Diapositiva 1 - Scuola Superiore di economia e finanza

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Transcript Diapositiva 1 - Scuola Superiore di economia e finanza

La via Italiana alla flessicurezza: Dalla Legge Treu al Jobs Act. La valutazione delle politiche pubbliche nell’approccio microeconomico

Francesco Pastore

Seconda Università di Napoli, IZA di Bonn e Associazione Italiana Economisti del Lavoro Email: [email protected]

http://www.giurisprudenza.unina2.it/it/dipartimento/persone/docenti/34-docenti interni/156-pastore-francesco.html

www.iza.org/profile?key=692

Breve presentazione dell’autore

Francesco Pastore [Ph.D. (Sussex); Dottorato ("Federico II"); M.Sc. (Coripe Piemonte); Laurea ("Federico II")] ha conseguito l’abilitazione di professore ordinario di Politica Economica e di professore associato di Economia Politica. Attualmente, è Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli,

research fellow

dell’IZA di Bonn e segretario dell’Associazione Italiana degli Economisti del Lavoro. È stato consulente, fra gli altri, di Friedrich Ebert Stiftung, ILO, UNDP, Unesco e World Bank. I suoi numerosi articoli scientifici di economia del lavoro, dell’istruzione e della transizione dal socialismo al mercato sono stati pubblicati in prestigiose riviste internazionali, quali, ad esempio, Journal of Economic Surveys, Economics of Education Review, Stata Journal, Economics of Transition, Economia Politica. Ha curato tre numeri monografici dell’International Journal of Manpower e due volumi della serie AIEL in Phisica Verlag. Nel 2011 ha pubblicato per i tipi della Giappichelli il libro su: “Fuori dal tunnel. Le difficili transizioni dalla scuola al lavoro in Italia e nel mondo”.

Breve presentazione dell’autore

Scrive con continuità editoriali su magazine di larga audience, quali: Social Europe Journal: www.social-europe.eu/author/francesco-pastore/ lavoce.info: www.lavoce.info/author/francesco-pastore/ Lavoce archive: archivio.lavoce.info/lavocepuntoinfo/autori/pagina1192.html linkiesta: www.linkiesta.it/francesco-pastore/profilo InGenere: http://www.ingenere.it/persone/pastore Scuola democratica blog: http://www.learning4.it/ Ha circa 650 citazioni su Google scholar: h-index=14 e h10-index=24: (http://scholar.google.com/citations?user=aXpEp1IAAAAJ&hl=it).

90 publicazioni in IDEAS: nel primo 6% degli economisti italiani http://ideas.repec.org/top/top.italy.html#authors Circa 55 mila downloads di 27 discussion papers pubblicati su IZA

Outline

A.

B.

C.

Alcuni fatti stilizzati sulla disoccupazione giovanile Evoluzione della normativa sul mercato del lavoro: Dalla flessibilità alla flessicurezza I centri per l’impiego in Italia e in Europa

D.

A.

Il sistema delle transizioni scuola lavoro

Basso livello medio d’istruzione E.

F.

Impatto sulla finanza pubblica Osservazioni conclusive

Scopo della presentazione

 Individuare alcuni tratti tipici della disoccupazione giovanile italiana  Fornire un quadro interpretativo per spiegare cause e conseguenze della disoccupazione giovanile in Italia  Comprendere l’evoluzione recente del dibattito sull’argomento:  Dalla flessibilità degli anni 80-’90 alla flessicurezza di oggi  Fornire criteri per una valutazione ex ante dell’impatto delle politiche sulla disoccupazione giovanile e il loro impatto sulla finanza pubblica  Parole chiave: Flessicurezza; Jobs Act; Transizione scuola-lavoro; Fuoricorsismo;

I fatti stilizzati

Evoluzione recente di YUR (15-24 anni) e AUR (15-64 anni) e crescita del PIL reale

40 35 30 25 20 15 10 5 0 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 -5 -10 Real GDP growth AUR (15-64) All YUR (15-24) All AUR (15-64) M YUR (15-24) M AUR (15-64) W YUR (15-24) W

Rapporto fra YUR e AUR

4 3,8 3,6 3,4 3,2 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 YUR1524 / AUR2554 (All) YUR1524 / AUR2554 (M) YUR1524 / AUR2554 (W)

YUR per livello di istruzione

5 0 -5 -10 20 15 10 35 30 25 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Real GDP growth YUR (15-29) All Diploma YUR (15-29) All Primary YUR (15-29) All University YUR (15-29) All Compulsory 2011

YUR e AUR di lungo termine

12 10 8 6 4 -2 -4 2 0 -6 -8 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Real GDP growth LTYUR (15-29) M LTYUR (15-29) W LTYUR (15-29) All LTAUR (35plus) M LTAUR (35plus) W LTAUR (35plus) All

30 20 10 0 80 70 60 50 40

YUR e AUR trimestrale

YUR15-24M YUR15-24W YUR15-24All AUR15-64M AUR15-64W AUR15-64All

10 5 0 30 25 20 15

Evoluzione di AUR e YUR in Italia

40 35 Giovani (età 15-24) Adulti (età 25-54)

Evoluzione normativa

Evoluzione della flessibilità nel mercato del lavoro: Job finding e job separation in diversi paesi e anni Il turnover del lavoro Paese

Stati Uniti, 1992-‘93 Polonia, regioni a bassa disoccupazione, 1994-’05 Polonia, alta regioni ad disoccupazione, 1994-‘05 Russia, 1994-‘95 Italia, 1994-‘95 Italia, 2001-‘02 Italia, 2007-‘08 Italia, 2008-‘09 Italia, 2009-‘10

Job finding

65,9 36,3 31,5 40,8 13,1 20,3 33,5 28,3 26,9

Job separation

2,8 2,5 4,4 3,7 1,6 1,5 1,6 2.3

2,3

La rigidità della protezione dell’impiego, versione 1

4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00

Germania Polonia Svezia USA Italia Spagna Regno Unito

1997: Legge Treu

Innovazioni

     Introduzione lavoro interinale Vincoli all’uso del lavoro interinale:   Limiti alla durata dei contratti Limiti alla possibilità di nuove assunzioni temporanee senza assunzioni a tempo indeterminato Co.co.co e partite IVA Articolo 18 salvaguardato Introduzione delle agenzie private per il lavoro interinale

Limiti

       Limiti eccessivi all’uso del lavoro temporaneo Contenzioso con le imprese Insoddisfacente riconoscimento dei diritti previdenziali e assistenziali Mancanza di assicurazione sulla disoccupazione per i lavoratori temporanei Mancato riconoscimento di altre forme contrattuali atipiche CPI da riformare Politiche attive insoddisacenti

2003: Legge Biagi (Maroni)

Innovazioni

     Introduzione di numerose forme contrattuali atipiche Eliminazione dei vincoli all’uso del lavoro interinale Trattamento pensionistico dei Co.co.pro e delle partite IVA Le agenzie private di collocamento possono operare Articolo 18 ancora immodificato

Limiti

      Limiti meno stringenti all’uso del lavoro temporaneo Numero eccessivo di forme di lavoro atipico Mancata parificazione contributiva fra lavoratori atipici e tipici Assenza di assicurazioni contro la disoccupazione per molti lavoratori temporanei Complementarietà fra pubblico e privato nelle attività di collocamento Politiche attive ancora regionali e insoddisfacenti

2011: Testo Unico sull’apprendistato

Innovazioni

     Introduzione di una normativa organica sull’apprendistato 3 forme di apprendistato:  Recupero scolastiico   Professionalizzante Di alta formazione Introduzione del dialogo sociale in base al modello tedesco per la definizione dei programmi formativi Ruolo di coordinamento dei CPI Coinvolgimento delle parti sociali

Limiti

      Eccessivo grado di burocratizzazione del contratto Obblighi formativi troppo impegnativi per le imprese CPI senza risorse umane e finanziarie adeguate Insufficiente esperienza con il dialogo sociale Definizione poco chiara dei ruoli delle parti sociali Mancata riforma degli altri contratti di inserimento considerati più convenienti dalle imprese

2012: Legge Fornero

   

Innovazioni

Nuovi vincoli all’uso del lavoro interinale:   Obbligo di indicare il motivo del lavoro temporaneo dopo il primo anno Limiti stringenti al rinnovo dei contratti temporanei Parificazione dei lavoratori temporanei e permanenti nei contributi sociali e assistenziali Nuove forme di tutela per co.co.pro e partite IVA Modifica dell’articolo 18

Limiti

    Limiti troppo stringenti all’uso del lavoro temporaneo:  Aumenta il contenzioso  Eccessivi obblighi per le imprese  Si riducono i contratti temporanei di 200 mila unità Riforma dell’Art. 18 poco incisiva secondo alcuni CPI ancora in agonia Ancora mancanza di politiche attive

2014: Jobs Act

Innovazioni

   Riduzione dei limiti della Legge Fornero all’uso del lavoro temporaneo:    Allungamento a 36 mesi della durata dei contratti temporanei Semplificazione sulle cause del lavoro temporaneo Acausalità dei contratti nel primo anno Avvio della garanzia giovani Potenziamento dei siti web del ministero

Limiti

   Contratto unico rinviato CPI da riformare:  Divisione dei ruoli fra pubblico e privato    Servizi privati di collocamento (call center privato) Introdurre I quasi mercati per la formazione professionale Agenzia nazionale per la formazione professionale Mancanza di politiche attive adeguate

Garanzia Europea per i giovani

   In base al modello scandinavo, la garanzia europea consente ai paesi che presentano tassi di disoccupazione giovanili maggiori del 25% di ottenere fondi per  politiche attive dell’impiego;  apprendistato,   training, e stage retribuiti in azienda per gli under-25.

Estensione agli under-29 in Italia Condizioni di successo:    Centri per l’impiego funzionanti Una normativa sull’apprendistato efficace Una formazione professionale di qualità  la presenza di un dialogo sociale costante fra tutte le parti sociali

La flessibilità nel mercato del lavoro

Evoluzione della flessibilità nel mercato del lavoro: Job finding e job separation in diversi paesi e anni Il turnover del lavoro Paese

Stati Uniti, 1992-‘93 Polonia, regioni a bassa disoccupazione, 1994-’05 Polonia, alta regioni ad disoccupazione, 1994-‘05 Russia, 1994-‘95 Italia, 1994-‘95 Italia, 2001-‘02 Italia, 2007-‘08 Italia, 2008-‘09 Italia, 2009-‘10

Job finding

65,9 36,3 31,5 40,8 13,1 20,3 33,5 28,3 26,9

Job separation

2,8 2,5 4,4 3,7 1,6 1,5 1,6 2.3

2,3

La rigidità della protezione dell’impiego, versione 1

4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00

Germania Polonia Svezia USA Italia Spagna Regno Unito

Un semplice scatter ...

20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 USA 0,5 Italy Germany 1 1,5 2 2,5 Employment protection legislation 2008 3 3,5 4

I flussi a livello regionale

Outflow rate by region Italy, pooled value 2004-'10 (12.200006,13.796263] (10.603748,12.200006] (9.0074901,10.603748] (7.4112321,9.0074901] [5.814975,7.4112321] 24

Evidenza empirica sul lavoro temporaneo come trampolino di lancio

    In quasi tutti i paesi, l’impatto netto sull’occupabilità è positiva Spagna e alcuni casi degli Stati Uniti sono eccezioni Ichino et al. (2005, 2008) trovano  Un effetto netto positivo del 19% in Toscana e dell’11% in Sicilia (Qui solo debolmente significativo)  Un impatto lordo del 31 e del 23%, rispettivamente Berton, Devicienti e Pacelli (2008) trovano anche evidenza di una trappola del lavoro temporaneo: la probabilità che il lavoro temporaneo resti tale aumenta

Una spiegazione ...

Pmg

L

Pmg

O

O

Pmg

I

Inflow

Pmg

O

Outflow Pmg

L

Produttività marginale del lavoro in un dato istante

Pmg O O

Pmg

I

Inflow Pmg

O

Outflow

Produttività marginale degli occupati Aumento della produttività derivante dalle nuove assunzioni nel periodo precedente Riduzione della produttività derivante dai flussi fuori dall’occupazione nel periodo precedente solo se

Pmg I Inflow

Pmg O Outflow

 

Pmg L

 0 Già in teoria, a ben vedere, l’effetto complessivo di una maggiore flessibilità sulla occupazione è indeterminato

   

Quando la flessibilità nel mercato del lavoro è utile e quando è problematica?

La flessibilità porta a minore disoccupazione quando il capitale umano dei flussi verso la disoccupazione (adulti) è minore di quello dei flussi fuori dalla disoccupazione (giovani). In altri termini, quando:  L’esperienza lavorativa è meno importante dell’istruzione Ciò accade, a sua volta, quando il capitale umano e il mutamento tecnologico sono in fase di espansione. In questo caso, un maggiore turnover riduce la disoccupazione Viceversa, quando l’economia è statica, la flessibilità del lavoro può fare aumentare la disoccupazione Questa conclusione è coerente con l’affermazione di Solow, secondo cui il mercato del lavoro è un’istituzione sociale ...

Durata della disoccupazione versus durata della transizione scuola lavro: (Quintini, Quintini, Martin, 2007) La febbre spagnola (Bentolila and Dolado, 1994 and 2013) In teoria, maggiore flessibilità implica che I giovani generino una pressione al ribasso dei salari degli adulti.

Ciò a condizione che gli outsiders (I giovani) siano in grado di sfidare gli insiders (adulti). Se la flessibilità, però, riguarda solo I contratti a termine, allora gli outsidered non riusciranno mai ad accumulare l’esperienza lavorativa di cui hanno bisogno e ciò aumenterà il potere degli insideres, invece che ridurlo. I salari effettivi degli adulti saranno maggiori di quelli di equilibrio e la disoccupazione non si ridurrà

I centri per l’impiego

Tabella - Spese per i servizi per il lavoro pubblici in Europa

2007 2008 2009 2010 2011 Germania France

Italy

Netherlands Sweden United Kingdom Fonte: Eurostat (tranne * - Dati stimati).

0,269 0,225

0,039

0,337 0,166 0,275 0,288 0,207

0,044

0,303 0,162 0,278 0,381 0,260

0,036

0,382 0,209 0,346 0,382 0,303

0,031

0,391 0,260 0,333* 0,345 0,400*

0,032

0,371 0,247 0,333* In Italia si spende molto poco e “forse” male (assenza di valutazione). 30

Italia

Olanda Germania Francia Svezia Regno Unito

Personale PES Disoccupato per operatore PES 6.062

5.633

74.099

28.459

10.248

67.110

494

49,3 48,6 45,7 28,9 24,2

Disoccupati registrati a un PES 1.387.686

489.800

3.238.421

2.679.778

231.313

1.473.040

Disoccupati + inattivi disponibili a lavorare (15-74 anni) 5.005.200

674.600

3.091.900

2.917.500

499.600

3.305.500

Disoccupati + inattivi disponibili a lavorare per operatore PES 825

34,9 26,9 59,1 46,3 42,5 Fonti: Elaborazioni dati da SSRMdL, 2011 (Materiale disponibile su mag.workcoffee.it).

31

Tabella - Composizione della spesa per disoccupato registrato Servizi per il lavoro

: Centri per l’impiego, bilancio delle competenze, ecc…

Misure

: Formazione professionale, supporto all’impiego

Sostegni al reddito

: sussidi.

32

Stati membri Sistema Istituzioni competenti, funzione Tecnostrutture di indirizzo e controllo Note Francia Germania Italia

Statale Federale Ministero del lavoro, 1) Agenzia nazionale a rete occupazione, FP e dialogo

Pole Emploi

; 2)

Missions

sociale

locales, Permanences d'Accueil, d'Information e d'Orientation

(giovani); Ministero del lavoro e degli Affari Sociali Agenzia nazionale federale (BAA) a guida tripartita Decentrato 1) Ministero del Lavoro e Province (PES), Regioni delle Politiche Sociali; 2) (Politiche attive, UB in Regioni; 3 ) Province deroga, programmazione FSE), INPS ( UB, assistenza sociale, sgravi contributivi), Agenzia Entrate (Incentivi fiscali), Parti sociali (fondi interprofessionali, UB di settore) Struttura istituzionale non ancora assestata (ruolo non chiaro delle autonomie locali), grado di autonomia delle sedi territoriali (PE) non elevato BAA può essere considerata un’agenzia modello. Ruolo importante delle municipalità: alcuni PES locali (

ARGEn

) sono gestiti congiuntamente da BAA e municipalità. Forte dualismo territoriale, ricorso in forme diverse da regione a regione ai

providers

privati

non profit

per alcuni servizi (

in primis

formazione professionale iniziale e continua). 33

Stati membri Sistema Istituzioni competenti, Tecnostrutture funzione di indirizzo e controllo Note Olanda Svezia Regno Unito

Statale Duale Ministero dell'Occupazione e degli Affari sociali 1) Agenzia nazionale del lavoro (

UVW WERKbedrijf); 2)

Municipalità (gestione politiche attive) Ruolo importante delle municipalità, ricorso ai

providers

privati

profit

e

non profit

per la gestione dei programmi pubblici 1) Ministero dell’Occupazione (PES, UB e vigilanza sulle casse di 1) Le casse di disoccupazione Modello tripartito e ruolo importante delle municipalità. gestite dalle organizzazioni sindacali erogano i Per le politiche attive i PES si avvalgono di providers privati mentre il ricorso ai soggetti non profit è limitato disoccupazione). 2) Ministero degli Affari trattamenti di disoccupazione mentre la rete territoriale sociali e della Salute su salute e sicurezza sociale (pensioni ma non UB) dell'AMS gestisce quelli per i non assicurati). 2) Agenzia nazionale per le pensioni; 3) Agenzia nazionale con competenze su salute e assistenza sociale Statale Dipartimento del Lavoro e Pensioni (DWP) DWP e rete territoriale Ridimensionamento del ruolo pubblico, tecnostruttura sempre più orientata alla valutazione della performance della rete territoriale, tendenza ad affidare i programmi pubblici a

providers

privati sia

profit

che

non profit

(organizzazioni di volontariato) tenendo conto dei risultati (approccio cosiddetto

black box)

34

35

36

37

38

I rischi e nodi critici in Italia.

Riforma povera di proposte concrete, si rischia di realizzare solo Formazione ed Orientamento con tanto di “Marchio di qualità”.

1.Manca una raccomandazione su come ridurre i carichi amministrativi; 2.Manca una raccomandazione su come migliorare i Servizi alle imprese;

Relazione biennio 2014 -16: Ex-Ministro del lavoro Giovannini

1.

valutare l’appropriatezza dell’attuale distribuzione territoriale dei CPI e se necessario operare una loro riallocazione (Sicilia doppio dei dipendenti della Lombardia - La maggioranza in attività di back office - Assenza di valutazione).

2.

a partire dal portale Cliclavoro, sviluppare una piattaforma web nazionale per facilitare l’incontro domanda-offerta di lavoro (quanto costa ? Piattaforme private già presenti:

Infojobs

).

3.

definire un piano di formazione degli operatori e favorire, attraverso i

social network

, la creazione di una comunità degli addetti ai lavori; 4.

far sì che tutte le Regioni legiferino in materia di autorizzazione ai privati (conflitto di attribuzioni) => Criticità per la nuova

Agenzia Federale del Lavoro

(struttura come Inps => Rischio “carrozzone pubblico”).

39

Rapporto pubblico / privato nei CPI

Il rapporto Pubblico/Privato nei programmi di ricollocazione

41

42

Fonte: Macho-Stadler e Pèrez-Castillo (2001).

43

44

Tema centrale -> come ridurre il fenomeno di “opportunismo” :

Sperimentazioni in Olanda, Uk e Australia. (analisi indipendenti e Ocse).

1. cherry picking (vale a dire selezione/scrematura da parte dei disoccupati più

facili da collocare/ricollocare); 2. parking (scarsa assistenza nei confronti dei soggetti con maggiori barriere al reingresso e per questo parcheggiati nella formazione professionale); 3. gaming (manipolazione artificiale di numero di outcome effettivamente realizzate per aggiudicarsi gli incentivi pubblici). 4. deriva di missione (cambio di obiettivo da parte degli enti no-profit; discriminazione da parte di enti religiosi)

45

Il modello tedesco.

46

Attori:

Ministero del lavoro e degli Affari Sociali Agenzia nazionale federale (BAA) Municipalità

Rapporto:

Modello: Complementare.

Principali caratteristiche:

PES locali (Argen) sono gestiti congiuntamente da BAA e municipalità. Ruolo importante del “terzo settore” nella gestione di programmi di politica attiva.

Strumenti più importanti:

Voucher di intermediazione (Vermittlungsgutschein).

47 Ruolo residuale delle PSA (progetto abolito, dopo fallimentare sperimentazione).

48

Funzionamento del Voucher:

E’ necessario stipulare con l’agenzia stessa un contratto e concordare il corrispettivo. Le strategie di intervento dei servizi al lavoro tedeschi sono basate su attività di profiling degli utenti in cerca di lavoro (questo metodo prende il nome di 4- Phasen-Modell). I disoccupati iscritti presso la BAA, possono ricevere un voucher che consente loro di «acquistare» i servizi delle strutture private.

49

Valutazione:

Monitoraggi mostrato effetti positivi.

(più bravi rispetto all’attore pubblico).

Assenza del fenomeno gaming (pagamento graduale nel tempo).

Le valutazioni contro-fattuali mostrano effetto nullo . Forte presenza di scrematura (collocano soprattutto i “meno svantaggiati” tra i disoccupati).

50

Il modello olandese/australiano.

51

Attori:

Ministero dell'Occupazione e degli Affari sociali (indirizzi e obiettivi) Agenzia nazionale del lavoro (UVW-Werkbedrijf) Municipalità.

Rapporto:

Modello: Monopolio dei privati Il modello fa riferimento al Job network (oggi Job Services Australia) australiano.

Principali caratteristiche:

Dal 2002 in vigore il SUWI Privatizzazione “totale” dei Centri per l’impiego. Ruolo importante delle municipalità (controllo).

Ricorso ai providers privati profit e non profit per la gestione dei programmi pubblici.

52

Anker-model :

UWV possono non avvalersi dei servizi privati per i clienti la cui immissione nel mercato del lavoro viene “considerata” relativamente facile. Si realizza una attività di profiling chiamata chance-meter (modello diagnostico, denominato Anker-model basato sulle caratteristiche socio-anagrafiche e le prove di competenza ):

Flusso 1: minimo supporto ; Flusso 2 e 3: hanno bisogno di una “traiettoria” ; Flusso 4: incapaci di trovare uno sbocco professionale.

53

Strumenti più importanti:

54 Pacchetto personalizzato di reinserimento (Individual Re integration Contract - IRO) .

1. Il fornitore privato riceve il pagamento solo se la persona è stata occupata in un posto di lavoro con una durata di almeno sei mesi.

2. Bonus aggiuntivi per la rapidità col quale sono effettuate le collocazioni e se il salario del nuovo posto di lavoro riduce il ricorso a indennità e sussidi.

55

Guida alla scelta:

Blik op Werk (creato da organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, dai fornitori di servizi, dalle municipalità e dall'UWV). Rilascia due strumenti: “marchio di qualità” e la licenza per il Work Ability Index (indice per la capacità lavorativa, uno strumento per la valutazione della capacità di lavoro). Il Work Ability Index - > indicatori di performance 1.il tasso di prevenzione 2.la copertura dei posti vacanti 3.tasso di drop out Si ottiene un ranking : sulla base di analisi “econometriche”, si tiene conto del contesto territoriale di riferimento. A tutti i beneficiari viene consegnata una Keuzegids - “Guida alla scelta”.

56

Boaborea

Reciproco interesse da parte di tutti gli attori coinvolti.

Primo richiamo -> provvedere il prima possibile ad elaborare di un piano di miglioramento . Secondo richiamo -> comporta il ritiro del keurmerk al quale viene attribuita notevole importanza nei processi di aggiudicazione degli appalti .

57

Valutazione:

Ridotto il fenomeno di scrematura.

Attore pubblico si occupa solo degli utenti più qualificati Il programma IRO è il più costoso (premio arriva fino a 8000 euro),ma dall’analisi contro-fattuali è anche il più efficace. Unico aspetto negativo: rischio “oligopolio” grandi agenzie (dai monitoraggi non emergono effetti negativi).

Il modello “Dote unica del lavoro” Per realizzare la Garanzia giovani in Regione Lombardia

58

Legge Regionale 22/2006

Realizzazione effettiva del Principio di sussidiarietà Verticale -> pluralità dei progetti (e forse adeguatezza verso le richieste del territorio).

Orizzontale - > Self-help dell’attore privato non esiste (buon erogatore di servizi solo se finanziato pubblicamente).

“Accreditamento” concorrenzialità attore privato/pubblico -> complementarietà nei fatti La figura del : CLIENTE/UTENTE. 59

Stato dell’arte del sistema dote: focus

Frammentazione degli interventi

2 interventi 3 interventi (ammortizzati in deroga, mobilità, CIGS) 7 interventi (giovani IV-V anni) 5 interventi 7 interventi (detenuti, disabili, dispersione) 8 interventi (giovani, tassisti, forze di polizia, assistenti familiari)

Spesa FSE al 30/04/2013 realizzata con sistema DOTE: 264 M €

60

Come funziona la Dote Unica del lavoro

61

 La Dote Unica Lavoro è la piattaforma universale di sostegno di RL alle persone, attivabile per tutti i servizi di formazione e lavoro e per tutte le categorie di soggetti.

 Il modello si caratterizza per quattro elementi:

a.

Punto Unico di Accesso (orienta la persona ai servizi offerti)

b.

4 fasce di aiuto cui sono associati i destinatari degli interventi in relazione alle loro difficoltà di collocazione nel mercato del lavoro (Garanzia giovani 5 fascia)

c.

d.

e.

un paniere di servizi di formazione e lavoro cui le persone possono attingere, con diverse modalità di riconoscimento (processo/risultato) l’accentuazione collocamento.

della responsabilità sul risultato

– un budget per operatore basato sulle caratteristiche degli enti e sui risultati 62

Strumenti del PUA

Case manager del lavoro

Contatto e riferimento unico e personale per la persona Conosce i bisogni della persona Intermediario nella rete dei servizi

Sistema georefernziato dei servizi e rating Elenco georeferenziato Schede di valutazione per operatore Possibilità di comparazioni tra erogatori Brand e comunicazione Marchio riconoscibile Comunicazione efficace Utilizzo dei social network per i PUA on line La persona non è sola La persona è informata La persona sa dove rivolgersi

Fasce di aiuto

 I destinatari sono divisi per

fascia di aiuto in relazione alle loro di collocazione nel mercato del lavoro

, che sono date

difficoltà

dall’incrocio delle variabili di età, genere, posizione nel mercato del lavoro e livello di istruzione.

Fascia 1. Intensità di aiuto bassa

Persone che possono trovare lavoro in autonomia o richiedono un supporto minimo

Fascia 3. Intensità di aiuto alta

Persone che necessitano di assistenza per un periodo medio/lungo e di forte sostegno individuale

Fascia 2. Intensità di aiuto media

Persone che necessitano di un supporto intensivo per la ricollocazione

Fascia 4. Altro aiuto

Persone occupate 64

Paniere di servizi

 Il modello prevede che i destinatari esigenze

scelgano i servizi

in base alle proprie all’interno di un paniere unico. Ogni fascia di aiuto, però, ha un

budget complessivo a disposizione

, commisurato al suo livello di bisogno.

Servizi di base

• Accoglienza e accesso ai servizi • Colloquio specialistico • Definizione del percorso

Accoglienza e orientamento Consolidamento competenze

• Bilancio di competenze • Creazione rete di sostegno • Orientamento e formazione • Coaching • Servizi di formazione • Tutoring e alla ricerca attiva del lavoro • Accompagnamento continuo accompagnamento al tirocinio • Tutoring e accompagnamento al training on the job

RISULTATO OCCUPAZIONALE

competenze

Altri interventi

• Servizi per l’autoimprenditorialità • Incentivi • Indennità • Voucher di servizi • Aiuti all’occupazione (per l’azienda che assume) • Supporto disabili, etc • Tutoring e counselling orientativo • Scouting aziendale

Servizi per l’inserimento lavorativo

• Preselezione • Accompagnamento al lavoro • Monitoraggio

I NEET, ossia non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione in Lombardia sono 260 mila. In Lombardia il flusso di giovani in uscita dai percorsi formativi è di circa 70 mila persone l’anno. Finanziamento Italia 2014-2015: 1,5 miliardi - 178 Mln per la REGIONE LOMBARDIA

89 Mln per l’anno 2014

66

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71

Il ruolo del sistema di istruzione e delle transizioni scuola-lavoro

Fattori dello YUR in una prospettiva comparata

     a) Il sistema di istruzione troppo rigido, in specie quello terziario, che porta ad un’entrata troppo lenta nel mercato del lavoro; b) Il basso livello sia dellistruzione secondaria che terziaria; c) Rapporti deboli fra mondo dell’istruzione e mercato del lavoro che impedisce ai giovani di acquisire esperienza lavorativa; d) la mancanza di un adeguato sistema di formazione tecnico-professionale; e) la scarsa intermediazione fra domanda e offerta per livello di qualifica.

  A.

B.

C.

D.

L’approccio interventista: A) Flessicurezza B) e riforma dei sistemi di transizione scuola-lavoro    Sostegno al reddito nelle fasi di disoccupazione e contributi sociali e pensionistici per i temporanei per aumentare il costo di questo tipo di lavoro Politiche attive per l’impiego per accrescere l’occupabilità Stabilità occupazionale invece della stabilità del posto di lavoro Favorire transizioni scuola lavoro più veloci, secondo 3 modelli: A.

Flessicurezza significa Sistema duale tedesco B.

C.

Jisseki Kankei Giapponese Servizi di Job placement nei paesi anglosassoni Il sistema di istruzione :   Flessibile piuttosto che rigido Duale piuttosto che sequenziale (La formazione dovrebbe essere fornita assieme all’istruzione generale) Accrescere la qualità dell’istruzione, attraverso: A.

B.

Meccanismi di valutazione Incentivi per accrescere la qualità dell’intervento I sistemi di welfare    Programmi pro-attivi versus programmi passivi di sostegno al reddito Targeting e scala degli interventi Sistema di stato sociale fondato sullo stato ovvero sulla famiglia Incentivi fiscali

Limiti del sistema d’istruzione italiano

      Bassa quantità e qualità dell’istruzione secondaria superiore e terziaria Circa il 40% dei laureati sono fuoricorso Circa il 55% abbandonano l’università senza il titolo La quota di chi è overeducated / overskilled è altissima C’è un’alta probabilità dei fuoricorso di diventare overeducated (Aina and Pastore, 2012) Alta percentuale di laureati in materie umanistiche e scienze sociali poco richieste sul mercato del lavoro

 

Il basso livello di istruzione: spiegazioni dal lato della domanda e dell’offerta

Dal lato della domanda:  Basso rendimento dell’istruzione dovuto a:   Specializzazione della produzione in settori manufatturieri tradizionali La dimensione medio-piccola delle imprese  Il basso tasso di innovazione e di spesa in R&D (1.5% del PIL) Dal lato dell’offerta:    Disorganizzazione del sistema di istruzione:   Bassa frequenza ai corsi Sovraccarico di materiale didattico sugli studenti   Mancanza di competenze pratiche nei programmi di insegnamento Scarsa diffusione dell’approccio “problem solving”  Mancanza di legami con il mondo del lavoro Più abbandoni che negli Stati Uniti nonostante le tasse universitarie più basse Più classista della Germania nonostante il libero accesso all’università

Un confronto con gli Stati Uniti: Il circolo vizioso

Guadagni USA Italia Età 22 anni 30 anni

Un confronto con la Germania

In Germania, l’early tracking rende il sistema di istruzione the educational system

 

“classista” Con basso tasso di istruzione e mobilità sociale

In Italia, lo stesso risultato si raggiunge

Nonostante la estrema all’istruzione terziaria facilità di accesso

A causa della disorganizzazione

Laureati di primo livello e della laurea a ciclo unico per livello di istruzione dei genitori e tipo di laurea

Note: Graduates of 3-year programmes (180 university credits) and so-called

laurea specialistica a ciclo unico

(5- or 6-year single programme, providing 300 or 360 university credits) in 2008. LSCU degrees are: Medicine and Dentistry; Pharmacy, Architecture, Engineering and, from 2005, Law. Each bar measures the difference from the group mean share. Bars are ordered in descending order ot the difference share from the mean of graduates whose parents have both a degree.

Source: own elaboration on AlmaLaurea data.

      

Impatto sulla finanza pubblica

Il bilancio pubblico è in grave difficoltà La flessibilità e le riforme al margine erano le più economiche e perciò appetibili La flexicurity richiede una maggiore presenza del settore pubblico e quindi un costo più elevato per lo stato Come rendere il settore pubblico più efficiente nella gestione del mercato del lavoro e impegnare meno la finanza pubblica?

  New public management:   gestione per obiettivi, monitoraggio della gestione,  valutazione dei risultati Riorganizzazione dei centri per l’impiego, con un ruolo strategico, di controllo, di monitoraggio e di valutazione, lasciando l’esecuzione a soggetti esterni Nuovo rapporto pubblico-privato nel collocamento e nella formazione professionale Accreditamento degli operatori privati Organizzazione dei quasi mercati per la formazione professionale

     

Conclusioni

La disoccupazione giovanile persiste al di là delle riforme Il paese ha acquisito un alto gradi di flessibilità e anche un certo grado di sicurezza, grazie alle recenti riforme del mercato del lavoro Il Jobs act va nella direzione di migliorare i risultati già acquisiti e favorire l’attuazione dello Youth Guarantee Il settore pubblico deve seguire i principi del New Public Management La riforma dei CPI è divenuta di grande attualità  Lo stato deve dirigere, monitorare, valutare  Il privato deve eseguire i servizi in un regime di quasi mercato Il sistema d’istruzione deve divenire:  Più flessibile   Seguire il principio duale Avere maggiori legami con il mondo del lavoro

Grazie per l’attenzione