Religioni Mesopotamia

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Le religioni della Mesopotamia
Le religioni della Mesopotamia sono l’insieme di arti
divinatorie praticate dalle popolazioni della terra dei
due fiumi(Sumeri,Accadi,Assiri,Persiani ecc…)nel
periodo che va dal IV al I millennio a.C.
La religione sumerica
Non è semplice parlare di una religione sumerica,poiché
essendo i Sumeri organizzati in città-stato,spesso gli usi e i
costumi non erano gli stessi ma differivano tra loro.
Quel che è certo è che i Sumeri adoravano una triade
principale,composta dal Dio del Cielo An,il Dio dell’Aria Enlil e
dal Dio della terra Enki.
Altre divinità di un certo spessore erano Inanna(corrispondente
ad Afrodite),Dumizi Dio e protettore dell’attività agricola e la
Dea generatrice Nammu;oltre a queste erano venerate
migliaia e migliaia di divinità,che spesso erano protettori di
una determinata attività.
Ogni città-stato venerava un Dio in particolare,considerato il loro
protettore e le cui rappresentazioni si trovavano nei templi,la
cui eventuale distruzione era particolarmente temuta poiché
si riteneva potesse causare l’ira del Dio in questione.
La religione sumerica
Particolare era il loro pensiero sul mondo dei morti:i Sumeri
ritenevano che chiunque fosse sceso nel mondo dei morti,sarebbe
sceso in un mondo inferiore e sarebbe stato condannato a vivere
dannato.
Inoltre,i Sumeri consideravano l’Universo visibile sotto la forma di una
semisfera,avente per base la terra e per canotta il Cielo(An).La terra
era circondata dal mare,Abzu,e sotto di essa era presente un’altra
semisfera contenente la regione degli inferi.
Per quanto riguarda la creazione del’Universo,in origine vi era solo il
mare,eterno,da cui ebbe origine la Montagna Cosmica,formata da
Cielo e Terra,ancora uniti.Cielo e Terra diedero origine a Enlil,l’Aria.
Così An tirò i cielo verso di se,mentre Enlil tirò la madre Terra,facendo
così dividere i due genitori.
La religione sumera influenzò quella accada che,per struttura,fu quasi
del tutto uguale a quella sumerica,differenziando in pochi
particolari.
La religione Babilonese
Come avvenne per la religione greca e quella romana,i Babilonesi
venerarono svariate divinità sumeriche,che vennero però
rinominate: Innana divenne Ishktar,Dumuzzi divenne Tazzu,ecc…
Appartengono però alla religione babilonese alcune divinità,come il
Dio della città di Babilonia Marduk.
Appartiene alla religione babilonese il poema della creazione.
Inizialmente le acque erano mischiate tra di loro,e da questa fonte
creatrice nacquero Ea e Anu. I due giovani disturbavano il loro
antenato Ipsu,il quale decise di punirli distruggendoli;attraverso un
incantesimo però Ea si impossessa delle profondità delle
acque,dove vivrà la moglie Damkina,dopo aver addormentato Ipsu.
La religione Babilonese
Damkina dà alla luce Marduk, il cui vigore insidia Tiāmat, la sposa di Apsû. Tiamat,
spinta da altre divinità, vuole combattere contro Marduk e, perciò, chiama a sé
una schiera di mostri e serpenti comandati dal figlio Kingu. Quando i poteri
magici di Ea non riescono a prevalere, questi chiede l'aiuto di Marduk che, in
cambio, chiede il comando supremo sugli dei. La richiesta viene accettata e
Marduk ottiene armi potentissime, tra cui i sette venti. Il dio scatena allora una
tempesta nella quale imprigiona Tiamat, immobilizzandola nella sua rete per
mezzo dei venti. Infine, circonda l'esercito nemico e cattura Kingu a cui sottrae le
Tavole del Destino.
Marduk taglia quindi a metà il corpo di Tiamat: la parte superiore diventa la volte
celeste con stelle e pianeti, e quella inferiore diviene la Terra, e il Tigri e l'Eufrate
fluiscono dalle sue orbite. Inoltre la coda annodata della dea serve a evitare che
le acque dell'Apsû inondino la Terra e colonne possenti sono innalzate per
dividere la Terra e il Cielo.
Le Tavole del Destino vengono date ad Anu da Marduk in persona affinché le tenga al
sicuro. Marduk è eletto capo supremo dagli dei in consesso. Kingu viene accusato
della rivolta e per questo viene giustiziato. Ea mischia il sangue di Kingu all'argilla,
creando così l'uomo, il quale dovrà lavorare per gli dei supremi, sostituendo il
compito precedentemente posto sulle spalle degli dei minori. Viene consacrato
un santuario a Marduk, che egli chiama Babilonia, poi tutti gli dei si riuniscono
per festeggiare. Il testo continua con l'esaltazione di Marduk.
La religione assira
Anche la religione assira, come tutti gli aspetti di questa società, risentì di un forte
influsso babilonese. Gli dei, le feste, i riti erano infatti simili se non identici a
quelli babilonesi da cui vennero copiati perfino i racconti mitici, come quello
di Gilgamesh.
Le differenze stavano nel fatto che il principale dio babilonese, Marduk, fu prima
affiancato e infine sostituito dal dio Assur, e che il re fu sempre il sommo
sacerdote e il vicario del dio nazionale, nonostante la casta sacerdotale fosse
comunque influente.
Assur era probabilmente nato come divinità locale, ma con l'aumento del potere e
prestigio dell'impero assiro, divenne infine capo supremo del pantheon. Era il dio
della forza e della violenza, che proteggeva l'esercito in battaglia. Era quindi un
dio guerriero per molti versi simile al Jahvé degli Ebrei. Alcuni studiosi affermano
che Assur venisse rappresentato sotto forma disco solare, simbolo che appare
spesso nell'iconografia assira. Tuttavia le prove sembrano dimostrare che il disco
solare rappresentasse invece, come pare più ovvio, il dio del soleShamash.
Altre importanti divinità del numeroso pantheon assiro furono Ishtar, dea
dell'amore e della guerra e Adad, dio dei fenomeni celesti, o Keret, semidio cui si
attribuisce la fondazione della città di Hubur.
Il Mazdeismo
Lo Zoroastrismo (definito anche Mazdeismo) è una religione e
filosofia basata sugli insegnamenti del profeta Zarathuštra (o
Zoroastro) ed è stata in passato la religione più diffusa dell'Asia. Fu
fondata prima del VI secolo a.C. nell'antica Persia (attuale Iran).
Lo Zoroastrismo è stato per secoli la religione dominante in quasi
tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita, fino alla rapida
affermazione della religione islamica nel VII secolo. Tuttavia non si
estinse, e piccole comunità zoroastriane permangono ad oggi
in Iran, Tagikistan, Azerbaigian e India (i cosiddetti Parsi, comunità
fuggite dall'Iran nel periodo della sua islamizzazione e rifugiatesi in
India).
Lo Zoroastrismo è una religione monoteista. Il suo testo sacro è
l'Avestā, che raccoglie diversi contributi di varia origine
accumulatisi lungo i secoli.
Di esso solamente le Gāthā (i canti religiosi) sono, secondo gli
studiosi, direttamente attribuibili al profeta Zarathuštra.
Il Mazdeismo
L'analisi critica dell'Avestā, nonché l'analisi dei dati storici ed archeologici dimostra
come questa fede religiosa si sia sviluppata attraverso letture dottrinali di
origine monoteista.
Nodo centrale della religione è la costante lotta tra bene e male. Agli inizi della
creazione, il Dio Supremo ("Ahura Mazda", che significa dal sanscrito "Grande
Divinità"), è caratterizzato da luce infinita, onniscienza e bontà; esso crea
lo Spenta Mainyu ovvero lo "spirito benefico", opposto ad Angra
Mainyu (o Ahriman) uno spirito malvagio delle tenebre, violenza e morte.
Il conflitto cosmico risultante interessa l'intero universo, inclusa l'umanità, alla quale
è richiesto di scegliere quali delle due vie seguire. La via del bene e della giustizia
(Aša) porterà alla felicità (Ušta), mentre la via del male apporterà infelicità,
inimicizia e guerra.
Sono legati alla dualità di bene e male anche i concetti di Paradiso, Inferno e Giorno
del giudizio. Dopo la morte corporale, l'anima della persona attraversa un ponte
(Chinvato Peretu) sul quale le sue buone azioni sono pesate con quelle cattive. Il
risultato decreta il destino dell'anima: Paradiso o Inferno. Quando, alla fine dei
giorni, il male sarà definitivamente sconfitto, il cosmo verrà purificato in un bagno
di metallo fuso e le anime dei peccatori saranno riscattate dall'inferno, per vivere
in eterno, entro corpi incorruttibili, alla presenza di Ahura Mazda.
FINE
Lavoro svolto da:
Alessandro Scala
Lorenzo Pane
Gianluca Manieri
Claudio de Falco
Giacomo Amodio
Andrea de Dominicis