Romanticismo - Scuola Media Pio X Artigianelli

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IL ROMANTICISMO: INTRODUZIONE
SCUOLA MEDIA PIO X ARTIGIANELLI
CLASSE III A – prof. MATTEO BIAGI
CONTESTO STORICO
1)LA RIVOLUZIONE FRANCESE
2)L’ETÀ NAPOLEONICA
NAPOLEONE IN ITALIA:
GENERA ILLUSIONI, POI DELUSE
(SOPRATTUTTO CON LA
CONCESSIONE AGLI AUSTRIACI DI
VENEZIA NEL 1797 CON IL
TRATTATO DI CAMPOFORMIO)
CONTRIBUISCE COMUNQUE ALLA
MODERNIZZAZIONE GIURIDICA,
AMMINISTRATIVA ED ECONOMICA
DELL’ITALIA
SOTTO NAPOLEONE INIZIA A
FORMARSI UNA COSCIENZA
NAZIONALE
IL CONGRESSO
DI VIENNA
E
LA
RESTAURAZIONE
I moti del 1820 -21
I moti del 1830
Le rivoluzioni del 1848 e
la I guerra di
indipendenza
La II guerra di
indipendenza e l’unità
d’Italia
A livello europeo, l’ascesa della Prussia di Bismarck, in
seguito alle vittorie contro Austria (1866) e Francia
(1870)
Dal punto di vista del pensiero
politico, è opportuno ricordare la
nascita del socialismo
scientifico, grazie al pensiero di
Marx ed Engels
Che cos’è il Romanticismo?
Si tratta di un movimento
culturale e artistico
sviluppatosi in Europa tra la
fine del XVIII secolo e la metà
del XIX.
Il termine deriva dall’inglese
romantic, che nel Seicento
indicava il carattere
avventuroso e fantastico dei
romanzi cavallereschi e della
natura selvaggia in cui si
svolgevano.
Nella cultura francese, e
particolarmente in Rousseau, il
termine viene ripreso con il
significato di “malinconico”,
per definire lo stato d’animo
di chi contempla un paesaggio .
Solo in Germania, però, il termine diviene sinonimo
di un nuovo gusto letterario, artistico e musicale,
moderno, in contrapposizione con quello classico e
illuminista.
E’ impossibile ricondurre ad una definizione
sintetica gli innumerevoli, talvolta contraddittori
aspetti del Romanticismo: l’esaltazione
dell’individuo e l’interesse per la nazione, la
modernità e il culto del passato, l’entusiasmo e la
depressione.
Prima ancora che come corrente letteraria e
artistica, il Romanticismo nasce nella seconda metà
del 1700 come sensibilità, disposizione psicologica,
stato d’animo che si differenzia dalla generale
mentalità illuminista.
Il Preromanticismo
L’insoddisfazione per l’esaltazione illuminista della ragione si
manifesta in modi diversi in tutta Europa. A questi fenomeni, che
non costituiscono un vero e proprio movimento, ma che anticipano
il secolo successivo, la critica dà il nome di “Preromanticismo”.
CARATTERI GENERALI DEL PREROMANTICISMO
-Rifiuto dell’equilibrio illuminista
-Predilezione per i temi cupi (morte, dolore, suicidio)
-Esaltazione di atteggiamenti sentimentali ed irrazionali
(amori impossibili, nostalgia della felicità perduta,
malinconia, sogno)
-Considerazione della natura non più come sfondo, ma come
possente regno che vive una propria, tempestosa vita o che si
propone come “doppio” dello stato d’animo dell’artista
-Attenzione alla cultura “popolare”, non intellettuale, e
quindi al patrimonio di fiabe, poemi, saghe, leggende di ogni
popolo
Il Preromanticismo in Inghilterra: i Canti di Ossian
La nuova sensibilità
letteraria si afferma in
Inghilterra con i cosiddetti
Canti di Ossian (Fragment of
Ancient Poetry, 1760)
presentati dallo scrittore
James Macpherson come la
traduzione di antiche poesie
epiche medievali in lingua
gaelica. In realtà il
letterato manipolò moltissimo
gli originali al punto da
inventarne alcuni di sana
pianta.
L’opera ebbe un successo
enorme in tutta Europa, tanto
da essere paragonati,
all’epoca, ai poemi di Omero.
TEMI E MOTIVI DEI CANTI DI OSSIAN:
-Drammatiche lacerazioni dei cuori innamorati
-Predilezione per i paesaggi notturni, lunari,
tempestosi
-Interrogazioni alla natura e alle stelle
-Pose esagitate e patetiche
-Lamento per la morte prematura di giovani eroi
infelici
-Tombe spoglie e “illacrimate”
Il Preromanticismo in Inghilterra:
2) la poesia sepolcrale
I motivi del sepolcro, largamente
presenti nell’Ossian, si ritrovano in
due celebri poesie:
- Il lamento, ovvero penieri notturni
sulla vita, la morte e l’immortalità
(1745) di Edward Young
-Elegia scritta in un cimitero di
campagna (1751) di Thomas Gray.
Entrambe le poesie ebbero una vasta risonanza in
Italia, sia per i temi della morte e della tomba
che proponevano ossessivamente, sia per alcune
raffigurazioni stereotipate del paesaggio,
lugubre, con antiche rovine su cui aleggiano
uccelli notturni (gufi, civette, upupe), sia per
le gravi meditazioni sul destino umano.
A voi il
compito di
scoprire
l’influenza di
queste poesie
su Ugo Foscolo…
Il Preromanticismo in Francia: Rousseau
Un altro faro della sensibilità
preromantica è Jean jacques Rousseau,
partito da posizioni illuministe, come
sappiamo, ma ben presto giunto su
posizioni personali. Il suo pensiero
era incentrato sul PRIMATO DEL
SENTIMENTO, sul RITORNO ALLA NATURAcome
fondamento della felicità, idee non
troppo coerenti con l’Illuminismo.
Il romanzo Julie ou la nouvelle Heloise
(1761) è dedicato al tema della
prevalenza dell’amore passionale sulle
convenzioni sociali. È un romanzo
epistolare che narra l’amore di Julie
d’Etanges per il suo precettore, Saint
Preux, destinato ad una tragica fine.
Il preromanticismo tedesco:
lo Sturm und Drang
In Germania la sensibilità
preromantica si manifesta
soprattutto nel movimento
“Sturm und drang” (“tempesta
e assalto”)
I componenti di questo
movimento, tra i quali i
giovani Schiller e Goethe, si
ribellano apertamente
all’Illuminismo in nome del
sentimento e della creatività
individuale.
L’opera fondamentale dello Sturm
und Drang è il romanzo Die leiden
des jungen Werther (I dolori del
giovane Werther), 1774-1787, di
Johann Wolfang Goethe.
Il romanzo raccoglie in due libri le
lettere scritte da Werther all’amico
Wilhelm.
Il protagonista, amante della poesia,
si rifugia in un piccolo paese per
trovare il suo equilibrio interiore a
contatto con la natura.
Qui, durante una festa, conosce
Charlotte S., una fanciulla di buona
famiglia che vive col padre vedovo e
se ne innamora, anche se la giovane è
fidanzata con Alberto. Amore
infelice, contatto con la natura,
poesia, esito tragico: gli
ingredienti del preromanticismo ci
sono tutti,
Il Neoclassicismo
Nel corso del 1700
si assiste, in
Europa, come
reazione al barocco
a un ritorno al
classico nelle arti
figurative e nella
letteratura.
Il maggior
sostenitore di
questo movimento fu
Johann Joachim
Winckelmann,
storico dell’arte,
ch evedeva nelle
opere dell’arte
greca una “nobile
semplicità e una
quieta grandezza”.
Quest’idea della bellezza ideale, rafforzata dagli
scavi archeologici di Ercolano e Pompei e dalla
sistemazione dei Musei Vaticani, alimenta una
visione della Grecia come mondo dell’armonia, della
grazia.
In letteratura, fu espressione
del Neoclassicismo la fase post
1786 di Goethe e Schiller, che
scrisse, ad esempio, un inno dal
titolo Gli dei della Grecia
(1788)
Anche in questa fase classica,
apparentemente lontana dai
furori giovanili dello Sturm und
Drang, è possibile scorgere un
anticipo del Romanticismo:
dietro la nostalgia della Grecia
si nasconde un’insoddisfazione
per il presente, un desiderio
struggente e insoddisfatto.