pensare pedagogico icf-3

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2° Incontro
STRUTTURA DELL’ICF
e
CENNI DI CODIFICA
a) Le DIMENSIONI di
* FUNZIONAMENTO e DISABILITA’
- FUNZIONI e STRUTTURE CORPOREE
- ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE
* FATTORI CONTESTUALI
- AMBIENTALI
- PERSONALI
2° Incontro
(STRUTTURA DELL’ICF e CENNI DI CODIFICA)
La struttura dell’ICF è finalizzata alla descrizione
del funzionamento e la disabilità della intera
persona nel suo contesto di vita
La classificazione ICF, di tipo gerarchico,
*1^ parte: dimensioni di funzionamento e disabilità
*2^parte: dimensioni dei fattori contestuali
. ambientali (ambiente fisico e sociale in cui
la persona vive)
. personali
Condizione di salute
(malattia/disturbo/deficit/lesione/trauma…)
Funzioni e Attività Partecipazione
Strutture (limitazioni)
(restrizioni)
corporee
(menomazioni)
Fattori
ambientali
Fattori
personali
• CONDIZIONE DI SALUTE: termine “ombrello”
indicante malattia -acuta o cronica-, distubo, deficit,
lesione, trauma… o altre circostanze, come
invecchiamento, gravidanza, stress, anomalia
congenita, predisposizione genetica, ecc.
N.B. Le condizioni di salute sono classificate con l’ICD-10
• FUNZIONAMENTO E DISABILITA’:
CONDIZIONE DI SALUTE
corpo
menomazione
FUNZIONAMENTO
attività
limitazione
DISABILITA’
FATTORI CONTESTUALI
partecipazione
restrizione
*MENOMAZIONE: problema nelle funzioni o nelle
strutture corporee, come perdita od una
significativa devianza
• LIMITAZIONE DELL’ATTIVITA’: difficoltà che un
individuo può incontrare nell’esecuzione di un
compito o di un’azione
• RESTRIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE:
problema che un individuo può sperimentare nel
coinvolgimento in una situazione di vita
Parte 1^ dimensione - FUNZIONAMENTO e
DISABILITA’
componente:
• FUNZIONI CORPOREE - funzioni fisiologiche dei
sistemi corporei
Capitoli: - funzioni mentali;
- funzioni sensoriali e dolore;
- funzioni della voce e dell’eloquio;
- funzioni dei sistemi cardiovascolare,ematologico,
immunologico e dell’apparato respiratorio;
- funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi
metabolico ed endocrino;
- funzioni genitourinarie e riproduttive;
- funzioni neuro–muscoloscheletriche e correlate al
movimento;
- funzioni della cute e delle strutture correlate)
componente:
• STRUTTURE CORPOREE - parti anatomiche del
corpo
Capitoli: - strutture del sistema nervoso; occhio, orecchio e
strutture correlate;
- strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio;
- strutture dei sistemi cardiovascolare,
ematologico, immunologico e dell’apparato
respiratorio;
- strutture correlate all’apparato digerente e ai
sistemi metabolico ed endocrino;
- strutture correlate ai sistemi genitourinario e
riproduttivo;
- strutture correlate al movimento; cute e
strutture correlate
(N.B. Funzioni e strutture corporee sono ordinate secondo
l’importanza dei sistemi, a cominciare dal cervello e dal
componente :
•ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE – esecuzione di
un compito e coinvolgimento in una situazione di vita
Capitoli:
- apprendimento e applicazione delle conoscenze,
- compiti e richieste generali, comunicazione, mobilità, cura
della propria persona,
- vita domestica,
- interazioni interpersonali,
- aree di vita principali,
- vita sociale, civile e di comunità
N.B. La componente Attività e Partecipazione hanno in comune
dei domini -insiemi significativi di azioni, compiti o aree di vita
tra loro correlate, che costituiscono i capitoli ed i blocchi
interni della componente-, poiché la distinzione fra attività e
partecipazione è effettuata in termini dei costrutti di
- performance: ciò che la persona realmente fa nel suo
ambiente di vita con l’aiuto del contesto (cose o persone)
che interagisce con lei (“performance1”: ciò che la persona
realmente fa nel suo ambiente di vita con il supporto delle
sole cose -e non delle persone- che interagiscono con lei);
- capacità: ciò che la persona sarebbe in grado di fare
di suo, non influenzata dal contesto (= senza l’aiuto di cose o
persone).
Classificare sia la capacità che la performance della stessa
azione fornisce molte informazioni: ad es. se la capacità è
elevata ma la performance è bassa, significa che l’ambiente
peggiora la performance (= è BARRIERA);
se la capacità è bassa ma la performance è alta, significa che
l’ambiente facilita la performance (= è FACILITATORE)
Parte 2^ dimensione: Fattori contestuali - sono
l’intero background della vita e della condizione esistenziale
di un individuo; includono i fattori ambientali ed i fattori
personali fattori che possono avere un impatto sull’individuo
con una condizione di salute
• Fattori ambientali: contesto naturale,fisico,
artificiale, sociale ed attitudinale in cui la persona
vive – Capitoli:
- prodotti e tecnologia -es. cibo, tecnologia per l’assistenza, prodotti
per la comunicazione,denaro e risorse-
- ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati
dall’uomo -es. geografia fisica, clima, animali, qualità dell’aria, suono- relazioni e sostegno sociale -es. famiglia, amici, colleghi e datori
di lavoro, estranei, persone che forniscono aiuto e assistenza- atteggiamenti -es. valori sociali, atteggiamenti personali e credenze- servizi, sistemi e politiche -es. leggi, politiche, programmi e agenzie
sociali-
•
Fattori personali:
es. – background personale della vita e dell’esistenza
di un individuo
- caratteristiche dell’individuo che non fanno
parte della condizione di salute:
età, razza, sesso, forma fisica, stile di vita,
abitudini, capacità di adattamento,
background sociale, educazione, livello di
scolarità, professione, esperienze (attuali e
passate), stile caratteriale, ecc.
N.B. al momento non ancora classificati con l’ICF perché per
ora privi di consenso condiviso
Ciascuna componente (Funzionamento e Disabilità, Fattori contestuali)
- possiede costrutti definiti mediante qualificatori a codici
* costrutti della parte 1^:
.in Funzioni corporee: Cambiamento nelle Funzioni corporee
.in Strutture corporee: Cambiamento nelle Strutture corporee
.in Attività e Partecipazione: Capacità e Performance
* costrutti della parte 2^:
. in Fattori ambientali: Facilitatori o Barriere
. in Fattori personali: in via di definizione
- viene descritta e definita da un qualificatore (che in
funzioni e strutture corporee specifica modificazione e grado,
in capacità e performance specifica se i fattori ambientali
sono facilitatori o barriere)
L’ultimo livello della struttura è costituito dalle categorie o
item, ordinate gerarchicamente su più livelli
• Le categorie sono le classi e sottoclassi interne al dominio di
una componente (ossia le unità di classificazione)
Le definizioni delle categorie descrivono gli attributi essenziali (= qualità,
proprietà, relazioni) del concetto designato dalla categoria; esse
specificano ciò che i termini indicano ed operativamente rilevano come
questi termini differiscono dalle altre cose o fenomeni ad essi correlati
• I livelli costituiscono l’ordine gerarchico e forniscono
indicazioni al dettaglio delle categorie
(N.B. Nelle classificazioni di Funzioni e strutture corporee, il livello di
dettaglio scende al 4° livello; nelle classificazioni di Attività e
Partecipazione e dei Fattori Ambientali si ferma al 3° livello)
• I domìni sono insiemi significativi di funzioni fisiologiche,
strutture anatomiche, azioni, compiti o aree di vita correlate
tra loro; essi costituiscono i capitoli ed i blocchi interni di
ciascuna componente
Esemlificazione: FUNZIONI CORPOREE
Capitolo 2 (termine di primo livello): tratta delle Funzioni
sensoriali e dolore e riguarda le funzioni dei sensi, vista,
udito, ecc, e dolore;
nome del blocco: Funzioni visive e correlate (b210-b229)
b210 (codice) Funzioni della vista (termine di secondo livello)
“Funzioni sensoriali relative alla percezione della presenza della luce e
dell’aspetto, dimensione, forma e colore degli stimoli visivi”
(definizione operativa)
Inclusioni: funzioni dell’acuità visiva; funzioni del campo visivo; qualità
della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore, acuità
visiva della visione da lontano e da vicino, visione monoculare e binoculare;
qualità dell’immagine visiva; menomazioni come miopia, ipermetropia,
astigmatismo, emianopsia, cecità ai colori, visione a tunnel, scotoma centrale
e periferico, diplopia, nictalopia e ridotta adattabilità alla luce.
Esclusioni: funzioni percettive (b156)
b2100 Funzioni dell’acuità visiva (Termine di terzo livello)
“Funzioni della vista relative alla percezione delle forma e del
contorno, sia binoculare che monoculare, sia per la visione da
lontano che da vicino” (definizione operativa)
b21000 Acuità binoculare nella visione a distanza (Termine di
quarto livello) “Funzioni della vista relative alla percezione di
dimensione, forma e del contorno, utilizzando entrambi gli
occhi, per oggetti distanti dagli occhi” (definizione operativa)
b21001 Acuità monoculare nella visione a distanza (Termine di
quarto livello) “Funzioni della vista relative alla percezione di
dimensione, forma e del contorno, utilizzando solo l’occhio
destro o quello sinistro, per oggetti distanti dall’occhio”
(definizione operativa)
b21008 Funzioni dell’acuità visiva, altro specificato
b21009 Funzioni dell’acuità visiva, non specificato
Esemplificazione: ATTIVITA’ &
PARTECIPAZIONE
Capitolo 1 (termine di 1° livello): tratta di apprendimento
ed applicazione delle conoscenze; riguarda
l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze
acquisite, il pensare, risolvere i problemi e il
prendere decisioni;
nome del blocco: apprendimento di base (d130-d159)
d140 (codice) Imparare a leggere (termine di 2° livello)
“Sviluppare la capacità di leggere del materiale scritto
(incluso il Braille ed altri simboli) fluentemente e con
accuratezza, come riconoscere caratteri ed alfabeti ,
pronunciare le parole correttamente e comprendere parole e
frasi “ (definizione operativa)
d1400 (codice) Acquisire le abilità di riconoscimento
di simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere
dell’alfabeto e parole (termine di terzo livello)
“Apprendere le azioni elementari di decodifica di simboli,
caratteri, lettere e parole” (definizione operativa)
d1401 (codice) Acquisire le abilità di pronuncia di
parole e frasi scritte (termine di terzo livello)
“Apprendere le azioni elementari di pronuncia di lettere,
simboli e parole” (definizione operativa)
d1402 (codice) Acquisire le abilità di comprensione di
parole e frasi scritte (termine di terzo livello)
“Apprendere le azioni elementari di comprensione del
significato di parole e testi scritti” (definizione operativa)
d71040.2 (codice)
d =Attività & Partecipazione
7 =capitolo Interazioni e relazioni interpersonali
riguarda l’esecuzione delle azioni e dei compiti richiesti
per le interazioni semplici e complesse con le persone in
un modo contestualmente e socialmente adeguato
10 =categoria Interazioni interpersonali semplici
“Interagire con le persone in un modo contestualmente e
socialmente adeguato, come nel mostrare considerazione
e stima quando appropriato, o rispondere ai sentimenti
degli altri” (definizione operativa)
Inclusioni: mostrare rispetto, cordialità, apprezzamento e
tolleranza nelle relazioni; rispondere alle critiche
e ai segnali sociali nelle relazioni; fare uso
adeguato del contatto fisico nelle relazioni
d71040.2 (codice)
4 = sotto-categoria Segnali sociali nelle relazioni
“Dare e reagire in modo appropriato a segnali e cenni nelle
relazioni sociali” (definizione operativa)
0 = sotto-sotto-categoria Iniziare delle interazioni
sociali
“Iniziare e rispondere in modo appropriato a scambi sociali
reciproci con altri” (definizione operativa)
. = divisore
2 = 1° qualificatore (gravità): problema di
gravità
media
N.B. Un codice ICF completo deve avere almeno un
qualificatore dopo il punto separatore, altrimenti non
è completo.
2° Incontro
b) QUALIFICATORI
e
SCALE DI GRAVITA’
• Qualificatori : numeri aggiunti al codice e preceduti
da un punto divisore, che per ogni item definiscono
e specificano, su scala ordinale, il grado di
compromissione di una funzione o struttura oppure
il grado di difficoltà che una persona incontra nello
svolgere attività o a partecipare alla vita sociale.
Numero e tipo di qualificatori variano a seconda
della componente di ICF oggetto di codifica:
- per Funzioni corporee: un solo qualificatore
che specifica, su una scala ordinale a 5 punti,
l’estensione della menomazione:
bxxx.0 = nessuna menomazione
bxxx.1 = menomazione lieve
bxxx.2 = menomazione moderata
bxxx.3 = menomazione grave
bxxx.4 = completa
bxxx.8 = non specificato
bxxx.9 = non applicabile
- per Strutture corporee: tre i qualificatori,
che definiscono:
1) l’ estensione della menomazione:
sxxx.0 = nessuna menomazione
sxxx.1 = menomazione lieve
sxxx.2 = menomazione moderata
sxxx.3 = menomazione grave
sxxx.4 = completa
sxxx.8 = non specificato
sxxx.9 = non applicabile
2) la natura della menomazione:
sxxx._0 = nessun cambiamento nella struttura
sxxx._1 = assenza totale
sxxx._2 = assenza parziale
sxxx._3 = parte in eccesso
sxxx._4 = dimensioni anormali
sxxx._5 = discontinuità
sxxx._6 = posizione deviante
sxxx._7 = cambiamenti qualitativi nella struttura
(incluso l’accumulo di fluidi)
sxxx._8 = non specificato
sxxx._9 = non applicabile
3) la localizzazione della menomazione nel corpo:
sxxx._ _ 0 = più di una regione
sxxx._ _ 1 = destra
sxxx._ _ 2 = sinistra
sxxx._ _ 3 = entrambi i lati
sxxx._ _ 4 = frontale
sxxx._ _ 5 = dorsale
sxxx._ _ 6 = prossimale
sxxx._ _ 7 = distale
sxxx._ _ 8 = non specificato
sxxx._ _ 9 = non applicabile
- per Attività & partecipazione: due qualificatori
indicanti, su 5 livelli, la «performance» e
la «capacità» della persona
In caso di tre qualificatori si ha, rispettivamente,
l’indicazione della 1- “performance generale”
2- “performance1”
3- “capacità”
Il primo qualificatore (“performance generale”)
indica il grado di difficoltà incontrato dalla persona
nello svolgere un’attività o a partecipare alla vita
sociale considerando il suo contesto di vita attuale e
reale (a casa, a scuola, sul posto di lavoro, ecc.).
La performance è strettamente dipendente
dall’ambiente
Differenze tra i qualificatori di capacità e
performance nella stessa persona indicano la
presenza di fattori ambientali facilitanti o barriere,
che incidono sul suo funzionamento: attraverso le
differenze tra «performance» e «capacità» è possibile, ad es.,
valutare in modo corretto il ruolo e l’importanza dell’aiuto
personale per lo svolgimento di attività e sostegno alla
partecipazione, come anche il ruolo di protesi e ausili o di
specifici elementi dell’ambiente costruito (ad es.: cucina adattata,
assenza di ascensore per una persona in carrozzina abitante al quinto piano
di un palazzo)
Ad es. il codice d450.1_2 attività del camminare: indica lieve difficoltà
nella performance e moderata difficoltà nella capacità.
Questa codifica permette di descrivere due modi distinti di funzionare
della persona, il primo riferito alla sua performance (attività svolta con i
facilitatori disponibili), il secondo alla sua capacità (attività svolta in
assenza di facilitatori).
Il terzo qualificatore (la “capacità ”) coglie il
funzionamento della persona in un ambiente
standard (che neutralizza ostacoli o facilitatori
ambientali, rendendo comparabili i profili di
funzionamento di persone diverse).
Non si elimina l’ambiente, ma si realizzare la
valutazione in contesti controllati
(es. ambulatorio medico, reparto di riabilitazione,
laboratorio per svolgere test cognitivi, ecc.).
- per i Fattori contestuali : un solo
qualificatore, indicante l’importanza che
tali fattori assumono in quanto barriere o
facilitatori del funzionamento della persona
Esempio di QUALIFICATORE per FUNZIONI CORPOREE
“Marco, un ragazzo di 12 anni, non conosce i giorni della
settimana, i mesi, la data e le stagioni, discrimina il giorno e la
notte e, solo se guidato, il mattino dal pomeriggio.
Si orienta solo all’interno di spazi noti se accompagnato da un
adulto”
codice: b114.3
b funzioni corporee
114 funzioni dell’orientamento
3 menomazione GRAVE
Esempio di QUALIFICATORI per STRUTTURE CORPOREE
“…dalla Risonanza Magnetica di Luigi sono evidenti molteplici
aree di alterato segnale diffuso a tutta la sostanza bianca”
codice: s1107.370
s strutture corporee
1107 struttura della sostanza bianca
3 menomazione GRAVE
7 dovuta a cambiamenti qualitativi
0 della struttura in più di una regione
Esempio di QUALIFICATORI per ATTIVITA’ &
PARTECIPAZIONE
d450.12
d attività e partecipazione
450 camminare
dxxx.1_ difficoltà LIEVE nella performance di
camminare
dxxx._2 difficoltà MODERATA nella capacità di
camminare
dxxx.12 camminare con lieve difficoltà nella
performance (= con il supporto di cose o
persone) e con moderata difficoltà nella
capacità (= senza il supporto di cose o persone)
dxxx.102 camminare con lieve difficoltà nella
performance (= con il supporto di cose) e con
moderata difficoltà nella capacità (= senza il
supporto di cose o persone): c’è un oggetto che
supporta la prestazione dell’individuo
2° Incontro
c)
CHECKLIST
()
e
PROFILO DESCRITTIVO
DI FUNZIONAMENTO
()
2° Incontro
d)
Cenni di
CODIFICA
e
DECODIFICA
(siglatura)
CODIFICA = INDIVIDUARE PER OGNI
RILEVANTE INFORMAZIONE (diretta o
documentale) SUL FUNZIONAMENTO DELLA
PERSONA LA SUA CORRISPONDENZA CON I
CODICI DELL’ICF
Presupposti per codifica: possedere
- informazioni/osservazioni/dati adeguati
- buona conoscenza della classificazione
STRUTTURA DI BASE DI OGNI CODICE:
_ XXXX._ _ _
lettera identificativa della dimensione
(b = Funzioni corporee
bxxxx._
s = Strutture corporee sxxxx._
d = Attività e Partecipazione dxxxx._
e = Fattori Ambientali exxxx._
XXXX numeri della classificazione gerarchica,
a seconda dei livelli
. punto decimale -divisore- (separa i numeri dei codici
dai numeri dei qualificatori)
._ (primo qualificatore)
._ _ (secondo qualificatore)
._ _ _ (terzo qualificatore)
I codici identificano una categoria di funzionamento, i
qualificatori aggiunti al codice danno significato alla codifica:
• i qualificatori usati con le tre dimensioni del funzionamento
(b, s e A&P) informano dell’estensione/natura/entità/grado
del problema/difficoltà osservato in quella dimensione;
• i qualificatori usati con i fattori ambientali informano del
grado in cui alcuni fattori sono barriere o facilitatori alla
partecipazione (rispondono alla domanda QUANTO impattano
sul funzionamento)
Lo standard di popolazione a cui far riferimento è una persona nelle stesse
condizioni di età, sesso, ecc., ma SENZA la condizione di salute
Tutti i qualificatori che denotano il grado o la gravità (per b, s e A&P)
usano la stessa SCALA di GRAVITA’ : 0 = nessuna
1 = lieve
2 = moderata
3 = grave
4 = completa
Qualificatori della prima parte (Funzionamento e
Disabilità):
Componente
Posizione
Significato
Funzioni corporee bxxx. x
Entità/Grado menomazione
Strutture corporee sxxx. x_ _ Entità/Grado menomazione
Attività & Partecip. dxxx. x_ _ Entità/Grado performance
dxxx. _x_ Entità/Grado performance1
dxxx. _ _x Entità/Grado capacità
Qualificatori della seconda parte (Fattori contestuali)
Componente
Posizione
Fattori ambientali exxx. x
exxx. +x
Significato
Barriera (Entità/Grado)
Facilitatore (Entità/Grado)
2° Incontro
e)
ICF – CY ()
L’ICF versione ICF-CY (per bambini ed adolescenti):
Venezia (2007) . adattamento (non revisione) della
classificazione-madre
. necessaria una classificazione
esaustiva della disabilità infantile,
per ragioni “pratiche” e “filosofiche”:
• le manifestazioni del funzionamento, della disabilità e della
salute nell’infanzia e nell’adolescenza hanno natura, impatto,
intensità e conseguenze diverse da quelle degli adulti, per cui
l’ICF-CY è stato sviluppato tenendo conto dei cambiamenti
associati alla crescita ed allo sviluppo
• occorre includere egli ambiti dei diritti umani fondamentali
definiti dalle convenzioni e alle dichiarazioni internazionali,
nell’interesse e a tutela dei diritti dell’infanzia
• il funzionamento del bambino all’interno del contesto
famigliare, nel processo dinamico del passaggio dalla
dipendenza dagli altri per tutte le attività alla maturità fisica,
sociale e psicologica ed all’indipendenza adolescenziale
dipende da interazioni continue con la famiglia stessa e le altre
figure interagenti dell’ambiente sociale immediato: di qui la
necessità di descrivere le interazioni famigliari come
componente imprescindibile del profilo di funzionamento.
• il ritardo evolutivo: nei bambini e negli adolescenti, il
momento della comparsa di certe funzioni o strutture corporee
e dell’acquisizione di alcune abilità può variare in funzione
delle differenze individuali nella crescita e nello sviluppo;
a volte tali sfasamenti non sono permanenti ma riflettono un
ritardo nello sviluppo; possono manifestarsi in qualunque
ambito, sono specifici dell’età e subiscono gli effetti di
fattori fisici e psicologici dell’ambiente. Per l’ICF-CY
menomazioni, limitazioni e restrizioni possono assumere
anche la forma di ritardi, sfasamenti o problemi.
• la partecipazione: definibile come “coinvolgimento
una situazione di vita”, rappresenta la prospettiva
in
sociale del funzionamento
La partecipazione ha ricevuto un’attenzione
particolare nell’ICF- CY: più un bambino è piccolo,
più è probabile che le sue opportunità di
partecipazione siano definite dai genitori,
dagli adulti che interagiscono o dagli erogatori di
servizi. L’ambiente sociale continua a essere un
fattore importante in tutto il periodo dello
sviluppo ma la natura e la complessità dell’ambiente
cambiano nell’arco temporale che va dalla prima
infanzia all’adolescenza
• gli ambienti: la inevitabile posizione di dipendenza dei
bambini durante lo sviluppo fa sì che gli elementi
fisici e sociali dell’ambiente abbiano un impatto significativo
sul loro funzionamento: infatti i fattori ambientali negativi
hanno spesso un impatto più forte sui bambini che sugli adulti
(ad es. la mancanza di cibo nei bambini contribuisce alla malattia e altera
altresì la capacità di apprendere); la modificazione dell’ambiente
fisico immediato del bambino prevede la presenza e la
garanzia di cibo, riparo e sicurezza; la presenza di ausili o
tecnologia assistiva costituisce una forma di modificazione
ambientale che può facilitare il funzionamento in un bambino
con menomazioni fisiche significative; la modificazione degli
elementi sociali e psicologici dell’ambiente immediato del
bambino può comportare anche l’offerta di sostegno sociale
per la famiglia e di istruzione