I Vescovi - Conti

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Transcript I Vescovi - Conti

L’età del feudalesimo

L’età del feudalesimo

814

Morte di Carlo Magno

877

Capitolare di Quierzy: ereditarietà dei feudi maggiori

912

I vichingi si installano in Normandia

843

Trattato di Verdun: divisione del Sacro romano impero

888

Fine del Sacro romano impero

1037

Constitutio de feudis:

ereditarietà dei feudi minori

L’impero dopo Carlo Magno

L’età del feudalesimo

Alla morte di Carlo Magno l’impero si disgrega e si impone un sistema politico, economico e sociale di tipo feudale.

L’età del feudalesimo La fine dell’impero carolingio

814 Morte di Carlo Magno Nessun erede può mantenere la sua autorità dovuta al particolare carisma.

Lo stato è concepito come patrimonio personale, quindi viene suddiviso fra gli eredi.

Ludovico il Pio mantiene ancora l’unità dell’impero. I tre figli, Lotario , Carlo il Calvo e Ludovico , si spartiscono il dominio territoriale dopo anni di conflitti.

L’età del feudalesimo

843 Il trattato di Verdun

Ludovico il Germanico ottiene i territori più a est.

A Carlo il Calvo vanno le regioni a ovest del Rodano e della Mosa.

A Lotario vanno il titolo imperiale e i territori centrali.

L’età del feudalesimo

Carlo il Grosso

L’ultimo dei Carolingi riunisce l’impero nell’ 885 , ma il suo potere è così debole che i nobili lo costringono ad abdicare nell’887 .

Si formano cinque regni indipendenti:

Regno di Francia, Regno di Germania, Alta Borgogna, Bassa Borgogna, Regno d’Italia.

L’età del feudalesimo LA FRANTUMAZIONE FEUDALE 877

Capitolare di Quierzy Feudi maggiori

1037

C

onstitutio de feudis

Feudi minori Conti, Marchesi e Valvassori diventano indipendenti (

a n a r c h i a f e u d a l e

)

La fine dell’impero carolingio

Il regno di Germania

Dopo la nascita del regno di Germania, il potere si concentra nelle mani di cinque casate feudali in conflitto fra loro.

Enrico I di Sassonia re dal 918

L’età del feudalesimo

Ferma le incursioni di Slavi e Ungari.

Indica il proprio successore nel figlio Ottone I, pur essendo la carica elettiva.

Le altre casate si rendono conto della necessità di un forte potere centrale e designano Ottone I re di Germania nel 936 .

Il Sacro romano impero diventa germanico

Nel 962

Ottone I

re di Germania si fa incoronare

imperatore

dal papa Ottone I restaura il

Sacro romano impero

che fu chiamato “

germanico

” per sottolinearne il carattere prevalentemente tedesco Ottone I assegna i

feudi

più importanti

a vescovi e abati

. Così, alla morte del

vescovo-conte

,

senza figli eredi

, il feudo ritornava in possesso del re

Per contrastare l’anarchia feudale Ottone I utilizza la feudalità ecclesiastica per ottenere un duplice risultato.

Rafforzamento della sua posizione nei confronti dei signori feudali Non ereditarietà del feudo e conseguente maggior controllo sul territorio La creazione dei vescovi-conti comporta anche conseguenze per la Chiesa. I vescovi-conti manifestano la rapida decadenza morale della Chiesa. Si apre un conflitto fra papato e impero destinato a perdurare.

con la nomina dei

vescovi conti

Ottone finiva per essere interessato a

controllare l’elezione del Papa

(che era colui che sceglieva i vescovi)

Il Privilegio ottoniano del 962

Lo stesso anno della consacrazione a imperatore, Ottone I si arroga il diritto di intervenire nella scelta del papa.

Estrema conflittualità dell’ambiente romano Vicinanza territoriale ai confini dello Stato della Chiesa L’imperatore può facilmente affermare la superiorità del suo potere temporale su quello della Chiesa.

Ottone I rovescia il rapporto fra impero e papato che aveva instaurato Carlo Magno.

La Chiesa e il feudalesimo

Alcuni religiosi elaborano una

teoria della società

il

sistema feudale è voluto da Dio

in cui si afferma che e che Dio ha voluto che la società fosse divisa in

tre “ordini”.

Gli

oratores

, quelli che pregano, cioè i religiosi I

laboratores

quelli che lavorano, ossia i contadini , I

bellatores

, quelli che combattono, nobili e guerrieri

La fine dell’impero carolingio IX-X secolo: arrivano nuovi invasori

Dal nord Africa provengono i

pirati saraceni

,

musulmani.

L’età del feudalesimo

Dalla Pannonia (l’attuale Ungheria) irrompono i

cavalieri ungari.

Dalla Scandinavia arrivano i

normanni

o

vichinghi

. Dal X secolo si stabiliscono nella Francia settentrionale e i loro capi diventano

vassalli del re di Francia.

IX-X secolo: arrivano nuovi invasori L’età del feudalesimo

I pirati arabi, detti Saraceni (orientali) , infestano le coste del Mediterraneo. Nel 827 iniziano la conquista della Sicilia.

Nel 846 saccheggiano Roma Stabiliscono inoltre un dominio permanente sulla Sicilia per due secoli: dal 902 al 1091 .

L’età del feudalesimo IX-X secolo: arrivano nuovi invasori L’espansione dei normanni

I

normanni

si spinsero in

Islanda

e in

Groenlandia

. Intorno all’anno Mille raggiunsero le regioni dell’

America settentrionale.

Nel

1066

il duca

Guglielmo il Conquistatore

conquistò l’

Inghilterra.

I normanni si diressero verso le

pianure russe

dove fondarono il

Principato di Kiev.

Nell’XI secolo i normanni conquistarono la

Puglia

, la

Calabria

e la

Sicilia

. Nel 1130, Ruggero II d’Altavilla divenne re di Sicilia e Napoli.

IX-X secolo: arrivano nuovi invasori Gli Ungari L’età del feudalesimo

Gli Ungari sono un popolo di stirpe mongolica che si stabilisce lungo il Danubio .

Da qui partono per scorrerie in tutta l’Europa centrale e nell’Italia settentrionale.

Nel 899 invadono la Lombardia

IX-X secolo: arrivano nuovi invasori Gli Ungari L’età del feudalesimo

Subiscono una definitiva sconfitta nella battaglia di Lechfeld nel 955 ad opera di Ottone I .

Rientrano nei loro territori e costituiscono il regno d’Ungheria , dopo essersi convertiti al cristianesimo .

L’età del feudalesimo Lo Splendore dell’Impero BIZANTINO

Mentre nell’Europa occidentale e centrale si susseguivano le guerre e le invasioni, l’Impero Romano d’Oriente godeva di un periodo di splendore.

La civiltà bizantina si fondava su tre princìpi: –

l’imperatore era considerato sacro

, cioè il rappresentante di Dio in terra; – la

cultura greca

, ben visibile nella sua splendida arte, era conservata e sviluppata; – la

Chiesa d’Oriente

veniva ritenuta l’erede dei primi secoli del cristianesimo e non veniva più riconosciuta l’autorità del papa.

Tra la Chiesa d’Oriente e quella di Roma scoppiò un forte contrasto. La Chiesa di Roma si considerava l’unica vera Chiesa: la

Chiesa cattolica

, cioè “universale”. Anche quella d’Oriente si riteneva l’unica Chiesa fedele al messaggio evangelico: la

Chiesa ortodossa

, cioè “giusta”.

Lo Scisma d’Oriente

La Chiesa di Roma giunge alla rottura completa con l’impero bizantino.

Scisma d’Oriente 1054

L’età del feudalesimo