La corruzione ai tempi di:

Download Report

Transcript La corruzione ai tempi di:

QUAL È IL VERO TERREMOTO?
È
forse
questo ?
Inserimento video terremoto L’Aquila
O
questo?
Inserimento clip varie prodotte con telecamere nascoste su corruzione oggi
Il terremoto è certo una catastrofe
naturale, ma i suoi effetti sono in qualche
modo amplificati da una vera peste:
l’incuria e l’avidità umana …
L’uomo quando è accecato dall’avidità e
dal potere rinuncia alla sicurezza, alla
giustizia, alla LEGALITÀ!
È proprio in questo clima che si insidia la
corruzione …
Facciamo qualche riflessione
la corruzione ai tempi …
… di Sallustio
… di Ignazio
Silone
… di Dante
… (purtroppo) nostri
Ma…cos’è la CORRUZIONE?
• Quando si parla di corruzione si fa riferimento a 2 reati
specifici, la corruzione propriamente detta cioè quando si
offre denaro a un pubblico funzionario in cambio di
vantaggi, e la concussione, quando è il pubblico
funzionario che pretende una ricompensa in cambio di
favori.
Sallustio
•
Gaio Sallustio Crispo nasce
nell’86 a.C. ad Amiterno, in
Sabina
•
Fu un Homo novus
•
Dopo essere stato cacciato dal
senato ( 50 a.C.) viene reintegrato
grazie a Cesare, ma viene
nuovamente allontanato con
l’accusa di concussione (de
repetundis) nel 44 a.C.
•
Morirà a Tivoli nella villa di Cesare
nel 35 a.C.
De Catilinae coniuratione
[…] La sete di denaro e di potere aumentò e con essa, si può dire, divamparono tutti i mali. Fu la
cupidigia a spazzar via la buona fede, la rettitudine e tutte le norme del vivere onesto, indusse gli
uomini all’arroganza, alla crudeltà, alla negligenza degli dèi, alla convinzione che non c’è cosa
che non sia in vendita.
L’ambizione indusse molti a fingere, a tener chiuso in cuore un pensiero e manifestarne un altro, a
considerare amici e nemici non per i loro meriti ma per il vantaggio che potevano ricavarne, a
parere onesti più che ad esserlo. […]
Sallustio (De Catilinae coniuratione,10)
Dante
•
Dante o (Durante) Alighieri nasce a
Firenze nel 1265.
•
Apprende l’arte della retorica da Brunetto
Latini, mentre impara “l’arte di dire parole
per rima” leggendo i poeti provenzali, i
siciliani, Guittone, Guinizzelli, …
•
Partecipa alla vita politica. Nel bimestre 15
Giugno-15 Luglio 1300 verrà eletto priore,
ed è proprio in questo periodo che
probabilmente entra in contatto con la
corruzione.
•
Essendo un guelfo bianco, con la salita al
potere nel 1301 dei guelfi neri, verrà
esiliato, comincerà così la sua
perigrazione per le corti italiane.
•
Morirà il 14 Settembre 1321 a Ravenna.
La Divina Commedia
"Ecco la fiera dalla coda aguzza
che passa i monti e rompe i muri e l'armi!
Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!"
Sì cominciò lo mio duca a parlarmi;
e accennolle che venisse a proda,
vicino al fin d'i passeggiati marmi.
E quella sozza imagine di froda
sen venne, e arrivò la testa e 'l busto,
ma 'n su la riva non trasse la coda.
La faccia sua era faccia d'uom giusto,
tanto benigna avea di fuor la pelle,
e d'un serpente tutto l'altro fusto;
due branche avea pilose infin l'ascelle;
lo dosso e 'l petto e ambedue le coste
dipinti avea di nodi e di rotelle.
Con più color, sommesse e sovraposte
non fer mai drappi tartari né turchi,
né fuor tai tele per aragne imposte.
Gustave Dore “Gerione”
Dante (Inferno XVII 1-18)
Ignazio Silone
•
•
•
•
•
Secondino Tranquilli nasce a Pescina il 1°
maggio 1900.
Perderà la madre a causa del terremoto del
1915 (il padre era morto nel 1911) si
ritroverà perciò solo a badare al fratello.
Dopo aver appreso alcune notizie circa
ruberie e malversazioni da parte delle
autorità che avevano colpito alcuni paesi
della Marsica nel periodo del dopoterremoto, Silone si fa paladino delle
ingiustizie patite da quei "cafoni" (che
descriverà con passione nel suo capolavoro
letterario) .
Entrerà in politica, farà parte del Partito
Comunista.
Si rifugerà durante la seconda guerra
mondiale in Svizzera, dove morirà a Ginevra
il 22 Agosto 1978.
« In capo a tutti c'è Dio,
padrone del cielo.
Questo ognuno lo sa.
Poi viene il principe di Torlonia,
padrone della terra.
Poi vengono le guardie del
principe.
Poi vengono i cani delle guardie
del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch'è finito.
»(da "Fontamara")
Uscita di sicurezza
«Nel terremoto morivano ricchi e poveri, istruiti e analfabeti, autorità
e sudditi. Nel terremoto la natura realizzava quello che la legge a
parole prometteva e nei fatti non manteneva: l’uguaglianza.
Uguaglianza effimera. Passata la paura, la disgrazia collettiva si
trasformava in occasione di più larghe ingiustizie. Non è dunque da
stupire se quello che avvenne dopo il terremoto, e cioè la
ricostruzione edilizia per opera dello Stato, a causa del modo come
fu effettuata, dei numerosi brogli frodi furti camorre truffe
malversazioni d’ogni specie cui diede luogo, apparve alla povera
gente una calamità assai più penosa del cataclisma naturale. A quel
tempo risale l’origine della convinzione popolare che, se l’umanità
una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o
in una guerra, ma in un dopo-terremoto o in un dopo-guerra».
Ignazio Silone
Quadro riassuntivo
CHI
QUANDO COSA
PERCHÉ
SCRIVE
parlare del
Sallustio 40-43 a.C. De Catilinae Per
sistema che
coniuratione
Dante
1307-1321 Divina
Commedia
(Canto XVII)
Ignazio
Silone
1933
Fontamara
portava l’uomo ad
essere corrotto.
Spinto dalla
corruzione
conosciuta durante
il periodo passato
in politica.
Venuto a
conoscenza di
ruberie e
malversazioni da
parte delle autorità in
alcuni paesi della
Marsica nel periodo
del dopo-terremoto.
CORRUZIONE
E la corruzione ai giorni nostri …
Già! … questi sono solo alcuni
recentissimi flash sulla corruzione
… quelli che si sanno …
E gli altri ? ...
FINE
Lavoro realizzato da
Moira Di Paolo
classe 3A a.s. 2009-2010
Istituto d’Istruzione Superiore
“T. Patini” Castel di Sangro (Aq)
Prof.ssa Assunta Gasparri