SCOPRIAMO IL COLORE - IC BOSSI

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SCOPRIAMO IL COLORE
LABORATORIO DIDATTICO
MUSEO DEL TESSILE DI BUSTO ARSIZIO
CLASSE 2°B
a.s.2010-2011
Scuola sec.1°grado «G.A.Bossi»
MUSEO DEL TESSILE DI BUSTO ARSIZIO
LABORATORI MUSEALI
Il giorno 20 aprile 2011 abbiamo partecipato ai laboratori proposti come novità dal Museo
del Tessile di Busto Arsizio con attività specifiche dedicate agli impieghi dei coloranti.
I coloranti sono sostanze capaci di impartire colore a materiali vari grazie a interazioni
molecolari che permettono al colorante stesso di fissarsi stabilmente sui materiali.
Il colore di un colorante è il risultato dell’interazione tra la luce e l’oggetto colorato. La luce
visibile è costituita da radiazioni elettromagnetiche la cui lunghezza d’onda percepita dal
nostro occhio va dagli 800 (rosso) ai 400 (blu) manometri (0.000001 metri). Il colore
riflesso di un colorante è dunque quello complementare a quello assorbito. Cioè se un
colorante assorbe la radiazione blu, esso rifletterà quella rossa e noi lo vedremo di quel
colore. Fin dalla più remota antichità i coloranti sono stati applicati principalmente alla
tintura di fibre tessili come il cotone.
Prima di iniziare le attività le guide ci hanno accompagnato a visitare il museo che
raccoglie gli strumenti per la lavorazione del cotone e l’utilizzo delle fibre tessili da esso
ricavate.
In laboratorio, dopo aver estratto noi stessi i coloranti dai vegetali, abbiamo prodotto
gelatine alimentari, cosmetici e ci siamo quindi dedicati alla realizzazione di segnalibri
dipinti con i colori naturali.
Ecco gli
strumenti per
l’estrazione dei
pigmenti!
Estrazioni dei pigmenti
I coloranti naturali hanno oggi un interesse quasi esclusivamente storico, in quanto rappresentano i primi e
unici coloranti impiegati fino al 1856, anno in cui si iniziò a sviluppare l’industria dei coloranti sintetici.
L’estrazione dei pigmenti prevede una prima fase di pigiatura e frantumazione in appositi mortai dei vegetali:
cavolo rosso, zucca, spinaci, barbabietola, liquirizia.
Sono qui
rappresentati i
vegetali da cui
estrarremo i
pigmenti
Eccoci al lavoro!
pigia, pigia…
Ed ora la filtrazione del succo…
Ecco i colori
Mitico!
Abbiamo
estratto dei
pigmenti
dalle verdure
Ogni gruppo ha scelto una verdura e ne ha estratto i pigmenti.
Con i colori abbiamo realizzato un disegno, poi un gruppo si è
dedicato ai cosmetici ed un altro gruppo ha ricavato la gelatina
alimentare
Colori ed alimenti
Gelatine alimentari
Materiali occorrenti
Il cloruro di calcio è il sale di
calcio dell'acido cloridrico. A
temperatura
ambiente
si
presenta come polvere cristallina
bianca, molto igroscopica, molto
solubile in acqua e abbastanza
solubile in etanolo.
Acqua
Pigmenti
naturali
Gli alginati sono sali che
derivano dalla parete cellulare
delle alghe. Se ne estrae
l'acido alginico che può
essere convertito nel suo sale
(alginato).
Procedura
In un contenitore con 250 cc di acqua aggiungere un cucchiaio di
alginato di sodio e mescolare al colorante naturale. Si prepara una
seconda soluzione con il cloruro di calcio in acqua, si preleva poi
con una pipetta la prima soluzione e la si siringa goccia a goccia
nella seconda . Si otterranno dei filamenti di gelatina alimentare.
La gelatina resta compatta anche
dopo essere stata tolta (in seguito al
trattamento con alginato) dal
bicarbonato di sodio.
PRODUZIONE DEL LUCIDALABBRA
•
•
•
Materiale occorrente:
–
burro di karitè
–
pigmenti naturali estratti con frantumazione e filtrazione
Procedimento:
–
aggiungere qualche goccia di pigmento naturale al burro di karitè e
mescolare. Chiudere in un barattolo e conservare in frigorifero.
Il Karitè è un albero d’ alto fusto africano, che raggiunge fino ai 15 metri di
altezza e il metro di diametro. La parola Karité significa VITA. Il frutto del karitè è
una bacca grande come una grossa prugna, che contiene un seme con un
guscio molto sottile che ricopre i cotiledoni pieni di materia grassa, dai quali si
estrae il burro di Karitè. Il burro di karitè, ottenuto per pressione a freddo dei
semi, è di colore bianco-avorio.
Il burro di Karitè è
ricavato dai semi di
un albero maestoso
simile alle nostre
querce
Ha le proprietà di
protezione solare e
prevenzione
dell’invecchiamento
cutaneo.
Ora andremo a
preparare il
lucidalabbra.
Abbiamo predisposto
l’occorrente: dei
barattolini di
plastica, delle
pipette, dei coltelli,
del burro di karitè e
del pigmento
naturale.
aggiungiamo ora
al burro di karitè
nel barattolino il
pigmento
naturale per
mezzo di una
pipetta.
Lavoriamo con
la spatolina
fino ad
ottenere un
prodotto
uniforme.
Qui il lucidalabbra
è pronto. Dovrà
essere tenuto nel
frigorifero per
circa un’ora e poi
potrà essere
utilizzato.
Questi sono i
colori naturali
ottenuti dalle
varie
verdure!!
….XD….
Infine, con la
nostra fantasia
abbiamo dipinto
su cartoncino dei
segnalibri ricordo
Fantastici ! ♥
Il cotone è una pianta arbustiva
della famiglia delle Malvacee,
originaria del subcontinente
indiano e delle regioni tropicali
e subtropicali dell'Africa e delle
Americhe. Importata in Europa
dagli Arabi.
Il cotone è la fibra tessile più
importante.La fibra del cotone
è costituita da cellulosa quasi
pura (95%). Il valore di questa
pianta è tanto maggiore più
lunghe sono le fibre, anche
perché ad una maggiore
lunghezza si accompagnano
altre
proprietà
come:
la
lucentezza, la finezza e la
resistenza.
Come abbiamo potuto osservare al
Museo del Tessile il frutto del cotone ha
la forma di una capsula che contiene i
semi ricoperti da peli. Con i peli più lunghi
si confezionano filati, quelli più corti sono
impiegati nella fabbricazione del raion e
della celluloide.
Dai semi si ricavano olio, mangimi per
bestiame, fertilizzanti.
La guida ci ha anche mostrato con quale
attrezzo si filava il cotone in antichità:
l'arcolaio e anche altri strumenti oggi in
disuso.
La raccolta del cotone si compie quando
le capsule si aprono, e può essere fatta a
mano o a macchina. La raccolta manuale
è il metodo migliore, anche se il più
faticoso e costoso, perché è possibile
scegliere solo le capsule mature. La
raccolta meccanica viene fatta nei Paesi
nei quali si ha un grande sviluppo della
coltura del cotone.
L’epoca di raccolta varia a seconda dei
diversi Paesi, in relazione alla loro
posizione geografica e alle condizioni
climatiche. Il cotone in seme, è
sottoposto alla sgranatura o ginnatura,
ossia al processo di separazione della
fibra dal seme. Il cotone sgranato viene
poi compresso e imballato, pronto per la
spedizione: è genericamente chiamato
cotone sodo.
Il cotone dopo essere stato raccolto è ricoperto dalle impurità per eliminarle si ricorre ad un
apposito strumento chiamato CARDO.
Cardando il cotone si inizia ad allungare e a formare il filo, che viene poi lavorato
ulteriormente con un altri macchinari.
MACCHINA UTILIZZATA
PER LA FILATURA
DEL COTONE.
Numerosi sono i prodotti tessili del cotone:
fustagno,tele,tovagliati,velluti ecc.
Ricordiamo anche alcune applicazioni
particolari.
I blu jeans sono calzoni di cotone grosso e
robusto, in origine di colore azzurro con vistose
cuciture.
Il cotone idrofilo ha un alto potere
assorbente; cardato e sterilizzato, è largamente
impiegato per usi sanitari e igienici.
L’ovatta è cotone cardato usato per
l’imbottitura.
Il cotone mercerizzato si ottiene trattando la
fibra con soluzioni di soda caustica.
Il filato assume un aspetto simile alla seta
artificiale.