PUNTIERI - La Riforma delle Superiori - ismeda

Download Report

Transcript PUNTIERI - La Riforma delle Superiori - ismeda

TRATTAZIONE DI ARGOMENTI SIGNIFICATIVI
I NUOVI ORDINAMENTI DEL SECONDO CICLO
DI ISTRUZIONE
ISMEDA s.r.l. v. Eufrate, 15 – 00144 Roma 06/5916662 06/5916783 - www.ISMEDA.it
LE PREMESSE STORICHE
• Le premesse storiche dei regolamenti di riordino del settore del secondo
ciclo di istruzione, dpr 87, 88, 89 del 2010, relativi rispettivamente
all’istruzione professionale, tecnica e liceale sono rappresentate:
• 1) dalla legge 53/2003 di riforma dell’intero sistema scolastico il cui
modello si fondava sulla separazione, all’interno del secondo ciclo, del
sistema dei licei da quello dell’istruzione e formazione professionale, pur
prevedendo la possibilita’ di passare da un sistema all’altro
• Il licei si concludevano con l’esame di stato, mentre alla conclusione dei
percorsi di istruzione e formazione professionale si acquisivano
qualifiche di differente livello. In ogni caso gli studenti in possesso di una
qualifica al termine di un percorso di durata almeno quadriennale
potevano sostenere l’esame di stato, previa frequenza di un apposito
corso annuale
LE PREMESSE STORICHE
• Il dl.Vo 226/2005, emanato ai sensi dell’art. 2 della legge 53/2003,
prevedeva l’articolazione del sistema dei licei in otto indirizzi:
• Artistico, classico, linguistico, musicale-coreutico, scientifico, delle
scienze umane, economico e tecnologico
Gli ultimi due indirizzi rappresentavano i settori liceali corrispondenti alla
soppressa istruzione tecnica, in quanto l’intero sistema era strutturato in
due uniche parti, da un lato l’istruzione di tipo liceale e dall’altra quella
di tipo professionale strettamente legata all’acquisizione di competenze
operative ed organizzata a livello regionale
LE PREMESSE STORICHE
• La legge 53/2003 finalizzava il secondo ciclo di istruzione alla crescita
educativa, culturale e professionale dei giovani, attraverso il sapere, il
fare e l’agire e la riflessione critica su di essi
• Il dl.Vo 226/2005 attuativo conteneva la declinazione in termini di
conoscenze, abilta’ e competenze del profilo educativo, culturale
professionale dello studente (pecup) al termine del ciclo
La riforma del secondo ciclo prevista dalla legge 53/2003 ha subito,
prima di essere definitivamente varata, modifiche sostanziali
LE MODIFICHE DELL’IMPIANTO
DELLA LEGGE 53/2003
• L’innalzamento sino a 10 anni dell’obbligo scolastico, stabilito nel comma
605 dell’art.1 della legge 296/2006 (finanziaria 2007) ha determinato una
revisione del concetto di diritto dovere all’istruzione cosi’ come trattato
nella legge 53
• Il dm applicativo, 139/2007, ha strutturato il percorso del primo biennio
obbligatorio del segmento scolastico del secondo ciclo secondo assi
culturali e competenze in uscita declinate in riferimento a detti assi in
armonia con le competenze chiave di cittadinanza definite a livello
europeo
• L’approvazione della legge 40/2007, il cui articolo 13 contiene la
riunificazione , all’interno del sistema generale di istruzione,
dell’istruzione tecnica e professionale insieme a quella liceale, con la
conseguente soppressione dei licei economico e tecnologico
LE MODIFICHE DELL’IMPIANTO
DELLA LEGGE 53/2003
• La legge 40/2007 stabilisce che l’istruzione tecnica e l’istruzione
professionale siano riordinate con appositi regolamenti finalizzati a:
• 1) superare la frammentazione prodotta dai numerosi indirizzi di studio
presenti in entrambi i settori, riconducendo questo importante segmento
dell’offerta formativa entro ampi ambiti atti ad assicurare l’acquisizione
di competenze culturali e professionali a vasto raggio, in coerenza con le
attuali caratteristiche del mercato del lavoro
• 2) ridurre l’orario del curricolo in modo che sia sostenibile per gli alunni
ed efficace dal punto di vista didattico
• La legge stabilisce altresì che vengano emanate apposite linee guida che
accompagnino il passaggio al nuovo ordinamento
LA LEGGE 133/2008 E I REGOLAMENTI DI RIORDINO
DEL SECONDO CICLO
•
•
•
•
Nella attuale legislatura, la legge 133/2008 stabilisce che il ministro
dell’istruzione predisponga un piano di interventi volti a:
1) razionalizzare le risorse disponibili per conferire maggiore efficacia al sistema
scolastico
2) emanare, nell’ambito di una revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico del sistema scolastico, regolamenti di ridefinizione dei
curricoli in tutti i settori scolastici
Vengono pertanto approvati il regolamenti di riordino del secondo ciclo di
istruzione e successivamente le indicazioni nazionali per i licei e le linee guida per
il primo biennio dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale. La riforma
per essere compiuta attende l’emanazione di altri atti che riguardano sia aspetti
amministrativi che aspetti curricolari
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• La analisi dei nuovi ordinamenti passa dalla lettura coordinata dei tre
regolamenti emanati per ciascuno dei settori dell’istruzione secondaria
di secondo grado con i documenti allegati e con quelli successivamente
elaborati:
• Allegati: il profilo culturale, educativo e professionale al termine del
percorso di studi, il piano degli studi o indirizzi e quadri orari, le tabelle
di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi ordinamenti e quelle di
confluenza
• Elaborati dopo i regolamenti: le indicazioni nazionali degli obiettivi
specifici di apprendimento per i cinque anni di percorso liceale, le linee
guida per il primo biennio dell’istruzione tecnica e professionale che
accompagnano il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• I tre regolamenti, pur con alcune diversità, sono strutturati nel modo
seguente:
• Identità del settore scolastico
• Organizzazione interna del percorso
• Articolazione del settore con la descrizione dei relativi indirizzi di studio
• Organizzazione oraria delle attivita’ educative e didattiche, flessibilita’
• Organizzazione strutturale del collegio dei docenti e costituzione del
comitato scientifico
• Potenziamento dell’offerta formativa
• Valutazione e titoli di studio
• Monitoraggio e passaggio al nuovo ordinamento
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Il regolamento dpr 89/2010 di riordino dei licei
• Identità:
• I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione
secondaria superiore
• I percorsi liceali, finalizzati alla realizzazione del profilo educativo,
culturale e professionale (pecup) al termine del secondo ciclo di
istruzione, forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici
per una comprensione approfondita della realta’, affinche’ egli si ponga,
con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle
situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisisca conoscenze, abilita’ e
competenze coerenti con le capacita’ e le scelte personale e adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Organizzazione dei percorsi:
•
•
•
•
•
I percorsi liceali hanno una durata quinquennale e si sviluppano in due periodi
biennali e in un quinto anno che completa il percorso didattico secondo il piano
degli studi stabilito per ciascun indirizzo di articolazione dei licei
Il primo biennio e’ finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle
conoscenze, abilta’ e competenze caratterizzanti i percorsi liceali nonche’
all’assolvimento dell’obbligo scolastico ai sensi del dm 139/2007
Il secondo biennio e’ finalizzato all’ulteriore approfondimento e sviluppo delle
conoscenze, abilita’ e competenze caratterizzanti il percorso liceale
Nel quinto anno si realizza in pieno il pecup e si raggiungono gli obiettivi specifici
di apprendimento delle indicazioni nazionali
Le scuole, a partire dal secondo biennio, possono realizzare percorsi in alternanza
scuola lavoro
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• L’articolazione del sistema dei licei
• Il liceo artistico, subarticolato, dal secondo biennio, in indirizzi (arti
figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale;
grafica; scenografia)
• Il liceo classico
• Il liceo linguistico
• Il liceo musicale e coreutico, articolato nelle sezioni musicale e coreutica
• Il liceo scientifico avente l’opzione delle scienze applicate
• Il liceo delle scienze umane avente l’opzione economico sociale
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Organizzazione oraria delle attivita’ educative e didattiche:
• L’orario annuale e’ articolato secondo quanto previsto dal regolamento
dell’autonomia
• La quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche, nei
limiti del contingente di organico assegnato, non puo’ essere superiore al
20% del monte ore complessivo nel primo biennio e nel quinto anno, al
30% nel secondo biennio, fermo restando che l’orario previsto per ogni
disciplina non puo’ essere ridotto in misura superiore ad un terzo
nell’arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le
discipline previste nell’ultimo anno di corso
• L’utilizzo di tale quota non dovra’ determinare esuberi di personale
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Organizzazione strutturale:
• Le scuole possono istituire dipartimenti quali articolazioni funzionali del
collegio dei docenti
• Le scuole possono dotarsi di un comitato scientifico, composto da
docenti, esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca,
dell’universita’ e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e
coreutica, con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione e
l’utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilita’
• Tali strutture non possono comportare oneri per la finanza pubblica
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Potenziamento dell’offerta formativa:
• Le scuole possono, nei limiti delle proprie disponibilita’ di bilancio,
introdurre insegnamenti facoltativi per gli studenti che siano coerenti
con il pecup
• L’eventuale potenziamento degli insegnamenti obbligatori, deciso dalla
scuola, o l’introduzione di ulteriori insegnamenti finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi previsti nel pof puo’ essere sostenuto da
un contingente di organico aggiuntivo, subordinatamente alla verifica
delle compatibilita’ finanziarie. Gli insegnamenti aggiuntivi devono
essere scelti tra quelli riportati in un elenco allegato al regolamento
• Nell’ambito del curricolo obbligatorio, nel quinto anno, e’ previsto
l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina obbligatoria non
linguistica, verra’ emanato successivamente apposito decreto
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• La valutazione e i titolo finali:
• La valutazione periodica e finale degli apprendimenti e’ effettuata
secondo quanto previsto dal dpr 122/2009
• I percorsi dei licei si concludono con l’esame di stato secondo le vigenti
disposizioni
• Al superamento di detto esame e’ rilasciato il titolo di diploma liceale,
indicante la tipologia di liceo e l’eventuale indirizzo, opzione o sezione. Il
diploma consente l’accesso all’universita’, agli istituti di alta formazione
artistica, musicale e coreutica e agli istituti tecnici superiori
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Monitoraggio e passaggio al nuovo ordinamento:
• I nuovi percorsi dei licei saranno oggetto di monitoraggio e valutazione, il
pecup sara’ aggiornato periodicamente
• Il passaggio al nuovo ordinamento avra’ luogo dall’anno scolastico
2010/2011, a partire dalle prime classi, mentre le altre proseguiranno ad
esaurimento i percorsi in atto
• Le confluenze ( ormai effettuate dal MIUR) dai vecchi ai nuovi indirizzi,
hanno avuto luogo secondo le tabelle di confluenza, con alcune criticita’
derivanti dalla presenza di numerosi ed articolatissimi indirizzi
sperimentali per i quali la confluenza nel nuovo ordinamento non e’
stata immediata
• L’istituzione dei licei musicale e coreutico e’ stata, in prima applicazione
del regolamento, limitata a non piu’ di quaranta sezioni di liceo musicale
e dieci di liceo coreutico in tutto il territorio nazionale
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
•
•
•
•
•
•
•
Il pecup dei licei, riportato in allegato al regolamento e’ strutturato in una parte
comune a tutti gli indirizzi liceali e in una seconda parte nella quale sono declinati
i risultati di apprendimento per ciascuno degli indirizzi liceali
Nella parte comune, in riferimento al pecup indicato nel paragrafo del
regolamento dedicato all’identita’, si indicano alcuni punti ritenuti fondamentali
per una pratica didattica efficace e si articolano i risultati di apprendimento
comuni a tutti i percorsi liceali in aree:
L’area metodologica riferita al metodo di studio
L’area logico argomentativa riferita al ragionamento e alla comunicazione
espressi con rigore logico
L’area linguistica comunicativa riferita al padroneggiamento della lingua in diversi
contesti
L’area storico umanistica
L’area scientifica, matematica e tecnologica
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Le indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per
tutti gli indirizzi liceali e per tutte le classi e le discipline dei percorsi
quinquennali costituiscono la declinazione disciplinare del pecup a
conclusione del percorso liceale. Le indicazioni nazionali sono centrate
sui nuclei fondanti delle discipline
• Il pecup e le indicazioni nazionali costituiscono l’intelaiatura sulla quale
le scuole costruiranno il pof
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Per l’istruzione tecnica e per l’istruzione professionale, i rispettivi
regolamenti, dpr 88 e dpr 87 del 2010, indicano, per quanto riguarda
l’identita’:
• Istituti tecnici: gli istituti tecnici si caratterizzano per una solida base
culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni
dell’unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e
l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico
e si articolano in un limitato numero di ampi indirizzi correlati a settori
fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del paese, con
l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di
professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido
inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’universita’ e
all’istruzione e formazione tecnica superiore
I NUOVI ORDINAMENTI DEL SECONDO CICLO DI
ISTRUZIONE
• Istituti professionali:gli istituti professionali si caratterizzano per una
solida base di istruzione generale e tecnico professionale, che consente
agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e
competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore
produttivo di riferimento, per un rapido inserimento nel mondo del
lavoro e per l’accesso all’universita’ e all’ifts
• Sia gli istituti tecnici che quelli professionali hanno durata quinquennale
e si concludono con l’esame di stato, permettendo agli studenti
l’acquisizione di un diploma di istruzione secondaria superiore in
relazione ai settori e agli indirizzi di articolazione dell’istruzione tecnica e
professionale
• Gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarieta’, un
ruolo integrativo per l’acquisizione di qualifiche e diplomi professionali
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Gli istituti tecnici si articolano in due settori:
• Il settore economico subarticolato negli indirizzi amministrazione,
finanza e marketing; turismo
• Il settore tecnologico subarticolato negli indirizzi meccanica,
meccatronica e energia; trasporti e logisitca; elettronica ed
elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione;
chimica, materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria,
agroalimentare e agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio
• I percorsi del settore tecnologico prevedono attivita’ di compresenza in
laboratorio con un numero crescente di ore dal primo all’ultimo anno
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Gli istituti professionali si articolano in due settori:
• Settore dei servizi subarticolato negli indirizzi dei servizi per l’agricoltura;
servizi socio-sanitari; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalita’
alberghiera; servizi commerciali
• Settore industria ed artigianato subarticolato negli indirizzi produzioni
industriali e d artigianali; manutenzione ed assistenza tecnica
• Anche l’istruzione professionali prevede la compresenza in laboratorio
in relazione al tipo di indirizzo considerato
• Gli istituti tecnici del settore tecnologico e gli istituti professionali del
settore industria ed artigianato sono dotati di un ufficio tecnico con il
compito di migliorare l’organizzazione e la funzionalita’ dei laboratori
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• La declinazione dei risultati di apprendimento, sia per l’istruzione tecnica
che per quella professionale, in competenze, abilita’ e conoscenze e’
effettuata dalle istituzioni scolastiche sulla base delle linee guida
emanate dal MIUR
• L’orario complessivo annuale, per entrambi i tipi di istruzione, e’ di 1056
ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione
• I percorsi sono articolati, come nel caso dei licei, in due periodi biennali
ed in un quinto anno e comprendono insegnamenti di istruzione
generale ed insegnamenti di indirizzo
• Il carico orario degli insegnamenti di indirizzo cresce, passando dal primo
biennio al quinto anno, rispetto al carico orario delle discipline di
istruzione generale, in corrispondenza dell’acquisizione di competenze
specifiche dell’indirizzo stesso
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
•
•
•
•
Sia negli istituti tecnici che in quelli professionali, oltre alla quota del 20% di
flessibilita’ prevista dal regolamento dell’autonomia sono possibili i seguenti
spazi di flessibilita’:
Istituti tecnici: articolazione in opzioni delle aree di indirizzo dei curricoli per
corrispondere alle esigenze del territorio e ai bisogni formativi espressi dal
mercato del lavoro, usando una quota entro il 30% dell’orario annuale delle
lezioni nel secondo biennio e del 35% nell’ultimo anno. Le opzioni saranno
individuate in appositi elenchi regionali
Istituti professionali: articolazione in opzioni delle aree di indirizzo usando una
quota entro il 35% dell’orario annuale delle lezioni nel secondo biennio e del 40%
nell’ultimo anno
Gli istituti professionali possono utilizzare spazi di flessibilita’ anche nel primo
biennio, entro il 25% dell’orario annuale delle lezioni, per svolgere il ruolo
complementare ed integrativo rispetto al sistema dell’istruzione e formazione
professionale in merito ai percorsi che conducono all’acquisizione di qualifiche
professionali
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
•
•
Anche gli istituti tecnici e professionali, come i licei, possono articolare il collegio
dei docenti in dipartimenti ed istituire il comitato scientifico e possono stipulare
contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni per
l’arricchimento dell’offerta formativa
Per la valutazione e i titoli finali valgono le stesse considerazioni sviluppate per i
licei, mentre occorre evidenziare che le classi intermedie dell’istruzione tecnica,
dalla seconda alla quarta, non coinvolte nella riforma, avranno, dall’anno
scolastico 2010/1011, una riduzione oraria settimanale del curricolo a 32 ore (il
MIUR ha gia’ reso noto l’entita’ della riduzione e le discipline interessate) per
omogeneizzare le attivita’ didattiche delle classi prime con quelle delle altre
classi. Anche negli istituti professionali si avra’ analoga riduzione per le classi
terze funzionanti nell’anno scolastico 2011/2012, mentre quelle funzionanti
nell’anno scolastico 2010/2011 manterranno un orario curricolare di 34 ore
settimanali
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Per quanto riguarda la terza area delle classi quarte e quinte degli istituti
professionali prevista nei vecchi curricoli, essa si trasformera’ ,per le
classi che seguono ad esaurimento il vecchio impianto, dall’anno
scolastico 2010/2011, in 132 di alternanza scuola lavoro
I NUOVI ORDINAMENTI DEL
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
• Il pecup per l’istruzione tecnica e quella professionale e’ descritto
considerando i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi e
quelli relativi ai diversi settori ed indirizzi, in considerazione anche
dell’adempimento dell’obbligo scolastico e degli assi culturali
• L’allegato che contiene il pecup centra la sua attenzione anche sugli
strumenti metodologici ed organizzativi individuando nel laboratorio
reale e virtuale il luogo ideale per lo sviluppo delle competenze.