- Motore Stellare

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MOTORI STELLARI

FUNZIONAMENTO

Il motore a cilindri radiali, più conosciuto come motore radiale o motore stellare, è un motore endotermico 1 nel quale i cilindri sono disposti secondo linee radiali, intorno all'albero motore. Un motore radiale può essere composto da una o più "stelle", da cui il nome che lo identifica, cioè da una o più serie, autonome, di cilindri. In questo caso si parlerà di motore a doppia e quadrupla stella. Il motore radiale conobbe un grande successo in aeronautica e rimase in produzione fino all'avvento del motore a getto o Jet. Era con questo tipo di motore che erano equipaggiati tutti i grandi velivoli da trasporto civile e militare con i quali si chiuse l'era del motore a pistoni in aviazione.

1 Motore endo-termico: converte l'energia chimica, in lavoro meccanico.

TIPOLOGIE DI MOTORI STELLARI

a cilindri radiali rotativi (blocco motore rotante), l'albero

motore sostiene l'intero motore al telaio del veicolo, mentre il blocco motore con i cilindri, i pistoni e le bielle ruotano su se stessi insieme all'elica; l'immissione dei gas avveniva per travaso tramite l'albero motore che, funziona anche da camma 1 per le valvole.

1 Camma : elemento di forma eccentrica calettato su un asse.

TIPOLOGIE DI MOTORI STELLARI

a cilindri radiali fissi (blocco motore fisso), hanno sostituito i modelli precedenti per il miglior rendimento: l'albero motore con l'elica gira mentre il blocco motore è fisso al telaio del veicolo. Con questo metodo si può collegare le candele con un cavo elettrico, l'immissione dei gas può avvenire tramite dei tubi fissi (così anche per scaricare i gas bruciati) e se non altro, vennero costruiti seppur più pesanti, prototipi raffreddati a liquido.

IL NOSTRO MOTORE

Il Fiat A.74 RC.38 Ciclone era un motore aeronautico radiale 14 cilindri a doppia stella raffreddato ad aria, prodotto dall'azienda italiana Fiat Aviazione negli anni trenta e montato su numerosi aerei della Regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale, tra cui i monoplani da caccia Macchi M.C.200 "Saetta" e Fiat G.50 ed il biplano Fiat C.R.42.

UNA SVOLTA

Questo motore rappresenta un punto di svolta nella produzione di motori aeronautici dell'azienda italiana, fino ad allora impostata su motori 12 cilindri a V. Fu capostipite di una serie di sviluppi atti a produrre motori dalla cilindrata e conseguente potenza espressa sempre maggiori, quali gli A.76, A.80 ed A.82.

UN MOTORE FUNZIONALE

Per quanto sia facilmente argomentabile che il Fiat A.74, pure buono al suo apparire, sia rimasto in uso specie sui caccia di prima linea. Quando le sue prestazioni erano già superate, il motore venne apprezzato da piloti e meccanici per la sua eccellente affidabilità (anche quando era alimentato con carburanti di pessima qualità ed in climi difficili, come nel deserto libico, o nell'inverno russo) e facilità di manutenzione.

DATI TECNICI

Presentazione svolta da:

Calcabrini Michela Diaschi Lorenzo Giuliodori Raoul Rapaccini Alessandro

Fonti:

Wikipedia e YouTube