Il progetto modenese: scuola e territorio

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Transcript Il progetto modenese: scuola e territorio

Rete delle scuole medie di Modena
Per una scuola che sa accogliere
Cittadini si diventa
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti
L'idea guida del progetto è stata fin dall'inizio (anno scolastico 2002-2003) quella della
corresponsabilità educativa
che significa:
I temi dell'educazione e dell'istruzione non possono essere visti
come esclusivi di una particolare istituzione, ma devono essere
condivisi da tutti i soggetti coinvolti:
Genitori, insegnanti, educatori, ma anche volontari,
amministratori....
Si tratta perciò di un’esperienza di cittadinanza attiva rivolta a sostenere
il percorso dei cittadini di domani
Attraverso la creazione di una rete di risorse per prevenire situazioni di disagio.
Il progetto è nato perciò come
Coordinamento delle risorse territoriali
(per ciascuna delle realtà coinvolte sono state svolti incontri e riunioni di confronto e
valutazione dei percorsi e delle esperienze in atto per monitorare in modo costante
l'andamento del progetto)
Si è costituito così un considerevole capitale
sociale rappresentato da:
Competenze/Abilità
Idee
Tempo
Rapporti istituzionali
Relazioni personali
Queste risorse sono indirizzate alla realizzazione di una
esperienza di cittadinanza attiva, partecipata e diffusa
Progettazione
Compartecipazione a livello di
Azione
Verifica
Tra i soggetti che operano all'interno del progetto spetta un ruolo di primo piano ai genitori,
che mettono a disposizione tempo e competenze a favore di tutti i ragazzi e le ragazze, in
direzione di un aumento della qualità e della quantità dell'offerta formativa loro rivolta
La partecipazione dei genitori al progetto si attua a diversi livelli:
1. aspetti organizzativi: i genitori sostengono le azioni dei docenti aiutandoli
nell'organizzazione e nella gestione delle attività (preparazione degli ambienti e dei materiali
di lavoro, rilevamento delle presenze dei partecipanti, aspetti economici).
2. aspetti progettuali: i genitori propongono attività e iniziative da effettuare in
collaborazione con le scuole. In particolare è stata molto importante l'esperienza dei
laboratori (organizzati sia da genitori che da volontari o esperti esterni)
3. aspetti economici: i genitori, riuniti in comitati e associazioni finanziano parte dei
progetti, per esempio acquistando i materiali necessari, anche con i fondi raccolti attraverso
il 5 X mille.
4. formazione: la partecipazione è sostenuta e incentivata dal progetto attraverso
l'offerta di percorsi formativi rivolti ai genitori su tematiche educative, orientati allo sviluppo
di una genitorialità consapevole.
Ricadute positive: maggiore partecipazione dei genitori al percorso educativo dei figli e
conseguente riduzione delle condizioni che favoriscono il disagio; ampliamento
dell'offerta formativa e miglioramento del servizio educativo offerto dalla scuola.
Enti e associazioni coinvolti nel progetto:
Servizi Sociali comunali: sono state attivate tavole di confronto istituzionale al fine di
redigere un protocollo comune di intesa tra scuole medie e servizi sociali al fine di
monitorare le situazioni potenzialmente più problematiche e intervenire
tempestivamente in ordine alla riduzione delle condizioni che favoriscono il disagio.
1. Attività di doposcuola presso i patronati e i servizi educativi
gestiti dai servizi sociali
2. Attività di “Scuola Bottega” a favore di alunni e alunne in
situazione di disagio scolastico
3. Consulenza offerta ai consigli di classe per progettare percorsi a
favore di alunni e alunne in situazione di disagio
Cooperative sociali e associazioni no profit a forma mista: nell'ambito del
progetto sono state coinvolte realtà cooperative che operano nel settore
educativo che hanno fornito la propria collaborazione sia a livello progettuale
che nella realizzazione delle attività rivolte alla riduzione del disagio. (Ad
esempio Animatamente, Domus, ecc.)
1. Attività di doposcuola
2. Azioni di tutoraggio
3. Progetti su tematiche educative
Un altro aspetto molto importante del progetto ha riguardato il coinvolgimento della realtà
del volontariato, grazie anche al coinvolgimento del Centro Servizi per il Volontariato di
Modena. Tra le associazioni di volontariato che hanno sostenuto il progetto sono da
ricordare l’associazione Milinda e l’associazione“Città e scuola”.
I volontari sono stati coinvolti in tutti gli aspetti progettuali ed attuativi. La loro
partecipazione è stata gestita di volta in volta dalle diverse scuole con modalità
specifiche, ma è stato approntato per il prossimo anno scolastico, con il supporto
del CSV un percorso strutturato per il reclutamento e la formazione dei volontari
che operano all'interno del progetto.
Sono state attivate a tal fine anche delle convenzioni con altre istituzioni, come la
scuola superiore e l'università, per sostenere la partecipazione dei volontari al
progetto e in particolare: riconoscimento di crediti scolastici per gli studenti delle
scuole superiori e realizzazione di percorsi di stage/tirocinio all'interno del
progetto per gli studenti dell'università di Modena e Reggio Emilia.
Infine, è stato importante l'apporto delle risorse educative territoriali costituito dai
doposcuola all'interno delle parrocchie e di altri enti (di volontariato o misti) che operano
nel settore dell'educazione (facilitazione all'apprendimento e socializzazione). Molto
importante è stato a livello progettuale l’impulso dato dal GAVCI. È stato attivato a tal
fine un coordinamento cittadino di tali risorse e un coinvolgimento dei volontari che
prestano servizio in esse nel percorso formativo per il prossimo anno.
1. Attività di sostegno allo studio e allo svolgimento
dei compiti
2. Attività ludiche di socializzazione
3. Attività rivolte all’integrazione linguistico culturale
Per monitorare le risorse presenti sul territorio sono state in primo luogo messe a
confronto le diverse esperienze rispetto agli aspetti organizzativi e gestionali:
Tipologia delle attività
Organizzazione (tempi e spazi)
Numero dei partecipanti
Rapporto numerico tra operatori e partecipanti
In secondo luogo si è promosso un confronto sui punti di forza e di debolezza di ciascuna
esperienza in modo da stimolare una diffusione ampia di buone prassi. A tal fine sono
stati realizzati dei “Vademecum” per l'organizzazione di alcune tipologie di attività, come
ad esempio i laboratori ed è in corso di realizzazione un “manuale” per coloro che
organizzano le attività di “Compiti Insieme” nelle scuole e in generale attività di
facilitazione all'apprendimento.
Il bilancio del percorso fin qui è stato notevolmente positiva ma ancora di più
lo è la crescente partecipazione che esso sta sollecitando e la diffusione di
una corresponsabilità di tutta la comunità territoriale nel percorso educativo
dei futuri cittadini.