche usare organismi
viventi, come alcuni pesci. Cambiamenti nel loro
comportamento o crescita ci mostrano che l'acqua in cui
vivono e' inquinata. Proprietà specifiche di questi organismi
possono fornire informazioni sul tipo di inquinamento del
loro ambiente naturale. Laboratori usano anche modelli di
calcolo per determinare quali pericoli ci possono essere in
determinate acque: si importano i dati posseduti sull'acqua
nel calcolatore ed esso determina se l'acqua ha qualche tipo di
impurità.
Possibili soluzioni
NATURALI: ad esempio i fiumi che sono sempre stati in grado di
depurarsi autonomamente perché contengono dei batteri che
decompongono le sostanze organiche provenienti dai resti di esseri
viventi morti.
UMANE: ad esempio i moderni depuratori, nei quali i liquami
passano attraverso tre fasi distinte di trattamento. La prima, detta
trattamento primario, comprende una serie di processi fisici o
meccanici di rimozione dei detriti più grossolani, di sedimentazione
delle particelle in sospensione e di separazione delle sostanze oleose.
Nella seconda fase, detto trattamento secondario, si ossida la materia
organica dispersa nei liquami. La terza fase, detta trattamento
terziario, ha lo scopo di rimuovere i fertilizzanti per mezzo di processi
chimico-fisici. Ci sono altre soluzioni come la riduzione della
concentrazione di inquinanti sottoponendo il materiale ad un
trattamento preventivo prima di scaricarlo nella rete fognaria e l'uso di
bacini di decantazione o di vasche per la depurazione dei liquami.
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Le principali cause
dell’inquinamento del suolo
rifiuti
acque di scarico
prodotti fitosanitari
fertilizzanti e pesticidi
idrocarburi
diossine
metalli pesanti
solventi organici
Le acque di scarico
Le acque
reflue sono le
acque che,
dopo l'utilizzo
in attività
domestiche,
industriali e
agricole,
rifluiscono.
Sono chiamate
anche "acque
di scarico".
Prodotti fitosanitari
I prodotti
fitosanitari
(agrofarmaci o
fitofarmaci) sono
tutti quei prodotti, di
sintesi o naturali,
che vengono
utilizzati per
combattere le
principali avversità
delle piante
(malattie infettive,
fisiopatie, parassiti e
fitofagi animali,
piante infestanti).
Fertilizzanti e Pesticidi
I fertilizzanti sono mezzi tecnici, utilizzati in agricoltura e giardinaggio, che
permettono di creare, ricostituire o aumentare la fertilità del terreno.
A causa delle piogge acide una parte rilevante dei fertilizzanti è
trascinata nelle acque dei fiumi e finisce nei laghi e nel mare provocando
una crescita eccessiva di vegetazione acquatica.
Tale vegetazione
imputridendo sul fondo
consuma ossigeno e
danneggia la fauna
acquatica.
I pesticidi sono sostanze tossiche che non si
limitano a colpire i parassiti dannosi, ma
accumulandosi sul terreno avvelenano gli
animali che sono sul suolo.
Come i fertilizzanti, essi finiscono con le piogge nei fiumi e nei laghi e nel mare
avvelenando insetti, pesci, uccelli che se ne cibano fino a giungere all’uomo.
Inoltre i pesticidi trascinati dalle acque si infiltrano nel terreno raggiungendo il
sottosuolo e contaminando le falde acquifere da cui viene attinta l’acqua potabile.
Idrocarburi
Gli idrocarburi sono
composti organici, che
contengono soltanto atomi di
carbonio e di idrogeno. Gli
atomi di carbonio (C) sono
legati tra loro a formare lo
scheletro della molecola,
mentre gli idrogeni (H)
sporgono da questo
scheletro.
Diossine
Le diossine sono una
classe di composti
organici eterociclici la
cui struttura base
consta di un anello con
quattro atomi di
carbonio e due di
ossigeno.
Metalli pesanti
Non esiste una definizione ufficiale di metallo
leggero o pesante da parte della IUPAC,
l'autorità internazionale che fissa e aggiorna
la nomenclatura e la terminologia degli
elementi e composti chimici, o da parte di
organismi simili.
Spesso all'aggettivo pesante è associato il
concetto di tossicità. La tossicità di una
qualunque sostanza dipende dalla sua natura
(esatto composto chimico) e dalla sua
quantità.
I metalli indicati come "pesanti" sono:
mercurio, cromo, cadmio, arsenico, piombo e
uranio.
Solventi organici
Un solvente è un liquido che scioglie un soluto
solido, liquido o gassoso, dando luogo ad una
soluzione. In altre parole, un solvente è il
componente di una soluzione che si presenta
nello stesso stato di aggregazione della
soluzione stessa. Il solvente più comune è
l'acqua. I solventi sono solitamente liquidi
chiari e incolori e spesso presentano un odore
caratteristico. Il termine solvente organico si
riferisce ai solventi che sono composti organici.
L’inquinamento del suolo
Il suolo è l'insieme dei corpi naturali esistenti sulla
superficie terrestre, anche in luoghi modificati o creati
dall'uomo con materiali terrosi, contenente materia vivente
e capace di ospitare all'aria aperta un consorzio vegetale.
Esso costituisce un corpo naturale in continua evoluzione :
deriva infatti dall'azione congiunta, nel tempo, di vari fattori
di formazione (clima, morfologia, litologia ed organismi
viventi); è il frutto di processi chimici, fisici, biologici che
alterano più o meno profondamente la natura originaria
del materiale di partenza (roccia, sedimento e residui
vegetali). Il suolo svolge una funzione essenziale ai fini
della vita sulla terra in quanto consente la vita dei vegetali,
degli animali e dell'uomo, e nello stesso tempo è una
risorsa limitata che si distrugge facilmente.
DEGRADO DEL SUOLO
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I tipi di degradazione a cui il suolo può sottostare possono essere schematizzati
come segue :
- erosione idrica del suolo, perdita di particelle terrose a seguito del fenomeno
d’erosione idrica, determinato dall’interagire dell’aggressività climatica (erosività delle
piogge), dell’erodibilità del suolo, della pendenza, della lunghezza del versante, della
copertura vegetale e delle pratiche di gestione ambientale;
- erosione eolica del suolo, asportazione di particelle di suolo ad opera del vento la
cui azione è determinata da fattori quali la velocità del vento stesso, il numero dei
giorni ventosi durante i quali l’evapotraspirazione è superiore alle precipitazioni, la
tessitura e la rugosità del suolo;
- degradazione fisica, peggioramento della struttura e della permeabilità, che si
traduce in un aumento della compattazione del suolo a seguito di passaggi di mezzi
meccanici pesanti; anche la subsidenza, legata ad opere di drenaggio, può far
aumentare la compattazione del terreno;
- degradazione chimica, perdita totale o parziale del suolo a produrre biomassa
vegetale, come conseguenza della presenza di sostanze che modifichino la capacità
di scambio cationica, il pH e la vita biologica; tipici casi sono quelli offerti dall’impiego
di acque reflue, dalle piogge acide e dalla ricaduta di sostanze contenenti metalli
pesanti;
- degradazione biologica, diminuzione di contenuto di materia organica nel suolo a
seguito di incendio, o d mancati apporti di letame nel caso delle terre agricole.
L'inquinamento del suolo è un fenomeno di alterazione della composizione chimica naturale del
suolo causato dall'attività umana.
CARATTERISTICHE DELL’INQUINAMENTO DEL SUOLO
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche meno studiato
rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà è imputabile a diverse
ragioni:
􀂃 L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo rispetto, ad esempio,
all’inquinamento atmosferico;
􀂃 L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto all’inquinamento di un corso d’acqua
dovuto a scarichi fognari industriali;
􀂃 Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi acquatici.
PRINCIPALI EFFETTI DELL’INQUINAMENTO DEL SUOLO
a.
Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e persistenti, che
possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni di bioaccumulo.
b. Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde acquifere, con
evidenti rischi per la salute umana.
c. Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi:
􀂃 Perdita di biodiversità;
􀂃 Riduzione della fertilità;
􀂃 Riduzione del potere autodepurante.
Effetti prodotti
Effetti sulla salute umana
Effetti sull'ecosistema
Effetti sulla salute umana
I maggiori effetti sulla salute sono legati al contatto diretto delle persone con
zone di terra contaminata e particolarmente frequentata. Di rilievo tossicologico
sono l'assunzione di acqua contaminata, l'ingresso di sostanze tossiche nella
catena alimentare (ad esempio tramite gli animali che hanno pascolato su un
terreno inquinato o il consumo di ortaggi) e l'inalazione di composti vaporizzati.
Esiste un'ampia gamma di effetti sulla salute, acuti e soprattutto cronici, che
possono manifestarsi a livello clinico. Il cromo e diversi prodotti fitosanitari sono
cancerogeni. Il piombo è particolarmente pericoloso per i bambini piccoli, nei
quali c'è un alto rischio di sviluppare danni cerebrali e al sistema nervoso,
mentre più in generale il rischio è legato a danni renali. Anche mercurio e
ciclodieni sono noti per indurre una maggiore incidenza di danno renale, talvolta
irreversibile. Le diossine sono noti cancerogeni nonché composti molto tossici
che tendono anche a concentrarsi lungo l'avanzare della catena alimentare.
L'esposizione cronica al benzene a concentrazioni sufficienti è notoriamente
associata a una maggiore incidenza di leucemia.
Effetti sull’ecosistema
L'inquinamento del suolo può avere significative conseguenze deleterie per
gli ecosistemi. Possono avvenire cambiamenti radicali della chimica del suolo
che possono scaturire da molte sostanze chimiche pericolose persino a
basse concentrazioni delle specie inquinanti. Anche se gli effetti delle
sostanze chimiche sulle forme di vita inferiori possono essere di lieve entità,
si può avere normalmente un bioaccumulo che tende a concentrare la
quantità stessa di sostanze lungo l'avanzamento della catena alimentare.
Molti di questi effetti sono ben noti, come l'accumulo di DDT in consumatori
aviari che conduce all'indebolimento dei gusci d'uovo, con il conseguente
incremento della mortalità dei pulcini e il rischio potenziale dell'estinzione
delle specie.
Gli effetti si manifestano anche sui terreni adibiti all'agricoltura e che
risentono di un dato livello di inquinamento.
Rimedi
Il rimedio principale all'inquinamento del suolo consiste
nell'attuazione di corrette politiche di gestione dei rifiuti sensibili ai
risvolti ambientali, nonché nell'emanazione e rispetto di specifiche
normative volte alla sostenibilità ambientale e alla tutela
dell'ambiente naturale. Il riciclaggio, recupero e reimpiego di
materiali quali carta, vetro, plastica, metalli, svolge un ruolo
importante nella prevenzione e riduzione a monte del pericolo di
inquinamento. Molti prodotti chimici possono essere anch'essi
recuperati e riciclati, ovvero smaltiti opportunamente dopo essere
stati posti a trattamenti che ne annullano o riducono la pericolosità.
L'inquinamento del suolo può essere contrastato col
rimboschimento dei territori forestali o mediante procedimenti di
bonifica. La porzione di terreno inquinata può essere rimossa
tramite escavazione e posta in zona di confinamento in modo che
non si abbiano rischi per gli esseri umani o ecosistemi sensibili.
Importante è l'affermarsi dei cosiddetti biorimedi, metodiche che
sfruttano la digestione microbica di particolari sostanze organiche.
I primi problemi sui rifiuti iniziarono quando si vennero a formare grandi popolazioni in ambienti
limitati. Di conseguenza l’uomo cominciò a portare i residui urbani al di fuori delle città per
evitare i fastidi che poteva provocare la loro vicinanza alla popolazione.
A causa del notevole aumento dei consumi oggi la comunità umana produce una
grandissima quantità di rifiuti. Affinché questi ultimi non diventino un’emergenza è
necessario innanzi tutto produrre meno rifiuti, cioè ridurre di peso e volume gli
imballaggi, cosa che le aziende non hanno ancora cominciato significativamente a fare e
di cui si trova poco riscontro anche nelle nostre case. Se poi a una riduzione
corrispondesse anche un’attenta raccolta differenziata e un buon riciclo, i vantaggi
sarebbero notevoli: si allungherebbe la vita delle materie prime, si ridurrebbero gli
inquinamenti, si farebbe risparmiare energia e si tutelerebbe il paesaggio dall’apertura di
nuove discariche.
I fenomeni più gravi sui rifiuti sono comparsi con la Rivoluzione industriale. Molti prodotti che
venivano utilizzati dopo la seconda guerra mondiale sono stati sostituiti con altri prodotti molto
inquinanti: la seta, il cotone e la lana sono stati sostituiti dalle fibre sintetiche; il cuoio, il legno e
la carta sono stati sostituiti dalla plastica e il sapone naturale è stato sostituito dai detersivi
artificiali.
L’uomo pensa di buttare i rifiuti ma in realtà noi non buttiamo via nulla, li spostiamo un po’ più
in la dalla nostra vista. Essi però rimangono dove li abbiamo deposti e vanno a inquinare l’aria,
l’acqua e il suolo con effetti nocivi per gli animali e per l’uomo stesso. Infatti i principali problemi
sono legati all’inquinamento dei rifiuti e al loro accumulo.
In quanto tempo le cose che gettiamo via vengono distrutte?
Sigarette senza filtro:3 mesi
Filtri di sigaretta:1-2 anni
Chewing-gum:5 anni
Lattine di alluminio:10-100 anni
Fazzoletti di carta:3 mesi
Accendini di plastica:100 anni
Torsoli di mela:3-6 mesi
Bottiglie di plastica:100-1000 anni
Giornali :3-12 mesi
Sacchetti di plastica:100-1000 anni
Fiammiferi :6 mesi
Polistirolo :1000 anni
Card di plastica:1000 anni
Bottiglie di vetro:4000 anni
La raccolta differenziata dei rifiuti
Il Decreto legislativo del 5 febbraio 1997 n°22 si fonda su un preciso ordine, cioè il
riciclaggio e il recupero della materia prima. L’introduzione di questo decreto porta a
dei principi molto importanti come la ”responsabilità condivisa”,cioè chi inquina paga.
La raccolta differenziata consiste nel raccogliere separatamente rifiuti di diversa composizione e
origine. I rifiuti che vengono raccolti separatamente sono il vetro, la carta, la plastica, l’alluminio,
le pile esaurite e i medicinali scaduti. Il riciclaggio consiste nel recuperare e riutilizzare una parte
dei rifiuti dopo averli opportunamente trattati.
La raccolta differenziata è essenziale per l’espansione dei
mercati delle materie prime secondarie, in particolare la nuova
disciplina attribuisce un valore economico ai comportamenti di
tutti i soggetti. Alcuni comuni si sono mossi in una duplice
direzione attuando una tariffa che comprende una quota fissa
dei componenti della famiglia.
Purtroppo il riciclaggio è reso difficile dalla grande varietà delle materie plastiche presenti nel
mercato. È chiaro che ciò comporta molte difficoltà, anche da parte del cittadino; per questo
motivo le industrie hanno predisposto dei marchi diversi per ogni tipo di plastica.
Lo smaltimento dei rifiuti
Costituisce la fase marginale della gestione dei rifiuti, i metodi di smaltimento più usati in Italia
sono l’incenerimento e la discarica controllata.
Gli inceneritori sono dei grandi forni dove vengono bruciati i rifiuti solidi urbani. Essi in
Italia smaltiscono circa il 6% dei rifiuti. Dentro questi forni la temperatura raggiunge i
750-800°C. Dalla combustione dei rifiuti si può recuperare energia sotto forma di calore
o di elettricità. Alla fine del trattamento si ottengono scorie che devono essere smaltite in
discariche speciali perché tossiche e fumi che vengono raffreddati e fatti passare
attraverso dei filtri prima di essere immessi nell’atmosfera per eliminare polveri e metalli
pesanti.
Il compostaggio
Il compostaggio consiste nel trattamento dei rifiuti
organici provenienti dagli scarti di cucina, dai mercati
ortofrutticoli, dalla potatura degli alberi, ecc...
Tutti questi rifiuti
vengono prima
frantumati poi disposti in
cumuli e decomposti
grazie all’azione di funghi
e batteri in modo da
formare un terriccio
umido e scuro simile
all’humus chiamato
composto da utilizzare
come fertilizzanti.
I’m inviting you to participate to the “Earth Day” that will be held on 22nd April 2010.
The “Earth Day” was celebrated for the first time on 22nd April 1970. The environmental
groups used the “Earth Day” as an opportunity to assess the problems of the planet
such as pollution, depletion of non-renewable resources, etc…
All the people in the world have the right to a healthy environment. The “Earth Day” has
been based on this principle for almost forty years.
“Earth day 40th Anniversary” is a great opportunity for people, corporations and
governments to join together to create a global green economy.
In the United States of America the Big Concert of Washington will be held and important
people, such as James Cameron, the director of "Avatar," and many singers like Sting,
John Legend, The Roots, Jimmy Cliff, Passion Pit and Joss Stone will take part to it.
In Rome, at the Circo Massimo, Pino Daniele and Morcheeba will sing together for the
third edition of Nat Geo Music Live. To combat emissions of CO2 produced by the
concert new trees will be planted. During the concert you can recycle plastic bottles and
glasses in exchange of a shirt.
In 5 internet cafes of Manley, Australia, you can receive a discount if you bring cup from
your home. The objective is not to use disposable cups.
So, do something yourself and don’t forget that we all can make a difference.
See you on 22nd April 2010.
 Introduzione
 Tipologie
 Diffusione
 Gli effetti sull’uomo
 Gli effetti sull’ambiente
 L’effetto serra
 Piogge acide
 Buco dell’Ozono
 The Kyoto Protocol
 Copenhagen Summit
Si può definire
inquinamento atmosferico,
l’alterazione Chimica,
presenza nell'atmosfera di
sostanze di solito assenti o
contenute in
concentrazione diverse,
della normale
composizione dell’aria.
Questa alterazione può
essere causa di effetti
misurabili, sugli esseri
umani, sugli animali, sulla
vegetazione o sui diversi
materiali.
Introduzione
Avanti
Esistono circa 3.000 contaminanti dell’aria, distinti
in base alla loro origine in due gruppi principali:
•antropici, prodotti cioè dalle attività umane (vari
processi industriali, utilizzo dei mezzi di trasporto,
riscaldamento, produzione di energia elettrica);
•naturali dovuti per esempio all’attività vulcanica.
Le modalità di
produzione e di
liberazione dei vari
inquinanti sono
estremamente varie,
allo stesso modo sono
moltissime le variabili
che possono intervenire
sulla loro diffusione in
atmosfera.
Tipologie
I contaminanti atmosferici, possono
essere classificati in primari e secondari.
~ Primari sono gli inquinanti che vengono
immessi direttamente nell’ambiente in
seguito al processo che li ha prodotti.
~ Secondari sono invece quelle sostanze
che si formano dagli inquinanti primari a
causa di reazioni che, spesso, coinvolgono
l’ossigeno atmosferico e la luce.
I principali inquinanti primari sono quelli emessi nel corso dei
processi di combustione di qualunque natura, cioè il monossido
di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi di azoto le polveri e
gli idrocarburi incombusti. Nel caso in cui i combustibili
contengano anche zolfo, si ha inoltre emissione di anidride
solforosa. Dopo la loro emissione in atmosfera, gli inquinanti
primari sono soggetti a processi di diffusione, trasporto e
deposizione, in molti casi inoltre, subiscono dei processi di
trasformazione chimico-fisica che portano alla sintesi degli
inquinanti secondari.
Diffusione
La concentrazione degli inquinanti nell’aria è determinata
da diversi fattori:
 dalla quantità dei contaminanti presenti nelle emissioni;
 dal numero e dalla concentrazione delle sorgenti
inquinanti;
 dalla distanza dai punti di emissione;
 dalle trasformazioni chimico-fisiche alle quali sono
sottoposte le sostanze emesse;
 dalla eventuale velocità di ricaduta al suolo;
 dalla situazione morfologica delle aree interessate
all’inquinamento;
 dalle condizioni meteorologiche
locali e su grande scala.
Avanti
Su scala locale il fattore che più influenza il trasporto e la diffusione
atmosferica degli inquinanti è l’intensità del vento; inoltre un ruolo
notevole è svolto dalle precipitazioni atmosferiche che contribuiscono
letteralmente a dilavare l’aria dai contaminanti presenti, favorendone la
deposizione.
La dispersione dei contaminanti in atmosfera è quindi determinata dai
fenomeni di diffusione turbolenta e di trasporto delle masse d’aria.
La rimozione degli inquinanti è determinata dai vari
processi di deposizione. Sia la dispersione che la
rimozione sono strettamente dipendenti dai vari
processi meteorologici che regolano il
comportamento delle masse d’aria nella troposfera
(lo strato più basso dell’atmosfera). È così necessario
per effettuare un bilancio delle condizioni
d’inquinamento, non solo conoscere il profilo
qualitativo, quantitativo e temporale delle emissioni,
ma anche possedere delle informazioni sui processi
meteorologici che interessano le aree soggette alla
presenza dei vari inquinanti.
Avanti
Di solito le zone più soggette ai
fenomeni di inquinamento sono le
zone urbane ed industriali,
soprattutto se in esse sono presenti
dei naturali impedimenti alla
circolazione dell’aria. Altri fattori che
rivestono una notevole importanza
negli episodi da inquinamento acuto,
sono l’intensità della luce solare e
l’alta temperatura, che in
determinate condizioni, possono
portare al manifestarsi dello smog
fotochimico.
In genere le concentrazioni dei contaminanti dell’aria sono minori quando
il vento è moderato e l'atmosfera è instabile nei bassi strati. Al contrario, le
concentrazioni degli inquinanti sono elevate in presenza di nebbia
persistente oppure in assenza di vento o quando si è in presenza
d’inversioni termiche, queste ultime, infatti, sono dei fenomeni atmosferici
che impediscono il normale rimescolamento delle masse d’aria.
Gli effetti sull’uomo
Di solito le zone più soggette ai fenomeni di inquinamento
sono le zone urbane ed industriali, soprattutto se in esse sono
presenti dei naturali impedimenti alla circolazione dell’aria.
Altri fattori che rivestono una notevole importanza negli
episodi da inquinamento acuto, sono l’intensità della luce
solare e l’alta temperatura, che in determinate condizioni,
possono portare al manifestarsi dello smog fotochimico.
In genere le concentrazioni dei contaminanti
dell’aria sono minori quando il vento è moderato
e l'atmosfera è instabile nei bassi strati. Al
contrario, le concentrazioni degli inquinanti sono
elevate in presenza di nebbia persistente oppure
in assenza di vento o quando si è in presenza
d’inversioni termiche, queste ultime, infatti, sono
dei fenomeni atmosferici che impediscono il
normale rimescolamento delle masse d’aria.
Avanti
Gli effetti a lungo termine causati da una esposizione ad inquinanti
presenti a concentrazioni relativamente basse non sono ancora
completamente chiari, anche se si ritiene possano favorire
l’insorgenza di tumori.
L'aria inquinata dei grandi centri urbani ed industriali è ricca di
contaminanti che possono esplicare la loro azione sia singolarmente
che sinergicamente. L’inquinamento atmosferico inoltre può essere
causa di stati di ansia e paura, la percezione di una minaccia che non
è ben chiara o che non viene adeguatamente spiegata pubblicamente
può determinare cioè alcune malattie psicosomatiche e forme
maniacali.
Queste malattie, tra l’altro, si riscontrano
con frequenza maggiore dove, soprattutto
per scelta politica od economica, si tende a
nascondere un eventuale pericolo o dei dati
di fatto, al fine di tutelare più la propria
posizione che la qualità di vita e il benessere
dell’intera comunità.
effetti sull’ambiente
L’azione operata dagli inquinanti dell’aria nei
confronti dell’ambiente è sotto gli occhi di tutti. Il
declino inesorabile del patrimonio animale, forestale
ed agricolo, la degradazione degli ecosistemi, i danni
provocati alle strutture metalliche, alle opere d’arte,
alle pitture, ai fabbricati, ai materiali tessili ed in
genere ai diversi materiali usati dall’uomo e per finire
la riduzione della visibilità, sono tutti aspetti del
complesso problema generato dall’inquinamento
operato dall’uomo.
Il meccanismo di aggressione operato dagli inquinanti
può essere estremamente rapido o prolungato
nel tempo, a seconda del gran numero di
fattori che possono essere implicati nel
fenomeno.
Avanti
Gli inquinanti possono agire a livello locale magari distruggendo
un’area boschiva relativamente piccola, oppure possono agire a
livello globale, interessando tutte le popolazioni della terra.
Fenomeni come l’insorgenza dello smog fotochimico interessano
generalmente solo le aree a grande urbanizzazione, mentre
l’effetto serra e l’azione delle piogge acide, è di più vasta
portata, interessando sia le zone più industrializzate che le aree
poste a grandi distanze da quelle dove sono avvenute le
emissioni di SO2 e dei gas serra.
Effetto serra
L’effetto serra consiste in un
riscaldamento del pianeta a causa
dell’azione dei cosiddetti gas serra,
(anidride carbonica, vapore acqueo,
metano, ossido nitrico e ozono ).
gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso
’atmosfera mentre ostacolano, il calore riemesso, cioè il passaggio
verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dal
riscaldamento della superficie della Terra e dalla bassa atmosfera.
Le enormi emissioni di gas serra stanno causando un aumento
ella temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei
rofondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che
ocale. Prima della Rivoluzione Industriale, l’uomo rilasciava ben
ochi gas in atmosfera, ma ora la crescita della popolazione,
utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione contribuiscono
on poco al cambiamento nella composizione atmosferica.
Avanti
Le piogge acide
Con il termine piogge acide si intende
generalmente il processo di ricaduta
dall’atmosfera di particelle, gas e
precipitazioni acide. Le piogge acide sono
causate essenzialmente dagli ossidi di
zolfo e, in parte minore, dagli ossidi
d'azoto presenti in atmosfera per cause
naturali e in misura maggiore per effetto
delle attività umane.
Se questa deposizione acida avviene sotto
forma di piogge, neve, nebbia, rugiada si
parla di deposizione umida, in caso
contrario se questi gas e soprattutto i
particolati acidi, non entrano in contatto
con delle goccioline d’acqua, raggiungono
il suolo tramite deposizione secca.
Avanti
La deposizione acida sia secca
che umida ha effetti negativi
sull’ambiente infatti, oltre a
danneggiare la vegetazione e
molti suoli forestali, accelera il
deterioramento dei materiali da
costruzione, delle opere d’arte e
delle vernici; compromettendo
quindi, la bellezza ed il decoro
degli edifici, delle statue e delle
sculture, patrimonio culturale
di ogni nazione. Solitamente, in
modo improprio e restrittivo,
l’opinione pubblica fa
coincidere il termine piogge
acide solo con il fenomeno della
deposizione acida umida.
il buco dell’ozono
Avanti
La stratosfera terrestre contiene una concentrazione relativamente
alta di ozono che rappresenta un vero e proprio schermo nei
confronti delle pericolose radiazioni ultraviolette (raggi UV)
provenienti dal sole. Ogni anno la concentrazione dell’ozono
stratosferico nell’area situata in prossimità del Polo Sud diminuisce
a causa di variazioni naturali. Purtroppo, per gli inquinanti rilasciati
in atmosfera (tetrafluorocarburi), dalla metà degli anni settanta
questa periodica diminuzione è diventata sempre maggiore, tanto da
diventare il fenomeno del “buco dell’ozono”e destare interesse via
via crescente nel mondo degli ambientalisti prima e di tutti coloro
che mostrano sensibilità nei confronti del destino dell’umanità e del
pianeta che la ospita poi.
Il problema è estremamente importante in quanto una riduzione
dell’ozono comporta un conseguente aumento dei raggi UV che
giungono sulla superficie della Terra. Nell’uomo l’eccessiva
esposizione a questi raggi ionizzanti è correlata ad un aumento del
rischio di cancro.
I raggi ultravioletti possono causare inoltre una inibizione parziale
della fotosintesi delle piante, causandone un rallentamento della
crescita e, nel caso si tratti, di piante coltivate, una diminuzione dei
raccolti.
Rappresentazione a
tre dimensioni del
buco dell'ozono; è
stata realizzata sulla
base dei dati di
concentrazione dello
ozono stratosferico.
In primo piano in
penombra è visibile il
Sud America.
Avanti
Questo progetto è stato realizzato dalle classi IA – IB – IIA del
Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Ciminna, nell’ambito del
Progetto “Cittadinanza e Costituzione” (A.S. 2009/2010)
Referente del progetto: Prof. Fiumedinisi F.sca
Docenti coinvolti: Proff. Bellavia G., Cardinale G., Picicuto M.G.,
Scialabba D.
Consulenza tecnica multimediale: Bibione A., Ciringione S., La
Paglia G.M.
Hanno realizzato la presentazione di PowerPoint gli alunni:
Abinanti T., Bibione A., Bondì D., Caltabillotta D., La Paglia F.,
Passantino I., Sannasardo R., Santomauro R., Sarullo M., (IIA),
Catalano Valeria., Di Nicola R., La Paglia G.M., Meccia A.,
Randazzo E., Rizzo A., Ventimiglia A. (IA)
Abruscato G., Ciringione S., Priolo Maria, Pugliese V., Scimeca
V. (IB)