Cent`anni di solitudine

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Transcript Cent`anni di solitudine

Cent’anni di
solitudine
di
Gabriel Garcia Marquez
Un romanzo da amare o odiare?
Cent’anni di solitudine, è un romanzo che appare ostico e poco chiaro ad una
prima lettura, non fosse altro per l’aspetto visionario e magico, e per i nomi dei
protagonisti che si ripetono nel corso delle generazioni. Necessita quindi di
riletture e approfondimenti. Lo si ama o lo si odia. Singolare il fatto che chi lo ama,
come Jovanotti, spesso non è capace di spiegarne il perché . Noi che come
professori abbiamo il compito, e il dovere, di spiegare, proveremo a farlo, anche
perché non ci sto a credere irrinunciabile un testo per «fede».
Un romanzo da amare o odiare?
Mi è capitato troppo spesso di vedermelo presentato come un classico, un testo
irrinunciabile, un capolavoro, ma secondo me, se il Don Chisciotte è davvero un
capolavoro della letteratura in lingua spagnola, che sfida i secoli, certamente
legato alla sua epoca, ma davvero un classico di tutti i tempi, che parla ancora a
noi oggi, e fa sorridere e pensare, ritengo che Cent’anni sia datato, che rappresenti
una America Latina che non c’è più, che abbia il sapore dei decenni in cui c’era
tanta violenza ed ideologia.
La morte
Iniziamo come sempre dalle tematiche. Anzitutto la morte, che in questo
romanzo è violenta, sa di polvere da sparo, spesso legata alla guerra e alla
fucilazione, eppure non così certa e definitiva. Ci sono personaggi che
muoiono e poi ricompaiono sulla scena come nulla fosse, altri che
sfuggono alla morte in maniera quasi stregata, altri che continuano ad
essere vivi, anche se sono morti.
La politica
Il messaggio, anche qui, volutamente non è chiaro, esplicito e propagandistico.
Certamente, però, si intuisce che dietro alle lotte fra conservatori e liberali di molti
decenni prima, ci siano le lotte politiche tipiche della America meridionale (e non
solo) tra la destra golpista e militaresca, che tende a preferire l’ordine e lo status
quo (conservatori) e la sinistra rivoluzionaria (i liberali)
Hugo Chávez è stato
presidente del Venezuela
dal 1999 alla morte,
avvenuta nel 2013, tranne
la breve parentesi del
colpo di Stato del 2002
La religione
In questo romanzo è sempre più che altro superstizione, La chiesa si
fa portavoce del potere e dello status quo, non ci sono esempi né
della cosiddetta Teologia della liberazione, né, ovviamente, del
nuovo corso di Papa Francesco.
L’amore
Negato, sofferto, complicato, muore, risorge, comunque mai banale,
scontato, sempre carnale, sa di giovani carni, di ragazzine da
bordello, sa di sofferenza e morte di parto, persiste fino ad una
vecchiaia che non invecchia mai, attraverso i secoli.
Altre tematiche
I pesci d’oro, che il colonnello
Aureliano fabbrica per poi disfarli,
recuperare l’oro, e ricominciare a
fabbricarli.
Gli Zingari
La ferrovia
I Fiori gialli
La Pioggia / il diluvio
La Bibbia
Le Profezie e il manoscritto
La memoria e l’oblio
La tecnologia contro la tradizione
Il potere del linguaggio
La percezione soggettiva
Gabriel Garcia Marquez “Gabo”
 Conosciuto affettuosamente come "Gabo" in
Sud America, in particolare nella sua nativa
Colombia e nella sua casa di Città del
Messico.
 Nato a Aracataca, Colombia, nel marzo 1927.
 Morto a Città del Messico, il 17 aprile 2014
 Vissuto con i nonni perché i suoi genitori
avevano difficoltà finanziarie.
 Suo nonno era un colonnello in pensione
liberale.
 Sua nonna era una narratrice appassionata;
vendeva animali e caramelle per sostenere la
famiglia (Ursula?).
"Il tono che alla fine ho usato in Cent'anni di solitudine è basato sul modo in cui mia nonna raccontava
storie. Diceva cose che apparivano soprannaturali e fantastiche, ma le raccontava con assoluta
naturalezza .... La cosa più importante era l'espressione che aveva sul viso. Lei non cambiò mai la sua
espressione del viso, quando raccontava le sue storie e tutti erano sorpresi. Nei miei primi tentativi di
narrazione, avevo cercato un distacco, come se non credessi a quello che stavo raccontando. Ho
scoperto poi che quello che dovevo fare era immedesimarmi, e scrivere con la stessa espressione con
cui mia nonna raccontava le sue storie" Gabriel Garcia Marquez
 Garcia Marquez ha studiato legge e giornalismo
presso l'Università Nazionale di Bogotà e presso
l'Università di Cartagena.
 E 'diventato un giornalista e ha pubblicato diversi
articoli controversi. E ‘ stato fondatore di Prensa
Latina, una agenzia di stampa cubana e ha lavorato
negli uffici cubani e americani di Prensa Latina, a
L'Avana e New York.
 Ha lavorato in tutta Europa e in America Latina. Nel
1955 è stato corrispondente europeo a Roma e
Parigi per il giornale El Espectador.
 García Márquez ha iniziato una relazione con
Mercedes Barcha, mentre lei era al college, ma
insieme hanno deciso di aspettare che lei finisse
l’università prima di sposarsi. Si sono finalmente
sposati nel 1958, e si sono trasferiti a Città del
Messico.
 Garcia Marquez prima di diventare uno scrittore ha
lavorato come un commesso viaggiatore, venditore
di enciclopedie, giornalista e poeta. I suoi romanzi
sono stati respinti dai primi editori contattati.
 Marquez è stato influenzato dalla narrativa di Franz
Kafka, William Faulkner, e Virginia Woolf.
Aveva sempre voluto scrivere un libro
basato sulle sue esperienze vissute in
casa dei nonni, ma ha iniziato
solamente durante un viaggio ad
Acapulco con la sua famiglia. Preso
dall’ispirazione Marquez è tornato
subito a Città del Messico.
Ha trascorso i seguenti 18 mesi a
scrivere tutti i giorni. La sua famiglia era
senza un soldo, ma lui continuava solo a
scrivere. Cent'anni di solitudine è stato
il risultato di tutto ciò. E 'stato
pubblicato nel 1967 (nel 1968 in Italia)
Altri importanti suoi romanzi
 L’amore ai tempi del colera
 Cronaca di una morte annunciata
 Fidel Castro divenne il suo fan più
famoso e controverso. Marquez
sostiene che la loro amicizia si
basa principalmente sui loro
interessi letterari.
 Marquez fu esiliato dalla
Colombia e gli fu negato l'ingresso
negli Stati Uniti dal 1962 al 1996,
anche dopo il Premio Nobel del
1982. Infine gli è stato permesso
di entrare negli Stati Uniti,
quando il presidente Clinton ha
revocato il divieto di accesso
contro di lui nel 1995.
 Ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1982 per il suo
romanzo Cent'anni di solitudine. Durante il suo discorso di
accettazione, Marquez ha riportato anche un passo del romanzo:
 ". . .una nuova e radicale utopia della vita, dove nessuno sarà in
grado di decidere per gli altri come essi muoiono, dove l'amore si
rivelerà la verità e la felicità sarà possibile, perché le stirpi
condannate a cent'anni di solitudine non avranno una seconda
opportunità sulla terra. "
L’ambiente: la Colombia
Contesto storico
 Come gran parte dell'America Latina, la Colombia è
stata colonizzata dalla Spagna, ma tra il 1810 e il
1819, ci sono state diverse guerre per
l'indipendenza.
 Nel 1820, Simon Bolivar è diventato il primo
presidente della Colombia.
 Il romanzo si svolge nella città immaginaria di
Macondo e inizia proprio intorno al 1820, una sorta di
momento di nascita della nazione colombiana.
 Ciò riflette la fase "Giardino dell'Eden" di Macondo.
 Il villaggio inventato di Macondo probabilmente è
modellato sulla città natale di Marquez di Aracataca.
Simon Bolivar, liberatore
dell’ America Latina
Contesto storico
 La Colombia è stato il campo di battaglia per la
guerra ideologica tra capitalismo e comunismo
 Gli Stati Uniti hanno preso il controllo del Canale
di Panama nel 1903.
 Da quel momento il Sudamerica si è
caratterizzato per l’invasione delle multinazionali e
l’intenso sfruttamento occidentale.
 Aziende occidentali hanno investito, estratto,
sfruttato, controllato, e poi abbandonato la
Colombia.
 La politica del Sud America ( e della Colombia in
particolare) è stata caratterizzata da continui
sconvolgimenti, un colpo di stato dopo l'altro; e
soprattutto, dal conflitto tra i conservatori e i
liberali (che corrispondono agli odierni
rivoluzionari)
 Tra il 1948 e il 1958, in dieci anni di guerra civile
non dichiarata, ci sono stati 300.000 morti in
Colombia (confronta le morti nel romanzo)
 Le dittature e il terrore dei Rivoluzionari del FARC
Forze Armate della Colombia (ala militare del
Partito comunista colombiano) si sono affermate
in Colombia dopo la Rivolta del 1964
Contesto storico: Sciopero delle banane del 1928
 La United Fruit Company possedeva piantagioni in Sud America, non solo in
in Colombia.
 I lavoratori espressero il malcontento per le condizioni di lavoro terribili;
facendo uno sciopero e dimostrando nelle città.
 Gli Stati Uniti minacciarono di invadere la Colombia se il governo colombiano
non fosse intervenuto per proteggere gli interessi della United Fruit Company.
 Il governo conservatore schiera l'esercito e ordina di aprire il fuoco contro gli
scioperanti.
 Il numero delle vittime non è mai stata confermato; le stime variano da 47 a
3.000.
 La versione di Marquez degli eventi nel suo romanzo è diventata una delle più
celebri.
 Repubblica delle banane: regime corrotto e succube delle multinazionali
Per conoscere la letteratura
latino-americana
Cent’anni di solitudine, il cui titolo originale in spagnolo è Cien años de soledad, è
considerato uno dei capolavori letterari più significativi del Novecento; essendo stato
tradotto in più di venti milioni di copie, dal 2007 viene considerato l’opera in lingua
spagnola più importante dopo Don Chisciotte della Mancia. e può essere considerato un
simbolo del boom latino americano degli anni ’60 e ’70. Il romanzo appartiene al genere
del realismo magico
Realismo magico
• È un genere letterario che utilizza una tecnica narrativa che offusca la
distinzione tra fantasia e realtà, ed è caratterizzato da una compresenza
di elementi ordinari e straordinari; magia e realtà non si distinguono.
• Il termine è stato inizialmente utilizzato dal critico d'arte tedesco Franz
Roh nel 1925 per descrivere la pittura che ha dimostrato le altre
possibilità della realtà, una realtà alterata.
• Il termine è stato attribuito allo scrittore cubano Alejo Carpentier che
per primo lo applicò alla narrativa latinoamericana nel 1949.
Opere famose di realismo magico
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La metamorfosi di Franz Kafka
Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
I figli della mezzanotte di Salman Rushdie
Amatissima di Toni Morrison
La casa degli spiriti di Isabel Allende
Tamburo di latta di Gunter Grass
L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami
Caratteristiche principali del realismo magico di
Marquez
1. La magia sfida le leggi dell'universo come lo
conosciamo. La prova dell‘irriducibilità della magia è che
l’evento magico è visto da più di una persona, in modo
che non può essere attribuito a allucinazione o un
sogno.
2. Gli eventi sono descritti in dettaglio, come se il testo
fosse realistico, e non fantastico
3. C'è una vicinanza tra i due regni o mondi: il magico e il
reale.
4. Sono così posti in discussione concetti di base, come il
tempo, lo spazio, e l'identità.
Caratteristiche secondarie del realismo magico di
Marquez
1. La metanarrazione. Ciò significa che il testo riflette su se stesso. Il
testo parla del processo e dell'atto di scrittura stessa.
2. Magia linguistica o metaforizzazione: la lingua non riflette il
mondo, ma forma, crea un mondo.
3. Visionarietà infantile. Visioni, meraviglie e prodigi sono presentati
ingenuamente e con grande convinzione (non sono minimamente
messi in dubbio). La verità comincia a coincidere con la magia. La
magia non si crea, ma dimostra di esistere nella realtà, nella nostra
vita reale.
4. I personaggi riemergono dal passato. Il tempo può tornare
indietro.
5. Ripetizioni di a) eventi, b) nomi dei personaggi c) azioni dei
personaggi
6. Rottura delle leggi di causa ed effetto, e inversione (l'effetto
conduce alla causa).
7. Metamorfosi
8. C'è a volte un alternarsi tra regno della fantasia e della
realtà, ma il passaggio non è chiaramente definito in
quanto il magico e il reale non sono separati.
9. Il reale è fatto per sembrare ridicolo e meraviglioso.
10. Il testo spesso critica le convenzioni e le norme
accettate dalla società.
11. La posizione del narratore è poco chiara (fino a che
punto l’autore Marquez coincide con il narratore?)
12. Pre-illuminismo. Nel testo ci sono credenze, miracoli e
magie.
13. Realismo Magico si caratterizza insomma per la (voluta)
confusione e oscurità, piuttosto che per la chiarezza e
distinzione.
Alla fine, che cosa è Cent'anni di solitudine?
Un intreccio di realtà e finzione
Un romanzo introspettivo
Rivisitazione della storia della Colombia da una prospettiva critica
Rivisitazione della colonizzazione dell'America Latina
Rivisitazione dello sciopero delle Banane (il massacro è realmente avvenuto nel
1928)
La storia immaginaria di 100 anni di vita della famiglia Buendía
La storia della nascita, lo sviluppo, e la morte della città immaginaria di Macondo
La storia della vita di Úrsula Buendía che vive ben oltre 100 anni
La storia della guerra civile tra liberali e conservatori
Un racconto tra mito e storia
Allegoria della ascesa e la caduta della civiltà umana
Una storia di solitudine in tutte le sue connotazioni
L'isolamento di una cultura
L'isolamento di un individuo
La circolarità della storia e la ripetizione degli errori nella storia
Una riflessione sul tempo
Il conflitto fra tradizione e modernizzazione
La prova che la realtà è più strana della finzione e la finzione più potente di realtà
. . . O volevi una risposta semplice?
Stile
Stile di scrittura conciso
Ritmo narrativo veloce
Narratore onnisciente
Narrazione in terza persona
Ripetizioni nomi personaggi (confusione voluta e ricercata)
Anticipazioni (flash-forward), e retrospezioni (flashback)
Narrazione improvvisa e apparentemente gratuita di eventi
magici
Allusioni
Personaggi
Il libro racconta avvenimenti di un centinaio di anni, quindi gli eventi e i
personaggi sono descritti in rapida successione. Maggiori punti di svolta
sono le nascite, i decessi, i matrimoni e gli amori. I personaggi Buendía
si contrappongono. I loro nomi sono ripetuti per mostrare i tratti
ereditari della famiglia, il cattivo sangue, e la ripetizione degli stessi
errori. I maschi della famiglia Buendia si dividono tra Arcadios e
Aurelianos (vedi l’albero genealogico della pagina seguente per chiarire
il complicato quadro cronologico e generazionale).
Arcadios
Estroversi
Avventurosi
Spontanei
Rapporti sessuali vari con prostitute
e concubine
Fisicamente forti
Aurelianos
Introversi
Intellettuali
Riflessivi
Solitari
Fisicamente deboli
Albero genealogico della famiglia Buendia
Aureliano Segundo
Jose Arcadio Segundo
Grande e forte
Magro e ossuto
È interessato ai manoscritti di Melquiades
Vuole vedere una esecuzione capitale, ma poi
ne viene disturbato; viene coinvolto in
combattimenti di galli e si interessa di bestie
Inizia a fare sesso con Petra Cotes dopo di
suo fratello, ma fa pensare a Petra Cotes che
lui è José Arcadio Segundo;
Contrae malattie veneree da Petra Cotes
Trasmette malattie veneree a Petra Cotes
Fa l’amore con Petra Cotes , e infine la
Abbandona Petra Cotes
mantiene come sua amante, anche dopo che
si sposa Fernando del Carpio, regina del
Festival
Diventa ricco perché gli animali proliferano e
crescono di grandi dimensioni a causa della
magia della sua unione con Petra Cotes
Vuole costruire un corso d'acqua di mare per
consentire alle navi di venire a Macondo
Sperpera denaro
Porta una zattera di tronchi lungo il fiume a
Macondo con le prostitute francesi a bordo
Fondazione della città isolata di
Trama
Macondo da parte di José Arcadio
Buendia e Ursula Iguaran
Gli zingari, guidati da Melquiades, fanno
amicizia con José Arcadio Buendia
Sono introdotte a Macondo alcune
invenzioni, come il ghiaccio, il telescopio,
e alchimia
José Arcadio Buendia è molto curioso, e si isola, coltivando un interesse quasi
morboso per le invenzioni degli zingari. Egli legge i manoscritti di Melquiades, ed è
ossessionato dalla traduzione di quei manoscritti perché contengono profezie.
Il suo figlio maggiore, José Arcadio, è molto forte e spontaneo, come lui.
Il figlio più giovane, Aureliano, è molto riflessivo e solitario, come lui.
Influenze esterne entrano in Macondo, la città cambia e perde il suo stato di
"Giardino dell'Eden".
Trama
Ursula Iguaran, la matriarca Buendia,
continua a tenere unita la famiglia nella
sua convinzione di poter sopportare tutti
i conflitti e le vicissitudini.
La tecnologia, l'industrializzazione,
l'imperialismo, e le altre forze della
modernizzazione invadono e distruggono
Macondo.
L'influenza del governo si manifesta
attraverso la comparsa di Don Moscote
che ordina ai cittadini di Macondo di
dipingere tutte le loro case di blu.
Si costruisce una ferrovia, che porta
conseguenze più negative che positive.
 Scoppiano le guerre civili in seguito al
conflitto tra liberali e conservatori
(aumentano le violenze).
Aureliano guida un gruppo di ribelli e
diventa il leader della causa liberale, con il
nome di colonnello Aureliano Buendia.
I giorni di pace a Macondo sono finiti, e il
governo cambia più volte.
Arcadio, figlio di José Arcadio, diventa il
dittatore più feroce di tutti, ed è infine
ucciso da un plotone di esecuzione.
Il colonnello Aureliano Buendia perde di
vista ciò per cui sta lottando; vincere è ora
una questione di orgoglio. La sua tradizione
di distribuire pesci d'oro finisce.
Trama
Lui fonde i pesci d’oro che rappresentano qualcosa del suo passato che non lo
riguarda più. «Il colonnello Aureliano Buendía comprese a malapena che il segreto
di una buona vecchiaia non è altro che un patto onesto con la solitudine.» (p. 196)
La United Fruit Company apre le sue filiali a Macondo
per avviare un business di piantagioni di banane.
Questo rappresenta l'apice dell'imperialismo capitalista
nel libro.
I lavoratori locali sono sfruttati per il lavoro a basso
costo e le condizioni di vita sono insopportabili.
Gli americani che possiedono la piantagione entrano
in città e occupano la zona ricca della città.
I lavoratori delle piantagioni di banane alla fine
decidono di ribellarsi, e migliaia di loro vengono
massacrati dall'esercito locale, dominato dalla United
Fruit Company e dal governo degli Stati Uniti.
I corpi vengono scaricati in mare, e il governo
nasconde l'evidenza del massacro. Perfino il popolo
perde la memoria e dimentica il massacro.
Le piogge torrenziali continueranno per cinque anni,
favorendo l’isolamento di Macondo.
Il vortice di distruzione che scende su Macondo va di pari passo con
la distruzione della famiglia Buendia e della loro casa, man mano che
diventano più isolati, divisi, e dementi.
Come Macondo comincia a svanire, molti dei membri della famiglia
Buendia sono così concentrati sulla nostalgia o sulle proprie
preoccupazioni limitate che non riescono a percepire la decadenza
della propria famiglia.
• Diversi membri della famiglia
Buendia hanno rapporti sessuali
incestuosi, e così provocano
letteralmente la fine della linea
di famiglia (questo riflette anche
simbolicamente il loro
isolamento.
Infine, Aureliano (II) Babilonia, l'ultimo superstite dei Buendía,
traduce gli antichi manoscritti di Melquiades, da cui José Arcadio
Buendia era originariamente ossessionato, e scopre che tutte le
previsioni in essi contenute sono vere: il destino predeterminato dei
Buendìa si sta compiendo.
Il libro ha una struttura ciclica e la città di Macondo alla fine ritorna
al suo stato di isolamento iniziale.
«Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e
appurare la data e le circostanze della sua morte.
Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già
compreso che non sarebbe mai più uscito da quella
stanza, perché era previsto che la città degli
specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata
dal vento e bandita dalla memoria degli uomini
nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse
terminato di decifrare le pergamene, e che tutto
quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e
per sempre, perché le stirpi condannate a
cent'anni di solitudine non avevano una seconda
opportunità sulla terra.» (fine del romanzo)