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BIOLOGIA

LEZIONE N.4

slide N. 86

CITOLOGIA

Morfologia della cellula

Classe II ITI Prof. Fabrizio CARMIGNANI [email protected]

www.fabriziocarmignani.com

IISS “Mattei” – Rosignano S. (LI)

INDICE: 1. Definizione di citologia 2. Strumenti di indagine biologica 3. Unità di misura della biologia 4. Dimensioni e forma delle cellule 5. Tipologia delle cellule 5 a. Cellula procariotica 5 b. Cellula eucariotica 6. Cellula eucariotica animale 7. Cellula eucariotica vegetale 8. Parti fondamentali della cellula eucariotica 9. Organuli citoplasmatici 10.Particolarità delle cellule vegetali 11.Comunicazioni tra cellule animali 12.Categorie funzionali degli organuli citoplasmatici

1.

Definizione di CITOLOGIA

CITOLOGIA La CITOLOGIA è quella branca della BIOLOGIA che studia la CELLULA e cioè l’unità strutturale e funzionale di tutti gli esseri viventi Esistono 2 tipi di cellule: 1. CELLULE PROCARIOTICHE 2. CELLULE EUCARIOTICHE

2.

STRUMENTI di INDAGINE

BIOLOGICA

STRUMENTI di INDAGINE BIOLOGICA POTERE RISOLUTIVO (PR) Capacità di uno strumento di indagine biologica di vedere come distinti 2 punti vicini POTERE INGRANDIMENTO (PI) Capacità di uno strumento di indagine biologica di ingrandire di X volte un oggetto 1.OCCHIO UMANO Potere risolutivo (PR) = 1/10 mm (punta di uno spillo) 2.OCCHIO UMANO + LENTE INGRANDIMENTO P.I. = 15X

1 3 2 LIGHT MICROSCOPE (Microscopio OTTICO composto)

3. MICROSCOPIO OTTICO COMPOSTO (L.M. = Light microscope) Potere risolutivo (PR) = 0,2 micron Potere di ingrandimento (PI) = 1000X

TESSUTO VEGETALE (L.M.)

Il MICROSCOPIO OTTICO COMPOSTO (LM: Light Microscope) costituito da 2 lenti (oculare e obiettivo) ci permette di vedere forma e struttura di una cellula ma anche di esplorare il suo interno seppur con una scarsità di dettagli

MICROSCOPI OTTICI: “fissate” (morte), cioè trattate con il calore e con sostanze coloranti, fino a 1.000

ingrandiscono le cellule vive e volte le loro dimensioni reali FLAGELLO (movimento) MICROFOTOGRAFIA di un PROTISTA al microscopio ottico: Euglena viridis (alga verde)

Tipi diversi di MICROSCOPI OTTICI usano tecniche diverse per aumentare il contrasto ed evidenziare in modo selettivo le varie componenti cellulari NEMATODE (Platelminti – vermi piatti) Cellula TUMORALE Immagine ottenuta con un MICROSCOPIO OTTICO a CONTRASTO di FASE MICROSCOPIO a FLUORESCENZA

GLOBULO ROSSO (EMAZIA o ERITROCITA) Micros. ELETT. a SCANSIONE (SEM) 2 tipi: 4. MICROSCOPIO ELETTRONICO SEM (Scansione) TEM (Trasmissione) Potere risolutivo (PR) = 10 angstrom Potere di ingrandimento (PI) = 500.000X (media)

MICROSCOPIO ELETTRONICO: potere di risoluzione molto più elevato e potere d’ ingrandire un’immagine anche più di 100.000 volte (sino anche ad 1.000.000) in modo da rivelare i dettagli cellulari Euglena viridis Immagine prodotta con il microscopio elettronico a scansione SEM : Scanning Electron Microscope Immagine prodotta con il microscopio elettronico a trasmissione TEM: Transmission Electron Microscope

3.

UNITA’ di MISURA della

BIOLOGIA

UNITA’ di MISURA della BIOLOGIA In BIOLOGIA per indicare le dimensioni di “oggetti” molto piccoli oltre al MILLIMETRO (mm) si usano altre unità di misura: 1.

MICRON (µ) = 1/1000 mm 2.

NANOMETRO (nm) = 1/1000 µ 3.

ANGSTROM (Å) = 1/10 nm

Cellule di TOPO 10 micron VIRUS del MORBILLO 120-250 nm

VIRUS della ROSOLIA 50-70 nm 100 pm = 1 Å BATTERIO del COLERA 3 5 µ VOLUMI ATOMICI in pm (PICOMETRO) 1pm = 1/1000 nm

4.

DIMENSIONI e FORMA delle

CELLULE

Le cellule variano per

DIMENSIONE e FORMA

Le DIMENSIONI sono dell’ordine di alcune DECINE di MICRON per le cellule EUCARIOTICHE e di ALCUNI MICRON per quelle PROCARIOTICHE Le DIMENSIONI e la FORMA delle cellule variano a seconda delle loro FUNZIONI La FORMA, nelle cellule EUCARIOTICHE è in relazione alla loro funzione, quindi possiamo dire che:

la FISIOLOGIA influisce sulla MORFOLOGIA

Nel corpo umano sono presenti circa tipi diversi di cellule

200

Dimensioni del MONDO VIVENTE e le loro UNITA’ di MISURA

Le DIMENSIONI CELLULARI sono limitate dalla necessità di avere un’area superficiale abbastanza estesa da permettere scambi efficaci con l’ambiente esterno , come l’assunzione delle sostanze nutritive e l’eliminazione delle sostanze di rifiuto

Le dimensioni microscopiche della maggior parte delle cellule assicurano quest’area superficiale

Una cellula piccola ha un rapporto SUPERFICIE/VOLUME maggiore di una cellula grande della stessa forma 30

m 10

m VOLUME 27.000 micron 30

m 10

m VOLUME 27.000 micron RAPPORTO S/V = 0,2 RAPPORTO S/V = 0,6 Area superficiale di un grosso cubo

5.400

m 2 Area superficiale complessiva di piccoli cubi

16.200

m 2 RELAZIONE tra SUPERFICIE e VOLUME di una CELLULA

5.

TIPOLOGIA delle CELLULE

Esistono 2 tipi di organizzazioni cellulari:

a.

Cellule PROCARIOTICHE

b.

Cellule EUCARIOTICHE

CONFRONTO e DIFFERENZE

Le cellule PROCARIOTICHE hanno una struttura più semplice delle cellule EUCARIOTICHE

NUCLEOIDE Cellula PROCARIOTICA CELLULA EUCARIOTICA e PROCARIOTICA confronto e differenze NUCLEO ORGANULI Cellula EUCARIOTICA

5 a.

Cellula PROCARIOTICA

Cellula PROCARIOTICA MORFOLOGIA

Le cellule PROCARIOTICHE (BATTERI) sono cellule piccole, relativamente semplici, che NON hanno un nucleo circondato da una membrana Il loro DNA (DNA nudo) è situato in una regione detta NUCLEOIDE CELLULA PROCARIOTICA Batteri (Regno MONERE) Rivestimenti (dall’esterno verso l’interno): 1. CAPSULA 2. PARETE 3. MEMBRANA CELLULARE

FLAGELLI batterici Ribosomi 1 CAPSULA 2 PARETE CELLULARE 3 MEMBRANA CELLULARE NUCLEOIDE (DNA) PILI ( FIMBRIE)

Cellula PROCARIOTICA dimensioni 1-2 MICRON (in media) BATTERI (organismi UNICELLULARI)

Staphylococcus aureus Escherichia coli

5b.

Cellula EUCARIOTICA

Cellula EUCARIOTICA

A.

ANIMALE

B.

VEGETALE

Le cellule EUCARIOTICHE sono suddivise in compartimenti che svolgono funzioni diverse

Le cellule eucariotiche sono contraddistinte dalla presenza di un vero e proprio NUCLEO Nelle cellule eucariotiche esiste un sistema di membrane interne che suddivide il citoplasma in zone diverse con funzioni differenti, facilitando l’insieme delle attività chimiche indicate come:

METABOLISMO CELLULARE

6.

Cellula EUCARIOTICA ANIMALE

La cellula EUCARIOTICA ANIMALE contiene una varietà di organuli o organelli citoplasmatici circondati da membrane RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO NUCLEO Assenti nella maggior parte delle CELLULE VEGETALI CITOSCHELETRO FLAGELLO LISOSOMA CENTRIOLO RIBOSOMI APPARATO di GOLGI FILAMENTO INTERMEDIO MICROTUBULO MICROFILAMENTO PEROSSISOMA MEMBRANA PLASMATICA MITOCONDRIO CELLULA EUCARIOTICA ANIMALE

Cellula EUCARIOTICA ANIMALE dimensioni 40-70 MICRON (in media) ANIMALI (organismi PLURICELLULARI)

7.

Cellula EUCARIOTICA VEGETALE

La cellula EUCARIOTICA VEGETALE presenta strutture che sono assenti in una cellula animale: i cloroplasti , un grande vacuolo e una parete cellulare rigida Reticolo endoplasmatico ruvido NUCLEO Apparato di Golgi Ribosomi Reticolo endoplasmatico liscio Assenti nelle cellule ANIMALI VACUOLO CENTRALE CLOROPLASTO PARETE CELLULARE Microtubulo Filamento intermedio Microfilamento CITOSCHELETRO Mitocondrio Perossisoma Membrana plasmatica CELLULA EUCARIOTICA VEGETALE

Cellula EUCARIOTICA VEGETALE dimensioni 40-70 MICRON (in media) PIANTE (organismi PLURICELLULARI)

8.

Parti fondamentali della Cellula EUCARIOTICA

Le parti fondamentali della CELLULA EUCARIOTICA (sia animale che vegetale) sono: 1. MEMBRANA PLASMATICA (CELLULARE) Racchiude e delimita la cellula, rappresentandone il contorno. Permette gli scambi di sostanze in entrata ed in uscita dalla cellula 2. CITOPLASMA Costituisce tutta la parte interna della cellula delimitata dalla membrana plasmatica Nelle cellule eucariotiche presenta tutta una serie di strutture chiamate ORGANULI o ORGANELLI CITOPLASMATICI

1. MEMBRANA PLASMATICA (CELLULARE) La membrana plasmatica è costituita principalmente da fosfolipidi e proteine organizzati in un modello: MOSAICO FLUIDO FOSFATIDILCOLINA FOSFOLIPIDI Sono i principali componenti strutturali delle membrane cellulari Queste molecole, come già visto in Biochimica, hanno e 2 «code» IDROFOBE TESTA IDROFILA CODE IDROFOBE Gruppo fosfato

CH 2 O C O CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH O O C O CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 O

GLICEROLO una «testa» IDROFILA Molecola di un FOSFOLIPIDE (FOSFOGLICERIDE)

CH 2 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 3 P O CH 2 O – CH 3 CH 3 CH 3 CH 2 CH 2 CH CH CH 2 CH 2 CH 2

Schema di un fosfolipide

CH 2 CH 2 CH 2 CH 2 CH 3

FOSFOLIPIDI: teste idrofile formano una struttura stabile a 2 strati chiamata doppio strato fosfolipidico in cui le sono a contatto con l’acqua, mentre le code idrofobe si orientano verso l’interno, allontanandosi dall’acqua AMBIENTE ESTERNO alla CELLULA: extracellulare Teste IDROFILE Ambiente ACQUOSO

OUT

Code IDROFOBE

DOPPIO STRATO FOSFOLIPIDICO

Ambiente ACQUOSO AMBIENTE INTERNO alla CELLULA: intracellulare

IN

La membrana plasmatica viene descritta come un MOSAICO FLUIDO La sua struttura è, infatti, fluida, perchè la maggior parte delle molecole proteiche e dei fosfolipidi può muoversi lateralmente nella membrana

.

ESTERNO MEMBRANA PLASMATICA Fibre matrice extracellulare CARBOIDRATO (della glicoproteina) GLICOPROTEINA GLICOLIPIDE INTERNO FOSFOLIPIDE FILAMENTI CITOSCHELETRO COLESTEROLO PROTEINE CITOPLASMA Struttura della MEMBRANA PLASMATICA di una CELLULA ANIMALE

2. CITOPLASMA Il citoplasma contiene vari ORGANULI cellulari che sono in comunicazione tra loro tramite un sistema di membrane interne Il sistema di membrane interne è un insieme di ORGANULI circondati da membrane che lavorano insieme nel sintetizzare (produrre), immagazzinare e distribuire i prodotti cellulari e cioè molecole fondamentali come, per es., lipidi e proteine IMPORTANTE: le membrane di tutti gli organuli citoplasmatici hanno una struttura simile a quella della membrana cellulare

I vari organuli del sistema di membrane interne sono interconnessi strutturalmente e funzionalmente

Reticolo endoplasmatico ruvido Vescicola di trasporto proveniente dal reticolo endoplasmatico Apparato di Golgi Vescicola di trasporto proveniente dall’apparato di Golgi Membrana plasmatica Nucleo

CELLULE

Membrana nucleare Lisososma Vacuolo

SPAZIO INTERCELLULARE

Reticolo endoplasmatico liscio

SISTEMA INTERNO di MEMBRANE

9.

ORGANULI CITOPLASMATICI

ORGANULI o ORGANELLI CITOPLASMATICI (comuni a cellule ANIMALI e VEGETALI) 1. NUCLEO 2. RETICOLO ENDOPLASMATICO A. RUVIDO (RER) B. LISCIO (REL) 3. RIBOSOMI 4. APPARATO di GOLGI 5. LISOSOMI 6. MITOCONDRI 7. CITOSCHELETRO 8. a) CIGLIA b) FLAGELLI

1. NUCLEO

Il NUCLEO è il centro di controllo della cellula E’ solitamente l’organulo più grande ed è separato dal citoplasma tramite la PORI NUCLEARI MEMBRANA NUCLEARE che presenta delle piccole aperture chiamate (lume di circa 10 nm) NUCLEO E’ il centro di controllo genetico della cellula eucariotica perché contiene il DNA che dirige tutte le attività cellulari

CROMATINA NUCLEOLO PORO NUCLEARE

NUCLEO

Membrana nucleare (doppio strato)

RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO

Ribosomi

NUCLEO e RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO

2 . RETICOLO

ENDOPLASMATICO

2 A. RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO (RER) Il RER dà origine a membrane e proteine E’ costituito da una serie di canali rivestiti da membrana che percorrono tutto il citoplasma e rappresenta una specie di “sistema circolatorio” della cellula. Sulle membrane si trovano aderenti dei corpiccioli sferoidali: i RIBOSOMI

Il reticolo endoplasmatico ruvido ha 2 funzioni principali: (RER)

ampliare l’estensione del sistema di membrane Assemblare

(unire i vari pezzi)

le PROTEINE destinate a essere secrete dalla cellula

3. RIBOSOMI

Si trovano sulla superficie del reticolo endoplasmatico ruvido (ma anche isolati nel citoplasma) vescicole ad altri organuli e producono PROTEINE che possono essere secrete dalla cellula, inserite nelle membrane o trasportate in Rappresentano la “fabbrica” delle PROTEINE, che la cellula produce grazie alle informazioni contenute nel DNA del nucleo Sintesi (produzione) e confezionamento di una PROTEINA da parte del RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO (RER) RIBOSOMA Vescicola di trasporto che si stacca 4 1 3 Vescicola di trasporto con dentro una glicoproteina Catena glucidica 2 Glicoproteina POLIPEPTIDE Reticolo endoplasmatico

2 B. RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO (REL) Costituito da una serie di canali rivestiti da membrana che percorrono tutto il citoplasma e rappresenta una specie di “sistema circolatorio” della cellula

Il REL non presenta RIBOSOMI aderenti alle sue membrane e svolge molteplici funzioni:

Reticolo endoplasmatico LISCIO 1. sintetizza i LIPIDI (acidi grassi, fosfolipidi, steroidi) Reticolo endoplasmatic o RUVIDO Involucro nucleare 2. demolisce le TOSSINE e i FARMACI nelle cellule del fegato (EPATOCITI) 3. immagazzina ioni calcio nelle cellule muscolari e rilascia Reticolo endoplasmatico LISCIO RIBOSOMI Reticolo endoplasmatico RUVIDO Reticolo endoplasmatico LISCIO e RUVIDO

4. APPARATO di GOLGI

Rielabora, seleziona e trasporta i prodotti cellulari rappresenta un magazzino di interscambio E’ composto da sacchetti appiattiti , chiamati CISTERNE o DITTIOSOMI, impilati uno sull’altro che ricevono e modificano i prodotti del reticolo endoplasmatico e li trasportano ad altri organuli o sulla superficie della cellula per essere espulsi Apparato di GOLGI Vescicola di trasporto prodotta Lato d’ingresso Vescicola di trasporto, proveniente dal reticolo Nuova vescicola in formazione APPARATO di GOLGI Lato

di uscita

L’Apparato di GOLGI venne evidenziato verso la fine dell'800, precisamente nel 1898, dallo scienziato italiano Camillo GOLGI, attraverso un’indagine microscopica con l’uso di sostanze coloranti, effettuata su cellule nervose del gatto

Esso è costituito da 3 tipi di strutture diverse: 1. VESCICOLE TRANSFER: piccole vescicole

(80-100 nm)

da elaborare tramite le quali pervengono al GOLGI le biomolecole

2. CISTERNE: numero minimo 3 (nelle cellule umane 4/7) Si dispongono le une di fronte alle altre, con una faccia che guarda verso il nucleo, dove arrivano le VESCICOLE TRANSFER, ed un'altra che guarda verso la membrana cellulare, dove si originano i VACUOLI di condensazione contenti i prodotti dell'attività dell'organulo 3. VACUOLI di CONDENSAZIONE: Si fondono tra loro formando macrovescicole o granuli di secrezione diretti a fondersi con la membrana cellulare per poi far fuoriuscire il loro contenuto: processo definito ESOCITOSI

5. LISOSOMI

I LISOSOMI demoliscono le sostanze alimentari e di rifiuto delle cellule. Sono assenti nella maggior parte delle cellule vegetali Sono costituiti da enzimi digestivi (idrolitici) chiusi in sacchetti circondati da membrane in modo da svolgere diversi tipi di funzioni digestive Sostanze nutritive Membrana plasmatica 3 Introduzione delle particelle Si possono ritenere gli “stomaci” della cellula Vacuolo alimentare Reticolo ruvido 2 4 1 Vescicola di trasporto (contenente enzimi idrolitici inattivi) Apparato di Golgi Lisosomi Il lisosoma ingloba l’organulo danneggiato Digestione 5 Formazione e modalità d’azione dei LISOSOMI

Nei globuli bianchi i LISOSOMI distruggono i batteri nocivi che sono stati ingeriti GLOBULI BIANCHI (LEUCOCITI) 1. LINFOCITI

B

T

H -

S -

C – HELPER SUPPRESSOR CITOTOSSICI LISOSOMA NUCLEO 2. MONOCITI 3. GRANULOCITI

BASOFILI

EOSINOFILI O ACIDOFILI

NEUTROFILI LISOSOMA all’interno di un GLOBULO BIANCO (Leucocita)

I LISOSOMI sono anche il centro di riciclaggio degli organuli danneggiati Due organuli danneggiati all’interno del LISOSOMA Frammento di MITOCONDRIO Frammento di PEROSSISOMA LISOSOMA mentre digerisce 2 organuli danneggiati

6. MITOCONDRI

Sono organuli citoplasmatici a forma di “fagiolo” e delimitati da 2 membrane: una INTERNA ed una ESTERNA Quella esterna è lineare, mentre quella interna presenta delle introflessioni chiamate: CRESTE MITOCONDRIALI MITOCONDRIO MEMBRANA ESTERNA MITOCONDRI Convertono l’energia chimica presente negli alimenti in energia utilizzabile dalla cellula SPAZIO INTERMEMBRANA MEMBRANA INTERNA ATP Struttura di un MITOCONDRIO CRESTE MATRICE

MITOCONDRIO I MITOCONDRI sono le “centrali energetiche” della cellula, presenti in grande quantità (migliaia) nel citoplasma Essi sono tanto più numerosi quanto più una cellula deve svolgere funzioni che richiedono molta energia Es. le CELLULE MUSCOLARI che si devono continuamente allungare e scorciare (fenomeno della CONTRAZIONE muscolare)

Nei MITOCONDRI avviene un processo chimico del METABOLISMO cellulare che si chiama

respirazione cellulare

Questa trasforma l’energia chimica contenuta negli alimenti in energia chimica racchiusa nelle molecole di ATP I MITOCONDRI contengono anche proprie molecole di DNA (5-10 anelli) per un totale di 37 GENI (adenosina-trifosfato) che rappresenta: la principale fonte di energia per svolgere tutte le funzioni cellulari

7. CITOSCHELETRO

L’ambiente interno cellulare è costituito da una fitta rete (impalcatura) di fibre proteiche che rappresenta lo “scheletro” delle cellule. Queste fibre possono essere di 3 tipi diversi: A.

MICROTUBULI B. MICROFILAMENTI C. FILAMENTI INTERMEDI CITOSCHELETRO è costituito da una rete di fibre proteiche di sostegno

B

Subunità di ACTINA 7 nm MICROFILAMENTO

C

Subunità fibrosa 10 nm FILAMENTO INTERMEDIO

A

Subunità di TUBULINA 25 nm MICROTUBULO Le FIBRE (proteiche) del CITOSCHELETRO

7 A. MICROTUBULI : conferiscono rigidità alla cellula e svolgono una funzione di ancoraggio per gli organuli e di guida per i loro movimenti 7 B. MICROFILAMENTI: costituiti da una proteina ( ACTINA), permettono alle cellule di cambiare forma e di muoversi 7 C. FILAMENTI INTERMEDI: rinforzano la cellula e tengono bloccati alcuni organuli

8a. CIGLIA

8b. FLAGELLI

Sono appendici locomotorie di alcuni tipi di cellule eucariotiche che si muovono flettendo i MICROTUBULI di cui sono costituiti TESTA (NUCLEO) COLLO CODA (FLAGELLO) Cellule con CIGLIA (tessuti respiratori) SPERMATOZOO (gamete maschile) con FLAGELLO

Nelle CIGLIA e nei FLAGELLI, gruppi di microtubuli (9 coppie esterne + 1 coppia centrale) hanno funzione di sostegno e consentono il movimento ondeggiante tipico di questi organuli

Flagello

Fotografie al MICROSCOPIO ELETTRONICO di sezioni trasversali Coppia di microtubuli esterni Microtubuli centrali i 9 coppie microtu b ul esterne Braccia radiali Braccia di DINEINA Membrana plasmatica FLAGELLO 1 coppia microtubuli centrale Corpo basale (strutturalmente identico al CENTRIOLO) CORPO BASALE Struttura di un FLAGELLO di una cellula EUCARIOTICA

10.

Particolarità delle

CELLULE VEGETALI

ORGANULI CELLULARI CITOPLASMATICI tipici delle cellule VEGETALI La cellula VEGETALE presenta delle strutture particolari che NON sono presenti in quella ANIMALE.

Queste sono essenzialmente di 3 tipi: 1.

VACUOLI

2.

PLASTIDI

A. CLOROPLASTI (verdi, svolgono la fotosintesi) B. CROMOPLASTI (vari colori, parti colorate delle piante) C. LEUCOPLASTI (bianchi, contengono amido) 3.

PARETE CELLULARE

1. VACUOLI Sono organuli tipici della cellula vegetale ripieni di una soluzione acquosa con disciolte varie sostanze che mantengono costante l’ambiente cellulare CELLULE VEGETALI: grande vacuolo centrale che ha funzioni lisosomiali e di riserva CELLULE ANIMALI : ne hanno tanti ma piccoli NUCLEO VACUOLO centrale

CELLULA VEGETALE

VACUOLO centrale CLOROPLASTO

Alcuni PROTISTI hanno VACUOLI CONTRATTILI che pompano all’esterno l’acqua in eccesso NUCLEO VACUOLI CONTRATTILI di un PROTISTA (PARAMECIO) VACUOLI CONTRATTILI

2 A. CLOROPLASTI Trasformano l’energia solare in energia chimica Catturano l’energia solare grazie alla CLOROFILLA e poi la convertono in energia chimica attraverso il processo della FOTOSINTESI che poi viene immagazzinata negli zuccheri ENERGIA SOLE GLUCOSIO AMIDO Hanno una forma a “fagiolo” e sono delimitati da 2 membrane (esterna e interna) ambedue lisce Si trovano nelle PIANTE e in alcuni PROTISTI CLOROPLASTO Stroma Membrana interna ed esterna GRANO

TILACOIDE

Spazio tra le membrane

Struttura di un CLOROPLASTO

3. PARETE CELLULARE Le cellule vegetali sono sostenute da pareti cellulari rigide fatte per la maggior parte di CELLULOSA che le conferiscono una forma poligonale VACUOLO Membrana plasmatica Citoplasma PARETI delle cellule VEGETALI e GIUNZIONI cellulari PLASMODESMA

Citoplasma parete

Strati parete cellula vegetale Tra 2 cellule vegetali adiacenti si trovano numerosi canali chiamati PLASMODESMI cioè giunzioni cellulari che formano un sistema di comunicazione all’interno dei tessuti vegetali

Le PARETI supportano le cellule e le GIUNZIONI ne consentono l’attività coordinata nei tessuti Gli organismi eucarioti sono per la maggior parte PLURICELLULARI, per cui le cellule si devono coordinare al fine di costituire un unico organismo dove tutte le cellule funzionino in armonia Le cellule interagiscono tra di loro e con il loro ambiente attraverso la loro superficie

11.

COMUNICAZIONI tra

CELLULE ANIMALI

SUPERFICI e GIUNZIONI CELLULARI Le CELLULE ANIMALI sono prive di pareti cellulari rigide ma la maggior parte di esse secerne uno strato appiccicoso di glicoproteine, chiamato:

MATRICE EXTRACELLULARE La matrice tiene unite le cellule nei vari tipi di tessuti Nelle cellule animali esistono 3 tipi di GIUNZIONI CELLULARI:

1.

2.

3.

GIUNZIONI OCCLUDENTI: uniscono le cellule tra loro formando un sottile strato a tenuta stagna DESMOSOMI (giunzioni di ancoraggio): tengono unite le cellule tra loro o alla matrice extracellulare (“punti di saldatura”) GIUNZIONI COMUNICANTI: sono canali che permettono alle sostanze di fluire da cellula a cellula GIUNZIONE OCCLUDENTE Superficie CELLULE ANIMALI DESMOSOMA GIUNZIONE COMUNICANTE 3 tipi di GIUNZIONI CELLULARI Matrice extracellulare Spazio INTERCELLULARE Membrane cellulari cellule adiacenti

12.

Categorie funzionali degli

ORGANULI CITOPLASMATICI

Gli organuli citoplasmatici delle cellule EUCARIOTICHE sono suddivisi in 4 categorie funzionali:

1.

ASSEMBLAGGIO 2.

DEMOLIZIONE 3.

TRASFORMAZIONI ENERGETICHE 4.

SOSTEGNO, MOVIMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE

Gli organuli EUCARIOTICI e le loro funzioni

DESIDERATA Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. Dì la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare. Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti. Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di dinstinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna, ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti stia schiudendo come si dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca di essere felice. (Trovata nell'antica chiesa di S. Paolo, Baltimora. Datata 1692)

FINE della LEZIONE N. 4 CITOLOGIA: Morfologia della cellula Grazie per l’attenzione E ricordatevi…!!!

… Considerate la vostra semenza fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza… DANTE ALIGHIERI La Divina Commedia, INFERNO, canto XXVI, 118-120 Prof. Fabrizio Carmignani [email protected] www.fabriziocarmignani.com