Che cos`è un`OPERA PITTORICA

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COME LEGGERE UN’OPERA PITTORICA

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

L'arte possiede un linguaggio universale che le permette di raggiungere il suo scopo comunicativo indipendentemente dal livello di competenza artistica del fruitore. Tale conoscenza però si ferma solamente al livello emotivo se non si conoscono adeguate metodologie di lettura che portano all'acquisizione della piena consapevolezza del valore dell'opera che si sta osservando Giotto, Cielo stellato (part. soffitto), 1306 ca, affresco, Padova, Cappella degli Scrovegni Vincent Van Gogh, Cielo stellato, 1889, olio su tela, New York, Museum of Modern Art

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini che raccontano vicende, eventi storici, miti, hanno una

FUNZIONE NARRATIVA

Giorgione, Giove e Io, 1530 ca, olio su tela, Vienna Kunsthistorisches Museum

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini di soggetto sacro hanno una

FUNZIONE DEVOZIONALE

Duccio da Buoninsegna, Madonna Rucellai, 1285, tempera su tavola, Firenze, Uffizi

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini che coinvolgono i sentimenti dell’autore hanno una

FUNZIONE EMOZIONALE

Edvard Munch, L’urlo, 1893, olio su tela, Oslo, Nasijonalgalleriet

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini fatte per il piacere di essere guardate hanno una

FUNZIONE ESTETICA

Gustav Klimt, Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, 1907, olio su tela, Vienna Osterreichische Galerie Belvedere

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini realizzate per celebrare una persona o un evento hanno una

FUNZIONE CELEBRATIVA

Jean Louis David, Napoleone valica le Alpi al Passo del Gran San Bernardo, 1801, olio su tela, Berlino Staatliche Museum

Che cos’è un’OPERA D’ARTE

Le immagini sorprendenti, al di fuori delle regole hanno una

FUNZIONE PROVOCATORIA

Marcel Duchamp, Ruota di bicicletta, 1913, ready-made, Milano, Collezione privata

Che cos’è un’OPERA PITTORICA

Un manufatto realizzato attraverso l’applicazione di materie colorate su una superficie bidimensionale detta supporto Le materie colorate vengono realizzate con pigmenti, sostanze coloranti macinate in polveri finissime, mescolate prima dell’uso con leganti o diluenti (olio, acqua, etc.) I supporti possono essere mobili (carte, tele, tavole di legno, lastre metalliche o vitree) o murali (mosaici, affreschi, graffiti, murales)

STRUMENTI DI ANALISI di un’opera pittorica

La lettura di un'opera pittorica è un percorso, e come tale ha delle tappe Nell’analisi dell’opera d’arte: 1.E’ innanzitutto necessario raccogliere le informazioni generali relative all’opera: autore, titolo, dati tecnici e materiali, contesto sociale e storico in cui è stata prodotta 2.Si procede poi con la lettura iconografica, per l’identificazione dei soggetti contenuti nell’opera e della sua funzione 3.Alla lettura iconografica segue la lettura iconologica, per l’interpretazione dei significati delle figure rappresentate 4.Si conclude con la lettura formale, analizzando gli elementi fondamentali di quella che può essere definita la grammatica visiva (linea, colore, luce e ombra, volume, spazio)

ATTENZIONE!

È fondamentale avvicinarsi all’opera d’arte senza pregiudizi che sono generalmente determinati da un approccio passivo o consuetudinario all’immagine: primo fra tutti il concetto di bello legato alla categoria della verosimiglianza dell’immagine, cioè della sua fedeltà al dato naturale L’altro pregiudizio comune si riassume nel principio per cui sarebbe “bello ciò che piace”. Questo principio vale a livello emotivo, ma non corrisponde all’esigenza di una analisi critica, tecnica e scientifica dell’opera d’arte

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

Ecco uno schema generale che vale come modello di analisi di un’opera d’arte Prevede questi quattro passaggi fondamentali:

1. Raccolta dei dati preliminari

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica 3. Individuazione dei significati nascosti nell’opera: lettura iconologica 4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

1. Raccolta dei dati preliminari

Autore

In primo luogo occorre stabilire l’autore dell’opera. Non è sempre un problema semplice. In età medievale raramente le opere sono autografe: l’intervento dell’autore si nasconde dietro quello della sua bottega.

In questo caso, l’interesse si sposta sull’area di provenienza delle maestranze che hanno compiuto il lavoro. Dal Rinascimento, le opere sono generalmente autografe. In caso contrario, si possono ricavare informazioni da documenti e inventari

Data o periodo di realizzazione

Non sempre è possibile conoscere con esattezza l’anno di esecuzione dell’opera. È importante, comunque, individuarne con la maggiore approssimazione possibile l’ambito temporale.

Spesso un semplice dettaglio può far luce sulla datazione (un edificio in lontananza di cui si conosce la data di realizzazione, l’individuazione di un personaggio storico, ecc.), fissando con certezza il limite prima del quale non può essere stata elaborata l’opera

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

1. Raccolta dei dati preliminari

Tecnica, materiali e dimensioni

L’analisi della tecnica pittorica e dei materiali usati è un importante fattore di comprensione ed inquadramento dell'opera.

Una analisi di tipo tecnico consente di valutare elementi come il supporto, le dimensioni, le tecniche adottate e il medium utilizzato per la trasmissione del messaggio, -se si tratta cioè di un olio su tela, un affresco, di un acquerello, etc.

Tipologia formale

Polittico, dittico, monofora, pala d’altare, tondo, sono termini che, nell’individuare la tipologia dell’opera, offrono anche indicazioni sulla sua funzione e sulla possibile committenza. È importante, dunque, segnalarle con precisione.

Accade quasi sempre che la tipologia formale offra informazioni anche sull’aspetto tecnico: un tondo rinascimentale, ad esempio, ha generalmente un supporto in legno

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

1. Raccolta dei dati preliminari

Committenza

La committenza ha sempre svolto un ruolo fondamentale per la definizione stilistica e soprattutto dei contenuti di un’opera. Essa è mutata nel tempo: durante il periodo medievale era prevalentemente religiosa; in età tardo medievale e rinascimentale a quella religiosa si è affiancata una committenza laica (banchieri, commercianti, aristocratici); in età più recente ad una committenza laica, prevalente, si affianca quella rappresentata da istituzioni pubbliche o private

Collocazione

Raramente le opere d’arte, in modo particolare quelle antiche, si trovano nei contesti originari.

È dunque importante non solo indicare la collocazione odierna (probabilmente un museo o un’esposizione pubblica), ma anche individuare la destinazione originaria

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

L’ Iconografia (dal greco eikòn immagine e graphia descrizione) è la disciplina che si occupa dell’identificazione, descrizione e classificazione dei soggetti dell’opera Il soggetto è il contenuto dell’opera, è il suo tema. Talvolta il soggetto è già evidenziato dal titolo dell’opera e basta approfondirne i contenuti Dal primo Novecento, con le Avanguardie Storiche, l’arte si è svincolata dalla ricerca del soggetto. Questo concetto trova il suo momento di maggiore realizzazione nell’Astrattismo, in cui il contenuto corrisponde alla forma stessa

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

In questa fase si descrivono gli elementi più significativi dell’opera: se è figurativa si analizzano oggetti, uomini e animali, paesaggi; se è astratta si analizzano forme e colori Vanno distinti gli elementi principali da quelli secondari:si dividono figura

e sfondo, gli elementi naturali, le presenze architettoniche ed umane, gli ambienti

interni da quelli esterni, gli elementi di arredo, ecc. Nell’opera figurativa vanno approfondite le notizie utili a comprenderne il soggetto: in un quadro storico, ad esempio, si ricostruisce l’evento narrato; in un’allegoria, si ricostruisce il mito di origine o si individuano i riferimenti simbolici, le fonti letterarie, ecc.

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

In base ai soggetti rappresentati le opere d’arte possono essere classificate in generi iconografici o figurativi e sottogeneri. Per genere iconografico s’intende un soggetto ricorrente nella tradizione artistica basato su testi mitologici, sacri, storici o letterari. Le scene rappresentate mostrano gesti e atteggiamenti codificati dei personaggi e uno schema iconografico ricorrente (cioè la disposizione dei personaggi o l’ambientazione) I Generi iconografici sono: -la Natura morta (rappresentazione di vari oggetti: fiori, frutti, tavole imbandite, strumenti musicali, dispense con animali morti, etc.) - il Paesaggio (che può essere ideale, cioè formato da elementi realistici ma assemblati idealmente; interiore, rileggendo la natura attraverso le proprie personali inclinazioni; naturale, realizzato generalmente dal vero)

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

- la Veduta (rappresentazione oggettiva di complessi monumentali ed edifici, ottenuta spesso attraverso l’utilizzo della camera ottica) - il Capriccio (rappresentazione di monumenti antichi o edifici reali veduti secondo la fantasia dell’artista) - il Ritratto (rappresentazione grafica, pittorica o scultorea di un preciso individuo nella quale si ricerca la somiglianza dei tratti fisici e a volte caratteriali) - la Scene di genere o di vita (rappresentazione di momenti della vita quotidiana di persone ritratte mentre svolgono le loro abituali attività) - il Genere storico (narrazione di vicende appartenenti alla storia profana, sacra o mitologica)

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

Per attributo iconografico, infine, s’intende un particolare elemento distintivo dei personaggi tradizionalmente rappresentati nelle opere d’arte, utile a riconoscere i protagonisti delle scene raffigurate Possono essere un attributo iconografico un colore, fiori e piante, animali, abbigliamento e gioielli, oggetti, gesti

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

3. Individuazione dei significati nascosti nell’opera: lettura iconologica

L’opera può nascondere significati diversi da quelli direttamente espressi dal soggetto. Una battaglia può avere solo valore celebrativo, ma può anche esprimere valori ideologici, simboleggiare, ad esempio, la lotta di un popolo per la conquista della libertà Simboli e allegorie, al contrario, vanno decifrati rintracciando il significato che in ogni epoca hanno assunto sulla base di precisi valori religiosi, mitologici, culturali. All’interno dell’opera i singoli elementi compongono una rete di significati che rendono unico e originale ogni testo visivo Si chiama Iconologia (dal greco eikon immagine e logos interpretazione) la disciplina che si occupa dell’analisi dei significati culturali, simbolici e allegorici legati al soggetto delle opere d’arte

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

Il linguaggio visivo è composto da un insieme di elementi base che, variamente combinati all’interno di un’opera d’arte, danno origine alle immagini. Questi elementi sono:  La linea è il mezzo più semplice per rappresentare la forma delle cose; essa permette di definire i margini di un oggetto, i contorni che lo rendono riconoscibile Le linee possono essere verticali, orizzontali, curve, spezzate, oblique e trasmettono ognuna una diversa sensazione all'osservatore: le linee verticali danno una sensazione di slancio, le orizzontali di staticità, le diagonali esprimono movimento e instabilità così come le linee spezzate a zig-zag, specie se aggregate tra loro. Anche la linea ondulata in relazione alla sua disposizione e al suo spessore conferisce alle immagini il movimento o la quiete  Le forme possono essere bidimensionali o tridimensionali, complesse, semplici e regolari, chiuse o aperte

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

 Il colore esalta le forme riempiendo le superfici; le separa in modo netto e le unisce accordandole armonicamente. Il colore è elemento formale e di stile, ma al tempo stesso assume una forte valenza iconografica e simbolica

Modalità di stesura degli impasti cromatici

Campitura: stesura del colore in modo uniforme, mediante tinte piatte, prive di luci e ombre Chiaroscuro: creazione di zone di luce e zone d’ombra che suggeriscono un effetto di tridimensionalità Sfumatura: variazione graduale dell’intensità chiaroscurale di un colore

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

I colori, secondo il cerchio di Johannes Itten (1888-1967), sono classificati in: Primari: blu, rosso , giallo Secondari, somma di due primari Terziari, un primario + un secondario Complementari, un primario opposto ad un secondario ottenuto dalla somma dei due primari restanti Caldi: dal giallo al viola (trasparenti, leggeri, arretrano nello spazio) Freddi: dal viola al giallo-verde (opachi, densi, tendono ad avvicinarsi rispetto al fondo) A questi vanno aggiunti i colori neutri o acromatici

MODELLO DI ANALISI di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

 La luce e l’ombra evidenziano lo sviluppo tridimensionale degli oggetti. La luce produce delle ombre sugli oggetti che illumina, lasciando percepire la tridimensionalità dei corpi, cioè il volume.

Le ombre che si formano sull’oggetto sono dette ombre proprie. Quelle proiettate dall’oggetto nello spazio circostante sono dette ombre

portate

 La comprensione di un’opera d’arte visiva è legata anche allo spazio che essa occupa, se si tratta di una scultura o di un’opera architettonica, o al modo con cui in essa lo spazio è rappresentato, se si tratta di un’opera pittorica o di un bassorilievo  Lo stile consiste nel modo di organizzare gli elementi formali di un’opera d’arte. Lo stile è, innanzi tutto, il modo personale dell’artista di affrontare e costruire la forma e i suoi elementi costitutivi. È il segno specifico che l’artista trasferisce all’oggetto affidando alla tecnica che ha scelto il proprio pensiero e la propria cultura artistica. Lo stile può essere contrassegno di un’intera scuola o corrente artistica

ANALISI GUIDATA DI UN’OPERA PITTORICA

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

1. Dati preliminari

AUTORE: Masaccio

DATA O PERIODO DI REALIZZAZIONE:

l'iscrizione che corre sul bordo inferiore del trittico ricorda la data di esecuzione: ANNO DOMINI MCCCCXXII (1422) A DI VENTITRE D'APRILE

TECNICA, MATERIALI, DIMENSIONI:

oro e tempera su tavola lignea, 108 X 153 cm.

TIPOLOGIA FORMALE: Trittico (dal profilo archiacuto) COMMITTENZA: E' probabile che il Trittico sia stato commissionato da Vanni Castellani, patrono della chiesetta in cui l’opera è collocata COLLOCAZIONE: Chiesa di S.Pietro, Cascia di Reggello (Firenze)

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

GENERE ICONOGRAFICO: Genere storico -Scena religiosa – Funzione devozionale

DESCRIZIONE DEL SOGGETTO:

L'opera è composta da tre scomparti: - quello centrale, di dimensioni maggiori, è decorato da una Maestà, cioè una Madonna col Bambino in trono, con due angeli inginocchiati ai suoi piedi. Il Bambino tiene nella mano sinistra un grappolo d'uva (oggi quasi completamente scolorito) che ha appena mangiato, come dimostrano i due ditini in bocca; - negli scomparti laterali si trovano due santi per lato: a sinistra Bartolomeo e Biagio, a destra Giovenale e Antonio Abate

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

ATTRIBUTI ICONOGRAFICI

Nel comparto di sinistra S. Bartolomeo è raffigurato col mantello grigio-violaceo chiaro e la veste rossa , e San Biagio col piviale rosso e la veste bianca Entrambi i Santi si presentano con gli attributi della loro santità e martirio: S. Bartolomeo riconoscibile dal Vangelo di San Matteo, che secondo la sua leggenda portò con sé nella predicazione in India e il coltello con cui fu scorticato e martirizzato; S. Biagio con l'abito vescovile, il pastorale, martirizzato e il raspino di ferro, lo strumento dei cardatori con cui fu

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2. Descrizione del soggetto: lettura iconografica

ATTRIBUTI ICONOGRAFICI

Nel comparto di destra san Giovenale è raffigurato vestito nell'abito protettore delle campagne.

vescovile Accanto a lui si trova sant'Antonio Abate, Indossa una tonaca da frate con cappuccio Entrambi i Santi si presentano con i loro specifici attributi : - San Giovenale ha nella mano destra il libro aperto al Salmo 110. Indossa la mitra, il piviale color porpora e sorregge con la mano sinistra il bastone pastorale; - Sant’Antonio Abate regge un bastone a forma di stampella ed è accompagnato da un maiale, animale allevato dai monaci nel Medioevo

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3. Individuazione dei significati nascosti nell’opera: lettura iconologica

Masaccio ci presenta precisi simboli cristologici.

Vediamoli in dettaglio: la Madonna in trono rappresenta metaforicamente la Chiesa di cui è guida suprema la Madonna indossa la veste rossa, simbolo del martirio di suo figlio, e il manto azzurro, simbolo del cielo di cui è la regina il velo che il Bambino tiene con la mano sinistra è il velo appeso nel tempio, che si squarciò svelando in Cristo il nuovo tempio

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3. Individuazione dei significati nascosti nell’opera: lettura iconologica

- il grappolo d'uva, nella stessa mano, come "frutto della vite" è un chiaro simbolo eucaristico - il Bambino in piedi svolge il tema evangelico del "più importante“ - nella raffigurazione dei santi prevale fortemente il rosso come colore simbolo del martirio - nelle sembianze di S. Bartolomeo si potrebbe raffigurare Bartolomeo il figlio prediletto di Vanni, sacerdote e canonico. S. Biagio invece, coi suoi capelli e barba brizzolati, sarebbe lo stesso Vanni poco più che cinquantenne

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

LINEA: Prevalgono le linee verticali a quelle orizzontali. Le linee delimitano le figure presenti all’interno della composizione FORME: A differenza degli altri soggetti presenti nel dipinto, Madonna ha una forte presenza fisica, evidenziata dal mantello che cade con plasticismo, anziché perdersi nelle sinuose linee dell'ornato tardogotico

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

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4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

COLORI:

Prevalgono i colori caldi. Il colore è steso in parte per campiture piatte e in parte mediante il chiaroscuro, per ottenere l’effetto della profondità

SPAZIO:

Tutto lo spazio, anche nei pannelli laterali, è unificato secondo un unico punto di fuga centrale, che si trova dietro il volto della Vergine. Ad esso tendono le linee del voluminoso trono, ma anche quelle delle travi che formano il pavimento. Il trono di pietra serena su cui siede la Madonna e che vediamo incurvarsi in profondità e proiettarsi in avanti sulle ante laterali, occupa uno spazio reale La collocazione dei due angeli in primo piano serve per creare una scansione di piani di profondità

ANALISI GUIDATA di un’opera pittorica

4. Analisi degli elementi del linguaggio visuale

STILE:

A una prima vista l'opera non appare particolarmente innovativa, infatti non venne notata per secoli. Lo stile di base richiama le opere di artisti tardogotici Più originale è il pannello centrale, dove l'autore sembra procedere a una riscoperta autonoma di Giotto Alcuni difetti estetici sembrano nascere proprio dallo sforzo di conferire solidità alle figure ad ogni costo, come il Bambino che pare una statua marmorea che ha preso vita tra le braccia della madre In ogni caso qui sono già presenti in nuce quegli elementi "moderni" che emergeranno in tempi molto rapidi, nei capolavori successivi dell’artista: lo sviluppo plastico e la prospettiva