Somatizzazione e disturbi somatoformi

Download Report

Transcript Somatizzazione e disturbi somatoformi

Somatizzazione e disturbi
somatoformi
Ipocondria
•
A) l'ipocondria si presenta come "la preoccupazione legata alla paura di avere,
oppure alla convinzione di avere, una malattia grave, basato sull'erronea
interpretazione di sintomi somatici da parte del paziente".
B) la preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica
appropriate.
C) la convinzione di cui al criterio A non risulta di intensità delirante (come nel
disturbo delirante tipo somatico) e non è limitata ad una preoccupazione
circoscritta all'aspetto fisico (come nel disturbo di dismorfismo corporeo).
D) la preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure
menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
E) la durata dell'alterazione è di almeno sei mesi.
F) la preoccupazione non è meglio attribuibile a disturbo d'ansia generalizzato,
disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo di panico, episodio depressivo maggiore,
ansia di separazione, o un altro disturbo somatoforme.
d. somatizzazione
A) una storia di molteplici lamentele fisiche, cominciata prima dei trenta anni, che si
manifesta lungo un periodo di numerosi anni, e che conducono alla ricerca di
trattamento o portano a significative menomazioni nel funzionamento sociale,
lavorativo, o in altre aree importanti.
B)
1) quattro sintomi dolorosi: una storia di dolore riferito ad almeno quattro
localizzazioni o funzioni;
2) due sintomi gastro-intestinali: una storia di almeno due sintomi gastro-intestinali
in aggiunta al dolore;
3) un sintomo sessuale: una storia di almeno un sintomo sessuale o riproduttivo in
aggiunta al dolore;
4) un sintomo pseudo-neurologico: una storia di almeno un sintomo o deficit che fa
pensare ad una condizione neurologica non limitata al dolore.
C)
I) dopo le appropriate indagini, ciascuno dei sintomi del criterio B non può essere
esaurientemente spiegato con una condizione medica generale conosciuta o con
gli effetti diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o medicinali);
II) quando vi è una condizione medica generale collegata, le lamentele fisiche o la
menomazione sociale o lavorativa che ne deriva risultano sproporzionate rispetto
a quanto di ci dovrebbe aspettare dalla storia, dall'esame fisico e dai reperti di
laboratorio.
d. algico
A)
B)
C)
D)
E)
il dolore in uno o più distretti anatomici rappresenta l'elemento
principale del quadro clinico, ed è di gravità sufficiente per giustificare
attenzione clinica.
il dolore causa malessere clinicamente significativo oppure
menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre importanti
aree.
si valuta che qualche fattore psicologico abbia un ruolo importante
nell'esordio, gravità, esacerbazione o mantenimento del dolore.
il clinico dovrà valutare che il sintomo o deficit non sia intenzionalmente
prodotto o simulato (come nei disturbi fittizi o nella simulazione).
il dolore non è meglio attribuibile ad un disturbo dell'umore, d'ansia, o
psicotico e non incontra i criteri per la dispareunia.
• Il disturbo algico può essere acuto, qualora la sua durata sia inferiore ai sei
mesi, mentre è definito cronico quando la durata del disturbo supera i sei
mesi.
d. conversione
•
•
uno o più sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie volontarie o sensitive, che suggeriscono una
condizione neurologica o medica generale".
A) si valuta che qualche fattore psicologico sia associato con il sintomo o con il deficit in quanto l'esordio e
l'esacerbazione del sintomo o del deficit è preceduta da qualche conflitto o altro tipo di fattore stressante.
B) il clinico dovrà valutare che il sintomo o deficit non sia intenzionalmente prodotto o simulato (come nei
disturbi fittizi o nella simulazione).
C) per una diagnosi positiva di disturbo di conversione occorre tenere presente che il sintomo o deficit non
può, dopo le appropriate indagini, essere pienamente spiegato con una condizione medica generale, o con
gli effetti diretti di una sostanza o con un'esperienza o comportamento culturalmente determinati.
D) il sintomo o deficit causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale,
lavorativo, o in altre aree importanti oppure richiede attenzione medica.
•
•
E) il sintomo o deficit non è limitato a dolore o disfunzioni sessuali, non si manifesta esclusivamente in
corso di disturbo di somatizzazione e non è meglio spiegabile con qualche altro disturbo mentale.
Sottotipi:
1) con sintomi o deficit motori: comprende sintomi con alterazioni della coordinazione o dell'equilibrio,
paralisi o ipostenia localizzate; difficoltà di deglutire o nodo alla gola, afonia e ritenzione urinaria.
2) con attacchi epilettiformi o convulsioni: comprende attacchi epilettiformi o convulsioni con componenti
motorie volontarie o sensitive.
3) con sintomi o deficit sensitivi: comprende sintomi come perdita della sensibilità tattile o dolorifica,
diplopia, cecità, sordità e allucinazioni.
d. dismorfismo
• A) preoccupazione per un supposto difetto nell'aspetto
fisico. Se è presente una piccola anomalia, l'importanza
che la persona le dà è di gran lunga eccessiva.
B) la preoccupazione causa disagio clinicamente
significativo oppure menomazione nel funzionamento
sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
C) la preoccupazione non risulta meglio attribuibile ad
un altro disturbo mentale (l'insoddisfazione
riguardante la forma e le misure corporee
nell'anoressia nervosa).
nevrastenia
1. Sensazione di accresciuto affaticamento dopo uno sforzo mentale,
spesso associata ad una certa riduzione delle prestazioni sul lavoro,
facilità alla distrazione e difficoltà nella concentrazione
2. Sensazioni di debolezza corporea, di spossatezza e facile esaurimento
fisico dopo uno sforzo anche minimo, associato a dolori muscolari ed
incapacità di rilassarsi
• In entrambi sono riferiti vertigini, cefalea tensiva ed altre sensazioni di
malessere
• Possono concomitare sintomi ansiosi e depressivi, disturbi del sonno,
preoccupazioni per i diminuiti livelli di funzionamento
• Il nucleo essenziale di questo disturbo, difficilmente differenziabile da
un disturbo depressivo o da un altro disturbo d’ansia, è la
polarizzazione del paziente sulla faticabilità e sulla debolezza.
Critiche DSM-IV e ICD 10
• Aperto dualismo
• Scarsa affidabilità della diagnosi
–
–
–
–
Nessuna diagnosi
Diagnosi variabile di d. somatoforme
Diagnosi depressione
Ipocondria
• Mancata entità clinica
• Gerarchizzazione psicopatologica
– Esclusione di altre patologia di Asse I
– Sufficiente lontananza dalla patologia organica
• Disomogeneità delle categorie diagnostiche
Critiche DSM-IV e ICD 10
1) Esclusione delle cause mediche non giustificata
2) Necessità di riconoscere la bidirezionalità della
relazione mente-corpo
3) Approccio multidisciplinare:
1)
2)
3)
4)
5)
Severità
Alterazioni funzionali
Cronicità
Comorbidità
Uso risorse sanitarie
4) Criteri attuali troppo restrittive
5) Somatizzazione come fenomeno dimensionale
Proposta minima
•
•
•
•
Ridurre le categorie diagnostiche
Ridurre i sintomi per il d. somatizzazione
Criteri di severità
Sottotipologie diagnostiche
– Care seekers
– Criticità
– Acuto vs. cronica
Proposta massima
Eliminazione della categoria:
Somatizzazione - spettro ansioso-depressivo
Ipocondria  health anxiety  d. ansia
Dismorfismo  DOC
D. Conversivo  d. dissociativi
Diagnostic criteria for psychosomatic
research (DCPR)
•
•
•
•
•
•
•
•
Alexitimia
Type A behavior
Umore irritabile
Demoralizzazione
Abnormal Ilness behavior
Somatizzazione persistente
Sintomi di conversione
Reazione agli anniversari
Alexitimia
• Difficoltà di identificare e descrivere le
emozioni
• Difficoltà a distinguere tra stati soggettivi e le
componenti somatiche delle emozioni
• Povertà dei processi immaginativi
• Processi cognitivi orientati all’esterno
• Conformismo sociale
Alexitimia
Type A behavior
A) Presenza di almeno 5 dei seguenti:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Livello eccessivo di coinvolgimento in attività lavorative o di
altro tipo
Senso pervasio e incalzante del tempo
Manifestazioni mimiche espressive e emotive della sensazione
di essere pressati dal tempo
Ostilità e cinismo
Umore irritabile
Attività fisica incalzante
Processi mentali rapidi e incalzanti
Elevato desiderio di successo e riconoscimento
Elevata competività
B) Il comportamento stimola risposte fisiologiche stress-like
Umore irritabile
• Ridotto autocontrollo con scoppi d’ira e aggressività
verbale
a) Stato d’animo caratterizzato da umore irritabile che
viene vissuto brevi episodi in particolari circostanze o
come condizione più durevole generalizzata. Richiede
un certo sforzo di autocontrollo
b) La condizione è sempre spiacevole per l’individuo e le
manifestazioni esplicite non sortiscono l’effetto
catartico della rabbia giustificata
c) La condizione di irritabilità stimola risposte
fisiologiche stress-like
demoralizzazione
a) Stato d’animo caratterizzato da
consapevolezza individuale di aver deluso
aspettative o di non essere in grado di
affrontare problemi pressanti e importanti
con sentimenti di impotenza, inutilità o di
darsi per vinto
b) Lo stato d’animo è prolungato e generalizzato
c) Lo stato d’animo procede la manifestazione
somatica o la amplifica
Esperienza di malattia e
comportamento abnorme di malattia
1) Modo disadattivo di avvertire o percepire il
proprio stato di salute
2) Nonostante la rassicurazione medica
3) Basata su una inadeguata valutazione
Comportamento abnorme di malattia
Affermazioni di mallattia
Consce
simulazione
disturbo fittizio
Inconsce
nevrotiche (d. somatoformi)
s. ipocondriaci
Negazione di malattia
consce
ottenere vantaggi
evitare terapie
senso di colpa
inconsce
nevrotiche
psicotiche
neuropsichiatriche
Vantaggi secondari dell’essere malato
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
Evitare attività spiacevoli
Sollecitare empatia
Acquistare potere in ambito familiare
Evitare rapporti sessuali
Procurarsi farmaci facilmente
Vantaggi economici
Trattenere il coniuge nella coppia in crisi
Evitare rimproveri
Infliggere vendetta
bisogno di dipendenza
gratificazione del senso di colpa
Amplificazione somatosensoriale
• Percezione (ipervigilanza o aumento del focus
sugli stimoli interni)
• Cognizione (polarizzazione ideativa)
• Reazione
Comportamento abnorme di malattia
•
•
•
•
Nosofobia
Ansia per la salute
Tanatofobia
Negazione di malattia
nosofobia
a) Persistente e infondata paura di avere una
malattia specifica
b) I timori tendono a manifestarsi in forma di
attacchi acuti piuttosto che come
preoccupazioni croniche come nella
ipocondria
c) L’oggetto delle paure non cambia con il
tempo
Ansia per la salute
• Apprensione generica per le malattie, per la
salute, per il dolore e in generale per il proprio
corpo (amplificazione delle sensazioni
somatiche) per almeno 6 mesi
• Preoccupazioni rispondo facilmente alle
rassicurazioni mediche ripresentandosi poi
dopo qualche tempo
tanatofobia
• Attacchi caratterizzati dalla paura di stare per
morire in assenza di ogni ragione medica
• Marcata paura o evietamento di notizie che
richiamano la morte
• Evitamento e ansia influenzano
significativamente con il funzionamento
Negazione di malattia
• Negazione persistente di avere una malattia
fisica o di aver bisogno di un trattamento
medico nonostante le esaurienti delucidazioni
mediche
Somatizzazione persistente
Presenza di :
a) Un disturbo medico funzionale della durata di
almeno 6 mesi che provoca disagio, richiesta di
cure mediche e peggioramento della qualità della
vita
b) Sintomi accessori di attivazione autonomica a
carico di organi e apparati ed effetti collaterali
abnormi in seguito a trattamenti medici
adoperati segno di bassa soglia dolorifica e facile
suggestionabilità
Sintomi di conversione
A) Uno o più sintomi che influenzano le funzioni senso motorie,
caratterizzati da assenza di riscontro anatomico o fisiologico e/o in
assenza di segni o reperti di laboratorio e/o caratteristiche cliniche
inconsistenti. In presenza di sintomi somatici funzionali i sintomi di
conversione sono comunque dominanti il quadro clinico causando
disagio, ricorso a cure mediche e scadimento della qualità della
vita
B) Presenti almeno due tra:
1) ambivalenza nel riferire i sintomi
2) caratteristiche istrioniche di personalità
3) i sintomi sono preceduti da eventi o periodi stressanti
4) storia di sintomi simili osservati in passato nel paziente, negli altri
o desiderati per altri
C) Una appropriata valutazione medica non rileva alcuna patologia organica
responsabile della malattia
Reazione agli anniversari
a) Sintomi somatici funzionali o di attivazione
autonomica o di conversione che causano disagio,
continuo ricorso a cure mediche e scadimento della
qualità della vita
b) Una appropriata valutazione medica non rileva alcuna
patologia organica responsabile della malattia
c) I sintomi sono iniziati in coincidenza con un
anniversario di morte o di grave malattia di un
genitore o un partente stretto o quando il paziente ha
raggiunto l’età del parente defunto. Il paziente non è
sempre consapevole dell’associazione
•
•
•
•
Disponibilità di uno strumento di assessment
Affidabilità psicometrica
Validità di costrutto
Prevalenza