Lezione corso allenatori primo e secondo grado

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Transcript Lezione corso allenatori primo e secondo grado

CORSO ALLENATORI PRIMO
GRADO SECONDO LIVELLO
GIOVANILE
•MODULO 3 – Metodologia 3 : “Aspetti tecnici
che identificano la prospettiva nel ruolo”
1
Obiettivo generale del modulo
• Nella pallavolo risulta da sempre complesso il
processo di identificazione della reale prospettiva di
livello di qualificazione in un determinato ruolo.
In tal senso è possibile identificare alcuni aspetti
motori che possono essere utilizzati per
comprendere a quale livello di competizione un
giocatore potrà arrivare in un determinato ruolo.
Dalla identificazione degli aspetti che qualificano i
vari ruoli quindi si tenta di verificare la presenza,
nella motricità del giocatore, dei presupposti dei
suddetti aspetti.
2
Aspetti tecnici che identificano la prospettiva
del ruolo
 I ruoli e le competenze tecniche di base:
 L’alzatore :
• L’alzata delle varie traiettorie identificate nel modello prestativo del
momento o nella prospettiva del giovane
 Il ricevitore-attaccante:
• La ricezione del servizio con traiettorie specifiche del livello del
momento o nella prospettiva del giovane
• La gestione della potenza d’attacco in colpi caratteristici del livello del
momento o nella prospettiva del giovane
 Il centrale:
• Gli elementi tecnici di base per l’esecuzione del muro e l’utilizzo della
manualità nei colpi d’attacco
 I ruoli di opposto e libero nella metodologia di specializzazione:
• Quale è l’aspetto o gli aspetti tecnico-tattici più importanti che
caratterizzano suddetti ruoli nel modello prestativo del momento3o
nella prospettiva del giovane?
La specializzazione nel ruolo di
alzatore: le attitudini specifiche
Aspetti che condizionano il livello di prospettiva nel ruolo:
La qualità delle mani:
 Sensibilità nel tocco:
• Controllo motorio e situazionale
 Velocità di uscita della palla dalle mani:
• Presupposto delle traiettorie veloci
Presupposti fondamentali:
 Relazione asse corporeo – palla:
• Motricità degli arti inferiori
 Indipendenza delle mani dal resto del corpo:
• Le mani da sole che possono gestire tutte le possibili
4
traiettorie (tranne la palla alta)
L’alzatore: dall’individuazione delle
attitudini alla specializzazione
•Un lungo e meticoloso percorso che deve
intraprendere ogni allenatore per avere in campo
un’interprete ideale del suo gioco: da un buon feeling
tra allenatore e palleggiatore si costruisce un gioco
di squadra funzionale, alla base di qualsiasi risultato
5
Cosa caratterizza il buon palleggiatore?
Ottima tecnica di palleggio
Statura, capacità di salto e soprattutto tempo per essere
competitivi a muro
Buone capacità difensive
Qualità agonistiche di…:
• …contrapposizione tattica
• …adattabilità tattica
Duttilità comportamentale verso…:
• …le potenzialità / i punti di forza dei propri compagni e loro
dinamiche nel corso del gioco
• …punti deboli avversari e loro dinamiche nel corso del
gioco
Capacità di assumersi grandi responsabilità nei momenti
6
difficili
Caratteristiche dei processi di
individuazione del palleggiatore
Individuazione della qualità delle mani
Individuazione di alcuni aspetti della personalità
Individuazione della capacità di esprimersi
tatticamente nel gioco
Individuazione della disponibilità
all’apprendimento ed al perfezionamento delle
tecniche
Individuazione di un percorso agonistico formativo
individuale ottimale
7
Un buon palleggio…
• La prima caratteristica è un buon palleggio: è la
cosa principale che si deve prendere in
considerazione, nel momento in cui andremo a
decidere se un giovane atleta può essere indirizzato
in questo ruolo. La naturalezza del tocco, la rapidità
d’uscita della palla dalle mani e la facilità a
spostarsi ed eseguire il palleggio sono elementi che
vanno tenuti presenti fin dalla prima scelta. Questa
naturalezza al palleggio è determinante, una volta
passati dal settore giovanile alla prima squadra, per
realizzare le due cose fondamentali per un
palleggiatore d’alto livello: precisione,
8
imprevedibilità.
Precisione e imprevedibilità…
• All’alzatore per prima cosa, si chiede di essere
preciso, con traiettorie sempre uguali rispetto a
quelle stabilite insieme con l’attaccante.
• L’imprevedibilità dell’alzatore dipende da due
fattori:
Dalla sua capacità di utilizzare i centrali (primo
tempo avanti o dietro, tesa, stacco ad un piede ecc.)
Dalla sua capacità di smarcare i secondi tempi,
attraverso traiettorie veloci, ma anche mettendosi
sempre in condizione di poter alzare ad un centrale,
prima di utilizzare una traiettoria di secondo tempo.
9
Capacità di spostamento…
• Com’è importante il tocco di palla, è
ugualmente determinante sapersi spostare e
posizionare correttamente rispetto alla palla.
10
Statura…
• Prima ancora d’accennare al discorso palleggiatore
“alto” o “basso”, bisogna tenere presente che è
difficile trovare nei nostri campionati alzatori e
soprattutto alzatrici alti/e.
• Per quanto riguarda l’alto livello maschile riusciamo
ad avere palleggiatori alti, nel femminile anche di
alto livello più difficilmente si trovano alzatrici alte
e per alte intendiamo una statura non inferiore ai
180-182 cm.
• Questo è un altro parametro che va tenuto in
considerazione nella scelta dell’alzatore nel proprio
settore giovanile.
11
Capacità tattiche…
• L’alzatore è il giocatore che deve più degli altri avere delle buone
capacità tattiche
• In primo luogo deve imparare a conoscere i propri attaccanti,
adattando le traiettorie d’alzata alle loro caratteristiche, ne deve
conoscere il rendimento all’interno della partita e in particolari
frangenti della partita (finali di set)
• Deve per ogni rotazione conoscere qual è la palla più forte e quella
meno sicura e gestirle con strategia nel corso della partita, così come
con strategia deve utilizzare l’alternanza delle alzate ai centrali e delle
alzate di secondo tempo
• Inoltre deve differenziare il gioco d’attacco a seconda che si tratti di
un’azione di ricezione attacco o di contrattacco
• Oltre che concentrarsi sul gioco della propria squadra, l’alzatore deve
tener presente il muro della squadra avversaria, conoscere il valore a
muro di ogni avversario cercando di sfruttare gli attaccanti che hanno
di fronte il muro più debole, valutare la posizione dei giocatori a muro
(se stanno aperti o chiusi e se si spostano prima), e in fine la tattica
di
12
muro che la squadra avversaria cerca di effettuare.
Controllo emotivo…
• Per svolgere al meglio il suo compito, il
palleggiatore più di qualsiasi altro giocatore
deve avere un buon controllo emotivo
• Solo se riesce a rimanere lucido nei
momenti decisivi può valutare bene la
situazione ed eseguire la scelta migliore
13
Leadership…
• Essendo l’alzatore colui che decide quale
dei giocatori della propria squadra va ad
attaccare, si trova, di fatto, a svolgere un
ruolo di leadership
• L’alzatore deve saper imporre, nei confronti
degli altri compagni di squadra, le proprie
scelte e il proprio modo di giocare
• Deve saper infondere fiducia ai propri
attaccanti, e al tempo stesso, deve avere
fiducia in loro.
14
Caratteristiche dei processi di
specializzazione del palleggiatore
Chi ha buone mani e senso delle traiettorie
della palla deve fare esperienza come
palleggiatore iniziando il percorso di
specializzazione
Chi evidenzia anche qualità agonistiche e
motivazionali può raggiungere i propri
massimi livelli potenziali di qualificazione
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Fasi della specializzazione
Allenamento di alcune carenze importanti per i
ruoli accessibili in base ad alcune caratteristiche
innate o acquisite nelle fasi sensibili
Definizione delle attitudini al ruolo
Allenamento specialistico ed esclusivo degli aspetti
che definiscono la prestazione del ruolo (nel caso
specifico del palleggiatore)
N.B. : percorso valido in ogni processo formativo in
ambito sportivo (tecnico, fisico, ecc.)
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Aspetti tecnici del palleggio
Aspetti che costituiscono criterio di selezione:
• Mani naturalmente aperte ma che non inibiscono la
sensibilità del tocco
• Durata della spinta a carico del polso (che
presuppone la naturale mobilità dello stesso)
• Velocità di uscita della palla dalle mani
• Capacità di anticipazione in situazioni semplici di
gioco e qualità della ricerca della palla
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Le mani aperte
• Definiscono la capacità di toccare una
superficie di palla quanto più ampia
possibile senza irrigidire il polso
• La stessa posizione aperta delle mani deve
essere mantenuta in modo agevole anche
con il polso flesso dorsalmente
• Facilitano l’azione del pollice e dell’indice
nei rispettivi compiti di controllo della
spinta nel palleggio indietro ed avanti
18
L’azione del polso
I modelli derivati dal maschile
sottolineano l’importanza dell’azione del
polso per…:
• …necessità nel palleggio in salto
• …non vanificare la posizione neutra
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L’azione del polso: modelli del
femminile
Osservazione sulle scuole internazionali:
• Scuole ad orientamento tecnico (Russia,
Cuba, Cina e le scuole asiatiche)
• Scuole ad orientamento tattico (Brasile,
Italia, Usa)
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La velocità di uscita della palla
• L’accelerazione che subisce la palla al
momento del tocco è il fattore
determinante la qualità delle traiettorie
soprattutto in prospettiva del gioco veloce
• Deve essere un fattore totalmente
indipendente da posizione del corpo,
condizione di equilibrio e “punto di
appoggio” delle spinte
21
La capacità di anticipazione
Consiste nella capacità di liberarsi
rapidamente dalle competenze sui primi
tocchi delle azioni, soprattutto difensive
Qualità che presuppone:
• Una grande capacità di osservazione e di
attenzione
E’ l’aspetto che differenzia l’azione di
cambio palla dall’azione di contrattacco
E’ una capacità comunque allenabile
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Perché?
Perché dette qualità sono presupposti tecnici della
precisione e sulla base di tali presupposti è
necessario costruire:
• La padronanza situazionale del palleggio
• Il controllo delle spinte (gioco su tutta la rete)
• L’abitudine ad eseguire i palleggi da una posizione
del busto neutra
N.B.: le suddette abilità sono variamente
interpretate dal punto di vista qualitativo e
differenziano le varie scuole di palleggio
23
L’alzatore nel giovanile…
1.
2.
3.
Favorire la conoscenza della propria squadra e
l’osservazione delle situazioni di gioco: il tecnico deve fornire
l’osservazione delle diverse situazioni di gioco e, attraverso
vari tipi d’informazioni, la conoscenza della propria squadra
Favorire le scelte: una gestione troppo “pilotata” del
palleggiatore, in cui l’allenatore guida costantemente le
decisioni del giocatore, non permette all’atleta di sviluppare le
capacità decisionali. L’allenatore che mira alla formazione del
palleggiatore, deve, una volta guidata l’osservazione, far sì che
l’atleta scelga liberamente, fornendogli i criteri tattici e
strategici per eseguire una buona scelta
Guidare l’osservazione sull’esito della scelta che deve essere
considerata come un criterio per le scelte successive: ultimo
passo fondamentale è la verifica della scelta fatta, che sarà
utile come dato, per effettuare le scelte successive.
24
La specializzazione nel ruolo di ricevitoreattaccante: le attitudini in ricezione
 Aspetti che condizionano il livello di prospettiva nel ruolo:
 La qualità del bagher come tecnica dominante:
 Sensibilità nel tocco:
• Capacità di adattare l’azione del piano di rimbalzo costantemente alla
richiesta situazionale
 Relazione al bersaglio:
• Capacità di colpire la palla con un’azione complessiva verso il
bersaglio da raggiungere
 Presupposti fondamentali:
 Relazione asse corporeo – palla
 Buona postura e flessibilità
 Tempo di azione del piano di rimbalzo rispetto alla velocità della
palla:
• Piano di rimbalzo costantemente attivo verso la palla che arriva 25
(capacità di valutazione spazio – temporale)
Elementi di predisposizione morfologica:
 Attenzione posta sul bagher: piano di rimbalzo (quanto più
gli avambracci sono tra loro vicini o attaccati e piatti con le
braccia distese, tanto più avremo una superficie ampia per
far rimbalzare la palla e indirizzarla con facilità)
 Studiare il modo adeguato per agganciare le mani
 Leggera flessione del polsi verso il basso e spinta delle
spalle avanti
 Buona capacità visiva
NOTA: tutti questi accorgimenti devono essere realizzati con
naturalezza e dipendono in parte dalla struttura morfologica
(poco modificabili con l’allenamento, ma servono a noi
allenatori a guidare le scelte su chi affidare il compito di
ricevere e a chi affidare altri compiti inerenti il gioco)
Alta capacità di concentrazione
26
La specializzazione nel ruolo di ricevitoreattaccante: le attitudini in attacco



•

•
•

•




Aspetti che condizionano il livello di prospettiva nel ruolo:
La qualità dell’attacco:
L’altezza di colpo sulla palla:
Sintetizza la necessità di correttezza esecutiva e di timing
La potenza di colpo sulla palla:
Velocità esecutiva del movimento di colpo sulla palla
Stabilità della spalla al momento del colpo sulla palla
Capacità di gestire i colpi d’attacco:
Capacità tecniche relative ai colpi d’attacco (cambiare direzione con il polso
e con il braccio alla palla, saper anticipare o ritardare l’esecuzione del colpo
d’attacco, avere l’abilità di colpire il muro per far terminare la palla
fuori,ecc…)
Presupposti fondamentali:
Relazione asse corporeo – palla nella rincorsa – stacco
L’anticipo del movimento degli arti superiori allo stacco
27
L’apprendimento alla massima velocità esecutiva del gesto di colpo
Le diverse tipologie del ricettore –attaccante:
definizione del problema

1.
2.
3.
4.
5.
6.
La fase Ricezione – punto:
L’analisi delle caratteristiche
La classificazione
I fondamentali e la correlazione
La casistica
L’allenamento
Lo studio
28
Analisi delle caratteristiche dell’atleta
Tecniche di ricezione
 Aspetti tecnici prioritari del bagher:
• Arti superiori (tesi,distanti dal corpo,polsi uniti ed
extraruotati, spalle chiuse avanti,…)
• Arti inferiori (dinamicità in partenza, solido appoggio
all’impatto,…)
 Aspetti comportamentali e mentali:
• Stile attentivo di tipo focalizzato: reattività della risposta
motoria
Tecniche di attacco
 Aspetti tecnici prioritari dell’attacco:
• Esecuzione del gesto tecnico (tempo, altezza, colpi,…)
• Capacità di salto
29
Tattica
Analisi delle caratteristiche: Il ricettore
Valutazione:
 Tecnica di base: piano di rimbalzo, motricità specifica di
base - spostamenti, spinta di gambe
 Tattica: osservazione e valutazione traiettorie, gestione spazi
e zone di conflitto, capacità di scelta e adattamento
 Aspetto mentale: attenzione, capacità di sintesi e memoria
delle informazioni delle caratteristiche del battitore, capacità
di concentrazione e osservazione
 Efficienza: ricezioni perfette – ricezioni errore / n° di
ricezioni
30
Analisi delle caratteristiche: l’attaccante
Valutazione:
Tecnica di base: rincorsa, tempo, altezza; colpo sulla
palla (manualità/potenza), stacco – capacità di salto
Tattica: visione del muro avversario, analisi del
modulo difensivo, scelta del colpo appropriato in
relazione alla situazione
Aspetto mentale: sicurezza (consapevolezza dei
propri mezzi tecnici), estro, lucidità
Efficienza: attacchi punto – attacchi errore / n° di
attacchi
31
Analisi delle caratteristiche:
l’attaccante-ricevitore
• Individuazione del servizio avversario
• Modo di preparazione alla ricezione
• Tecnica utilizzata per ricevere
• Rispetto delle competenze
• Preparazione ed esecuzione dell’attacco
Valutazione:
Efficienza del proprio attacco dopo la propria
ricezione:
• Attacchi punto dopo aver ricevuto – Attacchi errore
dopo aver ricevuto / N° di attacchi dopo la propria
32
ricezione
Altre caratteristiche tecniche
oltre a ricezione e attacco
• Abilità difensive
• Capacità a muro (per donne
soprattutto nella pallavolo
moderna sulla fast avversaria)
• Battuta (giocatore più
predisposto per battuta in salto,
vista la capacità di gestire la palla
con il polso e colpo potente)
33
Caratteristiche fisiche del ricettore - attaccante
• Velocità di spostamento (motricità di tipo lineare,
crociata, lineare su contromovimento, combinata
lineare-crociata)
• Capacità di impulso sulla palla
• Capacità di salto con rincorsa
• Corretta postura e flessibilità (per ricezione)
• Resistenza senso motoria su base alattacida (durata
delle azioni)
• Capacità di salto da fermo
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Classificazione: Le diverse tipologie di
Ricettore-Attaccante
 Tipologia “A”: peculiarità l’ATTACCO…
forte attaccante – buon ricettore (la propria ricezione può influire
a tratti negativamente sull’espressione del proprio grande
potenziale d’attacco)
 Tipologia “R”: peculiarità la RICEZIONE …
forte ricettore – buon attaccante (la propria ricezione non influisce
negativamente sul proprio attacco, ma sono presenti alcuni limiti
nelle doti d’attacco, si tratta di un attaccante tecnico non
estremamente potente)
 Tipologia “S”: peculiarità l’ATTACCO e la RICEZIONE –
SPECIALISTA del ruolo…
forte attaccante – forte ricettore (la propria ricezione non influisce
35
sull’espressione del proprio grande potenziale d’attacco)
Il fondamentale Ricezione
1.
•
•
2.
•
3.
•
•
4.
•
•
5.
•
•
Gli APPOGGI:
Capacità di gestire una situazione di equilibrio statico – dinamico
Rapidità di messa in moto che determina la velocità di spostamento
Le TRASLOCAZIONI SPECIFICHE:
La multidirezionalità
La VALUTAZIONE della TRAIETTORIA:
Valutazioni spazio – temporali dell’”attrezzo palla”
Tale capacità si coglie nell’espressione motoria (valutazioni oculomotorie)
Il PIANO di RIMBALZO:
Offrire la miglior superficie possibile alla palla
Avere le braccia in visione periferica
La MECCANICA del GESTO:
Spinta delle gambe
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Non usare spalle e braccia (non va usata la cerniera delle spalle,
meno si muovono le braccia e meglio è)
Il fondamentale Ricezione
LA TEMPISTICA:
(passaggi in successione per eseguire un buon bagher di ricezione)
I termini fissi:
 Messa in moto
 Osservazione del battitore
 Lettura della prima fase della traiettoria
 Chiamata della palla
 Motricità
 Colpo sulla palla
37
Il fondamentale Attacco
 La RINCORSA:
• I piedi
• Le braccia
• Lo stacco
• La ricaduta
 Il TEMPO:
• Momento giusto per iniziare la
rincorsa
• Correzione con l’ultimo passo
se necessario
• Anticipo e velocizzazione del
colpo o ritardo a portare il colpo
 Il COLPO:
 La POTENZA:
• Colpo principale alla massima
potenza
• Palla piazzata
• Pallonetto
 La MANUALITA’:
• Mano sensibile
• Colpo di “frusta”, “flotting”,
“pallonetto”
 L’ALTEZZA:
• Colpo principale
• Alla massima altezza
38
• Palla chiusa
Il fondamentale Attacco
La TEMPISTICA:
I termini fissi:
Messa in moto
Osservazione della palla che sta arrivando al
palleggiatore
Lettura della prima fase della traiettoria dell’alzata
Chiamata della palla
Motricità: rincorsa
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Colpo sulla palla e ricaduta
La correlazione Ricezione - Attacco
CRONOLOGIA:
 Dimenticare l’azione precedente
 Identificare i giocatori avversari a muro
 Guardare il segnale del palleggiatore
 Concentrarsi sulla ricezione
 Valutare la ricezione e la posizione in campo se si ha ricevuto
 Confermare il tipo di palla chiamata o effettuare una diversa
richiesta
 Scegliere il momento giusto per iniziare la rincorsa
 Lettura della traiettoria dell’alzata
 Rincorsa – salto – caricamento del colpo
 Osservazione del muro con scelta del colpo (varietà)
40
 Auto-copertura e/o predisposizione per l’azione successiva
La casistica
• Attacco dopo la propria ricezione – eventuale auto-copertura
• Ricezione senza proprio attacco – copertura
• Attacco dopo la ricezione di un compagno – eventuale autocopertura
• Ricezione di un compagno senza proprio attacco – copertura
• Ricezione oltre la rete “/” (propria o di un compagno) – muro o
difesa
• Ricezione negativa “-” (propria o di un compagno) – eventuale
recupero e/o gioco con scelta della soluzione ottimale
• Ricezione errore “=“ propria – analisi rapida dei timing e
rimessa in atto immediata degli aspetti attentivi-percettivimentali
• Ricezione errore “=“ di un compagno – supporto psicologico e
tecnico-tattico
41
Varianti
•
•
•
•
•
•
•
Che tipo di palla viene attaccata
Partenza su chiamata
In che zona avviene l’attacco
Con che adattamento muro – difesa avversario
Che scelta di colpo
Che scelta di rincorsa
Che correlazione sussiste tra la posizione in campo
dell’atleta in ricezione ed il tipo di rincorsa e/o il
tipo di attacco che realizza, tenendo presente che
l’avversario può aver condizionato con la tattica di
42
battuta tale correlazione
Metodologia e strumenti d’allenamento
 L’allenamento tecnico:
 Lavoro analitico sulla ricezione:
• Allenamento multilaterale e individuazione delle attitudini
• Allenamento specialistico individuale del bagher e della
ricezione
 Lavoro analitico sull’attacco
 Lavoro sintetico:
• Sequenze tecniche delle specifiche azioni individuali dell’atleta
• Allenamento specialistico del collegamento ricezione – attacco
 Lavoro globale:
• Allenamento del ricevitore – attaccante nel sistema di gioco
• Analisi del rendimento e strutturazione del lavoro per il
perfezionamento dei punti di forza e lo sviluppo dei punti 43
“deboli”, in relazione alla tipologia di ricettore - attaccante
Metodologia e strumenti d’allenamento
 L’allenamento tattico:
• Lavorare sulla capacità di analisi e memoria della variabilità e
delle caratteristiche del servizio avversario
• Lavorare sulla capacità di osservazione del muro e degli
adattamenti difensivi degli avversari
• Lavorare sulla capacità di rapida scelta del tipo di attacco da
effettuare dopo aver ricevuto in relazione alla situazione che si
presenta
 L’allenamento mentale:
• Ricerca della stabilità, lucidità e capacità di gestione del carico
emotivo e delle situazioni di “stress”
• Ricreare le condizioni della gara
44
• Allenare a pensare
La specializzazione nel ruolo di
centrale: le attitudini in attacco
Aspetti che condizionano il livello di prospettiva nel ruolo:
 Inizialmente la manualità nei colpi d’attacco:
• Manualità controllata anche ad elevata velocità esecutiva
 Successivamente la qualità nelle tecniche di attacco di 1°
tempo:
• Il controllo dell’anticipo
• Il controllo della verticalizzazione del salto
 Presupposti fondamentali:
• L’anticipo del movimento degli arti superiori allo stacco
• Il colpo caratterizzato da movimenti preparatori rapidi
45
talora non molto ampi
Le caratteristiche che deve avere un buon
centrale…
• Altezza: il centrale deve avere una certa statura, altrimenti risulterà
facile agli avversari sfruttare questa carenza, con degli attacchi dal
centro o alle bande in diagonale
• Muro e spostamento lungo la rete: il centrale deve murare bene e
deve sapersi spostare con una buona tecnica e rapidità lungo la rete
• Attacco in 1° tempo e varianti: per le donne oltre alla varietà di primi
tempi vicini e lontani dal palleggiatore è importante l’attacco con
stacco ad un piede (fast vicina alla banda e fast vicina all’alzatore);
per ogni tipo di 1° tempo è importante che l’atleta sappia entrare con il
tempo giusto rispetto alla palla
• Capacità di eseguire degli attacchi usando il polso: in tutti gli
attacchi del centrale, è importante la capacità di usare il polso durante
l’esecuzione del colpo, per far cambiare rapidamente direzione alla
palla
• Alzata: quando la palla è difesa dall’alzatore capita spesso che il
centrale debba alzare la palla; è importante che quest’atleta impari
a
46
palleggiare bene questo tipo di palloni
Elementi per un buon attacco
di 1° tempo
•
•
•
•
•
•
•
Posizione di partenza
Tipo di rincorsa
Cosa guardo
Dove stacco
Come stacco
Quando salto (fondamentale)
Uso del braccio (fondamentale)
47
L’attacco del centrale: aspetti tecnico –
esecutivi identificabili nei migliori centrali
riferiti all’ attacco
Colpo d’attacco attraverso una rapida azione di
frusta di avambraccio e polso
Colpo indipendente dall’azione del busto
Capacità di verticalizzare il salto
Controllo dell’equilibrio in volo (e soprattutto nel
femminile negli stacchi ad un piede)
Capacità di anticipazione del salto:
• Capacità di reiterare il salto su una palla diversa
dalla precedente rispettando il tempo di stacco 48
Aspetti che principalmente qualificano
l’attacco del centrale indipendentemente dal
livello di qualificazione
Velocità della mano e consistenza dell’impatto con
la palla
Controllo della verticalità del salto e salti con
caricamento poco accentuato:
• Significa scarsa dipendenza dal tempo di
applicazione della forza – tempo di stacco
Anticipo della preparazione del braccio allo stacco
49
Tipi di allenamento
Allenamento tecnico individuale
Allenamento tecnico situazionale
Allenamento in situazione di gioco
50
Allenamento tecnico individuale
Con questo tipo di lavoro è opportuno mantenere in
allenamento:
Timing dei vari tipi di attacco:
• Intesa con il palleggiatore
• Rapporto ottimale con la rete
• Distanza ottimale del palleggiatore su ogni palla
Qualità del colpo sulla palla:
• Direzione e apertura della traiettoria
• Tecniche per cambiare direzione al colpo
51
Studio del timing allo stacco
• Gestione e controllo del tempo di stacco
• Dinamica degli arti superiori allo stacco nel
salto d’attacco
52
Colpo sulla palla
• Velocità di braccio, avambraccio e polso nel
colpo d’attacco (n.b.: in fase di volo)
53
Priorità tecniche
Manualità indipendente dall’intervento della spalla
Stabilizzazione di alcuni aspetti esecutivi dello
stacco – salto:
Frontalità alla rete dello stacco
Apertura del colpo
Anticipo delle braccia allo stacco
Stabilizzazione dei movimenti per preparare le
rincorse (sia in CP che in BP)
54
Allenamento tecnico in situazione
Con questo tipo di lavoro è opportuno mantenere in
allenamento:
Timing tecnico delle fasi d’attacco:
• Preparazione della rincorsa
• Tempo di stacco
• Tempo di colpo
Capacità di gioco 1 vs 1 con il muro:
• Sul piano tecnico attraverso l’abilità esecutiva nei
colpi
• Sul piano tattico attraverso l’abilità di giocare contro
55
le scelte a muro dell’avversario
Priorità tecniche
Punto ideale di inizio rincorse
Posizionamento per facilitare:
Osservazione del primo tocco
Traiettoria del primo tocco
56
Allenamento in
situazione di gioco
Allenamento delle capacità decisionali nel
perseguire le proprie scelte tattiche
57
Abilità particolari
Abilità relative a gesti tecnici particolari frutto di
processi di alta specializzazione:
Aspetti che qualificano le tecniche di attacco nei
vari colpi (e nel femminile tecniche di attacco con lo
stacco ad un piede):
• Equilibrio in volo
• Reattività dei piedi
58
Quali abilità motorie e tecniche
mettono in luce le attitudini
Controllo equilibrio in volo nelle tecniche
di primo tempo largo (tesa) e con lo stacco
ad un piede
Reattività intesa come stifness del piede
nelle accelerazioni della rincorsa e negli
eventuali cambi di direzione (finte o
adattamenti situazionali)
59
Indicatori per l’attacco di 1° tempo
coi giovani…
• Lavoro con le palline da tennis, per velocizzare il braccio ed
il polso (meglio utilizzare palline zavorrate)
• Lavoro mirato alla rapidità del braccio: il centrale sta sopra
la panca, un palleggiatore lancia la palla da sotto, e mentre
sale la palla, l’attaccante colpisce il pallone (lavoro
importante per l’anticipo)
• Stesso lavoro dell’esercizio precedente, solo che l’attaccante
attacca dopo aver effettuato l’ultimo passo della rincorsa
(attenzione all’anticipo del braccio che deve salire insieme
al gomito)
• Attacchi ripetuti partendo da tutte le zone del campo: 2,3,4
60
(importante per fissare le diverse dinamiche)
• Attacco 1° tempo partendo dalle varie zone x colpo in 1
stretto e lungo con palla che arriva da zona 1,6,5
• Attacco 1° tempo partendo dalle varie zone x colpo in 5
stretto e lungo con palla che arriva da zona 1,6,5
• Ripetute di due o tre attacchi contro il muro a 1 (velocizzare
la rigiocata di 1° tempo)
• 1° tempo con palla distante da rete (la palla inizialmente è
meglio che venga lanciata al palleggiatore dall’allenatore)
• Esercitazioni 6 vs 6 con l’obbligo della prima palla o solo in
1° tempo o con due uscite (dove sarà sempre presente il 1°
tempo)
• Ecc…
N.B.: nelle esercitazioni dove è presente il muro, non
dobbiamo ritardare il tempo per vedere il muro
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IMPORTANTE…
• Non proponiamo solo giochi a punteggio, i
giocatori vogliono vincere e non provano
colpi nuovi (usano il loro colpo migliore)
• Aumentiamo il numero delle ripetizioni per
migliorare la tecnica e il feeling con il
palleggiatore
• Correggiamo e ripetiamo immediatamente
l’errore
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Perché puntare sul primo tempo
• Alta efficienza (se ben eseguito)
• Ci consente di creare un sistema di gioco molto difficile da affrontare
• Modellato a seconda degli atleti che abbiamo a disposizione, ci può
essere di grande aiuto
• Per sconfiggere un sistema di muro a lettura
• Un attacco veloce per non dare il tempo di leggere e reagire
 VANTAGGI:
 Con un buon anticipo, spesso attacchiamo prima che il muro arrivi
sulla rete
 Abbiamo davanti agli occhi sia il pallone che il muro avversario (palla
alta no)
 Il muro avversario si preoccupa sempre e nostri attaccanti di banda ne
traggono vantaggio
 Si può attaccare il muro debole con delle varianti del 1° tempo (palle
spostate)
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Alcuni aspetti tecnici fondamentali…
Il tempo giusto:
• Palla tra le mani del palleggiatore
• Attaccante quasi al massimo dell’altezza
La rincorsa:
• Il fondamento per una buona rincorsa è l’aumento
del ritmo con un ultimo passo veloce ed esplosivo:
Velocità ed esplosività determinano:
• Una rincorsa veloce
• Un ottimo salto
• Molta energia per la schiacciata
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Il salto:
• L’ultimo passo veloce fornisce la giusta carica per
un salto esplosivo ed alto
• Colpire la palla quando l’attaccante è al massimo
della sua altezza
Il braccio:
• Schiacciare con il braccio teso e veloce porta a:
Colpire la palla più in alto
Aumentare la forza
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La specializzazione nel ruolo di
centrale: le attitudini a muro
Aspetti che condizionano il livello di prospettiva nel
ruolo:
La qualità nelle azioni di muro:
• Precisione e rapidità nei posizionamenti per il salto
• Tempo di piano di rimbalzo
Presupposti fondamentali:
• Relazione asse corporeo – palla
• Ottimizzazione delle strategie di lettura situazionale
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Aspetti tecnici per un centrale…
• Gli spostamenti (apertura – incrocio, passo accostato,
incrocio – apertura, apertura – incrocio – saltello, corsa)
• Il percorso, il ritmo, l’accelerazione iniziale
• I punti di riferimento specifici
• I criteri di anticipo dello spostamento
• Il piano di rimbalzo:
 Tempo del piano di rimbalzo
 Compattezza del piano di rimbalzo
 Orientamento del piano di rimbalzo
 La mano di riferimento
• L’organizzazione del piano di rimbalzo nel muro a due
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(criteri tattici e di collegamento con la difesa)
Le attitudini tecniche che indicano il
livello potenziale del giocatore
La qualità dei riferimenti per gli spostamenti e per il
tempo:
• Osservazione
Il tempo di salto
Il senso del piano di rimbalzo
L’obiettivo determina la tecnica
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Le attitudini motorie che indicano il
livello potenziale del giocatore
Dinamismo dei piedi:
• Capacità di reattività (bassi tempi di applicazione delle
spinte nelle traslocazioni)
• Capacità di contrazione e rilassamento rapido (controllo
degli equilibri anche ad alte velocità esecutive)
• Capacità di controllo delle spinte (uscita dalle posizioni di
partenza sia per spostamenti che per salti)
• Capacità di muovere il corpo partendo con i piedi (relazione
corpo – palla non solo mani – palla)
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Il muro…
• È un fondamentale che dipende dal livello di attacco
(se non c’è attacco c’è il rischio di sviluppare
riferimenti sbagliati)
Tutte le tecniche didattiche di base
• È un fondamentale di adattamento per cui il
giocatore evolve costantemente le proprie
competenze in base ai quesiti tattici che è capace di
porsi
I principi tecnici negli adattamenti situazionali
• L’attitudine a muro è un aspetto tardivo ad
identificarsi (specializzazione del centrale)
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Muro: competenza principale del
centrale…
La competenza più importante per un centrale nel gioco è il muro; dovrà
avere, infatti, delle capacità sia tecniche, sia tattiche, poiché, gli è
chiesto d’organizzare la squadra nella fase di muro, decidendo le
scelte da effettuare.
Ciò è sempre più importante nel gioco attuale, perché il centrale deve
“giocare” una partita, contro l’alzatore avversario, cercando di intuire
le strategie e facendo delle scelte precise, per cercare di eluderle.
Il centrale dovrà, quindi, effettuare sempre più spesso delle scelte (e
anche farle effettuare ai propri compagni), cercando di anticipare le
intenzioni dell’alzatore avversario.
Il centrale investe gran parte della sua attenzione nell’azione di muro e
per questo è molto importante che ci sia un continuo scambio
d’informazioni fra allenatore e centrale per concordare le scelte che la
squadra effettuerà a muro
71
Il centrale ha grandi responsabilità nella scelta del sistema
tattico, per questo assume posture differenti per murare
lettura o ad opzione.
Nel caso in cui dovesse decidere di murare ad opzione, dovrà
indicare alla difesa se orienterà il piano di rimbalzo verso
zona 5, verso zona 1 o se effettuerà un muro con un piano di
rimbalzo aperto.
Il compito successivo consiste nell’individuare la rincorsa del
centrale avversario, fronteggiarlo e saltare con il tempo di
salto dell’attaccante stesso.
Nel caso in cui decidesse di murare in lettura, dovrà
comunicare anche come andrà ad affrontare gli attacchi
laterali (segnalerà l’intenzione di chiudere lo spazio
sull’attacco in diagonale, oppure che chiuderà lo spazio che
lo separa dal compagno laterale); in questo caso deve anche
decidere se spostarsi per seguire l’attaccante di primo tempo
72
avversario.
Il centrale ha sempre la possibilità di anticipare il proprio spostamento sulla
base delle informazioni che coglie dal campo avversario (ricezione
imprecisa, giocatore di prima linea che non è più disponibile per l’attacco su
palla spinta, ricevitore costretto ad intervenire sulla rincorsa del primo
tempo, …).
In questo caso la priorità sarà compattare il muro con il giocatore laterale, il
quale si assume la responsabilità sia del posizionamento che del tempo di
salto.
Diversa la situazione sul muro a tre perché il centrale deve guidare l’esecuzione
del salto proprio per la sua posizione la quale costituisce un riferimento per
entrambi i giocatori.
Il tipo di scelta (opzione o lettura) cambia anche l’impostazione tecnica: in caso
d’opzione, il centrale si posiziona davanti al giocatore di zona 3 avversaria, e
piegando bene le gambe e partendo con le braccia in posizione normale e
non alte, salta con lo stesso tempo di questo giocatore.
Nel caso di un muro a lettura il centrale si posiziona con le braccia alte e le
gambe poco piegate, pronto, appena vede dove è indirizzata la palla, ad agire
(spesso in ritardo, deve recuperare il tempo facendo uscire le mani prima
73
possibile, per questo le braccia sono alte)
• Il centrale deve imparare a scegliere il posto giusto dove
saltare, e, soprattutto per marcare la diagonale su palla
scontata, non deve scorrere verso l’esterno, fermandosi e
saltando con le braccia diritte.
• Saltare con il tempo giusto, e anche in questo caso il
centrale, su palla scontata, ha il compito di dare il tempo a
tutti i giocatori di muro in modo di effettuare un’azione
coordinata e non saltare troppo presto; su questo tipo di
palle è molto importante che, sia con muro a 2 che con muro
a 3, l’azione di muro si svolga in sincronia, come se a
murare fosse un unico blocco, senza lasciare spazi in mezzo,
e con lo stesso tempo, che deve essere dato dal centrale.
• Per ultimo, una volta eseguito il salto è necessario
posizionare il piano di rimbalzo sulla palla rispettando la
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chiamata effettuata alla difesa.
La gestione del piano di rimbalzo
• L’orientamento del piano di rimbalzo è un aspetto che, in parte, viene
definito con delle regole generali ed in parte viene lasciato
all’iniziativa dell’atleta.
• Gli aspetti prestabiliti definiscono, ad esempio, chi dovrà chiudere lo
spazio interno tra i due giocatori a muro, se ognuno dei giocatori deve
murare su propri punti di riferimento, magari lasciando il muro aperto,
o compattarsi con il compagno, se il piano di rimbalzo dovrà essere
aggressivo, invadente, oppure dovrà essere alto.
• Gli aspetti lasciati alla capacità di adattamento dell’atleta sono frutto
della sensibilità nel cogliere riferimenti particolari, della conoscenza
dei comportamenti tattici dell’avversario e delle loro reazioni
comportamentali, soprattutto relative ai momenti “caldi” della gara.
• Nella gestione del piano di rimbalzo, inoltre, possiamo ritrovare tutta
la carica agonistica del giocatore: buona parte della componente
motivazionale del muro si concretizza proprio nella ricerca del punto
diretto che, come possiamo osservare sistematicamente durante le
partite, è capace di modificare gli equilibri psicologici ed agonistici
in
75
campo.
CONTESTO GIOVANILE = insegnamento e
controllo dei miglioramenti
Metodo analitico (tecnica individuale):
• Serve soltanto allo sviluppo del controllo esecutivo
delle tecniche e del controllo della palla (concetto di
obiettivo minimo)
Metodo sintetico (situazioni facilitate):
• Serve a prendere coscienza dei tempi tecnici che
impone il gioco per eseguire le tecniche
Metodo globale (dinamiche di gioco 6 vs 6):
• Condizione allenante per eccellenza ed esclusiva
(allenamento al gioco)
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Presupposti metodologici dell’insegnamento
Sviluppo delle capacità di osservazione:
• Abituare i giovani a guardare e vedere
• I punti di riferimento per il muro (e la difesa) su cui
focalizzare l’osservazione
Osservazione come processo sistematico
nell’allenamento di muro e difesa:
• Esercitazioni con due o più alternative situazionali
anche in fase analitica
• Ritmo di passaggio da un riferimento all’altro nella
dinamica delle esercitazioni sintetiche
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Obiettivi dell’allenamento specifico
• Allenamento delle tecniche del fondamentale sulla
base del concetto di obiettivo minimo
• Progressività dell’impegno aumentando il numero
delle variabili situazionali e i punti di riferimento
• Allenamento dei sistemi (servizio – muro, muro –
difesa e contrattacco) con la definizione delle
competenze
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Mezzi dell’allenamento specifico
•
•
•
•
•
Lavoro sui piedi per reattività
Lavoro su spostamenti specifici
Lavoro su piano di rimbalzo
Lavoro su spalle
Dinamiche di gioco con punti di riferimento predefiniti
(sviluppo della capacità di reazione specifica)
• Dinamiche di gioco con punti di riferimento non definiti
(ricerca del segnale)
• Allenamento globale (team play):
 Punteggio che premia l’efficacia del muro
 Punteggio che premia uno o più tipi di difesa
 Punteggio che premia la ricostruzione
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Impostazione delle tecniche: step analitico
Muro: dal salto all’orientamento del piano di
rimbalzo:
• Il piano di rimbalzo e il suo orientamento
• Movimento degli arti superiori nel salto
• Caviglie nel salto e ricaduta
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Impostazione delle tecniche: step sintetico
Muro: il tempo di muro:
• Tempo di piano di
rimbalzo attivo
• I riferimenti per il tempo di
salto
• Gli adattamenti del tempo
di salto
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Impostazione delle tecniche:
dinamiche di gioco
Muro: spostamento e posizionamento:
• Tecniche e riferimenti per lo spostamento
• I riferimenti per il posizionamento
• La lettura e l’opzione
• L’aiuto ed il sovraccarico
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Comportamento del muro in gioco
• Definisco un atteggiamento di lettura o di opzione
(differenze centrali – laterali)
• Mi posiziono lungo la rete a seconda della tattica
adottata (atteggiamento degli arti)
• Osservo attentamente la ricezione
• Osservo attentamente l’alzatore cercando di capire
dove andrà la palla (anticipo?)
• Salto o mi sposto rapidamente spostando
l’osservazione sui riferimenti per il salto
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• Impostazione del piano di rimbalzo
GRAZIE PER L’ATTENZIONE…
Prof. Davide Saielli
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