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PROGETTARE APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA NELL’OTTICA DELLE COMPETENZE

ASIAGO 5,6 SETTEMBRE 2012 Manuela Cunico psicopedagogista 1

“Conoscere e pensare non è arrivare ad una verità assolutamente certa, è dialogare con l’incertezza “ Edgar Morin

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PERCORSO

• •

5 settembre

Fase 1: riprendere i significati di competenza-obiettivo-curricolo da documenti europei e ministeriali. Far emergere le conoscenze dal gruppo Obiettivo: raccogliere informazioni, condividere un riferimento obiettivo: individuare la progressione dei livelli di competenza glossario di Fase 2: strutturare il significato di competenza in schema. Indicare livelli di competenza (modello rubrica). Lavoro di gruppo • •

6 settembre

Fase 3: riflettere sul proprio contesto scolastico per individuare tipologie di progettazione obiettivo: vagliare i modelli utilizzati Fase 4: condividere modalità progettuali facilitanti l’apprendimento obiettivo: individuare metodologie da perseguire nei percorsi formativi 3

PERCHÉ ?

DOVE SI VA?

COME SI PROCEDE?

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PERCHÉ PARLARE DI COMPETENZA, DI APPRENDIMENTO, DI CURRICOLO?

La vita ci chiede strategie

In Una testa ben fatta di E. Morin

Le relazioni permettono al bambino di imparare a pensare

Da I bisogni irrinunciabili dei bambini Brazelton Ggrespan 2001

Bambino ripetente o bambino competente?

G. Staccioli in Slow School di P. Ritscher 5

CHE COS’ È LA COMPETENZA? QUALI SONO CONOSCENZE/ABILITÀ/ATTEGGIAMENTI ESSENZIALI PER UNA COMPETENZA?

QUALI COMPETENZE PER QUESTO ANNO E PER QUESTO GRUPPO SEZIONE?

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DEFINIZIONI "COMPETENZA"

evidenziano polisemia Etimologia = verbo latino competere, da cum e petere “chiedere, dirigersi a” significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo comune, anche finire insieme, incontrarsi, corrispondere, coincidere e gareggiare.

Competente = riferito a colui che ha autorità in un certo ambito, deriva dal diritto romano (dal latino competens–entis) sta ad indicare la qualità di un individuo che è responsabile, autorizzato, qualificato e quindi abilitato.

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Significato“Competenze”

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di

responsabilità e autonomia.

“ La competenza costituisce una caratteristica intrinseca di un individuo casualmente collegata ad una performance eccellente in una mansione. Si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli sociali conoscenze e abilità” (S.M. Spenser) “Skill in a medium” (D.Olson, 1979), cioè abilità in un determinato contesto “Capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto o a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo” (M. Pellerey, 2001). 8

dal passato.....

CONSIGLIO EUROPEO LISBONA 2000

25. I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società

dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e

la qualità dell’occupazione.

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Ocse 2001

competenza = Insieme delle conoscenze, abilità, attributi presenti negli individui che facilitano la creazione del benessere personale, sociale, ed economico (formazione del capitale umano)

CM 10 novembre 2005

La Competenza è l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, a eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze)

e i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli

atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Per questo, nasce da una continua interazione tra persona, ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti.

Europa 2006

Combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. Le “competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. 10

COMPETENZE CHIAVE Europa 2006 COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA; COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE; SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Per consentire al soggetto, con il possesso di capacità e abilità personali, di sostenere il cambiamento e nuove situazioni

OCSE PISA Il Programma per la valutazione internazionale dell'allievo (Programme for International Student Assessment, meglio noto con l' acronimo internazionale promossa dall' OCSE PISA), è una indagine = ORGANIZZAZIONE PER LO SVILUPPO E LA COOPERAZIONE nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati.

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COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA = D.M.3 agosto 2007

Costruzione del sé 1. IMPARARE AD IMPARARE 2. PROGETTARE Relazioni con gli altri 3. COMUNICARE

comprendere rappresentare

4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Rapporto con la realtà 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

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LAVORO DI GRUPPO

Recuperare narrazioni dalla quotidianità in cui l’adulto ha percepito e sentito il bambino competente.

Individuare la competenza Esempio Gioco con biglie in spiaggia Accogliere nel gioco di ruolo Il rimprovero dell’adulto Il messaggio da scuola a casa Affrontare la disabilità 13

PROFILO IN USCITA DALLA SCUOLA INFANZIA- bozza 30 maggio 2012

• Conosce e gestisce la proprie emozioni - È consapevole di desideri e paure - Avverte stati d’animo propri e altrui - Sviluppa una intelligenza empatica • Consolida autostima – è consapevole di risorse e limiti - Utilizza errori come fonte di conoscenza • Sviluppa la curiosità, la voglia di sperimentare - interagisce con le cose, l’ambiente e le persone percependone le reazioni e i cambiamenti • Condivide esperienze e giochi - usa strutture e risorse comuni - gestisce gradualmente i conflitti e le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici • Ha sviluppato l’attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista, riflettere, negoziare significati • Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana • Padroneggia abilità di tipo logico. Ha interiorizzato le coordinate spazio-temporali, si orienta nel mondo dei simboli delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie • Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti situazioni, • Formula ipotesi ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana • È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta • Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze 14

RAPPRESENTARE LA COMPETENZA

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Rif Guasti L., Didattica per competenze

Competenza • Es. abilità cooperativa indicatori

Struttura interna della competenza

• Conoscenza • Abilità cognitive • Abilità pratiche • Attitudini • Emozioni • Valori ed etica • motivazione

contesto

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VISIBILE

“ La competenza è come un iceberg”

(L.M.Spenser & S.M.Spenser) NASCOSTO Abilità conoscenze Atteggiamenti Valori Attitudini Motivazioni Immagine di sè 17

Schema per individuare indicatori di competenza

Conoscenze SAPERE Abilità/capacità SAPER FARE Attitudine/atteggiamenti SAPER ESSERE Valori SAPER DIVENIRE Risultato dell’assimilazione di

informazioni attraverso l’apprendimento

Sono costituite da un insieme di fatti, principi, teorie, pratiche relative a un settore di lavoro o di studio.

Richiedono integrazione di informazioni e concetti con i metodi

Saper applicare conoscenze e usare abilità tecniche per eseguire compiti e

risolvere problemi.

Si distinguono abilità cognitive (es: ascoltare, saper comunicare, Intervenire, scegliere, valutare) e pratiche e strumentali “Modo di essere o di agire da

parte di un individuo

. Non è osservabile in quanto tale, ma è il risultato di un’analisi condotta da un osservatore esterno o da uno strumento di misura ideato appositamente a tale scopo” Si distingue fra: Attitudine/talento = indicatore originale di tendenza Atteggiamento = disposizione verso... È coltivato e e favorito dall’ambiente.

Es: curiosità, perseveranza diligenza I valori coinvolgono la dimensione etica della persona e richiedono che si concretizzi la loro

consapevolezza e la loro gestione nella operativa

Es: onestà responsabilità ...

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da Castoldi e Martini, “Verso le competenze: una bussola per la scuola” 19

INDAGINE PER LA COSTRUZIONE DELLA RUBRICA VALUTATIVA

INDICATORI DIMENSIONI DI COMPETENZA

Autonomia nella cura della persona

CRITERI IN QUALI SITUAZIONI

Si spoglia e si riveste in modo corretto Riesce a spogliarsi Ripone ordinatamente gli indumenti Si riveste in modo appropriato Allaccia bottoni e cerniere Toglie e infila le scarpe in modo corretto Annoda i lacci delle scarpe Chiede aiuto in caso di necessità Ha cura della propria igiene personale Si alimenta in modo corretto Vive il momento del riposo con serenità 20

LIVELLI DI COMPETENZA

Standard = insieme di livelli di apprendimento descritti mediante una relazione fra conoscenza e operazione mentale.

Presenta una articolazione progressiva (percorso

processuale).

La costruzione degli standard considera la situazione di partenza della comunità La situazione di partenza va rilevata con metodi di indagine (raccolta e analisi dei dati) 21

Modello rubrica valutativa livello di padronanza di competenza

(cfr. Castoldi e Marini) COMPETENZA: AUTONOMIA NEI CONTESTI DI VITA ABITUALI INDICATORI Livello parziale Accettabile pieno Autonomia nella cura delle proprie cose Ripone le proprie cose negli spazi idonei su invito Ripone le proprie cose negli spazi idonei, ma non sempre lo fa ordinatamente Ripone ordinatamente le proprie cose negli spazi idonei 22

RETE SCUOLE INFANZIA VICENZA

IL CORPO IN MOVIMENTO INDICATORE COMPETENZA

livello di ingresso livello base livello intermedio livello avanzato Il bambino ha cura del proprio corpo nei comportamenti di igiene, nel vestirsi e nell’alimentazione Il bambino controlla il movimento in situazioni statiche /dinamiche/ludiche

Dipende dall’adulto nelle azioni e scelte quotidiane Ha difficoltà a gestire il controllo richiesto dai tempi e luoghi scolastici Risponde alla sollecitazione e la guida dell’adulto che lo inviti ad agire nelle diverse situazioni Chiede l’intervento dell’adulto solo se incontra difficoltà o dubbi Cura in autonomia la propria persona e le proprie cose Gestisce un discreto controllo motorio solo in contesti fortemente motivanti Rispetta i tempi e le regole richiesti con azioni adeguate Partecipa con impegno e controllo motorio adeguato agli spazi e allo scopo nel rispetto delle regole

Il bambino conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta in stasi e movimento

Conosce e rappresenta le principali parti del proprio corpo Conosce le principali parti del corpo e se sollecitato le rappresenta in maniera particolareggiata Su richiesta dell’adulto rappresenta sé e gli altri in movimento Legge capisce e interpreta i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui e li traduce graficamente.

rappresenta il movimento

Il bambino riconosce e legge i

segnali

emotivi e le espressioni del corpo proprio ed altrui

Riconosce e imita segnali corporei per esprimere emozioni Distingue le emozioni riflesse sul proprio corpo ed altrui usa segnali appropriati d’espressione Accompagna e sottolinea la parola con una gestualità/mimica che esprima sentimenti ed emozioni Identifica le emozioni interpretando un ruolo con fantasia e creatività contestualizzato nel gioco simbolico 23

FINALITÀ Della scuola IDENTITÀ AUTONOMA COMPETENZA CITTADINANZA INDICATORI TRATTI DA INDICAZIONI 2007 Vivere serenamente la propria corporeità Conoscersi Sentirsi sicuri Essere riconosciuti Sperimentare ruoli sociali e forme di identità Governare corpo Saper chiedere aiuto Esprimere sentimenti emozioni adeguatamente Partecipare alle negoziazioni e decisioni Assumere atteggiamenti consapevoli e responsabili Riflettere sull’esperienza raccontare,rievocare tradurre in tracce personali Descrivere rappresentare immaginare Scoprire gli altri Gestire regole di vita quotidiana Porre attenzione al punto di vista altrui Assumere comportamenti orientati eticamente 24

PROFILO DI COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMPETENZA MATEMATICA, COMPETENZA DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA (TIC) CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE indicazioni bozza maggio 2012 È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta Sviluppa la curiosità, la voglia di sperimentare - interagisce con le cose, l’ambiente e le persone percependone le reazioni e i cambiamenti Consolida autostima – è consapevole di risorse e limiti - Utilizza errori come fonte di conoscenza Conosce e gestisce la proprie emozioni - È consapevole di desideri e paure - Avverte stati d’animo propri e altrui - Sviluppa una intelligenza empatica Condivide esperienze e giochi - usa strutture e risorse comuni - gestisce gradualmente i conflitti e le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana Ha sviluppato l’attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista, riflettere , negoziare significati Padroneggia abilità di tipo logico. Ha interiorizzato le coordinate spazio-temporali, si orienta nel mondo dei simboli delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti situazioni, Formula ipotesi ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze 25

Indicazioni PER IL FUTURO...

COSTRUIRE RUBRICA VALUTATIVA

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2 ° INCONTRO (6 settembre, ore 15-18)

Contenuto: la progettualità nella scuola dell’infanzia: scelte metodologiche per sostenere, consolidare, sviluppare la competenza Percorso: Condivisione di significati: apprendimento curricolo progettazione Individuazione di modelli utilizzati dagli insegnanti Riflessione su situazione critiche emerse Considerazioni conclusive 27

COMPITO DELLA SCUOLA

promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti

da Bozza Indicazioni Ministeriali 2012

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APPRENDIMENTO

L‘apprendimento è un processo naturale con cui l'individuo persegue obiettivi per lui/lei significativi; è attivo, volontario e mediato internamente. E' un processo di scoperta e costruzione del significato dall'informazione e l'esperienza, filtrato attraverso le percezioni, i pensieri e i sentimenti individuali dell'allievo". Punto vista psicologico L'apprendimento è lo strumento attraverso cui l'uomo può giungere a dominare l'ambiente in cui vive. Punto vista sociale L’apprendimento scolastico è ideato, organizzato, valutato 29

a ) avviene a due livelli biologico e a livello comportamentale b)è un processo costruttivo in quanto si si apprende a partire da quello che si conosce già c) è condizionato dalla conoscenza di come si conosce (metacognizione), ovvero passa anche attraverso la conoscenza del proprio sapere e al controllo del proprio funzionamento cognitivo d) è condizionato dall’aspetto emotivo ed affettivo, dall’interesse e dalla motivazione e) L’apprendimento ha una dimensione sociale f) L’apprendimento avviene entro la zona di sviluppo prossimale 30

IL CURRICOLO

Delle strade di riferimento servono come guida, servono per misurare nell’andare la coerenza del fare quotidiano

( Staccioli da Slow School ) 31

CURRICOLO

• • • •

è un ITINERARIO di studi progettato, attuato e valutato;

esso è strutturato sulla base di alcune discipline fondamentali (anche descritte in termini di obiettivi formativi) e dei metodi didattici per raggiungere quegli obiettivi e far apprendere quei contenuti; la valutazione del curricolo dipende dalla congruenza tra il progetto e l'effetto educativo di quel progetto (apprendimenti e comportamenti acquisiti, azione didattica, funzionamento complessivo dell'istituzione deputata ad attuare il curricolo) 32

PROGETTARE

• • •

La progettazione implica sempre il riferimento ad una meta, ad un fine. Progettare nella formazione significa, innanzitutto, tradurre in azione formativa

intenzionale la volontà di porre in essere una visione del futuro dell’uomo.

La progettazione costituisce il dispositivo attraverso cui si procede all’implementazione di un progetto di società, di uomo, di educazione.

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L

avoro di gruppo individuare ELEMENTI COSTITUTIVI della progettazione 34

INSEGNARE FORMARE EDUCARE

• • • •

Istruire è un termine antico che proviene da "instruere",

originariamente “mettere dentro”, mentre formare, più recente, significa "dare forma", modellare. Istruzione e formazione sono pertanto due processi complementari: il primo attento alla qualità e alla quantità dei contenuti che il docente fornisce agli allievi, il secondo maggiormente indirizzato al raggiungimento di una

"forma", di un profilo di competenze, di un sistema di padronanze.

L'istruzione riguarda il che cosa insegnare, la formazione abbraccia il come insegnare ad apprendere dalle e nelle situazioni.

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METODOLOGIA

• • • • • per costruire conoscenze è meglio partire dall'esperienza per poi giungere alla rappresentazione e alla formalizzazione; per trasmettere conoscenze può bastare anche la lezione, più o meno interattiva, con l'uso o meno di attrezzature audiovisive o tecnologiche; per costruire abilità è funzionale la sequenza spiegazione – dimostrazione - esercitazione; per sviluppare competenze sono preferibili procedure di problem solving collegate all’esperienza degli allievi; per potenziare i sistemi di padronanza vanno moltiplicati i contesti d’uso delle competenze.

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PROGETTAZIONE CURRICOLARE La scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze Indicazioni 2007 - 2012 L’atto di realtà è il nodo centrale di ogni progettazione Sono le discipline che stanno alla realtà e in essa vanno cercate pag 19 Slow School 37

PUNTO DI PARTENZA Fase ideativa

Definire a quale realtà/contesto si fa riferimento • Metodo: raccolta dati, attraverso osservazioni, utilizzo di strumenti, indagini PER RILEVARE I BISOGNI Individuare Competenze da sviluppare • Metodo: costruzione Rubrica valutativa 38

1° TAPPA: PREDISPORRE SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO

Sono date da bisogni, esperienze, domande dei bambini •Che cosa è significativo per il bambino •quanta attenzione al bambino •come i bambini sono coinvolti •Come i bambini partecipano Vanno ricercate nella vita quotidiana •Le giornate riempite dei bambini: Tempo di gioco, tempo di lavoro •Le parole dei bambini •I riti della scuola •L’invasione dei giochi sostenuti dalla pubblicità •.....

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2 ° TAPPA: CONSENTIRE L’ESPLORAZIONE FAMILIARIZZAZIONE DARE TEMPO A attività sensoriali

udito vista tatto gusto olfatto movimento

Giochi

Di finzione, regole, ruolo, liberamente scelti, strutturati • Osservare e registrare atteggiamenti comportamenti • Essere in ascolto per cogliere espressioni di piacere, rifiuti, parole, modi di dire, richieste, problemi che si aprono • Individuare relazioni modi di stare nella situazione • si raccolgono argomentazioni (conversazioni) problemi , punti di vista 40

Paola 2002 E’ UN FIORE, E’ TONDO E HA UNA PALLINA D’ORO. E’ ROSSO COME IL FUOCO, E’ UNA SCINTILLA , VIENE DALL’AMERICA. VIENE DA UNA ESPLOSIONE, SI E’ ROTTO UN AEREO

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3 ° TAPPA: AMPLIARE CON NUOVI DATI

ANALIZZARE CONDIVIDERE INFORMAZIONI RILANCIARE DOMANDE • Accogliere le concezioni e i modi della loro formulazione - dare spazio alle domande, agli scambi (braimstorming) • Evitare di dare risposte premature e preconfezionate, rilanciare (rispecchiamento) RICERCARE INFORMAZIONI ELABORARE PROGETTI e IPOTESI • stimolare la ricerca di ulteriori informazioni (interviste, consultazioni di testi, interventi di esperti) • non penalizzare l’errore, espressione del proprio punto di vista, perché favorisce il senso critico e apre occasioni di verifica e autocorrezione.

• Sostenere proposte, elaborazioni, ipotesi di proseguo del percorso 42

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4 ° TAPPA – FORMALIZZARE I SAPERI

Rappresentare Dare forma Utilizzando diversi linguaggi espressivi

• esercitare diverse tecniche • Rendere disponibili diversi canali espressivi linguistici • impiegare i media 44

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5° TAPPA – DIVENTARE CONSAPEVOLI VALUTARE

occorre continuamente fermarsi e guardare le orme da Slow School

Ripercorrere il percorso • Individuare tappe • Ordinare sequenze • Costruire mappe per evidenziare relazioni • Riflettere sulle azioni di pensiero impiegate Documentare quanto accade •Valutare il percorso •Verificare acquisizione di conoscenze, abilità, atteggiamenti • certificare livelli di competenza raggiunti 47

12 giugno 20... - oggi i bambini vanno in palestra. Sono molto eccitati, mostrano e segnalano il bisogno di farsi sentire. Li si invita ad abbattere il muro usando la voce e lo fanno con molto piacere. Lo spazio si riempie della loro sonorità. Giocano molto al salto e all’arrampicata. Davanti alla spalliera vi sono i due cuscini a cuneo; più bambini vi salgono sopra afferrando le corde, agganciate alla spalliera, e poi si lanciano sul materassone. Altri continuano a salire, sprofondare e risalire sulla montagna di cuscini che le insegnanti continuano a ricostruire. Piano, piano emerge il desiderio di fare le casette, le tane. Qualcuno la vuole abitare da solo, altri la condividono. Tutti chiedono un tutto sopra la testa e la porta per chiudere: la casa è un rifugio, un riparo dove i bambini si sentono al sicuro. Vi sono scambi e passaggi fra le case; è importante che si chieda il permesso di entrare. Alcuni richiedono il gioco della pesca. Dopo la storia di Tigretto, che fa uno scherzo al lupo, i bambini raccontano la loro storia con il disegno. A merenda una sorpresa: sul pane si spalma la tanto attesa “marmellata di nocciole” che a qualcuno fa pure passare il mal di pancia. È prodigiosa, la consigliamo anche ai grandi.

DAL DIARIO DI BORDO – bambini piccoli

SITUAZIONI di APPRENDIMENTO

CHE COSA HO FATTO PER CONOSCERE CHE COSA HO IMPARATO

Si individuano le azioni della mente che stanno alla base della costruzione del conoscere e del pensare e sono messe in gioco – esperite – nella azione concreta di una situazione di apprendimento

ATTIVITÀ SITUAZIONI AZIONI CONCRETE OPERAZIONI MENTALI

IL DIARIO DI BORDO.... PER RACCONTARE AI GENITORI PER DOCUMENTARE PER E CON I BAMBINI 49

Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole.

Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca e dire “Ah!”.

Beatrice Alemagna “Che cos’è un bambino?”

Mamma Giovanna spiega alla su bambina che non riesce a ricordare dove ha posto un oggetto. Esclama“Ah! Sono una smemorata”. Sua figlia di 4 anni si avvicina “ Mamma io so perché non riesci a ricordare. Tu sei grande e la testa ha tutti i buchi pieni. Io invece mi ricordo perché sono piccola e ho tanti buchi nella testa ancora vuoti.

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