eucarioti - didatticavillani

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EUCARIOTI = hanno cellule con un nucleo ben definito PROCARIOTE = hanno cellule prive di un nucleo ben definito eterotrofi eterotrofi plancton

CIANOBATTERI O ALGHE

VERDI-AZZURRE = Microrganismi unicellulari che si aggregano a formare colonie eucarioti AUTOTROFI = Organismi che si nutrono da soli, producendo da soli il loro nutrimento con la fotosintesi clorofilliana ETEROTROFI = non sono in grado di produrre autonomamente le sostanze nutritive che sono assunte da altri organismi eucarioti eucarioti SIMBIONTI = funghi che vivono in stretta relazione con organismi di specie diverse, traendo reciproco vantaggio SAPROFITI = funghi che si nutrono di sostanze organiche in decomposizione PARASSITI = funghi che vivono utilizzando sostanze di un altro essere vivente danneggiandolo

FUNGHI Organismi eucarioti eterotrofi, privi di clorofilla, costituiti dal micelio = intreccio di ife = strutture filamentose MICRORGANISMI Esseri viventi piccolissimi visibili al microscopio BATTERI (monere) Procarioti, unicellulari, PROTISTI eterotrofi, mobili o immobili, visibili al microscopio ottico (grandezza 10 -6 : 0,3-100 μm) LIEVITI MUFFE

unicellulari di forma tondeggiante, si riproducono per gemmazione

Saccaromiceti usati nell’industria alimentare per la fermentazione alcolica (pane, vino e birra). I lieviti Pichia causano l’alterazione del vino (“fioretta”)

Pluricellulari, saprofiti

alterano gli alimenti (Penicillium e Aspergillus) anche con micotossine o si usano nella produzione dei formaggi erborinati (Penicillium roqueforti e camemberti)

Riproduzione

asessuata per frammentazione delle ife oppure mediante spore fungine in sporangi

sessuata per fusione di ife geneticamente di segno opposto e formazione della zigospora VIRUS visibili soltanto al microscopio elettronico (grandezza 10 -9 : 20-300 nm)

formati da: capside (involucro proteico esterno formato dai capsomeri) + filamento interno di DNA o RNA (materiale genetico )

parassiti obbligati che si riproducono solo all’interno della cellula ospite (batteriofagi = virus che parassitizzano batteri)

Formati da: ciglia + flagelli + parete cellulare + membrana plasmatica + citoplasma + ribosomi per la sintesi delle proteine + inclusioni con sostanze di riserva + un filamento di DNA - privi di membrana nucleare

si riproducono ogni 20-30 m circa per scissione binaria (ogni cellula madre si divide in 2 cellule figlie uguali)

Sono sporigeni se producono spore (forme di resistenza formate da esospora, tunica sporale e corteccia) usate per sopravvivere molti anni in condizioni ambientali sfavorevoli o asporigeni (non le producono)

Possono produrre esotossine (sostanze velenose proteiche prodotte durante il loro ciclo vitale ed eliminate nei tessuti dell’ospite) o endotossine (sostanze velenose glucidiche eliminate nei tessuti dell’ospite soltanto dopo la disgregazione dei batteri)

In base alla loro FORMA i batteri si classificano in:

FORMA sferici ISOLATI COCCHI RIUNITI IN COLONIE

DIPLOCOCCHI, a coppie STREPTOCOCCHI, a catene STAFILOCOCCHI, a grappoli

cilindrici ricurvi o a virgola elicoidali a forma di clava BACILLI VIBRIONI SPIRILLI CORINEBATTERI

ORDINE DI GRANDEZZA

PROTISTI FUNGHI UNICELLULARI BATTERI (μm)

1 μm = 10 -6 m

VIRUS (nm)

1 nm = 10 -9 m

PATOGENI Se causano malattie all’uomo, agli animali domestici o alle piante coltivate(ad es. virus dell’influenza, batterio della tubercolosi) MICRORGANISMI IN RELAZIONE ALL’UOMO Fattori che influiscono sulla crescita INNOCUI Ossigeno Umidità se sono indifferenti (effetto ne positivo ne negativo) verso le condizioni di salute dell’ospite (la maggior parte dei microrganismi) UTILI Se forniscono sostanze utili per la specie umana(ad es. lieviti del vino, della birra, del pane) ALTERATIVI alterano un alimento rendendolo inaccettabile per il consumo umano senza causare malattie(ad es. muffe nel formaggio fresco) PSICROFILI (crescono a 0-25 ° C /ottimale 20-25 ° C) alterazioni Temperatura organolettiche nei cibi conservati nel frigorifero MESOFILI (crescono a 20-45 ° C / ottimale 30-37 ° C) malattie nell’uomo TERMOFILI (crescono a 45-70 ° C / ottimale 50-55 ° C) AZIONE BATTERIOSTATICA del freddo = temperatura inferiore all’intervallo di crescita blocca (-18 ° C) o rallenta l’attività dei microrganismi che non muoiono AZIONE BATTERICIDA del caldo = temperature di 80 ° C uccidono i batteri, temperature di 100 ° C per 60-90 m distruggono le spore AEROBI se crescono solo in presenza di O 2 (muffe) ANAEROBI se crescono solo in assenza di O 2 AEROBI O ANAEROBI FACOLTATIVI se vivono con o senza O 2 (lieviti) L’acqua è indispensabile (95% optimum per i batteri) pH Luce Tempo Intorno a 7 per i batteri; leggermente acido per muffe e lieviti I batteri crescono meglio al buio; letali i raggi UV In condizioni adatte bastano poche ore per produrre milioni di cellule batteriche (più di 17 milioni di cellule in 8 ore)

TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

= MALATTIE, PRINCIPALMENTE A CARICO DELL’APPARATO DIGERENTE,

CAUSATE DALL’INGESTIONE DI CIBI CONTAMINATI DA MICRORGANISMI E/O DALLE LORO TOSSINE

Tipi di

TOSSINFEZIONI INFEZIONI ALIMENTARI

: provocate dai microrganismi patogeni

INTOSSICAZIONI ALIMENTARI

: causate dalle tossine prodotte dai microrganismi che si sono sviluppati nei cibi. Le tossine possono permanere anche dopo la morte dei batteri

TOSSINFEZIONI

: provocate da alimenti contenenti sia microrganismi patogeni sia le loro tossine (salmonellosi)

VIRULENZA

= capacità di un microrganismo patogeno

DOSE INFETTANTE = QUANTITÀ DI BATTERI

disopraffare le difese dell’ospite

NECESSARIA PER CAUSARE UNA MALATTIA. DIPENDE DA: ETÀ

(i bambini e gli anziani sono più vulnerabili)

CONDIZIONI DI SALUTE

(gli individui malnutriti o immunodepressi sono più vulnerabili)

PORTATORE SANO = INDIVIDUO APPARENTEMENTE SANO (sintomi della malattia non si manifestano ) CAPACE PERÒ DI DIFFONDERE LA MALATTIA QUANDO LA QUANTITÀ DI BATTERI È INFERIORE ALLA DOSE INFETTANTE PERIODO DI INCUBAZIONE = TEMPO CHE INTERCORRE TRA L’INTRODUZIONE DEI MICRORGANISMI

PATOGENI E LA MANIFESTAZIONE DEI PRIMI SINTOMI DELLA MALATTIA. Durante tale periodo l’individuo può essere vettore di trasmissione dei batteri, contaminando i cibi con i quali viene a contatto

TIPI DI CONTAMINAZIONE DIRETTA

l’uomo sano viene a contatto direttamente con l’uomo o l’animale malato

INDIRETTA

mediante

VEICOLI

: mezzi inanimati (aria, suolo, acqua, alimenti, stoviglie, fazzoletti, asciugamani, ecc.)

VETTORI

: mezzi animati (mosche, scarafaggi, topi e animali

CROCIATA

domestici) passaggio di patogeni da un alimento all’altro attraverso gli utensili, le attrezzature, le mani

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SALMONELLE

bacilli mobili con ciglia aerobio o anaerobio facoltativo asporigeno T. ottimale 37 ° C e muoiono a 66 ° C per 12 m Non si sviluppano a pH inferiore a 5,5

STAFILOCOCCHI

cocchi sferici immobili riuniti a grappoli asporigeni aerobi o anaerobi facoltativi producono enterotossine (assorbite a livello dell’intestino) termoresistenti (più di mezz’ora a 100 ° C) e resistenti anche all’azione dei succhi gastrici

SALMONELLA TYPHIMURIUM

Salmonellosi

• Periodo di incubazione 6 - 72 ore • Sintomi: vomito, diarrea, dolori addominali, febbre. • Alimenti maggiormente coinvolti: pollame, uova, latte e derivati, alimenti ricchi di sostanze proteiche. • La trasmissione avviene attraverso portatori sani, contaminazione crociata

SALMONELLA ENTERITIDIS

Salmonellosi

SALMONELLA TYPHI

Tifo addominale

• Sintomi: Febbre alta, sintomi gastroenterici •

SALMONELLA PARATYPHI A e B

Paratifo

• La trasmissione avviene attraverso gli alimenti o le acque contaminate dalle feci del malato o del portatore sano Sintomi: come il tifo, ma meno gravi • La trasmissione è la stessa del tifo

STAPHYLOCOCCUS AUREUS

Intossicazione stafilococcica

• periodo di incubazione molto breve, 2-3 ore • Sintomi: Nausea, crampi addominali, vomito, diarrea, sudorazione, caduta della pressione arteriosa e prostrazione generale (si risolve in 2-3 giorni) • Alimenti maggiormente coinvolti: Carni, uova, latte e derivati, creme all’uovo, i latticini, le carni tritate, la maionese, i gelati, insaccati • La trasmissione avviene attraverso alimenti cotti mal conservati, operatori con ferite purulente, gola infiammata, starnuti non schermati mani sporche, utensili non adeguatamente puliti,ecc

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CLOSTRIDI

Bacilli anaerobi Sporigeni. Le spore sono resistenti al calore e sopravvivono alla temperatura di ebollizione per diverse ore neurotossina termolabile (Clostridium botulinum) enterotossine (Clostridium perfringens) • • • •

CLOSTRIDIUM BOTULINUM

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Botulismo

periodo di incubazione 12 - 96 ore (di solito 18 - 36 ore ) Sintomi neurologici: vertigini, mal di testa, difficoltà nella visione seguita da incapacità di parlare e di deglutire, paralisi dei muscoli respiratori Alimenti maggiormente coinvolti: alimenti conservati in scatola, conserve casalinghe, pesci affumicati e insaccati La trasmissione avviene attraverso un inadeguato trattamento termico di conserve casalinghe Prevenzione: abbinare un trattamento chimico (aceto, sale o zucchero, a seconda dell’alimento) a una sterilizzazione prolungata nella preparazione di conserve casalinghe, non consumare cibo da scatolame rigonfio o con un odore sgradevole o un colore alterato • • • •

CLOSTRIDIUM PERFRINGENS

Tossinfezione

Periodo di incubazione 8 - 22 ore Sintomi : nausea, dolori addominali, diarrea; il vomito è raro Alimenti maggiormente coinvolti: carni poco cotte e crude, pollame, latte e derivati, prodotti disidratati La trasmissione avviene attraverso cibi cucinati in anticipo, lasciati raffreddare lentamente e poi riscaldati Prevenzione: raffreddare rapidamente i cibi dopo una cottura adeguata e conservarli in frigorifero. L’eventuale riscaldamento va fatto fino a una temperatura interna del prodotto di 72 ° C prima del consumo

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LISTERIA

bacillo aerobio asporigeno si può sviluppare anche a temperature di frigorifero (4-6 ° C) • • •

LISTERIA MONOCYTOGENES

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Listeriosi

periodo di incubazione 4 giorni - 3 settimane Sintomi : Nausea, vomito, diarrea, emicrania, febbre e spossatezza. Negli anziani, bambini, donne in stato di gravidanza e soggetti immunodepressi si hanno meningiti, setticemia, aborto e morte Alimenti maggiormente coinvolti: latte crudo formaggi freschi, gelati, carni e pollame crudi o poco cotti, ortaggi crudi e pesci crudi o affumicati. La trasmissione avviene attraverso latte non risanato Prevenzione: una scrupolosa pulizia degli alimenti di origine vegetale, un’adeguata cottura degli alimenti di origine animale e l’adozione di pratiche igieniche corrette

ALTRE MALATTIE INFETTIVE