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Antartide
Interdisciplinare
Italiano
Tedesco/
Deutsch
Educazione
artistica
Incontro con Matteo
Cattadori
Educazione
tecnica
Inglese
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Entstehung der Antarktis
Das Wort “Antarktis„ leitet sich von dem griechischen Wort “Arktos „ ab, das Bar
bedeutet.
Arktos bezeichnet den Grossen Bar, ein Sternbild in Form eines Baren, das am
Sternenhimmel der nördlichen Hemisphäre zu beobachten ist.
Die Antarktis war nicht immer ein vereister Kontinent.
Vor 70 Millionen Jahren war das Klima wahrscheinlich subtropisch, das Land von
Wäldern bedeckt und von Tieren bevölkert.
Heute wird angenommen, dass Antarktika den Kern des Superkontinenten “Gondwana „
bildete der zusätzlich noch Südamerika, Australasia, Ozeanien und Indien umfasste.
Der deutsche Geophysiker Alfred Wegener stellte im Jahre 1902 die Hypothese auf,
dass sich die Kontinente nicht an festen Positionen befinden – aber erst 40 Jahre später
gab es wissenschaftliche Daten, die diese Annahme bestätigte.
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Die Antarktis umfasst alle um den
Südpol gelegenen Landgebiete:
•Landgebiete die grosstenteils vereist sind und die angrenzenden Inseln
• die Antarktische Halbinsel mit angrenzenden Inseln, die Schelfeistafeln
•alle polaren Streuinseln
•das Sũdpolar Meer.
Das Zentrum Antarktikas ist der geographische Südpol, von dem die Kũsten etwa 1500
bis 2500 km entfernt sind.
Der Kontinent ist nahezu rund und liegt innerhalb des südlichen Polarkreises.
Die Antarktis vor 280 Millionen Jahren.
Antarktis war Teil von Gondwanaland.
Zu dieser Zeit begann der Superkontinent nach
Norden zu wandern.
Der Superkontinent beginnt auseinander zu brechen.
Vor 140 Millionen Jahren trennten sich
Südamerika und Afrika und der Sũdatlantik begann
sich zu ȍffnen.
Amerika, Afrika und Indien haben sich bereits
entfernt.
Vor 60 Millionen Jahren begann sich Australien
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Antarktika
langsam zu trennen.
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Fossilien
1820/21 wurden die ersten Fossilien zufällig auf South Shetlands entdeckt.
Erst 1967 wurden aber Fossilien im großen Stile gefunden.
Gondwanaland war ursprünglich eine Art
Superkontinent, bevor er auseinanderbrach
Gliederung der Antarktis
Ostantarktis:
Ostantarktika ist geologisch mit 300 Mio. Jahren älter, ist ein
kristalliner kontinentaler Schild mit einem relativ ruhigen Relief.
Westantarktis:
Westantarktis ist mit 50 bis 200 Mio. Jahren geologisch jũnger.
Zu Westantarktis gehört auch die Antarktische Halbinsel mit ihren zahlreichen Fjorden
und den Archipelen.
Kūstenverlauf und Oberflächenformen sind hier viel unruhiger gestaltet als in
Ostantarktika.
Die Inseln sind durch die tiefen Meeresbecken von Weddellsee, Belligshausensee und
Rossmeer voneinander getrennt.
Der Kontinent Antarktika besteht aus der ostantarktischen Kontinentalplatte und der
kleineren Westantarktis.
Die Grenzlinie verläuft vom Weddellmeer1Centlang
desTransatarktischen Gebirges bis
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zum
Rossmeer.
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Die Antarktis als geographisch – astronomische Polarkreiszone bis 66° 331 umfasst 21,2
Millionen km2; die geografische Region bis 50° südlicher Breite ist 52 Millionen km2
groß.
Der Kontinent Antarktika ist mit fast 13,2 Millionen km2 etwa 2,7 Millionen km2 größer als
Europa.
Die exakte Fläche des Festlandsbereiches ist nicht bekannt.
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La nascita
La parola “ Antartide ” deriva dalla parola greca “ Arktos ” che significa “ orso ”.
Arktos significa “ grande orso ”, una costellazione con la forma di un orso, che è visibile
nel cielo stellato dell’emisfero settentrionale.
L’ Antartide non è sempre stato un continente ghiacciato.
70 milioni di anni fa il clima era probabilmente subtropicale, il territorio coperto di alberi e
abitato da animali.
Oggi viene ammesso che l’ Antartide formava il fulcro del continente superiore “
Gondwana ” che circondava: il Sudamerica, l’ Australia, l’ Oceania e l’ India.
Il geografo tedesco Alfred Wegener, stabilì l’ipotesi che il continente non si trovava in
una posizione definitiva – ma solo 40 anni più tardi poté stabilire con dati scientifici che
l’ipotesi era vera.
L’ Antartide circonda tutti i territori che si trovano Polo Sud
•territori che sono nella maggior parte ghiacciate e le isole adiacenti
•la penisola antartica, con le isole confinano con lo zoccolo continentale
•tutte le isole polari sono sparse per i mari
•mare meridionale polare.
Il centro dell’Antartide è geograficamente al Polo Sud, le coste sono distanti dal Polo
Sud 1500 – 2500 km.
Il continente è quasi rotondo e si trova all’interno del Polo Sud meridionale.
L’Antartide di 280 milioni di anni fa era parte del Gondwana.
In quell’epoca il super continente1C incominciò
a spostarsi verso nord.
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Il super continente incominciò a rompersi. 140 milioni di anni fa il Sud America e l’Africa
si separarono e l’Atlantico
meridionale incominciò ad aprirsi.
L’America, l’Africa e l’India si allontanarono.
60 milioni di anni fa l’Australia e l’Antartide iniziarono lentamente a separarsi.
Fossili
•nel 1820/21 vennero scoperti casualmente dei fossili
•solo nel 1967 vennero trovati grossi fossili
Il Gondwana originariamente era una specie di super continente, prima esso si
spezzava.
L’articolazione dell’Antartide
L’Antartide orientale:
L’Antartide orientale è geologicamente con 300 milioni.
Negli anni più vecchi, è una corazza continentale ghiacciata con un relativo rilievo
calmo.
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L’Antartide occidentale:
L’Antartide occidentale è di 50 – 200 milioni, di anni fa degli anni più giovani. L’Antartide
occidentale appartiene anche alla penisola antartica con i suoi innumerevoli fiordi e
arcipelaghi.
La forma delle coste e delle superfici sono qui molto irregolari che nell’Antartide
orientale le isole sono una all’altra separate dai bacini marini di Weddellsee.
Il continente antartico consiste nella piattaforma continentale dell’Antartide orientale e
dell’Antartide occidentale.
La linea di confine scorre dal Mar Weddell alla lunga catena montuosa Transantartica
fino al Mar Ross.
L’Antartide come zona geografica – astronomica del circolo polare artico fino a 66° 331
comprende 21,2 milioni di km2; la regione geografica con 50° latitudine meridionale è
grande 52 milioni di km2.
Il continente antartico è con quasi 13,2 milioni di km2 circa più grande dell’Europa di 2,7
milioni di km2.
La superficie del territorio non è conosciuta, poiché l’Antartide è un continente in
continuo movimento.
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Die Antarktis ist der
kälteste Kontinent
der Erde.
Die tiefste je auf
der Erde
gemessene
Temperaturen
stammt aus der
Antarktis.
Am 21. Juli 1983
wurde bei
der ehemals
sowjetischen
Station Wostok
( Vostok) –
89.2° Celsius
gemessen.
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Die Temperaturen
sind in
der Antarktis
regional sehr
unterschiedlich.
Auf dem
Polarplateau sind
die Temperaturen
am tiefsten
und erreichen
im Sommer – 40°
im Winter – 60°
bis 70°.
An der Küste
sind die
Wintertemperaturen –20°
bis 30 C und erreichen im
Sommer manchmal die
Nullgradgrenze.
Auf der Antarktischen
Halbinsel werden im Sommer
auch Temperaturen über dem
Gefrierpunkt festgestellt.
Die Niederschläge sind ebenfalls sehr unterschiedlich,fallen
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aber immer in Form von Schnee.
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Di “Wostok”; è – 89,2 gradi celsius.
La temperatura in Antartide varia da regione
a regione.
Negli altopiani dell’Antartide la temperatura è di : - 40 gradi in estate e – 61/70 gradi in inverno.
Nelle coste la temperatura invernale è di – 20/30 gradi e in estate raggiunge temperature limitate.
Nella zona denominante “Adelieland”,per esempio ci sono
340 giorni di tempesta.
L’Antartide è il continente più freddo
della terra.
La più bassa temperatura della terra,
arrivò dall’Antartide il 21 luglio 1983,
venne misurata nella stazione
Le precipitazioni inoltre cadono sempre sotto forma
di neve.
La quantità annuale di neve è di 75/180 mm all’interno,
200/600mm ai lati, 1000/3000 mm nelle isole sub antartiche.
Le stazioni di ricerca in inverno, in Antartide, sono sparse in
tutto il continente e alcune sono disabitate.
Nella penisola antartica in estate vengono registrate
temperature
oltre il punto di congelamento.
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All’ interno del paese la velocità del vento può raggiungere
i 250 kilometri all’ ora.
La zona dell’Antartide è la più fredda, più ventosa, più secca di tutta la terra.
Il 98% di terraferma è coperto da 30.000.000 di Kmc di ghiaccio.
Il vento può raggiungere, i 320 Km orari in estate.
La banchisa che circonda questo continente in estate si estende da 4 a 20 milioni
di chilometri quadrati.
E’ il più isolato di tutti i continenti perché non è raggiungibile a piedi.
Gli animali per raggiungerlo devono essere ottimi nuotatori o ottimi volatili, o
avere una folta pelliccia.
Il mare gelido porta con sé grandi quantità di cibo, e così da un contributo
all’ecosistema, pullula di esseri viventi come: plancton, pinguini e foche.
Il confine di questo ecosistema scorre come una linea irregolare di 50 milioni di
silometri quadrati , di altezza 50.
Il grado di longitudine si chiama Konfergenz Antarktische.
Li si incontrano le gelide acque del polo sud con quelle calde dei 3 Oceani.
Nessuna regione della terra ha un clima come l’ Antartide .
Uragani,tempeste,grandine,trombe d’ aria…
Mettono a soqquadro l’ intero continente.
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Wenn man vom Gebirge der Antarktis spricht, denkt man in erster Linie an den Mount
Vinson in der Westantarktis - mit ùber 5000 m.
Der M. Vinson ist die hòchste Erhebung.
In der Ostantarktis ist der Mount Erebus: er ist ein Vulkan nahe der Stationen Scott Base
(NZ) und Mc Murdo (USA).
Dabei wird der ganze Kontinent durch das Transantarktische Gebirge in die Ostantarktis
und Westantarktis unterteilt.
Dieser Gebirgszug quer durch den Kontinent und hat eine Lànge von 4800 km, aber an
vielen Stellen ist er vollstàndig von Eis ùberdeckt.
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TRANSANTARCT
IC MOUNTAINS
Der űber 3000 km lange Gebirgszug teilt die Westantarktis von der Ostantarktis und
bildet auch den Kontinentalrand zum Ross-Schelfeis.
Die hòchste Erhebung ist der Mount Kirkpatrik mit 4528 Metern. Das Gebirge ist stark
vergletschert und hat reiche Rohstoffvorkommen.
Die Spitzen der Transantarctic Mountains durchbrechen die Eisdecke der Antarktis und
eignet sich daher besonders fűr geologische Forschungen.
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MOUNT VINSON
Der Mount Vinson ist mit 4897 Metern die höchste Erhebung der Antarktis und gehört
zur Sentinelkette am Rande des Ronneschelfeises Westantarktis.
Die Erstbesteigung gelang erst am 18.12.1966 durch amerikanische Bergsteiger.
MOUNT EREBUS
Der Mount Erebus ist ein tätiger Vulkan und erhebt sich 3794 m űber den nahen
Meeresspiegel.
Er liegt auf der “Ross-Insel“, wo auch die US-Hauptbasis Mc Murdo und die
neuseeländische Scott Base liegt. Dadurch gehört er zum besten erforschten Berg der
Antarktis.
Im März 1908 wűrde er zum ersten Mal durch die Expedition von Shackleton bestiegen.
Der Berg wurde 1841 durch den britischen Forscher Sir James Clark Ross entdeckt.
In 1979 prallte ein neuseeländisches Passagienflugzeug auf den Berg, alle 279
Passagiere kamen bei diesem Rundflug ums Leben.
Bei diesem Vulkan gab es am 26.1.1841 eine Eruption, als James Ross dort war.
Drei seismische Stationen sind in der Zwischenzeit durch die USA, Neueseeland und
Japan installiert worden, um die Aktivität dieses Vulkans zu studieren.
Der Mount “Terror“, Nachbarberg des Mount Erebus, war 1841 ebenfalls aktiv.
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Quando si parla delle montagne dell’Antartide si pensa in primo luogo al M Vinson,nell’
Antartide dell’ovest di circa 5000 m. di altezza.
E al M Erebus nell’Antartide dell’est; un vulcano vicino alla base della Nuova Zelanda
(NZ) e Americana (USA) .
Il continente viene suddiviso in Antartide transalpina e in est e ovest.
Questo tratto di monti attraversa il continente ha una lunghezza di 4800 km ed è
interamente coperto di ghiaccio .
Il tratto è lungo 3000 km divide l’Antartide dell’ ovest dall’Antartide dell’est e forma il
continente dello zoccolo di ghiaccio.
Il rilievo più alto è il M. Kirkpatrik con 4528 m.
Il monte è fortemente ghiacciato e ricco di materie prime.
Le montagne transantartiche interrompono le coperture glaciali dell’Antartide e si
prestano per speciali
ricerche geologiche.
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IL MONTE VINSON
Il monte Vinson è il rilievo più alto dell’Antartide con 4897m.e appartiene alla catena
Sentinella ai bordi dello zoccolo di ghiaccio dell’Antartide occidentale.
Il primo tentativo di scoperta avvenne solo nel 18.12.1966 dallo scalatore americano.
IL MONTE EREBUS
Il monte Erebus è un vulcano attivo e si innalza per 3794 m. sopra il livello del mare .
Esso si trova vicino all’isola di Ross, alla base americana Mc Murdo e alla base Scott.
Inoltre appartiene ai monti più sottoposti alle ricerche dell’Antantartide.
Nel marzo del 1908 venne scalato con la spedizione di Shackleton.
La montagna venne, nel 841, scoperta dal ricercatore Sir James Clark Ross.
Nel 1979 un aereo neozelandese con 279 passeggeri si schiantò
contro di esso.
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POLARTAG – POLARNACHT IN DER ANTARKTIS
In der Antarktis gibt es das Phānomen des Polartages und der Polarnacht.
Wāhrend des Polartages geht die Sonne während 24 Stunden nie unter.
Wāhrend der Polarnacht steigt sie während der gleichen Zeit nie űber den Horizont.
Etwas eigenartig: geschműckter Tannenbaum und das Datum: 21. Juni, mitten im
Sommer.
Polartag und Polarnacht gibt es zwischen dem Sűdlichen Polarkreis (66°30’ Sűdlichen
Breite) und dem Pol.
Am Polarkreis dauert das Phānomen jeweils ein Tag am 21. Dezember , resp. am 21.
Juni.
Am Sűdpol haben wir 6 Monate Tag und 6 Monate Nacht.
Im Gegensatz zur nőrdlichen Hemisphāre ist in der Antarktis der lāngste Tag am 21.
Dezember, die lāngste Nacht am 21. Juni.
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DIE POLARNACHT: Die Sonne
erscheint fűr 24 Stunden oder lānger
nicht űber dem Horizont.
DER POLARTAG: Die Sonne
geht fűr 24 Stunden oder lānger nicht
unter.
DIE POLARNACHT
Die Polarnacht in Finnland.
Sommersonnenwende : die Sonne geht
fūr 6 Monate nicht unter.
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Morgengrauen von Polarnacht
Polarlicht
SÜDLICHT
Das Südlicht ist ein leuchtende Phänomen der Atmosphäre;
es besteht aus einem gelben und purpuren Schein;
das den Sonnenaufgang begleitet.
Das Südlicht ist eine Lichtausstrahlung von der Hochatmosphäre der Polarregionen.
Das Südlicht kann sein: Bogen Südlicht,
Strahle Südlicht
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IL GIORNO E LA NOTTE POLARE IN ANTARTIDE
In Antartide c’è il fenomeno del giorno e della notte polare.
Durante il giorno polare, durante le 24 ore, il sole non tramonta mai.
Durante la notte polare non sorge mai sopra l’orizzonte.
Qualcosa di caratteristico: l’albero di Natale addobbato nel mezzo dell’estate.
Il Natale è naturalmente anche nell’ Antartide Francese il 25.12,ma la notte più lunga è il
21.06 quando da noi è estate.
Il giorno polare e la notte polare sono tra il circolo polare meridionale ( 66°30’ latitudine
meridionale ) e il polo.
Nel circolo polare il fenomeno dura di volta in volta un giorno, il 21.12 rispettivamente al
21.06.
Al polo sud abbiamo sei mesi giorno e sei mesi notte.
Al contrario dell’emisfero nord il 21.12 è il giorno più lungo e la notte più lunga è il 21.06.
LA NOTTE POLARE: il sole per 24 ore oppure di più non appare
sopra l’orizzonte.
IL GIORNO POLARE: il sole per 24 ore o di più non tramonta.
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LA NOTTE POLARE
La notte polare in Finlandia.
Solstizio d’estate: il sole per 6 mesi non
tramonta
Solstizio d’inverno: il sole per 6
mesi non
sorge
Aurora polare boreale
Alba della notte polare
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L’aurora australe è un fenomeno luminoso dell’atmosfera;
esso consiste in un chiarore dal giallo al purpureo che accompagna il sorgere del sole;
L’aurora australe è un’emissione di luce dall’alta atmosfera delle regioni polari.
L’aurora australe può essere: ad arco
a raggi
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WOKABELN
der Polartag = il giorno polare
die Polarnacht = la notte polare
der Antarktis = l’Antartide
das Phänomen = il fenomeno
wahrend = durante
steigen = sorgere
über = sopra
langste = più lunga
der Polarkreis = circolo polare
gegensatz = al contrario
der Horizont = l’orizzonte
untergehen = tramontare
das Südlicht = l’aurora australe
der Atmosphäre = l’atmosfera
Sonnenaufgehen = il sorgere del sole
die Lichtausstrahlung = emissione di luce
die Polarregion = regione polare
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Antarktis
TRANSPORT
Die US-amerikanische Marine unterhàlt zwei Seehàfen,
McMurdo und Palmer.
Die Versorgung der Festlandstationen
Hercules- Lockheed-130- wird ùberwiegend von Flugzeugen
der New York Air National Guard ùbernommen.
27 Stationen besitzen Flughàfen
und Hubschrauberlandeplàtze.
Eine Landebahn ist langer als drei Kilometer.
Im Dezember 2007 begannen Linienflùge zur Casey Station.
WÄHRUNG
Eine Besonderheit der Antarktis ist der “Antarktische Dollar”.
Er ist keine offizielle Wänhrung,sondern eine 1996 herausgegebene Sammlerserie von
selbst kreierten Bankonoten des “Antartica Overseas Exchange Office”.
Mit einem Groβteil des Erlòses wurden Forschungsprojekte in der Antarktis unterstùzt
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BODENSCHȀTZE
In der Antarktis wurden Erdȍl,Erdgas,Kohle,Titan-,Chrom-,Eisen- und Kupfererz sowie
Uraner festgestellt.
Auβerdem wurden Platin und Goldvorkommen gefunden Der Antarktisvertrag verbiettet
jedoch bisher die wirtschaftliche Nutzung der Antarktis.
Der Vetrag der 45 Nationen wird im Jahre 2041 auslaufen.
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TOURISMUS
Obwohl die Antarktis fùr den Menschen eine lebesfeindliche Umgebung darstellt,sind touristische
Reisen immer beliebter.
Es gibt einige kommerzielle Angebote fùr Kreuzfahrten in die Antarktisregion.
Auβerdem ist es fùr Touristen mòglich,mit einem Kleinflugzeug die US-amerikanische AmundsenScott-Sudpolstation zu besuchen.
Fùr Volprofis gibt es auch die Gelegehneit,einige Berge auf dem antarktischen Kontinent zu
besteigen.Fur Fans extremer Outdoor-Erlebnisse bietet sich ein Aufenthalt im Zeltlager “Patriot
Hills”an.
Der Tourismus beschrànkt sich auf die Monate November bis Februar.Wàhrend 1990/91 kamen nur
1.000Touristen in die Antarktis,2002/03 bereits 14.000.
Nach den USA stellt Deutschland die zweitgròβte Besuchergruppe.Beliebtester Startpunkt fùr
Antarktisreisen ist “Ushuaia am Sudzipfel Argentiniens”.
Von dort aus ist die Antarktische Halbinsel durch die “Drake-Passage” zu erreichen und nur ca.
zwei Tagesreisen entfernt.
Seit 1995 gibt es regelmàβig einen Antartktis-Marathon mit einer bregenzten Teilnehmeranzahl.
Auβerdem findet jeden Sommer zu Neujahr auf “McMurdo” das “Musikfestival IceStock” statt.
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TRANSPORT/TRASPORTI
La marina Americana mantiene due porti: McMurdo e Palmer.
Il rifornimento delle stazioni è prevalentemente importato dagli aerei: ”Hercules” e “ Lokheen-c-130” della guardia aerea di New York.
27 stazioni possiedono aeroporti e piste per elicotteri.
Una pista di lancio è lunga fino a 3 km.
Nel dicembre 2007 hanno raggiunto la stazione-Casey.
WÀHRUNG/MONETA
Una caratteristica dell’Antartide è il dollaro Antartico.
Non è una moneta ufficiale ma nel 1996 vengono create una serie di banconote nell’ufficio di scambio Antartico.
Una buona parte del ricavato serve per sostenere il progetto Antartide
BODENSCHÀTZE/MINERALI
Nell’Antartide vengono estratti petrolio, gas, carbone, titanio, cromo, ferro, rame e un po’ di uranio.
Vi sono dei giacimenti di platino e oro.
L’Antartide non può essere sfruttato per vantaggi economici.
TOURISMUS/TURISMO
Sebbene l’Antartide per gli uomini sembri un ambiente ostile, i viaggi turistici sono molto amati.
Ci sono delle offerte commerciali per viaggi nella regione Antartica.
Inoltre per i turisti è possibile andare con un piccolo aereo della US-americana a visitare la base americana Amundsen-Scott.
Per i professionisti c’è anche la possibilità di scalare alcune montagne del continente Antartico.
Per i fan del rischio viene offerto un soggiorno in tenda.
Il periodo adatto per i turisti è da novembre a febbraio.
Durante il 1990/91 solo 1000 turisti in Antartide e nella stagione 2002/03 già 14000.
Gli USA sono al 1° posto nell’organizzazione dei viaggi in Antartide, mentre al 2° posto la Germania.
Un altro fatto straordinario dell'Antartide è la maratona Antartica che si svolge regolarmente dal 1995 con un numero limitato di
partecipanti.
Inoltre ogni estate ha luogo la festa dell'anno nuovo nella stazioni di McMurdo.
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La festa consisteSCUOLA
nel festival
musicale sul ghiaccio.
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Adeliepinguin
Alter: 10 Jahre
Grȍsse: 70cm
Gewicht: 4-6kg
Anzahl: ca. 20 Mio
Verbreitung: Antarktiskuste,insekln,SudAntarktis
Nahrung: Krill und Klaine fische
Der Adelpinguin ist die häufigste antarktische Pinguinart.
Er ist an der kuste des antarktischen Kontinents.
Sie sind 70 cm groß 4,5 bis 5,5 kg schwer sie bis zu 100 km lange Wanderungen zu ihren
Brutplätzen unternehmen.
Diesen Weg legen sie im Gänsemarsch zurũck, manchmal schlittern sie auch auf ihren Bäuchen
daher, die Brutpflege wird ausschliesslich von den Männchen wahrgenommrn.
Die AdelieKolonien sind zum Teil rising.
Es sind fũnf Millionen Tiere uberwintern auf dem Packeis, weil dort die Lufttemperatur hȍher als auf
dem Festland ist.
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Il pinguino Adelia è la specie numerosa di pinguini in Antartide. Si trova sulle coste del
continente antartico. È alto 70 cm e pesa 5 kg. Percorre 100 kg per andare dove si
cova. Al viaggio di ritorno slittano sul ghiaccio con la pancia. I maschi nutrono i loro
cuccioli. Le colonie sono composte da 5 milioni di pinguini. L’inverno sui Pack la
temperatura è molto fredda e molto difficile.
Età:10 anni
Altezza:70 cm
Peso: 4-6 kg
Diffusione: sulle coste dell’Antartide e isole del sud Antartide
Scoperti sul mare d’Umont d’Urville
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Die Antarktis ist umgeben von einer riesigen Packeiszone, in der sich Okosysrteme der
Welt entwickelten hat.
In den Meeren wimmelt es von riesigen antarktischen Krills und anderer Kleinkrebse.
Dieser Krill bildet den Anfang der Nahrungskette für die zahlreichen Merees- und
Landtiere, wie Fische, Wale, Kalmare, Seelöwen, Seehunde, Pinguine und
zahlreiche Meeresvögel.
L’Antartide è circondato da enormi pack di ghiaccio. Qui si sviluppa l’ecosistema
mondiale. Nel mare brulica plancton. Gli animali principali antartici sono: calamari,
uccelli marini, pinguini leopardi, marini, foche… Sui pack di ghiaccio covano 2 tipi di
pinguini quello imperatore e quello de Adelia. Altri animali come gli uccelli: gli albatros,
l’uccello delle tempeste di neve e l’uccello delle tempeste argentate.
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Der Goldschopfpinguin hat seinen Namen von den gelborangenen Federschopfen an der Seite
ihres Kopfs.
Ihr Vorkommen ist auf die Inseln der Antarktis und Subantarktis beschränkt.
Die Goldschopfpinguine verbringen den Winter auf See und Kehren zur Paarungszeit in ihre
Kolonien zuräck, wo das Weibchen zwei Eier legt, aber meinstens nur das zweiten grȍssere Ei
erfolgreich ausbrȕtet.
Nach dem Schlüpfen wird das junge vom Männchen beschützt, während das Weibchen auf
Nahrungssuche ist und immer wieder mit Krill zum Nest zurückkehrt.
Später suchen beide Elternteile nach Nahrung bis das Junge Ende des Südsommers das Nest
verlasst.
Alter: 10 Jahre
Grösse: 55cm
Gewicht: 4-5 kg
Nahrung: Krill Krebstiere, Tintenfisch
Verbreitung: Antarktische Halbinseln
1C – 1D
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A.S. 2007/2008
IC TAIO
Età 20 anni
Altezza 55cm
Peso 3 kg
nutrimento plancton e pesci
Anche questo pinguino ha un ciuffo. È il pinguino più piccolo dell’Antartide. Lui cova a
nord e a sud sui limiti delle coste antartiche spesso si incontra con l’eudipte dal ciuffo. È
un pinguino aggressivo.
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WIE DIE MENSCHEN IN
DEN POLARSTATIONEN LEBEN
Der Sudpol – auch Antarktis genannt –ist
ein eher lebensfeindlicher Ort.
Bei Temperaturen zwischen -90° und+15°
konnen nur wenige Tiere und Pflanzen
uberleben.
Auch Menschen konnen hier langere Zeit
nur in Polarstationen verbringen.
Wahrend des antarktischen Sommers,
wenn bei uns Winter ist, sind die
Temperaturen am Sudpol am hochsten
und das Wetter ist schoner.
Zu dieser Zeit leben dort ungefahr
4000 Menschen in zahlreichen
Polarstationen.
Sie kommen aus rund 30 verschiedenen
Landern und werden mit Flugzeugen
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dorthin gebracht, die auf Skiern fahren.
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IL POLO SUD, detto anche Antartide,è un luogo ostile alla vita. La temperatura è tra i -90 e i +15
gradi e possono sopravvivere solo pochi animali e piante. Anche gli uomini possono trascorrere
tempi più lunghi solo rimanendo nelle stazioni polari.
Durante l'estate antartica,quando da noi è inverno, e temperature al POLO SUD sono più alte e il
tempo è più bello. In questo periodo vivono circa 4000 persone in stazioni polari molto numerose.
Essi provengono da oltre 30 diversi stati e vengono portati con aerei, che sotto la struttura, hanno
lunghi sci. Nell'inverno antartico, quando da noi è estate, vivono in Antartide circa solo 1000
persone.
Loro devono principalmente preoccuparsi che sugli impianti non accada niente di brutto.
Per molti ricercatori è semplicemente troppo freddo. In Antartide ci sono anche dei bambini.
In totale ne sono nati 3: Emilio; Juan; Gisella. Malgrado il freddo i ricercatori devono sentirsi come a
casa. La stazione di Amundsen-Scott si trova solo a pochi centinaia di metri nel punto più a sud del
mondo. Intorno alle stazioni per proteggerle dal mal tempo, viene costruita una cupola di vetro e
metallo. Questa è larga 50 metri e alta 16.
Nelle cupole vengono accolti i ricercatori e i laboratori per le loro ricerche. Qui ci sono laboratori, un
soggiorno, camere da letto, una mensa, una piccola clinica e una casa adibita con una serra, dove i
ricercatori coltivano verdura e ortaggi freschi.
La stazione di “McMurdo” non presenta nessuna cupola perché lei si trova nella periferia
dell'Antartide, dove il tempo è migliore. Sono però presenti molti edifici.
All'interno di essi si possono trovare, per esempio, palestre per praticare sport e sale per giocare a
biliardo. I biologi compiono ricerche su piante, animali e sullo sviluppo dei fenomeni particolari del
ghiaccio, presenti solo in Antartide. I meteorologici studiano e cercano di chiarire gli sviluppi del
tempo. Gli astronomi analizzano l’aria pulita per osservare meglio le stelle.
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IC TAIO
-1961 wurde die Antarktis zur
neutralen Zone und 1985 zum
Welterbe der Menschheit erhoben.
-1991 haben insgesamt
42 UNO-Staaten im Madrider
Abkommen die Antarktis zu
Einem Frieden und der
Wissenschaft Naturreservat
erklärt und verpflichteten
sich seither zu ihrem Schutz .
Antarktisch ist nicht nur durch die
Klimaerwärmung bedroht, sondern
auch durch wachsenden Tourismus
sowie durch Abfälle und Sondermüll
von 40 Forschungsstationen.
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LA BANDIERA DELL’ANTARTIDE
Poiché l’Antartide non è né una nazione né una regione,non ha una propria bandiera.Negli ultimi
tempi ci furono tuttavia dei tentativi per creare una nuova bandiera per l’Antartide. Il progetto
Batrams mostra la massa antartica in bianco su una sfondo blu. Questa bandiera è molto popolare
in Internet. Smith mostra lo sfondo colorato di arancione con sopra una “A” di Antartide, sotto la “A”
c’è disegnato il segmento della Terra, sostenuto da due mani che significano l’unione pacifica
dell’Antartide. I due modelli sono stati prodotti da Graham Batram bzw. Whitney Smith.
IL TRATTATO DI MADRID
Nel 1961 venne definita l’Antartide come zona neutrale e nel 1985 diventa eredità mondiale per
l’umanità. Nel 1991 42 stati hanno stipulato il trattato di Madrid e hanno stabilito che l’Antartide in
seguito a questo diventi zona naturale dedicata alle ricerche.
LE CONSEGUENZE DEL SURRISCALDAMENTO
Il surriscaldamento terrestre, che colpisce le regioni polari, riguarda molti animali polari:
in nord come in sud comporta molte sofferenze e lo scioglimento dei ghiacciai.
Gli orsi polari e i pinguini devono modificare i loro ritmi di vita e le loro abitudini, se
vogliono sopravvivere.
Nel 2001 si sciolsero due giganteschi iceberg nel continente del mar rosso e bloccarono
il percorso dei pinguini di Adelia che erano alla ricerca di cibo.
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Numerosi cuccioli morirono
perché
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COREDOnon sapevano nuotare.
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Die Pinguine sind 18 Arten unterschieden.
Die Gemeinsamkeiten aller Pinguine sind:
dem anatomischen Bau, die Fortbewegung zu lande und im wasser und die
Riesenansammlung zur Brutzeit.
Sie sind eine sehr gute Kletterer.
Alle Arten sind schwarz am Rücken und und am Bauch weiss.
Sie brüten an den Küsten.
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Wenn es Winter wird in der Eiswüste der Antarktis, nimmt eine bemerkenswerte Reise ihren Lauf und das seit
Urzeiten.
Tausende von Kaiserpinguin verlassen die Sicherheit der Meere.
Klettern auf das Packeis und machen sich auf den langen Weg in eine Region, die so trostlos und so extreme ist.
In einer langen Reihe schreiten die Pinguine voran, geblendet von Schneesturmen, gebeutelet
aber getrieben von Wunsch, sich zu paaren und fortzupflanzen, um das Überleben ihre
Spezies zu sichern.
Sie Wandern zu ihren traditionellen Fortpflanzungsort, wo sie sich nach einer rituellen Balz
komplizierter Tänze und zu Paaren Annährung zusammenfinden.
Die Tage werden kürzer, das Wetter rauer. Die Kaiserpinguinweibchen verweilen nur so lange,
Bis sie ein einziges Ei geleft haben. Danach kehren sie, erschöpft von Wochen ohne Nahrung, züruck über das
Packeis in den fischreichen Ozean.
Die Rückreise ist gefährlich, räuberische Seeleoparden lauern.
Kaiserpinguinmännchen bleiben an Ort und Stelle, um die kostbaren Eier auszubruten, die sie auf ihren
balancieren.
Dabei sind sie Temperaturwen weit unter dem Gefrierpunkt ausgesetzt.
Nach zwei endlosen Monaten, in denen die Männchen keine Nahrung zu sich nehmen, schlüpfen
die Küke.
In jener weissen neuen Welt, können die Küken nur begrenzt von den knappen Nahrungsreserven der Vater
zeheren.
Benötigen ihre Mütter zu lange, um mit frischer Nahrung vom Meer zurückzukeheren, müssen die Küken sterben.
Die Familien sind schliesslich wiedervereint, die Mütter bleiben bei ihren Jungen, während sich ihre Partner,
erschöpft und nahezu verhungert, auf den Weg ans Meer machen, um Fische zu fangen.
Während die Temperaturen steigen, das Eis allmählich rissig wird und zu schmelzen beginnt, wiederholen die
1C – 1Dzwecks Futtersuche unzählige Male.
Erwachsenen die anstrengeden
Reisen
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I PINGUINI DELL’ANTARTIDE.
I pinguini sono suddivisi in 18 specie.
Gli elementi comuni dei pinguini sono la struttura anatomica, l’avanzamento
sulla terraferma e sull’acqua.
Si ritrovano in colonie per covare. Covano sulle coste.
Sono bravi scalatori, scalano anche le pareti più ripide.
Ogni specie ha la schiena nera e il dorso bianco.
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Der goldschopfpinguin hat seinen Namen von den gelborangenen Federschopfen an der
Seite ihres Kopfs.
Ihr Vorkommen ist auf die inseln der Antarktis und subantarktis beschrankt.
Die goldschopfpinguine verbringen der Winter auf see und Kehren zur Paaungszeit in
ihre Kolonien zuruck, wo das Weibchen zwei eier legt, aber meinstens nur das zweiten
grossere .
Ei golfolgrich ausbrutet.
Nach dem Schüpfen wird das junge vom Männchen beschützt, während das Weibchen
auf Nahrungssuche ist und immer wieder mit Krill zum Nest zurückkehrt.
Später suchen beide Elternteile mach Nahrung bis das junge Ende des Südsommers
das Nest verlasst.
Alter: 10 jahre
Grösse: 55cm
Gewicht: 4-5 kg
Nahrung: Krill Krebstiere, Tintenfisch
Verbreitung: Antarktische Hambilsen
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Der Name Albatros stammt vom portugiesischen „Alcatraz“ und bedeutet Schöpfeimer.
Die Vögel verbringen den grössten Teil ihres Lebens in der Luft oder für die Nahrungssuche auf
dem Wasser.
Das Land suchen sie nur zur Brūtzeit auf.
Die Flügel sind sehr schmal und gerade hervorragend zum Segeln geeignet.
Er kann kilometerweit segeln, ohne ein einziges Mal mit den Flügeln zu schlagen.
WANDERALBATROS
Alter bis 70 Jahre
Grösse: Korper 120cm,
Flügelspannweite: 350cm
Gewicht: bis 8- 12kg,
Anzahl: 8500 Brutpaare- 28'000 Einzelvögel
Nahrung: Fischen, Tintenfischen, Quallen
Feinde: insbesondere der Mensch wegen der Langleinenfischerei, aber auch wegen der Umweltveränderungen.
Verbreitung: Brutgebiet in der einzige wirkliche Feind der Albatrosse ist der Mensch.
Währeden es früher die Treibnetzfischerei war, so ist es heute die Tribnetzfischerei Dabei werden Leinen mit einer
Länge von bis über 100km Länge ausgeworfen, die mit bis zu 3000 Haken bestückt sind Mit dieser Fangmethode
wird Thunfish gefangen, aber leider kommen jährlich auch mehr als 40'000 Albatrosse dabei ums Leben.
Greenpeace wehrt sich gegen diese Fangmethode.
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Russalbatros:
Grösse: Körper 70cm
Flügelspannweite: 200cm
Anzahl: 150'000, davon 25’000
Brutpaare
Nahrung: Krill, Fisch, Tintenfisch
Feinde: gleiche
Bedrohungslage wie beim
Wanderalbatros, bei Eiern und
Küken die Skua
Verbreitung: Südgeorgien, Bouvet, Heard, Macquarie.
Der Russalbatros fliegt über den südlichen Ozeanen.
Der Rücken und die Unterseite sind aschgrau und der Kopf dunkel graubraun.
Der Schnabel und der Schwanz sind schwarz Beide Partner bebrüten das einzige Ei und die Entwicklung des
Jungvogels dauert extrem lange.
Er brüten auf Inseln wie Südgeorgien, Macquarie Heard und Bouvet und er bevorzugt dazu steile Küstenklippen.
Königsalbatros
Alter: bis 45 Jahre
Grösse: Körper 140cm
Flügelspannweite: 320cm
Nahrung: fisch, Tintenfisch
Feinde: gleiche
Bedrohungslange wie beim Wanderalbatros
Verbreitung:
Der Königsalbatros ist nur im Sommer während der Brutzeit in der Antarktis.
Sein Lebensraum ist das offene Meer und die Inseln zum Pazifischen Ozean.
Der Königsalbatros brütet in Kolonien.
In der Regel hat das Elternpaar nur ein Ei, welches beide Elternteile abwechselnd während ca. 78 Tagen
bebrüten.
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Erst nach 9 Monaten kann der kleine Albatros fliegen
wird;
manche Königsalbatros brüten nur alle zwei Jahre.
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Graukopfalbatros:
Alter: bis 35 Jahre
Grösse: Körper 80cm
Flügelspannweite: 220cm
Nahrung: Fische, Krebstiere, Krill
Der Graukopfalbatros brütet zusammen mit dem Schwarzbrauenalbatros.
Er hat nur jedes zweite Jahr Nachwuchs.
Das Nest wird aus Gras und Lehm hergestellt.
Im Sommer fliegt er über dem Südpolarmeer – im Winter subtropischen Gebiete.
Der Kopf und Hals sind grau, die Flügeloberseite ist braun, der Schwanz ist dunkelgrau, Seine Nahrung sind
Fische und Krebstiere.
Seine erste Brūtzeit ist erst nach 12 Jahren.
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Il nome Albatros deriva dal portoghese “Alcatraz” e significa secchio.
Gli uccelli trascorrono la maggior parte del tempo in aria o in acqua alla ricerca di cibo.
Sulla terraferma rimangono solo per la cova.
Le ali sono molto strette e diritte, adatte a veleggiare.
Lui può veleggiare per chilometri, senza sbattere le ali una sola volta.
LEGENDA:
età: 70 anni
ampiezza: 120 cm
ampiezza ali:
peso: 8 \ 12 kg
numero: le femmine sono meno numerose
nutrimento: pesce, seppie, meduse
L’uomo è l’unico nemico dell’albatros.
La pesca viene effettuata con l’utilizzo di corde da pesca lunghe oltre 100 km, e vengono lanciate.
Su queste corde vi sono molti uncini.
Con questo metodo di pesca vengono catturati molti tonni, ma purtroppo causa questo metodo annualmente
muoiono 40’000 albatros.
Greenplace lotta contro questo metodo di pesca.
Le colonie di albatros si trovano su quasi tutto l’ Oceano meridionale e loro vanno solo raramente verso nord nei
tropici.
Loro covano in colonie.
Depongono un solo uovo.
La cova dura a lungo.
I genitori si scambiano il turno di cova.
I cuccioli necessitano di tanti anni per essere autonomi.
‘’Russalbatros’’
ampiezza: 70cm
ampiezza
ali: 200cm
1C – 1D
SCUOLA krill,
MEDIA pesci,
COREDO seppie
nutrimento:
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nemici: sono ICminacciati
durante
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i loro spostamenti e durante la cova
Il ‘’Russalbatros’’ vola oltre l’Oceano meridionale.
Il dorso e il lato inferiore della schiena sono grigio cenere e la testa è marrone – grigio scuro.
Il becco e la coda sono neri.
Il maschio e la femmina covano un solo uovo e lo sviluppo dell’unico uovo dura a lungo.
Lui cova sulle isole come quelle della sud Georgia e Macquarie.
Albatros imperatore
età: fino a 45 anni
ampiezza: 140cm
ampiezza ali: 320cm
nutrimento: pesce, seppie
nemici: sono minacciati durante
i loro spostamenti e durante la cova
L’ albatros imperatore è solo durante l’estate in Antartide per la cova.
Lo spazio di vita è sul mare aperto e sull’Oceano Pacifico.
L’albatros imperatore cova in colonie.
Nelle loro regole la coppia ha un solo uovo.
Viene covato circa 78 giorni.
Il piccolo è in grado di volare solo dopo 9 mesi.
Alcune coppie depongono un uovo solo ogni 2 anni.
Albatros marrone – nero
ampiezza: 90cm
ampiezza ali: 240cm
nutrimento: pesci, seppie, krill
L'albatros marrone - nero trscorre praticamente tutta la sua vita sull'Oceano dell'emisfero meridionale e solo per la
cova sulla terraferma.
Lì si muove con difficoltà.
Lui cova nel sud della Georgia..., ma anche sulle isole al di fuori dell'Antartide come Falklands.
Il suo nome deriva dalle striature marroni e nere sopra l'occhio.
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Albatros dalla testa grigia:
età: 35 anni
ampiezza: 80cm
ampiezza ali: 220cm
nutrimento: pesci, granchi, krill
L’albatros dalla testa grigia cova assieme all’albatros marronenero.
Lui solo ogni due anni produce un uovo.
Il nido viene posizionato sull’erba e sul terreno argilloso.
Il territorio della cova è nella sud Georgia e Macquarie.
In estate vola sopra il mare polare meridionale, in inverno preferisce i luoghi sud tropicali.
L’ampiezza delle ali raggiunge un’ampiezza di oltre 2m.
La testa e il collo sono grigi.
La parte superiore delle ali è marrone, la coda è grigia scura.
La parte meridionale e superiore della coda è bianca.
Si nutrono di pesci e granchi.
Possono covare solo dopo 12 anni
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Robbe der Antarktis
Die antarktischen Robben werden in Hundsrobben und Ohrenrobben unterteilet.
Die Mehrzahl der antarktischen Robben gehȍren zu den Hundsrobben.
Typisch ist das Fehlen der äusseren Ohren trotzdem haben sie ein feines Gehȍr.
Zur Familie der Ohrenrobben gehȍren in der Antarktis die Hundsrobben,
Pelzrobben, Seebar.
Robbenarten leben auf dem Eis und im Ozean der Antarktis.
Sie werden auch Sūdrobben genannt.
Die Nahrung: Tintenschnecken, die Wedellrobben Fische und der
Krabbenfresser.
Seeleopard
Alter: bis 25 Jahre
Grȍsse: bis zu 3Meter
Gewicht: bis 300kg
Anzahl: ca. 250’000
Nahrung: Pinguine, Fische,
Tintenfische, Krill
Verbreitung: Packeis im Sommer, Kȕstenstrände
der polaren Inseln im Winter
Ihren Namen verdankt der Seeleopard ihrem gefleckten Fell und ihrer Jagdtechnik.
Ausser Krill, fressen Seeleoparden, Pinguine, andere Robben, Fische und Tintenfische.
Pinguine und Robben kommen als Beute während der Fortpflanzungszeit.
Das durchschnittliche Kȍrpergewicht beträgt bei 300kg und kȍnnen 15Jahre leben.
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Rossrobbe
Alter:
Grosse: 350cm
Gewicht:450kg
Anzahl: 220’000
Nahrung: Tintenfische, Fische,
Krill
Feinde: Killerwal, Seeleopard
Verbreitung: Packeis im Sommer, Kustenstrande
der polaren Inseln im Winter.
Die Ross-Robbe ist ein Tintenfische-Spezialist.
Ausserdem trifft man sie nur einzeln oder in Paaren an.
Die Populationsgrosse liegt bei etwa nur 220’000 Tiere.
Sudlicher See-Elefant
Alter:
Grosse: ca. 6m
Gewicht: bis 3500kg
Anzahl: 700’000
Nahrung: Fische, Tintenfische
Verbreitung: rund um die
Antarktis
Der Sudlicher See-Elefant hat seinen Namen der von russelartigen Erweiterung der Nase des erwachsenen Bullen.
Der massige graue Korper erinnert an einen Elefanten.
Das wesentlich kleinere Weibchen erscheint dagegen zierlich.
Die Sudlichen See-Elefant haben ihre Fortpflanzungsplatze uber die subantarktischen Inseln verteilt.
Bullen sind bis sieben Mal schwerer als Kuhe.
Sie sind 5m lang und wiegen 4 Tonnen.
Er ernahrt sich von Fischen und Tintenfischen.
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Antarktischen Seebar
Alter:
Grosse: ca. 2m
Gewicht: bis zu 450kg
Anzahl: ca. 800’000
Nahrung: Fische, Tintenfische, Krill
Verbreitung: rund um die Antarktis.
Sie leben nahe der antarktischen Festlandkuste.
Entweder auf dem Eis oder im Winter unter dem Eis.
Festiandkuste entweder auf dem die Tiere sind sehr gross und
beide Geschlechter werden bis zu 400kg bei einer Lange von 3Metern.
Sie ernahren sich von Fischen und Tintenfischen und
tauchen bis zu 600m tief.
Manchmal bleiben sie bis zu einer Stunde unter Wasser.
Im Winter lebt sie standing unter Wasser.
Wedellr
obben
Alter:
Grosse: bis 3m
Gewicht: 120kg die Bullen
40kg die Weibchen
Anzahl: ca. 4 Millionen
Nahrung: Krill, Fische und Tintenfische
Verbreitung: Kustenstrande der
Polaren inseln.
Der Antarktischen Seebar hat einen zwieten Name: Kerguelen Seebar.
Die Robbenschlagerei begann in Sudgeorgien und nach der
Ausrottung wurde einfach auf den Sudshetlands,
auf Macquarie und weiteren Inseln geschlachtet.
Heute erholt sich die Art wieder und zieht seine.
Jungen wieder sudlich der Antarktischen Konvergenz auf South Georgia, South Sandwich, South Orkneys und South Shetlands.
In Jahre 1930 kannte man eine Restpopulation etwa hundert Tieren auf Bird Island/Souch Georgia.
Die Bullen besetzen und verteidigen Territoren, in denen sie sich mit mehrerenWeibchen paaren.
Ca. 130kg wiegen die Mannchen und die Weibchen, ca. 40kg.
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LE FOCHE DELL’ANTARTIDE
Le foche antartiche vengono suddivise in: foche cani e foche orecchie.
Il maggior numero di foche in Antartide appartengono alle foche cani.
Tipico è la mancanza di orecchie esterne nonostante abbiano un udito molto sviluppato.
Il leopardo marino
Età: fino a 25 anni
Altezza: fino a 3m
Peso: fino a 300kg
Numero: ca. 250’000
Nutrimento: pinguini, pesci, seppie, plancton
Nemici:
Diffusione: in estate nelle banchise, in inverno nelle
isole dell’antartide.
Il nome del gheopardo marino deriva dalla sua pelliccia e dalla sua tecnica di caccia.
Si nutre di plancton, pinguini, pesci, altre foche e seppie.
Pinguini e foche rappresentano bottino nel periodo procreazione.
Foca del mar rosso
Età:
Altezza: 350cm
Peso: 49kg
Numero: 220’000
Nutrimento: Seppie e Pesci
Nemici: Balene e leopardi marini
Diffusione: in estate nelle banchise, in inverno nelle
Isole dell’antartide
Le foche ros sono delle professioniste delle seppie.
Si trovano singolarmente.
La popolazione più grande e di 220'000 animali.
.
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Elefante marino del sud
Età:
Altezza: 6m
Peso: 3500kg
Numero: 800’000
Nemici:
Diffusione: intorno all’antartide
L’elefante marino prende il suo nome dal suo naso a proboscide.
Al contrario la femmina appare più piccola.
Questi animali si trovano sulle isole vicino all’antartide.
I maschi pesano fino a 7 volte di più e sono più alti di 5m.
Si nutrono di pesci e seppie che si trovano fino a 300m di profondità.
Vedellrobben
Età:
Altezza: 3m
Peso: 450kg
Numero: ca. 800’000
Nutrimento: Pesci, Seppie e Plancton
Nemici:
Diffusione: intorno all’antartide
Vivono vicino all’antartide oppure nel ghiaccio e l’inverno sotto il ghiaccio.
Gli animali sono molto grandi e arrivano fino a 400kg e una lunghezza di 3m.
Si nutrono di pesci e di seppie.
Raggiungono una profondità di 600m e in certi casi possono stare 1 ora sotto l’acqua.
Ci sono pochi animali che arrivano fino a 15 anni.
In inverno vivono sotto l’acqua.
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Orso marino Antartico
Età:
Altezza: 2m
Peso: 450kg
Numero: 800’000
Nutrimento: Pesci, Plancton e Seppie
Diffusione: intorno all’antartide, su ghiaccio vicino a spaccature e buchi.
L’orso marino Antartico ha un secondo nome: Kerguelen Seebar.
La caccia di foche iniziò nel sud della Georgia, e dopo la distruzione di questo animale
andarono in Antartide e vennero abbattute sulle isole Sudshetlands, auf Macquarie.
Oggi è diverso il numero di foche è aumentato, i piccoli vengono condotti a sud della
convergenta antartica.
Nel 1930 si spostarono in Georgia.
I maschi occupano il territorio nei quali si accoppiano con diverse femmine.
I maschi pesano 130kg e le femmine 40kg.
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WALE
DER
ANTARKTIS
Die Wale sind Säugetiere, die ausschliesslich im Wasser leben. Weltweit gibt es 100
Arten und Unterarten,
davon kommen ungefähr 20 zumindest zeitweise in antarktischen Gewässern vor.
Walpopulation:
Die Population der einzelnen Walarten ist nur
schwer zu schätzen, weil sich die Tiere die
meiste Zeit unter Wasser und deshalb nicht
sichtbar sind
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Blauwal
Alter bis 100 Jahre
Grösse : bis 30 m lang
Gewicht : bis 120 Tonnen
Nahrung : Krill und andere Krebsarten.
Feinde Fangverbot, keine natürlichen Feinde, Überleben
Der Blauwal ist der grösste
Wal der Erde, wahrscheindlich
auch der grösste Wal der je auf Erden gelebt hat. Ein ausgewachsenes Tier wird
30 m
lang und wiegt etwa 120 Tonnen. Durch die intensive Bejagung ist die Population
stark
gesunken und man schätzt, dass es nur noch 3000 Blauwale gibt.
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Finnwal
Alter
Grösse : bis 15 m lang
Gewicht :bis 70 Tonnen
Nahrung : Leuchtkrebse, Schwarmfische.
Feinde :
Verbreitung : weltweit, meidet Küstenregionen
Der Finnwal ist der zweitgrösste Wal.
Er ist bekannt als schneller Schwimmer. Der Rücken ist dunkelgrau bis braun. Die
Unterseite ist weiss.
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IC TAIO
Buckelwal
Alter
Grösse : bis 15 m lang
Gewicht : bis 30 Tonnen
Nahrung : Krill, Fisch und Tintefisch
Feinde :
Verbreitung : alle Ozeane bis Packeisgrenze, saisonale Wanderungen
Die Buckelwal erreichen eine Länge bis zu 15 meter ein Gewicht bis zu 30 Tonnen. Sie
sind ungewöhnlich langsame
Schwimmer mit langen Flossen-diese entsprechen etwar einem Drittel der gesamten
Körperlänge. Sie sind auch bekannt für ihre langen variationsreichen Gesänge.
Der Buckelwal ernährt sich von Krill, Fischen und Tintenfische. Er hat eine besondere
Jagdmethode : sie tauchen unter einen Fischschwarm und umkreisen ihn von unten.
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Pottwal
Alter
Grösse : bis 18 Meter
Gewicht : bis 40 Tonnen bei Weibchen
und 70 bei Bullen
Nahrung : Fisch, Krebstire
Feinde
Verbreitung : alle Meere, bevorzugt tiefe Gewässer
Im Südpolarmeer sind männliche Pottwale die weiblichen Tiere leben in den Meeren der
Sudtropischen. Die Pottwale sind polygam – der Harem eines Bullen. umfasst 10-40
Weibchen.
Pottwal können sehr tief tauchen – bis 1200m,30 Minuten bis eine Stunde. Die
Körperlänge beträgt bis 18 m.
Das Körpergewicht beträgt bei den weiblichen Tieren 40 Tonnen, Bullen haben bis 70
Tonnen. Die Pottwale leben allein oder in kleinen Gruppen.
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Südlicher
Zwergwal
Alter
Grösse : 8 meter
Gewicht : 6 bis 8 Tonnen
Nahrung : Leuchtkrebse
Feinde : Grosser Schwertwal
Verbreitung : Südhalbkugel
Der Zwergwal mit acht Metern ist der kleinste im Südpolarmeer. Sie haben eine Länge
von 8 Metern, und ein Gewicht von 6 bis 8 Tonnen. Die Zwergwale ernähren sich von
Krill.
Die Weibchen gebären jedes Jahr ein Junges und paaren sich wieder nach der Geburt.
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Grosser
Schwertwal
Ater
Grösse : 5,5 bis 10 meter
Gewicht :3 bis 9 Tonnen
Nahrung : Fische, Wale, Robben, Seekühe, Meeresvögel
Feinde
Verbreitung : weltweit
Im Südpolarmeer ist der Schwertwal eine gefürchtete Erscheinung
Er ist der grösste Vertreter Delphine.
Im Gegensatz zu Delphinen hat er keinen “Schnabel”, sondern eine Stirn.
Seinen Namen hat der Wal von seinem “Schwert” auf dem Rücken.
Sie wandern und fressen in Rudeln.
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Gabriel Sicher
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Im Laufe des 20. Jahrhunderts
erkannte man die Möglichkeiten,
die die Antarktis für
astrophysikalische
Untersuchungen bietet.
1912 entdeckte Frank
Bickerton, ein Mitglied
der Mawson –Exspedition,
zufällig den ersten
Meteoriten
in der Antarktis.
Seid 1969 wird
systematisch
nach Meteoriten gesucht,
da die Antarktismeteuriten
sehr gut konserviert sind
und nur geringe
Verwitterungsspuren zeigen.
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Le balene sono mammiferi che vivono soprattutto nell’acqua antartica.
In tutto il mondo esistono circa 100 specie e sottospecie di balena.
Da cui circa 20 specie trovano in Antartide.
La popolazione delle singole balene è difficile da stimare perché la maggior parte del tempo sono
sott’acqua perciò non sono visibili
CARTA DI IDENTITA’
Età: fino a 100 anni
Lunghezza: fino a 30m
Peso:fino a 200t
Nutrimenti:plancton e altri crostacei
Nemici: pescatori di balene,nessun nemico naturale.
La balenottera azzurra è la più grande balena del mondo, forse anche la più grande mai esistita.
Un esemplare adulto arriva a 30m e pesa circa 120t.
A causa delle intense caccie la popolazione delle balene è fortemente calata e si stima che ora esistono 3000 balenottere azzurra.
La balenottera azzurra mangia circa 3-4 milioni di plancton al giorno.
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FINNWAL
Età: sconosciuta
Lunghezza: fino a 25m
Peso: fino a 7t
Alimentazione: pesci del branco
Nemici: nessuno
Le finnwal è la seconda balena più grande.
È conosciuta per la sua velocità nel nuoto.
La schiena è grigio scuro e marrone.
La pancia è bianca.
BUCHEWAL
Età: sconosciuta
Lunghezza: fino a 15m
Peso: fino a 50 tonnellate
Alimentazione: plankton,pesci e polipi
Espansione:tutti gli oceani
Le buchewale raggiungono i 15m e pesa fino a 30t.
E’ molto lento a nuotare con lunghe pinne.
E’ anche conosciuta per ricche variazioni di canto;mangia plankton pesce e seppie.
A uno speciale metodo di caccia:nuota sotto un branco di pesci e li circonda da sotto.
POTWALE
Età: sconosciuta
Lunghezza fino a 18m
Peso: fino a 40t (per i maschi 70t)
Alimentazione: crostacei
Nemici: non ne ha
Espansione: tutti i mari
Le potwale possono nuotare molto in profondità fino a 1200m e possono stare sott’acqua da a 30m fino a un’ora, è lunga
circa 18m e pesa circa 40t.
Loro si muovono e mangiano in gruppo
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SULLOICHER ZWERGWAL
Età: sconosciuta
Lunghezza: 8m
Peso:da 6 a 8t.
Espansione: in Antartide
Il Zwergwal è anche il più piccolo di Antartide.
è lungo 8m e pesa 6 fino a 8t.
Si ciba di Plancton,la femmina partorisce ogni anno un cucciolo.
GROSSER SCHWERTWAL
Età:sconosciuta
Lunghezza: 8m
Peso: da 3 a 9t
Nutrimento:pesci,balene,foche
Nemici:nessuno
Espansione: in tutto il mondo.
E’ il più grande rappresentante sei delfini.
Al contrario dei delfini non a il becco però a un giogo frontale.
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Die Antarktis beherbergt
Ökosysteme,die einzigartig auf
der Erde sind.
Zum einen liegen sehr
Extreme Umweltbedingungen vor,
zum anderen ist die Region-durch
Ersteres bedingt-noch
Weitgehend frei von
menschlichen Einflüssen.
Ein ungewöhnliches und zugleich
sehr einfaches Ökosystem
liegt in den Trockentalern nahe
der McMurdo-Station vor,
das vorwiegend von
Mikroorganismen, Moosen und
Flechten und einigen wirbellosen
Tieren bevölkert wird.
Im Gegensatz zum Land
ist der Ozean Reich an Leben.
Hier interessiert die Forscher
vor allem die Anpassung der Organismen
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an die niedrigen
Temperaturen.
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Nel corso del ventesimo secolo
si scoprirono le possibilità
che l’Antartideoffrisse
materiale per le ricerche astrofisiche.
Nel 1912 Franck Biccerton,
un membro della spedizione
Mawson scoprì casualmente
il primo meteorite in Antartide.
Nel 1969 viene cercato
e poi sistemato il meteorite,
poiché il meteorite dell’Antartide
è stato conservato molto bene
e mostra delle piccole tracce
in deterioramento.
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L’Antartide contiene l’ecosistema ed è
straordinario della Terra.
Da un lato ci sono estreme condizioni
dell’ampiente, dall’altra è
l’unica regione della terra libera
dall’influsso dell’uomo.
Un ecosistema particolare si trova
nelle vallisecche vicino alla
stazione Mc-Murdo prevalentemente
abitata da microrganismi,
muschi e licheni e da qualche
animale invertebrato.
È un ecosistema particolare
e contemporaneamente semplice.
Al contrario della terra ferma l’oceano
è ricco di animali.
Gli studiosi si interessano soprattutto
dell’Antartide e dell’adattamentto
dei microrganismi alle temperature basse.
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English
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HERE IS A QUIZ ABOUT THE MOVIE TI…“HAPPY FEET”
-What is Happy Feet’s first name?
…Mumble.
-What is Happy Feet’s special ability?
…Tap Dancing.
-What kind of penguins are Happy Feet and his family?
…Emperor Penguins.
-Which two characters does Robin Williams supply the voices
for?
…Ramon and Lovelace.
-Which of these is NOT a name from one of “the amigos” ?
…Mario.
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-What kind of object is Lovelace’s “sacred talisman” ?
…A six-pack ring
-What is the name of Gloria’s Heartsong ?
…Boogie Wonderland.
-What causes Happy Feet to be different from all the other penguins?
…He is dropped when he is an egg.
-Who is taking away the penguin’s food supply?
…Humans
-What is a nickname that “the amigos” DON’ T give Happy Feet?
...Twinkle Toes.
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-Where does Lovelace find his “sacred talisman”?
…The Forbidden Shore.
-What happens to Happy Feet after he Follows the “aliens”?
…He is put in a marine park.
-Approximately, how long is Happy Feet there until he finds his way back
home?
…Three months.
-Where do the “aliens” put the tracking device on Happy Feet so they can
find him again?
…On his back.
-What song is played at the end of the movie, just before the credits?
…I Wish.
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1. Penguins live …in the Southern Hemisphere
2. Penguins are excellent…swimmers and divers
3. When penguins slide on their bellies, is called…tobogganing
4. The largest species of penguins is…emperor penguins
5.A thick fur coat …. is NOT part of a penguin’s protection against the cold
weather.
6. Penguins feed on…fish, cuttlefish, crustaceans and other small
sea creatures
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7. Natural predators of penguins are…leopard seals and killer whales
8. Penguins are social animals and…most are found in flocks called
“rookeries”
9. Penguin chicks are cared for by…both parents
10. Penguin chicks are fed by…regurgitation of partially digested
food from the parent’ s throat
11. A penguin chick can recognize its parents by…their call or “song”
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Get “Boogie Wonderland”
(VERSE)
Day-light deals of bad hand
(Said) Baby uh-uh, it don’t work
(Sung) Baby uh-uh-uh, uh-uh, uh-uh-uh-uh
Uh-uh-uh-uh, uh-uh-uh-uh
Midnight creeps so slowly into hearts of those who, need more than they get
Day-light deals of bad hand, to a penguin that has laid too many bets
The mirror stares you in the face, and says “baby uh-uh, IT DON’T WORK!”
You say your prayers though you don’t care
You sing and you shake hard
Dance!
(CHORUS)
Boogie wonderland, uh-uh, dance!
Boogie wonderland
(VERSE)
Midnight creeps so slowly into hearts of men (who need more that they get)
Daylight deals of bad hand to a penguin (who has laid too many bets)
(the mirror stares you in the face), and says “Baby uh-uh, it don’t work
(you say your prayers though you don’t care), you sing and shake the hurt
(CHORUS x2)
(PENGUIN RAPPING)
All the love in the world can’t be gone
All the need to be loved can’t be wrong
Oh the hearts all start sing and my heart will keep saying
1C – 1D wonderland
Boogie Wonderland,
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Ed.Artistica
Le diatomee
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Italiano
Endurance:
l’incredibile viaggio di
Shackleton al Polo Sud
Riferimenti bibliografici:
testi tratti da : Lansing A. , L’incredibile viaggio di
Shackleton al Polo Sud, Corbaccio
Shackleton E., Ghiaccio (South), Rizzoli, Milano
1999
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‘’Dal punto di vista sentimentale, questo è l’ ultimo grande
viaggio polare che resta da compiere.
Sarà un viaggio di gran lunga più importante di quello al Polo e
ritengo che sia compito dell’ Inghilterra ascriverlo alla propria
storia, perché siamo stati battuti al Polo Nord e abbiamo dovuto
accontentarci di un secondo posto al Polo Sud.
Ora rimane soltanto il più lungo e straordinario di tutti i viaggi:
la traversata del continente. ‘’
Ernest Shackleton
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SIR ERNEST HENRY SHACKLETON
(1871-1922) Fu uno degli ultimi grandi esploratori.
Andò per la prima volta in Antartide con Robert F. Scott nel 1901.
Nella prima spedizione da lui comandata, nel 1907-9 venne scalato il monte Erebus e fu
localizzato il polo magnetico; il tentativo di raggiungere il Polo Sud fallì quando mancavano
solo centocinquanta chilometri alla meta. Dopo l’avventura dell’Endurance partecipò, come tutti
i suoi uomini, alla prima guerra mondiale. Mentre stava salpando per la sua quarta spedizione
polare, il 4 della nave Quest. Fu sepolto nel piccolo cimitero della Georgia Australe.
Nonostante tutte le sue poche e le sue insufficienze, Shackleton meritò questo elogio:
“ Come guida scientifica, datemi Scott; per un viaggio rapido ed efficace, Amundsen; ma se vi
sia modo alcuno di scampare, buttatevi in ginocchio e pregate per Shackleton”. Fu questo
l’uomo che ebbe l’idea di attraversare il Continente Antartico… a piedi.
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L’avventura
L’8 agosto 1914, negli stessi giorni in cui scoppia la prima guerra mondiale, sir Ernest Shacklenton,
parte da Plymouth al comando della nave ENDURANCE. La sua meta è il Continente bianco,
l’Antartide. Le terre polari sono l’ultima frontiere delle esplorazioni terrestri: il Polo Sud era stato toccato
per la prima volta dal norvegese Amundsen nel 1911, un mese prima del britannico Scott, morto nel
viaggio di ritorno. Shacklenton vuole cogliere l’ultimo primato: attraversare a piedi il continente
antartico. Il suo sogno svanisce nel gennaio 1915: il giaccio si chiude come una
morsa intorno alla neve, bloccandola e trascinandola per oltre 2 mila chilometri verso nord ovest nella
deriva del pack. A ottobre il ghiaccio distrugge l’Endurance: non resta che mettere in salvo poche
provviste ed effetti personali e impiantare un accapamento, “Campo Oceano”. Shacklenton si sente
responsabile della sorte dei 27 membri dell’equipaggio (e in più dei 60 cani da slitta, dei 2 maiali e del
gatto di bordo Mrs Chippy). Nella difficile impresa di tenere unito l’equipaggiamento e di organizzare la
sopravvivenza Shacklenton si rivela maestro: nell’aprile del 1916 riesce a condurre i suoi, a bordo delle
tre scialuppe dell’Endurance, su un’isoletta sperduta, Elephant Island; poi prende con sé 5 marinai e
raggiunge, dopo una rischiosissima traversata, la Georgia Australe; infine, il 30 agosto del 1916, al
quarto tentativo, vince il pack a bordo di un rimorchiatore cileno e recupera gli uomini rimasti a
Elephant Island. […]
Il fatto stesso che tale impresa dopo il fallimento di Shacklenton non abbia trovato chi la ripetesse per
quarant’anni, e cioè fino al 1957-58, sta a dimostrare quanto fosse difficile. E’ stato il dottor Vivan E.
Fuchs a guidare, dopo quarant’anni, la Spedizione Transantartica del Commonwealth, come impresa
indipendente condotta nel corso dell’Anno Geofisico Internazionale. Persino Fuchs, sebbene fosse
equipaggiato con veicoli riscaldati, cingolati e muniti di potenti radio e guidato da aerei ricognizione e
mute di cani, fu sul punto di abbandonare l’impresa. Dopo un tormentoso viaggio durato quasi quattro
mesi, Fuchs riuscì dove Shacklenton era fallito.
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Dal programma preparato per suscitare l’interesse dell’opinione pubblica intorno alla
spedizione:
[…] “Il primo attraversamento del continente antartico, da un mare all'altro, passando per il Polo, sarà
un viaggio di grandissima importanza scientifica.
La distanza sarà approssimativamente di 1800 miglia, la prima metà delle quali, dal Mare di Weddell al
Polo, sarà coperta su un territorio sconosciuto.”
[…]Due squadre su slitta opereranno dalla base sul mare di Weddell.
Una viaggerà verso ovest in direzione dalla terra Graham; sarà suo compito effettuare osservazioni,
raccogliere campioni di interesse geologico e dimostrare se in quella regione esistano o meno rilievi
collegati a quelli che si trovano dall'altra parte del Polo.
Un'altra squadra punterà a est, verso la terra di Enderby attenendosi a un programma simile, mentre
una terza, che rimarrà alla base, oltre alle condizioni meteorologiche, studierà la fauna marina e
terrestre.
Sull'altro lato un'altra squadra aspetterà l'arrivo di quella impegnata nell’attraversamento del continente
sulla cima del Ghiacciaio di Beardmore.[…]
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LA TERRA NUOVA.
“Il 20 gennaio del 1915 l'Endurance, la nave del capitano Shackleton che puntava verso il Polo Sud, era
bloccata perchè circondata dai ghiacci che si erano solidificati tutt'intorno in ogni direzione. La preoccupazione
cresceva: bisognava aspettare che le condizioni atmosferiche cambiassero.
Il 22 febbraio si raggiunse il punto più meridionale della deriva, toccando il 77° parallelo di latitudine, a
35° di longitudine ovest. L'estate era finita, le temperature erano basse giorno e notte.
Dal 24 febbraio l'Endurance divenne una stazione invernale. Tutti gli uomini erano in servizio di giorno e
dormivano di notte, tranne la vedetta che badava ai cani e controllava ogni segno di movimento del pack [...].
L'equipaggio liberò uno spazio intorno al timone e all'elica, segando il ghiaccio spesso 2 piedi e
sollevando i blocchi da rimuovere con un paio di tenaglie costruite dal carpentiere. Crean usò i blocchi per fare una
cuccia di ghiaccio alla cagna Sally e ai suoi cuccioli.
Di tanto in tanto, facevano la loro comparsa le foche che venivano uccise non solo per nutrire uomini e
cani, ma anche per ottenere combustibile. Vennero controllate le provviste, in modo da conoscere esattamente quale
fosse la situazione di fronte all'assedio dell'inverno antartico.
Il 25 febbraio sul pack vennero sistemati i canili e i cani, abbaiando gioiosamente, furono liberati sul
ghiaccio. Il pack era un ottimo terreno per l'addestramento delle mute.
Tutti gli uomini partecipavano a numerose partite di hockey e di calcio, le due principali fonti di
ricreazione.
Il 26 Worsley fece costruire sul pack una fila di igloo e dogloo intorno alla nave. Queste piccole
costruzioni furono erette, alla maniera degli eschimesi, usando grandi blocchi di ghiaccio, servendosi di strati sottili per
il tetto. Sopra fu distesa una copertura di pelli di foca congelate, fu ammucchiata della neve pressandola nei punti di
giuntura e infine fu gettata dell'acqua per consolidare tutta la struttura. All'interno il ghiaccio venne spianato e coperto
di neve per i cani che tuttavia preferivano dormire fuori, salvo il caso in cui il tempo fosse straordinariamente rigido.”
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MESI INVERNALI
“L’avvistamento di un nuovo iceberg era qualcosa di più di un evento di interesse passeggero;
in quel mare relativamente poco profondo, infatti, un grande iceberg avrebbe potuto incagliarsi.
In quel caso, l’isola di ghiaccio sarebbe diventata il centro di una tremenda pressione, fonte di
disturbo in mezzo al pack che andava alla deriva.
Avevamo già visto qualcosa dell’effetto distruttivo di una contesa fra un iceberg e un grande
banco di ghiaccio, e non avevamo alcun desiderio che l’Endurance, indifeso com’era, si trovasse
coinvolta in una battaglia fra giganti. […]
I membri dello staff scientifico della spedizione erano tutti impegnati nel loro lavoro.
Il meteorologo aveva montato a poppa la sua stazione, dotata di un anemometro, un barografo
e un termografo. Il geologo stava cercando di trarre il massimo vantaggio da quella che per lui era
senz’altro che una situazione infelice;
comunque, il materiale non gli mancava.
I ciottoli trovati nel corpo dei pinguini erano spesso di considerevole interesse, e alcuni frammenti
di roccia venivano recuperati dal fondale con il piombo dello scandaglio e la rete a strascico. […]
Il sole andava calando sempre più nel cielo, la temperatura si abbassò e l’Endurance sentì stringersi
attorno la morsa dell’inverno.
Due burrasche da nord-est, all’inizio di aprile, contribuirono a consolidare il pack. Il ghiaccio più
giovane si stava rapidamente ispessendo, e sebbene dalla nave fossero di tanto in tanto visibili dei
canali, nelle nostre vicinanze non comparve alcun varco di dimensioni considerevoli.[…]
I pinguini uno dopo l’altro fecero uno straordinario salto di 3 piedi fouri dall’acqua portandosi sul pack. Poi si lasciarono scivolare verso il
pendio e seguirono gli uomini fuori dal canale. La loro ritirata fu subito impedita da una fila di uomini. “Andiamo verso di loro, parlando ad alta
voce e
assumendo un tono minaccioso.
Nonostante le nostre brutte maniere, i tre uccelli si volgono dalla nostra parte, inchinandosi cerimoniosamente.
Poi, dopo averci esaminato con più attenzione, concludono che non siamo conoscenze desiderabili
e se la danno a gambe sui ghiacci.
Li facciamo allontanare e alla fine li imbranchiamo riportandoli verso la nave.
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Un uccello dall’aria filosofica ci segue tranquillamente, guidato per un’ala.
Gli altri accennano un combattimento, ma vengono imprigionati in un igloo per una notte. […]
Nel pomeriggio avvistiamo cinque pinguini e ne catturiamo uno.
Kerr e Cheetham portano a segno un’intrepida azione contro due grossi uccelli. Kerr si precipita addosso a uno, lo afferra e viene
prontamente sbattuto a terra dal pinguino furioso che prima di scappare gli salta sopra. Cheetham corre in aiuto di Kerr ,bloccano un
altro pinguino e lo conducono alla nave. Pesa 5 kg in meno dell’animale catturato in precedenza. Lo stomaco del pinguino catturato
era pieno di pesci lunghi fino a 10 pollici.
Il 1° maggio gli uomini furono informati che non avrebbero più visto il sole per settanta giorni. […]
La deriva dell’Endurance nella morsa del pack continuò senza incidenti per tutto giugno.
Di tanto in tanto si sviluppava della pressione, ma il ghiaccio si manteneva fermo e compatto.
La luce ora era pessima, tranne quando veniva la luna.
Ogni giorno, alle 12 circa, una debole luce ci faceva ricordare il sole e ci aiutava nel tenere in allenamento i cani. Il movimento dei
ghiacci era al di là del controllo umano, a volte era difficile evitare l’ansia, non c’era proprio nulla da guadagnare nel lasciare che la
mente lottasse con il
problema del futuro.”
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LA PERDITA DELL’ ENDURANCE
Il comportamento della nostra nave nel ghiaccio è stato magnifico. Da quando i ghiacci ci hanno assaliti, la sua fedeltà e la sua resistenza
sono state in varie occasioni, quasi oltre l’immaginabile. È stata sottoposta a una pressione di un milione di tonnellate e si è sollevata
nobilmente, ricadendo sul ghiaccio,fuori dall’acqua. È stata lanciata su e giù come un volano, una buona dozzina di volte. È stata
deformata dalla spaventosa pressione, al punto da far inarcare i bagli verso l’alto; perfino i fianchi si sono aperti e chiusi, come se
davvero si fosse piegata e curvata nel senso della lunghezza, gemendo come un essere vivente. Sarebbe proprio triste se, dopo dieci
mesi di lotta coraggiosa e ardita mai combattuta da una nave, una così valente imbarcazione dovesse finire schiantata nella stretta
inesorabile del pack di Weddell, che lentamente la va strangolando. (…)
I due grandi banchi di ghiaccio in mezzo ai quali si trovava l’Endurance cominciarono ad accostarsi ed essa fu sottoposta a forze di
pressione e tensione spaventose. Nella sala macchine, il punto più debole della nave, si sentivano gemiti,schianti e tonfi simili a colpi di
martello. Le piastre di ferro del pavimento si deformarono sovrapponendosi e producendo forti rumori metallici. Nel frattempo le parti
sporgenti dei banchi di ghiaccio si frantumavano reciprocamente,sollevando crinali di pressione. (…)
Quella sera, la cena nel quadrato ufficiali fu una strana faccenda. La maggior parte dei commensali dovette sedere sul pavimento, con i
piedi puntati contro le assi e i piatti sulle ginocchia. (…)
L’Endurance era sottoposta a forti sollecitazioni. Ascoltando i rumori provenienti da sotto, sentivo le ordinate gemere e scricchiolare, gli
schianti, simili a colpi di pistola, che ci segnalavano il cedimento di una caviglia di legno o di un’asse, insieme ai deboli, indefinibili
mormorii emessi dalla nostra nave sofferente. (…)
Alle 19 si sviluppò una pressione fortissima,con forze di torsione che strangolarono la nave a prua e a poppa. (…)
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Milioni di tonnellate di ghiaccio premevano inesorabilmente sulla piccola nave che aveva osato sfidare l’Antartico. Ora l’Endurance imbarcava
acqua, e alle 21 diedi l’ordine di calare sul pack le scialuppe, l’attrezzatura, le provviste e le slitte e di spostare tutto il materiale sul banco di
ghiaccio, portandolo a una certa distanza dalla nave. (…)
Sebbene siamo stati costretti ad abbandonare la nave, schiacciata al punto da allontanare ogni speranza di poter mai essere riparata, ciò
nondimeno noi siamo vivi e stiamo bene, e abbiamo le provviste e l’attrezzatura necessarie al compito che ci aspetta. L’obbiettivo è raggiungere
la terraferma con tutti i membri. Sull’Endurance io avevo affidato ambizioni, speranze e desideri. Dopo essere andata alla deriva per più di 570
miglia in direzione nord-ovest, nel corso dei 281 giorni durante i quali è rimasta intrappolata nel pack, ora l’Endurance è annientata e
abbandonata. Ora ci troviamo a 346 miglia da Paulet Island, il punto più vicino dove ci sia una qualche possibilità di trovare cibo e riparo. Una
piccola baracca, costruita laggiù dalla spedizione svedese del 1902, è piena di provviste lasciate dalla nave di soccorso argentina. So tutto di
queste provviste, perché fui io ad acquistarle a Londra per conto del governo argentino quando mi chiesero di equipaggiare la spedizione di
salvataggio. (…)
A mezzanotte stavo camminando sul pack, ascoltando il ghiaccio che strideva e i gemiti e gli schianti che mi parlavano dell’agonia mortale
dell’Endurance, quando all’improvviso mi accorsi di una fenditura che correva sul pack passando proprio in mezzo al nostro campo. Al fischio
d’allarme tutti gli uomini si scaraventarono fuori; le tende e i materiali che si trovavano su quella che adesso era la parte più piccola del lastrone
furono portati sulla porzione di ghiaccio più estesa. (…)
Tuttavia, ho la certezza che la cosa giusta da farsi sia quella di tentare la marcia, perché se riusciamo a percorrere 5 o 7 miglia al giorno
verso nord-ovest le nostre possibilità di salvarci,nei mesi a venire, aumenterebbero moltissimo. Questo problema ha anche un risvolto
psicologico. In generale, per gli uomini, sarà molto meglio pensare che, per quanto lentamente, stanno comunque procedendo sulla
strada verso terra piuttosto che limitarsi a star lì ad aspettare che la lenta deriva ci spinga fuori da questa spietata distesa di ghiaccio.
Faremo un tentativo di spostarci. Il risultato è al di là della mia capacità di previsione o di controllo.
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OCEAN CAMP
“Spostammo le tende e tutta la nostra attrezzatura su uno spesso banco di ghiaccio, vecchio e pesante, e
spostammo lì il nostro campo, che chiamammo Ocean Camp. Fu con enorme difficoltà che spostammo le
due scialuppe. La superficie era terribile, nulla di simile a quanto nessuno di noi avesse mai visto prima. A
volte affondavamo fino alle anche, e la neve era alta dappertutto due piedi.[…]
Decisi di tenere da parte il più a lungo possibile le nostre preziose razioni da slitta, che sarebbero state
indispensabili per l’inevitabile viaggio sulle scialuppe,e di sostenerci quasi interamente con la carne di foca
e di pinguino.[…]
La raccolta del cibo era adesso la considerazione più importante.
Ogni giorno, la mattina presto, le mute uscivano per recarsi al relitto al comando di Wild, e gli uomini fecero
ogni sforzo per salvare il salvabile. Si trattava di un compito molto difficile, dal momento che tutto il ponte di
prua era sommerso.[…]
Naturalmente la nostra dieta è molto carente per quanto riguarda i farinacei e di conseguenza abbiamo un
certo desiderio di questi alimenti: il pane è fuori questione, e dal momento che stiamo economizzando le
rimanenti scatole di gallette per il nostro futuro viaggio sulle scialuppe, stiamo centellinando la scorta di
farina facendo delle focacce, tre o quattro al giorno. Esse sono preparate con farina, grasso, acqua, sale,
un poco di lievito artificiale; la pasta viene stesa in sfoglie rotonde e cotta in circa dieci minuti su una
superficie di ferro arroventato sulla stufa. Ogni focaccia pesa un’oncia e mezza o forse due, e si è molto
fortunati a poterle preparare.[…]
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La marcia intermedia
(…)“Ogni giorno, dopo che tutti gli uomini si erano coricati, Wild e io andavamo avanti di una o 2
miglia in modo da perlustrare il percorso che ci aspettava il giorno successivo, segnandolo con pezzi di legno, lattine e bandiere.
Dovevamo scegliere una pista che, per quanto un poco tortuosa,
fosse la più piana possibile e avesse il minor numero di gibbosità. (...)
La superficie del ghiaccio, inoltre, era molto molle, e così la nostra avanzata fu lenta e faticosa.(...)
Adesso il ghiaccio tutt'intorno a noi era troppo crepato e molle per essere attraversato con la slitta;
d'altra parte, non c'era sufficiente acqua aperta per consentirci di varare le scialuppe con un minimo di sicurezza. Eravamo in marcia da
sette giorni; le razioni scarseggiavano e gli uomini erano deboli.
Si erano sfiniti trascinando i carichi sulle superfici molli e la nostra riserva di cibo da slitta era molto esigua. Avevamo marciato per 7
miglia e mezzo in linea retta e a questa velocità avremmo impiegato trecento giorni a raggiungere terra a ovest. Poiché disponevamo di
cibo solo per quarantadue giorni, non avevamo alternative se non quella di accamparci ancora una volta sul pack e armarci di tutta la
pazienza di cui eravamo capaci, finchè le condizioni non fossero parse più adatte a ripetere il nostro tentativo di evasione. A tal fine,
ammucchiammo le provviste in più, tenendo da parte, sulle slitte, le razioni del viaggio, e portammo tutta l'attrezzatura che potemmo da
Ocean Camp, solo da poco abbandonato. Chiamammo la nostra nuova casa, che avremmo occupato
per quasi tre mesi e mezzo, Patience Camp. (...) ”
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Pantiece camp
“La tristezza che si era impadronita di alcuni uomini scomparve poco a poco.
La nostra dieta era molto carente di farinacei, la farina era sufficiente per dieci
settimane. Avremmo dovuto ricorrere alle reazioni della slitta, quindi le squadre
uscivano ogni giorno in cerca di foche e pinguini. A causa della scarsità di cibo
dovetti dare l’ordine di uccidere tutte le mute tranne due. Fu l’incombenza più
orribile dell’intera spedizione, ci addolorò molto. Siamo a corto di ghiaccio e ora
funziona una stufa soltanto. L’unica bevanda calda era il te; per il resto della
giornata acqua ghiacciata, a volte neanche quello. Il freddo si fece insopportabile,
eravamo vestiti molto leggeri e quindi soffrivamo molto di quella variazione
climatica, di conseguenza stavamo sempre nei sacchi a pelo e ammazzavamo il
tempo chiacchierando. Oggi abbiamo visto un gabbiano, un altro segno che la
terra è vicina. Siamo certi che la prima giornata limpida avvisteremo la terra. Ora
le nostre speranze si accentrano su Elephant Island o Clarence Island, distanti
circa cento miglia a nord. Se non riusciamo a raggiungere neanche una di queste
dovremmo ripiegare sulla Georgia Australe ma le nostre speranze sono davvero
poche.”
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FUGA DAL GHIACCIO
“Intorno a noi vediamo ancora il cielo scuro della settimana scorsa a sud-ovest e a ovest, tutt’intorno fino a nord-est. Ci stiamo
lasciando gli iceberg a ovest e ora ne vediamo ben pochi. Il mare lungo è più accentuato e sono certo che ci troviamo sull’orlo
del banco di ghiaccio. Una sola bufera seguita da bonaccia disintegrerebbe il pack e allora potremmo aprirci un banco in mezzo.
Sto riflettendo molto sulle nostre prospettive. La comparsa di Clarence Island dopo tante settimane passate alla deriva sembra
quasi assumere il significato di un ultimatum. L’isola è l’ultimo avamposto meridionale e la nostra ultima possibilità di sbarcare. Al
di là, si estende l’immenso Atlantico. Ormai da un momento all’altro le nostre piccole imbarcazioni potranno trovarsi costrette a
veleggiare in mare aperto, con almeno un migliaio di leghe a separarle dalla terra a nord e a est. Uno sbarco a Clarence Island o
Elephant Island è essenziale, e benché non sappia di nessuno sbarcato su quest’ultima, è quella che più ci attrae. Il suo nome,
infatti, suggerisce la presenza di popolosi e succulenti elefanti marini. Ma soprattutto, aneliamo sempre più a sentire la
terraferma sotto i piedi. Il banco è stato un buon amico per noi, ma la fine del suo viaggio è prossima e da un momento all’altro
può rompersi e scaraventarci in mare.” Se il nostro gruppo avesse contato non più di sei uomini, trovare una soluzione non
sarebbe stato difficile, ma data la limitatezza dei mezzi a nostra disposizione, portare in salvo l’intera spedizione sarebbe stato
ben più arduo. C’erano ventotto uomini sul banco che andava riducendosi sempre di più sotto l’azione dei venti, del tempo, degli
urti e delle onde. Sentivo tutto il peso della responsabilità ma l’atteggiamento dei miei compagni mi rincuorava. La solitudine è
l’imprescindibile compagna del comando, ma l’uomo a cui spettano le decisioni non è poi così solo se chi lo segue non dubita di
lui ed esegue con fiducia i suoi ordini. La temperatura era calata, e la superficie del mare era ricoperta da una patina ghiacciata.
Ci stringevamo l’uno contro l’altro in cerca di un po’ di tepore. Gli indumenti si sgelavano nei punti di contatto fra i corpi. Stavamo
il più possibile immobili, esprimendoci in bisbigli, speranze e timori. Di tanto in tanto scendeva uno spruzzo di neve che cadeva
silenziosa sul mare, su di noi e sulle barche. Il vento era forte e il mare scorreva impetuoso nei tratti sgombri dal ghiaccio. Dissi
agli uomini di mangiare quanto volevano, pensando che una volta in mare aperto avremmo forse dovuto liberarci di una parte
delle provviste per alleggerire le scialuppe.
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Sfortunatamente, alcuni soffrivano troppo il mal di mare per approfittare di quella concessione. Poveretti, era già abbastanza
brutto patire il freddo senza che il mal di mare andasse ad aggiungersi al lungo elenco delle loro afflizioni. Avanzammo lungo i
canali fino a mezzogiorno quando ci trovammo improvvisamente in mare aperto. Con le vele gonfie e il sole che brillava sopra le
nostre teste, assaporammo per qualche ora un senso di libertà e l’incanto del mare quasi compensò le sofferenze e le difficoltà
che avevano caratterizzato i giorni precedenti. Finalmente eravamo sfuggiti al ghiaccio e ci trovavamo in acque navigabili. Il
pensiero della casa lontana, soffocato dal corso di lunghe, ansiose giornate d’attesa, tornò a risvegliarsi, e gli ostacoli che ancora
ci aspettavano parvero scomparire. Quasi tutti versavamo ormai in condizioni pietose; avevamo le labbra talmente gonfie che
quasi non riuscivamo a toccate cibo. Io aspettavo con ansia il sorgere del giorno. A intervalli regolari chiamavo gli occupanti delle
altre barche,che mi rispondevano sempre con ammirevole gaiezza. “Ce la passiamo bene ma vorrei tanto un paio di guanti
asciutti”, gridò qualcuno dalla Stancomb Wills. La sete si faceva sempre più tormentosa. Ricavammo qualche sollievo dal
masticare carne di foca cruda e ingoiando il sangue, ma era carne salata e di lì poco la sete si faceva doppiamente intensa. Diedi
quindi ordine che la carne venisse distribuita solo a intervalli stabiliti oppure quando la sete era tale da mettere a repentaglio il
nostro equilibrio psichico.” All’alba costatammo di essere vicinissimi alla terra. Con nostra grande gioia, vedemmo che le altre due
scialuppe stavano veleggiando nella stessa direzione. Ne fummo così felici che lanciammo tre urrà, ma il ruggito delle onde
impedì ai nostri compagni di sentirci. Comunque, li raggiungemmo di lì a poco e sulla spiaggia potemmo raccontarci quanto era
successo”. Di lì a pochi minuti tutte e tre le barche erano a riva. Fu uno strano spettacolo quello che mi si parò davanti quando per
la seconda volta scesi a terra. Alcuni uomini vacillavano vistosamente, quasi avessero scoperto una riserva di alcolici su quella
spiaggetta desolata, e ridevano fragorosamente, mentre lanciavano ciottoli e si facevano scorrere tra le dita manciate di sabbia,
simili a minatori incappati in una vera aurifera. Alla ricerca di un luogo più idoneo, durante la colazione a base di carne di foca,
discussi con Wild i dettagli della piccola spedizione. Speravo in una località dove poterci trattenere per giorni, forse addirittura
settimane, senza dover temere il mare o le bufere. L’allestimento del campo, l’uccisione delle foche e dei leoni marini ci aveva
tenuti impegnati per tutta la giornata, e quella sera ci coricammo presto. Ma per me e i miei compagni della tenda n.1 la notte non
portò riposo. Presto il calore dei nostri corpi sciolse la neve e il guano, trasformando il fondo della tenda in una poltiglia gialla
dall’odore nauseabondo. Inoltre, la neve caduta aveva appesantito la tenda che durante la notte venne travolta da una bufera
particolarmente violenta e ci rovinò addosso. Restammo sotto la coltre di neve fino al mattino, perché con quel tempaccio
rimontare la tenda sarebbe stato del tutto inutile.” […]
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Per mare
[…]“Al momento, le nostre risorse comprendevano tre foche e due polli e mezzo (ancora con il grasso). Era
soprattutto dal grasso che dipendevamo per l’alimentazione della stufa e, dopo un primo esame della situazione,
decisi che avremmo dovuto accontentarci di un solo pasto caldo al giorno.
Era necessario riprendere il mare, e senza aspettare troppo. Era una conclusione cui non potevo sottrarmi. Ma in
quale direzione? Deciderlo non era facile.
[…] Fu quindi inevitabile che proprio sulla Georgia Australe cadesse la scelta, e a quel punto mi dedicai a mettere
a punto i particolari del viaggio.
[…] Ci furono parecchie discussioni, dato che gli uomini non ignoravano gli enormi pericoli dell’impresa, pericoli
giustificati soltanto dal nostro urgente bisogno di aiuto. E’ risaputo che a metà del mese di maggio l’oceano a sud
di Cape Horn è battuto dalle tempeste come nessun altro tratto di mare al mondo. Il clima è mutevole, il cielo
grigio e coperto, e le bufere si susseguono quasi senza sosta. E tutto questo avremmo dovuto affrontarlo con
un’imbarcazione piccola e indebolita, noi stessi logorati dalle vicissitudini trascorse.
[…] Presi quindi congedo dagli uomini e pochi minuti dopo ero a bordo della James Caird. L’equipaggio della
Stancomb Wills ci strinse la mano un’ultima volta e ci augurarono buona fortuna. Quindi tagliammo la fune
d’ormeggio e puntammo verso nord-ovest. I compagni rimasti sulla spiaggia erano uno spettacolo davvero
patetico, con alle spalle i tetri picchi dell’isola e davanti il mare ribollente, ma i loro ultimi saluti furono allegri e
destinati a incoraggiarci. Nei loro cuori albergava la speranza, e confidavano di ricevere al più presto l’aiuto di cui
abbisognavano.
[…] Un altro disagio che vale la pena menzionare era lo sfregamento sulle gambe degli indumenti bagnati che non
cambiavamo ormai da sette mesi. Avevamo l’interno delle cosce piegato e il tubetto di crema Hazeline che
avevamo a disposizione poteva ben poco contro il dolore, ulteriormente accresciuto dall’acqua salata. Ci
sembrava di non dormire mai, ma la verità era che ci appisolavamo a tratti, e solo per essere svegliati di continuo
da nuovi disagi o dalle incombenze consuete. Io, poi, soffrivo a causa della sciatica che aveva cominciato a
tormentarmi mesi addietro sul ghiaccio.
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[…] Ci aspettava l’ultima tappa del viaggio. Le condizioni fisiche del gruppo, e in particolare di Vincent e di
McNeish, escludevano la possibilità di riprendere il mare se non in caso di emergenza. E in ogni caso, la Jamens
Caird non era più integra e dubitavo che ce l’avrebbe fatta. Distavamo ancora 150 miglia dalla stazione di
Stromness. L’alternativa era l’attraversamento dell’isola, e poiché non eravamo certi della sua attuabilità, era
indispensabile garantirci cibo e combustibile sufficiente per tutto l’inverno. Ma a Elephant Island 22 uomini
aspettavano gli aiuti che solo noi potevemo garantire, e la loro situazione era senz’altro peggiore della nostra.”
[…]
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Attraverso la Georgia Australe
La giornata si preannunciava bella, e la marcia sulla neve soffice ci aiutò a scaldarci.
Davanti a noi si estendevano i crinali e gli speroni di una catena montuosa, la catena trasversale che avevamo
individuato dalla baia. […]
Eravamo a 4.500 piedi di altezza, e la notte sarebbe stata fredda.
Non avevamo tende né sacchi a pelo e le traversie di quei mesi avevano logorato i nostri abiti.
In lontananza, nella vallata che si apriva sotto di noi, scorgemmo chiazze erbose nei pressi della costa.
Se fossimo riusciti a scendere, avremmo potuto scavare una buca nella neve e foderarla d’erba per farne un
giaciglio di una qualche comodità. […]
Alle 6.30 mi sembrò di sentire il fischio di una sirena a vapore.
Non volevo illudermi, ma sapevo che era più o meno a quell’ora che i cacciatori di balene presenti nella
stazione si svegliavano.
Tornai dagli altri per avvertirli, e pieni di eccitazione aspettammo le 7, ora in cui la stazione entrava in attività.
Alle 7 in punto risuonò il fischio, trasportato fino a noi dal vento che soffiava tra le rocce e la neve.
Non avevamo mai udito una musica più dolce.
Era il primo suono creato dall’uomo che sentivamo dal dicembre 1914, quando avevamo lasciato Stromness
Bay.
Quel fischio ci diceva che lì vivevano degli uomini, che le navi erano pronte e che nel giro di qualche ora
saremmo stati in viaggio per Elephant Island per portare soccorso ai compagni rimasti indietro.[…]
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IL SALVATAGGIO
“La prima notte presso la stazione baleniera fu meravigliosa. Nella casa del signor Sorlle io e
Crean dividevamo una bella camera, con luce elettrica e due letti caldi e morbidi. Stavamo tanto
comodi da non riuscire a dormire.[...] La mia mente era alla ricerca di un modo per prestare aiuto
il prima possibile alla squadra di Elephant Island.[...] Non vi erano navi adatte a disposizione. Il
tempo mostrava segni di miglioramento, e pregai tutte le autorità cilene di prestarmi lo Yelcho
per un ultimo tentativo di raggiungere l’isola. Si trattava di una modesta imbarcazione in acciaio,
non idonea ad avanzare nel pack, ma promisi che non l’avrei condotta fra i ghiacciai. Il governo
era disposto a darmi un’altra opportunità, e il 25 agosto salpammo verso sud per IL QUARTO
TENTATIVO DI SALVATAGGIO. Questa volta la provvidenza fu dalla nostra parte. Il piccolo
piroscafo compì un rapido viaggio in condizioni meteorologiche piuttosto buone e, quando ci
avvicinammo a Elephant Island, scoprii che il ghiaccio si era aperto.[...] Procedetti verso est, e
alle 11.40 la vista acuta di Worsley individuò il campo, quasi invisibile sotto la coltre di neve. Gli
uomini sulla terraferma ci avvistarono nello stesso istante, e scorgemmo minuscole figurine che
correvano verso la spiaggia agitando le braccia.[...] Alcuni membri della squadra erano in cattive
condizioni, ma Wild aveva unito il gruppo e aveva alimentato le speranza nel cuore di ciascuno.”
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LA FASE FINALE
“Sebbene sia stata un fallimento sotto un certo punto di vista, credo che l'impresa abbia rappresentato un successo sotto molti altri. Sono state
condotte numerose ricerche scientifiche. Le osservazioni meteorologiche hanno una grande portata economica. Gli studiosi idrografici sul Mare di
Weddell hanno contribuito a svelare il mistero di questo mare, uno dei più sconosciuti della Terra (...)
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È formato da una scatola quadrata di legno di 1 x 1 m interamente e di 10 cm di altezza, isolata con polistirolo espanso di 5 cm.
A centro della scatola si fisserà un pezzo di tubo metallico piegato a L per l’uscita dell’acqua calda; si fisserà un pezzo di tubo
metallico per quella fredda. In fine l’estremità di un tubo di plastica nera semirigido, di 2,5 cm di spessore fissare con viti sui fianchi
dalla scatola al coperto di vetro.
È possibile formare il coperchio di vetro con 2 pezzi uniti di vetro.
Le radiazioni solari vengono assorbite dal tubo di plastica, per la riflessione interna del vetro isolante, il calore viene conservato, con
un aumento della temperatura.
MATERIALI
-assetta per la legna
-polistirolo colorato di nero
-vetro
-2 contenitori per l’ H2O.
PROCEDIMENTO
Prendere la cassetta per la legna, rivestirla di polistirolo colorato di nero, mettere una lastra di vetro sopra la cassetta per la legna,
fare entrare il tubo elastico colorato di nero nella cassetta, poi attorcigliarlo a spirare, poi farlo uscire ed infine farlo entrare in un
altro contenitore
CONCLUSIONE
L’H2O fredda del primo contenitore passa nel tubo nero che attrae il sole grazie al quale l’H2O diventa calda.
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ANTARTIDE: MOTORE E ARCHIVIO DEL CLIMA.
L’Antartide è il motore del clima perché lo fa funzionare e muovere,
è un archivio perché immagazzina ed ha informazioni interessanti.
MOTORE del clima
ARCHIVIO del clima
Distribuzione di energia
in modo omogeneo.
Acqua
Unico continente nella
stessa zona da sempre.
Calore specifico
Termoalino
(sale-temperatura)
Corrente circumpolare.
(sistema di correnti
circumpolari)
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AGOSTINI
CORRA’
LEKIQI
MRUK
RAMPONI
RIZZARDI
RIZZARDI
RIZZARDI
RIZZARDI
RIZZARDI
SICHER
TABARELLI DE FATIS
TAVONATTI
USEINI
WIDMANN
ZANDRON
MICHELA
ISABEL
BENJAMIN
ALICE
CRISTIANO
ERIKA
ERWIN
GLORIA
LORENZO
TIZIANA
GABRIEL
RUDY
DANIELE
MEVLAN
VALENTINA
MIRIANA
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. BARATELLI
2. BATTISTI
3. BRENTARI
4. CONCI
5. DALLATINA
6. ERLICHER
7. INAMA
8. JANUZI
9. MAISTRELLI
10. MENAPACE
11. MIHALI
12. NICOLUSSI
13. OSSANNA
14. PANCHERI
15. RAMPONI
16. ZOTTELE
STEFANO
VANESSA
MATTEO
MARIELE
ELISA
LORIS
CAROLINA SOLEDAD
GRESA
MICHELE
BEATRICE
ANDREEA
MATTEO
CATERINA
ANDREA
ALESSIA
MARTINA
Docenti:
Pomarolli Cinzia, Maggiore Maria
Rosaria; Zuccali Giancarla, LuchiTosca e
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Dughetti Emma
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