Per un curricolo verticale delle lingue straniere nel

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Transcript Per un curricolo verticale delle lingue straniere nel

Per un curricolo verticale delle
lingue straniere nel biennio
dell’obbligo
Gruppo lingue straniere
Liceo Scientifico “F.Buonarroti”
Coordinatrice: Luisanna Paggiaro
Anno scolastico 2007-2008
Manifesto
europeo per
l’apprendimento
delle lingue
AREE DI INDAGINE
Lo studente della classe
prima
Le competenze essenziali e
obiettivi minimi
Il “learner”
Le abilità da sviluppare
Un ambiente di apprendimento
La/e lingua/e straniera/e
da insegnare
Contenuti e varietà
della lingua
Global English
Norma e uso
“Programma”, sillabo, curricolo
Lavoro di sperimentazione per
una classe prima di biennio
COMPETENZE
ESSENZIALI E
OBIETTIVI MINIMI
• Le competenze e le attività comunicative
nel Quadro Europeo di Riferimento
• Quali essenziali e attuabili nel biennio?
• Il livello A2 per tutti gli studenti alla fine del
biennio unitario?
• Forse per alcune attività (ricezione o
produzione) un A2 plus o B1?
ABILITÀ
• Tutte in modo equilibrato o si può pensare di
svilupparne alcune in modo prioritario (parlare,
leggere)?
• Quali abilità dovrebbero essere più necessarie
nella formazione del “futuro cittadino europeo”
(nella prospettiva indicata dall’EU: un cittadino
competente in due lingue straniere)?
• Le due lingue straniere di un curriculo verticale
(o tre negli indirizzi linguistici) dovrebbero
individuare abililità e competenze differenziate
da sviluppare a vari livelli.
LO STUDENTE DELLA CLASSE PRIMA
quello sconosciuto
Qual’ è la sua conoscenza del mondo?
Quali abilità di studio ha finora sviluppato?
Quali atteggiamenti scolastici condivisione e rispetto delle regole - deve
attivare nel rapporto con gli altri?
Quale atteggiamento metacognitivo, di
consapevolezza, responsabilità e
autonomia nelle scelte di studio?
IL LEARNER (1)
• La motivazione: intrinseca (“the urge to engage in learning
activities for its own sake”, cognitive drive), estrinseca
(“derived from external incentives”), globale (overall
orientation of the learner towards the learning of the foreign
language), situazionale (the context of learning (classroom,
total environment), legata a un compito (“the way the learner
approaches the specific task in hand”.
• L’ambiente socio-culturale/ Pre-conoscenze/ aspettative
e bisogni comunicativi in lingua straniera (idee e
concezioni rispetto all’educazione e all’apprendimento della
lingua straniera: atteggiamento dei genitori e degli studenti,
la conoscenza del mondo, gli aspetti formativi e pratici
nell’imparare una o più lingue straniere.
Gardner and Lambert, 1972, Attitudes and Motivation in
Second Language Learning
IL LEARNER (2)
Learning styles and roles in the classroom
Two hemispheres:
Types of learner’s strategies:
•Cognitive (deductive reasoning,
•letf (analytical, logical, timememorization, repetition, taking
sensitive processing)
notes, making guesses…)
•right (holistic, intuitive, involved with •Meta-cognitive (planning for
sensory perception rather than
learning, reviewing notes, selfabstract cognition)
monitoring and self-evaluation)
Multiple Intelligence theory: VAKOG •Communication (using gestures,
mime, synonyms, paraphrases and
(visual, auditory, kinaesthetic,
cognate words …)
olfactory, gustatory)
•Socio-affective (initiating
Roles
conversations with native speakers,
•Respect, relationships, cooperation collaborating on tasks, sharing
and shared rules
information…)
•Individual, pair, group, task-based,
From Howard Gardner’s Frames of Mind; Jane
self-directed, cooperative learning
INTERACTION
Revell &Susan Norman’s HandingOver- NLPbased activities for language learning, 1999;
Herbert Puchta & Mario Rinvolucri’s, Multiple
Intelligences in EFL, 2005.
UN AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
• Creare un ambiente sicuro, confortevole e stimolante per
gli studenti e gli insegnanti (in cui si discute, si incoraggia
l’interazione, ci si rispetta, si hanno ruoli e funzioni
diverse in modo attivo e partecipativo)
• Favorire la collaborazione fra gli insegnanti e la
partecipazione al processo didattico per costruire un
team di lavoro, per operare delle scelte e organizzare le
attività scolastiche
• Stimolare la motivazione, l’interesse e l’attiva
partecipazione dello studente
• Ricreare il senso della lingua straniera, del suo uso e
della sua funzionalità rispetto ai bisogni e al vissuto di
uno studente in età adolescenziale e nella fascia
scolastica del biennio
CONTENUTI E VARIETÀ DELLA LINGUA
Una discussione più ampia e dettagliata deve essere attuata
rispetto alla lingua/e straniera/e nella classe prima del
biennio.
In particolare si dovranno affrontare tali nodi problematici:
quali i contenuti e le competenze di base (per la prima e
seconda lingua straniera)
quale varietà dell’inglese come prima lingua (in un
curricolo che parte dalla scuola elementare)
quale il rapporto L1 e L2 (lingua materna e lingua
straniera)
quali i criteri di valutazione della produzione orale e scritta
e dell’interazione (accuratezza linguistica o scorrevolezza)
Come esempio di questa problematica è stato focalizzato il
problema delle varietà dell’inglese, cioè il Global English
GLOBAL ENGLISH
• Da un quarto a un terzo della popolazione mondiale parla
l’inglese: come madre lingua, come seconda lingua
(ufficiale nei paesi di colonizzazione britannica), e come
lingua straniera
• Per un “native speaker” ce ne sono 3-4 “non-native”, e le
differenze fra di loro tendono a sfumare
• Diffusione sempre maggiore del fenomeno
dell’accomodation (termine linguistico usato per indicare
un processo di adattamento della lingua come accento,
intonazione, lessico fra due o più parlanti)
• La lingua inglese diventa sempre più veicolare di culture
diverse e ogni cultura la adatta alle proprie situazioni e
necessità, cambiandola come lessico, ma anche come
ritmo, intonazione, velocità
• Dibattito sul rapporto norma/uso (prescription/description)
e sulle implicazioni didattiche del “global English)
Riferimenti agli studi di David Crystal (The Stories of English, 2004, e altri)
dedicati all’osservazione dell’uso e degli sviluppi della lingua inglese in tutto il
mondo.
INSEGNARE IL GLOBAL
ENGLISH?
• Come preparare gli adolescenti a un mondo in
cui la comunicazione è globale e attuata nelle
diverse varietà dell’ inglese?
• Come sviluppare la capacità di ascolto e
comprensione anche di accenti e intonazioni
diverse?
• Come potenziare le capacità di interazione e di
mediazione negli atti comunicativi?
• Come creare atteggiamenti di dialogo e di
disponibilità verso gli altri attraverso la lingua
straniera?
NORMA E USO
Comunicazione e correttezza formale
Le due metafore della danza e della chitarra.
In entrambi i casi vi possono essere due tipi di approccio
1.
Esercizio rigoroso,
addestramento lungo e
costante, che preludono ad
una produzione tecnicamente
corretta
2.
La “libertà” di chi suona ad
orecchio e balla a ritmo pur non
conoscendo note, accordi, passi
di danza.
Obiettivo:
Obiettivo
Che gli studenti arrivino alla
produzione con tutti i tasselli
grammaticali, sintattici e
lessicali in ordine, senza
“buttarsi” e “strimpellare” la
lingua
che gli studenti vivano la lingua, la
parlino un po’ “ad orecchio”, che
prendano delle decisioni (negoziare,
capire, interagire, ecc.), in un
atteggiamento di costruzione del sapere
e di uso comunicativo della lingua
“PROGRAMMA”, SILLABO, CURRICOLO
• Esiste un “programma” di lingue straniere?
• L’idea di sillabo (orizzontale) e curricolo
(verticale)
• Raccordo fra fasi e livelli diversi di
apprendimento della lingua straniera (Indicazioni
programmatiche per la scuola elementare e
media) perché il percorso di apprendimento
della lingua/e straniera/e sia davvero verticale
• Come si pone il sillabo di un biennio in rapporto
alla scuola media e al triennio superiore
IL SILLABO DI UNA CLASSE PRIMA
I criteri per la programmazione
del sillabo
facilità nell’ apprendimento (prima
le strutture più facili)
frequenza di uso (secondo gli studi
sui corpora)
Il lessico
il bagaglio lessicale di uno
studente di prima deve:
•essere relativo alle aree
individuate (argomenti/domini)
•essere adeguato alle situazioni
comunicative
utilità (rispetto al contesto e agli
obiettivi di apprendimento)
•corrispondere alle intenzioni del
Argomenti/domini
parlante.
Nella lista della categorie tematiche nel Threshold Level 1990 sono
individuate le seguenti:
•identificazione personale
•vita quotidiana
•abitazione e ambiente
•educazione
•viaggi
•rapporti con gli altri
VERSO LA SPERIMENTAZIONE
per una classe prima del biennio unitario
Lavoro del dipartimento di lingue straniere
rilevazione dei bisogni linguistici degli studenti delle classi prime
Creazione di un Modulo 0 con i seguenti obiettivi:
•aiutare gli studenti a scoprire l’ambiente e la scuola, a muoversi in una
dimensione spazio-temporale nuova
•contribuire a creare un’atmosfera di coordinamento e armonia nel gruppo
classe
•verificare le competenze linguistiche e le abilità di studio
•esplorare percezioni e esperienze passate rispetto alla lingua straniera
Tipologia di attività
•prove di ingresso con esercizi linguistici (grammatica e lessico)
•quesiti di natura meta-cognitiva
•giochi
•attività di drammatizzazione
Programmazione Modulo 1, 2, 3 ….
PROPOSTA DI LAVORO PER LA SPERIMENTAZIONE
tempo
Soggetti coinvolti
attività
Settembre
Insegnanti del liceo e
Confronto su livelli linguistici e
delle scuole medie
curricolo verticale
del bacino di utenza
Settembre
Insegnanti del liceo
Programmazione comune per la
classe prima: livelli e test
Novembre/
dicembre
Insegnanti del liceo
1° verifica dei livelli di
apprendimento per classi
parallele
Organizzazione recupero e
potenziamento
Marzo
Insegnanti del liceo
2° verifica dei livelli di
apprendimento per classi
parallele
Organizzazione recupero e
potenziamento
Maggio
Insegnanti del liceo
3° verifica e valutazione
complessiva