Il sacrificio di Ifigenia - Letteratura Latina & Greca

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Transcript Il sacrificio di Ifigenia - Letteratura Latina & Greca

Illud

in his rebus

vereor

ne forte

rearis

Una cosa a questo punto io temo che tu creda per caso

Impia te rationis

inire

elementa viamque

di iniziarti agli empi principi di una filosofia

Indugredi

sceleris.

Quod contra

saepius illa

e di procedere lungo una via delittuosa. Che anzi al contrario troppo spesso

Religio

peperit

scelerosa atque impia facta.

ha generato fatti scellerati ed empi rimasti famosi

Aulide

quo pacto Triviai virginis aram

In Aulide per esempio i condottieri

Iphianassai

turparunt

sanguine foede scelti dei Danai, elite degli eroi, turpemente deturparono ductores Danaum

delecti

,

prima virorum

.

con il sangue di Ifianassa l’altare della vergine Trivia

Cui simul infula virgineos

circumdata

comptus.

alla quale non appena cadde la benda che circondava la ciocche virginee

ex utraque pari malarum parte profusast

, allo stesso modo da entrambe le parti delle guance

et

maestum

simul ante aras

adstare

parentem

e non appena si accorse che il padre triste stava dinnanzi agli altari

sensit

et

hunc propter

ferrum

celare

ministros

e che accanto a lui i sacerdoti nascondevano un pugnale

aspectuque suo lacrimas

effundere

civis,

e che i cittadini versavano lacrime per il suo aspetto

muta metu

terram genibus

summissa petebat

.

ammutolita per la paura si gettava a terra in ginocchio.

Nec miserae

prodesse

in tali tempore quibat .

Né alla sventurata poteva giovare in tale circostanza

quod patrio princeps donarat nomine regem.

il fatto che per prima aveva donato al re il nome di padre Nam

sublata virum manibus tremibundaque ad aras

Infatti sollevata dalle mani degli eroi tutta tremante

deductast , non ut

sollemni more sacrorum

fu condotta all’altare, non affinché compiuto il solenne rito matrimoniale

perfecto posset

claro

comitari

Hymenaeo, potesse essere accompagnata da un luminoso Imeneo

Sed

casta inceste

nubendi tempore in ipso

ma pura impuramente nello stesso tempo delle nozze

hostia

concideret mactatu

maesta parentis,

cadesse mesta vittima per l’uccisione del padre,

exitus

ut classi felix faustusque

daretur

affinché venisse data alla flotta una partenza felice e fortunata

Tantum religio

potuit suadere malorum

.

A tanti mali poté indurre la religione.

 In questo brano Lucrezio ripropone un mito assai noto nel mondo greco: quello del sacrificio di Ifigenia. Qui collocato da Lucrezio, per deprecare i mali della religio, tramite exemplum dimostrando l’empietà della religione tradizionale. Il brano è suddivisibile in 3 parti

 Dal vv80 al vv 83 Lucrezio vuole ammonire Gaio Memmio di non cadere nell’errore del considerare la Rationis Epicurea empia (

contra

) è proprio la religio che si è resa responsabile di fatti scelerati ed empi

( scelerosa atque impia facta)

 Nella parte centrale (vv84-100) Lucrezio attraverso una descrizione particolareggiata e piena di pathos giocata sull’inganno con il quale la fanciulla fu trascinata alla morte facendole credere che si trattasse di una cerimonia nuziale

(claro… Hymenaeo)

anziché di un sacrificio nel quale ella era la vittima sacrificale Il poeta rimarca la sua considerazione sulla religio: Religio che non è solo responsabile di eventi empi e scellerati, ma è altresì inutile poiché gli dei vivono negli

intermundia.

 Il verso 101 (

Tantum religio potuit suadere malorum

) assume carattere sentenzioso proprio dell’epigrafe. Lucrezio in un solo esametro riesce Esopicamente ad esprimere la morale di tutto il passo conglobando quindi attraverso la brevitas uno dei principi fondamentali della dottrina epicurea.

             Ìllud in hìs rebùs || vereòr, || ne fòrte reàris ìmpia tè ratiònis || inìr e elemènta viàmque ìndugredì scelerìs. || Quod còntra saèpius ìlla rèligiò peperìt || sceleròs a atqu e ìmpia fàcta.

Àulide quò pactò || Triviài vìrginis àram Ìphianàssaì || turpàrunt sànguine foède dùctorès Danaùm || delècti, || prìma viròrum.

Cùi simul ìnfula vìrgineòs || circùmdata còmptus èx utràque parì || malàrum pàrte profùsast, èt maestùm || simul ànt e aràs || adstàre parèntem sènsit et hùnc proptèr || ferrùm celàre minìstros àspectùque suò || lacrimàs effùndere cìvis, mùta metù || terràm genibùs || summìssa petèbat.

         Nèc miseraè || prodèss e in tàli || tèmpore quìbat, quòd patriò princèps || donàrat nòmine règem; nàm sublàta virùm || manibùs tremibùndaqu e ad àras dèductàst, || non ùt sollèmni || mòre sacròrum pèrfectò possèt || clarò comitàr i Hymenaèo, sèd cast a ìncestè || nubèndi tèmpor e in ìpso hòstia cònciderèt || mactàtu maèsta parèntis, èxitus ùt classì || felìx faustùsque darètur.

Tàntum rèligiò || potuìt suadère malòrum.

 Illud: prolettico rispetto alla completiva ne...rearis (che quindi è epesegetica rispetto ad esso). Ne... rearis: completiva con i verba timendi.

 L’epressione serve ad iniziare la fortissima requisitoria di Lucrezio contro la religio tradizionale intesa come mera superstitio

 Quo pacto... turparunt: quo va svolto come un nesso relativo (= et eo pacto); il complemento è di modo; dunque letteralmente: “e in quel modo i comandanti...”; noi diremmo "come quando i comandanti...".

Triviài

e Iphianassài sono forme arcaiche di genitivo della I declinazione (-ai è bisillabico) A proposito di Ifianassa, propriamente si tratterebbe di una sorella di Ifigenia; non è però il caso di pensare, come fanno taluni, che Lucrezio voglia “correggere” un’inesattezza del mito, che di solito riferisce ad Ifigenia il sacrificio di Ifianassa: è più probabile che il poeta confonda o identifichi i due personaggi.

La dea ha una torre sul capo, col nimbo ornato di grifi, una larga collana sotto la quale si dispongono numerose file di mammelle (ora meglio interpretate come testicoli taurini), un chitone che si stringe verso il fondo decorato a rilievi raffiguranti fiori, frutta, animali reali e fantastici.

 Prima virorum: poiché prima è neutro, si deve intendere, più che "i primi fra gli uomini", qualcosa come "le primizie fra gli uomini"; virorum è genitivo partitivo.

 Cui = et ei (= Iphianassae); nesso relativo.

 maestum: predicativo.

 Hunc propter: anastrofe (= inversione).

 Muta metu: allitterazione e paronomàsia.

 Quod... donarat (= donaverat): dichiarativa con funzione soggettiva (non si dimentichi che anche le dichiarative sono completive); princeps è predicativo; il verbo donare si costruisce in latino in due modi: donare aliquid alicui (come in italiano) oppure donare aliquem aliqua re (come in questo caso); alla lettera: "donare (= omaggiare) qualcuno per mezzo di qualcosa".

 Virum = virorum

 Sollemni more sacrorum perfecto: ablativo assoluto. Casta inceste: ossimòro

 Casta inceste: ossimòro reso più intenso dalla paronomàsia (sensibile soprattutto con la pronuncia restituta)

 Mactatus, -us (da macto = “sacrifico”) è hàpax legòmenon (si trova cioè solo qui).

 Malorum: partitivo (tantum malorum, alla lettera "tanto di mali").

 L’espressione allitterante costituisce un’endiadi. (Dittologia sinonimica) L’obbiettivo del sacrificio era quello di placare Artemide per consentire alla flotta greca di raggiungere Troia senza grosse difficoltà. Attraverso questi aggettivi Lucrezio compie una vera e propria ridicolizzazione del linguaggio sacrale, proprio della religio

 Indicativo presente passivo 1 P.S.

 Vereor-ereris-veritus sum- vereri

 Congiuntivo presente passivo 2 P.S.

 Reor-reris-ratus sum- reri

 Infinito attivo presente  Ineo-inis-inii-initum-inire

 Indugredi( arcaismo di ingredi ) infinito passivo presente  Indugredior-eris-indugressus sum indugredi

 Indicativo Perfetto attivo 3 P.S.

 Pario-is peperi- partum- parare

 Forma sincopata(Turpaverunt) Indicativo perfetto attivo 3 P.S.

 Turpo-as-avi-atum-are

 Part perfetto Nominativo plurale Maschile  Deligo-is –legi-lectum-ere

 Participio perfetto accusativo singolare femminile  Circumdo-as-avi-atum-are

 (Profusa est) Indicativo perfetto passivo 3 P.S.  Profundo-fundis-fudi-fusum-fundere

 Infinito attivo presente ( difettivo)  Adsto-as- adstiti- adstare

 Indicativo perfetto attivo 3 P.S.

 Sentio-is-sensi-sensum-sentire

 Infinito presente attivo  Celo-as-avi-atum-are

 Infinito presente attivo  Effundo-effundis-effudi-effusum effundere

 Participio perfetto attivo Nominativo singolare femminile  Summitto-is-summissi- summissum summittere

 Indicativo imperfetto attivo 3 P.S.

 Peto-iis-petii-petitum-petere

 Infinito presente attivo  Prosum-profues-profui-profuesse

 Indicativo imperfetto attivo 3 P.S.

 Queo quis-quii-quitum-quire

 Sincope donaverat piucheperfetto indicativo attivo 3 p.s.

 Dono-as-avi-atum-are

 Participio perfetto nominativo singolare femminile  Subfero-suffers-sustuli-sublatum-sufferre

 ( Deducta est) Indicativo perfetto passivo 3 P.S.

 Deduco-is-deduxi-deductum-deducere

 Participio Perfetto ablativo neutro singolare  Perficio-is-feci-perfectum-perficere

 Congiutivo perfetto attivo 3 P.S.

 Possum-potes-potui -posse

 Infinito presente passivo  Comito-as-avi-atum-are

 Congiuntivo imperfetto 3 P.S.

 Concido-concidis-concidi-concidere

 Congiuntivo imperfetto passivo 3 P.S.

 Do-as-dedi-datum- dare

 Indicativo perfetto attivo 3 P.S.

 Possum-potes-potui-posse

 Infinito presente attivo  Suadeo-es- suasi- suasum- suadere