2 - Manifestazioni cliniche

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MANIFESTAZIONI
CLINICHE
Am J Med, July 1963
ANGIOEDEMA DA CARENZA
DI C1 INIBITORE
L’angioedema da carenza di C1 inibitore è una condizione
rara che può essere dovuta ad un deficit ereditario di C1
inibitore (angioedema ereditario, hereditary angioedema,
HAE) oppure ad un deficit acquisito di C1 inibitore
(angioedema acquisito, acquired angioedema, AAE)
ANGIOEDEMA EREDITARIO
E’ una malattia genetica che si trasmette come carattere
autosomico dominante.
La prevalenza della malattia è stimata intorno a 1/50.000.
Sono state descritte diverse mutazioni del gene per C1
inibitore e circa il 25% di esse sono mutazioni de novo.
Sono note due varianti fenotipiche della malattia:
• tipo 1 caratterizzato da bassi livelli plasmatici di C1
inibitore sia antigenici che funzionali
• tipo 2 caratterizzato da livelli funzionali di C1
inibitore ridotti e da livelli antigenici normali
o aumentati
ANGIOEDEMA ACQUISITO
L’angioedema acquisito è una condizione ancora più rara
dell’angioedema ereditario legato frequentemente ad una
malattia linfoproliferativa e/o alla presenza di autoanticorpi.
E’ caratterizzato dal consumo di C1 inibitore e
dall’iperattivazione della via classica del complemento.
La presentazione clinica è del tutto simile a quella
dell’angioedema ereditario
Elementi caratteristici della forma acquisita sono:
• l’assenza di storia familiare
• la tardiva comparsa dei sintomi
• la diversa risposta ai trattamenti
MANIFESTAZIONI CLINICHE
Le manifestazioni cliniche, comuni alle due forme, che
insorgono solitamente entro la seconda decade di vita
nel caso dell’angioedema ereditario e dopo la quarta
decade nel caso dell’angioedema acquisito, consistono
in angioedemi ricorrenti, autolimitantesi, senza orticaria,
che durano mediamente 2-4 giorni e possono
interessare:
• il tessuto sottocutaneo
• la mucosa del tratto gastroenterico
• la mucosa delle alte vie respiratorie
PAZIENTI SEGUITI PRESSO
IL CENTRO DI MILANO
Numero di pazienti
545
Pazienti in follow up
449 (82.4%)
Età(mediana e range)
43 (range 3 – 95)
Maschi – femmine
241 (44.2%) – 304 (55.8%)
HAE Tipo1 – 2
451 (82%) – 94 (18%)
Cicardi personal case list
FREQUENZA ANNUALE
DEGLI ATTACCHI IN 449
PAZIENTI CON HAE
Attacchi/anno
Alla diagnosi
Ultimi 12 mesi
>12
121 (26.9%)
89 (19.8%)
6 -11
137 (30.6%)
109 (24.4%)
1–5
93 (20.7%)
112 (24.9%)
0
98 (21.8%)
139 (30.9%)
Cicardi personal case list
NUMERO TOTALE E SEDE DEGLI
ATTACCHI NEGLI ULTIMI 12 MESI
IN 449 PAZIENTI CON HAE
Numero totale di attacchi: 3063
Sede degli attacchi:
• Periferica: 1737 (56.7%)
• Addominale: 1227 (40.1%)
• Laringea: 99 (3.2%)
Cicardi personal case list
QUADRO CLINICO
• Le manifestazioni cliniche sono caratterizzate da
angioedemi recidivanti non flogistici e non
pruriginosi, autolimitantesi, durano mediamente
3-4 giorni, che possono interessare:
Il tessuto sottocutaneo
ANGIOEDEMA CUTANEO
ANGIOEDEMA DEL VOLTO
IN UN RAGAZZO CON HAE
DONNA CON HAE DURANTE
E DOPO UN ATTACCO DI
ANGIOEDEMA DEL VOLTO
ANGIOEDEMA DEL VOLTO
ANGIOEDEMA DEL VOLTO
ANGIOEDEMA DEL LABBRO
QUADRO CLINICO
• Le manifestazioni cliniche sono caratterizzate
da angioedemi recidivanti non flogistici e non
pruriginosi, autolimitantesi, durano mediamente
3-4 giorni, che possono interessare:
Il tessuto sottocutaneo
Il tessuto mucoso intestinale
ECOGRAFIA ADDOMINALE
IN CORSO DI ANGIOEDEMA
DELL’INTESTINO
J Allergy Clin Immunol September 2004
ANGIOEDEMA DELLA
MUCOSA INTESTINALE
Wong et al. Gastroenterology 1999
ENDOSCOPIA CON CAPSULA IN
CORSO DI UN ATTACCO ADDOMINALE
IN UN PAZIENTE CON HAE
15:45
Ileo
normale
17:57
Ileo
con edema
QUADRO CLINICO
• Le manifestazioni cliniche sono caratterizzate
da angioedemi recidivanti non flogistici e non
pruriginosi, autolimitantesi, durano mediamente
3-4 giorni, che possono interessare:
Il tessuto sottocutaneo
Il tessuto mucoso intestinale
Il tessuto mucoso oro-laringeo
ANGIOEDEMA DELLA LINGUA
ANGIOEDEMA DELLA LINGUA
ANGIOEDEMA
DELL’OROFARINGE
EDEMA LARINGEO IN
UN PAZIENTE CON HAE
LARINGOSCOPIA DURANTE
E DOPO UN ANGIOEDEMA
DELL’EPIGLOTTIDE
Tsunoda et al. Laryngoscope 2000
CRITERI PER DEFINIRE LA
SEVERITÀ DEGLI ATTACCHI
Non esistendo criteri accettati per definire la gravità degli attacchi
nei soggetti con angioedema ereditario, abbiamo convenuto di
adottare i seguenti:
1. Angioedema lieve: non interferisce con le attività del
paziente
2. Angioedema moderato: alcune attività sono di difficile
esecuzione, ma il paziente provvede autonomamente
3. Angioedema moderato-severo: alcune attività sono di
difficile esecuzione ed il paziente necessita di un supporto
terapeutico
per modificare la sua condizione. Oppure la localizzazione
della manifestazione comporta il rischio di evolvere in
edema laringeo (edema periorale o del collo).
4. Angioedema severo: impossibilità di dedicarsi a
qualunque attività ed il paziente necessita supporto
terapeutico per modificare la sua condizione.
Oppure localizzazione oro-faringea.
ESAMI ALTERARTI IN CORSO
DI ATTACCO ACUTO
DI ANGIOEDEMA EREDITARIO
• All’emocromo è frequente il riscontro
di leucocitosi
• Agli esami biochimici possono essere presenti
PCR e D-Dimero aumentati
• In caso di attacco addominale è presente
versamento ascitico frequentemente localizzato
nel Douglas