Le dipendenze

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Transcript Le dipendenze

una condizione patologica per cui la persona perde ogni possibilità di
controllo sull'abitudine
la dipendenza si divide in:
•dipendenza fisica (alterato stato biologico) e
•dipendenza psichica (alterato stato psichico e comportamentale)
Tutti i contenuti sono tratti dal sito: http://www.cedostar.it/droghe.htm e
alcune definizioni da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Droga
che consigliamo vivamente di visitare insieme alla piattaforma del ministero:
Drug free il cui indirizzo è: http://edu.dronet.org/
Presentazione a cura della Prof. Maria Antonietta Rescigno
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Definizione di droghe
Tabagismo
Cannabis
Alcool
Anfetamine
Ecstasi
Cocaina
Eroina
LSD
Droga è un termine che indica in senso generale
sostanze di origine naturale o sintetizzate in
laboratorio aventi proprietà non comuni,
normalmente intese in relazione all'organismo
umano.
Nel linguaggio comune sono dette droghe:
 sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare
un sapore particolare (spezie);
 sostanze che provocano alterazioni della percezione
della realtà e/o dello stato di coscienza (stupefacenti),
o in grado di incidere sulle prestazioni e/o capacità
psico-fisiche, e che spesso inducono forme di
dipendenza fisica o psicologica.
La sigaretta è un oggetto di consumo tra i più diffusi nell'ambito della civiltà
occidentale, ed il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della
nicotina.
La sigaretta è generalmente composta di foglie di tabacco affumicato e finemente
tritato e di tabacco ricostituito, spesso mischiato con altri additivi, arrotolate o pressate in
un cilindro di carta arrotolata (generalmente di poco meno di 120 mm di lunghezza e 10
mm di diametro). Uno dei lati della sigarette viene acceso e brucia lentamente senza
fiamma permettendo di inalare il suo fumo dall'altro lato (su cui generalmente viene posto
un filtro) che il fumatore porta alla bocca. Talvolta le sigarette vengono fumate attraverso
un bocchino. Il termine sigaretta viene comunemente usato per riferirsi a sigarette
composte di tabacco, ma si può applicare anche a dispositivi simili che contengano altri tipi
di erbe come ad esempio la cannabis.
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La sigaretta si differenzia dal sigaro per le sue dimensioni inferiori, per il diverso
trattamento a cui sono sottoposte le foglie di tabacco che la compongono e per la carta di
colore bianco che la avvolge. L'involucro dei sigari invece viene generalmente creato
arrotolando foglie di tabacco intere.
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La nicotina, composto principale della sigaretta, provoca una forte dipendenza nel
soggetto che la consuma, stimolando il "sistema di ricompensa" del cervello.
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
La nicotina è uno dei principali componenti del tabacco, cui
conferisce aroma e sapore; viene per la maggior parte eliminata
nell'aria, mentre una piccola quantità arriva ai polmoni, dai quali
viene parzialmente assorbita, generalmente in ragione da un
quindicesimo ad un ventesimo della quantità di nicotina presente
nel fumo inspirato, per un totale compreso tra 1 e 2 milligrammi
per ogni sigaretta fumata.
È un veleno fra i più potenti: iniettando in un uomo per via
endovenosa la quantità di nicotina contenuta in due o tre
sigarette, se ne provoca la morte.

Provoca l'aumento della pressione del sangue, l'aumento delle
contrazioni del cuore e produce contrazioni dei vasi sanguigni
periferici; è inoltre l'agente che più di ogni altro porta al fumatore
dipendenza ed assuefazione.


Il fumo di sigaretta è considerato causa di danni
alla salute e fattore favorente l'insorgere di
patologie a carico dell'apparato respiratorio,
dell'apparato cardio-vascolare, nonché lo
sviluppo di tumori.
Studi hanno dimostrato come l'assunzione di
fumo attraverso la sigaretta sia più pericolosa
per l'organismo rispetto alla pipa o al sigaro in
quanto nell'atto del consumo la quantità inalata
è superiore
Che la sigaretta possa far male è noto a tutti. L'Organizzazione Mondiale della Sanita‘
l'ha inserita fra le sostanze che determinano tossicodipendenza, al pari degli
stupefacenti e dell'alcool, però probabilmente nessuno sa con estrema precisione cosa
la sigaretta contenga, quali siano i fattori tossici e quali quelli cancerogeni che emette
fumando.
Alcuni degli agenti tossici e cancerogeni sviluppati durante la combustione della
sigaretta sono i seguenti:
 agenti tossici: ossidi di azoto, ammoniaca, monossido di carbonio, formaldeide,
acetaldeide, acroleina, acido cianidrico, nicotina e altri alcaloidi, metalli (cadmio,
arsenico, nickel, piombo), fenoli
 agenti cencerogeni: nitosamine, formaldeide, amine aromatiche, idrocarburi
aromatici policiclici, composti radioattivi (polonio 210, radon), benzeni.
Gli effetti tossico-irritativi e cancerogeni sono capaci anche di determinare significative
compromissioni del sistema immunitario locale e generale. Il materiale che si ritrova nel
filtro per effetto della combustione si definisce "catrame“.
Si è cercato di ridurre le concentrazioni di catrame e di nicotina presenti nella
sigaretta, modificando le tecniche di crescita e di trattamento del tabacco, filtrando e
diluendo il fumo attraverso l'uso di filtri di acetato di cellulosa e carbone attivo.
Il monossido di carbonio, invece, non è trattenuto da nessuno dei filtri oggi disponibili.
Le azioni lesive a livello polmonare, da parte dei fattori tossico-irritativi contenuti nel fumo
di tabacco, sono molteplici e possono essere così riassunti:
 Azione citolitica (ditruzione della cellula) diretta sulle cellule brachiali e parenchimali;
 Ridotta rimozione delle sostanze nocive a livello delle vie aeree per compromissione
della dinamica delle cilie ed importanti modificazioni a carico delle proprietà viscoelastiche del muco, per azione diretta sulla sua composizione e secrezione;
 Degradazione delle componenti della matrice extracellulare ed alterazioni delle
strutture connettivali di sostegno, esposte all'azione degli enzimi proteolitici rilasciati
dalle cellule infiammatorie;
 Ossidazione diretta sull'alfa-1-antitripsina che determina la riduzione fino al 50%
dell'attività di questo enzima; la riduzione dell'alfa-1-antitripsina è responsabile delle
lesioni distruttive della matrice connettivale tipiche dell'enfisema.
 Le alterazioni strutturali a carico della parete bronchiale, il danno ipersecretivo e
l'incapacità funzionale della difesa meccanica (clearance mucociliare), bio umorale e
cellulare favoriscono le aggressioni ripetute da parte di agenti patogeni batterici e
virali. Il fumo, poi, stimolando una parte del nostro sistema nervoso (adrenergico) può
favorire la vasocostrizione o gli spasimi delle arterie (soprattutto delle coronarie).
Smettendo di fumare il rischio si riduce dopo solo un anno di astinenza. Dopo 20
anni diventa simile, ma sempre un po' superiore a quello di chi non ha mai fumato.
Per quanto riguarda il sistema cardio-vascolare, il fumo è la causa principale di malattie coronariche
in uomini e donne e si associa al 30% delle morti causate da malattie coronariche ed e' causa di:

Aumentato rischio di morte improvvisa.
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Aumentata mortalità perioperatoria in pazienti con by pass coronarico.
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Aumentato rischio di morte per aneurisma addominale aterosclerotico.
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Aumentato rischio di vasculopatia periferica aterosclerotica

Azione sinergica con ipertensione ed ipercolesterolemia con forte aumento del rischio di
coronaropatia e infarto.

Aumentato rischio di malattie cerebrovascolari.

Aumentato rischio di sviluppare emorragie cerebrali in donne che usano contraccettivi orali.

Inoltre il fumo di sigaretta facilita non solo l'arteriosclerosi delle coronarie, ma di tutte le arterie e
questo provoca specialmente nei fumatori numerose malattie. Eccone alcune:
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ARTERIOPATIA OBLITERANTE
STROKE
ANEURISMA AORTICO
CARDIOPATIA ISCHEMICA
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Diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca batterica.
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Determina un ingiallimento della dentina.
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Aumenta il rischio di gengiviti.
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Promuove l'insorgenza del cancro della bocca.
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Accelera l'invecchiamento della pelle etc.
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Aumento dell'irsutismo del volto e della raucedine con un rischio
relativo per le forti fumatrici (+ di 10 sigg./giorno) di 5,6 per
l'irsutismo del volto e di 14,2 per la raucedine.

Aumenta l’incidenza dei tumori a carico dell’apparato digerente e
delle ghiandole ad esso annesse
Chiudere definitivamente con il fumo di sigaretta può non essere facile, ma
possibile! Liberarsene è riscoprire di essere padroni di se stessi!!
 Cosa succede dopo aver smesso:
 Dopo 2 ore dall’ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata
dal corpo attraverso l’urina.
 Dopo 12 ore il monossido di carbonio scompare dall’organismo e quindi
il sangue è in grado di trasportare più efficacemente l’ossigeno ai
tessuti.
 Dopo 1 settimana tutti i sensi, in particolare il gusto e l’olfatto, si
acuiscono. L’alito migliora, sono più puliti i denti e i capelli. Anche la
pelle assume un colorito più roseo.
 Dopo 1 mese Si ricostituisce il riflesso della tosse. Si riformano infatti le
ciglia dell’apparato respiratorio, che erano state distrutte dal fumo.
Con la tosse si elimina il muco dai bronchi e le sostanze dannose.
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Dopo 1 anno, il rischio di patologia cardiovascolare, cioè,
infarto e ictus, cala significativamente, circa della metà.
Dopo 6/7 anni il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni
smette di crescere e dopo alcuni anni può ritornare pari a
quello di una persona che non ha mai fumato.
Quando si smette di fumare il cibo acquista un sapore
migliore, si comincia a sentire nuovamente l’odore del
mondo che ci circonda.
Fin da subito o dopo un primo periodo di adattamento, ci si
potrà stupire di vedere quante difficoltà si possono
affrontare e superare senza aver bisogno di una sigaretta
Canne, cannoni, joint, spinelli spini,
schioppi, sono in gergo le sigarette
preparate con cannabinoidi, più raro
l'uso del shilom o coccio
I cannabinoidi, derivati psicoattivi della cannabis, pianta arbustiva, si distinguono
nettamente dagli altri allucinogeni perché sono meno potenti dal punto di vista
Farmaco tossicologico.
In genere, i consumatori di cannabinoidi si autoregolano nell'assunzione di droga, al
Fine di provocarsi il grado di euforia desiderato.
Le sostanze farmacologicamente attive sono presenti in massima concentrazione nella
resina giallo-dorata dal caratteristico profumo di menta che ricopre le inflorescenze e le
foglie apicali della pianta femminile adulta, tuttavia sono presenti in tutta la pianta.
In commercio si trovano diversi preparati a base di cannabis:
 La Marijuana: preparato con il minore contenuto di principio attivo 0,5-1.5%
 Il Ganja: contenuto di principio attivo 2-4%
 L’ Hashish: contenuto di principio attivo 3-7% nero afgano-pakistano, verde Tijuana,
oro Acapulco
 Olio di hashish: contenuto di principio attivo 20-40%
I cannabinoidi vengono assorbiti massimamente per via inalatoria generalmente
fumati assieme al tabacco, l'assorbimento per via intestinale è minore seppure un
utilizzo diffuso sia legato alla preparazione di bevande (decotti) o pietanze .
I cannabinoidi determinano una molteplicità d'effetti fisiologici, la maggioranza di questi a carico
del S.n.C..
Gli effetti sono variabili da individuo ad individuo, per la dose, la via d'assunzione, e per il contesto
In cui la droga viene assunta.
I sintomi psicologi più caratteristici e ricorrenti sono:

Il distacco dal mondo

Benessere

Euforia

Sedazione e sonnolenza

Distorsione del sentimento del tempo, della visione e dello spazio

Illusioni ed allucinazioni
I segni dell'intossicazione sono:
La dose necessaria per
 Aumento della frequenza cardiaca
 Debole aumento della pressione arteriosa
indurre la caratteristica
 Xerostomia
reazione "psicotossica Alterazione della produzione di urina
allucinatoria" è di circa 20
 Congestione della congiuntiva
mg.
 Riduzione della pressione intraoculare
 Meccanismo d'azione dei cannabinoidi
L'uso dei cannabinoidi sembra indurre facilmente uno stato di
dipendenza psicologica ma non si hanno evidenze che si
possano determinare fenomeni di dipendenza fisica
riconducibili ad una sintomatologia da astinenza vera e
propria anche se è stata descritta una sindrome da privazione
 con disturbi del sonno e
 fenomeni di di sconforto quali


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
irritabilità
senso di irrequietezza
anoressia ed
aumento della sudorazione.
La dipendenza psicologica si riconosce i seguenti fattori:
 Piacere indotto dall'assunzione
 Condizionamento psicologico derivante da fenomeni di
gruppo
È interessante notare che gli assuntori di cannabinoidi descrivano effetti opposti o contrastanti.
In parte si spiegano con la diversa attività prodotta da dosi diverse della sostanza che a bassi valori
determina:
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sensazioni di benessere,

rilassamento,
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calore ed euforia,
In dosi più alte determinano
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reazioni psicotiche acute
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stato ansioso,
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difficoltà alla concentrazione,

tachicardia,

tremori

"rush" cutanei,

iperemia congiuntivale.
Dosi tossiche provocano

sindromi letargiche con incoordinazione motoria,

tensione muscolare,
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dolori addominali,

secchezza delle fauci,

stato confusionale e disorientamento temporo-spaziale.
Ad alte dosi i cannabinoidi determinano fenomeni allucinatori
e modificazioni sensoriali visive ed uditive simili a quelle provocate
dall'LSD seppure non sussista una tolleranza crociata tra le due
sostanze.
La tolleranza ai cannabinoidi dipende dalle dosi assunte e dalla
frequenza.
Il fumo della cannabis provoca danni maggiori di quello di tabacco
a carico dell'apparato respiratorio, e determina un'incidenza
maggiore di asma bronchiti e laringiti.
L'incidenza di tumore del polmone è aumentata negli assuntori di
cannabis, verosimilmente per l'azione combinata di un'alta
presenza di catrame e per la tendenza a trattenere il fumo inalato
dagli assuntori
l'alcol etilico o etanolo è una sostanza
liquida incolore che si forma per
fermentazione di zuccheri semplici.
Vino, birra, distillati, superalcolici: mille
forme di consumo del tutto lecite che non
devono far dimenticare i rischi connessi
all'uso di questa sostanza.
Si beve per rompere il ghiaccio verso gli altri
poichè
 il primo effetto è quello dell'ebbrezza: una
sensazione di leggerezza, voglia di parlare,
socievolezza, allegria. Ma
 L'uso continuato, per il fenomeno della
tolleranza (aumento della quantità per
ottenere i soliti effetti), può portare alla
dipendenza.
Se si beve troppo e spesso, c'è il rischio di disturbi seri che interessano:
 il Sistema Nervoso Centrale (atrofia muscolare, nevriti, disturbi della
memoria),
 il fegato (cirrosi epatica)
 e l'apparato digerente (gastriti, enteriti e infiammazioni del
pancreas).
 Col tempo possono anche verificarsi danni irreversibili ai tessuti e
gravi disturbi mentali.
 Anche piccole quantità di alcol (un paio di bicchieri di vino, un boccale
di birra, un bicchierino di superalcolico) possono determinare
modificazioni della percezione del pericolo, della velocità, delle
distanze e per questo l'alcol è causa di molti incidenti stradali. Per
questo motivo il nuovo codice della strada ha portato la soglia per il
ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza a 0,5 grammi di alcol
per litro di sangue. L'effetto dell'alcol, oltre che dalla quantità
assunta, è determinato anche dal peso corporeo, dall'età, dal sesso
per cui è bene conoscere le proprie reazioni all'alcol. Quando si esce in
compagnia è bene che chi beve non guidi
Sono sostanze di origine sintetica ad azione
stimolante sul Sistema Nervoso Centrale (agiscono
sulla regolazione del sonno, dell’umore e
dell’appetito). Si presentano sotto forma di
compresse o capsule (di varie dimensioni e colori),
polvere, gel o cristalli (ice). Poiché la maggior parte
dell’amfetamina che è reperibile sul mercato
illegale, proviene da laboratori clandestini, che non
rispettano le norme igieniche e sanitarie,
difficilmente ciò che si arriva ad ottenere contiene il
principio attivo puro.
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L’amfetamina rende vigili ed energici, sicuri di sé, meno stanchi ed
assonnati perché non fa sentire la fatica
Può facilitare la scioltezza comunicativa e rendere sensibili agli stimoli
esterni (musica). In ogni caso, la ricettività varia da individuo a
individuo
Inibisce la sensazione della fame
Fa aumentare il battito cardiaco, la respirazione, la pressione
arteriosa e quindi la temperatura corporea
Le amfetamine si possono mangiare, sniffare, fumare o iniettare. I
tempi e i modi della salita variano a seconda del tipo di assunzione: se
ingerita, gli effetti compaiono dopo mezz’ora/un’ora; se sniffata sono
ridotti a non più di qualche minuto; se fumata o iniettata la salita è
quasi immediata.
Gli effetti indesiderati del "dopo" sono: stanchezza, depressione,
nervosismo, aggressività, mascelle digrignanti. Quando scende (e
arriva il down) è importante riposarsi e non fare attività che
richiedano concentrazione, il corpo (e la mente) devono recuperare!
a breve termine
 Il pericolo principale a cui si può andare incontro, bevendo poca
acqua, in situazioni affollate e di ballo sfrenato, è il "colpo di
calore" cioè un aumento velocissimo della temperatura
corporea (anche sopra i 42°) e della pressione sanguigna. Oltre
al colpo di calore, la morte può essere dovuta all’infarto e in casi
limite all’overdose.
a medio e lungo termine
 un uso frequente e prolungato di amfetamine può indurre
tolleranza e di conseguenza una dipendenza psicologica e
fisica.
occhio ai mix:
 Amfetamina + Pasta/Ecstasy
 Amfetamina + Alcol
 Amfetamina + Special K/Keta
 Amfetamina + Eroina
 Amfetamina +Cocaina
E' ormai un'etichetta dietro cui si nascondono sostanze diverse.
Le pasticche sul mercato cambiano frequentemente, ed il nome
e il colore non dicono niente sul contenuto preciso: dentro
potrebbe esserci di tutto.
 La sostanza originale (MDMA) è una molecola sintetica derivata
dell'anfetamina e prodotta in laboratorio che agisce sulla
serotonina, una sostanza del nostro cervello che regola
l'umore, il sonno e l'appetito. Questa sostanza è definita come
empatogena, un parolone che rimanda all'effetto che essa
procura: sentirsi in armonia con le altre persone, con sé stessi e
col mondo che ci circonda. Si può trovare in pasticche, capsule e
polvere.

Effetti:
 Chi la usa cerca una via veloce per emozioni forti, parole fluenti
e rapporti facili con tutti, specie con l'altro sesso
Chi la usa va incontro a:
 aumento della pressione sanguigna
 Aumento del battito cardiaco,
 aumento della tensione muscolare
 disidratazione.
 Presa durante una notte di ballo sfrenato e in locali chiusi contribuisce a far
salire pericolosamente la temperatura corporea e può portare al colpo di calore
Se poi si bevono alcolici i rischi aumentano. Insomma, si può ballare per ore senza
sentire la stanchezza e la fame ma come tutto anche questo ha un costo:
 il cuore pompa di più e rischia di cedere,
 la pressione e la temperatura aumentano a dismisura (il termometro può
arrivare a 42°).
 Quando l'effetto finisce ci si sente depressi e irritabili.
 Alla lunga si possono avere crisi d'ansia, di panico o di paranoia, che possono
riproporsi anche molto dopo aver consumato.
 Col tempo si può entrare in depressione e avere problemi per dormire e a
mangiare.
OCCHIO AI MIX:
 Pasta/Ecstasy + Alcol >> Pericolo di disidratazione!!!!


Con l'ecstasy può venire voglia di riprovarci:
una, due, tre. Finchè non diventano troppe. E
allora può sembrare che la notte non sia più
notte senza l'ecstasy. Col tempo quel che si
ricerca sfuma, mentre crescono i problemi.
Gli effetti dell'ecstasy variano da persona a
persona, in particolare, l'MDMA può tirare
fuori disturbi del comportamento che non si
sospettava di avere: ecco perchè, per
qualcuno, anche solo una pasticca può essere
pericolosa.
E' l'estratto della foglia della coca, una pianta che cresce sulle
Ande. Negli anni '50 la chiamavano "neve" poichè viene
spacciata in polvere da "sniffare". Oggi si trova anche in cristalli
che si fumano noti come "crack". La cocaina può essere sniffata,
fumata o iniettata, i tempi di salita e di discesa degli effetti
dipendono dalla modalità di assunzione. La cocaina è quasi
sempre tagliata e miscelata con altre sostante (additivi,
solventi o scarti di lavorazione) e ciò può potenziare il rischio
d'interazioni tra sostanze delle quali non si conosce la
composizione.
Effetti:
 La cocaina agisce sul alcune sostanze che, nel nostro cervello,
influenzano l'energia, la memoria, la vigilanza, l'umore e il
piacere.
Chi la consuma cerca energia, potenza e una forte stimolazione sessuale. Ma può trovare anche:
 tremori,
 ipertensione,
 tachicardia e
 temperatura che sale.
 Può avere difficoltà a mangiare
 Può avere difficoltà a dormire.
 In casi particolari qualche problema con il cuore.
 Chi la usa tende poi a sopravvalutare se stesso, le sue capacità e a sottovalutare le
conseguenze, magari rischiose, di ciò che fa: un vero pericolo se si guida o si è in situazioni in
cui è meglio tenere a bada l'aggressività.
Quando l'effetto finisce c'è il "down", ci si sente stanchi, senza energie, si entra in depressione.
Con il tempo e l'aumentare delle dosi, in fase di down si arriva a non provare più piacere per
nulla.
La cocaina non provoca né tolleranza (bisogno di aumentare le dosi per sentire gli stessi effetti)
Né dipendenza fisica, ma si può arrivare a provare un irrefrenabile desiderio di rinnovare
l'esperienza e di assumere di nuovo la sostanza
Chi esagera si sente
 stressato,
 insonne,
 mangia male e
 può avere problemi con le sue prestazioni sessuali.
L'overdose può portare alla morte per arresto cardiaco, convulsioni o
paralisi respiratoria.
Effetti collaterali e rischi si moltiplicano se la cocaina viene fumata (crack) o
iniettata in vena, perchè arriva più velocemente al cervello.
Il consumatore cronico è spesso ansioso, irritabile, sospettoso e suscettibile.
In casi estremi può arrivare alla paranoia, al delirio e avere allucinazioni che
sfociano in psicosi vere e proprie
OCCHIO AI MIX:
 Cocaina + Alcol: crea una sostanza chimica all'interno del corpo che può
dare dipendenza fisica, il cocaetilene. Se quando tiri senti un'irresistibile
voglia di bere probabilmente stai sviluppando dipendenza da cocaetilene.
 Cocaina + altri eccitanti (Amfetamina, Popper, Ecstasy ecc.): la
sovrastimolazione del cuore può provocarne l'arresto
L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si
presenta sotto forma di polvere granulosa bianca o
marrone.
E' nata nella seconda metà dell'Ottocento ed è stata
utilizzata come antidolorifico, anestetico, sedativo.
L'eroina è uno dei più potenti oppiacei e si può fumare,
sniffare o iniettare in vena.
OCCHIO AL MIX:
 Ero + Coca (Speed-Ball)
 Ero + Keta: rischi di deprimere troppo il tuo sistema
cardiocircolatorio e questo può provocare coma e
morte.
L'eroina è una sostanza che deprime il funzionamento del Sistema Nervoso Centrale
abbassando la pressione arteriosa, la frequenza respiratoria e cardiaca.
Quando la si assume, dopo una prima fase in cui possono manifestarsi nausea e vomito,
si verifica uno stato di rilassamento intenso che può durare dalle 4 alle 6 ore, con
sonnolenza, deficit della coordinazione motoria, dell'attenzione, stitichezza,
inappetenza.
Non si avvertono più angosce né dolore, si vive in uno stato di benessere diffuso, fino a
che dura l'effetto.
Il rischio più grande è l'overdose che può portare a morte per soffocamento causato
dall'eccessivo rilassamento muscolare.
L'overdose dipende dalla quantità assunta e dal grado di purezza, infatti questa
sostanza è quasi sempre tagliata con altre sostanze, a volte più pericolose dell'eroina
stessa.
L'uso sempre più frequente di questa sostanza può creare dipendenza psicologica e
fisica in poco tempo, l'organismo non riesce più a farne a meno, cresce il bisogno di
aumentare sempre più le dosi per sentire lo stesso effetto. In condizione di dipendenza
fisica, l'astinenza provoca sintomi dolorosi, così che invece di assumerla per stare bene
o meglio, si è costretti ad assumerla per non stare male.
Conosciuta come "acido", la Dietilamide
dell'Acido Lisergico (LSD) è l'allucinogeno
chimico più diffuso nel mondo. E' spacciato in
francobollini colorati o in pillole (micropunte)
in cui, come per l'ecstasy, non si sa mai bene
cosa c'è dentro. Il "viaggio" o trip può durare
fino a dodici ore.
L'LSD modifica la percezione della realtà
(allucinazione):
 fa vedere cose che non ci sono e così si fatica a
distinguere cos'è reale da cosa è immaginario.
 Tutte le percezioni sensoriali sono distorte e si
può perdere il senso del tempo e non capire
dove si è e cosa si sta facendo.
 Emozioni intense e anche contrastanti si
sovrappongono una sull'altra e cambiano in
continuazione
L’L.S.D passa la
barriera placentare
Anche qui il mix con alcol e
altre droghe fa aumentare i
rischi e gli effetti non
ricercati
La facoltà di giudizio è completamente modificata. In questa situazione può diventare pericoloso
fare anche una cosa banale come attraversare la strada.
L'LSD può
 far salire la temperatura del corpo,
 aumentare la pressione del sangue,
 provocare tachicardia e
 dare un senso di vertigine nausea.
Gli effetti cambiano, e di molto, a seconda del posto in cui ci si trova e dello stato emotivo e fisico
Di quel particolare momento. Può capitare facilmente che anche una lontana traccia di
inquietudine faccia cambiare la direzione del "viaggio" provocando:
 ansia acuta,
 reazioni di panico,
 allucinazioni paurose che si autoalimentano e crescono fino a perdere il controllo e entrare in
paranoia anche con deliri di persecuzione (bad trip).
Il consumo anche di un solo francobollo in cui ci sia molto LSD può provocare:
 depressione,
 paranoia,
 psicosi e
 "flashback": a distanza, anche di molto tempo, il "viaggio" ritorna improvviso e inaspettato.
Anche se si consuma poco, personalità più vulnerabili possono rimanere a lungo squilibrate con
danni permanenti.