I materiali della terza lezione

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Transcript I materiali della terza lezione

Seminario per il corso di ‘Media Digitali’
A.A. 2009-2010
FACEBOOK: UNA RAPIDA CARTA D’IDENTITÀ
Luogo e data di nascita:
Università di Harward, Stati Uniti.
4 febbraio 2004
Fondatore:
Mark Zuckerberg
Tipologia e diffusione:
Profili, mondiale
Numero di utenti attuale (marzo 2010)
Più di 400 milioni
Segni particolari
Killer application del sn
Indirizzo internet
www.facebook.com
Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo membro
(facebooks) che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano
all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al
personale della facoltà come una via per conoscere le persone del campus.
Dal momento della sua nascita, Facebook segue un percorso abbastanza lungo
prima di raggiungere la diffusione e la fama di cui gode oggi. Il suo percorso
può essere riassunto in tre momenti:
Febbraio 2004 – febbraio 2006: è il periodo di nascita e sviluppo del social
network. I suoi primi utenti sono per lo più studenti universitari (Harvard,
Boston, Mit). Nel giro di un anno, Facebook è attivo in molte università
statunitensi.
Febbraio 2006 – Settembre 2006: viene allargato il potenziale uditorio della
rete sociale. Le modalità di partecipazione vengono estese a scuole superiori e
alle grandi aziende.
Settembre 2006 – oggi: chiunque, dai 13 anni in su, può iscriversi al social
network, indipendentemente da luogo di studio, istruzione o area geografica di
origine.
Tra le decine di social network esistenti, Facebook rappresenta al meglio
l’incontro tra elementi del web 1.0 ed elementi nati nel primo periodo del web
2.0
In particolare esso contiene al proprio interno una delle due killer application
del web 1.0, la e-mail. Facebook, infatti ha un servizio di posta asincrono che
permette lo scambio di mail.
Altresì la chat, privata, o la possibilità di aggiornare il proprio profilo,
pubblica, come in un blog lo inseriscono a pieno titolo tra i ‘prodotti’ del web
2.0. Senza dimenticare il suo carattere multimediale di contenitore audio video.
In Facebook si fondono la comunicazione sincrona ed asincrona, nonché
quella privata e pubblica.
NUMERI IMPRESSIONANTI
Qualche numero per avere un’ idea della mole di contenuti di FB :
Attualmente Facebook conta più di 400 milioni di utenti attivi.
Il 50% di loro effettua il login su Facebook almeno una volta al giorno. Più
di 35 milioni aggiornano quotidianamente il proprio status.
Ogni mese vengono caricate più di 3 miliardi di foto su Facebook ed ogni
settimana vengono condivisi più di 5 miliardi di contenuti (link, notizie, note,
post dei blog, etc…)
Ogni mese vengono creati 3,5 milioni di eventi su Facebook e più di 20
milioni di persone diventano ‘Fan’ di una pagina ogni giorno.
Dati febbraio 2010
Crescita di Facebook in Europa
Febbraio 2008 vs Febbraio 2009
(milioni di visitatori unici)
Facebook.com
Febbraio 2008
Febbraio 2009
% cambiamento
Europa
24,118
99,776
314%
Gran Bretagna
12,957
22,656
75%
Francia
2,217
13,698
518%
Turchia
N/A
12,377
N/A
Italia
382
10,764
2.721%
Spagna
515
5,662
999%
Germania
680
3,433
405%
Belgio
327
2,308
607%
Danimarca
533
2,022
279%
Svizzera
282
1,690
499%
Fonte dati comScore World Metrix
FRATELLI DI FACEBOOK
Utenti Facebook in Italia (Febbraio 2010)
16
14.4
Milioni di utenti
14
12
10
8
6
4
1.2
2
0.1
0
Fonte dati: http://www.vincos.it/osservatorio-facebook/
Una caratteristica peculiare di Facebook sta nel fatto che, in parte, è open
source: i suoi utenti hanno la possibilità di creare ex novo o sviluppare
applicazioni che verranno inserite nel sito.
Faceboook può contare sull’ausilio di collaboratori sparsi in tutto il mondo. Il
carattere open source del social network garantisce due vantaggi:
Sviluppo costante del software
Sviluppo gratuito del software
DIETRO LE APPARENZE: COS’È FACEBOOK (1)
‘…. FB è duttile, proteiforme,
collaborativo, si presta a mille
interpolazioni: tende ad assorbire
l’email, a sostituire la messaggeria
istantanea, una parte dei videogiochi,
una parte dei siti di dating, si integra
con YouTube, rende obsoleto Flickr,
comprime lo spazio di MySpace.
Funziona perfettamente da ufficio
stampa ma è anche assai più pratico dei
blog ….’
Menduni E., Facebook la piattaforma che
ridisegna l’essere umano in ‘Media Duemila’,
anno XXVII, n° 3, aprile 2009
Facebook è, appunto, un social network proteiforme. Esso racchiude al proprio
interno tutta una serie di elementi – applicazioni che ne fanno uno strumento
utile e ludico al tempo stesso.
Comunità virtuale: Facebook rappresenta una forte appendice, o alternativa,
alla normale comunicazione face to face (F2F). Diversi sono gli strumenti
comunicativi: chat, mail privata, messagistica istantanea.
Scrivania elettronica: il social network è un promemoria di appuntamenti:
eventi, compleanni, manifestazioni sono alcuni tra i dati che possono essere
immagazzinati e, nell’imminenza degli eventi, portati all’attenzione
dell’utente.
Passatempo: offre strumenti ludici di puro intrattenimento e svago.
Reinventa l’utente: permette all’utente di reinventare se stesso, di apparire in
rete come meglio si crede, di presentarsi come meglio si crede.
FACEBOOK: UNA GRANDE COMUNITÀ IN RETE
In quanto comunità virtuale, FB
racchiude le caratteristiche proprie di
una classica Virtual Community. Sul
sito si ritrovano ogni giorno milioni
di internauti che ‘vivono’ una vita
informatica alternativa a quella reale:
interessi,
racconti,
esperienze,
condivisione.
Ci sono differenze, e di non poco
conto,
con
quanto
avviene
nell’interrelazionalità
comunitaria
della vita reale e fisica; tuttavia,
vivere in una virtual commnity
rappresenta una valvola di sfogo, una
via alternativa alla ritualità, a volte
eccessivamente pedagogica, delle
pratiche presenti nelle relazione face
to face.
In ambiente informatico esiste un complesso di norme comportamentali che va
sotto la definizione di ‘netiquette’ e che rappresenta una sorta di galateo della
buona educazione riferito all’ambiente della rete.
Anche Facebook ha, o meglio, dovrebbe avere una propria netiquette, le cui
norme fondamentali prevedono:
Disponibilità: si manifesta nel non far notare, almeno all’inizio del percorso
informatico, che non vogliamo essere sommersi dalle informazioni.
Moderazione: è, per forza di cose, strettamente collegato al primo. Far in
modo che non siamo proprio noi sommergere di notizie e quant’altro i nostri
amici.
Partecipare alle discussioni intavolate con commenti idonei o, comunque,
cercar di rimanere all’interno del tema e dell’ambito del discorso.
NETIQUETTE DI FB
Non mentire alla rete: usare sempre il vero nome e cognome
Essere sempre educati
Non dare informazioni private di quelle che il buon senso non suggerisce
Quando si scrive qualcosa, pensare se inviarla pubblicamente o meno
Usare una parola d’ordine sicura
Non scrivere su FB se si è adirati o comunque non sereni
Aggiornare il proprio stato con regolarità, senza scrivere frasi di cattivo gusto
Essere gentile con chi è appena arrivato in FB
Cercare di non fare amicizia con chiunque e non offendersi al rifiuto di essa
Non confondere MAI Facebook con la vita vera, quella fuori dalla rete
L’aspetto ludico di FB rappresenta una valvola di sfogo molto interessante.
Uno dei maggiori sistemi di entertaiment è rappresentato da giochi in rete.
Viene offerta all’utente la possibilità di giocare o attraverso classici del mondo
dei videogiochi o simulando attività reali.
Grandissimo successo ha avuto Farmville, un mondo agreste ricostruito in cui
ogni utente è in grado di rivivere le attività di un vero contadino. Il successo
deriva anche dal fatto che ogni contadino/utente è in grado di interagire con i
propri amici nel gioco così come nel social network.
Anche i numeri ne decretano il successo: 83.167.740 utenti attivi mensilmente
Non è assolutamente compito semplice capire le cause che hanno portato alla
veloce replicazione virale di Facebook. Tuttavia, gli indizi sembrano condurre
a quattro concause, quattro motori che, mescolandosi tra di loro, possono
aver fornito al social network la spinta decisiva al suo sviluppo.
Essi sono:
capitale sociale;
economia del dono;
costruzione del sé;
diffusione delle innovazioni
FACEBOOK COME CAPITALE SOCIALE
Il capitale sociale viene a crearsi nel
momento in cui le persone, nel loro
naturale processo di socializzazione
(amici, famiglia, lavoro), acquisiscono
un insieme consistente di contatti e
legami con altre persone.
Tali relazioni presuppongono, inoltre,
un insieme di input ed output che
determinano comunicazione F2F.
Facebook consente la manutenzione
e la gestione delle proprie relazioni
sociali attraverso una comunicazione
di tipo P2P.
La rete sociale, inoltre garantisce al
soggetto una maggiore possibilità di
padronanza della propria intelaiatura
relazionale.
ECONOMIA DEL DONO (1)
Marcel Mauss espone il concetto
dell’economia del dono, tipica delle
comunità rurali antiche in cui chi crea
risorse non le vende, ma le scambia con
gli altri sulla base di regole e
convenzioni non scritte, sostanzialmente
impostate sul concetto di reciprocità
L’idea di scambio del dono di Mauss
può essere sintetizzata nel seguente
schema:
dare
ricevere (l’oggetto deve essere
accettato)
ricambiare
Mauss M., Saggio sul dono (trad. it. di ‘Essai sur
le done’), Einaudi, Torino, 2002
Il concetto di economia del dono rapportato al mondo informatico è stato
sempre molto forte. Esempi si hanno sia nei portali del web 1.0 che nei
software open source del 2.0.
In Facebook è presente una forma di economia del dono, anzi, una duplice
forma:
La prima è a livello verticale master-user: gli utenti possono iscriversi
gratuitamente al social network. In realtà, anche se inconsapevolmente, il
dono è ricambiato dal fatto che tacitamente vengono accettate le pubblicità ed i
banner che campeggiano sulla destra dello schermo e del computer e che
rappresentano un’importante fetta del sostentamento di Facebook.
La seconda è a livello orizzontale user-user: riguarda tutti gli scambi di
contenuti di diversa forma che avviene tra gli utenti. Questa tipologia è
puramente gratuita
FACEBOOK, OVVERO IL REGNO DI NARCISO (1)
‘… Narciso non usa
l’estensione e l’esposizione
di sé come un semplice
travestimento
o
stratagemma all’interno di
un sistema collettivo di
status e valori, ma come un
modo di partecipare, di
rendersi visibile, di esibire
o donare, sotto lo sguardo
degli altri, la propria forma,
il proprio abito …’
Malagamba A., Rafele. A., Una stanza
tutta di specchi. Facecode e libertà in
‘Pol.is’, anno 2, n° 2, aprile 2009
Facebook appare come un enorme palcoscenico digitale nel quale ognuno
costruisce il proprio ruolo sociale in maniera assolutamente minuziosa: scelta
della foto del profilo, scelta degli interessi da inserire nel profilo, scelta delle
applicazioni da usare, scelta del criterio con cui accettare inviti da amici o
estranei, scelta del linguaggio da adottare
L’operazione più immediata è la scelta della foto da presentare all’interno della
home page del proprio profilo
Essa ha un’importanza primaria: determina il giudizio altrui di noi stessi, la
nostra carta d’identità, il primo pensiero che ci si fa di ogni utente. Non a caso
ognuno cerca di postare e presentare se stessi con la migliore foto possibile.
In questo senso Facebook rappresenta il regno di Narciso ed il regno della
verità, della rivelazione autentica di se stessi.
Il confronto tra Facebook e Second Life può essere fatto nelle modalità
attraverso le quali l’utente presenta se stesso al loro interno.
Nel primo egli ha la preoccupazione di mostrarsi nella maniera più veritiera
possibile; in Second Life, invece, vige la regola del nascondimento di se stessi.
IL QUARTO MOTORE: DIFFUSIONE DELLE INNOVAZIONI
La replicazione virale di Facebook, è
avvenuta attraverso la comunicazione che
i suoi iscritti, man mano più numerosi,
hanno dato della rete, fornendo al mezzo,
in tal maniera, una sorta di grande
campagna pubblicitaria gratuita.
Informazioni
sulla
nuova
virtual
community che, naturalmente, hanno
visto il prodigarsi di diverse modalità di
presentazione
e
diffusione
dell’innovazione: canali informatici,
televisivi, comunicazione face to face tra
amici.
Una volta che l’innovazione ha superato
la soglia critica, rappresentata da un certo
numero di utenti, si è diffusa rapidamente
in ogni parte del globo, diventando, in
breve tempo, uno dei social network più
diffusi al mondo
L’attività sociale delle reti si dipana a partire da questi due ambienti:
la sfera privata del sé: ricostruzione e distribuzione del proprio profilo
la sfera pubblica del sé: su Facebook si invita l’utente a fare delle scelte, a
seguire delle mode, ad aderire a forme di partecipazione
A causa della sua replicazione virale e della fortissima diffusione che il social
network ha raggiunto, molti enti, in particolare associazioni politiche, cercano
di sfruttare la popolarità del mezzo per sponsorizzare e propagandare i propri
prodotti, commerciali o ideologici che siano.
A contatto con Facebook, la sfera pubblica del sé viene toccata proprio da
questo punto di vista.
Possono essere fatte indagini a livello di gruppi tematici, di diversa natura, che
condividono, tra i numerosi obiettivi, anche quello di ribadire l’appartenenza
di coloro che vi partecipano a una comunità di interesse, musicale, religioso,
politico, etc.
IDENTITÀ IN RETE: PERICOLO DI UN OVERDOSE
Molti sono concordi nell’affermare che
un’eccessiva esposizione a Facebook possa
portare a una serie di conseguenze dal punto di
vista sociale dell’utente.
In particolare:
Un’eccessiva e smisurata esposizione
dell’utente a tali pratiche può, alla lunga,
creare una forte dipendenza, con effetti
paragonabili ad una vera e propria overdose da
social network
Un’alterazione della personalità dell’utente,
derivante dalla sovrapposizione della vita reale
e di quella informatica
Predominio dell’identità in rete su quella
normale: allontanamento dalla socialità F2F e
dalla quotidiana vita sociale
Non confondere MAI Facebook con la
vita vera, quella fuori dalla rete
TWITTER: UNA RAPIDA CARTA D’IDENTITÀ
Luogo e data di nascita:
Laboratori della Obvious Corp, Stati Uniti.
Marzo 2006
Fondatore:
Evan Williams, Jack Doersey
Tipologia e diffusione:
Profili (microblogging), mondiale
Numero di utenti attuale (gennaio 2010)
73,5 milioni circa
Segni particolari
In forte ascesa
Indirizzo internet
www.twitter.com
LA CRESCITA DELL’UCCELLINO
Il sito di microblogging si conferma come
una della novità più riuscite e apprezzate
del panorama del Web 2.0.
Nel mese di gennaio 2010, sono stati
registrati 73,5 milioni di utenti unici che
hanno avuto accesso ai tweet del portale.
L’uccellino, il simbolo di Twitter
Il dato mette in evidenza una crescita
netta, pari all’8%, rispetto al mese di
dicembre, quando gli utenti unici furono
65,2 milioni, mentre il trend appare
addirittura straordinario se si valutano i
dati su base annuale, quando Twitter riesce
a far segnare un aumento del 1.105%.
Dati comScore
Paese
Twitter , aprile 2009
Twitter, marzo 2010
Australia
16
12
Austria
31
15
Canada
21
11
Cina
208
371
Francia
289
46
Germania
27
11
India
34
11
Indonesia
76
12
Italia
132
30
Dati: www.alexa.com
Per comprendere cosa sia effettivamente Twitter, lasciamo la parola
direttamente ad Evan Williams:
‘…. Funaziona così. Chiunque può spedire un tweet, cioè un messaggio di 140
caratteri: e altre persone – amici, o chiunque sia interessato – possono seguire
ciò che viene scritto. Viceversa si possono creare tutti i tweets che parlano di
un certo argomento …’
La modalità di conversazione proposta ricorda da vicino quella di un blog.
Tuttavia la brevità e la sincronicità dei messaggi permette scambi di opinioni
rapidi e diretti: un microblogging.
Alla base del social network c’è l’idea di condividere, e scoprire, che cosa sta
succedendo nel mondo in tempo reale
Casati D., Il blog del futuro? È in un cinguettio in ‘City’ (ed. di Roma), anno 8, n°50
FUNZIONALITÀ DI UN MICROBLOGGING
I siti di microblogging come Twitter (ma anche
l’italiano Meeme) apportano delle novità che
esulano dal mero mondo del sn.
In particolare, a detta di molti Twitter reinventa
la figura del giornalista, promuovendo i citizen
journalism.
Il social network si affianca ai normali canali
informativi, interagendo in tempo reale sugli
accadimenti del mondo.
Ciò crea sicuramente un duplice vantaggio:
aggiornamento della situazione in tempo reale,
dettato dalla testimonianza diretta degli utentigiornalisti, e fruizione delle comunicazioni a
costo zero.
Il microblogging da questo punto di vista
assolve al meglio alla duplice funzione di UGC
e di UGM.
Molti studiosi affermano che Twitter rappresenti il dopo Facebook.
Vediamone pro e contro
PRO TWITTER
CONTRO TWITTER
Aumento del 1.105% di account
(gennaio 2009-gennaio 2010): nessun
sito di social network, neanche
Facebook può vantare una crescita
tale
Grandissima importanza nel mondo
dell’informazione in tempo reale
Importante strumento di
Generated Content (UGC)
User
Social network molto apprezzato da
personaggi pubblici, sia del mondo
dello spettacolo che di quello politico.
Carattere
multimediale limitato
rispetto ad altri social network
Poche lingue a disposizione in cui è
tradotto
l’applicativo
e
di,
conseguenza, limitazioni geo-sociali
alla diffusione
Basso appeal tra i giovanissimi (1224 anni)
Assodato che Faccialibro e Twitter rappresentino due autorevoli protagonisti
dell’attuale e, forse, del futuro del mondo del social networking, non resta che
analizzare quali siano i loro scenari possibili.
Il tutto partendo dal presupposto che l’utenza del primo non è nettamente superiore a
quella del secondo
Da quanto affermato si può giungere alla conclusine che Facebook e Twitter
abbiano raggiunto un proprio equilibrio ed un proprio campo d’impiego
specifico:
Facebook: killer application sn tipologia profili. Caratteristiche ludiche, di
socializzazione orizzontale, di e-marketing.
Twitter: principale sito di microblogging, specializzazione nell’informazione
in tempo reale, carattere di UGC, brevità della comunicazione.
Il loro successo, in parte, deriva dal fatto che non si calpestano i piedi a
vicenda, rimanendo confinate alle proprie regioni informatiche di
appartenenza.
Ciò può rappresentare un’ importante strategia amministrativa per cercar di
mantenere alto il successo di entrambe, non rischiando di insabbiarsi in un
terreno già praticato da un forte concorrente. La specializzazione come strada
da percorrere.
www.alexa.com
www.corrierecomunicazioni.it
www.comscore.com
www.emarketer.com
www.facebook.com
www.flickr.com
www.generazione-internet.com
www.key4biz.it
www.nielsen-online.com
www.manyeyes.alphaworks.ibm.com/manyeyes/
www.pewinternet.org
www.osservatoriobandalarga.it
www.rapleaf.com
www.secondlife.com
www.socialnetworking.ning.com
www.vincos.it
www.vincos.it/osservatorio-facebook
www.twitter.com