Una parola tira l´altra - Istituto Comprensivo Statale di Vinci

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Transcript Una parola tira l´altra - Istituto Comprensivo Statale di Vinci

ISTITUTO COMPRENSIVO di VINCI
Le parole sono
ciliegie …..
Convegno CIDI 5 Maggio 2013 - Firenze Scuola Città Pestalozzi
Insegnanti: TERRENI Lucia - MASSAINI Emanuela
Atteggiamenti e pratiche
didattiche per lo sviluppo
del lessico
Non è mai troppo
presto …..
… non è mai troppo
tardi !
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
•Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e
quelli di alto uso [ …]
•Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità
morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le
diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
DAGLI OBIETTIVI AL TERMINE DELLA
IL DOCUMENTO SOTTOLINEA inoltre
CLASSE V
Sviluppo della competenza lessicale
•Arricchire il patrimonio lessicale attraverso
nel rispetto degli stadi cognitivi del
attività comunicative orali, di lettura e di
bambino.
Didattica in stretto rapporto con l’uso scrittura e attivando le conoscenze tra le
principali relazioni di significato tra le
vivo e reale della lingua.
parole[ …].
Abbandono di forme di
• Comprendere che le parole hanno diverse
apprendimento meccanico e
accezioni e individuare l’accezione specifica
mnemonico.
di una parola in un testo.
• Comprendere, nei casi più semplici e
frequenti, l’uso e il significato figurato delle
parole.
DAL LABORATORIO di RICERCAZIONE
Lavoro quadriennale su “ VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI
APPRENDIMENTI – LETTURA”
Tra i processi cognitivi della lettura:
riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni,
riconoscere le relazioni tra parole ( es. campo semantico, sinonimia e antonimia, …)
Dato emerso dalle prove somministrate agli alunni :
impoverimento della lingua come dato di fatto; errori di comprensione lessicale
relativi anche a parole di alta frequenza nel lessico di base;scarsa capacità a fare
ipotesi di significato in base al contesto.
Obiettivi:
Riaffrontare con determinazione questo aspetto
linguistico attraverso una pluralità di proposte.
Indurre gli alunni , cittadini di oggi e di domani, a
riappropriarsi delle parole e del loro vero significato:
la padronanza della lingua è inseparabile
dal Diritto alla Cittadinanza.
“Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua.” Don Milani
LO SVILUPPO DEL LESSICO( Tullio De Mauro)
Vocabolario fondamentale : 2000 lessemi
Vocabolario di alto uso: 2500/3000 lessemi
Vocabolario di alta disponibilità :2300 lessemi
“Un lessico ristretto è fatto negativo agli effetti della comunicazione e della
capacità di pensiero. Possedere una pluralità di parole si traduce in una più
sottile capacità di distinzioni concettuali. [ …] La carica informativa di una
parola è inversamente proporzionale alla sua frequenza d’uso.”
M.L. Altieri Biagi
CURIOSITÀ
CREATIVITÀ
ATTEGGIAMENTI
DOCENTI e ALUNNI
DESIDERIO di
CONOSCENZA
METACOGNIZIONE
“Che cosa significa avere una competenza lessicale matura?
Possedere un lessico in tre dimensioni.
(Schmitt – McCarthy, 1997) :
l‘ampiezza : consistenza del patrimonio lessicale;
la profondità : insieme delle conoscenze connesse con ogni parola: la forma
fonica, la forma grafica, la struttura morfologica, le compatibilità e la
combinatoria sintattica, la pluralità dei significati (anche metaforici) e delle
accezioni, le relazioni di senso (sinonimi, antonimi, iperonimi ) , le combinazioni
in strutture fisse, polirematiche ...
l‘automaticità : la parola è inserita nella memoria a lungo termine. [ … ] assicura
al parlante la capacità di richiamarla, e utilizzarla, in qualunque momento: non
solo nell‘interrogazione del giorno dopo ma nel lungo periodo, che vuol dire
anche a distanza di mesi e di anni. Una competenza non avventizia ma radicata. “
© Italiano LinguaDue, 1, 2009. A. A.Sobrero, L’incremento della competenza lessicale, con particolare
riferimento ai linguaggi scientifici 219
QUALI PRATICHE DIDATTICHE?
•Giocare con le parole ( acrostici,anagrammi, logogrifi... ).
•Familiarizzare con il lessico e le sue ambiguità.
•Proporre e produrre parodie,calligrammi, metafore.
•Riflettere su funzione e
posizione ).
significato( non solo forma e
•Sviluppare il gusto della scelta delle parole.
•Esporre gli alunni a produzioni linguistiche che abbiano i
caratteri di continuità, varietà, attrattività , funzionalità..
•Riutilizzare i lessemi imparati in altri contesti a distanza di
tempo.
•Valorizzare la funzione estetica della lingua .
LABORATORIO TEATRALE “ Il Muro
del gigante”
Libero adattamento da “ Il gigante
egoista” di O. Wilde
struttura edilizia verticale che
delimita
atteggiamento di esclusione
FUNZIONE
DENOTATIVA
FUNZIONE
CONNOTATIVA
significato oggettivo di un’entità lessicale, che
non contiene alcun elemento soggettivo o
affettivo determinato dal contesto
sfumatura linguistica di ordine soggettivo
che un termine (o un enunciato) ha o
acquisisce in aggiunta al significato di base
Campagna di comunicazione per la
promozione della lettura - MIUR
“Per te un muro era solo un insieme di
mattoni, poi in edicola hai letto che il
muro è un fondamentale della
pallavolo, e che il crollo di un muro ha
fatto finire una guerra fredda.
Incuriosito sei andato in libreria e hai
letto di un muro che divide due
amanti. Per saperne di più sei andato
in biblioteca e hai letto di un aereo che
rompe il muro del suono e di un muro
lungo oltre ottomila chilometri.
Vai oltre! Più leggi, più sai leggere la
realtà.”
COME ABBIAMO LAVORATO - VERBALE
Abbiamo visto più volte lo spot.
Abbiamo individuato sei diversi significati della
parola MURO.
Abbiamo fatto ipotesi sui significati,
esprimendo le nostre conoscenze in merito.
A turno abbiamo cercato in rete le
informazioni che ci mancavano per capire bene.
Abbiamo consultato il dizionario online
trovando addirittura altri significati.
A questo punto abbiamo rivisto lo spot e
abbiamo compreso del tutto.
IL NOSTRO SPOT - Funzione conativa della lingua
“Da piccolo ti sei accorto presto di avere la testa! A scuola ti è
capitato di avere la testa tra le nuvole. Sei cresciuto e hai
perso la testa. Studiando hai imparato che non dovevi aver
paura della testa di morto. Hai ammirato una testa di
Modigliani. Ai Mondiali hai esultato per un magnifico colpo di
testa!”
METTICI LA TESTA!
PIÙ USI LA TESTA,
PIÙ CAPISCI LA REALTÀ.
UMORISMO
La quercia del Tasso , A. Campanile
La porta di pino di Pino, Alunni di IV
Preparazione all’ascolto del testo di
Campanile attraverso la ricerca sul
dizionario online dei significati della
parola TASSO: gli OMONIMI
Ricerca in rete delle immagini relative
ai personaggi
Visione su Youtube del testo recitato
Rilettura in classe
Scelta di due parole polisemiche – PORTA,
PINO –
Ricerca sul dizionario dei vari significati
 Invenzione e stesura collettiva del dialogo
umoristico al telefono, giocando sull’equivoco
linguistico.
Protagonisti: Pino Porta della premiata
falegnameria Porta che produce porte di pino
da tre generazioni; Pia Porta dei marchesi di
Portapino, residente a Roma nella zona di Porta
Pia
RIDERE … CON LA GRAMMATICA!
Espressioni idiomatiche - polirematiche
I modi di dire – Parlare a vanvera .
B. Pitzorno
 Comprensione del significato
figurato; apertura all’immaginario:
costruzione di una storia
impostata sul significato letterale.
Ricerca sui modi di dire relativi ai
colori; stesura di un testo che ne
contenga molti (esagerazione:
comicità)
“ Quella fu una giornata nera! A scuola
non seppe rispondere e diventò rosso ;
affrontò la verifica con una fifa blu …
per il mal di pancia mangiò
in bianco …”
A. BERGONZONI :“l’esplorazione” linguistica e
l’assurdo come mondo comico da frequentare a
tutto campo
“Casa Dolce Casa, è solo un proverbio oppure è una
rivista di Arredamento Pasticceria Arredamento?
L'estate era alle porte e mia sorella alla finestra.
Mi sono iscritto ad un concorso di colpa, ma non ho
vinto niente perché non c'entravo.”
NOI …
Ma chi dà una mano può buttar via un guanto?
Chi dorme a pancia all’aria si raffredda?
Chi ha la luna è un arrabbiato che brilla al buio.
Un mio amico con la giacca a vento è volato via.
TESTA - CODA
CODA prolungamento
della parte terminale del
corpo di molti animali.
LINGUAGGIO FIGURATO
•Pettinatura a coda di cavallo.
•Automobili in coda in autostrada.
•Una coda di persone alla cassa.
•Pianoforte a coda.
•La coda del frac.
Andare via con la coda fra le gambe .
•Guardare con la coda dell’occhio. Non avere né capo né coda.
•Avere la coda di paglia.
Quando il diavolo ci mette la coda.
Invenzione di storie sui significati figurati.
FALCIARE
TITOLO DI CRONACA
Significato DENOTATIVO
Falciato un pedone,è gravissimo.
Il contadino falcia il grano.
Significato CONNOTATIVO
Un pedone è stato falciato da
un’automobile .
Alcuni alberi sono stati falciati da
un uragano.
L’attaccante è stato falciato da un
difensore della squadra avversaria.
I COLMI – dai nostri quaderni …
Mettere in relazione il significato letterale e
figurato delle parole per ottenere l’effetto
umoristico .
Qual è il colmo per un
giornale?
Essere privo di articoli!
Il colmo di un giornalista?
Fare il commesso in un
negozio di articoli sportivi!
LINGUAGGIO LETTERALE E FIGURATO DALLA CRONACA
“Il valzer dei banchi” “ Il postino è una lumaca” “ Rombo rosso” “
Pioggia di medaglie per l’atletica”
Riconoscimento delle figure di significato( metafora, sinestesia).
Apertura all’immaginario: produzione di una storia scaturita
interpretando le parole del titolo in modo letterale.
“ … era sempre una bella scuola, storica,
elegante , con le cornici alle finestre. Certo il
tempo era passato, lasciando sul suo edificio
i segni dell’età: dal tetto pioveva, gli impianti
( …). Ma lei aveva un modo per superare la
malinconia: il valzer! Le ricordava(…) e i
vecchi banchi ogni notte ( …) “
I SINONIMI
•Le parole sono come i colori: hanno delle sfumature.
•Quando scriviamo un testo dobbiamo scegliere la parola
con la sfumatura più adeguata al contesto.
LABORATORIO LIM : i SINONIMI sono proprio
UGUALI?
Affinità semantica (Sabatini )
Registro linguistico ( Altieri Biagi)
Intensità
NOMI : Casa abitazione villa dimora stamberga
Faccia viso volto
Timore paura terrore
AGGETTIVI : bellissimo / affascinante lussureggiante / lussuoso …
VERBI : FARE DIRE e i loro sinonimi
UNA PAROLA VALE L’ALTRA? – IPERONIMI IPONIMI:
“ Alla Specola ho visto gli animali”
“ Al mercato c’era il banco della frutta e verdura”
IL PAESE CON L’ESSE DAVANTI
di Gianni Rodari
Giovannino arriva in un paese molto strano: il paese con l’esse
davanti, dove tutti gli oggetti ,avendo una esse davanti al loro
nome ,assumono un significato diverso da quello solito.
Ascolto del
testo di Rodari .
Elenco degli
oggetti con l’esse
davanti presenti
nel racconto e
loro funzioni.
Apertura
all’immaginario.
Immaginiamo cosa
potrebbe sparare lo
scannone e
CON LA MACCHINA
SFOTOGRAFICA …
quali immagini potremmo
realizzare con la macchina
sfotografica
Dai quaderni – riflessione linguistica
“Abbiamo scoperto che la lettera S posta davanti ad una
parola indica la mancanza, la privazione di qualcosa, ed
è per questo adoperata nella formazione dei contrari.”
“I prefissi S, DIS, IN, danno alle parole un
significato contrario
RI, BIS,indicano ripetizione”
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
Le parole sono “cose vive” assumono significati
diversi a seconda del contesto nel quale sono
inserite.
A volte si trasformano aggiungendo delle lettere
o gruppi di lettere davanti (PREFISSI) o in fondo
( SUFFISSI).
CONTROZAINO
IL GIOCO DEI PREFISSI E DEI SUFFISSI
PASTALE
Abbiamo aggiunto ad alcune parole dei PREFISSI
o dei SUFFISSI,creando parole nuove:
NEOLOGISMI.
EXTRAPANINO
Il gioco dei prefissi
Vengono scelti e scritti su cartellini dei prefissi e dei
sostantivi, poi inseriti in due barattoli diversi.
I bambini vengono suddivisi in coppie: uno pesca un
cartellino nel barattolo dei prefissi, l’altro pesca un
cartellino nel barattolo dei sostantivi.
P
N
•MULTI
•LIBRO
•EXTRA
•ZAINO
•SEMI
•LAVAGNA
•ANTI
•PANINO
•CONTRO
•SCOLARO
•BIS
•TRENO
Si formano così parole come
ANTITRENO AUTOAMICO
SEMISCOLARO
TELECARAMELLA ANTILIBRO
EXTRAPANINO CONTROZAINO
A coppie: invenzione di storie ispirate a
questi termini.
IL GIOCO DEI SUFFISSI
Abbiamo aggiunto dei suffissi ad alcune parole creandone
di nuove come: Astucciale ( astuccio – fenomenale)
Astuccioso ( astuccio – untuoso).
Riflessione linguistica: uso del suffisso per ricavare derivati o
alterati; il suffisso dà informazioni sul significato della parola
( -eria, -aio; -oso, -bile).
Altre proposte…
“Mai come adesso bisogna stare all'erta per impedire che le lingue
deperiscano, e per questo bisogna saper usare anche l'arma della seduzione:
le persone – soprattutto quelle giovani – non vanno costrette a imparare le
regole teoriche con la forza, al contrario vanno divertite, attirate, informate
della dolcezza del mondo linguistico.” ( Orsenna )
LA NOMINATRICE ( Orsenna): non
perdiamo le parole … salviamole
dall’oblio.
… Ma anche dall’usura ( DIRE FARE
COSA ) e dal soffocamento ( quante
parole rimangono chiuse tra le pagine dei
vocabolari?)!
IL LENZUOLO di PAROLE : catturiamo ogni
giorno una nuova parola e fissiamola sul
nostro manifesto.
IL GUSTO DELLA PAROLA : sviluppiamo la
funzione espressiva ,evocativa della parola;
verso l’esperienza estetica.
APERTURA ALL’IMMAGINARIO
Dai nostri quaderni…
“Siamo a Sregolopoli.
Quando abbiamo abolito tutte le regole pensavamo di essere liberi e
felici,invece viviamo nel caos ……
A Sregolopoli i comandi sono diventati Scomandi, per cui quando ti
viene comandato di fare qualcosa fai tutto il contrario, i divieti sono
diventati Sdivieti, ed ognuno fa ciò che vuole.
Quello che credevamo fosse la libertà è in realtà una schiavitù …..
Non dobbiamo più obbedire ai comandi ,quindi non viene fatto ciò che
è utile per noi e per gli altri; non dobbiamo più rispettare i divieti ma in
questo modo rischiamo di fare del male agli altri e a noi stessi ……”
LE PAROLE DEL CITTADINO
Itinerario “ Dai comandi e divieti alle regole”- classe IV
Ricerca, in situazioni concrete, di comandi,
divieti e regole in casa, fuori e a scuola.
Diritti e doveri - A.Sarfatti
Discussioni volte a capire il senso , il
significato , il modo implicito o esplicito , lo
scopo
Brainstorming sui termini usati o trovati.
Ricerca sul dizionario.
Negoziazione del significato.
Proposta di testi di appoggio: A. Sarfatti - La
Costituzione raccontata ai bambini ; FATATRAC
– L’alfabeto del cittadino
Diritto alla vita, diritto al nome
diritto ad esprimere la nostra opinione
diritto a esser liberi e mai sfruttati
diritto al rispetto e mai offesi o umiliati.
Diritti che vegliano la storia di ognuno
e che preferenze non fanno a nessuno.
Violarli vuol dire tradire davvero
il patto che lega un popolo intero.
Un patto che viene dai nonni coraggio
che hanno lottato per farcene omaggio.
Anche tu hai il compito di far da guardiano
perché questo bene non ci sfugga di mano.
Se chiami un diritto risponde un dovere
chi ha sete beva ma lavi il bicchiere
così chi vien dopo ha il bicchiere pulito.
Diritto e dovere … non so se hai capito!
Bibliografia
Coordinate teorico didattiche reperite nei seguenti testi:
Piscitelli - “ Come la penso”- Carocci Faber
Cambi - Piscitelli - “ Argomentare attraverso i testi”- Ed.PLUS
Piscitelli - Casaglia - Piochi -“ Proposte per il curricolo verticale”- Tecnodid
M. L. Altieri Biagi – “Io amo, tu ami, egli ama. La grammatica insegnata ai maggiorenni” – Mursia
Italiano LinguaDue 1, 2009. A. A.Sobrero” L’incremento della competenza lessicale, con particolare
riferimento ai linguaggi scientifici 219 “
T. De Mauro (1971” Senso e significato: studi di semantica teorica e storica” Bari,
Adriatica
De Mauro T. (2005)” La fabbrica delle parole. Il lessico e problemi di lessicologia”,
Torino, UTET.
V. Bisconti -” La svolta lessicografica di T. De Mauro e i dizionari contemporanei”
E. Zamponi - “ I draghi locopei” - Einaudi
Orsenna –” La grammatica è una canzone dolce”- Salani
Rodari – “ Favole al telefono” – Einaudi
Rodari – “La grammatica della fantasia” - Einaudi