Razza Bruna - Il Potatore

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Razza Bruna
Razza Bruna
La RAZZA BRUNA rappresenta il CEPPO italiano della razza Bruna Alpina,
autoctona della Svizzera centrale, derivato dall’introduzione in territorio italiano di
soggetti elvetici, austriaci e bavaresi, adattatisi ai nostri ambienti e rinsanguati con
il ceppo americano della Brown Swiss
ORIGINE ANTICHISSIMA: XVI secolo e gia a metà ‘800 l’espansione era ben
definita nelle vallate alpine e prealpine. Da qui la discesa dapprima nella pianura
padana, andando a sostituire le razze locali nelle grandi cascine che già si stavano
orientando alla specializzazione lattifera, per poi procedere nelle zone degli
Appennini sino in Basilicata e Calabria affiancando le razze autoctone
In generale la Bruna ha trovato le condizioni migliori al suo insediamento nelle
zone alpine e prealpine, zone per natura sfavorite, aspre e difficili
Fino a tutti gli anni ’60, la razza Bruna di tipo tradizionale aveva avuto in Italia un
proprio assetto, che, ad un certo punto, dovette essere superato per assicurare alla
razza stessa una validità economica consona alle nuove condizioni socio
economiche ed operative dell’agricoltura.
Da qui la necessità di modificare l’indirizzo selettivo in senso generale, puntando
soprattutto alla produzione del latte con particolare attenzione alla combinazione
ottimale tra quantità e qualità.
La scelta di dare preminenza alla produzione del latte ha assicurato quella validità
economica che si andava deteriorando con la duplice attitudine nel senso
tradizionale.
Che tale scelta fosse quella buona, è dimostrato oggi dal maggiore interesse degli
allevatori per la razza Bruna, sia nei territori alpini, sia in quelli difficili sotto il
profilo climatico, orografico e pedologico (Sud-Italia ed isole), sia, nelle zone più
fertili e ricche, dove è in grado di rispondere alle sollecitazioni per produzioni
di maggiori quantità di latte.
Oggi è più attuale parlare di “versatilità” della razza, come si conviene ad una
zootecnia avanzata, che, oltretutto, deve svilupparsi in ambienti notevolmente
diversi.
Cronologia della Razza Bruna
1950 con circa 1.900.000 capi è la più numerosa razza bovina in Italia.
1968 ANARB  Testaggio prove di progenie toro RENO con 25% sangue
Brown Swiss  Ottimi risultati
1970 si da il via all’importazione dall’USA di seme Brown Swiss e alcuni torelli
da sottoporre a progeny test
1981 Nasce la denominazione di Razza Bruna
Attualmente in TUTTI i tori presenti nei centri di selezione della razza Bruna,
hanno in percentuali diverse sangue Brown Swiss
Brown Swiss Americana
• Storia simile alla Frisona
• 1869 prima importazione di 1 toro e 7
vacche in USA
• Ne seguirono altri fino al numero di 155
fino al 1904. Blocco importazioni per
scongiurare afta epizootica
• Opera selettiva fortemente orientata alla
produzione di latte (come per Frisona vi
ricordate????)
Caratteristiche Brown Swiss
• Animali robusti, sani, altamente produttivi
e con latte di ottima qualità ricco di grasso,
longevi, di grande mole con forme
angolose e con ottima mammella
• Colore mantello tendenzialmente più
chiaro rispetto alla bruna nelle femmine,
mentre nei maschi all’opposto più scuro
fino a sembrare nero
Tornando alla Razza Bruna…
Pregi
•Rusticità
•Adattamento all’ambiente
•Attitudine al pascolo
Difetti
•Poco precoce
•Scarsa produzione delle primipare
•Mancanza di riproduttori maschili in grado di trasmettere costantemente attitudine
lattifera.
Questo ha portato nella metà del secolo scorso ad una sostituzione con la Frisona
italiana, con attitudini lattifere più spiccate, relegando la Bruna a pochi allevamenti
di Pianura, e agli ambienti meno favorevoli della collina e della montagna. Questo
è dovuto anche alla politica genetica fino ad allora fatta, quella cioè di mantenerla
comunque una razza a duplice attitudine.
Caratteristiche
di
Razza
FEMMINE
CARATTERI GENERALI STANDARD DELLA RAZZA
Mantello marrone dal chiaro allo scuro, uniforme. Sono tollerate
macchie bianche ventrali e piccole macchie non molto estese.
Musello generalmente scuro contornato di bianco.
Cute della mammella non pigmentata.
Peso indicativo di 500-700 kg in età adulta.
MASCHI
CARATTERI GENERALI
Le caratteristiche morfologiche desiderabili sono analoghe a quelle illustrate per
le femmine, ad esclusione degli aspetti specifici di queste ultime e con ovvio
riguardo alla mascolinità che si riflette in una maggior mole e una maggior
potenza di ogni singola parte.
Assenza di gravi difetti riconosciuti trasmissibili alla discendenza.
Caratteristiche produttive
La differenza nella produzione di latte tra primipare e pluripare è
relativamente modesta (in passato era un grosso difetto la bassa
produzione delle primipare).
Produzione di latte: 5.400 kg/lattazione per le iscritte (1994!!!!!!!!).
Buona attitudine casearia del latte perché nel patrimonio genetico
della razza c'è una ridotta presenza di allele A della k-caseina (che
influenza negativamente la coagulazione del latte).
Più che discreta l'attitudine alla produzione di carne. In un passato
recente, era utilizzata come razza a duplice attitudine. Con l'impiego
della Brown Swiss aumentano notevolmente le caratteristiche lattifere
(inizio impiego 1972).
In Sintesi
Indirizzo selettivo:
• produzione di soggetti di buona mole,
• robusti di costituzione e corretta conformazione,
• precoci per produttività, fecondi e longevi,
• buona nevrilità,
• attitudine ad elevata e costante produzione di latte ad alto titolo di grasso
e proteine, ricco di frazioni k-caseiniche vocate alla migliore caseificazione,
• alto potere di assimilazione per lo sfruttamento di ogni tipo di foraggio.
Razza in linea con le nuove condizioni socio-economiche ed operative
dell'agricoltura, si distingue per un giusto equilibrio tra qualità e quantità del
latte prodotto e per la sua diffusione su tutto il territorio nazionale.
• Il patrimonio Bruno in Italia è di circa 500.000 capi ed è distribuito in
tutte le Regioni, a conferma della sua versatilità in quanto la razza opera
con successo sia nelle zone cosiddette "svantaggiate", o comunque
difficili, che in quelle più fertili.
• A livello mondiale oggi il patrimonio ammonta a 10.000.000 di capi
presenti in Paesi con caratteristiche ambientali e condizioni socioeconomiche diverse.
• Libro genealogico nazionale 160.000 capi iscritti e oltre 110.000 le
vacche controllate.
• Oltre 8.000 gli allevamenti con una media di 20 capi per allevamento.
In occasione dell’esordio del confronto internazionale stilato da Interbull,
la razza Bruna italiana ha conquistato l’apice della classifica mondiale per
la qualità delle produzioni (kg proteine) e l’elenco dei Paesi - compresi gli
Stati Uniti d’America - che oggi utilizzano genetica italiana, è in continua
ascesa. INVERSIONE DI TENDENZA
La produzione di latte ha raggiunto una media italiana per lattazione delle
bovine controllate di circa 7.000 kg mantenendo elevati i contenuti in
grasso (3,96%) e proteine (3,48%).
Il latte della Bruna vanta caratteristiche particolarmente adatte alla
caseificazione, grazie all’elevata frequenza genica dell’allele B della kcaseina che si attesta per la Bruna mediamente al 63%. L'Associazione
nazionale è stata la prima ad includere nei programmi di selezione i minimi
proteici tra i requisiti previsti per le madri dei tori, puntando così su una
migliore valorizzazione economica del latte prodotto.
Ottima anche la produzione della carne, sia con l'allevamento dei soggetti
maschi, sia con lo sfruttamento delle femmine a fine carriera.
La carne risulta inoltre di qualità superiore:
- muscolatura senza infiltrazioni di grasso
- carne con grana fine
- colore rosso chiaro
- ottima qualità organolettica.