9. Islam - WordPress.com
Download
Report
Transcript 9. Islam - WordPress.com
L’Islam
La terra di
origine di
questa nuova
religione era la
penisola araba
e il suo
fondatore
Maometto
Maometto (571-632 d.C.)
Maometto, uomo con un temperamento profondamente
religioso,
ebbe il merito di eliminare nel suo paese il politeismo,
causa dei molti conflitti e delle divisioni tra le diverse tribù
beduine arabe.
Riuscì a far adottare agli Arabi il monoteismo, conosciuto
nei suoi numerosi viaggi incontrando Ebrei, Cristiani e
seguaci delle sette giudeo-cristiane. Realizzò
un’operazione sincretistica tra teorie antiche, idee
mediate dall’Antico Testamento, dal Cristianesimo, dallo
gnosticismo, dal paganesimo arabo.
Vita
Nato a La Mecca, città
mercantile, ricca.
Religione: politeismo
primitivo con divinità
legate alla tribù.
Orfano di padre prima
della nascita, membro
di un clan povero. A 6
anni muore la madre. A
8 anche il nonno.
Allevato dagli zii.
Lavora nelle
carovane.
Diventa guida.
Poi
commerciante
nelle carovane
de La Mecca
(Yemen, Siria,
Giordania).
A 25 anni (595/596) in società con una vedova 40enne.
Si sposano. Matrimonio felice per 25 anni. 3 figli (morti)
e 4 figlie.
Nei suoi
numerosi viaggi
commerciali,
Maometto
conosce diverse
confessioni
religiose, in
modo
particolare il
cristianesimo
(nella sua
versione
monofisita) e
l’ebraismo.
diffusione del cristianesimo monofisita e del giudaismo
Monofisiti verso il 700 (Armeni, Giacobiti, Copti)
Nestoriani verso il 700
Insediamenti ebraici prima del VII sec.
Insediamenti ebraici tra il VII e il X sec.
Maometto era indignato dalla divisione e dalle lotte tra
le diverse tribù la cui causa era da lui vista nella
religione politeista (ogni tribù aveva i suoi dei).
A La Mecca
Tra il 605 e il 610 (35-40 anni), grazie
a visioni e rivelazioni divine,
Maometto matura il suo sistema
religioso.
Per 12 anni (610-622), a la Mecca:
predicazione.
Dice di essere l’inviato di Dio, il sommo profeta,
mandato per annunziare la vera fede, per convertire e
radunare il popolo nel monoteismo (“Allah è l’Unico, a
lui è dovuta completa sottomissione”= islam).
Predicava la venuta di un castigo imminente e terribile,
esortando alla penitenza, alle opere di bene, in vista del
Giudizio finale.
In questa fase la preghiera rivolta verso Gerusalemme.
Seguito da pochi fedeli (poveri, schiavi). Ostilità dei
mercanti e potere della città (politeisti).
620: muore la moglie. A 50 anni sposa la vedova Sawda
e si fidanza con la 17enne A’isha, che dopo tre anni
diventerà la moglie prediletta.
622: costretto
dai Meccani a
scappare.
Fuga, esilio
verso Medina
assieme ad
alcuni seguaci
(EGIRA =
inizio
calendario
musulmano 16 luglio 622
d.C.).
A Medina
Negli otto anni (622632) in cui Maometto è
a Medina, si impone
come capo politico della
città.
Inizialmente protetto
dalla numerosa
comunità ebraica
presente in città.
Continua la predicazione di La Mecca con una novità,
cresce la pressione per imporre la nuova religione: in
base ad nuova visione, predica la “guerra santa” (jihad):
guerra senza tregua contro gli infedeli.
Guerra contro le carovane meccane: uccisione di 800
Meccani.
Incomincia a prendere le distanze da Ebraismo e
Cristianesimo. Eliminò diverse consuetudini ebraiche per
esempio ordinando di non volgersi non più verso
Gerusalemme nella preghiera, ma verso la Ka’ba (dal
624), la pietra sacra de La Mecca.
Negli scontri per la conquista del potere cittadino farà
uccidere 600 Ebrei.
Ritorno a La Mecca
Nel 630 fa ritorno a La Mecca alla
guida di un esercito di 10.000
uomini. La città si consegna a lui
senza opporre resistenza.
Distrugge i simulacri delle divinità
arabe e stabilisce l’antico
santuario arabo della Kaaba
(“cubo”) quale centro della nuova
religione. Unificazione delle tribù
arabe attorno alla fede nell’Unico
Dio (7 giri attorno alla Ka’ba).
L’eredità di Maometto
La morte precoce di Maometto nel 632, a 62 anni, mette in
pericolo la sua opera.
Primo “successore” (califfo), Abu Bekr (632-634): riunisce
tutte le tribù; orienta le loro tensioni interne verso un
nemico comune esterno, i popoli confinanti. Inizia
l’espansione araba.
I primi a farne le spese furono l’impero bizantino e l’impero
persiano.
• Secondo
“successore”,
Omar (634644), vero
fondatore
dell’impero
arabomusulmano
(conquiste:
Damasco
635;
Gerusalemme
638;
Antiochia
637; Egitto
639-641;
• Alessandria (642); Persia 640-644; Africa
settentrionale.
• La caduta della
florida chiesa di un
tempo era stata
facilitata dalle
divisioni interne
dovute ai conflitti
teologici.
• Sotto il califfo
Othman (644-656)
furono conquistate
l’Armenia e Cipro e
venne assalito anche il
territorio di Cartagine.
• Solo Costantinopoli
fu difesa
efficacemente, con
strenue lotte che
durarono anni (674-678)
• Il califfo Othman fonda la dinastia degli
Omaiadi che nel periodo 661-750 fissa
la capitale dell’impero arabo musulmano a Damasco.
Grazie agli Omaiadi si ebbe in Oriente l’avanzata araba fino in
India e al Turkestan e in Occidente la conquista di Cartagine
(698) e della costa dell’Africa nord occidentale fino allo Stretto di
Gibilterra e infine il passaggio in Spagna (711).
Negli anni 717-718 i Musulmani, ritentarono la
conquista della città di Costantinopoli dal mare e dalla
terra, subirono una spaventosa sconfitta proprio davanti
alla città.
Le caratteristiche principali del sistema religioso islamico sono:
1
Rigido monoteismo.
2
Totale “sottomissione” (islam) dei fedeli alla insindacabile volontà di
Dio (non esiste “ragionevolezza”)
3
Predestinazione: ogni azione umana è decisa da Dio (conseguenza:
forte fatalismo).
4
Giudizio finale: rigido determinismo sul castigo e sul premio finale
(solo per i fedeli).
5
Visione del paradiso parallela al mondo terrestre.
6
Morale del buon musulmano (i 5 “pilastri”): a. la professione di fede; b.
la preghiera fatta 5 volte al giorno, (a cui si aggiungono i lavacri rituali);
c. il digiuno nei mesi del ramadan; d. la beneficenza (tassa in favore dei
poveri); e. il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita di un
fedele.
I testi sacri
Il Corano (= recitazione, lettura): le parole e le rivelazioni
del Profeta raccolte e ordinate dopo la sua morte. Esso ha
valore normativo per la religione, i costumi e il diritto. Sotto
Omar e il suo successore Othman, genero di Maometto,
furono redatte definitivamente le 114 sure (capitoli) del
Corano, che contenevano le “rivelazioni” proclamate da
Maometto.
La Sunna (= consuetudine, tradizione). Gli Sciiti della
Persia e dei paesi limitrofi, in opposizione ai Sunniti, assai
più numerosi, ripudiano quasi tutti la Sunna e riconoscono
come successori legittimi del profeta soltanto il nipote e
genero di lui, Alì (quarto califfo 656-661) e i di lui
discendenti.
I Cristiani nelle terre islamiche
Generalmente la religione cristiana nei paesi conquistati
dai maomettani fu lasciata sussistere, pur con alcune
restrizioni.
Solo nell’Arabia i cristiani (assieme agli Ebrei) furono
costretti ad emigrare.
Tuttavia i nuovi padroni favorivano le conversioni alla
nuova religione grazie a disposizioni legislative create
allo scopo: ad esempio, l’esenzione degli apostati dalle
tasse; la loro emancipazione dalla schiavitù o dalla
servitù se soggetti a padroni cristiani.
Invece la conversione dalla religione maomettana veniva
punita con la morte e con questa disposizione l’attività
missionaria dei cristiani era quasi totalmente paralizzata.
Le comunità cristiane, in quanto riuscirono ancora a
mantenersi in piedi, perdettero ogni importanza.
L’Islam in Europa
Sotto la guida di
Tarik gli Arabi,
passarono lo Stretto
di Gibilterra e
sconfissero il re dei
Visigoti Rodrigo
presso Xerez de la
Frontera nel 711.
Il regno visigoto
cadde in breve
tempo nelle mani
degli Arabi fin nella
zona montuosa dei
Baschi nel nord della
penisola iberica.
I musulmani
passarono
addirittura i
Pirenei nel
718,
invadendo la
Francia;
espugnarono
Narbonne,
Carcassonne,
Arles, Nimes e
si spinsero fino
alla Loira.
La loro marcia trionfale si fermò contro le truppe franche del
maggiordomo Carlo Martello che nel 732 ottennero due
splendide
vittorie a
Tours e a
Poitiers.
Gli Arabi
vennero
risospinti
oltre i
Pirenei.
Nella parte settentrionale della penisola iberica si costituì un
regno cristiano, il Regno delle Asturie, il cui re era Alfonso I
(739-757).
Carlo Magno (778-801), nipote di Carlo Martello, conquistò
più tardi il territorio tra i Pirenei e il fiume Ebro, la “marca
spagnola”.
Nel resto della Spagna però, il dominio arabo si mantenne a
lungo. Nel 765 fu istituito da Abderamo l’emirato di Cordova.
Per lungo tempo la flotta saracena avrebbe dominato il
Mediterraneo: nel IX secolo conquistarono la Sicilia.
Le coste della Francia meridionale e dell’Italia erano
costantemente minacciate dalle loro crudeli spedizioni piratesche
(nell’846 vennero saccheggiate le basiliche di S.Pietro e di S.Paolo
fuori le mura di Roma).
Le mura”leonine”, fatte
costruire da papa Leone
III tra l’848 3 l’852
La Basilica con la tomba
di S.Pietro
Pianta della
città di Roma
attorno al
1550
La Basilica con la tomba
di S.Paolo
Le mura aureliane
(270-273 d.C.)
Nel IX secolo avevano alcuni capisaldi, covi di pirateria, sul
Garigliano (presso Gaeta) (880-915), a Frassineto nella
Provenza (889-975), addirittura sul Gran S.Bernardo (930);
bande saracene si spinsero fino a Coira e a S.Gallo (attuale
Svizzera).
Ka’ba = Pietra
nera. Luogo sacro
fin dai tempi
precedenti a
Maometto, intesa
da lui come luogo
simbolo del
monoteismo,
luogo dell’unità
del mondo
islamico (per lui:
pietra sacra
portata
dall’arcangelo
Gabriele)
Moschea di Omar
(691-692) a
Gerusalemme con la
Cupola della Roccia
Monte Calvario
Cupola della
Roccia
Spianata del
Tempio
Giardino degli
Ulivi
Muro del pianto
Gerusalemme