Transcript Lezione 2 – Il modello atomico-planetario di Bohr
Lezione 2 Il modello atomico planetario di Bohr
1
a
ipotesi di Bohr
Esiste uno
stato stazionario
dell'atomo caratterizzato da particolari
orbite circolari
lungo le quali gli elettroni si muovono senza emettere radiazioni elettromagnetiche. Gli elettroni che percorrono tali
orbite stazionarie
possiedono una certa quantità ben definita di energia detta
livello energetico
dell'orbita
mv
2
r
k e
2
r
2 Forza centrifuga = attrazione elettrica
r
ke
2
mv
2
1 elettronvolt = 1eV =1,60·10
-19
J
Energia di un quanto di luce (fotone), relazione di Plank :
E = h·f (nel vis. IR freq ~ 1·10 15 hertz)
E(J) = h·f
= 6,626·10 -34 (J·s) · freq(Hz) E
~ 10 -19
E(eV) = h·f
= 4,141·10 -15 (eV·s) · freq(Hz) E
~ 1..10
1
R H
1 2 2 1
m
2 1
R H
1
n
2 1
m
2
1
R H
1 2 2 1
m
2 1
R H
1
n
2 1
m
2 Nel
1855 J. Balmer
, studiando le righe emesse dall'idrogeno, scoprì una relazione matematica che permetteva di ottenere il reciproco della lunghezza d'onda delle singole righe spettrali.con m = 3,4,5,6.... ed R H
costante di Rydberg
per l'idrogeno.
R H = 10973731,568 La relazione di Balmer può essere generalizzata sostituendo al numero 2 un intero n minore di m.
In tal modo, è possibile prevedere per l'idrogeno l'esistenza, oltre alle 4 righe nel visibile ( una nel rosso, una nell'azzurro e due nel blu-violetto), anche altre serie, una nell'ultravioletto (serie di
Lyman
per n = 1) e 3 nell'infrarosso (serie di
Paschen
per n = 3; serie di
Brackett
per n = 4; serie di
Pfund
per n = 5), in seguito scoperte.
La spiegazione della relazione di Balmer venne dal modello planetario dell’atomo di Bohr e fu una delle sue principali apparenti conferme.