video peer education - Consultori Emilia

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Salvatore Cacciola Peer e video education linguaggi e codici per la promozione della salute

Paradigmi della Media Education

1. Un primo aspetto è relativo alla portabilità .

 il cellulare ha reso l’affrancamento dal telefono fisso; possibile  il palmare quello dal PC di casa o dell’ufficio;  cosiddetti possibile l’incontro tra i due dispositivi (nei smart-phone navigare televisione, ecc.

in ) sta proponendo soluzioni grazie alle quali con il cellulare è internet, scattare fotografie, girare video e inviarli, vedere la

2. Tale considerazione ne implica un’altra, relativa alla personalizzazione .

Si può intendere questo secondo aspetto in due diversi modi:

2

2.1. I media digitali sono “personali” perché appartengono alla sfera privata del soggetto.

In questo senso, la tecnologia è parte integrante del nostro ambiente, in essa risiede un pezzo importante del nostro mondo, essa diventa protesi tecnologica dei nostri vissuti e della nostra memoria.

2.2. I media digitali sono “personali” anche perché l’uso che se ne fa, finalizzato all’interazione, e dunque a costruire e sostenere un tessuto di relazioni, è un uso peculiare della singola persona.

3.

Il configurazione terzo generazioni: aspetto multitasking riguarda delle la nuove «Nella loro camera i ragazzi hanno sul piano della scrivania un libro di scuola; davanti a loro un documento di Word in cui, a partire da quel che stanno leggendo, organizzano un testo; ma nello stesso tempo sono aperte sullo sfondo altre finestre: il client della posta elettronica, stanno chattando con un compagno di scuola, e-Mule Messenger da cui stanno scaricando musica; intanto il cellulare è acceso sul tavolo e riceve e invia SMS; tutto mentre ascoltano musica in cuffia, dal loro i-pod dove ».

Quella descritta da Pier Cesare Rivoltella è «una situazione di consumo molto diffusa e molto diversa da quelle tradizionali. In essa vengono gestiti molti livelli di comunicazione contemporaneamente e svolti molti compiti allo stesso tempo».

Si tratta di un’attitudine incoraggiata dalle tecnologie digitali, di uno nuovo stile cognitivo che ha fatto parlare delle nuove generazioni come di generazioni multitasking , cioè capaci portare avanti molte attività nel medesimo tempo.

P.C. Rivoltella, “La Media Education, fra tradizione e sfida del nuovo”, op. cit.

4. L’ultimo aspetto da considerare è relativo al fatto che i giovani sono diventati produttori di media .

Se guardiamo alle pratiche di consumo adolescenziale di media, possiamo osservare che con grande facilità, grazie ai tools i giovani divengono da ricettori multimediali del cellulare, produttori di media .

snep.it

Si tratta di una pratica rilanciata da siti come , YouTube , facebook gallerie di fotografie e filmati personali in cui ci si racconta in rete, ci si offre alla valutazione degli altri visitatori, si costruiscono reti sociali attraverso le quali viene decretata la notorietà del singolo valutato il suo lavoro.

, nei quali trovano spazio videomaker e

Sul piano educativo, questo comporta – come sempre – opportunità e rischi, come la cronaca ha di recente evidenziato attraverso ripetuti episodi di intersezione tra bullismo e uso del videofonino.

Come far evolvere in senso sociale una tecnologia così fortemente personale?

Come elaborare la prospettiva di un futuro prossimo in cui il cellulare si proporrà (già adesso lo è) come centrale multimediale di accesso a servizi multimodali (messaggeria, navigazione Internet, videofonia)?

 La culture bedroom culture degli adulti.

si trasforma in pocket (cultura da tasca), dal momento che i ragazzi portano con sé il proprio mondo di connessioni e di pratiche, sottratte al controllo

In realtà, nella scuola si sono prodotte anche esperienze di produzione mediale: il film-making interessanti, e il video-making producendo anche sviluppare questo tipo di lavoro.

hanno costituito forme di esperienza didattica risultati apprezzabili; ma il costo degli strumenti, la scarsa disponibilità di software per la post produzione, i tempi lunghi necessari non hanno mai incoraggiato gli insegnanti a

Certo è che i nuovi media, e in particolare i videofonini, insieme alla diffusione dei network (come blog e dei servizi di YouTube , flickr , social snep.it

facebook ) fanno compiere un decisivo balzo in avanti alle possibilità di questo lavoro di produzione: per un ragazzo, “girare” un video e “pubblicarlo” in rete è diventato facilissimo; fare video a scuola non comporta più costi particolari, perché ogni studente ha il suo telefonino e perché i servizi sono gratuiti e di uso semplicissimo.

,

Il vero responsabilit à problema è educare la di ragazzi che si ritrovano ad essere non pi tutto ciò che questo comporta in relazione all ’ ù solo consumatori, ma autori, con etica del rappresentare

.

Sul piano culturale , le trasformazioni cui abbiamo accennato stanno modificando in profondità lo scenario che le giovani generazioni contribuiscono a costruire.

Tale scenario si configura sempre più come una cultura caratterizzata dai seguenti tratti peculiari: media-cultura , ovvero come una 

 socializzazione orizzontale;  ridefinizione delle (annullamento del passato, enfatizzazione del presente); logiche perdita del temporali futuro,  sociale; integrazione e sovraesposizione della comunicazione mediata nella vita individuale e  prevalenza della dimensione tattile ed emozionale; sapere contraggono i tempi dell ’ attenzione), intermittenti (perch  – é lo protagonismo di forme di lettura

zapping

– nell ’ appropriazione del “ brevi ” (perch é , il consumo a singhiozzo regola), nomadi (in relazione alla portabilit à è si la cui si faceva cenno).

Questi aspetti non costituiscano più soltanto “uno” dei caratteri della cultura giovanile quanto, piuttosto, la definiscono dall’interno.

 La medialità è diventata pervasiva e non più confinabile al consumo di singoli media (che dava vita, ad esempio, ai “vecchi” calcoli sul numero di ore passate davanti al televisore): «il ragazzo di oggi dorme con il cellulare in vibra-call , perché gli SMS potrebbero arrivare a qualsiasi ora, si alza tenendo il televisore acceso sullo sfondo, va a scuola con il lettore mp3 in cuffia, fa i compiti con del suo PC».

Messenger aperto sullo schermo P.C. Rivoltella, “La Media Education, fra tradizione e sfida del nuovo”, op. cit.

In altre parole: «I media sono parte della sua vita, canali normali attraverso cui passa la sua comunicazione, “tessuto” delle sue pratiche quotidiane».

P.C. Rivoltella, “La Media Education, fra tradizione e sfida del nuovo”, op. cit.

Evoluzione della Media Education in relazione ai nuovi mezzi tecnologici diffusi nell ’ universo giovanile

Media Education

Lettura critica Media residenti Cultura dei media Disciplinarismo/trasversalit à Media educator Aule dedicate

New Media Education

Educazione alla scrittura Media portabili Media-cultura Educazione integrata Insegnante-media educator Medialit à distribuita

ASSOCIAZIONE ITALIANA EDUCAZIONE SANITARIA Sezione Sicilia

PROGETTO ALERT – HIV

Peer education e promozione della salute per la prevenzione dell’HIV nella comunità locale

Promozione della salute; Assistenza sanitaria, sociale e scolastica Migliorare e promuovere lo stato di salute e il benessere dei cittadini

LAVORO INTEGRATO

OPERATORI DEI SERVIZI SANITARI MONDO DELLA SCUOLA E DELLA FORMAZIONE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CITTADINI E ISTITUZIONI

Evoluzione epidemiologica infezione da HIV Integrazione armonica tra le strutture che a vario titolo operano per la prevenzione e la cura

Centri trasfusionali (screening)

Laboratori di analisi (screening)

• • • •

Centri HIV II livello (CT, ME, PA) Servizi Territoriali di Educazione alla salute SER.T e Consultori familiari Associazioni di volontariato MMG: Punto di osservazione epidemiologica

PARTNERSHIP DEL PROGETTO

• ASSOCIAZIONE ITALIANA EDUCAZIONE SANITARIA SEZIONE SICILIA • UFFICIO SCOLASTICI PROVINCIALI DI PALERMO E CATANIA, Ordine dei Medici di Catania e Palermo • SCUOLE MEDIE SUPERIORI DI CATANIA E PALERMO • AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE 3 CATANIA • FORUM AIDS CATANIA • AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE 6 PALERMO • SMI FIMMG SICILIA

OBIETTIVI DEL PROGETTO

GENERALI

Aumentare le conoscenze rispetto

alle vie di trasmissione delle M TS

Sviluppare capacità di assumere

comportamenti responsabili

Formazione di insegnanti tutorFormazione di studenti “peer

educators”

Formazione di adulti sulla

prevenzione MTS con particolare riferimento all’infezione HIV-AIDS SPECIFICI

Saper trasmettere informazioni

corrette al gruppo dei pari

Produrre materiale informativo

sulla prevenzione MTS con particolare riferimento all’infezione HIV-AIDS

Realizzare interventi all’interno

delle classi sulla prevenzione MTS con particolare riferimento all’infezione HIV-AIDS

Realizzare eventi di

sensibilizzazione negli istituti medi superiori di provenienza

TARGET DEL PROGETTO Destinatari dell’azione preventiva DIRETTI INDIRETTI

2000 Studenti scuole medie superiori (Liceo psicopedagogico “Lombardo Radice”, Istituto “Marconi”, Liceo Scientifico “Principe Umberto”) CT e (Liceo Classico “G. Meli”; Liceo Scientifico “Cannizzaro”, ITC “E.

Majorana”, Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo”) PA.

Tecnico industriale 200 adulti 40/55 anni delle città di Catania e Palermo, Azienda ospedaliera “Cervello” Palermo 20.000 cittadini di età compresa tra i 14 e i 55 anni

METODOLOGIE

•I ncontri formativi ed educativi •Tecniche di animazione di gruppo •Ricerca – azione •Media education

STRUMENTI

•Questionari di attivazione •Schede conoscitive •Interviste e simulazioni •Produzioni multimediali

VALUTAZIONE

In itinere e finale, attraverso schede di valutazione qualitative e quantitative; • Questionario di gradimento; • Osservazione diretta

INDICATORI DI VALUTAZIONE

• • Aumento delle conoscenze degli insegnanti; Aumento delle conoscenze degli studenti; • Numero di interventi degli studenti nelle classi, • Quantità e qualità dei materiali prodotti; • Aumento degli accessi ai servizi di prevenzione e cura delle MTS e dell’AIDS

CARTA della PEER VIDEO EDUCATION...

 NON E’ UNA TECNICA MA UN APPROCCIO EDUCATIVO  CONSIDERA LA CENTRALITA’ DEI LINGUAGGI AUDIOVISIVI E MULTIMEDIALI NELLA SOCIETA’ CONTEMPORANEA COME OPPORTUNITA’ EDUCATIVA E FORMATIVA

CARTA PE(e)R ESSERE REGISTI DELLA PROPRIA VITA

1

NETWORK SOCIALE PER CONDIVIDERE ESPERIENZA

2

PEER VIDEO EDUCATION: ESPRESSI

NE DELLA PROPRIA CREATIVITA’

3

SE LA PARTECIPAZIONE E’ ASSENTE IL MESSAGGIO NON E’ COINVOLGENTE

4

FARE USO DI MULTIMEDIALITA’ NON E’ REATO: SII PEER RESPONSABILMENTE

5

LA DIVERSITA’ CHE TI CIRCONDA E’ L’ARRICCHIMENTO CHE TI IN…ONDA

6

PEER VIDEO EDUCATION CONDI VISIONE & COMUNIC AZIONE

7

PEER VIDEO EDUCATION UN GLO-CAL LANGUAGE

8

PEER VIDEO EDUCATION COMPETENZA TECNOLOGICA E RELAZIONALE

9

E-LEARNING BY E-DOING FARE ESPERIENZA ATTRAVERSO LE ESPERIENZE

10

PEER VIDEO EDUCATION CONTAGIARE CULTURE