Quarta lezione - Parte uno - istituto statale augusto monti

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Transcript Quarta lezione - Parte uno - istituto statale augusto monti

Addetto al Servizio di
Prevenzione e Protezione
ASPP

Corso di Formazione
 Modulo A
 Modulo B Ateco 8
Docente: Architetto Patrizia Brignolo
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Classificazione
dei rischi
2
Rischio da ambienti di lavoro
ESEMPIO DI VALUTAZIONE DI UN
LOCALE DI LAVORO
L’UFFICIO
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L’UFFICIO
Generalità
• Gli spazi lavorativi devono essere sufficienti a garantire la sicurezza dei
movimenti.
• La superficie minima per lavoratore deve essere di almeno 2 metri quadrati
e la cubatura di almeno 10 metri cubi.
• L’altezza minima del soffitto deve essere di almeno 2,70 metri (Verificare il
Regolamento Edilizio Comunale).
• La distanza minima tra le scrivanie deve essere di almeno 0,90 metri.
• La superficie di lavoro deve essere libera da ostacoli sia a terra sia in
altezza.
• Il pavimento degli spazi di lavoro deve essere adeguato alle condizioni di
utilizzo (per resistenza, caratteristiche tecniche, eccetera).
• Il pavimento degli spazi di lavoro deve essere regolare e uniforme.
• Il pavimento degli spazi di lavoro deve essere pulito e libero di sostanze
sdrucciolevoli.
• Verificare che i locali adibiti a laboratorio (Tecnico–scientifico) siano situati in
aree adeguate.
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L’UFFICIO
Generalità
• Nelle aree adibite ad attività collettive (Aula magna, mensa, biblioteca,
palestra) si deve verificare le condizioni dei locali di sicurezza, con particolare
riferimento alla prevenzione incendi ed evacuazione. Ulteriore attenzione
deve essere posta nella funzionalità dei locali di servizio adiacenti (Ripostigli,
servizi igienici, eccetera).
• Nei locali adibiti al contatto con il pubblico (Presidenza, direzione, uffici
amministrativi) devono essere predisposti opportuni arredi ad agevolare le
funzioni operative e ricettive.
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L’UFFICIO
Pavimenti
• Il pavimento dei corridoi/passaggi deve essere realizzato con
materiali idonei.
• Il pavimento dei corridoi/passaggi deve essere regolare e uniforme.
• Il pavimento dei corridoi/passaggi deve essere mantenuto pulito in
particolare da sostanze sdrucciolevoli.
• Si deve rilevare l’eventuale presenza di dislivelli del pavimento dei
corridoi e passaggi, altrimenti dovrebbero essere corretti con uno
scivolo di pendenza inferiore al 10%.
• Si deve rilevare l’eventuale presenza di aperture nel pavimento
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L’UFFICIO
Zone di passaggio
• Le zone di passaggio devono essere chiaramente delimitate.
• Le zone di passaggio devono essere mantenute libere da ostacoli con
divieto di deposito di attrezzature e materiali.
• Si deve rilevare l’eventuale presenza di zone di passaggio veicoli.
• Verificare se la larghezza delle porte lungo i corridoi/passaggi
necessita di essere corretta con l’ampliamento delle porte esistenti
e/o l’apertura di nuove porte di larghezza idonea.
• Le zone di transito vicino a installazioni pericolose (esempio: Archivi,
Centrale termica, ecc.) devono essere segnalate e limitate ai soli
addetti autorizzati.
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La Scuola x x redige il presente documento di valutazione
particolareggiata dei rischi derivanti dall’utilizzo dei vari
locali di lavoro a cui sono esposti i lavoratori della
scuola.
La valutazione dei rischi conseguenti all’uso dei vari locali
di lavoro si basa sulla raccolta di una serie di dati:
 analisi della documentazione di abitabilità e di agibilità
ai sensi di legge dei vari locali aziendali rilasciata dagli
enti preposti
 conduzione di sopralluoghi con esame visivo dei singoli
aspetti di sicurezza dei locali con utilizzo di una checklist di controllo che prevede l’analisi dei seguenti aspetti
di sicurezza:
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
analisi delle aree di transito e di passaggio con particolare riguardo
all’avvenuta delimitazione delle zone di transito e di passaggio dei
pedoni e dei mezzi, alla visibilità consentita ai conduttori di veicoli,
all’ingombro o meno delle vie di transito

analisi degli spazi di lavoro con riferimento all’altezza, alla
superficie, alla cubatura dei singoli locali in funzione del numero di
persone presenti

analisi della condizione dei pavimenti con riferimento alla conformità
dei materiali utilizzati in funzione delle lavorazioni svolte, alla facile
pulibilità delle superfici, alla presenza di buche e/o sporgenze con
relativi sistemi adottati per la loro protezione o segnalazione, alla
presenza di sistemi di scolo di prodotti liquidi qualora ne sia prevista
la presenza a terra

analisi delle condizioni delle uscite di emergenza con riferimento al
loro numero e localizzazione in funzione dei documenti di
prevenzione incendi ed al fatto che siano segnalate e illuminate con
cartellonistica e luci adeguate
9

analisi delle porte e dei portoni di accesso e di comunicazione ai
locali e tra i vari locali con riferimento al loro numero, alla loro
dimensione, alla loro separazione qualora destinate al passaggio di
persone e mezzi

analisi delle scale fisse a gradini con riferimento alle dimensioni di
pedate, alzate, larghezza in funzione del loro uso, alla presenza di
parapetti normali sulle aperture verso il vuoto, alla presenza di
corrimano su lati compresi tra due muri

analisi delle scale fisse a pioli con riferimento alla loro altezza,
inclinazione, presenza di gabbia metallica di protezione, distanza
dei pioli dalla parete a cui la scala è fissata

analisi dei sistemi di immagazzinamento dei materiali in deposito
con riferimento agli spazi occupati, ai sistemi di impilamento, allo
stato di conservazione dei contenitori, alle condizioni degli scaffali di
deposito ed alla presenza sugli stessi delle necessarie indicazioni
della loro portata
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Individuazione del rischio
conseguente all’uso di locali di lavoro

La fase prevede l’identificazione delle fonti
potenziali di pericolo derivanti dall’uso di locali di
lavoro nonché l’individuazione dei soggetti
esposti ai pericoli conseguenti.

Nello specifico si definisce che le fonti potenziali
di pericolo sono da individuarsi in tutti i singoli
locali della scuola per i quali si provvederà a
valutazione.
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Si definisce che durante l’uso dei locali di lavoro i
lavoratori possono essere esposti ai seguenti rischi:







scivolamento, caduta a livello
caduta dall’alto (da postazioni sopraelevate di lavoro)
caduta di materiali dall’alto (da postazioni sopraelevate
di deposito)
urti, colpi, impatti, compressioni (dalla movimentazione
di materiali in fase di lavorazione)
punture, tagli, abrasioni (da materiali costituenti
l’immobile)
cesoiamento,
stritolamento
(materiali
costituenti
l’immobile, porte, finestre, parti mobili dell’edificio)
investimento (da movimentazione di ogni tipo di mezzo)
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Definizione delle misure preventive adottate
Ai fini del contenimento dei rischi derivanti dall’uso di locali di lavoro,
sono state attuate le seguenti misure preventive e protettive:






delimitazione delle zone di transito e di passaggio dei pedoni e dei
mezzi
disposizioni finalizzate a mantenere sgombre le vie di transito
mantenimento di congrui spazi di lavoro tra i vari utilizzi e le varie
postazioni
utilizzo di materiali adeguati nella formazione delle pavimentazioni in
funzione delle lavorazioni svolte
adozione di sistemi che permettono la facile pulibilità delle
pavimentazioni
adozione di sistemi di protezione di buche e sporgenze presenti nei
pavimenti
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




adozione di congruo numero di uscite di sicurezza (in
funzione dei progetti di prevenzione incendi approvati dai
vigili del fuoco) e presenza di sistemi di segnalazione e
illuminazione delle stesse
adeguato numero di porte e portoni con separazione
delle aree di transito per i pedoni e per i mezzi
adozione di scale fisse a gradini e a pioli adeguate in
relazione al loro utilizzo
adozione su tutti i lati aperti verso il vuoto di solai,
impalcature, passerelle, ripiani, di parapetto normale
contro il rischio di caduta dall’alto di persone e materiali
adozione di adeguati sistemi di immagazzinamento dei
materiali liquidi e solidi
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Fotocopiatrici e fax

Le fotocopiatrici ed i fax devono essere dislocate/i in modo funzionale ed ordinato, in
relazione alle esigenze lavorative.

Devono essere dislocati in un ambiente ben aerato e sistemati in modo che vi sia lo
spazio sufficiente per permettere un discreto movimento operativo.

La manutenzione delle apparecchiature deve essere eseguita da Ditte idonee con
personale tecnico qualificato.

Il funzionamento deve avvenire mediante normale accensione attraverso un pulsante
di avvio apparecchiatura.

L’operazione di rimozione dell’eventuale inceppamento della carta, deve avvenire con
apertura del portello ed automatico blocco di sicurezza del funzionamento della
stessa, con conseguente stacco dell’alimentazione (Elettricità).

Deve essere evidenziato l’obbligo di utilizzo di appositi guanti protettivi usa e getta
per le operazioni di rimozione della carta inceppata (Dispositivi di protezione
Individuale).
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Scaffalature

I materiali e/o le attrezzature devono essere archiviati in apposite scaffalature.

Gli scaffali per libri o per altro materiale vanno disposti in modo da essere facilmente
accessibili da parte degli allievi o di altri lavoratori in modo da limitare l'utilizzo di
scale mobili portatili.

Le scaffalature non vanno sovraccaricate e va esposto un cartello indicante la
portata.

Le scaffalature devono essere stabili.

Le scaffalature devono avere forma e caratteristiche di resistenza adeguate ai
materiali che vi si immagazzinano.
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Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975
Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia
scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità
didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella
esecuzione di opere di edilizia scolastica
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Pausa caffè
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