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“Il diritto romano e le scienze antichistiche nell’era digitale”
Firenze, Altana di Palazzo Strozzi,
12 – 13 settembre 2011
Il trattamento digitale delle fonti giuridiche
di tradizione manoscritta
01
(dal Corriere della sera, 1990 )
02
Ed. di Thewrewk de Ponor del 1893 del Codex
Farnesianus di Festo (Cod. Neapol. IV. A. 3).
(http://search.books2ebooks.eu/Record/8783781)
Un singolo manoscritto dell’XI sec. sopravvive del Lessico
di Festo, ma parte significativa era già persa prima della sua
scoperta, forse nel 1450. Nulla resta nel Farnesianus prima
della lettera M, inoltre nel XV secolo il manoscritto ha
sofferto danni da fuoco ed i bordi della colonna esterna
sono completamente bruciati. Ha inoltre subito ulteriori
perdite quando Pomponio Leto l’ha smontato e conservato,
parte per se stesso. Il Farnesianus è stato paragonato “ad
un soldato i cui compagni sono stati sconfitti e massacrati
ed è per caso sopravvissuto con gli arti mutilati, ma coperto
di gloria”
[da Festus Lexicon Project (Crawford et alii, 2009
www.ucl.ac.uk/history2/research/festus/index.htm)]
Festo
Codex Farnesianus
XI sec.
03
Il palinsesto veronese
delle Istitizioni di
Gaio.
Cod. XIII fol. 86 v.
Scriptura dell’VIII sec.
su di una prior del V
sec. d.C.
(Immagine
semplificata con filtro
anti noce di galla.
Metodica di F.
Briguglio)
04
Trattamento delle immagini del palinsesto veronese
delle Istituzioni di Gaio.
V sec. d.C.
05
(da F. Briguglio, Le pagine scomparse, MEP, X, 2007)
06
07
Manoscritto
musicale
della Biblioteca
Reale Danese,
acquisito
liberamente
in rete.
08
P. Reinach 2173. VI d.C.
09
D. 19, 2 (tit.: Locati et conducti ) con commento di Stefano.
Rhetón con paragraphaí
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13
14
15
Bibliotheca Corviniana Digitalis
(www.corvina.oszk.hu)
Biblioteca Nonantolana virtuale
(www. bncrm.librari.beniculturali.it/
index.php?it/175/
biblioteca-nonantolana-virtuale.)
16
Catalogue of digitized medieval manuscripts
University of California
(http://manuscripts.cmrs.ucla.edu)
Consulting Medieval Manuscripts Online
University of Tennessee
http://www.utm.edu/vlibrary/mdmss.shtml.
Codex Farnesianus (Festo, De verborum significatione 177) f. 7r. int.
f. 7r ext.
Niger lapis in Comitio locum funestum
significat, ut ali(i dicunt), Romuli morti destinatum,
17
sed non usu ob[venisse ut ibi sepeliretur, sed Fau-]
stulum nutri[cium eius, ut alii dicunt, Hos-]
tilium avum Tu[llii Hostilii regis] . . .
La stele nera nel Comizio indica un luogo funesto
destinato, come dicono alcuni, alla tomba di Romolo
ma che non accadesse più di solito che ivi si seppellisse,
ma come dicono altri di Faustolo suo educatore o di
Ostilio, avo del re Tullio Ostilio…
Il cippo arcaico
del Foro romano
rinvenuto sotto il
niger lapis
Attratte dal rinvenimento, le
Autorità visitano gli scavi del
Foro (1899), in un dipinto
coevo (da: Moatti, Roma
antica, ed. Electa, 1992)
Frammenti di
cratere attico
raffigurante il
ritorno di Efesto
in Olimpo dal
niger lapis, utile
per la datazione
(560/540 a.C.)
18
Varrone,
De lingua latina 6, 31 (Goetz e Schoell):
... Dies qui vocatur sic ‘quando rex comitiavit fas’,
[s]is dictus ab eo, quod eo die rex sacrific[i]ulus dicat
ad comitium, ad quod tempus est nefas, ab eo fas:
itaque post id tempus lege actum saepe.
19
…Il dies che è chiamato ‘quando rex comitiavit fas’ è
così detto perché in quel giorno il rex sacrificulus
rivolge pronunzie (dicat) al comizio. Fino a quel
tempo è nefas, da quel tempo in poi è fas. E perciò
dopo quel tempo si è svolta spesso 1'attività del ‘lege
agere’.
Varrone,
De lingua latina 6, 31 (C. Laurent. 51, 5):
... Dies qui vocatur sic ‘quando rex comitiavit fas’,
[s]is dictus ab eo, quod eo die rex <ex> sacrificio ius
dicat ad comitium, ad quod tempus est nefas, ab eo
fas: itaque post id tempus lege actum saepe.
20
…Il dies che è chiamato ‘quando rex comitiavit fas’ è
così detto perché in quel giorno il rex in seguito ad
un sacrificio rivolge pronunzie (dicat) al comizio.
Fino a quel tempo è nefas, da quel tempo in poi è fas.
E perciò dopo quel tempo si è svolta spesso 1'attività
del ‘lege agere’.
Codex Florentinus Laurentianus
(F).
Varrone, De Ling. Lat. X, 28-31.
Il Laurentianus 51, 10 è
dell’XI sec. e proviene da
Monte Cassino. E’ fonte
unitaria del più lungo
frammento pervenuto
dell’opera.
Il diverso Codex Florentinus
51, 5 del 1427 è la più fedele
riproduzione di F e risulta di
particolare utilità in casi in
cui la scrittura di F sia di
difficoltosa o impossibile
lettura.
21
D. I, 3, 36 –
D. I, 5, 4
22
Litera Florentina
Riproduzione fotografica
del 1988 a cura di A. Corbino
e di B. Santalucia
Litera Bononiensis
o Vulgata.
Biblioteca Malatestiana
di Cesena.
Pluteo sin. IV, cod. 2,
fol. 111.
Incipit di D. XXX:
De legatis et fideicommissis.
23
(da L. Maganzani, Fonti e strumenti di ricerca, Como, 1988.)
24
(XI sec.)
D. 23, 3, 69, 7
(in Florentina
attribuito a
Papiniano l. IV
Responsorum)
(XII sec.)
(= in F, con
qualche variante)
(XII sec.)
Littera Florentina.
D. 8, 2, 5 (Ulpiano, l. XVII ad edictum)
25
Litera Bononiensis.
D. 8, 2, 5 (Ulpiano, l. XVII ad edictum)
26
Ulpianus,
Invitum autem in servitutibus
accipere debemus, non solum eum
qui contradicit, sed eum qui non
consentit…
D. 1, 4, 1
27
PSI I, 55.
Commento
del titolo de
pactis del
Digesto (2, 14),
privo del rhéton,
da attribuire
forse
al maestro
Cobida.
28
Codice di Giustiniano.
XII, 13-16
Biblioteca Malatestiana
di Cesena.
Cod. I f. 257 recto
XIII-XIV sec.
29
Palinsesto del V sec. d.C.
delle Istituzioni di Gaio.
Biblioteca Capitolare di Verona.
30
(X-XI sec.)
Codex Iustinianus
(C. 2, 55, 1-2, in una lezioni in molti punti diversa dall’editio Krüger)
(C. 5, 12, 20 e 22, manca la cost. 21)
(XI sec.)
(C.1, 27, 1, 21 e 22, con correzioni)
(XI - XII sec.)
31
32
Digitalizzazione di manoscritti ad opera
della Biblioteca di Monaco
Un Codex Iustinianus
della Biblioteca di Monaco
Un sito che da accesso a collezioni di
manoscritti:
http://bau.unical.it/manoscritti.htm
33
Istituzioni di Giustiniano. Explicit del l. II ed incipit del l. III:
Codice I f. 37 v. XIII sec.
Biblioteca Malatestiana di Cesena.
33
34
Istituzioni di Giustiniano
II, 39-45.
Biblioteca comunale
di Verona. IX sec.
35
Codex
Theodosianus
XI, 30, 41 - 44 in:
16 dic. 383
31 marzo 384
.
Codex Vaticanus
Reginae lat. 886
20 ott. 384
VI sec.
29 nov. 384
36
Breviarium Alarici.
Cod. Vat. Reg.
Lat. 1023, f. 67 verso.
X sec.
(C. Th. III, 5, 5,
con molte varianti rispetto al
testo stabilito da
Mommsen).
37
Lex Romana Wisigothorum
in:
Codex Monacensis lat. 22501
VI sec.
(C. Th. XVI, 2, 44
= Brev. Alaric. XVI, 1, 6, con
relativa Interpretatio
e inizio di C. Th. XVI, 8, 7 =
Brev. Alaric. XVI, 3, 2).
38
Lex Romana Wisigothorum
in:
Codex Berolinensis
Phillippici 1761
VI sec.
(C. Th. XVI, 2, 44
= Brev. Alaric. XVI, 1, 6,
con relativa Interpretatio
e C. Th. XVI, 8, 5
= Brev. Alaric. XVI, 3, 1).
39
Codex Ambrosianus
C29 inf. f. 141 r.:
Gesta Senatus Romani
de Theodosiano publicando
del 25 maggio 438.
40
(Per gentile concessione della
Veneranda Biblioteca
Ambrosiana di Milano)
Vaticana fragmenta 281-282
(Vat. Lat. 5766)
Palinsesto dell’VIII su scrittura del V sec., con scolii.
41
“Paolo di Leida”
Cod. Leid. B.P. L. 2589, recto.
Frammento di codice pergamenaceo
delle Pauli Sententiae.
Fine III/inizi IV sec. d.C.
42
Trattazione della Lex Iulia repetundarum
e della Lex Iulia maiestatis. Solo
una parte è stata utilizzata dai compilatori
della Lex romana Wisigothorum.
Basilici: Codex Vaticanus Pii II gr. 15 rescriptus
43
Palinsesto con scrittura del XIII sec., che ha coperto quasi del tutto una precedente
dell’XI, con parte del testo inedito delle ll. 58-59 dei Basilici e dei relativi scholia.
44
Basilici
Codex Vindobonensis
Suppl. gr. 200
(Palinsesto della fine XII sec.
su testo della prima metà
dell’XI sec.)
(Da B. H. Stolte)
Basilici
Biblioteca Nazionale
di Vienna.
Hist. gr. 10, f. 1r
(Da B. H. Stolte)
45