La letteratura nell`epoca Meiji

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Transcript La letteratura nell`epoca Meiji

La letteratura nell’epoca
Tokugawa
徳川文学
町人文化
I due centri
• La letteratura Tokugawa va divisa in due
aree geografiche.
• L’area Kyoto Osaka, nota come Kamigata
• L’area Edo, o Kanto
Letteratura popolare
• Un secondo era che:
• la letteratura Tokugawa fu una letteratura
esclusivamente in stampa.
• Il periodo vide la nascita della letteratura
popolare, cioè una letteratura scritta in kana
rivolta al pubblico borghese dei chonin.
LA STAMPA E I « KANAZOSHI »
• La propagazione e la democratizzazione
della
cultura,
furono
agevolate
dall'introduzione della stampa
• il bisogno di letture, sentito sempre più
vivo dal popolo, doveva incoraggiare, oltre
che la stessa stampa, l'industria editoriale e
il commercio librario.
La lunga tradizione della stampa
• Anche la stampa era venuta in Giappone dal
continente, dove aveva già una lunga storia.
Era stata inventata in Cina, secondo la
tradizione, negli ultimi anni della dinastia
T'ang, da Féng Tao (881-954).
Caratteri mobili e xilografie
• Si tratta di stampa non con caratteri. mobili, che
pare risalgano in Cina all'XI secolo, ma di stampa
in xilografia su clichés, per cui ogni pagina di
libro veniva incisa in rilievo su una tavoletta di
legno, sulla quale era poi passato l'inchiostro e
quindi premuta la carta. Questo sistema divenne
subito di uso comune in Cina, ma non in
Giappone, perché qui, fino al 1500, la cultura era
limitata a un ambiente ristretto e si preferiva fare o
far fare copie manoscritte delle opere che
interessavano.
La stampa viene apprezzata
• Poi, all'epoca della campagna di Hideyoshi
in Corea (1592-98), furono portati da quella
penisola i caratteri mobili di rame e le
macchine tipografiche per usarli.
Incoraggiamento dei Tokugawa
• Salito leyasu per la stampa venne
incoraggiata。
• leyasu stesso fece stampare molte opere
con caratteri mobili di rame e di legno e ciò
continuò fino ai primi anni del 1600.
Il primo centro editoriale
• Nei primi anni del 1600, a Saga, sobborgo
ad ovest di Kyoto, sorse il primo, o uno dei
primi, centri editoriali che doveva divenire
famoso. Era stato fondato da Suminokura
Soan (1570-1632).
I Saga-bon
• E a Saga nacquero, cosi, i famosi « Saga-bon
» (libri di Saga), veri capolavori dell'antica
tipografia giapponese. Dapprima si usarono i
caratteri mobili, poi piccoli blocchi di legno
intagliati e contenenti 3, 4 o 5 caratteri, finché si
passò alla intera pagina incisa a rilievo, sistema
molto più economico e rapido, che perciò si
diffuse subito, mentre i caratteri molali finirono
per scomparire.
Hon'ami Koetsu, Saga-bon, Ise
Monogatari. 1608.
• Hon’ami Koetsu (15581637) Calligrafo e
ceramista, ideatore delle
lacche più originali del
periodo Momoyama. Fu
tra i più attivi nella
creazione dei primi
Sagabon
xilografie
• Il sistema delle xilografie era più
economico dei caratteri mobili. Una matrice
serviva per molte tirature.
• I caratteri mobili richiedevano maggior
attenzione, alti costi e manodopera
specializzata.
I kana-zoshi 仮名草子
• i kana-zoshi sono le prime opere a stampa
della letteratura popolare, nati a Kyoto,
sono o fascicoli scritti in kana e pochi kanji
con furigana. In genere sono racconti
contenuti in uno o, massimo, dodici
fascicoli.
• I fascicoli (sòshi), erano di 20-23 pagine
ciascuno e quasi sempre illustrati.
Letteratura di massa
• kanazōshi emersero come una nuova forma di
letteratura popolare.
• Si inseriscono nella tradizione degli otogizōshi ,
(御伽草子) I libri di favole illustrati del periodo
medievale ma ci sono pochi elementi fantastici.
Danno descrizioni veritiere dei personaggi e dei
luoghi. contengono dialoghi realisti ed offrono
uno spaccato della vita quotidiana dell’epoca.
Autori anonimi
• Quanto agli autori, solo di pochi si conosce
il nome, ma è chiaro ch'essi dovevano
appartenere alle classi colte della società del
tempo, come bushi, studiosi, preti e simili,
che si sono serviti dei kanazoshi come di un
mezzo comodo e diffuso per trasmettere alle
nuove leve di samurai e ai chònin della
nuova generazione il patrimonio morale e
culturale ch'essi avevano ricevuto.
Primi e tardi kanazōshi
• I kanazōshi si dividono in due categorie
• I primi che vanno dal 1608 fino alla metà
del secolo
• Gli ultimi che arrivano alla fine del ‘600.
Argomento dei kanazōshi
Per tutta la prima metà del 1600, i
protagonisti di queste storie d'amore sono
samurai, cortigiani o fanciulle nobili e la
trama riecheggia più o meno i racconti del
passato.
Con la seconda metà dello stesso secolo,
invece, cominciano a comparire al loro
posto rappresentanti della borghesia e allora
la trama s'ispira ai fatti e alla vita
contemporanei.
Tipi di kanazōshi : storie d’amore
• Storie d'amore: amori contrastati con morte
dei protagonisti.
• sono storie che, pur nella sua psicologia
ancora medioevale e nel tono melanconico e
romantico, presenta aspetti della realtà
contemporanea. Stanno, dunque, alle soglie
di un mondo nuovo, quello dei Tokugawa,
ma riflette ancora quello scomparso.
Racconti guerreschi.
• 2 - Si rifanno quasi tutti alla storia più recente,
cioè alla salita al potere dei 3 unificatori; oppure
come il Kirishitan taiji monogatari (Storia
dell'estirpazione del cristianesimo, 3 libri, 1665),
che rifà la storia della tragica rivolta di Shimabara,
la quale nel 1638 chiuse nel sangue la prima fase
della storia del Cristianesimo in Giappone. Gli
autori erano in genere testimoni degli avvenimenti
Racconti di elevazione morale
• Sono opere scritte allo scopo di educare il
popolo alla vita pratica o alla morale. Se ne
hanno di quelle basate su aforismi, sul tipo
dello Tsurezare-gusa, Altre s'ispirano all'ōkagami e, mediante il dialogo di due
personaggi immaginari, spiegano i principi
del Buddhismo e del Confucianesimo
Traduzioni.
• 4 Il rappresentante più tipico è l'Isobo (o Isopo)
monogatari (Le favole di Esopo, 3 libri, stampato
più volte fra il 1610 e il 1650). È una parafrasi del
favolista greco e non ha nulla a che vedere con la
famosa versione letterale di esso, fatta dal latino in
giapponese dai gesuiti e stampata ad Amakusa nel
1593. Comunque sia, questa deve esser servita da
modello all'autore, sconosciuto, dell'Isobo monogatari che per altro fu praticamente la sola
opera delle letterature occidentali nota agl'isolani
durante il periodo Tokugawa.
traduzioni dal cinese
• Molti erano le traduzioni dal cinese soprattutto i
racconti di spettri va qui ricordato soprattutto il
Tóin hiji (Casi confrontati all'ombra dei peri
selvatici, 5 libri, 1649), traduzione, per opera di
autore ignoto, del Tang Yin Pi Shih (giapp.
appunto Tóin hiji), scritto nel 1211 da Kuei Wanjung, vissuto sotto i Sung in Cina, che pure in 5
libri narra centoquarantaquattro casi giudiziari
famosi verificatisi fra la fine della dinastia Chou
(1050-256 a. C.) e la dinastia T'ang.
Storie di spettri
• 5 - Sono lavori attuati col proposito di
stimolare alla virtù o di mostrare gli effetti
del karma attraverso una lettura che, per
essere avvincente, ricorre all’uso del
meraviglioso come elemento essenziale. Il
capostipite di tutti è l'Otogi-boko (La
bambola-talismano, 16 libri, 1660), di Asai
Ryoi . Nel 1660 pubblica Ukiyo Monogatari
(racconti del mondo fluttuante)
Viaggi e guide
• 6 - Descrizioni di viaggi e guide particolari. È una
categoria particolarmente numerosa. Nelle
descrizioni di viaggio, un posto di rilievo spetta a
Chikusai Monogatari 竹斎物語(2 libri, 1620
circa, ma stampato nel periodo 1635-45).
Attribuito ad un medico di nome Isoda Doji. La
storia parla di un medico ciarlatano, di nome
Chikusai che intraprende un viaggio da Kyoto a
Nagoya, lungo il Tokaido in compagnia di un
servo, dando spunto per descrizioni di località usi
e costumi
Parodie di classici
• - nei kanazōshi si ha la comparsa di parodie
delle opere della vecchia letteratura. Tanto
per citarne qualcuna, il Makura no sóshi,
per esempio, trovò la sua parodia nel
Mottomo no sōshi, (lett. Il libro di mezzo
guanciale, 2 libri, 1632), e l’Ise monogatari
divenne il Nise monogatari
Riassunti di classici.
• riassunti di opere della letteratura classica :
• data l'impossibilità di leggerle nell'originale
senza un'adeguata preparazione da parte dei
meno colti e delle masse, si era pensato di
presentarle in riassunto e in veste linguistica
moderna, in modo da renderle accessibili a
tutti.
Letteratura di transizione
• I kanazōshi, sono un tipo di letteratura
propria del periodo di transizione.
• I primi di essi riflettessero ancora la
vecchia società, perché scritti da gente
ancora ad essa legata per nascita ed
educazione: i protagonisti sono samurai o
cortigiani e l'ambiente, il modo di pensare
risentono l'influsso del passato.
L’arrivo dei Chonin
• Ma fra il 1670 e il 1680 la scena è mutata: i
protagonisti sono chònin che, naturalmente,
pensano ed agiscono come tali,
nell'atmosfera dei nuovi tempi.
• la diffusione della cultura si accompagna
alla diffusione della borghesia cittadina.
i kanazōshi si evolsero in
Ukiyozōshi 浮世草子
• dal giapponese ukiyo; da uku,
fluttuante, e yo, mondo; "racconti del
mondo fluttuante". Genere letterario
proprio della nuova classe borghese dei
chōnin, si sviluppò soprattutto a Ōsaka
• Ma il nome che più è legato ai Ukiyozōshi
è quello di Ihara Saikaku.
Ihara Saikaku
• Il primo grande autore e il vero inventore di
questo genere di libri fu Ihara Saikaku (16421693) di Ōsaka, egli stesso un chōnin, i cui
scritti sono un mirabile specchio della società
urbana del tempo. Dopo la sua morte gli
ukiyozōshi cominciarono a perdere terreno,
fino a che le loro sorti non vennero risollevate
dalla collaborazione fra Jisho Ando (16661747), proprietario a Kyōto della libreria
Hachimonjiya, e lo scrittore Kiseki Ejima
(1667-1736).
Ihara Saikaku 井原西鶴
• Ihara Saikaku innalza ad arte il livello dei
Kanazōshi creando un romanzo realistico o
di costumi, detto l'« ukiyo-zoshi », che
venne ad offrire un mirabile rappresentante
dello spirito ottimistico e godereccio del
chōnin
kōshoku-mono
• Ukiyozōshi si occupavano di diversi temi,
molti dei quali erano considerati volgari o
inappropriate per la letteratura di Elite. Un
primo esempio fu il kōshoku-mono o
kōshokubon 好色本 un racconto erotico
incentrato sui quartieri di piacere, di cui il
precursore fu Ihara Saikaku.
Vari generi di ukiyozōshi
• Gli altri generi di ukiyozōshi sono
• chōnin-mono 町人物, (sempre per opera
di Saikaku) che trattano delle attività
economiche dei chonin;
• setsuwa-mono,説話物 o racconti di eventi
fantastici o curiosi;
• buke-mono武家物, basati sui samurai.
Il tono della narrazione
• Una caratteristica importante degli ukiyozōshi è
l’intenso realismo. A partire dalgi ultimi kanazoshi
la produzione letteraria andava sempre più verso
descrizioni della vita quotidiana degli abitanti
della città, ma solo dopo la comparsa degli
ukiyozōshi che la prosa borghese approdò al vero
realismo. Ukiyozōshi sono caratterizzati dalla
mancanza di sentimentalismo eda una visione
cinica e oggettiva delgi eventi. Per esempio molte
delle storie di Saikaku hanno un finale tragico; cio
nonostante il tono della narrazione rimane ironico
e distaccato.
Le opere di Saikaku
• Kōshoku ichidai otoko (vita di un libertino)
• Kōshoku ichidai onna (vita di una donna
licenziosa).
• Kōshoku gonin onna (cinque donne
amorose)
• Nansyoku ōkagami (il grande specchio
dell’amore maschile)
Le stampe vengono illustrate
• In questo periodo di grande importanza è
l’apporto degli illustratori che tolsero le
stampe dall’anonimato conferendo loro
dignità artistica. Da ricordare Hishikawa
Moronobu (m. 1694). Nishikawa Sukenobu
(1671-1751) che illustrò più di 100 testi per
poi venire messe al bando per le sue stampe
erotiche. Nonchè Yoshida Hanbei per aver
illustrato i lavori di Saikaku.
Hishikawa Moronobu
菱川 師宣 1618 – 1694
• Era originario del Kanto, viene comunemente
indicato come il fondatore dell’ Ukiyo-e.浮世絵
• Gli ukiyo-e erano illustrazioni dei kanazoshi, ma
in seguito divennero indipendenti, stampati su un
foglio singolo come cartoline, kakemono-e, o
poster per il teatro kabuki.
• Hishikawa Moronobu, che già utilizzava la
stampa policromatica, divenne molto influente in
campo artistico.
Hishikawa Moronobu
Nishikawa, Sukenobu西川 祐信
(1671-1751)
• divenne celebre nell'ambiente artistico di
Kyōto come illustratore di romanzi del
tempo e di album erotici, oltre che come
autore di stampe uniche, eleganti e
garbate, ispirate alla bellezza femminile.
Artista fecondo nel campo
dell'illustrazione, ukiyo-e agli inizi del sec.
XVIII, dopo che in questo genere e stile
aveva dato prova di essere maestro in
alcuni kakemono come in Bella con
orologio, 1740.
• Bella con orologio
Yoshida Hanbei吉田 半兵衛
• Famoso per aver illustrato i testi di Saikaku
non si conoscono le date di nascita e morte
in modo preciso ma si distinse come
illustratore a Kyoto e Osaka intorno al
1664-1689.
Dai kanazoshi alla pittura
• Le radici dell'ukiyo-e erano all’origine le
illustrazione dei libri, ma in seguito, grazie
alla fama degli illustratori divennero
indipendenti, stampati su un foglio singolo
come cartoline, Kakemono-e, o poster per il
teatro Kabuki
Il kakemono 掛物kakejiku 掛軸
Ukiyo e
• Gli ukiyo-e si staccarono dai testi grazie alla fama
di Hishikawa Moronobu (ca. 1670). All'inizio, si
utilizzava soltanto inchiostro cinese, in seguito
alcune stampe vennero colorate a mano con dei
pennelli.
• Gli Ukiyo-e non erano costosi perché erano
prodotti in massa ed erano pensati
principalmente per gli abitanti della città che non
potevano permettersi dei veri dipinti.
I soggetti
• Alle origini, il soggetto principale degli Ukiyo-e
era la vita della città, in particolare le attività e le
scene dei quartieri dei divertimenti: belle
cortigiane, grossi lottatori di sumo e attori famosi
erano ritratti mentre svolgevano il loro lavoro. In
seguito divennero popolari anche i paesaggi,
mentre non apparvero quasi mai soggetti politici
e di altre classi sociali all'infuori di quelle più
basse .
Dall’ukiyo-e alle shunga
• Il sesso non era un vero e proprio tema a sé,
anche se comparve spesso in queste
stampe.
• Gli artisti e gli editori erano talvolta
sottoposti a sanzioni per queste stampe
sessualmente esplicite, dette Shunga.
Shunga 春画 • sono le stampe erotiche giapponesi
appartenenti alle xilografie policrone
della scuola Ukiyoe
• Gli antenati delle Shunga, sono gli
Emakimono del periodo Kamakura
(1185-1333), genere di pittura erotica
sviluppatasi all'interno del mondo
aristocratico.
• Lo Shunga venne influenzato dalle
stampe erotiche cinesi della dinastia
Ming (1368- 1683),
Katsushika Hokusai (1760-1849)
Lo Hachimonjiya.
Ejima Kiseki (1667-1736).
• il periodo degli ukiyozoshi dura circa un
secolo, (da vita di un libertino1682, di
Saikaku) al 1783, sempre nella zona
Osaka/Kyóto (il Kamigata) con riedizioni a
Edo.
• Nasce la figura del libraio-editore-scrittore,
tra cui va ricordato Nishizawa Ippu autore di
numerosi ukiyozoshi con riferimenti ai
classici, ma senza alcun intento parodistico.
Ejima Kiseki
• Il più importante seguace di Saikaku è Ejima
Kiseki, che inizia la sua produzione nel 1699
quando lo Hachimonjiya 八 文 字 屋
gli
commissiona un libro-guida sugli attori. Lo
Hachimonjiya era stato fondato nel 1650 e il
terzo proprietario, Ando Jishó, firmava i testi
scritti da Ejima Kiseki. Questi a un certo
punto si ribellò e si mise in proprio fondando
l'Ejimaya. Dopo una serie di alterne vicende i
due si riconciliarono. Nel frattempo Kiseki
aveva prodotto le sue opere più famose:
conosciute come katagi mono
L'era Genroku (1688-1703)
• Con "era Genroku" si identifica un periodo
che va al di là degli anni dell'era stessa, e che
caratterizza la cultura dei tempo.
• La cultura espressa dagli abitanti di OsakaKyoto era più raffinata, più originale di quella
di Edo, Ma anche tra le stesse Osaka e Kyoto
vi sono delle notevoli differenze.
• Tuttavia man mano che cresceva
l’importanza di Edo si affermava anche dal
punto di vista artistico.
SECONDO PERIODO
IL CENTRO DELLA CULTURA A YEDO
(circa 1740-1868)
• II sistema imposto al paese dai Tokugawa
aveva funzionato abbastanza bene per circa
un secolo. Nella tranquillità generale,
l'economia, il commercio interno, le attività
dello spirito erano fioriti e il Giappone del
1600 ci appare come un paese relativamente
prospero.
Il sistema non funziona più
• Dopo
l'era
Genroku
(1688-1704),
cominciano a farsi sentire i difetti e le
contraddizioni del sistema, fondato su due
concezioni antitetiche: il feudalesimo e
l'accentramento politico. Ma comincia
anche a farsi sentire l'azione di quelle forze
che condurranno al crollo della struttura
feudale. Queste forze sono di natura
economica e spirituale.
L’economia
• Lo stesso ordinamento sociale presentava
aspetti antieconomici.
• Al sommo della scala sociale erano i
militari, in un paese in pace,che per legge,
potevano far altro che dedicarsi agli studi,
essendo loro interdetta ogni altra attività.
Classe parassitaria
• La conseguenza era ch'essi costituivano una
classe improduttiva e povera.
• Seguivano i contadini.
• all'ultimo scalino della gerarchia sociale
erano i commercianti, la cui attività la legge
disprezzava, ma che costituivano la classe
più ricca.
Chi aveva il potere effettivo?
• Così si verificava l'assurdo che, chi dal
punto di vista delle istituzioni, contava di
più, era povero e non faceva nulla per il
paese, mentre chi era disprezzato e non
contava nulla era in effetti ricco e teneva in
pugno le leve dell'economia nazionale.
I guasti del Sakoku
• Il Giappone era un paese ad economia chiusa, che
doveva contare solo sulle proprie risorse, anche se
limitate. Il che lo metteva alla mercé
dell'andamento dei raccolti, che, nelle annate
scarse, non potevano venir integrati da
importazioni, che la legge vietava. Col passar del
tempo, la situazione peggiorò. Calamità naturali,
carestie e altre cause gettarono in difficoltà i feudi
.
Contromisure insensate
• lo stesso governo, la cui insipienza in materia
economica non gli seppe suggerire altro che
misure controproducenti, come l'aumento della
pressione fiscale, la svalutazione della moneta, le
leggi suntuarie, il prestito forzoso ai
commercianti, che riebbero solo una piccola parte,
il loro denaro. Il potere politico, era gelosissimo di
quello del denaro, e la mano della legge piombò
più volte pesante su coloro che, vivevano
agiatamente
Le difficoltà quotidiane
• I daimyo, si videro costretti a ridurre il
soldo pagato in riso ai loro vassalli, e
spremere di più i loro contadini, a contrarre
debiti coi disprezzati commercianti. I
samurai, che già avevano razioni di riso
insufficienti, e i contadini, schiacciati dai
tributi, si trovarono, così, ad affrontare la
miseria più nera.
Mabiki e Uchi- kowashi
• Diffuso nelle campagne era l'infanticidio («
mabiki ») e il rancore contro il governo
esplose con rivolte (« uchi-kowashi »)
soprattutto nella seconda parte dell'epoca
dei Tokugawa.
Mobilità delle classi povere
• I contadini, sfidando le leggi, emigrarono
numerosi verso le città, privando così di
braccia i campi e rendendo la situazione
ancora più precaria. Da tutto questo stato di
cose derivò un diffuso malcontento: i
contadini reclamavano condizioni più
umane di vita; i samurai lamentavano la
loro miseria.
Rimostranze dei commercianti
• i commercianti deploravano la vessazione
dei prestiti forzosi, il sistema assurdo e
complicato di controlli sugli scambi, lo
stesso isolamento del paese che intralciava
le loro attività e, aspiravano anche a una
maggior considerazione, pari all'importanza
delle funzioni ch'essi esercitavano nella
società.
L’importanza della moneta
• Intanto, mutamenti profondi subiva la stessa
struttura economica. Lo sviluppo dei
commerci interni richiedeva un mezzo di
scambio meno ingombrante di quello usato,
cioè il riso, per cui la moneta venne ad
assumere un'importanza via via maggiore
come base delle transazioni.
Il potere del capitale
• l affermarsi dell'economia monetaria andò
sconvolgendo gli antichi rapporti produttivi
portando al fallimento della economia
rurale, e il capitale commerciale-usuraio finì
per impadronirsi della ricchezza dei feudi,
fino a controllare tutto il paese.
Fusione delle classi
• Molti samurai, per uscire dalla miseria,
sposarono figlie o adottarono figli di ricchi
commercianti, che in tal modo si
assicuravano i privilegi spettanti alla
nobiltà; altri si diedero ad attività pratiche
mescolandosi col popolo: la quotidianità
distruggeva un sistema che la legge
imponeva e che era divenuto anacronistico.
Le istituzioni feudali
anacronistiche
• alla metà del 1800, due secoli e mezzo di
evoluzione sociale e materiale e l'azione
delle correnti di pensiero storico, politico e
filosofico, avevano profondamente minato
alla base le istituzioni feudali. Perché la
crisi scoppiasse, mancava solo la scintilla, e
questa venne dall'esterno, quando, l'8 luglio
del 1853, le navi della spedizione americana
del commodoro .
Gli ukiyo-zōshi erano legati alla
casa editrice
• Con la fine della Hachimonjiya八文字屋
(1767) gli ukiyo-zōshi avevano
praticamente chiuso il loro ciclo, per
cedere il posto ad altri generi sempre
“borghesi”, ma di contenuto e valore
ormai molto lontani dalla produzione
originaria.
I kusazoshi
• Grande successo dei kusazoshi al loro
apparire. Sistema di distribuzione per mezzo
delle biblioteche circolanti. Differenziazione
dal colore della copertina (akahon. kibyoshi.
kurohon. aohon ecc.). Argomenti vari, in
genere già noti a un pubblico non colto.
Colpiti dalla censura delle riforme Kansei
(1780-90), la classificazione dei kusazoshi si
deve a Takizawa Bakin
sharebon ("libri alla moda", "libri
arguti, piccanti")
• Gli sharebon fioriscono tra il 1770 e il
1791, quando vengono proibiti dalla
censura. Trattano in genere del mondo
dei quartieri di piacere e in particolare
dello Yoshiwara di Edo. Hanno trame
piuttosto convenzionali
ninjobon ("libri dei sentimenti
umani")
• Un tipo di letteratura d'evasione, popolare a
partire dal 1820, dopo la messa al bando
degli sharebon. La scena continua ad essere
i quartieri di piacere, ma il protagonista è ora
più in cerca dell'amore che del sesso (come
avveniva negli sharebon). tanto che molto
spesso si parla di matrimonio. Grande
importanza hanno le figure femminili in
quanto i ninjobon si rivolgevano proprio a un
nuovo pubblico di lettrici.
Gli yomihon.
• Con yomìhon si indica un genere in cui
non solo la parte scritta è preponderante
su quella iconografica, ma in cui gli
argomenti sono di carattere "serio".
• I maggior rappresentanti del genere
sono Ueda Akinari (1734-1609)
Takizawa Bakin (1767-1646)
kokkeibon
• I nuovi libri umoristici i cui maggiori autori
sono Jippensha Ikku (1765-1831) e Shikitei
Samba (1776-1822) i contenuti erano delle
guide che descrivevano in chiave parodica i
vari “tipi umani” di frequentatori dei teatri,
dei bordelli ecc.
Il Gesaku monogatari
• Il termine Gesaku è utilizzato per indicare tutta la
letteratura di massa del tardo Tokugawa ma in
origine era il termine che utilizzava Hiraga Gennai
(1729-1780) per le sue storie fantastico satiriche.
• il racconto fantastico di viaggio ha una certa
tradizione in Giappone Si possono citare
l'Utsubo monogatari (tardo X secolo), i vari
setsuwa con viaggi all'Inferno e paradiso
buddhistl, gli otogizoshi del genere
shimameguri (periplo delle isole)
Politica liberale
• Favorita dalla politica liberale instaurata
dal ministro Tanuma Okitsugu (1719-88), la
letteratura si manifesta dapprima in racconti
popolari brevi e anticonvenzionali come i «
ki-byoshi », o negli « share-bon » che hanno
per teatro lo Yoshiwara, il quartiere del
piacere di Yedo, mentre gli « yomi-hon »,
più lunghi, riflettono gl'ideali feudali
tradizionali.
La censura di Mizuno Tadakuni
• la letteratura era avviata verso una nuova
era di prosperità quando, nel 1842, le
insensate riforme del ministro Mizuno
Tadakuni (1794-1851), la fecero entrare in
una fase di ristagno, per fortuna breve, in
attesa che, con l'era Meiji (1868-1912), le si
aprissero ben altri e più vasti orizzonti
La censura di Matsudaira
Sadanobu
• Scomparso Tanuma, il suo successore e
antagonista Matsudaira Sadanobu (1758-1829)
ripristinava le norme feudali e allora la letteratura
dovè adattarsi alle nuove esigenze. I « ki-byoshi »,
scomparvero dando luogo ai « gókan-mono »,
mentre gli « share-bon » non s'ispirarono più al
mondo delle cortigiane, ma divennero « ninjò-bon
», libri di amori romantici. Per altro verso,
l'umorismo che aveva caratterizzato gli « sharebon » e in parte anche i « ki-byòshi », trovò un
altro sfogo nei « kokkei-bon ».
Le riforme di Matsudaira
Sadanobu
• Durante lo shogunato di Tokugawa Ienari
( 1787-1837)
Le riforme effettuate da reggente / ministro
Matsudaira Sadanobu , determinato a
frenare la corruzione e malgoverno,
stabilivano delle misure di austerità e limiti
alla spesa pubblica e delle attività
mercantili, anche nei confronti del ridotto
commercio estero a Nagasaki. Il suo
obbiettiva era ridurre la dipendenza dal
commercio, per tutta la società giapponese.
• Fine prima parte.
Una nuova epoca
• quando, l'8 luglio del 1853, le navi della
spedizione americana del commodoro M.
Calbraith Perry (1794-1858) gettarono-l'ancora
nella baia di Uraga chiedendo al Giappone di
uscire dal suo isolamento. Da quel momento, il
Giappone fu scosso da una crisi durata 15 anni, al
termine della quale, nel 1868, il Paese del Sol
Levante usciva profondamente mutato al mondo e
s'inseriva nel consesso delle altre nazioni civili,
dando inizio a una nuova epoca della sua storia.