Teoria allargata della contingenza (Mintzberg) – 1 Le parti dell

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Teoria allargata della contingenza (Mintzberg) – 1
Le parti dell’organizzazione:
1. Nucleo operativo – addetti al sistema produttivo;
2. Vertice strategico – soggetti in posizioni di
responsabilità (componente direzionale);
3. Linea intermedia – manager collocati tra il vertice
ed il nucleo operativo (traducono gli obiettivi di
fondo in sotto-obiettivi più precisi e raccolgono le
info che devono passare dal basso v/l’alto);
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(Mintzberg) – 2
Le parti dell’organizzazione:
4. Tecnostruttura – composta dalle unità di
staff responsabili della standardizzazione;
5. Staff di supporto – unità che forniscono
servizi pur differenziandosi dalla
tecnostruttura per il non essere impegnate
in compiti di standardizzazione.
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Fattori che influenzano l’assetto organizzativo:
1. Dimensione ed età dell’impresa – maggiore è
l’età e/o più estese sono le dimensioni, più elevate
sono formalizzazione e standardizzazione,
maggiore sarà l’articolazione della struttura e più
differenziate saranno le unità che ne fanno parte;
2. Sistema tecnico;
3. Ambiente e potere (interno ed esterno).
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Modalità di coordinamento:
1. Supervisione diretta;
2. Standardizzazione dei processi produttivi;
3. Standardizzazione degli output;
4. Standardizzazione delle capacità;
5. Mutuo aggiustamento.
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Le variabili di progettazione della struttura:
1. Specializzazione (orizzontale e verticale) delle
mansioni;
2. Formalizzazione del comportamento;
3. Addestramento ed indottrinamento;
4. Raggruppamento delle U. O.;
5. Dimensionamento delle unità;
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Le variabili di progettazione della struttura:
6. Sistemi di pianificazione e controllo;
7. Meccanismi organizzativi di integrazione;
8. Decentramento verticale (misura in cui il potere
viene delegato);
9. Decentramento orizzontale (misura in cui il
potere viene esteso agli organi di tecnostruttura e
staff di supporto).
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Fattori situazionali, meccanismi di coordinamento e
parametri di progettazione si combinano dando vita a
diverse configurazioni. I modelli puri sono 5:
 struttura semplice, caratterizzata da:
- accentramento;
- coordinamento tramite supervisione diretta del
vertice;
- scarsa rilevanza di tecnostruttura e staff di
supporto;
- bassa formalizzazione, standardizzazione e
differenziazione tra U.O.;
- dinamismo.
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Modelli puri
 burocrazia meccanica, caratterizzata da:
- formalizzazione, standardizzazione e
raggruppamento di u.o.;
- supervisione diretta;
- potere della tecnostruttura (per l’elevata
standardizzazione);
- ambiente stabile;
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Modelli puri
 burocrazia professionale, caratterizzata da:
- elevata formalizzazione;
- ambiente abbastanza prevedibile;
- coordinamento tramite standardizzazione delle
capacità e delle conoscenze degli attori;
- massiccio processo di selezione e formazione
degli attori nel momento in cui devono entrare
nell’organizzazione.
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Modelli puri
 soluzione divisionale, caratterizzata da:
- unità rappresentate dalle divisioni;
- ogni divisione è organizzata come una piccola
burocrazia meccanica (elevato potere allo staff);
- poca omogeneità tra unità;
- elevata autonomia;
- attenzione alla standardizzazione dei risultati
delle divisioni e ai sistemi di programmazione e
controllo;
- adatta ad ambienti né troppo complessi, né troppo
dinamici.
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Modelli puri
 adhocrazia, caratterizzata da:
- forte necessità di innovare e problemi complessi;
- formalizzazione limitata e alto decentramento
decisionale (dal basso v/l’alto);
- unione di competenze diverse;
- ricerca della creatività;
- importanza della formazione e
dell’aggiornamento;
- forte integrazione;
- pari importanza tra nucleo operativo e staff;
- dinamismo ambientale.
Tipologie di adhocrazia
1. Adhocrazia operativa, dove le due attività
professionale ed operativa fondono i loro sforzi
per giungere a soluzioni innovative. Ha un
raggio più ampio della burocrazia
professionale;
2. Adhocrazia amministrativa, prevede la scissione
della struttura in una parte che concepisce i
progetti innovativi, ed una parte che li realizza
(che può essere anche un’azienda staccata che
ha acquistato l’innovazione).
Collegamenti tra le forze che animano
l’organizzazione e le forme pure:
a. comando diretto  assetto elementare;
b. efficienza  burocrazia;
c. competenza  forma professionale;
d. focalizzazione su obiettivi  assetto
decentrato;
e. innovazione  adhocrazia.