Diapositive [ppt 1,07MB]

Download Report

Transcript Diapositive [ppt 1,07MB]

alto
Pianificazione tattica,
esperimenti
basso
Livello di incertezza
Procedure operative
presente
Immaginazione e leadership
Immaginazione strategica
Pianificazione strategica
futuro
tempo
Prestazioni di prodotto/processo
Tecnologia C
Tecnologia B
Tecnologia A
Investimenti e tempo
Segnali deboli
• Significato incerto
• Elevato rumore
• Frammentarietà
• Dinamica
• Natura ciclica
• Forma spesso qualitativa
3
Immaginazione e conoscenza
• L’immaginazione è stata considerata
fondamentale per l’interpretazione dei dati
empirici fin dal XVIII secolo.
• L’immaginazione è uno dei principali stimoli
del progresso e dell’evoluzione.
• La letteratura sulle “strategie” fa continui,
anche se spesso confusi, riferimenti
all’importanza della sintesi creativa.
4
Immaginazione e conoscenza
(segue)
Approccio meccanicistico
•
•
•
•
•
•
•
•
Relazioni causa-effetto
Previsione
Realtà oggettiva
Metafore meccaniche
Melting pot
Comportamenti specificati
Controllo
Futuro come estensione del
passato
Approccio dinamico non-lineare
•
•
•
•
•
•
•
•
Interdipendenze
Immaginazione
Realtà percettiva
Metafore biologiche
Salad bowl
Comportamenti emergenti
Supporto
Futuro basato sul presente
5
Il caos e il paradosso nel
comportamento d’impresa
• Le imprese eccellenti sono in
grado di far coesistere attributi contrastanti.
• La coesione è ottenuta con gli strumenti della
leadership.
• L’organizzazione oscilla tra comportamenti diversi.
• Le traiettorie nello “spazio dei comportamenti” sono
uniche e caratterizzanti, ma senza “vie di fuga”.
6
Verso decentramento
e differenziazione
Focus interno
Focus esterno
Verso mantenimento
e stabilità
Verso centralizzazione
e integrazione
Verso posizione
competitiva di
sistema
Verso decentramento
e differenziazione
Verso valorizzazione
risorse umane
Formazione
e incentivi
Adattatività
e velocità
Verso espansione
e adattamento
Crescita
e acquisizione
di risorse
Morale e coesione
Focus interno
Focus esterno
Verso posizione
competitiva di
sistema
Verso mantenimento
e stabilità
Produttività
e efficienza
Information Management
e comunicazione
Stabilità
e controllo
Verso consolidamento
e continuità
Verso centralizzazione
e integrazione
Obiettivi
e pianificazione
Verso massimizzazione
degli output
IL PARADOSSO
• Ragionamento che porta ad un risultato in
contrasto con l’esperienza o con ciò che si ritiene
definitivamente stabilito
• Idea, azione, fatto o situazione in diretto
contrasto con l’evidenza logica
• Simultanea verifica (teorica o empirica) di fatti
e/o idee che, in base ai paradigmi prevalenti, non
possono coesistere
• Da secoli uno dei fondamenti del pensiero
scientifico
11
UNA GUIDA
• I PARADOSSI DELL’APPRENDIMENTO
– L’apprendimento richiede l’uso, la critica e, qualche volta, la
distruzione di idee e concetti già radicati
• I PARADOSSI DELL’ORGANIZZAZIONE
– L’organizzazione richiede la coesistenza di forze rivolte ad
incoraggiare impegno, fiducia e creatività con il mantenimento
di di efficienza, disciplina ed ordine
• I PARADOSSI DELL’APPARTENZA
– Lo sviluppo della coesione richiede da un lato la
valorizzazione delle diversità e dall’altro l’integrazione totale
in una squadra
12
Bilanciare profondità ed integrazione
• Tutte le organizzazioni contengono diverse
comunità
• Valorizzare le differenze che prevengono il
“cultural lock-in”
• Sfidare i modelli mentali
• Gestire e condividere la conoscenza
• Mantenere il giusto livello di tensione
competitiva
• Attenzione alle aree di interfaccia
13
ORGANIZZAZIONE
• Utili inganni
• Dall’empowerment nasce l’insoddisfazione
e la critica
• Per durare, bisogna essere conservativi. Per
cambiare, bisogna guardare al lungo
periodo
• Per avere successo bisogna sbagliare
• Right way, wrong way
14
APPARTENENZA
• Consenso e coesione coesistono con conflitti e
divisioni
• Tradizioni locali e
globalizzazione/interconnessione
• Infusione di nuove risorse umane e
stabilità/continuità nelle persone
• I premi includono ed escludono
• Cultura aziendale e mentalità da “attaccante”
15
LA DINAMICA DEI PARADOSSI
• GLI ESTREMI IN CONFLITTO PORTANO A
FEED-BACK POSITIVI (DI RINFORZO)
• OPPOSTI ESCLUDENTISI GENERANO
PROBLEMI NON RISOLUBILI
• TENSIONI PRODOTTE DAL FALLIMENTO
DEGLI SCHEMI CORRENTI
• IL CONFRONTO CON LE TENSIONI NON SI
RISOLVE SOLO AL VERTICE
16
Pressione
disgregante
Esigenze
contrapposte
Tensione
emotiva
Gap
Pressione
disgregante
Esigenze
contrapposte
Tensione
emotiva
Gap
Tensione
creativa
Risposta
Azione
Creare la Capacità di Cambiare
Fattori organizzativi
abilitanti
C3
Apprendimento e
base di conoscenza
Sul tema delle strategie per il cambiamento vedi anche la
presentazione allegata (“Star Trekking”).
19
I tre livelli di cambiamento
• Azioni dirette dell’azienda
• Aggiustamenti per migliorare le pratiche correnti
• Modifica dei comportamenti
(“Chi ha detto che gli elefanti non
sanno ballare?”)
20
Fattori abilitanti
• Obiettivi condivisibili (capire e accettare)
• Adeguati sistemi di rinforzo (equilibrio tra
incentivi e motivazioni intrinseche)
• Modelli di ruolo e identificazione di gruppo
• Leadership continuata
• Attività autonome e non ufficiali
21
Creatività dell’organizzazione
E2
E: indicatore relativo
ai fattori abilitanti
E2 > E1
E1
Knowledge base
Decostruzione, ovvero:
potare le organizzazioni
• La gerarchia si autoalimenta
• Sforzo continuo verso
– L’appiattimento gerarchico
– L’eliminazione di funzioni e strutture inutili
– La semplificazione dei controlli ridondanti
– L’avvicinamento dei decisori alle operazioni
23
Le regole d’ingaggio
•
•
•
•
Sistemi di misura
Processo top-down
Leadership through example
Eliminare gli ostacoli alla motivazione ed alla
performance
• Applicazione continua
– Verifica
– Apprendimento
– Miglioramento.
24
LEADERSHIP
NELL’IMPRESA ECCELLENTE
• ESPLORARE LE TENSIONI PIUTTOSTO
CHE TENTARE DI SOPPRIMERLE
• FAVORIRE IL PENSIERO DIVERGENTE
• ACCRESCERE IL LIVELLO DI
DISTRUZIONE CREATIVA SENZA
PERDERE IL CONTROLLO DELLE
OPERAZIONI
• EVITARE IL CULTURAL LOCK-IN
• SFRUTTARE L’ENERGIA DEI PARADOSSI
25
CASO DISNEY
FINO AL 1984
SUCCESSO INDISCUSSO
• WALT DISNEY RICONOSCIUTO DA
DIPENDENTI E CLIENTI COME LEADER
ED IMMAGINE DELL’AZIENDA
• IDENTIFICAZIONE DELLA SOCIETA’
NELLA FIGURA DI WALT DISNEY
CASO DISNEY
DAL 1984: MICHAEL EISNER
DIFFICOLTA’
• MANCANZA DEL SIMBOLO E DELLO
SPIRITO DELLA SOCIETA’ INDIVIDUATO
IN WALT DISNEY
• SITUAZIONE FINANZIARIA CRITICA E
PERDITA DI IMMAGINE
CASO DISNEY
DAL 1984: MICHAEL EISNER
IMPOSSIBILITA’ DI DUPLICARE IL SUCCESSO
PASSATO
ACETTAZIONE DELLA DISCONTINUITA’
ABBANDONO
NUOVA
STRUTTURA
DEGLI DELL’AZIENDA
SCHEMI ESISTENTI
• DA WALT DISNEY PRODUCTION A
WALT DISNEY COMPANY
• DIVISIONE IN TRE BUSINESS UNITS
CASO INTEL
FINE ANNI ‘70:
• MARKET LEADER NELLA PRODUZIONE
DEI DRAM (Dynamic Random Access Memory)
• INSERIMENTO DELLA CONCORRENZA
NEL MERCATO
EROSIONE QUOTE DI
MERCATO E MARGINI
DI GUADAGNO
CASO INTEL
ANNO 1985:
ROTTURA DELL’EQUILIBRIO
RINUNCIA AL VANTAGGIO COMPETITIVO
• USCITA DAL MERCATO
• PRODUZIONE DI MICROPROCESSORI X86
L’UNIVERSITA’
• Gli opposti:
– Diritto allo studio
– Ammissione meritocratica
• Percorsi formativi d’eccellenza
• Finanziamento sulla quantità
• Per chi lavoriamo? (Troppi clienti con percezioni
troppo diverse)
• Il cliente “diretto” non paga ma pretende
• Il cliente “indiretto” paga poco ma non ha pretese
31