Sintesi dell`intervento della Prof.ssa Falcinelli (16 aprile 2010)

Download Report

Transcript Sintesi dell`intervento della Prof.ssa Falcinelli (16 aprile 2010)

Ragazzi e nuove tecnologie della
comunicazione e dell’informazione
(ICT):opportunità e rischi
Prof.ssa Floriana Falcinelli
Docente di Didattica e Tecnologie
dell’istruzione
Università degli Studi di Perugia
Comportamenti dei ragazzi verso
le nuove tecnologie


La ricerca “ Ragazzi connessi” del CREMIT e
Save the children , 2008: 1373 questionari per
ragazzi tra gli 11 e i 14 anni ci propone alcuni dati
interessanti: uso del cellulare e uso della rete
generalizzato; il cellulare viene usato per
condividere foto e ricordare eventi, presenza di un
numero elevato dei ragazzi nei social software in
particolare MSN Messenger, nel blog.
Il comportamento rischioso in rete è per i ragazzi
qualcosa di connesso alla tecnologia ( virus,
connessione lenta) non legato a comportamenti
Definizioni
New millennium learner
 Digital natives
 Generazione multitasking
 Homo zappiens
 Mobile generation

Nuovi media come nuovi contesti di
esperienza






Multidimensionalità dell’esperienza di apprendimento oltre
i limiti delle situazioni educative formalizzate
Contaminazione tra mondo virtuale e reale
Apprendimento costruttivo e reticolare, diverso dalla
linearità del codice alfabetico
Sperimentazione delle dimensioni del gioco e
dell’immaginario, dell’espressività emozionale
Centralità dell’evento comunicativo informale con nuove
forme di scambio e di condivisione tra pari ( web 2.0)
Percezione della cultura come sistema di simboli dinamico
aperto alla costruzione sociale ( universalità senza totalità)
Dall’informazione alla
conoscenza :problemi del web




Diluvio informazionale ( Roy Ascott)
L’organizzazione dello spazio informativo così
generato sfugge a qualsiasi controllo.. il Tutto è
definitivamente fuori portata ( Pierre Lévy)
Il senso non è dato dal dispositivo, la direzione
deve essere scoperta e costruita dal soggetto (
prosumer)
Necessità di una consapevolezza critico-riflessiva
che va educata
L’informazione nel WEB 1.0
Abbondanza, ridondanza ( information
overload)
 Frammentarietà, incoerenza, a-contestualità
 Mutevolezza, provvisorietà, apertura e
flessibilità
 Imprevedibilità,scoperta
 Disomogeneità qualitativa e nonclassificabilità

Le caratteristiche del WEB 2.0




Una nuova generazione di applicativi come i blog, i wiki, i
videoblog, il podcasting ha dato vita a nuove pratiche di
produzione, archiviazione, condivisione e consumo delle
risorse informative digitali ( gli utenti assumono sempre
più un ruolo attivo, autori)
Folksonomy ( folk e taxonomy): forma sociale di
metadatazione per aggregazione piuttosto che
gerarchizzazione, legata a interessi delle comunità ( social
bookmarking )
I siti sono archiviati tra i preferiti in base alle tag ( parole
chiave) segnalate dalla comunità ( del.icio.us)
Enfasi sui microcontenuti e sulla comunicazione
Dimensioni comunicative e
relazionali: problemi






La CMC è una comunicazione svincolata da limiti
spazio –temporali
E’ una comunicazione molti-molti
E’ una comunicazione prevalentemente testuale
Possibilità di identità plurime
Scarsa percezione dei limiti posti dalla censura
sociale dei comportamenti ( mondo virtuale, non
reale)
Scarsa percezione dei rischi nella relazione
Quali formae mentis



Pensiero abdutivo (ipotesi, serendipity, scoperta casuale):
saper affrontare l’imprevisto che sorge dal caos, “
apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso
arcipelaghi di certezze” ( E. Morin)
Pensiero critico: valutare, interpretare, filtrare, leggere
criticamente ( Media Education) porsi domande, problemi,
relazione con le proprie conoscenze
Pensiero multidimensionale, confronto tra punti di vista,
organizzare, contestualizzazione, dalla separazione
all’interconnessione e viceversa , logica della complessità
L’educazione mediale, dimensione
fondamentale del progetto formativo




L’educazione mediale deve rispondere ai bisogni di conoscenza, di
espressione e di comunicazione dei ragazzi, oggi caratterizzati da ansia
di connessione, esperienza diffusa, personalizzata, immersiva,
integrata dei diversi media
Gli educatori deve conoscere questa esperienza e aiutare i ragazzi a
organizzare, riflettere, attribuire senso ad essa.
Orientarsi per una nuova ecologia dei media verso la logica
dell’integrazione, della non intrusività del mezzo, dell’uso non
passivizzante della tecnologia, di una esperienza tecnologica
consapevole
Assumere un atteggiamento di ricerca di fronte all’uso diffuso delle
tecnologie ( es. LIM e la rete a scuola)
Educazione mediale come
educazione alla cittadinanza


Non proteggere i minori dai media ma aiutarli a conoscere,
comprendere, utilizzare i media in modo consapevole per
interpretare la realtà in cui vivono e prepararsi alla
responsabilità di cittadini adulti , capaci di intervenire nelle
decisioni pubbliche che governano le loro condizioni di
vita ( D.Buckingham)
Comprensione critica, “presa di coscienza” della
complessità sociale e informativa, veicolo dei valori
pedagogici della cittadinanza come il dialogo, la
partecipazione, la costruzione di interessi comuni
La competenza mediale del
ragazzo



Comprensione critica e capacità di un
orientamento personale e democratico
(emancipazione attiva, empowerment)
Fruizione consapevole e riflessiva dei codici e dei
simboli mediali ( interpretazione)
Utilizzo consapevole dei nuovi media per
perseguire propri scopi di comunicazione e di
espressione creativa.