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Corso integrato di
FISIOPATOLOGIA, SEMEIOTICA E METODOLOGIA CLINICA
anno 2006/07
Prof.Claudio Borghi Dip.Medicina clinica e Biotecnologia Applicata “D.Campanacci”
Fisiopatologia delle valvulopatie cardiache
Apparato valvolare del cuore
Apparato valvolare del cuore
in diastole in sistole
Il circolo cardiaco
Tricuspide Mitrale Aortica
Valvulopatie: caratteristiche generali
1. Tipo:
– – –
stenòsi
: restringimento o riduzione delle superfici di apertura
insufficienza
: incompleta chiusura od incontinenza
steno-insufficienza
: combinazione di queste due condizioni
2. Modalità di insorgenza:
– –
graduale o cronica
: consente della massa miocardica o ipertrofia) un adattatamento all’aumento del carico di lavoro (grazie all’ incremento
acuta
: nessun adattamento emodinamico (insufficienza cardiaca acuta)
Valvulopatie: caratteristiche generali
3. Effetti a livello delle camere cardiache:
– –
sovraccarico di volume o diastolico
ventricoli durante la diastole, : aumento del precarico o quantità di sangue che giunge ai determina
ipertrofia eccentrica
(aumento
dimensioni
dei sarcomeri e dilatazione cavità ventricolari)
sovraccarico di pressione o sistolico
determina
ipertrofia concentrica
: aumento delle resistenze alla eiezione durante la sistole, (aumento
numero
dei sarcomeri e riduzione delle cavità ventricolari poi dilatazione)
Sovraccarico sistolico Sovraccarico diastolico
Valvulopatie: caratteristiche generali 4. Disturbi funzionali:
– aumento delle pressioni a monte della
valvola/e
interessate con trasmissione retrograda al distretto venoso
polmonare sistemico o
– caduta della gittata cardiaca (= gittata sistolica x FC) o
insufficiente adeguamento
di quest’ultima alle richieste dell’organsimo
Conseguenze emodinamiche delle valvulopatie
Valvulopatie: caratteristiche generali
5. Progressione:
– fase di compenso : viene mantenuta la portata cardiaca e la funzione sistolica (fase che può anche essere asintomatica o paucisintomatica) – fase
di scompenso
(sintomatica)
:
insufficienza cardiaca
Principali valvulopatie
• Stenosi mitralica • Insufficienza mitralica • Stenosi aortica • Insufficienza aortica • Valvulopatie tricuspidaliche
Tricuspide Mitrale Aortica
Stenòsi mitralica
• Anatomia: – 2 lembi valvolari , corde tendinee, anulus – Superficie: 4-6 cm 2 ( limite critico:1-1,5 cm 2) • Eziologia: – malattia reumatica, calcificazione (anziani) malattie autoimmuni • Fisiopatologia: – ostacolo al passaggio di sangue attraverso la valvola AV e, quindi, al riempimento ventricolare sn durante la diastole – – – ↑ pressione atrio sn, ↑ gradiente pressorio AV portata cardiaca mantenuta (a riposo) ↑ pressione atrio sn si trasmette in senso retrogrado alle vene e capillari polmonari ipertensione polmonare cronica congestione polmonare cronica ⇒ ⇒ riempimento ventricolare mantenuto, sindrome funzionale ventilatoria restrittiva ⇒ • Conseguenze cliniche: – dispnea da sforzo, fibrillazione atriale, emoftoe, edema polmonare acuto – Ipotensione, astenia e ridotta tolleranza allo sforzo, scompenso cardiaco congestizio • Esame obiettivo: – – – – rinforzo del I tono schiocco di apertura della mitrale soffio o rullio diastolico reperti ausculatatori della ipertensione arteriosa polmonare: accentuazione componente polmonare del II tono, soffio sistolico e soffio diastolico della valvola polmonare (o soffio di Graham Steel)
Insufficienza mitralica
• Anatomia: – 3 lembi valvolari , corde tendinee, anulus – Superficie: 4-6 cm 2 ( limite critico:1-1,5 cm 2) • Eziologia: – Reumatica, degenerativa, infettiva, ischemica,dilatazione ventricolo sn • Fisiopatologia: – reflusso di sangue dal ventricolo all’atrio sn durante la sistole (cioè da una cavità ad alta pressione verso una cavità a bassa pressione) – insuff. cronica: • Ridotta gittata cardiaca, ridotta pressione arteriosa, ipertrofia e dilatazione del vent. sin (ipertrofia eccentrica), ↑ distensibilità atrio sn.
– insuff. acuta: • assenti meccanismi di adattamento: ↑ massivo pressione sisto-diastolica in atrio sn e circolo polmonare e riduzione gittata anterograda • Conseguenze cliniche: – insuf. cronica: astenia, ridotta tolleranza allo sforzo, dispnea, scompenso cardiaco – insuf. acuta: edema polmonare acuto, sindrome da bassa portata • Esame obiettivo: – soffio pansistolico alla punta, irradiato verso la base o verso la ascella – III tono protodiastolico – accentuazione dello sdoppiamento del II tono
Principali valvulopatie
• Stenosi mitralica • Insufficienza mitralica • Stenosi aortica • Insufficienza aortica • Valvulopatie tricuspidaliche
Tricuspide Mitrale Aortica
Stenòsi aortica
• Anatomia: – Restringimento della via di efflusso del ventr. sn a livello: • sottovalvolare • • valvolare od orifiziale sopravalvolare • Eziologia: – congenita, degenerativa, post-reumatica – Infettiva • Fisiopatologia: –
ostacolo
all’eiezione ventr. sn durante la
sistole
1. ↑p ressione sistolica del ventr. sn e del gradiente di pressione tra ventr. sn ed aorta, 2. sovraccarico di pressione V.sn, incremento massa miocardica (ipertrofia concentrica)e mantenimento portata; 3. Alterazione funzione diastolica V.sn ( scompenso cardiaco globale ↑ rigidità parietale o ridotta distensibilità V.sin) 4. Progressivo deterioramento del compenso e della funzione sistolica, insuff. cardiaca, • Conseguenze cliniche: – sincope, angina durante sforzo fisico , dispnea, morte improvvisa – fase avanzate: dispnea a riposo, edema polmonare acuto • Esame obiettivo: – Soffio sistolico aortico irradiato alle carotidi – Polso arterioso piccolo e lento
Insufficienza aortica
• Anatomia: – 3 lembi valvolari , chiusura della valvola garantita anche da aorta ascendente • Eziologia: – degenerativa, post-reumatica, congenita (bicuspide), lue, ipertensione arteriosa • Fisiopatologia: – reflusso di sangue dall’aorta nel ventricolo sn durante la
diastole
– insuf. cronica: • aumenta il volume diastolico del vent. sn e, per la
legge di F. Starling
, il volume sistolico è in grado di mantenere adeguata la gittata anterograda; • ipertrofia e dilatazione del ventr. sn (ipertrofia eccentrica), insufficienza ventr. sn, scompenso cardiaco globale – insuf. acuta: • ↑ della pressione di riempimento ventricolare e, a monte, del circolo polmonare, • Conseguenze cliniche: – insuf. cronica: – insuf. acuta: • Esame obiettivo: abnorme pulsatilità arteriosa e aumento PA differenziale, dispnea da sforzo, angina dispnea, ortopnea, edema polmonare acuto, sindrome da bassa portata, tachicardia – Soffio diastolico da rigurgito e soffio sistolico da eiezione aortico – II tono aortico indebolito, ↑ PAS, ↓ PAD, polso arterioso ampio e celere
Legge di Frank-Starling
Relazione V/P, in condizioni di isometria nel cuore isolato, fu dimostrata da Otto Frank nel 1884 e successivamente enunciata da Starling nel 1918:
la forza di contrazione sviluppata dalle fibre cardiache durante la sistole
, e quindi la quantità di sangue espulsa dal ventricolo,
dipendono dalla lunghezza iniziale delle fibre, cioè dal volume telediastolico. Il volume telediastolico, che dipende dal ritorno venoso, determina la gittata sistolica.
Principali valvulopatie
• Stenosi mitralica • Insufficienza mitralica • Stenosi aortica • Insufficienza aortica • Valvulopatie tricuspidaliche
Tricuspide Mitrale Aortica
Valvulopatie tricuspidaliche
• Anatomia: – 3 lembi valvolari, corde tendinee, anulus – Comuni le alterazioni della anatomia di tipo funzionale (da dilatazione del ventr dx e dell’anello tricuspidalico secondarie a cardiopatie) • Eziologia: – Infettiva, reumatica, carcinoide, endocardiofibrosi, traumi toracici, congenite • Fisiopatologia: – ↑ p ressione venosa sistemica • Conseguenze cliniche: dispeptiche • Esame obiettivo: , a monte della valvola alterata – congestione venosa a livello epatico, splancnico, renale e degli arti inferiori – Insuffcienza funzionale degli organi relativi – epatomegalia pulsante con epatalgia da sforzo, tensione addominale, turbe – scompenso cardiaco congestizio: oliguria, edemi declivi, versamenti sierosi – fase avanzate: dispnea a riposo, edema polmonare acuto – segni fisici analoghi a quelli delle corrispondenti valvulopatie anche se attenuati per il regime pressorio meno elevato nelle sezioni dx – rumori e toni a genesi tricuspidalica si evidenziano od accentuano nella fase inspiratoria (ritorno venoso alle sezioni cardiache di dx) – turgore venoso a livello delle giugulari
Fisiopatologia delle aritmie cardiache
Josè Perez “A day in hospital”, 1929
Sistema di conduzione del cuore Destra Sinistra
Sistema di conduzione del cuore
Aritmie
• aritmie ipercinetiche • aritmie ipocinetiche
Meccanismi di formazione delle aritmie
ipercinetiche
1. Aumento della frequenza propria del nodo del seno; 2. Acquisizione del ritmo dominante da parte di un pacemaker (latente o patologico) che scarica ad una frequenza superiore a quella del nodo del seno; 3. Fenomeno del “rientro”; 4. La cosiddetta “triggered activity”
Meccanismi di formazione delle aritmie
ipocinetiche
1. Diminuzione della frequenza del nodo del seno, che conserva il governo del ritmo cardiaco; 2. Assunzione, per carenza di attività del nodo del seno, del governo del ritmo da parte di un pacemaker latente che agisce mantenendo invariato il proprio automatismo; 3. Disturbi della conduzione A-V
Cause principali di aritmie
• Funzionali • Organiche –
Cardiache primitive
:
• Cardiopatia ischemica • Cardiopatie valvolari • Cardiomiopatie primitive • Miocarditi –
Cardiache secondarie a
:
• tireotossicosi • feocromocitoma • squilibri elettrolitici
Classificazione delle aritmie ipercinetiche
• Extrasistoli (o battiti ectopici o battiti prematuri) – Atriali – Giunzionali – Ventricolari • Tachicardie sopraventricolari – Sinusale – Tachicardia atriale ectopica (con blocco) – Ritmo giunzionale accelerato – Sindromi da preeccitazione – Tachicardia parossistica sopraventricolare • Tachiaritmie sopraventricolari – Flutter atriale – Fibrillazione atriale • Tachicardie ventricolari – Ritmo ventricolare accelerato – Tachicardia parossistica ventricolare – Torsione di punta – Fibrillazione ventricolare
Classificazione delle artimie ipocinetiche
• Bradicardia sinusale • Malattia del nodo del seno • Ritmo giunzionale • Blocchi atrio-ventricolare – di I grado – di II grado • Mobiz 1 ( fenomeno di Luciani- Wenckebach) • Mobiz 2 – di III grado • Blocchi di branca
Fisiopatologia delle aritmie
Le aritmie interferiscono con la corretta funzione del cuore attraverso numerosi meccanismi i cui effetti possono essere così sintetizzati: 1. Effetti legati alla modificazione della frequenza cardiaca 1. Effetti legati alla perdita della contrazione atriale (es.F.atriale) 1. Effetti legati al consumo di O 2 aumentato da parte del miocardio 2. Effetti legati alla riduzione del flusso coronarico 1. Effetti sul sincronismo della contrazione ventricolare
Rapporti tra profilo fisiopatologico delle aritmie e quadro sintomatologico
• • •
In generale
non è possibile
abbinare i vari disturbi del ritmo con sintomi e segni specifici.
La comparsa di sintomi è determinata sia dalla presenza della aritmia che da altre numerose variabili: 1. condizioni contrattili del miocardio 2. stato del circolo coronarico 3. stato del circolo arterioso periferico 4. durata della aritmia Questi fattori tendono a fare del sintomo un parametro spesso personale, che deve essere tuttavia indagato.
Rapporti tra profilo fisiopatologico delle aritmie e quadro sintomatologico-2 In linea generale si può dire che i
sintomi soggettivi
dalla presenza di una aritmia possono determinati
derivare da 4 meccanismi principali:
1. percezione del battito cardiaco irregolare (?) 2. interferenza col riempimento coronarico (?) 3. Interferenza con il riempimento diastolico (?) 4. Influenza della aritmia sulla funzione di pompa del cuore
– –
A. Ipercinetiche (?) A. ipocinetiche (?)
Rapporto tra profilo fisiopatologico delle aritmie e quadro sintomatologico-3 1. Il sintomo più comune è la percezione del cuore che batte velocemente o in maniera irregolare e cioè il cardiopalmo
– “ritmico” – “aritmico”
2. Se il
circolo coronarico
è compromesso possono comparire sintomi legati alla ipoperfusione coronarica (angina) perché si riduce il tempo di riempimento diastolico delle coronarie; 3. Nelle aritmie caratterizzate da
su base ipercinetica riduzione dealla portata cardiaca
sono presenti segni e sintomi di scompenso retrogrado (dispnea) e anterogrado sudorazione) e turbe della coscienza.
(pallore, confusione mentale, 4. Nelle aritmie caratterizzate da
su base ipocinetica riduzione dealla portata cardiaca
sono presenti segni e sintomi di ipoperfusione del periferica e soprattutto cerebrale quali: vertigini, lipotimie e sincopi
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Cardiovascular pathophysiological continuum Myocardial infarction Coronary thrombosis Neurohormonal activation Myocardial ischemia Arrhythmias and loss of muscle Sudden death Remodeling CAD Atherosclerosis LVH † Ventricular enlargement CHF
Fattori di rischio
Ipertensione Iperlipidemia Diabete Fumo, ecc.
Death Dzau and Braunwald. Am Heart J 1991;121:1244
Cardiovascular and renal pathophysiological continuum Atherothrombosis and Progressive CV disease Tissue injury (MI, stroke, renal insufficiency, PAD Pathological remodelling Target organ damage Early tissue dysfunction Oxidative and mechanical stress Inflammation End-organ failure (CHF, ESRD) Risk factors Death Dzau VJ et al, Circulation 2007
Ipertensione arteriosa
This illustration depicts one of William Harvey's experiments
Sanguinis Cordis or On the
Circulation of in the his
De
Blood (1628).
Venal valves had already been discovered, but here Harvey shows that venal blood flows only toward the heart. He ligatured an arm to make obvious the veins and their valves, then pressed blood away from the heart and showed that the vein would remain empty because it was blocked by the valve.
The first pressure direct blood measurement is attributed to the Reverend Stephen Hales in 1733.
Definizione
Valori di PAS (massima) ≥ 140 mmHg e/o PA diastolica (minima) ≥ 90 mmHg in pazienti che
non
stanno assumendo alcun farmaco antipertensivo
•
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
• Società Internazionale dell’Ipertensione (ISH) • Società Europea della Ipertensione (ESH) • Joint National Committee (USA)
Prevalenza
Corrisponde al numero totale di pazienti con ipertensione arteriosa in una popolazione La ipertensione arteriosa colpisce: circa il 38% della popolazione adulta Italiana circa il 45% della popolazione adulta Europea In Italia più di 15 milioni di individui sono affetti da ipertensione arteriosa
Complessità della ipertensione arteriosa
•Eziologia e patogenesi complesse e multifattoriali •Forme primarie e secondarie •Profilo fisiopatologico complesso e composito •Significato aspecifico dell’incremento dei valori di PA. •Valori di PA •Valori di PA
=
paz. con profili fisiopatologici
paz. con profili fisiopatologici =
•Coinvolgimento ed esaltazione di sistemi fisiologici •SNS, SRAA •Transitorietà di alcuni meccanismi fisiopatologici •Variabilità del soggetto nel tempo
Ipertensione arteriosa
Aspetti fisiopatologici essenziali
Pressione arteriosa =
Portata cardiaca x Resistenze vascolari periferiche
.
.
Volume sistole x Frequenza cardiaca 80% piccole arterie precapillari 20% arterie di grosso medio calibro
Modificazioni di PC e RVP ed età
Ipertensione arteriosa
Aspetti fisiopatologici essenziali
Pressione arteriosa =
portata cardiaca x resistenze periferiche totali
I meccanismi ipertensivi possono agire mediante:
Aumento della portata cardiaca Aumento delle resistenze periferiche
Classificazione della ipertensione in base alla eziologia
Forma primitiva (essenziale o idiopatica) Forme secondarie ad eziologia nota *
* comprendono il 5-10% dei casi che conseguono ad una causa diagnosticabile e, spesso, correggibile
Fisiopatologia della ipertensione arteriosa
primitiva
: Aspetti prevalenti
•Aspetti genetici •Iperattività del sistema nervoso simpatico •Alterazioni dei sistemi neuro-umorali •Sodio-sensibilità •Alterazioni dei meccanismi endoteliali (es. NO, ET 1 ) •Attività del sistema RAA •Altri fattori neuro-ormonali (es. AVP) •Diabete ed insulino-resistenza
Aspetti genetici: forme monogeniche (rare)
Lifton et al, Nat Gen 1992
Aspetti genetici: forme combinate La ipertensione è più spesso la risultante della interazione tra le
influenze genetiche condizionamenti ambientali
ed i (stress, livello di sedentarietà, obesità e tipo di dieta) che possono favorire l'aumento dei valori pressori ed influenzare il decorso e la prognosi della malattia
Effetto additivo dei fattori genetici ed ambientali sui valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica 190 170 150 130 110 90 70 50 Componente ambientale Componente genetica SBP DBP SBP DBP SBP DBP SBP DBP SBP
Normali Ipertesi “ambientalI”
DBP SBP DBP
Ipertesi “genetici” 140 mmHg 90 mmHg Carrettero O & Oparil S, Circulation 2000
Fisiopatologia della ipertensione arteriosa primitiva: Aspetti prevalenti
•Aspetti genetici •Iperattività del sistema nervoso simpatico •Alterazioni dei sistemi neuro-umorali •Sodio-sensibilità •Alterazioni dei meccanismi endoteliali (es. NO, ET 1 ) •Attività del sistema RAA •Altri fattori neuro-ormonali (es. AVP) •Diabete ed insulino-resistenza
Sistema nervoso simpatico e controllo P.A.
SYMPATHETIC NERVOUS SYSTEM
Frequenza cadiaca
Cardiac output
X
Total systemic vascular resistance
Renin Angiotensin II Na + retention Volume Expansion Aldosterone
Aspetti di iperattività del sistema nervoso simpatico nella ipertensione
• Aumento dei livelli plasmatici di catecolamine • Aumento dei livelli tissutali di catecolamine • Aumento del traffico nervoso a livello muscolare
Fisiopatologia della ipertensione arteriosa
primitiva
: Aspetti prevalenti
•Aspetti genetici •Iperattività del sistema nervoso simpatico •Alterazioni dei sistemi neuro-umorali •Sodio-sensibilità •Alterazioni dei meccanismi endoteliali (es. NO, ET 1 ) •Attività del sistema RAA •Altri fattori neuro-ormonali (es.AVP) •Diabete ed insulino-resistenza
Condizioni associate con esagerata sodio-sensibilità
• Età anziana • Razza nera • Diabete • Presenza di ridotta funzionalità renale • Iperattività del sistema nervoso simpatico • Iperattività del sistema renina-angiotensina
10-YEAR INCIDENCE OF STABLE HYPERTENSION IN BHT PATIENTS AND CONTROL AND RESPONSE TO I.V. NaCl LOADING
0,6 0,5 0,4 Na-sensitive Na-resistant Control 43% 0,3 RR= 1.7 (1.2-3.8) 25% 0,2 0,1 5% 0
0 2 5 7
Years of follow-up
10
Borghi C et al, J Hypertens 1997
Modificazioni della risposta vasodilatatoria alla Bradichinina nell’avambraccio di pazienti ipertesi e normotesi
600
* p<0.05
Ipertesi Normotesi 400
* FBF D% *
200 0
BRADYKININ 0.005 0.015 0.05
µg/100 ml/min SNP 1 2 4 µg/100 ml/min
Taddei S et al, 2001 (in press)
Cardiovascular event-free survival curves in hypertensive patients according to Ach-stimulated forearm blood flow (FBF)
1 0,8 0,6 3rd terzile 0,4 0,2 0 0 p=0.0012
(Log-rank test) 1st terzile= 30-184 % increase FBF from baseline 2nd terzile= 185-333% increase FBF from baseline 3rd terzile= 334-760% increase FBF from baseline 2nd terzile 1st terzile 12 24 36 Follow-up, months 48 60 72 84 Perticone F et Al, Circulation 2001
Distribuzione del sistema RAA
• Sistema plasmatico circolante – Apparato juxtaglomerulare • PA arteriola afferente e Na tubulare • Sistema tissutale – Cuore e vasi • Endotelio vascolare
Sistema Renina-angiotensina-aldosterone
Endopeptidase
Angiotensinogen
Renin Prorenin Chymase Catepsin G Non-ACE
Angiotensin I ACE
VIP Sost-P Enkefalin
Bradikinin Angiotensin II
Inactive fragments Angiotensin III, IV (fragments)
AT 1 receptors AT 2 receptors Other receptors -Aldosterone release -Vasocostriction -Thrist -Tubular Na -Ca ++ + reabsorption -ADH secretion -Cell hypertrophy -transport
-Vasodilatation - Cell growth -Antioxidant action -Apoptosis?
RAA overactivity in secondary form of hypertension
• Renovascular hypertension • Malignant hypertension • Renin-secreting tumor • Aldosterone-secreting adenoma (Conn disease) • Adrenal hyperplasia
Fisiopatologia della ipertensione arteriosa
primitiva
: Aspetti prevalenti
•Aspetti genetici •Iperattività del sistema nervoso simpatico •Alterazioni dei sistemi neuro-umorali •Sodio-sensibilità •Alterazioni dei meccanismi endoteliali (es. NO, ET 1 ) •Attività del sistema RAA •Altri fattori neuro-ormonali (es.AVP) •Diabete ed insulino-resistenza
Definition of insulin resistance
“Uno stato di disregolazione della omeostasi insulina-glucosio nel quale la capacità della insulina di stimolare la captazione ed utilizzazione del glucosio da parte dei tessuti periferici (muscoli e tessuto adiposo) risulta ridotto.”
What is Insulin Resistance?
120 100 80 60 40 20 0 Normal IR (mild) IR (severe) 0 0,1 1 10 Insulin concentration (ng/ml) 100 Adapted from Olefsky MJ et al. In: Rifkin H, Porte D Jr. Diabetes Mellitus Theory and Practice, 4th Edition: Insulin Resistance in Man: p125.
Prevalence of insulin resistance according to metabolic disorders
IGT Diabetes Hypercholesterolemia Low HDL-C Hypertriglyceridemia Hyperuricemia Hypertension Metabolic syndrome 0 Bonora E et al, Diabetes 1998 20 40 60 Prevalence (%) 80 100
Correlazione tra resistenza insulinica, ipertensione e complicanze CV Resistenza insulinica Iperinsulinemia
SNS Cardiopatia ischemica
RAA Ipertensione
Ritenzione di Na Ictus e AIT Arteriopatia periferica
Cardiopatia ischemica
Ischemia miocardica
Coronary heart disease
Left coronary artery with anterior descending and circumflex branches. Normal findings.
Coronary angiogram of right coronary artery. Initial findings: Severe stenosis in a long segment near the origin from the aorta and a complicated, long-segment double stenosis with associated ulceration below.
Determinanti della perfusione miocardica
Resistenze vascolari coronariche Flusso coronarico Apporto O 2 Frequenza cardiaca Consumo O 2 Contrattilità Tensione parietale sistolica Capacità di trasporto di O 2
Source: Eugene Braunwald
Fattori che intervengono nella genesi dell’ischemia miocardica
• Riduzione dell’apporto di Ossigeno al
miocardio
• Aumento
del ossigeno (MVO 2 ) consumo miocardico di
Determinanti della perfusione miocardica
Autoregolazione Controllo metabolico Forze compressive extravascolari
Resistenze Vascolari coronariche
Fattori umorali Controllo nervoso
Flusso coronarico
Rilassamento diastolico V.sin
Pressione arteriosa
Apporto O 2 Consumo O 2
Source: Eugene Braunwald
Schema di sviluppo e progressione dell’aterosclerosi
Cellule Schiumose Strie Lipidiche Lesione Intermedia Ateroma Placca Fibrosa Lesione/rottura complicata Crescita dovuta principalmente all’accumulo di lipidi Prima decade Dalla terza decade Muscolo liscio e collagene Trombosi, ematoma Dalla quarta decade Adattato da Stary HC et al. Circulation. 1995;92:1355-1374.
Effetti dell’ischemia a livello miocardico
• Gli effetti indotti dall’ischemia a livello
miocardico sono di tre tipi:
– alterazioni metaboliche – alterazioni elettriche – alterazioni meccaniche
Alterazioni
metaboliche
nel miocardio ischemico
• In condizioni di
normale ossigenazione
, il miocardio ha un metabolismo strettamento aerobio e catabolizza gli
acidi grassi ed il glucosio
a CO 2 e H 2 O.
• In presenza di
ischemia
gli acidi grassi non possono essere ossidati ed il glucosio viene metabolizzato a lattato: – diminuzione il pH intracellulare – Riduzione delle riserve di fosfati ad alta energia (ATP e creatinin-fosfato) • La
riduzione delle riserve di ATP
del sarcolemma: – aumento Na+ i.c. – riduzione K+ i.c. interferisce con lo
scambio ionico
a livello • L’aumento del Na+ i.c. promuove
un incremento del Ca++ i.c.
aumento scambio Na+/Ca++) mentre la ridotta disponibilità di ATP (per un
riduce l’estrusione di Ca++ dalla cellula
• L’aumento del Ca++ i.c. produce un sovraccarico di Ca++ mitocondriale e ciò deprime ulteriormente il metabolismo e la funzione miocardica • Inoltre la produzione, a livello del tessuto ischemico, di
dall’ossigeno
per
fenomeni di perossidazione radicali liberi derivati
, possono danneggiare la membrana cellulare e quindi contribuire al danno ischemico
Alterazioni
elettriche
nel miocardio ischemico
• Secondariamente alle alterazioni metaboliche, l’anossia
altera le proprietà elettriche delle cellule miocardiche modificando l’equilibrio elettrolitico intra/extracellulare modificazioni possono essere rilevate all’ECG e queste
• I segni ECG caratteristici sono quelli di – “ischemia” – “lesione” – “necrosi” • NB. Questi termini sono utilizzati in elettrocardiografia clinica
per definire degli aspetti morfologici dell’ECG ma corrispondono ad alterazioni strutturali ben identificabili
“Ischemia”
“Lesione”
“Necrosi”
Progressione dell’ECG nell’infarto miocardico
Alterazioni
meccaniche
nel miocardio ischemico
• •
Generalità
– Le alterazioni meccaniche conseguenti all’ischemia possono essere ma
protrarsi
anche a lungo dopo la risoluzione dell’ischemia stessa
permanenti o transitorie, (“miocardio stordito” o stunned myocardium).
Effetti sulla funzione contrattile (sistolica)
:
– Se l’area interessata è piccola del miocardio (<3-5%) si ha riduzione
segmentaria
della funzione contrattile – – – se l’area ischemica è sufficientemente ampia (<20%), si ha
globale
del ventricolo sinistro con: • • • ↓ ↓ ↓ della gettata sistolica della portata cardiaca della frazione di eiezione.
depressione della funzione
Se l’ischemia interessa il 20-25% della massa ventricolare sinistra:
scompenso
Se l’ischemia interessa i muscoli papillari o altri segmenti del miocardio responsabili del funzionamento dell’apparto mitralico : insufficienza mitralica •
Effetti sulla funzione diastolica
:
– riduzione del rilasciamento ventricolare, e prolungamento del periodo di rilasciamento isovolumetrico – ostacolo al normale riempimento del ventricolo, aumento della pressione diastolica, congestione venosa a monte
Manifestazioni cliniche della ischemia miocardica
•
Angina pectoris
:
•squilibrio
transitorio
tra domanda e apporto di O 2 al miocardio •la ischemia è reversibile e non provoca danno anatomico permanente •nel caso in cui non si associ a sintomi, si parla di ischemia silente •
Infarto miocardico
•porta a
:
•consegue a un’ischemia miocardica protratta
danno cellulare irreversibile
o necrosi miocardica •
Scompenso cardiaco
:
•può manifestarsi come
complicanza di un infarto acuto o pregresso
•può essere precipitato da ischemia miocardica transitoria o aritmie •
Aritmie:
•possono essere
l’unico segno di una cardiopatia ischemica
•
Arresto cardiaco
:
• evolve rapidamente verso la morte, in assenza di manovre rianimatorie o quando la rianimazione è inefficace
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Insufficienza cardiaca
Historical perspective of CHF Progress of understanding
HF is a dropsical syndrome
HF is a central cardiac pump problem
HF is caused by decompensated ventricular hypertrophy
HF is a circulatory dysfunction
HF is a disorder of renal function
HF is an endocrinopathy
HF is a fever
HF is a complicated milieu of pump dysfunction, remodeling, humoral perturbation and subsequent circulatory insufficiency
Heart Failure: A Major Public Health Problem
Affects >6 million persons worldwide >1 million new cases per year (worldwide) Number of hospitalizations quadrupled in last 15 ys Five year survival 50% Sudden death most common mode of death Risk of sudden death - 5 times the general population
La catena di eventi delle malattie CV
Infarto Miocardico Trombosi coronarica Rimodellamento ventricolare Morte improvvisa Angina pectoris Attivazione Neuro-ormonale Ischemia miocardica Dilatazione & Disfunzione ventricolare sinistra Aterosclerosi Ipertrofia VS
Fattori di rischio
Ipertensione Iperlipidemia Diabete Fumo, ecc.
Insufficienza cardiaca Morte
Insufficienza Cardiaca: Cause
Cardiopatia ischemica (IMA) Ipertensione arteriosa Cardiomiopatia primitive (dilatativa) Valvulopatie, Aritmie
Eziologia della insufficienza cardiaca
Fisiopatologia insufficienza cardiaca
Definizione fisiopatologica di Insufficienza cardiaca (I.C.)
Anomalia della in maniera
funzione cardiaca
il cuore non è in grado di pompare sangue adeguata sistemi neuroendocrini.
alle tale che richieste metaboliche o di farlo solo a spese di un aumento della pressione di riempimento ventricolare e/o di un’attivazione dei
E. Braunwald
La regolazione della funzione cardiaca I tre fattori fondamentali coinvolti nella regolazione della
funzione cardiaca
sono:
il precarico il postcarico la contrattilità (o stato inotropo)
Riempimento Ventricolare Pre-carico
.
.
Svuotamento Ventricolare Post-carico Contrattilità Ventricolare
P re-caric o
Tensione passiva esercitata dal volume sanguigno sulla parete ventricolare al termine della diastole.
Un aumento del precarico permette l'espulsione e sistemica.
di un maggior volume di sangue nella circolazione polmonare
Post-carico
E’ indice della resistenza che si oppone al ventricolo in aorta e nell’albero arterioso e che il ventricolo deve superare per poter pompare il sangue in circolo.
Dipende dal gradiente di pressione ventricolo/aorta e soprattutto dai valori di pressione aortica e sistemica.
Contrattilità
•Proprietà peculiare del muscolo cardiaco
che e' in grado intrinsecamente di contrarsi in modo più o meno efficace condizionando la gitatta cardiaca.
•La contrattilità è influenzata dal pre- e
post carico (legge di Frank-Starling).
La regolazione intrinseca
(Legge di Frank-Starling )
Il cuore si può adattare autonomamente ai cambiamenti del volume di sangue che riceve.
Quanto più un fascio muscolare cardiaco è disteso durante la diastole (fase di riempimento ventricolare), tanto più energica sarà la sua contrazione durante la sistole (fase di espulsione del sangue)
Meccanismo di Frank-Starling
Fattori emodinamici che condizionano la funzione cardiaca e insufficienza cardiaca La alterazione della funzione cardiaca può quindi conseguire a condizioni che modificano: Il pre-carico ventricolare:
modalità di riempimento VS (es.aritmie)
Il post-carico ventricolare:
resistenza alla eiezione VS (es.HBP)
La contrattilita’ intrinseca:
proprietà del miocardio (es.IMA, CMP)
Meccanismi di attivazione neuro-ormonale
Fisiopatologia della insufficienza cardiaca
insufficienza cardiaca può conseguire a:
(1)
Ridotta gittata cardiaca (disfunzione sistolica)
(2) (3)
Ridotto riempimento sinistro (disfunzione diastolica) Attivazione del ventricolare sistema neuro ormonale (SNS, SRAA,Peptidi atriali e AVP?)
che condizionano il quadro clinico e la comparsa di sintomi.
Disfunzione sistolica
Consiste nell’incapacità da parte del cuore di espellere una adeguata quantità di sangue ad ogni sistole.
Cause: Perdita di miociti IMA Depressione contrattilità Cardiomiopatie generalizzata della
Disfunzione diastolica
Consiste nell’alterato riempimento delle cavità ventricolari che impedisce al cuore di disporre di una adeguata quantità di sangue da espellere.
Cause:
Ipertrofia Ventricolare sinistra (I.A.) Fibrosi miocardica (Card.Ischemica) Alterazione del pericardio
Systolic and diastolic heart failure
Diastolic heart failure Systolic heart failure
Attivazione neuro-ormonale
Consiste nell’attivazione neuro-endocrini che di sistemi rappresnetano iniziali meccanismi di compenso e successivamente accelerano progressione dello scompenso.
la
Sono:
Sistema nervoso simpatico (SNS) Sistema Renina-angiotensina-aldosterone (SRAA) Sistema dei peptidi “natriuretici”
Fisiopatologia del S.Nervoso Simpatico e I.C.
Nello scompenso cardiaco esiste sempre un variabile grado di attivazione del sistema nervoso simpatico Tale attivazione ha, inizialmente, un significato compensatorio finalizzato al mantenimento di una perfusione adeguata degli organi vitali La stessa attivazione, nel lungo periodo, condiziona negativamente la performance dell’intero sistema cardiovascolare
Fisiopatologia del S.Nervoso Simpatico e I.C.
Nel cuore scompensato diminuisce progressivamente per "protezione” la nei densità dei recettori adrenergici sulle miocellule confronti dell’aumento delle catecolamine circolanti La diminuzione dei recettori sulle miocellule riduce la riserva contrattile e favorisce lo sviluppo di scompenso cardiaco
Attivazione simpatica e prognosi della I.C.
Fisiopatologia del RAS e I.C.
Angiotensinogen Other paths Renin Cardiac dysfunction Angiotensin I ANGIOTENSIN II ACE AT 1 RECEPTORS AT 2 Vasoconstriction Post-loading Na+-retention Pre-loading Vasodilatation Antiproliferative Action
Conseguenze dell’attivazione del sistema RAS
Sodio-ritenzione Perdita di potassio a livello renale Fibrosi miocardica e vascolare Danno vascolare diretto Disfunzione dei barocettori Inibizione della captazione della noradrenalina
Natriuretic Peptides: Origin and Physiologic Effects
Peptide Atrial natriuretic peptide Brain natriuretic peptide Primary origin Cardiac atria Ventricular myocardium Physiologic effects Vasodilation Sodium excretion Decreased aldosterone levels Inhibition of the RAAS Inhibition of sympathetic nervous activity C-type natriuretic peptide Vascular endothelium, kidney, lung, heart, brain Vasodilation Decreased aldosterone levels Decreased vascular smooth muscle growth Modified from Burnett et al. J Hypertens 1999;17:S37
SURVIVAL AND CARDIAC EVENT-FREE PLOTS FOR PTS WITH CHF SUBDIVIDED ACCORDING TO PLASMA LEVELS OF BNP
Maeda K et al, JACC 2000
Interazione tra attivazione neuro-ormonale, ridotta performance ventricolare e sviluppo di I.C.
Disfunzione sistolica Disfunzione diastolica Performance ventricolare Resistenze all’efflusso Malattia cardiaca Gittata cardiaca Resistenze vascolari Ritenzione di Na + e H 2 O Attivazione neurormonale Catecolamine RAS ANP BNP AVP Dopamina
EFFETTO DEI FARMACI SULLA FUNZIONE CARDIACA E SULLA STORIA NATURALE DELLO SCOMPENSO CARDIACO ACE-inibitori Sartani storia naturale ß-bloccanti Inotropi Diuretici Tempo
Plasma ANP and prognosis in CHF
100 80 60 40 20 0 ANP > 125 pg/ml ANP < 125 pg/ml P<0.01
0 3 6 9 12 15 18 Months of follow-up 21 24 Gottlieb S et al JACC 1989
Treatment of heart failure guided by plasma brain natriuretic peptide (N-BNP) concentrations
Cardiovascular event Heart failure or death Pts remaining event-free (%) 100 90 80 70 60 50 0 0 30 60 p=0.034
90 120 150 180 Pts remaining event-free (%) 0 30 60 90 120 150 180 Time after randomisation (weeks) BNP group Clinical group p=0.049
Troughton RW et al, Lancet 2000
INSUFFICIENZA CARDIACA: fisiopatologia
Corso integrato di
FISIOPATOLOGIA, SEMEIOTICA E METODOLOGIA CLINICA
anno 2006/07
Prof.Claudio Borghi Dip.Medicina clinica e Biotecnologia Applicata “D.Campanacci”
Vertigini, lipotimia sincope e coma
Vertigine, lipotimia, sincope e coma Vertigine Lipotimia
Stato di coscienza
Sincope Transitorie perdite di Coscienza TPC Coma
100% 0%
Vertigine, lipotimia sincope e coma Vertigine: Definizione
• Il termine vertigine definisce qualsiasi
condizione di
disorientamento soggettivo
ed obiettivo nello spazio circostante
senza deficit di coscienza
ma con frequenti sintomi di accompagnamento (nausea, vomito, sudorazione, ipotensione, ecc.).
Vertigine, lipotimia sincope e coma Vertigine: Classificazione generale
•
Vertigine soggettiva
relativamente immobile.
(90%)
: il paziente percepisce che lo spazio che lo circonda si sta muovendo intorno a lui che resta
•
Vertigine obiettiva
relativamente immobile.
(10%):
il paziente percepisce che è lui che si muove rispetto allo spazio che lo circonda e che resta
Vertigine, lipotimia sincope e coma Vertigine: Classificazione soggettiva
• • •
Vertigine rotatoria
: il paziente percepisce che lo spazio si muove intorno in maniera piò o meno vorticosa. E’ la forma più comune e diffusa.
Vertigine ondulatoria:
il paziente percepisce che lo spazio si muove secondo un senso di oscillazione sull’asse longitodinale o trasversale
Vertigine sussultoria:
sprofonda) il paziente percepisce un senso di trascinamento in alto o in basso (es.come accade in ascensore, pavimento che
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Vertigine: Classificazione fisiopatologica
•
Vertigine centrali
: encefalico.
a partenza dal tronco
•
Vertigini
labirintica.
periferiche:
a partenza oto-
•
Vertigini psicogene:
meccanismo fisiopatologico non correlate ad un organico a significato
Vertigine, lipotimia sincope e coma Aspetti anamnestico/semeiologici delle vertigini Caratteristiche
Inizio Quadro clinico Intensità Durata Nistagmo verticale Influenza movimenti Tinniti, sordità Test di Romberg Altri n,cranici
V.Periferiche
Improvviso Parossistico Massima iniziale Minuti/ore Assente Notevole Comuni Negativo Rari
V.Centrali
Insidioso Continuo Lieve Giorni/settimane Comune Lieve o nulla Assenti Positivo Comuni
Vertigine, lipotimia sincope e coma Vertigine: Cause principali
• • •
Vertigine centrali
:
– Insufficienza verterbo-basilare – Neoplasie cerebrali, Sclerosi multipla – Sindrome post-commotiva – Epilessia temporale, Emicrania con aura, cause oculari
Vertigini periferiche:
– Malattie o malfunzioni oto-labirintiche. – M.di Menière (vertigine, acufeni, sordità progressiva)
Vertigini psicogene:
– Stati di tensione emotiva, ansia – Nevrosi (claustrofobia, agorafobia) – S.da Iperventilazione
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Sincope:
Definizione
• Il termine sincope definisce una sindrome
clinica drammatica
improvvisa e
caratterizzata
transitoria
perdita da di coscienza associata ad mantenere il tono posturale.
incapacità a
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Lipotimia:
Definizione
• Il termine lipotimia definisce una sindrome
clinica caratterizzata da ipostenia associata
progressivo sviluppo spesso
di ad incapacità a mantenere il tono posturale e
sintomi vegetativi preceduta da
(pallore, sudorazione, senso di mancamento, cardiopalmo….)
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Pre-lipotimia:
Definizione
• Il termine pre-lipotimia definisce una sindrome
clinica caratterizzata dalla comparsa di sintomi combinati di
probabile
ipoperfusione cerebrale
senza perdita di coscienza
. Può rappresentare una
forma parziale
di lipotimia vera riconoscendo le stesse cause o la conseguenza di un
episodio pseudo-lipotimico
.
Vertigine, lipotimia sincope e coma Disturbo transitorio della coscienza Perdita transitoria di coscienza Lipotimia Sincope Anamnesi Es.obiettivo
No perdita transitoria di coscienza Pre-lipotimia Anamnesi Es.obiettivo
Indagini strumentali Indagini strumentali
Approccio al paziente
Dottore, stavo camminando verso casa e mi sono risvegliato con un sacco di gente intorno......
Approccio al paziente
Dottore, stavo camminando verso casa e mi sono sentito debole ed ho cominciato a sudare e mi sono risvegliato con un sacco di gente intorno......
Approccio al paziente
Dottore, stavo camminando verso casa e mi sono sentito debole ed ho cominciato a sudare e mi sono dovuto sedere a terra ed in pochi minuti mi sono ritrovato con un sacco di gente intorno......
Vertigine, lipotimia sincope e coma Sincope/lipotimia (TPC): Classificazione fisiopatologica
• TPC Neurogena o neuro-mediata (“vasodepressiva”) • TPC da Ipotensione ortostatica • TPC da causa elettrica cardiaca (aritmie) • TPC da cardiopatia organica • TPC da cause cerebrovascolari
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC: TPC Neurogena o neuro-mediata (“vasodepressiva”) 1. Situazionale 2. Vaso-vagale 3. Carotidea 4. Nevralgia glosso-faringea
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC neurogena Frequenza cardiaca Flusso di perfusione cerebrale
=
Pressione arteriosa Tono vascolare
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC: TPC da Ipotensione ortostatica (I.O.)
•
Si verifica quando la assunzione delle stazione eretta causa una riduzione eccessiva della pressione arteriosa
• •
Consegue (1) alla incapacità del S.N. autonomo di attivare i riflessi che adattano il circolo alla postura o (2) alla riduzione (“deplezione di volume”).
del volume intravascolare Rappresenta una entità diversa dalla sincope vasovagale da ortostasi
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC da ipotensione ortostatica Frequenza cardiaca Flusso di perfusione cerebrale
=
Pressione arteriosa Tono vascolare
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC: TPC da cause elettriche cardiache
• • •
Si verifica quando la comparsa di alterazioni del ritmo cardiaco causa una
riduzione della gittata cardiaca
che non permette di mantenere una adeguata perfusione cerebrale.
Può assumere l’aspetto si manifestazione
sincopale.
lipotimica o
Può conseguire ad alterazioni del battito cardiaco di tipo
ipercinetico
(frequenza troppo elevata) o
ipocinetico
(frequenza troppo bassa)
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC da cause elettriche cardiache Frequenza cardiaca Flusso di perfusione cerebrale
=
Pressione arteriosa Tono vascolare
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC: TPC da cardiopatia organica
•
Si verifica quando la presenza di una
malattia cardiaca
non permette di mantenere una
portata cardiaca
adeguata alle esigenze di perfusione cerebrale.
• •
Può conseguire ad alterazioni della del
tono vascolare periferico centrale
.
pressione arteriosa
, e del
ritorno venoso
•
Può assumere l’aspetto si manifestazione
sincopale.
lipotimica o
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC da cardiopatia organica Frequenza cardiaca Flusso di perfusione cerebrale
=
Pressione arteriosa Tono vascolare Ritorno venoso
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC: TPC da cause cerebrovascolari
•
Si verifica quando la presenza di una
malattia vascolare cerebrale o aortica
riduce il flusso a livelli inadeguati alle esigenze di perfusione cerebrale.
• •
Può conseguire ad alterazioni della e della
pressione arteriosa perfusione del circolo cerebrale
.
,
•
Può assumere l’aspetto si manifestazione
sincopale associate a sintomi neurologici.
lipotimica o
Vertigine, lipotimia sincope e coma TPC da cause cerebrovascolare Frequenza cardiaca Flusso di perfusione cerebrale
=
Pressione arteriosa Tono vascolare Compromissione cerebrovascolare
Vertigine, lipotimia sincope e coma Cause di TPC apparente (“pseudo-lipotimie)
–
Cadute accidentali
– – – – –
Crisi catatoniche “Sincopi” neuropsichiatriche Epilessia Intossicazioni
• • •
Malattie metaboliche diabete, ipoO 2 , iperventilazione con ipoCO 2
Vertigine, lipotimia sincope e coma
Coma:
Definizione
• Il termine coma definisce uno
profondo stato di sopore
con perdita totale o quasi (stato semi comatoso)
volontaria
della e della
coscienza sensibilità
, della
motilità
con persistenza più o meno vegetative compromessa delle funzioni
Vertigine, lipotimia sincope e coma Coma: Classificazione fisiopatologica
• Coma senza segni neurologici focali o rigidità nucale – Metabolico (es.diabetico, epatico, endocrino) – Tossico (es.Alcool, oppio e derivati, psicofarmaci, CO) – Misto (es.ipoventilazione polmonare
CO 2 )
• Coma con segni neurologici focali – Accidente cerebrovascolare – Trauma cranico – Cause infettive (ascessi) o vascolari (aneurisma) cerebrali • Come con rigidità nucale – Emorraggia subaracnoidea – Meningite o encefalite – Varie (forme neoplastiche o meningismo secondario)
Vertigine, lipotimia sincope e coma Coma: Classificazione clinica e stadi
• Stadio 1 (precoma):
Coincide con la fase di profondo torpore in cui il paziente non agisce spontaneamente, ma agisce in risposta a stimoli (es.nome) e percepisce e reagisce al dolore. Sfinteri -, deglutizione +
• Stadio 2 (coma propriamente detto):
Turbe della coscienza più profonde e perdita sensibilità al dolore . Soppressa deglutizione.
Conservato riflesso pupillare.
Funzioni vegetative e respiro +
• Stadio 3 (come profondo):
Perdita completa della coscienza . Aboliti i riflessi. Ipotonia muscolare ed areflessia.
Perturbate funzioni vegetative quali respiro e, pressione, temperatura
• Stadio 4 (come depassè):
Assenza di coscienza e funzioni vegetative il paziente sopravvive grazie alla strumentazione