“Casi clinici: ansia e insonnia, allergie”

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L’omeopatia: L’omeopatia nacque alla fine del 1700 per
merito del medico, fisico, chimico, e linguista Samuel
Hahnemann. In un momento in cui i comuni trattamenti
medici comprendevano salassi e veleni, Hahnemann si
interessò a sviluppare una medicina meno aggressiva. Il
principio di similitudine era conosciuto fin dai tempi di
Ippocrate, il quale enunciava “similia similibus
curentur” utilizzando ad esempio basse dosi di
Helleborus Niger, sostanza ad attività emetica, per curare
il vomito.
Hahnemann aggiunse al concetto di similitudine due
elementi ulteriori. Una volta preparata una soluzione del
medicinale la diluizione la dinamizzazione della
soluzione. La dinamizzazione era ottenuta applicando ad
ogni diluizione successiva del medicinale un numero
prestabilito di succussioni (agitazioni longitudinali).
Inoltre stabilì che il trattamento omeopatico doveva essere
scelto a partire da una visione globale dell’individuo
ammalato e non soltanto dai sintomi della sua malattia.
L’omeopatia oggi: (indagine doxa maggio 2012)
Nel mondo oggi 400.000.000 di persone
conoscono e utilizzano l’omeopatia e in
alcune nazioni è riconosciuta dal S.S.N.
In Italia l’82% degli italiani conosce i
medicinali omeopatici, fra questi 1 italiano
su 6 li ha utilizzati nell’ ultimo anno.
• 61% italiani che vorrebbero che il proprio
medico di base gli fornisse maggiori
spiegazioni su questo metodo terapeutico
• 42% accetterebbe una prescrizione
omeopatica dal proprio medico
• 41% ricerca informazioni sulla rete
• 35% chiede consigli e informazioni
sui f. omeopatici al farmacista
IL CONCETTO DI SIMILITUDINE:
L’ omeopatia può essere definita come
“un metodo clinico-terapeutico, basato
sulla somministrazione, a dosi
infinitesimali, di sostanze capaci di
provocare nell’ uomo sano, delle
manifestazioni simili ai sintomi
presentati dall’ individuo malato.”
Ogni sostanza farmacologicamente attiva,
induce nell’individuo sano un insieme di
sintomi caratteristici della sostanza impiegata
definito: PATOGENESI
-Ogni individuo quando è ammalato
presenta un insieme di segni e sintomi tipici
della sua reattività individuale.
-La somministrazione a dosi infinitesimali
di sostanze i cui sintomi sperimentali sono
simili a quelli spontanei del malato è capace
di indurre la guarigione
L’omeopatia è quindi l’applicazione
clinica della legge di similitudine che
stabilisce il parallelismo fra POTERE
TOSSICOLOGICO e POTERE
TERAPEUTICO di una sostanza.
Alcuni esempi:
-Apis (faringite, orticaria, congiuntivite, calazio, punture d’
insetto)
-Belladonna (febbre acuta improvvisa, convulsioni, otiti
acute, cefalee con ipertensione, colpo di sole).
-Cantharis (cistiti acute emorragiche,ustioni di secondo
grado, eruzioni vescicolari.)
• Curare significa per il medico
omeopata confrontare i sintomi
riferiti dal soggetto malato con i
sintomi indotti dalle sostanze
sperimentate e somministrare al
paziente quel rimedio che nel
soggetto sano provoca una sindrome
simile.
Esistono tre tecniche di prescrizione: unicista,
pluralista e complessista. La prima consiste
nella prescrizione di un solo medicinale
omeopatico, il simillimum, quel rimedio talmente
simile alla persona da rappresentare una terapia
esclusiva, generalmente dato in alta diluizione e
per lungo tempo. La tecnica pluralista è la più
utilizzata e prevede due o più rimedi, usati
contemporaneamente o alternati secondo una
successione prestabilita. La tecnica complessista
si è sviluppata soprattutto in Germania, non
applica la legge di similitudine ma si basa su più
medicinali inclusi nello stesso preparato, in
genere a bassa diluizione e sulla loro azione
sinergica.
IL PREPARATO OMEOPATICO:
Il medicinale omeopatico in Italia è regolamentato dal D.
Lgs 185/1995
Art.1 “ per medicinale omeopatico si intende
ogni medicinale ottenuto da prodotti, sostanze
o composti denominati “materiali di partenza
omeopatici” secondo un processo di
fabbricazione omeopatico descritto nella
farmacopea europea …”
• Le farmacopee di riferimento sono:
• Farmacopea europea
• Farmacopea Francese X edizione
• Ogni sostanza farmacologicamente attiva
diventa medicinale omeopatico se preparato
con i procedimenti specifici ed utilizzato in
terapia secondo la metodologia omeopatica
IL PREPARATO OMEOPATICO:
Un farmaco omeopatico è definito dalla
-denominazione latina del prodotto utilizzato
-indicazione del grado
-metodo di diluizione
-forma farmaceutica
APIS 30 CH granuli
BELLADONNA 6CH granuli
RHUS TOXICODENDRON 200 CH globuli
Le materie prime da cui si parte per la
preparazione dei materiali di base o
ceppi omeopatici possono essere di
origine:
-vegetale
-animale
-minerale
CEPPI DI ORIGINE VEGETALE:
-Raccolta delle piante
-Preparazione della tintura madre(tecnica descritta dalla
farmacopea francese e farmacopea europea)
Le TM sono preparazioni liquide che si ottengono dall’
estrazione alcolica di materie prime vegetali(ma anche
animali).
L’estrazione alcolica si effettua lasciando macerare le
piante fresche o loro parti in alcool per un periodo non
inferiore a 10 giorni.
Dopo questo periodo si fa decantare il macerato , si filtra
il surnatante si spreme il residuo depositato, i due liquidi
così raccolti vengono mescolati e lasciti riposare per 48
ore e quindi rifiltrati
Parti utilizzate per la preparazione di TM
-pianta intera
-foglie
--corteccia
-fiori o frutti
-radici
-gemme
-semi
CEPPI DI ORIGINE ANIMALE
La materia prima è costituita da animali interi, parti o
organi di animali o da alcune secrezioni
L’estrazione alcolica si effettua lasciando macerare la
materia prima in alcool per un periodo non inferiore a 3
settimane
Quindi si decanta e si filtra.
In alcuni casi vengono utilizzati animali vivi(APIS
MELLIFICA, FORMICA RUFA)
In altri casi si usano animali dissecati(CANTHARIS)
Spesso si usano delle secrezioni ad esempio molti veleni
di serpenti (LACHESIS MUTUS)
CEPPI DI ORIGINE MINERALE
-La materia prima è costituita da prodotti di
origine minerale: es NATRUM
MURIATICUM è il sale marino
CALCAREA CARBONICA è lo strato
medio del guscio dell’ ostrica
Se sono solubili si procede come per le TM
vegetali e animali, altrimenti si effettuano
delle triturazioni in veicoli inerti come
lattosio o saccarosio
OPERAZIONI SPECIFICHE DEL
RIMEDIO
OMEOPATICO:DILUIZIONE E
DINAMIZZAZIONE
-La diluizione è stata voluta e cercata da
Hanneman per minimizzare gli effetti
tossici delle sostanze che utilizzava
-la dinamizzazione consiste nel far seguire
ad ogni operazione di diluizione un numero
preciso di succussioni o agitazioni
Metodi di diluizione:
-Il materiale di base o ceppo viene
diluito con operazioni successive nel
veicolo liquido in rapporto 1:100 e
otteniamo le Centesimali
Hannemaniane CH o di 1:10 e
otteniamo le Decimali Hannamaniane
DH
• La differenza fondamentale tra i due metodi preparativi è
l'utilizzo di un flacone unico, svuotato e riempito
nuovamente ad ogni diluizione (Korsakoff) o di flaconi
separati (Hahnemann). L'utilizzo del flacone unico rende la
preparazione più rapida, ma alcuni puristi ritengono che le
centesimali hahnemanniane siano le più affidabili. Nella
pratica quotidiana, la linea di pensiero prevalente è quella
che vede utilizzare le "CH" principalmente nel trattamento
di patologie acute (basse diluizioni) o di sintomi generali
(medie diluizioni), mentre le "K" trovano largo impiego
alle alte diluizioni per il trattamento di sintomi a
prevalenza psichica e sono meno sfruttate nell'acuto. Le
diluizioni decimali ("DH") sono spesso utilizzate
all'interno dei prodotti che prendono il nome di
"composti": più rimedi in diluzioni decimali per il
trattamento di determinate patologie acute in modo da
coprire la pluralità di sintomi (prodotti composti di questo
tipo sono utilizzati in casi di comune "mal di gola",
patologia che può avere molte sfaccettature quali rossore
più o meno marcato, dolore pungente o pulsante, bruciore
o meno..., in questi casi l'utilizzo di più ceppi garantisce
un'efficacia terapeutica ad un numero maggiore di casi)
Supporti inerti:
-Le diluizioni ottenute vengono usate per
impregnare dei supporti inerti quali:
-GRANULI piccole sfere costituite da lattosio
e saccarosio con una massa di circa 50 mg
GLOBULI piccolissime sfere costitute da
lattosio e saccarosio con una massa di circa 5
mg
-C0MPRESSE costitute da saccarosio e
lattosio con massa di circa 100 mg
Forme farmaceutiche
-TUBO GRANULI contiene circa 80-120
granuli
-TUBO DOSE contiene circa 200 globuli
-GOCCE : TM o MG 1DH
-FIALE ORALI
-POMATE
-SUPPOSTE
La ricetta omeopatica:
-Nome del rimedio
-Diluizione
-Forma farmaceutica
-Posologia e durata del trattamento
Regole nelle diluizioni:
Nella patologia acuta, maggiore è la
similitudine fra il quadro clinico
presentato dal paziente e la
patogenesi del rimedio omeopatico,
tanto più alta sarà la diluizione d
usare.
Sintomi locali
Sintomi generali
Sintomi psichici
5-6 CH
9-15 CH
30- 200 CH
I medicinali omeopatici in Italia in base al
D. Lgs. 219/2006 NON hanno indicazioni
terapeutiche approvate, per cui al loro
interno non possono riportare né le
indicazioni d’uso né il foglio illustrativo,
queste vengono comunicate solo ai medici
e ai farmacisti.
Ruolo fondamentale del farmacista nell’educazione del
paziente al corretto utilizzo
La ricerca in omeopatia
• L’omeopatia si è fondata sin dall’ inizio
sulla sperimentazione(materie mediche)
• La ricerca clinica controllata, condotta con
metodi moderni è tuttavia piuttosto recente
• Una recente meta-analisi, condotta da un
gruppo di studio istituito dalla Comunità
Europea indica un effetto terapeutico dell’
omeopatia, statisticamente distinguibile da
quello del placebo
La sperimentazione in omeopatia
Principali ostacoli:
-relativa piccolezza del mercato
-mancanza di cattedre universitarie
-dosi basse quasi inesistenti sul piano
molecolare, cosa che preclude l’ analisi
farmacocinetica
-praticata in ambulatori dai singoli medici
che non lavorano in gruppi
• ostacolo di tipo metodologico:
• È molto probabile che pazienti con la
stessa malattia ma con diversa storia,
diversa reattività e costituzione,
diversa localizzazione dei sintomi
richiedano prescrizioni diverse
• Non è semplice conciliare
l’individualizzazione della prescrizione
con i vincoli della sperimentazione
moderna
Nuovo approccio
• Testare non il farmaco ma il trattamento
omeopatico in quanto tale.
• Si effettua la visita omeopatica, si prescrive
il farmaco adatto a ciascun paziente, quindi
si passa alla randomizzazione dei pazienti in
due gruppi, uno solo dei quali riceve la
terapia stabilita, l’altro riceve il placebo
• Questo tipo di valutazione rispetta
meglio le caratteristiche dell’approccio
omeopatico.
• Gli studi osservazionali esprimono
meglio il concetto di effectiveness cioè
quanto un trattamento funzioni nella
pratica clinica, rispetto al concetto di
efficacy che misura quanto il
trattamento funzioni in studi clinici o
di laboratorio
Principali campi di applicazione della
ricerca omeopatica
• Ginecologia, terapia del dolore,
traumatologia,reumatologia, dermatologia
otorinolaringoiatria, allergologia, pediatria,,
veterinaria …
Efficacia dell’ omeopatia nel
trattamento delle piante
•
•
•
The effect of high dilutions of Pulsatilla nigricans on the vigour of soybean
seeds subjected to accelerated aging (L’effetto di alte diluizioni di Pulsatilla
sul vigore di semi di soia sottoposti a invecchiamento accelerato) pubblicato
su Acta Scientiarum. Agronomy di Da Silval H.A. Et al.
Sono state somministrate a campioni di semi di soia diluizioni 6, 12, 18, 24 e
30CH di Pulsatilla oppure acqua distillata di controllo .In seguito, i semi sono
stati sottoposti a invecchiamento accelerato (48 ore a 42° C)e posti in una
camera di crescita (25 ± 2° C).
Sono stati valutati: la germinazione, la lunghezza delle radici primarie e
germogli, il peso delle radici e dei germogli dei campioni. La germinazione e il
peso di radici e germogli delle piantine trattate con Pulsatilla nigricans erano
superiori al controllo, mentre i campioni trattati con diluizioni 12, 18 e 24 CH
hanno prodotto una maggiore lunghezza dei germogli stessi.
• Questi studi evidenziano gli effetti dei rimedi
omeopatici nel mondo vegetale dove non è possibile
sostenere l'esistenza di effetto placebo.
• L’ansia nella sua condizione
fisiologica è una risposta emotiva ad
uno stato di stress,di tensione o di
pericolo
• Ansia fenomeno fisiologico:
• protezione dai pericoli reali
• mantenere uno stato di allerta
• attivare meccanismi per
migliorare le performance
• Ansia fenomeno patologico
• Stimolo non ansiogeno
ansia patologica
• L’ansia diviene patologica quando le reazione del
soggetto, è legata ad eventi normalissimi e genera un
malessere eccessivo tale da invadere la vita affettiva,
lavorativa e relazionale di chi ne soffre
• Sintomi dell’ ansia:
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Palpitazioni
Sudore
Pallore
Brividi
Nausea
Diarrea
Disturbi gastrointestinali
Tachicardia Ipertensione arteriosa
Dilatazione pupillare
Paura, angoscia
Epidemiologia
• In Italia secondo l’Istituto Superiore della
Sanità soffrono di disturbi d’ ansia circa 12
milioni di persone
• Le donne presentano questo disturbo 3 volte
in più rispetto agli uomini
• Ansiolitici: effetti secondari
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Confusione psichica
Sedazione eccessiva, sonnolenza
Amnesia, calo delle capacità cognitive
Dipendenza psico-fisica con astinenza e
assuefazione
• Gli ansiolitici agiscono sul sintomo ma non
curano gli altri aspetti del disturbo …
Rimedi dell’ ansia
• Argentum nitricum:
• Ansia o insonnia che insorge nell’ attesa di un
evento importante,(ansia anticipatoria) in un
soggetto agitato, frettoloso, stressato …
• Teme le altezze, gli spazi chiusi
• Sintomi caratteristici: tremori, astenia, tensione
gastrica con dolore come di spina, vertigini,
cefalea, diarrea emotiva
• Gelsemium sempervirens:
• Ansia paralizzante da anticipazione, diarrea
emotiva,bisogno continuo di urinare, perdita
di memoria, tremori,confusione mentale. A
differenza di argentum è un ansioso timido
e insicuro, la sua caratteristica
predominante è il blocco, la paralisi
emotiva.
• Ignatia amara:
• Ansia accompagnata da depressione, sospiri, bolo
isterico, lipotimia, tremori, pianti, dolori
spasmodici erratici e puntiformi.
• Soggetti malinconici che migliorano con la
distrazione e tenendosi occupati
• La caratteristica principale sono i suoi sintomi
contraddittori: ride quando è triste e piange per la
gioia, rimugina in silenzio e rifiuta la consolazione
• Aconitum Napellus:
• Il sintomo che domina l'individuo Aconitum è la
paura, l'angoscia,un'ansia di tipo acuto. Il paziente
si agita, è angosciato, ha paura di morire, si
muove senza sosta, non riesce a stare tranquillo
nel letto; è cattivo, rissoso, collerico, il minimo
rumore è intollerabile. Si offende per nulla, grande
ansietà riguardo la sua malattia che dispera di
curare (anche un banale raffreddore); ordina di
fare subito qualcosa per lui, e una volta ottenuta
non gli va bene niente. I bambini sono facilmente
spaventati e stanno sempre all'erta, in allarme.
Non vogliono essere assolutamente toccati, non
sopportano il dolore, si lamentano e piangono
furiosamente.
• Thuya
• L’ansia è spesso mascherata; il soggetto non ama
parlare di sé, si sforza di sorridere anche quando
sta male. Ha fissazioni persecutorie, pensieri
ossessivi e ripetitivi. Si sente sempre in colpa,
cade nella tristezza e nella depressione. È il
rimedio di chi è introverso, ipersensibile e con una
bassa autostima. Teme le malattie e il vento, a
livello somatico alterna stipsi e diarrea, nausea,
insonnia con incubi. Le donne hanno frequenti
somatizzazioni che si manifestano con disturbi
all’utero e irregolarità mestruali.
Insonnia
• Bambini, adolescenti, adulti ed anziani
Con particolare predilizione per le
donne
• Colpisce 12 milioni di italiani senza
distinzioni d’età
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•
Effetti secondari degli ipnotici:
Eccessiva sedazione
Deficit cognitivo
Effetti residui diurni
Dipendenza fisica e psichica
• Gli effetti secondari sono maggiori
nell’ anziano
Insonnia del bambino
Chamomilla :
• Causalità: eruzione dentaria,otalgie, rimproveri
• Sintomi caratteristici: diarrea acquosa, verdastra, dolori
addominali,una guancia rossa e calda ,l’altra pallida e
fredda,tosse notturna, odontalgia dolori intollerabili
• Modalità :- aggravamento tra le 21 e le 24
- miglioramento: con il movimento passivo e il
caldo
Insonnia del bambino
• Causticum
• Causalità : ipersensiblità eccesssiva
• Sintomi caratteristici: Bambini che
piangono per niente, vogliono dormire con i
genitori, hanno paura del buio, di stare da
soli, e dei cani
• Modalità:aggravamento la sera
Insonnia del bambino
• Cypripedium pubescens
• Causalità : ipersensibilità eccessiva
• Sintomi caratteristici: insonnia nei bambini
molto nervosi, che urlano perché la notte
vogliono giocare e non dormire, loquacità
• Modalità: Aggravamento con l’ oscurità
miglioramento con la luce diffusa
e la compagnia
Insonnia del bambino
•
•
•
•
Stramonium
Causalità : Terrori notturni con incubi
Sintomi caratteristici:terrori, paura, tremori,
Modalità: Aggravamento con l’ oscurità
miglioramento con la luce diffusa
e la compagnia
Insonnia del bambino
Cina
Insonnia in bambini affetti da parassitosi
Insonnia dell’ adulto
Cocculus :
Insonnia dei viaggiatori colpiti da jet-lag
Insonnia dell’ adulto
Nux vomica
• Causalità: stress, fumo alcool caffè, stimolanti
• Sintomi caratteristici: insonnia con risvegli alle
3-4 di notte, sonnolenza diurna, tensione
epigastrica con bruciori, nausee e dispepsia.
Soggetto irascibile,intollerante alle
contraddizioni
• Modalità : aggravamento con il caffè
Insonnia dell’ adulto
Coffea cruda
• Causalità:dispiaceri affettivi , gioie intense.
Abuso di caffè e sonniferi. Affaticamento
intellettuale.
• Sintomi caratteristici:insonnia con iperattività
cerebrale, afflusso continuo di pensieri al
cervello, intolleranza ai rumori
• Modalità: aggravamento con il caffè
Insonnia dell’ adulto
Arsenicum album
• Insonnia nell’ anziano ansioso ed insicuro,
ossessionato dai dettagli che non riesce a
dormire se non sente che ogni cosa è al suo
posto.
Insonnia dell’ adulto
Argentum nitricum
• Insonnia che insorge nell’ attesa di un
evento importante
• Caratteristiche principali: soggetti ansiosi,
sempre frettolosi ma inconcludenti, che
hanno il terrore di essere in ritardo e spesso
vengono assaliti da vero e proprio panico
Insonnia dell’ adulto
Lachesis mutus
• Insonnia che insorge nelle donne in
menopausa che hanno un sonno agitato a
causa delle vampate di calore
• Segni caratteristici : intolleranza agli
indumenti stretti, soprattutto intorno al
collo e alla vita,alternanza di fasi
logorroiche e depressive
Insonnia dell’ adulto
Staphysagria
• Rimedio del soggetto insonne per uno stato
di collera repressa, umiliazioni subite e di
chi si sveglia per frequenti stimoli di
minzione
• Soggetto irritabile, suscettibile con intenso
prurito notturno che cambia localizzazione
dopo il grattamento
Per allergia si intende una risposta
anomala dei meccanismi di difesa
dell'organismo verso particolari sostanze,
che risultano innocue per la maggior parte
della popolazione, e sono normalmente
presenti nell'ambiente. Si attua attraverso
particolari cellule, le mastcellule e i
basofili. La risposta allergica è
generalmente mediata da particolari
anticorpi chiamati IgE. Gli allergeni più
comuni sono gli acari della polvere, i
pollini, le muffe e il pelo degli animali
domestici
Epidemiologia
25-30% della popolazione italiana soffre di
allergie respiratorie e il fenomeno è in forte
aumento
40- 50% in età pediatrica
La rinite è un fattore predisponente l’ asma
Le allergie respiratorie peggiorano
la qualità della vita
Hanno costi sociali molto elevati
Oculorinite allergica
E’ un disturbo infiammatorio, provocato da
allergeni specifici;in genere: pollini di
graminacee, pollini di composite(artemisia,
ambrosia e parietaria e di alberi( betulla,
olivo, cipresso)
L’ esposizione all’ allergene determina una
serie di reazioni IgE mediate responsabili
dello spettro dei sintomi
Sintomi
Mucosa nasale:
Prurito, starnuti, secrezione nasale acquosa,
anosmia
Mucosa oculare:
Lacrimazione, fotofobia, arrossamento della
congiuntiva
Sintomi generali: astenia, cefalea, febbre, brividi
In Italia, la stagione dei pollini va dalla fine di marzo ai
primi di settembre, raggiungendo il suo culmine in maggio
e giugno. I cambiamenti climatici stanno però
modificando il ciclo di vita delle piante: con l’allungamento
dei tempi di pollinazione, i casi di rinite allergica prima
circoscritti al periodo primaverile, ora possono estendersi
addirittura da gennaio ad ottobre. L’aumento della
temperatura, la presenza di vento e il clima secco giocano
un ruolo importante perché aumentano la diffusione
nell’aria di granuli pollinici, soprattutto delle graminacee
che rappresentano la principale causa di rinite allergica in
Italia, data la loro diffusione a tutte le latitudini. Anche
l'inquinamento atmosferico gioca un ruolo non
secondario: l'effetto allergenico dei pollini, infatti, aumenta
quando questi sono miscelati con alcuni costituenti
dell'inquinamento atmosferico, come per esempio le polveri
sottili.
Farmaci utilizzati per la cura delle
oculo-riniti:
Antistaminici e cortisonici per via nasale o
orale,decongestionanti da banco nasali o
orali
Effetti collaterali: sonnolenza, mancanza di
concentrazione, difficoltà nella guida
ipertensione,glaucoma disturbi alla
prostata, effetti rebound …
L’ omeopatia come valida opportunità
terapeutica
Vantaggi:
Assenza di effetti collaterali
Possibile utilizzo in gravidanza ed età
pediatrica
Individualizzazione della cura
Non tutti gli allergici hanno le stesse
reazioni: per uno stesso tipo di allergia
alle graminacee troveremo oculoriniti,
dermatiti o crisi asmatiche.
Ognuno manifesterà con modalità
soggettive: congiuntivite con occhi rossi,
con occhi lacrimanti con una
lacrimazione che può essere densa o
liquida, irritante o non irritante …
Di ognuna varieranno le modalità …
• L’ omeopata costruisce un identikit che
illustra come manifesta la sua
sintomatologia quel dato paziente
• Individualità dei sintomi
• La terapia sarà quindi personalizzata
ed individualizzata
• Al contrario dei farmaci tradizionali
che fanno solo da sintomatici
Prevenzione omeopatica nelle allergie
• Ribes nigrum MG 1DH 50 gocce alle 8.00 e
alle 15.00 1 mese prima della fase pollinica
• (no sotto i due anni e negli ipertesi)
• Manganese 1-2 fiale alla settimana per cicli di
3 mesi
Allium cepa
Sintomi caratteristici: numerosi
starnuti,rinorrea acquosa abbondante
irritante,bruciante, escoriante il labbro
superiore e le narici.
Lacrimazione non irritante.
Modalità:peggiora al chiuso e al caldo
migliora all’ aperto e al fresco
Euprhrasia officinalis
Sintomi caratteristici: rinorrea acquosa
abbondante non irritante, lacrimazione
irritante, escoriante la zona perioculare,
edema delle palpebre sensazione di sabbia
negli occhi
Modalità: peggiora alla sera, con il caldo, con
la luce solare ed il vento
migliora all’ oscurità
Sabadilla
Sintomi caratteristici: rinite con starnuti
spasmodici e prurito al velo
palatino,ipersensibilità agli odori
Lacrimazione non irritante,
Modalità:peggiora al freddo e con l’odore dei
fiori
migliora con il calore e le bevande calde
Sticta pulmonaria
Sintomi caratteristici: sensazione di
ostruzione alla radice del naso con bisogno
continuo di soffiarsi il naso, senza risultato,
secchezza delle mucose, tosse secca continua
e spossante
Modalità: migliora quando compare la
rinorrea
Segni concomitanti: sindrome tipo
influenzale, malessere generale, cefalea
Nux vomica
Sintomi caratteristici: ostruzione nasale
notturna, rinorrea acquosa diurna, con salve di
starnuti al risveglio in soggetto
stressato,ipersensibilità al freddo e agli odori
Modalità: migliora all’aperto
peggiora con il caldo
Kalium bichromicum
Sintomi caratteristici: rinite acuta con
sinusite frontale, muco spesso giallo
verdastro, aderente, formazione di croste
anche sanguinolente
Modalità: migliora con il caldo
Solidago:
Sintomi caratteristici: Narici irritate,
secrezione di muco abbondante, starnuti,
occhi iniettati e brucianti
Ambrosia:
Sintomi caratteristici: scolo nasale acquoso
poco irritante, starnuti, epistassi sensazione di
naso chiuso, tosse affannosa, lacrimazione
intensa e bruciante,prurito intollerabile alle
palpebre, fotofobia
Histaminum:
Istamina omeopatizzata si usa
prevalentemente nelle forme cutanee
con prurito
Poumon-histaminum:
E un rimedio omeopatico ricavato dal
polmone di cavia, sacrificata durante
una crisi asmatica …
Contiene tutti i mediatori della
reazione da shock anafilattico
(bradichinina, serotonina), si utilizza
nelle forme respiratorie con
broncospasmo
FINE