La civiltà minoica

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Transcript La civiltà minoica

La civiltà minoica/cretese
Creta oggi
Le più antiche tracce di civiltà a Creta e nelle isole dell’Egeo
risalgono all’epoca neolitica (VII millennio a.C.).
La civiltà cretese/minoica ebbe inizio verso il 3000 a.C., quando I
primi Minoici si rifugiarono nelle numerose caverne di Creta – o
come invasori o come immigrati – molto probabilmente
provenendo dall’Asia Minore. Dopo poco, i Minoici lasciarono la
sicurezza delle caverne e iniziarono a costruire villaggi costieri
come quelli dell’Asia Minore.
I Greci dell’epoca arcaica e classica ritenevano che i primitivi
abitanti delle loro isole appartenessero a una razza diversa dalla
propria e li definivano Pelasgi oppure Cari.
Creta
Creta si stende al centro del mare Egeo per una lunghezza di
250 km e una larghezza massima di circa 55; la superficie
totale, pari quasi a quella della Corsica, è di circa 8000 km2.
8000 km2
250km
55km
• L’isola è in parte occupata da catene montuose,
solcate da vallate e dominata dal massiccio dell’Ida
(2500 metri), il monte sacro dove gli antichi
collocavano la grotta nella quale si credeva fosse
stato allevato Zeus.
Cronologia della civiltà minoica
Periodo
Tempi
Minoico Antico I
3000 a.C. - 2600 a.C.
Minoico Antico II
2600 a.C. - 2300 a.C.
Minoico Antico III
2300 a.C. - 2200 a.C.
Minoico Medio Ia
2200 a.C. - 2000 a.C.
Minoico Medio Ib
2000 a.C. - 1900 a.C.
Minoico Medio IIa
1900 a.C. - 1800 a.C.
Minoico Medio IIb
1800 a.C. - 1700 a.C.
Minoico Medio IIIa
1700 a.C. - 1625 a.C.
Minoico Medio IIIb
1625 a.C. - 1575 a.C.
Minoico Tardo Ia
1575 a.C. - 1500 a.C.
Minoico Tardo Ib
1500 a.C. - 1450 a.C.
Minoico Tardo II
1450 a.C. - 1400 a.C.
Minoico Tardo IIIa
1400 a.C. - 1300 a.C.
Minoico Tardo Ia
1300 a.C. - 1240 a.C.
Minoico Tardo Ia
1240 a.C. - 1025 a.C.
Fase Prepalaziale
Fase Pro-palaziale
Fase Neopalaziale
Fase Postpalaziale
Periodizzazione
fasi
palaziale
2200
1700 ac
prima
distruzione
neopalaziale
1700
1400 ac
crisi
dominio miceneo
1400
1200 ac
crisi definitiva
1200 circa
Periodo
Minoico Antico I-II-III
Tempi
Fasi
3000 a.C. - 2200 a.C.
Fase Prepalaziale
Minoico Medio Ia-Ib-IIa-IIb 2200 a.C. - 1700 a.C.
Minoico Medio IIIa-IIIb
1700 a.C. - 1575 a.C.
Minoico Tardo Ia-Ib- II
1575 a.C. - 1400 a.C.
Minoico Tardo III
1400 a.C. - 1025 a.C.
Fase Protopalaziale
Fase Neopalaziale
Fase Postpalaziale
Il mare e gli scambi
• l’isola si popolò di città e di palazzi che testimoniano un
elevato livello di benessere
• le navi cretesi si spingevano a commerciare negli
empori di tutto il Mediterraneo
• i Cretesi erano conosciuti ovunque come mercanti e
marinai: nei documenti egiziani di questo periodo si
parla infatti dei tributi (in realtà, commerci) portati alla
corte dei faraoni dagli «uomini di Keftiu » (così erano
definiti i Cretesi nella lingua egiziana).
• l’isola produceva un surplus alimentare (olio e vino in
particolare) che poteva essere facilmente smerciato.
• metalli preziosi e materie prime a loro volta
alimentavano lo sviluppo dell’artigianato locale.
I Cretesi, intermediari
• I Cretesi svolsero un ruolo preciso nel Mediterraneo
orientale:quello di intermediari tra le coste siriane
e l’Egitto, dove essi esportavano, oltre ai prodotti
del loro artigianato, le materie prime provenienti
dall’Oriente
• Grazie alla supremazia marittima i Cretesi poterono
estendere il loro potere sino alle regioni costiere
della Grecia;
• Lo storico Tucidide, nel secolo v a.C., racconta che il
re cretese Minosse aveva imposto il suo dominio su
Atene e altri luoghi della Grecia, dai quali esigeva
tributi. (mito di Teseo e del Minotauro)
• Le città di Creta non avevano mura o
difese militari: poiché non si temevano
minacce dall’esterno.
• Le ricchezze accumulate non andavano
ad alimentare spese militari o imprese
di conquista, ma furono investite in nuovi
commerci (i quali a loro volta producevano
benessere) e nella costruzione di sontuosi
palazzi
I palazzi
• Cnosso, Haghia Triada, Festo, Mallia.
• Omero: « C’è una terra nel mezzo del mare
scuro come il vino, Creta, fertile e bella,
circondata dall’acqua: in essa vi sono
innumerevoli uomini e novanta città: chi ha
una parlata, chi un’altra, un miscuglio.., tra loro
è Cnosso, una grande città, nella quale regnò
per nove anni Minosse, confidente del grande
Zeus » (Odissea, xix, 172 sgg.).
Lingua cretese
I Cretesi parlavano una lingua che ci è tuttora
sconosciuta, anche se ipotesi recenti la ritengono
imparentata alla lingua ittita; alcune parole si
conservarono in greco
– erano di derivazione cretese molti nomi di piante e
frutti, oggetti e materiali che a Creta erano già diffusi
quando giunsero i Greci, come i metalli
– era cretese gran parte della terminologia marinaresca
compreso lo stesso nome del mare (thalassa),
nonché molti oggetti di uso quotidiano, come la vasca
da bagno (asàminthos) e vari tipi di vesti e
calzature.
Fase Protopalaziale (2300-1700 a.C.).
• a Cnosso, Festo e a Mallia sorsero i primi
grandi palazzi, situati nelle zone più fertili
dell’isola e appartenenti a sovrani locali
che senza alcun dubbio traevano le loro
ricchezze dallo sfruttamento delle
campagne circostanti.
Pianta del Palazzo di Cnosso
Organizzazione sociale
L’imponenza dei palazzi e il lavoro di livellamento
delle colline su cui alcuni di essi furono costruiti (in
particolare, quelli di Festo e di Cnosso) rivelano
chiaramente l’esistenza di una società in cui era
stata stabilita una precisa divisione del lavoro, e che
poteva disporre di una manodopera capace di
consentire la realizzazione di grandi opere.
Evidentemente, dunque, anche se non se ne ha la
prova documentale, i signori cretesi potevano
contare su una abbondante manodopera servile.
Vita nei palazzi
• nei palazzi più antichi (e in particolare in
quello di Festo), è stata trovata una grande
quantità e varietà di sigilli, presumibilmente
appartenenti ad alti ufficiali.
• da questo sembra potersi desumere che nei
palazzi esisteva una organizzata e potente
classe burocratica, che aiutava il signore locale
ad amministrare le sue ricchezze. Il grande
numero dei locali di cui erano composti i
palazzi fa inoltre pensare che il numero dei
dignitari di corte fosse piuttosto elevato.
Caratteristiche architettoniche
dei palazzi
• Né mura né torri delimitavano gli edifici, che si
•
allargavano in direzione del mare seguendo la
linea naturale del terreno.
All’interno del palazzo si trovavano solitamente
grandi magazzini, ove sono stati rinvenuti
enormi vasi di terracotta utilizzati per conservare
ricche provviste di olio e di grano evidentemente
ammassate nel palazzo grazie all’opera dei
contadini che coltivavano le terre circostanti.
Sulle condizioni di vita di questi contadini non
abbiamo informazioni precise.
Metallurgia
• Oltre alla ceramica, in questo periodo i Cretesi (e poi
i Micenei) svilupparono raffinate tecniche di
lavorazione dei metalli e delle pietre semipreziose
(agata, calcedonia, cristallo di rocca). Con queste
ultime produssero gemme e sigilli incisi con motivi
sia naturalistici sia astratti.
La prima catastrofe
• Questa fiorente civiltà crollò a quanto pare
improvvisamente, poco dopo il 1700 a.C.
– Gli scavi archeologici documentano una catastrofe che
colpi i palazzi di Festo, di Cnosso e di Mallia,
distruggendoli.
• Quale fu la causa di una simile rovina?
– un terremoto - accreditato anche dal ritrovamento di
alcuni scheletri che hanno fatto supporre l’usanza di
sacrifici umani volti a placare l’ira degli dèi
– un’incursione di nemici provenienti dal mare (in quello
stesso periodo gli Hyksos avevano soggiogato l’Egitto)
– una serie di guerre e di disordini civili.
Fase neopalaziale (1700-1400 a.C.).
• dopo il crollo, i Palazzi vennero ricostruiti
senza fortificazioni e senza apparati
difensivi:
– la pace minoica continuava a regnare.
– i palazzi vennero ricostruiti sulle loro rovine,
ancora più splendidi di prima, e nessun
elemento fa pensare a una rottura con la
cultura della fase precedente.
Architettura dei nuovi
palazzi
• I palazzi di Festo e di Cnosso vennero
•
•
•
•
adornati di propilei, colonnati, lunghi
corridoi, terrazze, cortili e ampie gradinate
che collegavano i diversi piani.
L’insieme comprendeva vasche, tubature per
l’acqua e bagni.
Le colonne terminavano in un capitello, che
può essere considerato l’antenato di quello
dorico.
Nella nuova costruzione venne ampiamente
usato un tipico alabastro cretese (calcio
solfato), con cui vennero ricoperte pareti,
pavimenti e gradinate.
Le pareti interne dei palazzi erano adorne di
splendidi affreschi policromi, rappresentanti
persone, piante, fiori, animali e scene di vita
sociale e religiosa.
Vita quotidiana
• La vita che si svolgeva nei nuovi palazzi, e
in particolare in quello di Cnosso — che in
questo periodo aveva imposto il suo
potere sull’isola — era sfarzosa e allietata
da intrattenimenti ai quali il pubblico
assisteva da gradinate e tribune.
Tra questi
intrattenimenti, erano
particolarmente
apprezzati i giochi
acrobatici con i tori,
testimoniati in celebri
affreschi
La fine
• Il secondo periodo ebbe una fine altrettanto tragica del
•
•
precedente.
Vi fu una enorme catastrofe naturale, rappresentata da
una serie di cataclismi che attorno al XV secolo a.C.
sconvolsero il Mediterraneo orientale, stroncando un
numero incalcolabile di vite umane, distruggendo
abitazioni, templi e palazzi, e mettendo in seria difficoltà
l’organizzazione dei regni cretesi.
Tra questi cataclismi, il più grave fu quello che si verificò
nell’isola di Thera, oggi Santorini.
Thera e Creta
• Il porto, dove oggi attraccano le navi,
dalla forma naturale di un cerchio, era
anticamente il cratere di un vulcano.
– E’ probabile che l’esplosione del vulcano di
Thera abbia avuto effetti devastanti anche
a Creta, che non dista molto da Thera
Thera
• Nel 1967, un archeologo greco, Spyridion Marinatos,
iniziò degli scavi sull’isola di Santorini (antica Thera)
Questi scavi portarono alla luce dei resti di
eccezionale valore storico. Sull’isola, un tempo,
sorgeva un palazzo minoico, adorno di affreschi a
colori vivaci, che oggi è possibile ammirare al museo
archeologico di Atene.
• Thera, quindi, non era una delle tante piccole
isole dell’Egeo. Era la capitale di un regno.
La flotta di
Thera
730 km/h
I Micenei
• Verso il 1400 i Micenei o Achei avevano
•
occupato la Grecia, costituendovi solide
monarchie militari e provvedendo
all’arruolamento di soldati mercenari che
compaiono spesso nei dipinti dell’epoca con i
loro scudi e le lance di bronzo.
Già indeboliti dagli eventi sopra descritti, i
signori di Creta non furono in grado di resistere
alla minaccia che veniva dall’esterno e si
arresero all’invasore.
Fase micenea (1400-1200 a.C.).
• Conquistata l’isola di Creta, i Micenei si
insediarono nei palazzi reali imponendo il
loro dominio sulla popolazione locale: in
questo periodo fu elaborato un secondo
tipo di scrittura (Lineare B) identica a
quella usata sul continente greco.
Cultura materiale
• la vita quotidiana rimase pressoché immutata
•
anche durante il dominio della nuova dinastia.
i contadini continuavano a vivere in capanne di
fango e di paglia e a coltivare i campi
trattenendo per sé solo quanto era necessario
alla loro sopravvivenza. Tutto l’eccedente
spettava al Palazzo, nei confronti del quale i
contadini erano tenuti a prestare servizi e
attività lavorative di vario genere.
Il periodo miceneo sull’isola fu
breve: attorno al 1200 a.C. (secondo
la datazione oggi più accreditata)
una catastrofe definitiva si abbatté
su Creta.
• I palazzi reali furono distrutti e dati alle fiamme
e non risorsero più - sulle loro macerie furono
costruite modeste abitazioni; da allora in poi non
si parla più di Cretesi nei documenti egiziani,
l’artigianato s’immiserisce, la scrittura locale
scompare.
Le cause di questo disastro
rimangono ignote.
• Sono state avanzate varie ipotesi per
spiegarlo:
– una ribellione contro i principi stranieri;
– una guerra tra i Micenei del continente e
quelli di Creta;
– un’incursione rovinosa di popolazioni straniere
(Popoli del Mare?).
Le tre scritture di Creta
Geroglifica – disco di
Festo
Lineare A
Lineare B
Il geroglifico cretese
• Il primo tipo, risalente al periodo più antico (20001600 a.C.), era una scrittura geroglifica, chiamata
da Evans geroglifico-cretese, documentata dal
celebre disco in terracotta di Festo, conservato al
museo di Heraklion. Tuttora indecifrato.
La Lineare A
• Il secondo tipo, anch’esso indecifrato (anche
se qualche parola sembrerebbe appartenere a
un dialetto ittita) fece la sua comparsa attorno al
1750 a.C., e si presenta come una
semplificazione dei geroglifici di cui sopra, ridotti
a semplici contorni. Questa scrittura, rinvenuta
su tavolette provenienti per la gran parte da
Hagia Triada, nelle vicinanze di Festo, fu
chiamata da Evans Lineare A.
La Lineare B
• Il terzo tipo (che sarebbe apparso verso il 1400
•
•
•
a.C.) venne chiamato Lineare B, ed è una
scrittura sillabica, che oggi siamo in grado di
leggere
quella scrittura «nasconde » una lingua greca;
prima di adottare l’alfabeto fenicio, attorno al IX
sec. a.C., i Greci, tra il 1400 e il 1200 a.C.,
avevano utilizzato la scrittura Lineare B.
i testi ritrovati sono solamente documenti di
carattere amministrativo, lunghe liste di merci e
inventari.
A brief Summary
The Agriculture of the Minoans
The Minoans of Crete…
Were agriculturally advanced early on
Used 2-sided axes for deforestation
Used sickles to gather grain
Made bread from locally grown wheat, barley, and millet
Made wine from locally grown grapes
Made beer from locally grown barley most likely for religious
ceremonies
 Cultivated olive oil, figs, pears, and quinces [mele cotogne]
from Cretan trees
 Planted lettuce, celery, asparagus, carrots, peas and vetches






The Economy of the Minoans
The Minoans of Crete…
 Began trading with their neighbors around 2000 b.c.
 Developed several systems of writing for the sole purpose of recording
their business transactions with their neighbors
 Exported finished goods
 Exported raw materials, which were high in demand
 Imported finished goods from their neighbors
 Imported raw materials, used in the making of luxury items, from their
neighbors
The hieroglyphic
writing system of the
Minoans from around
2000 b.c. The
Hieroglyphic writing
system of the
Minoans has yet to be
deciphered.
The Linear A writing
system of the
Minoans from around
1600 b.c. The Linear
A writing system of
the Minoans has yet
to be deciphered.
The Social Structure of the Minoans
The Minoans of Crete…
Were controlled by several city-states, the Palaces, which
were ruled over by a king and queen or a king and queen
working with either a senate or a council of elders
 Built housing for all their citizens, not just royalty
 Was a society of free citizens based on several classes of
income
 Gave their women just as many rights as their male
counterparts
 Gave their slaves the same rights as other Minoans minus
the permission to participate in religious ceremonies
The Religion of the Minoans
The Minoans of Crete…
 Worshipped one goddess with many fages, most likely, or multiple
goddesses
 Had no gods in their religion until late in their history and the gods that
eventually appeared only appeared to serve as the husbands and sons of
their goddesses
 Worshipped nature in all its forms such as trees, springs, hillsides, etc
 Not only had temples of worship in almost all their houses but they also had
temples throughout Crete usually on a hilltop over looking bodies of water,
a grove of trees, etc
 Used the courtyards of their palace centers for religious ceremonies
Several forms
of the Minoan
goddess
The Art of the Minoans
The Minoans of Crete…
 Did not use their art in most cases to promote religion and/or government
 Used most often naturalistic scenes such as dolphins and trees, or trivial
things such as the mundane details of everyday life or a cat hunting a heath
cock
 Starting around 1700 b.C., covered the walls and floors of their palaces,
temples, and homes with wall-sized and floor-sized frescoes
Bull-jumping
fresco
Trivial fresco
of housework
The Technical Advancements of the
Minoans
The Minoans of Crete…
 Had indoor plumbing starting around 2000 b.C. in all their
buildings
 Were the first ancient civilization to build warships which
they used to protect their large merchant fleet
 Developed and used a fairly complex plough to sow their
crops
 Built both roads and bridges both outside and inside of
their towns including a raised median strip for pedestrians
between most of their roads
Timeframe
Major Events of the Minoans From Their
Beginning - Their End
Events of Note
3000bC
 The Minoan civilization begins as the native Cretans and either invaders or immigrants from Asia
2000bC
 The Minoans move from scattered villages and clans to centralized towns built up around the early
1700bC
 The Minoans rebuild their Palace centers after earthquakes sweeps over Crete destroying their
1600bC
 The Minoans begin to use Linear A, their second writing system which to this day has yet to be
1650bC
 The Minoans, due to over population, colonize the islands of Thera, Melos, Kea, Rhodes, the
1500bC
 Earthquakes sweep through Crete again destroying most of the Minoan civilization as well all of their
1450bC
 More earthquakes on Crete and the catastrophic eruption of the Thera island volcano equivalent to a
1400bC
 Spurred on by the natural disasters occurring around 1500 b.C. and 1450 b.C. as well as the Minoans
Minor divide into clans and begin to build villages
Minoan Palace Centers
 The Minoans begin trading with their neighbors
 The Minoans begin to use their first writing system, a hieroglyphic writing system similar to Egyptian
Hieroglyphics which to this day has yet to be deciphered
original pal aces built in 2000 b.c.
deciphered
southwestern coast of Asia Minor near Miletus, and, perhaps, Athens of Greece
 Due to the probable Minoan colonization of Athens this is also most likely the timeframe in which the
Greek Myth of King Minos and his Minotaur appeared
great palace centers
600 kiloton atomic bomb decimated the Minoan civilization
 The Minoans begin to use Linear B their third writing system which will be later deciphered as an
early form of Greek
lack of a strong military and their lack of proper defenses, the Mycenaeans of mainland Greece invade
Crete