lez.4 - silicati e rocce magmatiche

Download Report

Transcript lez.4 - silicati e rocce magmatiche

minerali

ROCCIA

Aggregato naturale di uno o più

Minerali di tipo diverso (es. granito, basalto) 

roccia polimineralica

Un solo tipo di minerale (es. travertino, dunite) 

roccia monomineralica

Granito = roccia ignea intrusiva composta essenzialmente da: Feldspati Quarzo Biotite

Ma quali caratteristiche ha un minerale?

Materiale naturaleComposto inorganicoSpecifica composizione chimicaStruttura cristallina definitaProprietà fisiche ben definite

Struttura cristallina

 Un cristallo è una formazione minerale solida che ha una disposizione periodica e ordinata di atomi ai vertici di una che si chiama reticolo cristallino; la presenza del reticolo conferisce al cristallo una forma geometrica definita.

Quando e perchè si formano i minerali?

Cristallizzazione per raffreddamentoPrecipitazione a basse temperatureRicristallizzazione (allo stato solido)Una caratteristica essenziale dei minerali è la loro

struttura cristallina.

Il termine Cristallo non indica qualcosa di grande o

necessariamente bello esteticamente.

Il vetro non è un minerale perchè: non ha nè strutture

cristalline nè specifiche composizioni chimiche.

Definizione di roccia. Problemi

1) Nella definizione di roccia si prescinde dalle meccaniche caratteristiche della sostanza (ossia se il materiale che stiamo considerando è coerente o incoerente meccanicamente):   Arenaria : aggregato di più minerali (quindi roccia) 2) questo paradosso si parla anche di mineraloidi.

3) Ci sono rocce composte interamente da vetro Ci sono rocce composte anche da (ossidiane). materiale organico (carboni opp. rocce sedimentarie con fossili). Ma allora non sono rocce! (minerale = sostanza non organica). Per questo paradosso si parla anche di mineraloidi.

Silicati che costituiscono le rocce

I minerali che costituiscono più del 95% della crosta sono silicati. Per questo motivo, i silicati sono i minerali più importanti. I più diffusi di questi sono:

quarzofeldspati

Tra i non-silicati, i minerali più abbondanti sulla superficie terrestre sono i carbonati

mica (e argille)anfibolipirosseniolivinegranati

Silicati

sono una classe di minerali composti prevalentemente da ossigeno e silicio; in particolare, la formula chimica di base comune a tutti è SiO

4

.

A livello geometrico, questi atomi sono disposti in modo da formare un tetraedro (al centro vi è l'atomo di silicio, ai quattro vertici gli atomi di ossigeno)

Silicati

Il numero di ossidazione del silicio pari a +4, e quello dell'ossigeno a -2, ne risulta che complessivamente ogni tetraedro presenterà un eccesso di carica negativa (precisamente una carica di -4) che tende a distribuirsi sui quattro atomi di ossigeno: da ciò la presenza (più o meno elevata a seconda del tipo di silicato) di cationi metallici, attratti dall'anione tetraedrico. Questi metalli sono solitamente ferro, magnesio, potassio, sodio e calcio, ed hanno una funzione fondamentale nel legare tra loro le diverse strutture silicatiche complesse formate dai tetraedri.

Nesosilicati

   I gruppi SiO4 sono isolati; gli ossigeni ai vertici dei tetraedri sono legati esclusivamente a metalli diversi dal silicio. Ogni tetraedro è collegato agli altri non direttamente, ma da atomi (prevalentemente Fe ed Al) che fanno da ponte fra i vertici dei tetraedri stessi.

Sono minerali nel cui reticolo cristallino vi è molto spazio

per i metalli (il più basso rapporto SiO4/metalli) per i

quali, non essendovi atomi di ossigeno in comune fra i tetraedri, vale il rapporto

numerico Si:O = 1:4.

Nesosilicati

  I tetraedri isolati sono collegati da cationi come Mg 2+ , Fe 2+ o Al 3+ ) Un esempio è l’olivina (Mg,Fe) 2 SiO 4

Inososilicati

  Gli inosilicati (dal greco INOS, fibra) sono silicati in cui i tetraedri si uniscono per formare catene singole o doppie,(rarissime sono le catene triple) la cui rispettiva formula chimica è Si 2 O 6 e Si 4 O 11 . Agli inosilicati appartengono due importanti costituenti delle rocce i pirosseni (a catena singola) e gli anfiboli (a catena doppia).

Pirosseni

   formula chimica schematizzabile in

XYZ 2 O 6

, dove: X e Y rappresentano cationi metallici come Na + , Ca 2+ , Fe 2+ , Mg 2+ e Li + Z rappresenta Al 3+ Si 4+ e nei siti tetraedrici delle catene.

Anfiboli

        si presentano sotto forma di fibre più o meno lineari, relativamente flessibili, avvolte in masserelle La composizione può essere espressa dalla formula generale W 0-1 X 2 Y 5 Z 8 O 22 (OH,F) 2 , dove W indica Na e K, X indica Ca, Na, Mn, Fe, Mg, Li, Y indica Mn, Fe, Mg, Al, Ti, Z indica Si e Al.

La struttura degli anfiboli si basa su di una catena doppia Si 4 O 12

Fillosilicati

  I fillosilicati (dal greco phyllon, foglia) sono silicati caratterizzati da una struttura a strati a simmetria tetraedrica e ogni tetraedro tende a legarsi con altri tre tramite degli ossigeni ponte. La formula chimica è Si 2 O 5 . Generalmente sono teneri, con basso peso specifico e le lamelle di sfaldatura possono essere flessibili o elastiche. La maggior parte dei fillosilicati contengono ossidrili (OH), posizionati all'interno degli anelli esagonali di tetraedri. Esempi di fillosilicati sono muscovite e biotite che appartengono ai minerali denominati miche

Fillosilicati

le argille sono principalmente composte da fillosilicati silicati, : la loro formula chimica generale è:

Al 2 .2SiO

2 .2H

2 O

Tectosilicati

  I tectosilicati (o tettosilicati, dal greco tecton, costruttore) sono silicati caratterizzati da una struttura di tetraedri uniti in gruppi di quattro ove due tetraedri sono orientati verso il basso e due verso l'alto, formando la caratteristica struttura definita a doppio collo d'oca, ogni tetraedro condivide 3 dei 4 ossigeni presenti nel monomero base dei silicati . La formula chimica è SiO 2 . I tectosilicati costituiscono circa il 64% della crosta terrestre.

Tectosilicati

 I tectosilicati più diffusi sono il quarzo, i feldspati e le zeoliti

a e d c b S truttura del l ’ani one S i O 4 4 IN O S ILICA T I m i neral i : A N FIBO LI (doppi a) (si ngol a), FILLO S ILICA T I MICH E (pi ani di tetraedri ) T ECT O S ILICA T I m i neral i :

I processi petrogenetici

Le rocce si formano attraverso processi definiti petrogenetici. I parametri che controllano tali processi sono :

- Temperatura (T) - Pressione (P) - Composizione chimica (X)

Nonostante il fatto che i parametri T, P e X possano variare con una certa continuità, i processi petrogenetici sono stati distinti in tre grandi gruppi:

- Magmatico o igneo - Sedimentario - Metamorfico

Ovviamente queste sono semplificazioni classificative ed esistono casi in natura di rocce che possono essere classificate a cavallo di due gruppi (es. rocce piroclastiche, migmatiti, etc.)

Il processo magmatico

comprende la formazione di tutte le rocce la cui genesi è correlata alla consolidazione di masse fuse definite

magmi

. Questi possono provenire dal sottostante Mantello o formarsi direttamente nella Crosta terrestre per fenomeni di

anatessi (= fusione parziale)

.

Il processo sedimentario

implica la formazione di rocce in temperatura e la pressione sono quelle che si realizzano ambienti nella superficie del pianeta immediate vicinanze, fondali marini compresi. I sedimenti si formano per degradazione, eventuale trasporto e successiva sedimentazione di rocce sia magmatiche che metamorfiche o già sedimentarie. In alcuni casi si possono formare per accumulo di materiale organogeno o materiale di precipitazione chimica.

in cui la o nelle sue

Il processo metamorfico

trasforma rocce preesistenti in altre che posseggono connotati pressoché totalmente diversi da quelli originari. Ciò si verifica sotto l’effetto di variazioni termiche e bariche [= di pressione] di una certa importanza; durante questo processo, le trasformazioni si realizzano nella crosta continentale in assenza di materiali litoidi fusi. Questo vuol dire che è un processo che avviene sostanzialmente allo stato solido .

Il ciclo delle rocce Risalita Alterazione ed erosione Deposizione negli oceani e sui continenti Sedimenti Seppellimento e litificazione Risalita Rocce Ignee Rocce Sedimentarie Calore e Pressione Calore e Pressione Raffreddamento Fusione Rocce Metamorfiche MAGMA

Ambienti P-T

ABBONDANZE RELATIVE DELLE ROCCE SULLA SUPERFICIE TERRESTRE

- La superficie terrestre è composta per circa il 66% da rocce sedimentarie. La restante parte ( e rocce metamorfiche 34% ) è costituita da rocce magmatiche (la grande maggioranza) - La crosta è lo strato più esterno della Terra - La crosta rappresenta solo lo 0,74% del volume della Terra. Tuttavia questa è l’unica parte della terra che è direttamente esposta per lo studio delle rocce

Caratteristiche generali delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche R. MAGMATICHE R. SEDIMENTARIE R. METAMORFICHE

Minerali caratteristici

feldspati, pirosseni, quarzo, olivine, miche, anfiboli, etc.

quarzo, carbonati (specialmente calcite e dolomite), argille, anidrite, selce (quarzo microcristallino), gesso, etc.

quarzo, miche, anfiboli, feldspati, granati, grafite, etc.

I MAGMI

- DEFINIZIONE - CARATTERI CHIMICI e FISICI

I MAGMI

I magmi sono materiali naturali allo stato fuso che possono contenere anche una certa quantità di cristalli. Nella quasi totalità, i fusi sono silicatici e raggiungono temperature massime di circa 1200 ºC; solo alcuni, volumetricamente insignificanti, sono composti in prevalenza da carbonati e raggiungono temperature massime molto inferiori (intorno a 700 ° C).

Colata di lava basaltica (Kilauea, Hawaii)

Natura dei magmi

Nei magmi sono presenti pressoché tutti gli elementi esistenti nella Terra; alcuni di questi rappresentano la cosiddetta

componente volatile

disciolti nella fase fusa. Si distinguono magmi: vale a dire i gas

Basici

( es. basalto)

Intermedi

( es. andesite)

Acidi

( es. riolite)

SiO

2

< 52% 52% < SiO

2

SiO

2

< 66% > 66%

Composizione del magma

     Il magma ha composizione variabile O è l'anione più abbondante SiO 2 è il componente più abbondante Dal punto di vista composizionale, tre tipi di magma sono i più abbondanti • Basaltico (80%) • • Andesitico (10%) Riolitico (10%) Gas disciolti

Magma basaltico Al 2 O 3 FeO+Fe 2 O 3 MgO+CaO Na 2 O+K 2 O altri Magma andesitico Al 2 O 3 FeO+Fe 2 O 3 MgO+CaO Na 2 O+K 2 O altri Magma riolitico FeO+Fe 2 O 3 MgO+CaO Al 2 O 3 Na 2 O+K 2 O altri

La COMPONENTE VOLATILE La componente volatile o, più semplicemente,

i volatili

, come mostrano le emanazioni vulcaniche, sono costituiti, per la massima parte, da H 2 O, CO 2 ,CO, SO 2 , H 2 S, H 2 , Anak Krakatua N 2 , Ar, HCl, HF e B Le abbondanze relative di questi gas sono correlate al tipo di magma; la quantità dei restanti componenti è sempre di gran lunga inferiore a quella dell’H moli della fase vapore.

2 O e della CO 2 presenti in tenori

Come si sciolgono i volatili

Per sciogliere i volatili nei magmi sono necessarie elevate pressioni; se queste diminuiscono, come avviene quando il magma si avvicina alla superficie, i volatili essolvono dal fuso [= si liberano formando una fase separata] generando i boli di vapore tipici di quasi tutti i vulcani attivi.

Qualcosa di simile avviene anche quando si stappano le bottiglie di birra.

0,1 GPa (GigaPascal) = 1 kbar = 1000 bar = 10000 m di H 2 O =  3 km di roccia

La solubilità dell’H

Fuso basaltico (B) , 2

O nei fusi silicatici aumenta proporzionalmente alla pressione.

andesitico (A) , albitico (Ab) , e di una pegmatite granitica (P)

I silicati sono minerali costruiti dall’unione di unità tetraedriche [SiO 4 ] 4 che rappresentano i

mattoni

delle strutture.

Silicio Ossigeno Tali tetraedri formano catene nello spazio nel piano I magmi si formano dalla fusione dei silicati

Modelli di struttura atomica di fusi silicatici confrontati con quello della silice cristallina.

SIGNIFICATO FISICO dei TETRAEDRI che formano CATENE

In un fuso che possiede unità tetraedriche tra loro collegate dagli ossigeni ponte [= fuso polimerizzato] le singole unità non si muovono liberamente perché soggette ad un notevole attrito interno. In altre parole, il magma è molto viscoso .

L’elevata viscosità riduce anche lo spostamento degli ioni al suo interno

I VOLATILI riducono la viscosità dei magmi

H 2 O (vapore) + O (fuso) = 2 OH (fuso)

questa è una reazione di idrolisi che spiega la dissoluzione dell’acqua nei fusi. Poiché OH

-

ha una sola valenza negativa e non due come l’ossigeno ponte, quando lo sostituisce depolimerizza l’insieme perché permette il distacco di due tetraedri adiacenti Ossigeno ponte

Pressione anidra e idrata

La presenza dei volatili favorisce la diminuzione della viscosità se esiste una pressione che permetta la loro solubilizzazione nel fuso magmatico. Poiché i volatili sono rappresentati essenzialmente dall’H agisce sul sistema è definita brevemente, 2 O, la pressione che o, più

P H2O

. Se la pressione è esercitata in mancanza diventa ottaedrica.

pressione anidra

e gli effetti sono diametralmente opposti; la viscosità, almeno inizialmente, tende ad aumentare sino a quando, per pressioni molto elevate (decine di GPa), gli atomi di Si cambiano tipo di coordinazione che da tetraedrica

Si O

Parametri

Temperatura Pressione secca Pressione idrata SiO 2 in % elevata

(magmi acidi) Viscosità ( Alta h ) Inversamente proporzionale Direttamente proporzionale Inversamente proporzionale Note L’energia termica facilita la depolimerizzazione e, quindi, abbassa la viscosità.

h aumenta sino a quando il silicio non cambia tipo di coordinazione tetraedrica  ottaedrica.

h diminuisce sino a quando i volatili (ammesso che ce ne siano a sufficienza) rimpiazzano tutti gli ossigeni ponte. Ulteriori aumenti di P, provocano effetti analoghi a quelli della pressione secca.

La differenza di viscosità tra magmi basici ed acidi può essere compensata dal fatto che questi ultimi tendono ad avere quantità maggiori di volatili rispetto a quelli basici .

SiO 2 in % bassa

(magmi basici) Bassa Le differenze più vistose si notano quando i magmi perdono pressoché completamente i loro volatili. Questo avviene nel momento in cui debordano dai condotti di alimentazione dei vulcani.