Felloni - Università IUAV di Venezia

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IUAV
Corso di perfezionamento post-lauream
“Tutela e gestione del suolo e delle acque nella pianificazione di bacino”
Pianificazione di bacino e pianificazione territoriale.
Intese tra Autorità di bacino e province, rapporti con il locale
Fiorella Felloni
Politecnico di Milano
[email protected]
13 Maggio 2011
Temi della comunicazione
 Quadro Normativo
• Natura ed efficacia dei Piani di bacino e dei Piani di Assetto idrogeologico - PAI
• Natura ed efficacia del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
• Intese tra Regioni e Autorità di bacino
 Lo stato dell’arte nel bacino idrografico del fiume Po
• La struttura e i contenuti del PAI
• Il metodo e il processo di definizione delle intese
• L’intesa tra Autorità di bacino e Provincia di Parma
 Prospettive e nodi critici
• La continuità del processo di copianificazione
• L’integrazione tra difesa (del suolo) tutela/valoriz (paesaggistica) e progetto
territoriale
Fiorella Felloni . Politecnico di Milano
[email protected]
 Norme per la difesa del suolo: legge 183/89
Ha lo scopo di assicurare la difesa del suolo, il risanamento delle acque,
la fruizione e la gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale
sviluppo economico e sociale, la tutela degli aspetti ambientali ad essi
connessi attraverso i Piani di bacino
 Piano di bacino
L’art. 17, comma 1 della legge n. 183/1989, definisce il Piano di bacino come
“piano territoriale di settore” e come “strumento conoscitivo, normativo e
tecnico – operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni
e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione
del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche
fisiche ed ambientali del territorio interessato”.
Quadro normativo
Natura ed efficacia del Piano di bacino e del Piano di Assetto Idrogeologico PAI
 Bacino idrografico – Piano di bacino
• Sistemazione, conservazione, recupero del suolo nei bacini idrografici
• Difesa, regolazione dei corsi d’acqua
• Moderazione delle piene
• Regolazione delle attività estrattive
• Difesa e consolidamento dei versanti e delle zone instabili
• Contenimento dei fenomeni di subsidenza del suolo
• Protezione delle coste
• Risanamento delle acque superficiali e sotterranee
• Razionalizzazione degli usi delle risorse idriche
• Svolgimento funzionale dei servizi di polizia idraulica
• Manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere e degli impianti
• Regolamentazione di territori per la salvaguardia e la conservazione delle
aree demaniali e la costruzione di aree protette
• Gestione integrata di ambiti ottimali dei servizi pubblici di settore
• Riordino del vincolo idrogeologico
Quadro normativo
Natura ed efficacia del Piano di bacino e del Piano di Assetto Idrogeologico PAI
 Provincia – Piano Territoriale di Coordinamento
La legge n. 142/1990, (art. 15 - ora art. 20, comma 2 del Testo Unico adottato
con Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) ha stabilito che:
La provincia, ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della
legislazione e dei programmi regionali, predispone ed adotta il Piano Territoriale di
Coordinamento che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e, in
particolare, indica:
• le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle
sue parti
• la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee
di comunicazione
• le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulicoforestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle
acque;
• le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.
Quadro normativo
Natura ed efficacia del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
 Intese
Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali.”
Art. 57: Pianificazione territoriale di coordinamento e pianificazioni di settore
1. La Regione, con legge regionale, prevede che il piano territoriale di
coordinamento provinciale di cui all’art. 15 della legge 8 giugno 1990, n. 142,
assuma il valore e gli effetti dei piani di tutela nei settori:
- della protezione della natura
- della tutela dell'ambiente
- delle acque
- della difesa del suolo
- della tutela delle bellezze naturali
sempreché la definizione delle relative disposizioni avvenga nella forma di intesa
fra la provincia e le amministrazioni, anche statali, competenti.
2. In mancanza dell'intesa di cui al comma 1, i piani di tutela di settore
conservano il valore e gli effetti ad essi assegnati dalla rispettiva normativa
nazionale e regionale.
Quadro normativo
Le Intese tra Regioni e Autorità di bacino
3210 Comuni appartenenti al bacino:
Regione Lombardia
1541
Regione Piemonte
1209
Regione Emilia-Romagna
225
Regione Valle d’Aosta
74
Prov. Autonoma di Trento
62
Regione Liguria
61
Regione Veneto
Regione Toscana
36
2
La struttura e i contenuti del PAI del Bacino idrografico del fiume Po
La struttura e i contenuti del PAI del Bacino idrografico del fiume Po
La struttura e i contenuti del PAI del Bacino idrografico del fiume Po
Attuazione del PAI e Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali (PTCP)
PAI
Atlante dei rischi
idraulici e idrogeologici
Indirizzi alla pianificazione
territoriale di
coordinamento provinciale
Criteri per la
formulazione di intese
(art. 57 D.lgs 112/98)
PTCP
Verifica e/o definizione del
sistema delle tutele
ambientali non inferiore a
quello del PAI
Delimitazione delle fasce sui
corsi d’acqua minori e
approfondimenti sui corsi
d’acqua fasciati
La struttura e i contenuti del PAI del Bacino idrografico del fiume Po
Il PTCP per il quale è stata
raggiunta l’intesa diventa il
riferimento per
l’adeguamento dei PRG
Sistemi territoriali di riferimento del PTCP
•
•
•
Sistema ambientale
Sistema produttivo, insediativo e dei servizi
Sistema infrastrutturale e dei trasporti
Cartografia del PTCP
• C1 - Tutela ambientale paesistica e storico culturale
• C2 - Carta del dissesto
• C3 - Carta forestale
• C4 - Carta del rischio ambientale e dei principali interventi di
difesa
• C5 - Progetti ed interventi di tutela e valorizzazione
• C5A - Rete Natura 2000 Individuazione SIC e ZPS
• C6 – Ambiti rurali
• C.7 Ambiti di valorizzazione dei beni storico-testimoniali:
insediamenti urbani e zone di interesse storico
• C.8 Ambiti di gestione unitaria del paesaggio
• C9 - Armatura e gerarchia urbana
• C10 - Infrastrutture per la mobilità
• C11 - Gerarchia funzionale della rete stradale
• C12 – Assetto territoriale
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
2001 – Entrata in vigore del PAI
2003 - Schema generale di Accordo preliminare da parte del Comitato
Istituzionale
2005- 2006Sottoscrizione di Accordi preliminari tra concordate modalità e
finalità dell’attività ex art.57 della D.Lgs.112/98:
• 2004 Regione Emilia Romagna, le Province di Modena, Parma, Reggio
Emilia, Piacenza, Ferrara e l’Autorità di bacino;
• 2005 Regione Liguria, Provincia di Genova e l’Autorità di bacino;
• 2006 Regione Piemonte e tutte le Province piemontesi, l’Autorità di
bacino;
2007…. Le Province, in ragione dell’aggiornamento dei propri PTCP, hanno
insediato in date diverse i Gruppi di lavoro interistituzionali.
Il Processo decisionale dell’Intesa
Intesa tra Autorità di Bacino del Po e Regioni del bacino idrografico
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
La struttura e i contenuti del PTCP di Parma
 Ambiti territoriali e tematici oggetto di intesa
Reticolo idrografico
• metodo di delimitazione delle fasce fluviali
• progetto di assetto idraulico
• interventi strutturali
• rappresentazione cartografica
• disposizioni normative
Dissesti di versante
•confronto dei metodi di analisi e classificazione dei dissesti
•rappresentazione cartografica
• disposizioni normative
Future modalità di modifica ed integrazione del PTCP sui temi
oggetto di intesa
Continuità al processo di copianificazione (agenda attività di
approfondimento)
Il Processo decisionale dell’Intesa
Intesa tra Autorità di Bacino del Po e Regioni del bacino idrografico
Assunto R. (1994), Il paesaggio e l’estetica, Edizioni Novecento, Pa-lermo. Prima ed. 1973, Giannini, Napoli.
Farinelli F. (1981), “Storia del concetto geografico di paesaggio”, in Paesaggio Immagine Realtà, Electa, Milano
Felloni F. (2003), “Piano di bacino del fiume Po: esiti, opportunità e limiti”, in Urbanistica n. 120, Inu, Roma.
Felloni F. (2004), “Intese e componenti ambientali dei PTCP”, in Urbanistica Informazioni, n. 196, Inu, Roma.
Felloni F., Franceschi F. (2008), “Il parco urbano fluviale di Piacenza”, in Waterfront. Riqualificazione urbana e
paesaggi fluviali, Maggioli, Rimini.
Felloni F., Peri S. (2008), “PAI e PTCP un rapporto difficile: il caso di Parma”, in Urbanistica Dossier n. 105, Inu,
Roma.
Felloni F. (2009) Architetture d’acqua. Il Progetto urbano e territoriale di ambienti verdi-azzurri FrancoAngeli,
Milano.
Ferrara G. (1976), a cura di, Risorse del territorio e politica di piano, Marsilio, Venezia.
Gambi L. (1971), “I valori storici dei quadri ambientali”, in Storia d’Italia, vol I, I caratteri originali, Einaudi, Torino.
Gambino R. (2002), “Maniere di intendere il paesaggio”, in Clementi A., a cura di, Interpretazioni del paesaggio,
Roma.
Gisotti G. (2007), Ambiente urbano. Introduzione alla ecologia urbana. Manuale per lo studio e il governo della
città, Dario Flaccovio Editore, Palermo.
McHarg I. L. (1969), Design with nature, Dubleday, Garden City (NY), tr. it. 1989, Progettare con la natura,
Franco Muzio, Padova.
Urbani P. (2000), “Le tutele differenziate”, in Urbanistica consensuale, Bollati Boringhieri, Torino.