Elmer l`elefantino variopinto

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Transcript Elmer l`elefantino variopinto

Ciao a tutti, sono il piccolo Elmer, un
elefante variopinto… vorrei tanto
diventare vostro amico.
Ora vi racconto la mia storia…
C’era una volta un branco di elefanti:
giovani, vecchi, magri, grassi,
alti e bassi… tutti diversi, felici e dello
stesso colore grigio.
Tutti tranne ELMER
Elmer era diverso, era differente da loro
perché era … color Arlecchino.
Lo conoscete questo colore? No!!!???
E allora vi diremo che Elmer era giallo, era
verde, era arancione, era rosso, era blu, era
viola, era lilla, era bianco, era azzurro, era
nero, … insomma era di tutti i colori, ma non
era di color elefante.
Elmer era sempre felice e spensierato e
rendeva allegri tutti gli altri elefanti.
A volte lo prendevano in giro, ma
dovunque c’era un sorriso, era Elmer che
lo aveva acceso.
Una notte mentre gli altri elefanti
dormivano, Elmer era triste…
“La mia pelle è di tanti colori, non è grigia
come quella dei miei amici.
Sono diverso! Per questo tutti ridono
quando siamo insieme. Allora mi
prendono in giro? Sono proprio stanco di
essere diverso. Quasi quasi me ne vado
via.”
All’alba, mentre gli altri elefanti dormivano
ancora, Elmer andò via dal
branco dirigendosi verso la giungla.
Incontrò molti animali e tutti lo
salutavano dicendo…
Buon
giorno,
zebra
Buon
giorno,Elmer
Dopo aver passeggiato a lungo nella
giungla Elmer vide da lontano un
arbusto pieno di bacche grigie. Lo
afferrò con la proboscide e fece
cadere a terra tutte le bacche.
Prima si rotolò sulle bacche, poi con la
proboscide si strofinò alcuni
grappoli addosso per far sparire ogni
traccia di colore.
Finalmente Elmer era felice: era diventato
color elefante, come tutti i suoi
amici.
Riprese il cammino nella giungla per ritornare
nel suo branco e incontrò di nuovo gli animali.
Buon giorno,
tigre
Buon giorno,
elefante
Buon giorno,
elefante
Buon
giorno,
giraffa
Quando arrivò al branco, trovò tutti gli
altri elefanti in piedi, uno vicino all’altro,
e in silenzio. S’infilò fra loro.
Nessuno si era accorto che Elmer era
tornato nel gruppo.
Dopo un po’ a Elmer sembrò che
qualcosa che non andava: ma che
cosa?
La giungla è la stessa, il cielo ha lo stesso
colore azzurro, la nuvola che sta per portare
la pioggia è la stessa, gli elefanti sono
sempre gli stessi. Eppure c’è qualcosa di
diverso!”
Elmer osservava gli elefanti; erano in piedi
ed erano silenziosi. Erano così seri, così
silenziosi, così fermi che gli venne voglia di
ridere.
Chiuse la bocca per non far uscire la
risata, ma…
“Non ce la faccio, non ce la faccio, non
riesco più a trattenermi.. “
Alzò la proboscide e la sua risata,
trasformatasi in uno strano verso, gli
uscì dalla bocca. BUM
Gli elefanti, sorpresi, cominciarono a
saltare. Allora Elmer scoppiò in una
risata a non finire.
Gli altri elefanti cominciarono a dire.
“E’ Elmer! E’ tornato Elmer!”
“ Che gioia! Sei tornato!”
“Ci mancavi tanto!”
“Evviva Elmer, evviva Elmer, evviva
Elmer!
Mentre ridevano, cominciò a cadere la
pioggia dal cielo. Il giallo, il verde,
l’arancione, il rosso, il blu, il viola, il lilla,
il bianco, l’azzurro, il nero presero il
posto del grigio sul corpo di Elmer.
EVVIVA
ELMER
EVVIVA
ELMER
EVVIVA
ELMER
Fu solo allora che gli altri elefanti lo
riconobbero davvero e iniziarono a
sorridere e a saltare per la felicità.
“Oh Elmer, ci hai sempre fatto ridere,
ma questa è la risata più bella di
tutte”
“Finalmente sei tornato tra noi”
“Ora si che possiamo divertirci tutti
insieme”
Parlò il più vecchio degli
elefanti:
“ I tuoi scherzi ci sono
sempre piaciuti, ma
questo è il più divertente
che tu ci abbia fatto.
Festeggeremo questo
giorno ogni anno. Questo
sarà il giorno di Elmer.
Da allora, per decisione del
capobranco, ogni anno tutti gli
elefanti si dipingono il corpo di tutti i
colori, mentre Elmer si colora di
grigio per poter essere comunque
riconosciuto.
SARA
JOSHUA
GIORGIA
XIN
FRANCESCA
MATTIA
SOFIA
MIRKO
JASMINE
DIEGO
ENES
AURORA
GABRIELE
ARIANNA
ANTONINO
LAURA