Lezione III: La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche.

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Transcript Lezione III: La ricerca e il reperimento delle fonti epigrafiche.

Lezione III
La ricerca e il reperimento
delle fonti epigrafiche
Gli strumenti tradizionali
• Risentono della netta suddivisione tra le discipline
dell’Epigrafia Greca e dell’Epigrafia Latina.
• Sono costituiti essenzialmente da:
– Le grandi raccolte complessive di iscrizioni o Corpora, che
mirano ad offrire un quadro completo della documentazione
epigrafica di una determinata regione o località.
– I Corpora parziali, che nascono dall’esigenza di colmare le
lacune lasciate dai corpora complessivi, al contempo
aggiornando lo stato della documentazione di una data
regione o riguardante una specifica tematica.
– Gli Strumenti di aggiornamento, che nascono dall’esigenza
di raccogliere in un unico repertorio le edizioni di nuovi
documenti e i nuovi studi su documenti già noti, dispersi in
una miriade di pubblicazioni di diverso carattere.
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I grandi corpora dell’Epigrafia Greca
• Corpus Inscriptionum Graecarum (CIG)
– Edito a Berlino tra il 1828 e il 1877 sotto la direzione di A. Böckh,
in 4 volumi.
– Inevitabilmente obsoleto, ma per alcune regioni del mondo greco
ancora insostituito.
• Inscriptiones Graecae (IG) [930 IG A]
– Progetto iniziato nel 1906, sotto la direzione di U. Von
Wilamowitz-Möllendorf, che prevedeva 15 volumi, dedicati solo
all’area europea.
– Alcuni volumi non sono mai stati pubblicati (VIII: Delfi; XIII: Creta),
altri sono arrivati alla seconda o terza edizione (I-III3: Attica).
– Informazioni
sul
progetto
al
sito
http://www.bbaw.de/bbaw/Forschung/Forschungsprojekte/ig/de/St
artseite.
– Nel sito http://pom.bbaw.de/ig/ versione digitale di una selezione
di testi editi nei fascicoli più recenti (corredati da traduzioni
tedesche) e un motore di ricerca interno .
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I corpora parziali in Epigrafia Greca:
alcuni esempi
• Su base regionale:
– M. Guarducci, Inscriptiones Creticae, Roma 1935-1950 [STO/C VI
B/b Gua 1].
• Opera in 4 volumi della più grande epigrafista italiana, sostituisce il
volume XIII delle IG, mai uscito.
– Inschriften griechischer Städte aus Kleinasien [Cf. 930 IG EFE/1:
Die Inschriften von Ephesos, Bonn 1979-1984].
• Ampia collana, partita nel 1972, di cui sono già uscite decine di
fascicoli.
• Colma una grave lacuna lasciata dal progetto delle IG.
• Su base tematica:
– È. Samama, Les médecins dans le monde grec. Sources
épigraphiques sur la naissance d'un corps médical, Genève 2003
[610.938 A/F 1].
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Gli strumenti di aggiornamento in
Epigrafia Greca
• Supplementum Epigraphicum Graecum (SEG) [930 IG
A/1.a]
– Bollettino annuale nato nel 1923, riprende i testi delle iscrizioni di
nuova scoperta ma segnala anche, con brevi riassunti, gli studi di
documenti editi.
– A
http://hum.leiden.edu/history/research/projects-umw/seg.html
informazioni sul progetto.
– Al sito http://www.brillonline.nl consultabile la versione digitale dei
volumi I-LV, con indici consolidati (ma UniCal non è abbonata …).
• Bulletin Épigraphique (BÉ) [Torre 4°piano]
– Un bollettino che appare regolarmente dal 1938 nella «Revue des
Ètudes Grecques», con minore sistematicità nella ripresa dei testi
rispetto al SEG, ma più acuti spunti critici (in particolare nel
periodo della curatela di Jeanne e Louis Robert, 1938-1984).
– A http://www.ephe.sorbonne.fr/recherche/bulletin-graphique.html
alcune brevi informazioni sul progetto.
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I grandi corpora dell’Epigrafia
Latina
• Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL) [930 IL
A/1]
– Un’impresa avviata nel 1863 dal grande T. Mommsen.
– 17 volumi, divisi talvolta in più tomi; la pubblicazione,
con aggiornamenti e seconde edizioni, è tuttora in
corso.
– Al sito http://cil.bbaw.de/index.html informazioni sul
progetto e numerosi materiali di corredo (immagini,
bibliografie,
indici,
addenda
e
corrigenda,
concordanze, glossari, antologia di iscrizioni metriche
africane).
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I corpora parziali in Epigrafia Latina:
alcuni esempi
• Su base regionale:
– Inscriptiones Italiae (Inscr. It.) [STO/C VI C/b I.I.]
• Un progetto di ripubblicazione complessiva del patrimonio
epigrafico latino dell’Italia in XIII volumi, partito negli anni ‘30
del XX sec.
• Il complesso progetto sembra essersi arrestato dopo
l’imponente pubblicazione del corpus relativo a Brixia (19851986).
– Supplementa Italica, nuova serie (Suppl. It., n. s.) [930
IL 4/1]
• Progetto di aggiornamento del CIL per l’Italia, partito nel 1981;
conserva l’impianto geografico, per comunità antiche, delle
Inscr. It.
• Ad oggi sono stati editi 24 volumi.
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I corpora parziali in Epigrafia
Latina: alcuni esempi
• Su base tematica:
– M.
Buonocore,
Epigrafia
anfiteatrale
dell’Occidente romano, III, Regiones Italiae II-V,
Sicilia, Sardinia et Corsica, Roma 1992 [930 I 7/6].
• Il volume relativo all’Italia centromeridionale di una
collana che raccoglie tutte le iscrizioni (prevalentemente
latine) in qualche modo legate ai giochi dell’anfiteatro.
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Gli strumenti di aggiornamento in
Epigrafia Latina
• Année Épigraphique (AÉ) [Torre 2° piano]
– Un bollettino annuale partito nel 1888, come
appendice della «Revue Archéologique», dal 1967
è edito autonomamente.
– Riprende le iscrizioni di nuova edizione e gli studi
sul materiale edito, con brevi riassunti, prendendo
in considerazione anche le epigrafi in lingua greca
di interesse per il mondo romano.
– Al sito http://www.anneeepigraphique.msh-paris.fr/
informazioni sul progetto.
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La difficile situazione dell’epigrafia
cristiana
• Le iscrizioni cristiane antiche non sono prese sistematicamente in considerazione dai corpora come IG e CIL.
• Hanno dunque grande importanza le sillogi:
– E. Diehl, Inscriptiones Latinae christianae veteres, Berlin 19251931 [STO/D 417.7 DIE].
– A. Ferrua - C. Carletti - K. Wessel, Inscriptiones Graecae
christianae veteres Occidentis, Bari, 1989.
• Corpora locali di grande rilevanza:
– Inscriptiones christianae Urbis Romae septimo saeculo antiquiores
(ICUR) [ART 930 IC ROM/4], raccolta relativa alla documentazione
romana, pubblicata a partire dal 1922 e tuttora in corso.
– Inscriptiones Christianae Italiae septimo saeculo antiquiores (ICI)
[ART 930 IC ITA/1], una raccolta, suddivisa in fascicoli locali, della
documentazione dell’Italia.
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Gli strumenti digitali per l’Epigrafia
• Sono costituiti essenzialmente da:
– Banche dati testuali, che riflettono in
genere la tradizionale divisione linguistica.
• Anche nel formato digitale si possono
distinguere
progetti
con
ambizioni
onnicomprensive e progetti dedicati a una
singola regione o a una singola tematica.
– Banche dati di immagini.
– Concordanze, indici, repertori.
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Una banca dati per l’epigrafia greca:
Searchable Greek Inscriptions
• http://epigraphy.packhum.org/inscriptions/
• La versione online di una banca dati epigrafica un tempo
disponibile su CD (PHI #7), che comprendeva un buon numero
di testi greci di età classica, ma anche iscrizioni tardoantiche e
cristiane, in greco e latino.
• La nuova versione si concentra sulla documentazione greca
classica, con aggiornamento rispetto al CD, anche se la
consistenza non è immediatamente perspicua.
• Possibilità di sfogliare il corpus seguendo l’ordine geografico o
la sede di pubblicazione.
• Possibilità di effettuare ricerche lessicali sull’intero corpus o su
una delle grandi suddivisioni geografiche del mondo greco.
• Presenza di essenziali dati di contesto: luogo di provenienza,
datazione, edizione di riferimento, altre edizioni rilevanti.
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Una banca dati per l’epigrafia latina
Epigraphik Datenbank Clauss-Slaby
• http://www.manfredclauss.de/
• Disponibile
anche
in
versione
italiana:
http://www.manfredclauss.de/it/index.html
• La più completa banca dati dell’epigrafia latina,
comprende a oggi circa i testi di oltre 410mila
iscrizioni e circa 52 mila immagini.
• Strettamente fondata sulle edizioni a stampa (oltre
1.400 pubblicazioni spogliate), presenta talvolta
qualche errore di trascrizione e scioglimento.
• Le schede presentano dati di contesto ridotti al
minimo: regione e località di provenienza, edizioni.
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Le maschere di ricerca della
Epigraphik Datenbank Clauss-Slaby
• Una maschera di ricerca semplice (Ricerca nel
Database), che consente interrogazioni lessicali
(eventualmente su più termini associati tra loro), per
area e per località di provenienza.
• Ricerca per corpora consente di recuperare il testo di
un’epigrafe di cui si conosce il riferimento
all’edizione.
• Ricerca di termini errati / ricerca senza scioglimento
consente di effettuare ricerche su grafie aberranti
(per esempio bixit per vixit) o per sigle non sciolte
(per esempio per verificare tutti i possibili scioglimenti
della sigla F).
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Le banche dati del progetto EAGLE
• Ambizioso progetto per la ripresa e il superamento dei
svariati progetti degli anni ‘90: creazione di un database
complessivo dei testi greci e latini anteriori al VII sec. d.C.
• Una riedizione digitale basata sul miglior testo a stampa
disponibile, con eventuali revisioni.
• Le difficoltà hanno fatto sì che i progressi fossero piuttosto
lenti e le ambizioni fossero ridimensionate.
• Attualmente una federazione di banche dati distinte:
–
–
–
–
Epigraphic Database Roma (EDR)
Epigraphische Datenbank Heidelberg (EDH)
Epigraphic Database Bari (EDB)
Hispania Epigraphica (HE)
• Informazioni e maschera di ricerca collettiva al sito
http://www.eagle-eagle.it/
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Epigraphic Database Roma
• http://www.edr-edr.it/
• Banca dati dedicata alle iscrizioni latine di Roma (escluse le
iscrizioni cristiane) e dell’Italia, per un totale di circa 32 mila
testi.
• Vi sono rifluiti testi provenienti da EDH (con un grado di
revisione in genere modesto) e altri accuratamente rivisti
rispetto alle edizioni di riferimento (in genere dal lavoro di
preparazione dei Suppl. It.).
• Una maschera di interrogazione (e una scheda di risultati)
estremamente complessa, con consente ricerche per luogo di
provenienza, tipologia del supporto, fenomeni paleografici,
problemi storici e antiquari, cronologia, oltre alle consuete
ricerche lessicali.
• Schede piuttosto schematiche, ma ricche numerose voci
informative; non molto numerose le immagini.
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Epigraphische Datenbank Heidelberg
• http://www.epigraphische-datenbank-heidelberg.de/
• Banca dati dedicata alle iscrizioni latine delle province (ma fino
al 2003 schedate anche le epigrafi dell’Italia), per un totale di
circa 30 mila testi.
• Fondata essenzialmente sulle edizioni dell’AE, dei volumi più
recenti del CIL e numerose pubblicazioni concernenti le
province balcaniche (con revisioni di diverso grado).
• Tre diverse maschere di ricerca, che consentono interrogazioni
sofisticate, relative alle circostanze del ritrovamento, al supporto
epigrafico, a fenomeni paleografici, a problemi storici e
antiquari, oltre naturalmente alle consuete ricerche lessicali.
• Le schede dei risultati corrispondono a tale complessità.
• Corredata di una banca dati bibliografica e di una banca dati
iconografica, anch’esse ricercabili.
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Epigraphic Database Bari
• http://www.edb.uniba.it/
• Banca dati dedicata alle iscrizioni cristiane di Roma,
in lingua latina e greca, tra III e VIII sec. d.C., per un
totale di oltre 25 mila testi.
• Fondata essenzialmente sulle edizioni delle ICUR,
con alcune revisioni.
• Liberamente accessibile solo la maschera di ricerca
di I livello, che comunque consente interrogazioni per
parole del testo, numero di edizione delle ICUR,
contesto di rinvenimento, forme del supporto e
tecnica, classe, datazione.
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Hispania Epigraphica
• http://www.eda-bea.es/
• Banca dati dedicata alle iscrizioni romane (compresi alcuni testi
greci) della Penisola Iberica, per un totale di circa 24 mila testi.
• La ricerca semplice consente interrogazioni per tipologia del
supporto, classe di appartenenza, parole chiave, luogo di
ritrovamento e di conservazione, museo di conservazione, oltre
alle consuete ricerche lessicali.
• La ricerca complessa consente di combinare variamente questi
ed altri criteri di ricerca.
• Molto ricche le schede dei risultati, con dati divisi in tre
schermate: il monumento, il testo, il luogo di ritrovamento e di
conservazione; molto completo l’apparato iconografico.
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Corpora parziali in formato
digitale: alcuni esempi
• P. Roesch, Les Inscriptions des Thespies
– http://www.case.edu/artsci/clsc/asgle/corpora.html
– Pubblicazione postuma di un’opera mai uscita a stampa, in
formato PDF.
• Corpus Inscriptionum Latinarum II
– http://www2.uah.es/imagines_cilii/
– Immagini, ma anche testi (via EDH) delle iscrizioni
pubblicate nei fascicoli di CIL II2, dedicati alla Penisola
Iberica.
– Inoltre: immagini delle iscrizioni conservate nel Museo
Archeologico Nazionale di Madrid, i corpora relativi ad alcuni
centri romani dell’area madrilena, articoli online.
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Corpora parziali in formato digitale: C.
Roueché, Aphrodisias in Late Antiquity:
• http://insaph.kcl.ac.uk/ala2004/
• Riedizione digitale di C. Roueché, Aphrodisias in Late Antiquity,
London 1989: la storia di una città tardoantica della Caria attraverso
le sue iscrizioni.
• Aggiornamento della documentazione, con l’aggiunta di 20 nuovi
testi.
• Uso dei links ipertestuali per la navigazione interna ed esterna al
saggio.
• Codifica con EpiDoc, secondo le regole dell’Extended Markup
Language (XML), con due diverse Document Type Definitions (DTD):
una per la sezione “narrativa”, una per i testi delle iscrizioni.
• La codifica XML e la lemmatizzazione dei testi greci ha consentito la
creazione di sofisticati indici e di un motore di ricerca interno.
• Per saperne di più su EpiDoc visitare il sito EpiDoc: Epigraphic
Documents in TEI XML (http://epidoc.sourceforge.net/).
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Corpora parziali in formato digitale:
Inscriptions of Aphrodisias
• http://insaph.kcl.ac.uk/iaph2007/index.html
• Progetto posteriore al precedente e di più
ampio respiro:
– Riprende la totalità dei testi inediti ritrovati tra il
1961 e il 1994 e la quasi totalità dei testi editi fino
al 1994: circa 1.500 testi tra il II sec. a.C. e i VII
sec. d.C.
• Condivide la stessa architettura, fondata su
EpiDoc, di Aphrodiasias in Late Antiquity.
– Interessante la possibilità di visualizzare anche la
trascrizione nel linguaggio di marcatura EpiDoc.
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Corpora parziali in formato digitale:
l’instrumentum domesticum
• Una classe epigrafica che comprende i testi
incisi, impressi, graffiti o dipinti su piccoli
oggetti mobili.
• Una classe un poco trascurata nei grandi
corpora tradizionali, ma di fondamentale
importanza, in particolare, nello studio della
storia economica.
• Una classe alla quale sono dedicati importanti
progetti in formato digitale, in cui si combinano
banche dati e materiali di studio e commento.
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Qualche esempio di progetti digitali
sull’epigrafia dell’instrumentum domesticum
• Testimonia epigraphica Norica (T.E.NOR.).
Römerzeitliche Kleininschriften aus Österreich
– http://www.kfunigraz.ac.at/tenor/
• Amphores. Recueil de Timbres sur Amphores
Romaines
– http://publications.univ-provence.fr/rtar/
• Centro para el estudio de la interdependencia
provincial en la Antigüedad Clasica
– http://ceipac.ub.edu/
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Banche dati di immagini: Imaging Projects
del Centre for the Study of Ancient
Documents
• http://www.csad.ox.ac.uk/CSAD/Images.html
• Images of Inscriptions
– Il progetto di maggior interesse, conserva le immagini di
centinaia di calchi di epigrafi greche conservate a Oxford.
• Images from the Cox Archive
– Un’anteprima dell’archivio fotografico relativo alle spedizioni
archeologiche di Christopher Cox in Frigia (1925-1926).
• Laconia Survey Inscriptions
– Piccolo archivio fotografico relativo alle campagne di
indagine condotte nella regione tra il 1983 e il 1989 dalla
British School at Athens.
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Banche dati di immagini: La mission
èpigraphique Canadienne de XanthosLétôon
• http://www.xanthos.hst.ulaval.ca/
• Propriamente il sito informativo su una campagna
di ricerca epigrafica condotta a Xanthos e nel
vicino santuario del Letoon, sulle coste sudoccidentali della Turchia.
• Una presentazione del progetto di ricerca,
resoconti sulle campagne di indagine, bibliografia e
qualche contributo a testo pieno.
• Ma il punto di forza è dato in particolare dal ricco
apparato di immagini di iscrizioni, in via di
completamento.
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Banche dati di immagini: Le iscrizioni
del Museo Civico di Catania
• http://www.helsinki.fi/hum/kla/catania/main.html.
• Un supplemento fotografico a K. Korhonen, Le
iscrizioni del Museo Civico di Catania, Helsinki
2004.
• Organizzazione della materia fondamentalmente
per provenienza dei materiali (nel museo si
conservano anche testi da altre località della Sicilia
e da Roma).
• Un
sito
esclusivamente
incentrato
sulla
documentazione fotografica, che affianca, ma non
sostituisce l’edizione a stampa.
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Concordanze
• Claros: Concordancia de Inscripciones
griegas
– http://www.dge.filol.csic.es/claros/cnc/cnc.htm
– Un utilissimo strumento preparato nell’ambito
del
DGE,
consente
di
rintracciare
rapidamente le riedizioni delle iscrizioni
greche.
– L’aggiornamento è fermo al gennaio 2006: le
più recenti riedizioni non sono dunque
considerate.
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Repertori
• Abbreviations in Latin Inscriptions
– http://www.case.edu/artsci/clsc/asgle/abbrev/latin/
– Un utile repertorio a cura di T. Elliott che riporta gli
scioglimenti delle numerose sigle che appaiono
nelle iscrizioni latine (basato su AE 1888-1993).
• U.S. Epigraphy Project
– http://usepigraphy.brown.edu/
– Repertorio delle iscrizioni latine e greche
conservate negli Stati Uniti, riprende e aggiorna J.
Bodel - S. Tracy, Greek and Latin Inscriptions in
the USA: a Checklist, Rome 1997.
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Altri progetti di rilievo: Poinikastas:
Epigraphic Sources for Early Greek
Writing
• http://poinikastas.csad.ox.ac.uk/
• Pubblicazione in formato digitale dell’enorme archivio preparato
da L.H. Jeffery per la redazione di Local Scripts of Archaic
Greece, Oxford 1961 [STO/C VI B/b Jef 1] e Oxford - New York
19902 [STO COLL. PROVV. 938 JEF].
• Materiali organizzati in schede sulle singole iscrizioni,
comprendenti riproduzioni digitali di schizzi, note, fotografie, ma
anche il testo, talvolta la traduzione, i dati di contesto, la
bibliografia.
• Un database relazionale nel quale navigare per area geografica
di provenienza, contesto archeologico di rinvenimento, forma
delle lettere, direzione della scrittura, datazione, tipologia del
supporto materiale dell'iscrizione, classe documentale di
appartenenza.
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Tenersi al corrente
• Current Epigraphy
– http://www.currentepigraphy.org/
– Un blog che pubblica annunci di incontri di studio,
di nuovi ritrovamenti e di nuove pubblicazioni,
notizie di progetti di ricerca e di nuovi siti web
dedicati all’Epigrafia greca e latina.
• Association International d’Èpigraphie Grecque
et Latine (AIEGL)
– http://www.aiegl.org/
– Il sito ufficiale dell’associazione, con informazioni
sulla sua attività.
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Lezione III
Esercizi
Esercizio 1
• Confrontate il testo e le informazioni di
contesto fornite da alcuni corpora tradizionali
e digitali su un’epigrafe di età augustea
conservata al Museo Archeologico Nazionale
di Cingoli (MC) e notate le differenze.
–
–
–
–
CIL IX, 5680
Suppl. It., n.s. 6, p. 44
AE 1998, 420
La scheda della Epigraphik Datenbank ClaussSlaby
– La scheda dell’Epigraphic Database Roma
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Esercizio 2
• Collegatevi alla banca dati Searchable Greek
Inscriptions e cercate le attestazioni del raro
sacerdote
chiamato
mantiavrch~
(mantiárches).
• In una scheda riportate per ciascuna delle
attestazioni:
– L’edizione di riferimento (sciogliendo le eventuali
sigle)
– La regione e la località esatta di provenienza del
documento (se indicata)
– La datazione del documento (se indicata)
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