per i trasporti

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Transcript per i trasporti

Ministero dello sviluppo economico
Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche
“Il metano nei trasporti: scenari politici,
economici e sociali” dal punto di vista
del Ministero dello sviluppo economico
Dr. Giovanni Perrella
Oil & non oil - Verona 28 Maggio 2014
INDICE della presentazione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
2
Alcuni dati statistici di aggiornamento del mercato
2030 EU Climate and energy framwork;
La direttiva sui combustibili alternativi;
Il DM sul Biometano;
La proposta di direttiva su Energy taxation;
PSN del GNL in Italia;
DM sui contributi ai veicoli BEC;
DM «self service metano e GPL»
Conclusioni
Il bilancio energetico nazionale provvisorio del 2013
(milioni di tonnellate equivalenti di petrolio)
3
IL MERCATO DELLE VENDITE IN ITALIA NEL SETTORE AUTO - APRILE 2014 (Fonte: ANFIA)
PRODUZIONE INDUSTRIALE
CONGIUNTURALE
ORDINATIVI
RISPETTO
(%)
(%)
PICCO
APR
08MAX
%AL (Fonte: ANFIA)
IL MERCATO
0,2
ITALIA NEL SETTORE
0,8 AUTO - APRILE
-24,5
2014
MARZO
2014 DELLE VENDITE IN
-0,5
0,3
GG LAVORATIVI
2014
2013
DELTA
MESE
20
20
0
PROGR
82
83
-1
IMMATRICOLAZIONI AUTO
VAR % VS 2013
UNITA'
2,0
5,1
119.803
499.720
IMMATRICOLAZIONI DIESEL
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
57,2%
56,4%
2013
PESO % SU TOT
52,4%
53,6%
IMMATRICOLAZIONI BENZINA
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
30,0%
30,1%
2013
PESO % SU TOT
32,2%
31,5%
IMMATRICOLAZIONI GPL
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
7,4%
7,9%
2013
PESO % SU TOT
8,7%
9,0%
IMMATRICOLAZIONI METANO
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
4,2%
4,2%
2013
PESO % SU TOT
5,6%
5,0%
IMMATRICOLAZIONI IBRIDE
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
1,20%
1,30%
2013
PESO % SU TOT
0,90%
0,90%
IMMATRICOLAZIONI ELETTRICHE/ETANOLO
MESE
PROGRESSIVO
2014
PESO % SU TOT
0,00
0,10
2013
PESO % SU TOT
0,00
0,00
MESE
PROGRESSIVO
4
ORDINATIVI
( VAR % VS 2013)
3,5
MESE
9
PROGRESSIVO
MARZO 2014
VAR % VS 2013
5,1
5,9
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
57,3%
56,1%
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
29,6%
30,2%
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
7,5%
8,0%
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
4,2%
4,3%
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
1,30%
1,30%
MESE
PROGRESSIVO
MARZO 2014
PESO % SU TOT
0,10
0,10
DIRETTIVA SUI CARBURANTI ALTERNATIVI: dove siamo
La Pubblicazione della Direttiva dopo il lavoro linguistico è previsto avvenga
nella seconda parte del 2014: dopo il voto favorevole del Parlamento
Europeo, il nuovo testo dovrebbe esere formalmente approvato dal Consiglio
verso la fine del 2014.
La Direttiva crea le condizioni per lo sviluppo di un mercato unico e di
economie di scala.
1. La Direttiva contribuirà a:
1. Ridurre la dipendenza dal petrolio del settore dei trasporti in EU;
2. Costruire un Sistema di trasporto nella EU che sia competitive, efficiente e
sostenibile dal punto di vista delle risorse
3. Incoraggiare gli investimenti con normative chiare e stabili di medio
periodo, in particolare le previsioni delle infrastrutture minime;
4. Ridurre le barriere tecnologiche e regolatorie tra gli SM della EU (ciò con
gli standard comuni e la interoperability;
5. Facilitare lo sviluppo di un mercato unico delle infrastrutture per i
carburanti alternative e per I veicoli con alimentazione alternative;
6. Informare I consumatori (tipi di carburanti e compatibilità dei veicoli).
7
CARBURANTI ALTERNATIVI: definizioni
“Carburanti alternativi" si tratta di carburanti utilizzati
almeno parzialmente per la sostituzione dei carburanti
fossili come energia nel settore dei trasporti e che
hanno
una
potenzialità
di
contribuire
alla
decarbonizzazione
ed
al
miglioramento
delle
prestazioni ambientali di questo settore. Essi includono:
– elettricità,
– idrogeno,
– biocarburanti come definiti nella Direttiva 2009/28/EC;
– gas naturale, incluso il biometano, nella forma
gassosa (Compressed Natural Gas – CNG) e liquida
(Liquefied Natural Gas - LNG),
– Gas di petrolio liquefatto (GPL).
8
Confronto emissioni CO2 Well to Wheel
Emissioni Well-to-Wheel (gCO2 eq/km)
160
141
140
124
120
100
100
75
80
60
40
20
5
5
0
GPL
9
Metano
Metano
20%
bio-metano
100% Biometano
Elettrico
(attuale mix
energetico UE)
Elettrico
(100% eolico)
Infrastrutture da prevedere entro ……
•2020 target CNG (road) adequate number of filling
stations for road transport vehicles in urban
agglomerations and densely populated areas to allow the
circulation of CNG vehicles
•2025 target CNG/LNG (road) minimum number of
filling stations for road transport vehicles along the
Trans-European Network for Transport (TEN-T) Core
Network with an indicative maximum distance of 400 km
for LNG vehicles (144 refuelling points) and with an
indicative maximum distances of 150 km to allow the
circulation of CNG vehicles (664 refuelling points)
10
11
Migliorare la comunicazione ai cittadini e
definire standard tecnologici comuni a livello EU
•
Chiara informazione al consumatore con la
indicazione dei prezzi unitari in termini di « 1
litro di benzina equivalente » il che significa
per esempio che per il metano si indicherà:
1 kg di metano = 1,5 litri di benzina;
•
Entro il 2016-17 standard tecnici comuni a livello
EU per le stazioni di rifornimento di CNG and
LNG, mentre entro il 2015-2018 standard tecnici
comuni a livello EU per le stazioni di rifornimento
elettriche;
12
COST EVALUATION OF EACH REFUELLING POINT
Costs of LNG Waterborne
•Total cost = 1 refuelling points * 15 M€ = 2,160 M€
Costs for LNG Road
•Total cost = 144 refuelling points * 0.4 M€ = 58 M€
Costs of CNG
•Total cost = 654 refuelling points * 0.25 M€ = 164 M€
Costs of Hydrogen
•Total cost = 72 refuelling stations * 1.6 M€ = 115 M€
•Source: EC – Impact Assessment – Alternative fuel infrastructure
13
EU estimation on cost by fuel for each Member States (M€)
14
Decreto BIOMETANO
Decreto Ministeriale 5.12.2013 del MiSE, di concerto con il MATTM e con
il MiPAAF relativo alle modalità di incentivazione del biometano immesso
nella rete del gas naturale (pubblicato nella G.U. n. 295 del 17.12.2013).
Incentivazione del biometano utilizzato per i trasporti
Incentivo = certificati di immissione in consumo di biocarburanti di cui al
decreto del MiPAAF del 29 aprile 2008, n. 110;
Durata: 20 anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
I certificati sono rilasciati al soggetto che immette in consumo il
biometano per i trasporti: distributore metano per autotrazione.
Il produttore dovrà definire la sua remunerazione con un contratto
bilaterale di fornitura del biometano con il soggetto che lo immette in
consumo. Il contratto specifica anche la durata della fornitura e una sua
copia è inviata al GSE.
15
il biometano nei trasporti ….. segue
Per il c.d. “double counting” si applica l’articolo 33, comma 5, del dlgs
n. 28/2011 che specifica che il biometano deve essere prodotto da:
a) frazione biodegradabile dei rifiuti urbani a valle della raccolta
differenziata;
b) sottoprodotti di cui al comma 5-ter dell’articolo 33 del decreto
legislativo 3 marzo 2011, n. 28,
c) alghe e materie di origine non alimentare come indicate nella
tabella 1B del decreto del Ministro dello sviluppo economico 6
luglio 2012;
d) sottoprodotti elencati nella tabella 1.A del decreto del Ministro
dello sviluppo economico 6 luglio 2012,
16
Incentivazione del biometano utilizzato per i trasporti
E’ prevista una specifica norma per incentivare lo sviluppo di nuovi
impianti di distribuzione di metano per autotrazione, cumulabile con
l’incentivazione relativa alla produzione del biometano.
Il produttore di biometano che immette direttamente (senza utilizzo delle reti
del gas naturale) il biometano in un nuovo impianto di distribuzione di
metano per autotrazione realizzato a proprie spese e collaudato dopo la
data di entrata in vigore del decreto ha diritto al rilascio di certificati di
immissione in consumo di biocarburanti:
17

con una maggiorazione del 50%;

per una durata di 10 anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto di
distribuzione di biometano.
18
La proposta di direttiva “Energy taxation” per i trasporti
• In discussione da alcuni anni ma senza un accordo unanime
tra gli SM (Serve unanimità trattandosi di materia fiscale)
• Caratterizzata dalla presenza di una parte di tassazione legata
alle emissioni di CO2 (molto piccola e che incide poco sul
totale della tassazione) ed una parte legata all’energia
contenuta;
• Si riferisce alla «tassazione minima» da prevedere nelle
legislazioni nazionali di recepimento (ciò significa che possono
risultare di scarso impatto pratico per Paesi come l’Italia per alcuni prodotti
energetici: esempio benzina e gasolio);
• Inspirata dal principio di equiparazione fiscale dei diversi
carburanti e combustibili …… (principio allentato con la
discussione tra SM);
• Prevede periodi transitori per metano e GPL fino al ……
(2028?)
19
“Energy taxation” per i trasporti : metano
situazione al 1 luglio 2013 in EU
20
L’ultima proposta di direttiva “Energy taxation”per i
trasporti (2016-2020): Ancora con opposizione Italiana
…
TABLE A - MINIMUM LEVELS OF TAXATION TO MOTOR FUELS FOR THE POSE OF ARTICLE 7
PRODUCT
MINIMUM LEVEL OF TAXATION
MINIMUM LEVEL OF TAXATION
MINIMUM LEVEL OF TAXATION
[1.1.2016]
[1.1.2018]
[1.1.2020]
€ / UNIT
€ / GJ
€ / UNIT
€ / GJ
€ / UNIT
€ / GJ
Petrol
361,6 €/1000l
11,03
368,2 €/1000l
11,23
374,7 €/1000l
11,43
Gas oil
334 €/1000l
9,49
341 €/1000l
9,69
348 €/1000l
9,89
Kerosene
335,7 €/1000l
9,46
342,8 €/1000l
9,66
349,9 €/1000l
9,86
LPG
168,2 €/1000kg
3,66
172,8 €/1000kg
3,76
177,4 €/1000kg
3,86
Natural gas
126,5 €/1,000 m3
3,57
130 €/1,000 m3
3,67
133,6 €/1,000 m3
3,77
*
7
*
7
*
7
*
7
*
7
*
7
n/a
2,9
n/a
3
n/a
3,1
Group 1
Group 2
Sustainable Bio-fuels used in sparkignition engines i
Sustainable Bio-fuels used in
compression-ignition
Biogas
21
engines i
L’ultima proposta di direttiva “Energy taxation”per i
trasporti (dettaglio 2106): ancora opposizione Italiana….
TABLE A1 - Methodology for calculating minimum rates for motor fuels - 1/1/2016
Density
(KG/100
0 l)
Net
calorific
value
(GJ/1000
kg)
CO2
Emission
Factor
(tCO2/TJ
)
CO2
Emission
Factor
(tCO2/G
J)
[1]*
[2]**
[3]***
[4]
Rate of
CO2related
compone
nt (€/t
CO2)
[5]
Rate of
Energyrelated
compon
ent
(€/GJ)
[6]
=[3]/1000
Products
Minimum level of taxation 01.01.2016
Value of CO2-related
component in €/unit
Value of Energy-related
component €/unit
€/unit
€/GJ
[7]
A=(1)x(2)x(4)x(5)/1000
€/1000 l
B=(2)x(4)x(5) €/1000 kg
C=(1)x(2)x(4)x(5) €/1000 m3
[8]
[9]
[10]
D=(1)x(2)x(6)/1000
€/1000 l
E=(2)x(6) €/1000 kg
F=(1)x(2)x(6) €/1000 m3
=[7]+[8]
G=(9)/[(1)x(2)/1
000]
H=(9)/(2)
I = (9)/[(1)x(2)]
Group 1
Petrol
Gas oil
Kerosene
LPG
Natural gas
Group 2
Sustainable Bio-fuels used
in spark-ignition engines i
Sustainable Bio-fuels used
in compression-ignition
engines i
Biogas
22
745
832
810
n/a
0,75
44
42,3
43,8
46
47,2
69,3
74,1
71,9
63,1
56,1
0,0693
0,0741
0,0719
0,0631
0,0561
12
12
12
12
12
*
****
n/a
n/a
n/a
*
n/a
****
50
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
7
334,356
302,66496
305,1108
133,4
102,66
27,259848
31,29414912
30,6104184
34,8312
23,83128
10,2
8,6
8,6
2,9
2,9
361,6158 €/1000 l
333,9591 €/1000 l
335,7212 €/1000 l
168,2312 €/1000 kg
126,4913 €/1000 m3
-
-
******
n/a
n/a
******
7
7
7
2,9
11,0316
9,4892
9,4628
3,6572
3,5732
n/a
2,9
IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULL’UTILIZZO DEL GNL
1)
• Il Governo Italiano, si è impegnato, in sede parlamentare, ad
adottare iniziative per la realizzazione di centri di
stoccaggio e ridistribuzione nonché norme per la
realizzazione dei distributori di Gas Naturale Liquefatto (per
il seguito GNL), in tutto il territorio nazionale, anche al fine di
ridurre l'impatto ambientale dei motori diesel nel trasporto via
mare e su strada, nonché di ridurre i costi di gestione ormai
divenuti insostenibili per tutti gli utilizzatori di motori diesel e per
sviluppare l'uso del GNL.
• E’ stato costituito un Gruppo di coordinamento nazionale, volto
alla predisposizione di uno studio sugli aspetti normativi,
tecnici ed economici, nonché quelli attinenti alla sicurezza
e all’impatto sociale per l’utilizzo del GNL nei trasporti
marittimi e su gomma limitatamente al trasporto pesante
(camion, autobus, treni), si pone l’obiettivo della
predisposizione del Piano Strategico Nazionale sull’utilizzo del
GNL in Italia.
23
PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULL’UTILIZZO DEL GNL
2)
Al Gruppo di coordinamento nazionale GNL partecipano il MiSE, con il ruolo di
Coordinatore, i Ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e degli Interni, le Regioni,
l’ANCI, le Capitanerie di Porto le Associazioni di settore interessate, i gestori dei
Terminali LNG, centri di ricerca quali RINA e CIG, le Università, l’ENEA ed altri
soggetti interessati.
Il gruppo di coordinamento nazionale GNL è stato suddiviso in sottogruppi,
coordinati sempre dai rappresentanti Ministeriali, che svolgeranno le proprie
attività su quattro tematiche principali. Il lavoro è stato quindi così suddiviso per
sottogruppi:
1) sottogruppo trasversale su 4 tematiche:
Autorizzazioni,
Approvvigionamento e stoccaggio,
Accettabilità sociale e divulgazione,
Sicurezza dello stoccaggio e distribuzione.
Tre sottogruppi settoriali sulle seguenti tematiche:
2. Impiego nel settore dei trasposti marittimi,
3. Impiego nel settore dei trasporti terrestri (camion, bus, treni),
4. Impiego per gli altri usi finali (industriali, civile, trasporto come Gas Naturale
Compresso – CNG);
24
ITER e TEMPI del PSN sul GNL
•Tempi: 6 mesi per avere le prime bozze e convegno
di discussione;
•Tipo documento: Snello di massimo 50 pagine con
allegati tematici.
•Consultazione pubblica ON LINE
•Predisposizione del Piano strategico nazionale del
GNL nella versione finale
•DDL entro inizi 2015 per gli aspetti normativi
conseguenti.
25
Contributi B.E.C.: il decreto per i contributi ai veicoli a basse
emissioni complessive del MiSE
Il fondo statale per favorire l’acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive
prevede uno stanziamento (in base alla legge 134/2012, così come modificata
dalla legge di stabilità 2013) di 120 milioni di euro per il triennio 2013-2015.
Per il 2014, i fondi a disposizione ammontano a 31,3 milioni di euro a cui si
aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013, per un totale di 63,4 mio euro.
Ecco come sono state ripartite le risorse:
• 15% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza
necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50
g/km.
• 35% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza
necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 90
g/km.
• 50% per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di
imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come
beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria
rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con emissioni di CO2 non
superiori a 120 g/km.
26
Contributi B.E.C.: Il MiSE il decreto per i contributi ai veicoli a
basse emissioni complessive
La ripartizione delle risorse per il 2015 sarà rideterminata in base
all’andamento registrato nell’anno precedente, attraverso un decreto del
Ministero dello Sviluppo Economico.
Per i veicoli acquistati nel 2014 il contributo è pari, per tutti i veicoli
ammissibili, al 20% del costo complessivo del veicolo così come risultante
dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:
• 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
• 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
• 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
Per i veicoli acquistati nel 2015 il contributo è pari, per tutti i veicoli
ammissibili, al 15% del costo del costo complessivo del veicolo così come
risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto
massimo di:
• 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
• 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
• 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
27
Decreto 31 marzo 2014 – Min. dell'Interno con il concerto del MiSE –
Modifiche ed integrazioni al decreto 24 maggio 2002, recante norme
di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio
degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per
autotrazione. (GU n.83 del 9-4-2014)
• Gli apparecchi di distribuzione automatici asserviti ad un dispositivo
self-service devono essere dotati di pistola di erogazione conforme a
quanto specificato dal regolamento ECE-ONU R110 e dalla norma
ISO 14469-1.
• In prossimità dell'apparecchio di distribuzione asservito ad un
dispositivo self-service deve essere installato un dispositivo che
comanda l'erogazione del gas mediante l'azione manuale sul
dispositivo stesso.
• Il rilascio del
dell'erogazione.
28
dispositivo
determina
l'immediato
blocco
Decreto 31 marzo 2014 - gas naturale per autotrazione.
(GU n.83 del 9-4-2014)
• Negli impianti self-service presidiati, deve essere
posizionato un sistema di comunicazione che permetta
all'utente di ricevere assistenza da parte del personale addetto
e deve essere installato almeno un punto di controllo a
distanza dell'apparecchio di distribuzione dal quale il
personale
addetto
possa
comandare
l'interruzione
dell'erogazione.
• Negli impianti self-service non presidiati, deve essere
previsto un sistema di comunicazione remoto, attivabile
mediante un apposito pulsante, con un centralino dedicato
attivo h24, che consenta all'utente di ricevere assistenza
all'operazione di rifornimento nonché permetta di segnalare un
incidente o una situazione di emergenza ricevendo istruzioni
sulle operazioni da compiere e sul comportamento da tenere.
29
Decreto 31 marzo 2014 - gas naturale per autotrazione.
(segue)
Negli impianti self-service non presidiati,
E' consentito il rifornimento self-service a condizione che:
• gli impianti siano dotati di un sistema di videosorveglianza,
con registrazione delle immagini che consenta la visione
dell'apparecchio di distribuzione e della zona di rifornimento
dei veicoli;
• gli utenti siano stati preventivamente autorizzati da parte di
soggetti abilitati mediante l'attivazione di apposita scheda a
riconoscimento elettronico rilasciata dai gestori o da altri
soggetti che ne hanno titolo.
30
Conclusioni
Strategia complessiva del Paese in coerenza con le direttive EU per
favorire uso del metano nei trasporto :
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
2030 EU Climate and energy framwork;
La direttiva sui combustibili alternativi;
Il DM sul Biometano;
La proposta di direttiva su Energy taxation;
Il PSN del GNL in Italia;
Il DM sui contributi ai veicoli BEC;
Il DM «self service metano»
Le premesse generali ci sono, i primi strumenti legislativi di favore sono
stati emanati, e nei prossimi mesi verificheremo se tutto questo sarà stato
sufficiente o se occorrano altre azioni di sostegno allo sviluppo
maggiore di tale carburante.
31